Telegrammi. 1294



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1294 del 3 giugno 2013

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Giovanni XXIII cinquant'anni dopo

2. Denunciando il crimine della guerra e della persecuzione razzista, celebrata la festa della Repubblica a Viterbo

3. Una lettera aperta alla Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini

4. Segnalazioni librarie

5. La "Carta" del Movimento Nonviolento

6. Per saperne di piu'

 

1. MEMORIA. GIOVANNI XXIII CINQUANT'ANNI DOPO

 

Il 3 giugno 1963 moriva Angelo Roncalli, papa Giovanni XXIII.

Nel cinquantesimo anniversario il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo ricorda il pontefice del Concilio e della "Pacem in terris" con un incontro di commemorazione e di studio lunedi' 3 giugno 2013.

 

2. INIZIATIVE. DENUNCIANDO IL CRIMINE DELLA GUERRA E DELLA PERSECUZIONE RAZZISTA, CELEBRATA LA FESTA DELLA REPUBBLICA A VITERBO

 

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo ha celebrato la festa della Repubblica, domenica 2 giugno 2013, con un incontro di lettura e commento di molti articoli della Costituzione della Repubblica Italiana nata dalla Resistenza antifascista.

*

L'incontro e' iniziato con un minuto di silenzio in memoria delle vittime della guerra e della persecuzione razzista.

Aprendo l'incontro, il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha denunciato per l'ennesima volta l'illegalita' e la disumanita' della guerra e del razzismo, ed ha nuovamente espresso sia la richiesta che l'Italia cessi immediatamente di partecipare alla carneficina afgana e si adoperi invece per la pace che salva le vite; sia la richiesta che siano finalmente abrogate le scellerate e infami misure razziste che precedenti governi hanno imposto in Italia provocando persecuzione, schiavizzazione e morte di esseri umani innocenti.

Ha espresso inoltre lo sdegno di ogni persona decente per l'osceno, abominevole spettacolo dell'esibizione delle armi e degli armigeri in questa giornata che dovrebbe essere di pace e di celebrazione della dignita' umana: la parata militare a Roma e' un oltraggio all'umanita' vittima delle guerre e delle stragi, vittima di regimi assassini e poteri criminali. La guerra e' nemica dell'umanita': e' compito di ogni persona cosciente e di ogni istituzione democratica impegnarsi per abolire la guerra, i suoi strumenti e i suoi apparati.

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Al termine della lettura degli articoli della Costituzione i partecipanti all'incontro hanno unanimemente attestato gratitudine, solidarieta' e persuaso sostegno alla Ministra dell'Integrazione Cecile Kyenge, alla Ministra delle Pari opportunita' Josefa Idem, alla Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini per il loro impegno in difesa ed a promozione dei diritti umani, contro il femminicidio, contro il razzismo, contro tutte le uccisioni e le persecuzioni.

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Concludendo l'incontro il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha dichiarato ancora una volta il convincimento profondo delle persone che dagli anni Settanta del secolo scorso animano l'esperienza del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo: che solo la scelta nitida ed intransigente della nonviolenza puo' salvare l'umanita' dal disastro; che solo la nonviolenza, che e' l'opposizione piu' concreta e coerente a tutte le violenze e le menzogne, invera il programma di democrazia progressiva scritto tanto nella Costituzione della Repubblica Italiana quanto nella Dichiarazione universale dei diritti umani; che solo la nonviolenza - nel suo effettuale dispiegarsi come processo di riconoscimento e di solidarieta' verso tutti gli esseri umani e l'intero mondo vivente - puo' preservare ad un tempo l'umanita' e la biosfera dal degrado e dalla catastrofe che i poteri dominanti stanno insensatamente provocando.

La nonviolenza e' l'antifascismo vivente.

La nonviolenza e' la Costituzione in cammino.

La nonviolenza e' la Repubblica universale dell'umanita'.

 

3. APPELLI. UNA LETTERA APERTA ALLA PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI LAURA BOLDRINI

 

Gentilissima Presidente della Camera dei Deputati,

innanzitutto le rinnoviamo  la nostra gratitudine ed il nostro apprezzamento e sostegno per il suo impegno contro il femminicidio e contro la violenza maschilista, contro il razzismo e in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

Ma le scriviamo anche per inviarle, allegata in calce, copia della lettera aperta che abbiamo inviato alcun giorni fa alla Ministra degli Esteri, lettera con la quale poniamo ancora una volta la richiesta che cessi immediatamente l'illegale partecipazione italiana alla guerra afgana.

La preghiamo di voler esercitare anche lei un impegno affinche' cessino guerra e stragi, affinche' l'Italia torni al rispetto della Costituzione che ripudia la guerra, affinche' l'Italia si adoperi per la pace, il disarmo e la smilitarizzazione, per la difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, per la solidarieta' che tutti i popoli e tutte le persone riconosce come ugualmente parte - preziosa, insostituibile, irrinunciabile parte - dell'unica umanita'.

Nuovamente ringraziandola per quanto ha fatto in difesa dei diritti umani sia negli scorsi anni come rappresentante dell'Onu che in questi mesi come rappresentante del Parlamento, e nuovamente esprimendole pieno sostegno, voglia gradire distinti saluti,

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Viterbo, 2 giugno 2013, festa della Repubblica

*

Allegato: Una lettera aperta alla Ministra degli Esteri Emma Bonino

Gentilissima Ministra degli Esteri,

da oltre dieci anni l'Italia prende parte alla guerra in Afghanistan, in flagrante violazione del diritto internazionale e della Costituzione della Repubblica Italiana.

Da oltre dieci anni l'Italia e' corresponsabile di una guerra che ogni giorno provoca morti e distruzioni.

Cessi la partecipazione italiana alla guerra.

E si adoperi finalmente l'Italia per la pace, per il disarmo, per la smilitarizzazione dei conflitti, per la difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

Il primo diritto umano e' il diritto a non essere uccisi.

La guerra e' sempre nemica dell'umanita'.

Solo la pace salva le vite.

Voglia gradire distinti saluti,

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Viterbo, 29 maggio 2013

 

4. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Letture

- Sergio Parra Castillo, Faraday. L'induzione elettromagnetica, Rba Italia, Milano 2013, pp. 156, euro 9,99.

*

Riletture

- Eugenio Garin, Con Gramsci, Editori Riuniti, Roma 1997, pp. XIV + 162.

- Eugenio Garin, La filosofia come sapere storico, Laterza, Roma-Bari 1959, 1990, pp. VIII + 168.

- Eugenio Garin, Lo zodiaco della vita. La polemica sull'astrologia dal Trecento al Cinquecento, Laterza, Roma-Bari 1976, 2007, pp. XVI + 160.

*

Riedizioni

- Joshua Ferris, Non conosco il tuo nome, Neri Pozza, Vicenza 2010, Beat, 2012, Il sole 24 ore, Milano 2013, pp. 288, euro 9,90.

 

5. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

6. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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