Archivi. 199



 

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Numero 199 del 3 giugno 2013

 

In questo numero:

1. Alcuni testi del mese di maggio 2013 (parte seconda)

2. Il gruppo di lavoro su "La nonviolenza in Italia oggi" aderisce all'appello a sostegno delle proposte della ministra Kyenge in difesa dei diritti umani

3. Il partito di Attila alle elezioni comunali di Viterbo

4. L'orrore

5. Un incontro di riflessione a Viterbo per i diritti umani di tutti gli esseri umani

6. Una questione di democrazia, ovvero di giustizia e liberta'

7. Come si parla in pubblico senza farsi del male

8. Per scrivere un comunicato-stampa che abbia qualche possibilita' di essere letto

9. Un'infamia

10. Un incontro di studio in memoria di Eugenio Garin e un documento di solidarieta'

11. Solidali con la ministra Cecile Kyenge, contro il razzismo, per i diritti umani di tutti gli esseri umani

12. Ringraziamo la presidente della Camera dei Deputati Boldrini

13. Per i diritti umani di tutti gli esseri umani

14. Per il Giorno della memoria delle vittime del terrorismo

15. Per la Giornata del Commercio equo e solidale

16. Viterbo: non un voto ai vandali, agli avvelenatori, ai razzisti e ai corrotti e corruttori

17. Per la Giornata internazionale per l'obiezione di coscienza

18. Per la VII Giornata mondiale della lentezza

 

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI MAGGIO 2013 (PARTE SECONDA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di maggio 2013.

 

2. IL GRUPPO DI LAVORO SU "LA NONVIOLENZA IN ITALIA OGGI" ADERISCE ALL'APPELLO A SOSTEGNO DELLE PROPOSTE DELLA MINISTRA KYENGE IN DIFESA DEI DIRITTI UMANI

 

Il gruppo di lavoro su "La nonviolenza in Italia oggi" aderisce all'appello promosso dall'Associazione "Respirare" a sostegno delle proposte di legge della ministra Cecile Kyenge in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

*

Esprimiamo gratitudine e sostegno alla ministra Cecile Kyenge.

*

Chiediamo che siano al piu' presto approvate da governo e parlamento leggi che riconoscano:

- che ogni persona che e' nata in Italia deve avere i diritti di ogni persona che e' nata in Italia;

- che ogni persona ha diritto a votare nel luogo in cui vive, lavora, paga le tasse, contribuisce al bene comune;

- che una persona puo' essere perseguita penalmente solo se commette un effettivo reato, non per il solo fatto di esistere;

- che i campi di concentramento vanno aboliti;

- che tutti gli esseri umani fanno parte dell'umanita';

- che vi e' una sola umanita' in un unico mondo casa comune dell'umanita' intera.

*

Chiediamo quindi anche che siano al piu' presto abolite tutte le abominevoli misure razziste imposte in anni passati da precedenti governi, che violano la Costituzione della Repubblica Italiana e i diritti umani di tutti gli esseri umani.

*

Il gruppo di lavoro su "La nonviolenza in Italia oggi"

Viterbo, 9 maggio 2013

Il gruppo di lavoro su "La nonviolenza in Italia oggi", composto da ricercatrici e ricercatori indipendenti che collaborano con il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e che si sono formati nei prolungati cicli di seminari di accostamento alla nonviolenza svoltisi a Viterbo e nel viterbese dagli anni Novanta e che tuttora proseguono, ha condotto tra 2010 e 2012 una prolungata ricerca-azione sulla nonviolenza in Italia coinvolgendo a livello nazionale centinaia di studiosi e attivisti amici della nonviolenza; tutti i materiali del lavoro svolto sono stati pubblicati sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" e molti di essi sono presenti su numerosi siti internet al tema dedicati.

 

3. IL PARTITO DI ATTILA ALLE ELEZIONI COMUNALI DI VITERBO

 

Alle elezioni comunali di Viterbo si presenta in tutto il suo fiammeggiare il partito di Attila, quello che dove passava non cresceva piu' niente.

Ed infatti quasi tutte le liste si presentano infarcite di manutengoli consci e inconsci della lobby affaristica di estrema destra che voleva massacrare la salute e i diritti dei viterbesi e devastare irreversibilmente la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame realizzandovi un nocivo, distruttivo, illegale ed insensato mega-aeroporto.

Che dire del signore che si sbracciava in pro del mega-aeroporto e che ora si candida "a vicesindaco" (la legge non lo prevede: in realta' ci si candida solo a sindaco o a consigliere comunale; ma la destra italiana ha poca confidenza col rispetto delle regole e col principio di realta', Berlusconi docet) addirittura pretendendo di presentarsi come difensore di cultura e ambiente? Come mettere il lupo a custode delle pecore.

E che dire della lista leghista e mussoliniana che oggi tromboneggia di termalismo ed invece ha tra l'altro un consigliere comunale uscente che e' stato punta di lancia dell'azione della lobby del mega-aeroporto e finanche segretario della sua acrobatica organizzazione propagandistica? Fosse dipeso da loro, il termalismo a Viterbo avrebbe ricevuto un colpo mortale.

E che dire delle due coalizioni che andarono al ballottaggio nel 2008 al grido unanime "Mega-aeroporto o morte" neanche fossero una sorta di Garibaldi e Nino Bixio oscenamente degradati e carnevalizzati?

La destra neofascista, la destra berlusconiana, la destra andreottiana e filomafiosa rediviva dopo aver turpemente e tristamente colonizzato il Pd e dintorni, i neofascisti travestiti da giovanilisti, tutti costoro sono stati complici della lobby del mega-aeroporto: di quell'immane inganno, di quell'immane danno: molti pubblici denari sono stati sperperati assurdamente; molto tempo e' stato dissipato follemente; ed invece molte cose buone e necessarie non sono state fatte mentre potevano benissimo essere realizzate dal 2007 ad oggi se amministratori insipienti ed irresponsabili non fossero stati complici, ovvero non fossero caduti nella grottesca trappola di una lobby scandalosa, nella mega-truffa del mega-aeroporto.

*

Sara' quindi opportuno ricordare ancora una volta cio' che abbiamo piu' volte ripetuto, ovvero che "la realizzazione del mega-aeroporto nel cuore della preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame, di cui fece memoria Dante nella Divina Commedia, avrebbe avuto come inevitabili immediate e disastrose conseguenze: lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano; la devastazione dell'agricoltura della zona circostante; l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali; un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta'); il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu'; uno sperpero colossale di soldi pubblici; una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio. L'area del Bullicame va invece tutelata nel modo piu' adeguato: istituendovi un parco naturalistico, archeologico e termale; e fin d'ora respingendo ogni operazione speculativa, inquinante, devastatrice, illecita. E nell'ambito della mobilita' la provincia di Viterbo ha bisogno piuttosto di migliorare la rete ferroviaria ed i collegamenti con Roma, Orte e Civitavecchia; una mobilita' adeguata e coerente con la difesa e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali e delle vocazioni produttive dell'Alto Lazio".

*

E per fortuna che la lotta della Viterbo onesta e ragionevole e' riuscita ad impedire quel crimine contro la natura, contro la storia, contro la civilta', contro la popolazione viterbese e l'umanita'. Cosicche' alla fine lo stesso Ministro dei Trasporti con l'Atto di indirizzo per la definizione del piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale emanato il 29 gennaio 2013 ha dovuto effettualmente riconoscere che un mega-aeroporto nocivo e distruttivo nel cuore dell'area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame sarebbe un crimine e una follia, e quindi non si deve fare.

*

Alle elezioni comunali di Viterbo i cittadini solleciti del pubblico bene non votino le liste e i candidati del partito di Attila.

Votino per liste decenti e per candidati che siano persone oneste, coscienti, responsabili.

Difendere la nostra terra, la civilta' umana, la biosfera, e' diritto e dovere di ogni persona. Vi e' una sola umanita' in un'unica Terra casa comune di tutti gli esseri umani.

*

Il comitato che si e' opposto al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti

Viterbo, 9 maggio 2013

Il comitato che si e' opposto al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti ha promosso e guidato dal 2007 la vittoriosa mobilitazione popolare che ha difeso la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame di dantesca memoria dalla minaccia di una illegale ed irreversibile devastazione. Il comitato e' animato da alcune delle piu' stimate personalita' dell'impegno morale e civile nell'Alto Lazio; tra i suoi fondatori anche il compianto Alfio Pannega (1925-2010), luminoso maestro di dignita', simbolo indimenticabile della Viterbo popolare, antifascista e solidale.

 

4. L'ORRORE

 

"L'orrore. L'orrore"

(Joseph Conrad, Cuore di tenebra)

 

Elezioni comunali a Viterbo. Trovo nella cassetta della posta un volantino con cui la lista ad personam di un assessore provinciale gia' democristiano, poi berlusconiano, poi casiniano, i cui galoppini in questa campagna elettorale sono stati gia' denunciati per violazione della legge, promette che "offrira' visite dentistiche gratuite per i bambini".

Un personaggio membro da decenni del sistema di potere che ha devastato la sanita' pubblica, che ha massacrato i diritti sociali, che ha ridotto alla miseria il paese, che sta distruggendo la democrazia, che a Viterbo da anni ci costringe a bere acqua avvelenata con la quale non ci si dovrebbe nemmeno lavare i denti. Adesso costui si presenta alle elezioni con la sua lista ad personam e promette che "offrira' visite dentistiche gratuite per i bambini".

Non credevo si potesse arrivare a tanto.

L'orrore. L'orrore.

 

5. UN INCONTRO DI RIFLESSIONE A VITERBO PER I DIRITTI UMANI DI TUTTI GLI ESSERI UMANI

 

Si e' svolto venerdi' 10 maggio 2013 a Viterbo un incontro di riflessione sulla situazione politica ed amministrativa locale e sull'impegno in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

All'incontro ha preso parte il responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani".

Nel corso dell'incontro sono stati denunciati gravi ed ignobili abusi commessi da prominenti personaggi del sistema di potere neofascisti, cinici e corruttori.

Nel corso dell'incontro in particolare e' stato denunciato il razzismo - crimine contro l'umanita' - ed e' stata indicata l'urgente necessita' di sostenere la ministra Cecile Kienge e le proposte di legge per le quali e' impegnata.

I partecipanti all'incontro si sono associati all'appello promosso da vari movimenti della societa' civile con cui si chiede che siano al piu' presto approvate da governo e parlamento leggi che riconoscano:

- che ogni persona che e' nata in Italia deve avere i diritti di ogni persona che e' nata in Italia;

- che ogni persona ha diritto a votare nel luogo in cui vive, lavora, paga le tasse, contribuisce al bene comune;

- che una persona puo' essere perseguita penalmente solo se commette un effettivo reato, non per il solo fatto di esistere;

- che i campi di concentramento vanno aboliti;

- che tutti gli esseri umani fanno parte dell'umanita';

- che vi e' una sola umanita' in un unico mondo casa comune dell'umanita' intera.

I partecipanti all'incontro chiedono quindi anche che siano al piu' presto abolite tutte le abominevoli misure razziste imposte in anni passati da precedenti governi, che violano la Costituzione della Repubblica Italiana e i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.

Siano rispettati la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

 

6. UNA QUESTIONE DI DEMOCRAZIA, OVVERO DI GIUSTIZIA E LIBERTA'

 

1. Non mentire: chi mente offende e umilia le persone in cio' che e' piu' proprio di un essere umano: la capacita' di capire.

2. Il segreto e' incompatibile con la democrazia.

3. Almeno tra noi che vogliamo lottare per il bene comune e i diritti umani di tutti gli esseri umani adottiamo dei comportamenti di rispetto, di ascolto e di aiuto reciproco.

4. Quando una persona parla, le altre ascoltano.

5. Chi e' piu' timido, va ascoltato di piu'.

6. Non dobbiamo avere paura di dire che ci sono cose che non sappiamo. Chi fa una domanda, fa del bene a tutti.

7. "Si puo' sempre dire un si' o un no" (Hannah Arendt)

8. Prendiamo le decisioni col metodo del consenso: ovvero facciamo solo le cose su cui tutte le persone presenti sono d'accordo.

9. Chi sa, ascolti.

10. Chi sa fare una cosa, aiuti le altre persone ad imparare a farla anche loro.

11. Giustizia e liberta' cominciano dalla condivisione.

 

7. COME SI PARLA IN PUBBLICO SENZA FARSI DEL MALE

 

1. Parlare e ascoltare e' l'attivita' delle persone che si incontrano e si riconoscono reciprocamente la dignita' di esseri umani, quindi:

- piu' parli tu e meno possono parlare gli altri: parla poco, ascolta molto;

- concentrati sull'essenziale: di' solo le cose di cui sei sicuro e che ti sembrano importanti sia per te che per chi ti ascolta;

- rispetta gli altri, se tu rispetti gli altri, e' piu' probabile che gli altri rispetteranno te;

- quando c'e' un'incomprensione:

a) non dire "Non hai capito", di' "Forse non mi sono espresso bene";

b) non dire "Non si capisce niente di quello che dici", di' "Forse non ho capito bene";

c) non dire "Tu dici solo sciocchezze", di' "Credo di non essere d'accordo su alcune cose che hai detto".

2. La comunicazione e' un'attivita' umana, che coinvolge tutta la persona:

- la parola

- l'intonazione

- il volto

- il corpo e la sua postura

- i gesti

3. La comunicazione e' un'azione complessa, composta da molti elementi:

- il messaggio

- l'emittente

- il ricevente

- il canale

- il codice

- il feedback

4. Un messaggio si compone sempre di tre elementi:

- il contenuto

- la forma

- la relazione

5. Parlare lentamente (si ha piu' tempo per pensare e si da' a chi ascolta piu' tempo per capire)

6. Respirare regolarmente (favorisce il controllo delle emozioni)

7. guardare negli occhi la persona o le persone alle quali si parla (e' l'unico modo per accorgersi se quello che si dice e' comprensibile)

8. Ricordarsi che la voce e' uno strumento musicale: occorre suonarlo bene

9. Le tecniche della retorica classica

- inventio = trovare, ideare le cose da dire (bisogna avere qualcosa da dire)

- dispositio = la disposizione, l'architettura del discorso (un discorso deve avere un inizio, uno svolgimento e una fine)

- elocutio = l'abbellimento del discorso (se un discorso e' brutto e noioso, sembra anche sbagliato)

- memoria = ricordarsi le cose (occorre ricordare cosa si vuol dire; la memoria va tenuta in allenamento)

- actio = agire, ovvero recitare il discorso (un discorso in pubblico e' una "rappresentazione", ovvero richiede una "esecuzione" come se si fosse degli artisti della voce e del movimento del corpo, ovvero dei cantanti e degli attori)

10. Rispettare chi ci ascolta, adeguare il nostro modo di parlare affinche' sia comprensibile, e soprattutto non alzare la voce e non dare ordini, non interrompere mai chi sta parlando, non dire mai parolacce, non offendere mai le persone: chi ci ascolta permette che le nostre parole entrino nelle sue orecchie, quindi stiamo attenti a non insozzarle con il turpiloquio e con le offese.

 

8. PER SCRIVERE UN COMUNICATO-STAMPA CHE ABBIA QUALCHE POSSIBILITA' DI ESSERE LETTO

 

1. Abbi qualcosa di importante da dire

2. Parla di una cosa sola per volta (un comunicato deve avere un unico argomento)

3. Sii comprensibile

- scrivi frasi brevi;

- scrivi in modo semplice;

- usa parole che tutti capiscono;

- usa frasi chiare;

- non offendere mai le persone;

- di ciò di cui parli ricordati di scrivere: chi, che cosa, quando, dove, perche'.

4. Un comunicato deve contenere:

- un titolo breve che indichi precisamente l'argomento (per esempio: lungo da due a sette parole)

- eventualmente un sottotitolo un po' piu' lungo che riassuma il contenuto (per esempio: lungo da cinque a quindici parole)

- un testo essenziale (per esempio: tre-quattro frasi di non piu' di due-cinque righe per frase)

- la firma precisa e per esteso

- la data del giorno in cui viene diffuso

- il recapito postale, telefonico ed e-mail (ed eventualmente anche il sito web) del mittente

5. Il comunicato va inviato per posta elettronica sia ai mezzi d'informazione, sia alle persone (e anche alle associazioni, istituzioni, etc.) che si ritiene possano essere interessate a leggerlo.

6. Prima di diffondere il comunicato deve essere riletto almeno tre volte (possibilmente farlo leggere anche da una o due persone diverse da chi lo ha scritto). Piu' volte si rilegge e si corregge, piu' migliora.

 

9. UN'INFAMIA

 

Nel depliant propagandistico di una delle liste della coalizione berlusconiana e fascista per le elezioni comunali di Viterbo si commette una scandalosa infamia nei confronti del nostro compagno Alfio Pannega, deceduto nel 2010, che per tutta la vita e' stato un combattente antifascista ed anticapitalista, un meraviglioso poeta, un uomo di generosita' incomparabile, una delle figure piu' luminose di Viterbo.

Quegli sciagurati signori della coalizione berlusconiana e fascista arrivano all'abominevole assurdita' di cercare di farsi propaganda elettorale calpestando la memoria di un defunto.

*

Per tutta la sua vita Alfio Pannega ha combattuto contro il fascismo, contro lo sfruttamento, contro l'oppressione.

Per tutta la sua vita Alfio Pannega e' stato un militante politico del movimento operaio, un militante comunista e libertario; una persona nonviolenta in lotta contro tutte le violenze e le menzogne, contro tutte le ingiustizie e le oppressioni; un limpido esempio di solidarieta'; un coraggioso difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e della biosfera.

Alfio ha sempre lottato contro la destra, contro il fascismo, contro la mafia, contro il regime della corruzione, contro il sistema capitalistico fondato sullo sfruttamento e la rapina.

Alfio ha sempre lottato contro il berlusconismo e contro i governanti che hanno devastato questa terra e questa citta'.

*

E se Alfio non fosse morto, saprebbe rispondere a questa scellerata infamia con la forza della sua poesia, con le sue incandescenti parole di verita'.

Ma Alfio non puo' rispondere perche' e' morto.

Ed a questa scellerata infamia che ne offende la memoria dobbiamo dunque rispondere noi che abbiamo avuto la fortuna grande di essere stati i suoi compagni di lotta.

E rispondiamo allora cosi': cercando ignobilmente e grottescamente di strumentalizzare il nome e il volto di Alfio Pannega per fare propaganda alla destra contro cui lui ha sempre combattuto, e quindi cosi' insultando Alfio Pannega, la destra berlusconiana e fascista si conferma per quello che e': violenta, volgare, immorale, disumana: infame.

*

Non avremmo mai creduto che si potesse arrivare a questo abisso di abiezione: che una lista della coalizione berlusconiana e fascista potesse osare mancar di rispetto alla memoria di un uomo defunto, e di un uomo a Viterbo da tutti rispettato ed amato come Alfio Pannega.

Se non per rispetto della verita', almeno per rispetto dei morti.

Ma le menti ed i cuori dei complici del fascismo e di Berlusconi sono evidentemente pietrificati, piu' morti dei morti.

*

Alfio invece, anche se e' morto tre anni fa, e' ancora vivo.

E' vivo.

E' vivo, e lotta insieme a noi.

E se riusciremo a impedire che il capitalismo e il totalitarismo distruggano la biosfera, ebbene, quando finalmente gli oppressi si libereranno e libereranno l'intera umanita', Alfio sara' ancora vivo.

Alfio sara' ancora vivo, e quell'umanita' libera e felice lo ricordera' come un maestro e un eroe, come un poeta e un compagno, uno che condivideva il suo pane con tutti.

Mentre degli sfruttatori, dei fascisti, dei mafiosi e dei loro complici, e delle loro infamie di ieri e di oggi, nessuno si ricordera' piu'.

*

Il Centro sociale occupato autogestito "Valle Faul" di Viterbo

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Viterbo, 11 maggio 2013

 

10. UN INCONTRO DI STUDIO IN MEMORIA DI EUGENIO GARIN E UN DOCUMENTO DI SOLIDARIETA'

 

Si e' svolto sabato 11 maggio 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio in memoria di Eugenio Garin (Rieti, 9 maggio 1909 - Firenze, 29 dicembre 2004), l'illustre storico e filosofo maestro di generazioni di studiosi e cittadini impegnati in difesa della civilta' umana e del bene comune.

Nel corso dell'incontro sono state lette e commentate illuminanti pagine delle sue opere principali.

Il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha concluso l'incontro rinnovando la gratitudine per una delle grandi figure della cultura, della democrazia, dell'impegno civile, dell'educazione alla pace e alla solidarieta': "dalla lezione di Eugenio Garin tutti abbiamo appreso il dovere morale e civile di opporsi sempre all'ingiustizia, alla violenza, alla menzogna. La memoria di questo grande maestro di umanita', erede di Pico e di Erasmo, esempio insigne di rigore intellettuale e morale, ci convoca ancora all'impegno per la pace, per la dignita' umana, per la difesa della biosfera".

I partecipanti all'incontro hanno approvato all'unanimita' un documento di solidarieta' con la ministra Cecile Kyenge, contro il razzismo, per i diritti umani di tutti gli esseri umani.

 

11. SOLIDALI CON LA MINISTRA CECILE KYENGE, CONTRO IL RAZZISMO, PER I DIRITTI UMANI DI TUTTI GLI ESSERI UMANI

 

Sembra incredibile: una ministra dice alcune cose di assoluta ragionevolezza, per le quali dovrebbe essere ringraziata da ogni persona civile, e subito si scatena in Italia la furia dei razzisti.

A questa infame e scellerata furia razzista ogni persona decente ha il dovere di opporsi.

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Esprimiamo quindi la nostra solidarieta' alla ministra Cecile Kyenge, che sta subendo una squallida e ignobile aggressione da parte dei mascalzoni razzisti, ed a tutte le persone vittime della barbarie fascista, del razzismo genocida e del maschilismo femminicida.

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Confermiamo il nostro sostegno all'impegno affinche' siano al piu' presto approvate leggi che riconoscano:

- che ogni persona che e' nata in Italia deve avere i diritti di ogni persona che e' nata in Italia;

- che ogni persona ha diritto a votare nel luogo in cui vive, lavora, paga le tasse, contribuisce al bene comune;

- che una persona puo' essere perseguita penalmente solo se commette un effettivo reato, non per il solo fatto di esistere;

- che i campi di concentramento vanno aboliti;

- che tutti gli esseri umani fanno parte dell'umanita';

- che vi e' una sola umanita' in un unico mondo casa comune dell'umanita' intera.

*

Chiediamo ancora una volta che siano al piu' presto abolite tutte le abominevoli misure razziste imposte in anni passati da precedenti governi, che violano la Costituzione della Repubblica Italiana e i diritti umani di tutti gli esseri umani.

*

I partecipanti all'incontro in memoria di Eugenio Garin svoltosi a Viterbo l'11 maggio 2013

 

12. RINGRAZIAMO LA PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI BOLDRINI

 

La segreteria della Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, ci ha scritto rispondendo alla nostra lettera aperta del 21 marzo 2013.

Nella risposta ci comunica che "La Presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, ha ricevuto la sua e-mail e ne ha preso visione.

"Al riguardo, desideriamo comunicarle che la Presidente ha disposto che copia della sua e-mail sia trasmessa alla Commissione parlamentare competente, affinche' i deputati che ne fanno parte possano prenderne visione ed assumere le iniziative che riterranno appropriate".

Ringraziamo di cuore la presidente Boldrini per l'attenzione e la sollecitudine, e cogliamo l'occasione per confermarle il nostro apprezzamento ed il nostro sostegno all'impegno che da sempre esprime in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

Alleghiamo il testo della nostra lettera aperta del 21 marzo 2013.

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Una lettera aperta ai nuovi presidenti della Camera e del Senato nella Giornata internazionale contro il razzismo

Gentile presidente della Camera dei Deputati,

Gentile presidente del Senato della Repubblica,

vorremmo pregarvi di un impegno necessario ed urgente: adoperarvi affinche' siano abrogate tutte le misure effettualmente razziste ed incostituzionali che nel corso degli anni sono state introdotte nell'ordinamento del nostro paese, le quali misure hanno provocato non solo un vulnus alla nostra democrazia, ma soprattutto sofferenze inaudite e finanche la morte a tante persone di tutto innocenti, i cui diritti umani l'Italia per disposizione costituzionale si impegnava a rispettare, e cui riconosceva sempre per disposizione costituzionale pieno diritto d'asilo.

Nella Giornata internazionale contro il razzismo, indetta dall'Onu in ricordo delle vittime del massacro di Sharpeville del 1960, vogliate accogliere questo appello che vi formuliamo confidando nella vostra gia' lungamente e limpidamente dimostrata fedelta' alla Costituzione della Repubblica Italiana, alla Dichiarazione universale dei diritti umani, alla causa dell'umanita'.

Vogliate gradire distinti saluti,

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Viterbo, 21 marzo 2013, Giornata internazionale contro il razzismo

 

13. PER I DIRITTI UMANI DI TUTTI GLI ESSERI UMANI

 

La difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e' il primo dovere di ogni persona decente.

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Chiediamo che siano al piu' presto approvate leggi che riconoscano:

- che ogni persona che e' nata in Italia deve avere i diritti di ogni persona che e' nata in Italia;

- che ogni persona ha diritto a votare nel luogo in cui vive, lavora, paga le tasse, contribuisce al bene comune;

- che una persona puo' essere perseguita penalmente solo se commette un effettivo reato, non per il solo fatto di esistere;

- che i campi di concentramento vanno aboliti;

- che tutti gli esseri umani fanno parte dell'umanita';

- che vi e' una sola umanita' in un unico mondo casa comune dell'umanita' intera.

*

Chiediamo ancora una volta che siano al piu' presto abolite tutte le abominevoli misure razziste imposte in anni passati da precedenti governi, che violano la Costituzione della Repubblica Italiana e i diritti umani di tutti gli esseri umani.

*

Esprimiamo la nostra piena solidarieta' alla ministra Cecile Kyenge che sta subendo una ignobile e delinquenziale campagna di aggressione razzista.

*

Daniele Cario, associazione "Solidarieta' cittadina" di Viterbo

Peppe Sini, "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Viterbo, 12 maggio 2013

 

14. PER IL GIORNO DELLA MEMORIA DELLE VITTIME DEL TERRORISMO

 

Riportiamo una sintesi dell'intervento del responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo in occasione del "Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo" svoltosi il 9 maggio 2013.

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Ogni vittima ha il volto di Abele.

Ricordando una vittima del terrorismo le ricordiamo idealmente tutte: le vittime di tutti gli atti di terrorismo ovunque e da chiunque commessi, singoli, gruppi, organizzazioni, stati.

Ogni essere umano e' un valore infinito, l'umanita' consiste di persone ciascuna uguale in diritti a tutte le altre, ciascuna diversa da tutte le altre per la sua unica, irripetibile, preziosa individualita', ciascuna bisognosa dell'altrui solidarieta'.

Uccidere e' il piu' grave dei crimini.

Affinche' cessino le uccisioni si cominci con il cessare di produrre armi, con il cessare di addestrare a uccidere, con il cessare di fare la guerra ed esercitare violenza.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

Nel ricordo di tutte le vittime del terrorismo l'umanita' si impegni a cessare di uccidere; si impegni a costruire la pace, la giustizia e la solidarieta' che ogni essere umano riconosca, raggiunga, sostenga, protegga, aiuti a vivere.

 

15. PER LA GIORNATA DEL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE

 

Riportiamo una sintesi dell'intervento del responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo in occasione della Giornata del commercio equo e solidale celebratasi sabato 11 maggio 2013.

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Il commercio equo e solidale e' un indispensabile passo verso un'economia di giustizia.

Un'economia che sia appunto consapevolezza e realizzazione del significato etimologico della parola: le regole della casa comune, il rispetto della casa di tutti e di tutti i suoi abitanti; e l'intera biosfera e' la casa comune dell'umanita' intera (oltre che l'insieme di cui anche l'intera umanita' e' solo una parte).

L'equita' e' il contrario dell'iniquita': e' il riconoscimento dell'uguaglianza di diritti di tutti gli esseri umani, e' la relazione di cura per l'umanita' intera e per il mondo vivente tutto, e' l'adempimento del dovere di fare al tuo prossimo cio' che vorresti fosse fatto a te, e' l'inveramento del principio della civile e responsabile e pienamente umanizzata convivenza: "da ciascuno secondo le sue capacita', a ciascuno secondo i suoi bisogni".

La solidarieta' e' il contrario della rapina: e' il reciproco aiuto, la condivisione responsabile, sobria e generosa delle risorse tra tutti gli esseri umani, la protezione delle forme e delle fonti della vita come impegno comune per il presente e per il futuro.

Nella giornata del commercio equo e solidale questo affermiamo: che vi e' una sola umanita', che la nonviolenza e' in cammino, che il cambiamento necessario e urgente nel mondo puo' e deve cominciare dalla tua azione buona e giusta.

 

16. VITERBO: NON UN VOTO AI VANDALI, AGLI AVVELENATORI, AI RAZZISTI E AI CORROTTI E CORRUTTORI

 

Elezioni comunali di Viterbo: diciamo una parola semplice e chiara.

Non un voto ai partiti e alle coalizioni che volevano devastare irreversibilmente la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame e danneggiare la salute dei viterbesi realizzando un nocivo, distruttivo, illegale ed insensato mega-aeroporto.

Non un voto ai partiti e alle coalizioni corresponsabili dell'avvelenamento della popolazione viterbese attraverso l'erogazione di acqua all'arsenico dai rubinetti delle case.

Non un voto ai partiti e ai candidati fascisti e razzisti, complici dei poteri criminali e del regime della corruzione.

Non un voto ai complici del malaffare, anche solo per stupidita' o ignoranza o subalternita'.

Non un voto a coloro che di fronte al male hanno taciuto lasciando che i malvagi prevalessero; coloro che con la loro indifferenza e le loro omissioni hanno consentito e favoreggiato il degrado, l'irresponsabilita', la barbarie; coloro che oggi si travestono da "giovani" e da "nuovi" ma fino a ieri sono stati manutengoli, servi e pupilli dei peggiori governanti.

*

Elezioni comunali di Viterbo: diciamo una parola semplice e chiara.

Si voti solo per chi si e' battuto in difesa dell'ambiente, della salute, dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

Si voti solo per chi si e' opposto alla violenza, ai poteri criminali, alla corruzione.

Si voti solo per chi si e' impegnato nella solidarieta' concreta, nella difesa dei beni comuni e dei diritti di tutti.

Si voti solo per chi rispetta la verita' e la dignita' umana.

Si voti solo per chi sceglie la nonviolenza e quindi lotta per la liberazione dell'umanita' e la difesa del mondo vivente.

*

Il comitato che si e' opposto al mega-aeroporto di Viterbo ed ha salvato il Bulicame, e che s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti

Viterbo, 13 maggio 2013

Il comitato che si e' opposto al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti ha promosso e guidato dal 2007 la vittoriosa mobilitazione popolare che ha difeso la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame di dantesca memoria dalla minaccia di una illegale ed irreversibile devastazione. Il comitato e' nato da una lettera aperta di Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani", ed e' animato da alcune delle piu' stimate personalita' dell'impegno morale e civile nell'Alto Lazio, come il professor Osvaldo Ercoli ed il professor Alessandro Pizzi; ne e' portavoce la dottoressa Antonella Litta, che e' anche figura di riferimento in Italia dell'impegno per la salubrita' delle acque; tra i suoi fondatori anche il compianto Alfio Pannega (1925-2010), luminoso maestro di dignita', simbolo indimenticabile della Viterbo popolare, antifascista e solidale.

 

17. PER LA GIORNATA INTERNAZIONALE PER L'OBIEZIONE DI COSCIENZA

 

Ricorre il 15 maggio la Giornata internazionale per l'obiezione di coscienza.

Ha scritto una volta per sempre Hannah Arendt: "Si puo' sempre dire un si' o un no".

La prima virtu' della coscienza e' sapere che solo se tu fai la cosa buona e giusta puoi avere speranza che anche altri facciano lo stesso.

La prima virtu' della coscienza e' sapere opporsi al male. E quindi a tutte le uccisioni ed a tutte le persecuzioni; a tutte le guerre, gli eserciti e le armi; a tutti i poteri criminali ed a tutte le lusinghe della corruzione; a tutte le menzogne e le violenze; ed all'indifferenza, che e' gia' negazione assoluta della regola aurea dell'umana convivenza: prenditi cura dell'altra persona, considera, rispetta ed aiuta l'altra persona come vorresti essere considerato, rispettato ed aiutato tu, prenditi cura dell'intero mondo vivente in cui tu stesso vivi e di cui sei parte.

L'obiezione di coscienza e' la forma piu' profonda di affermazione della coscienza.

Finche' anche una sola persona sa dire di no al male per seguire l'appello che la coscienza gli detta, l'umanita' e' viva, l'umanita' e' salva.

E' Antigone la nostra maestra piu' preziosa.

E' Antigone che fonda la politica della nonviolenza.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

18. PER LA VII GIORNATA MONDIALE DELLA LENTEZZA

 

Riportiamo una sintesi dell'intervento del responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo in occasione della VII Giornata mondiale della lentezza svoltasi lunedi' 13 maggio 2013.

*

Chi vuole lottare per la liberazione dell'umanita', per la difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, per preservare la biosfera, deve necessariamente fare la scelta nonviolenta della virtu' della lentezza. Questo e' il fermo mio convincimento, ed il resto e' commento.

Ed in questa giornata vorrei in primo luogo ricordare un amico straordinario, autentico un maestro e generoso un compagno: Alexander Langer, che ci ha lasciato molti anni fa, ma che ci ha anche lasciato una miriade di idee preziose, espresse con quel suo stile gentile e trasparente, e tra le altre quella decisiva nonviolenta proposta di metodo formulata rovesciando il motto decoubertiniano: proponeva Alex che nel nostro agire adottassimo come criteri di condotta non la velocita', il sovrastare, la forza, bensi' la lentezza, la profondita', la dolcezza; non "citius, altius, fortius", ma "lentius, profundius, suavius": piu' lentamente, piu' profondamente, piu' dolcemente.

*

Lo dicevamo gia' anni fa: "Contro il mito della velocita', un mito distruttivo e insostenibile tanto per l'ambiente quanto per la struttura biologica ed ontologica della persona umana, occorre scegliere la virtu' della lentezza che consente ascolto, comprensione, rispetto e accudimento reciproco, verifica e correzione degli errori, principio responsabilita', approccio nonviolento alle relazioni... La scelta della lentezza, dell'ascolto dell'altro, del rispetto della natura di cui si e' parte; la scelta di non operare scelte distruttive o irreversibili; la scelta del collocarsi alla scuola del femminismo e nell'orizzonte dell'ecologia; la scelta - in una parola - della nonviolenza, costituiscono la chiave di volta per l'azione etica e politica odierna e futura in difesa dei beni comuni, del bene comune, dei diritti di tutti... contro la folle corsa del consumismo onnidivorante...".

*

Ed in altra occasione, riflettendo su una personale prolungata esperienza di relazione con una persona gravemente malata, dicevamo, a descrivere ancora la virtu' della lentezza: "Devi fermarti ad ascoltare. Devi rallentare il passo. Devi attendere e non forzare i movimenti. Lunga e' l'attesa e quell'attesa e' la vita che scorre. Se sai fermarti ascolti. Se sai ascoltare ti fermi. Li', in quel silenzio e in quel guatarsi, in quell'immobilita' che trema e palpita, li' si da' umano un incontro ancora, e li' il mondo, il mobile mondo delle cose fluttuanti, si manifesta in un'epifania struggente e luminosa".

*

Ed infine forse sara' consentito riportare qui ancora una volta un ragionamento che svolgemmo iniziando la campagna che poi riusci' ad impedire la realizzazione di un nocivo e distruttivo, illegale ed insensato mega-aeroporto a Viterbo, e cosi' riusci' a salvare la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame di dantesca memoria, bene comune dell'umanita' passata, presente e ventura; campagna non limitata alla difesa di una specifica area di immenso valore, ma altresi' per la riduzione globale dell'insostenibile trasporto aereo. Scrivevamo quanto segue.

Volare fa male alla salute

1. Volare fa male alla salute

E innanzitutto alla salute di chi non vola.

Fa male alla salute dell'intera umanita' che subisce gli effetti del surriscaldamento del clima - la principale emergenza globale odierna - cui il trasporto aereo contribuisce in misura rilevantissima.

Fa male alla salute delle popolazioni che vivono nei pressi degli aeroporti che subiscono il pesantissimo inquinamento atmosferico e il non meno pesante inquinamento acustico.

Fa male alla salute dei cittadini dei Paesi come l'Italia (e come molti altri) che vedono lo Stato regalare immensi capitali alle compagnie aeree (sia elargendo giganteschi contributi diretti, sia concedendo scandalose ed incredibili esenzioni ed agevolazioni fiscali); lo stesso Stato che taglia spietatamente i servizi pubblici e il diritto alla salute e all'assistenza.

E fa male alla salute di chi vola, visto che e' una modalita' di trasporto non coerente con la stessa costituzione psicofisica ed esistenzial-culturale dell'essere umano.

Infine fa male anche alla salute degli altri animali: che anch'essi sono esseri viventi e provano sofferenza. Ma come volete che si preoccupino degli altri animali quei potenti rapinatori che non si preoccupano neppure delle sofferenze che - per arricchirsi e sperperare, per  appropriarsi privatamente ed egoisticamente consumare cio' che e' di tutti, a tutti rubandolo - infliggono tanti e tali danni agli altri esseri umani?

2. Volare fa male all'ambiente

Il trasporto aereo danneggia enormemente l'ecosistema planetario nella sua globalita'.

Danneggia enormemente gli ecosistemi locali.

Impedisce la realizzazione di modelli di mobilita' coerenti con modelli di sviluppo autocentrati, con tecnologie appropriate, ecologicamente sostenibili, economicamente adeguati ai bisogni e alle culture delle popolazioni, e democraticamente controllabili.

3. Volare e' antieconomico

Perche' e' estremamente energivoro, mentre l'umanita' ha bisogno di un'economia della sobrieta' e della condivisione che consideri il dato di fatto dei limiti della biosfera e della scarsita' delle risorse.

Perche' e' il modo di trasporto piu' costoso: non ve ne e' una adeguata percezione pubblica perche' i costi vengono esternalizzati: gli Stati sovvenzionano le compagnie aeree con fiumi di denaro ed agevolazioni; i costi ambientali e sociali vengono pagati dalle popolazioni; i lavoratori sono spesso precari e quindi costantemente sotto minaccia. La maggior parte della popolazione e' tenuta del tutto all'oscuro del fatto che ingenti risorse pubbliche che vengono sottratte ai diritti e al benessere delle persone, vengono sperperate a profitto delle compagnie aeree e dei prominenti che ruotano intorno al grande affare.

Perche' danneggia le economie locali, imponendo nocivita', costi, relazioni sociali insostenibili.

4. Volare e' pericoloso

Il trasporto aereo e' pericoloso per il pianeta.

Il trasporto aereo e' pericoloso per l'ambiente naturale e per i beni storici e culturali.

Il trasporto aereo e' pericoloso per le persone: danni certi alla salute, estrema pericolosita' degli incidenti, degrado della qualita' della vita.

Il trasporto aereo e' pericoloso per le liberta' civili: specialmente dopo la tragedia dell'11 settembre 2001 esso implica un enorme incremento dei controlli e quindi una crescente militarizzazione degli impianti, sui territori, nei confronti delle comunita' locali e della vita quotidiana delle persone.

5. Volare e' alienante

Volare fa male alla percezione di se' e del mondo.

Aeroporti ed aerei sono cio' che l'antropologia contemporanea chiama "nonluoghi": in cui  decisive esperienze umane, sia percettive che conoscitive nel senso piu' ampio e profondo, vengono inibite e represse; in cui vige e viene imposto un modello di presenza al mondo, di essere nel mondo (l'in-der-welt-sein di heideggeriana memoria) tendenzialmente dereistico, pesantemente deresponsabilizzante, fortemente eterodiretto.

Quell'esperienza decisiva della cultura umana che e' il viaggio, come iniziazione e scoperta, come ricerca di se' e dialogo con l'altro da se', qui si annienta nel vuoto di ambienti tutti uguali in una logica che si modella su schemi di condotta coatti e tendenzialmente totalitari.

6. Finanziare il trasporto aereo significa togliere risorse dove sono necessarie

Il trasporto aereo toglie risorse alla mobilita' sostenibile.

Il trasporto aereo toglie risorse al turismo responsabile.

Il trasporto aereo toglie risorse ai servizi pubblici a beneficio delle persone bisognose.

Il trasporto aereo toglie risorse a politiche di giustizia e di solidarieta'.

Il trasporto aereo toglie risorse alle possibilita' di un'occupazione sicura e dignitosa.

7. Della virtu' del limite

Il volo lasciamolo agli uccelli.

Il cielo lasciamolo alle stelle.

Cessiamo di volere tutto e tutto distruggere.

E' l'unica Terra che abbiamo.

Vi e' una sola umanita'.

*

Nella Giornata mondiale della lentezza l'umanita' indica a se stessa il cammino necessario per la comune salvezza: lentius, profundius, suavius.

 

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Numero 199 del 3 giugno 2013

 

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