Denunciando il crimine della guerra e della persecuzione razzista, celebrata la festa della Repubblica a Viterbo



 

DENUNCIANDO IL CRIMINE DELLA GUERRA E DELLA PERSECUZIONE RAZZISTA, CELEBRATA LA FESTA DELLA REPUBBLICA A VITERBO

 

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo ha celebrato la festa della Repubblica, domenica 2 giugno 2013, con un incontro di lettura e commento di molti articoli della Costituzione della Repubblica Italiana nata dalla Resistenza antifascista.

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L'incontro e' iniziato con un minuto di silenzio in memoria delle vittime della guerra e della persecuzione razzista.

Aprendo l'incontro, il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha denunciato per l'ennesima volta l'illegalita' e la disumanita' della guerra e del razzismo, ed ha nuovamente espresso sia la richiesta che l'Italia cessi immediatamente di partecipare alla carneficina afgana e si adoperi invece per la pace che salva le vite; sia la richiesta che siano finalmente abrogate le scellerate e infami misure razziste che precedenti governi hanno imposto in Italia provocando persecuzione, schiavizzazione e morte di esseri umani innocenti.

Ha espresso inoltre lo sdegno di ogni persona decente per l'osceno, abominevole spettacolo dell'esibizione delle armi e degli armigeri in questa giornata che dovrebbe essere di pace e di celebrazione della dignita' umana: la parata militare a Roma e' un oltraggio all'umanita' vittima delle guerre e delle stragi, vittima di regimi assassini e poteri criminali. La guerra e' nemica dell'umanita': e' compito di ogni persona cosciente e di ogni istituzione democratica impegnarsi per abolire la guerra, i suoi strumenti e i suoi apparati.

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Al termine della lettura degli articoli della Costituzione i partecipanti all'incontro hanno unanimemente attestato gratitudine, solidarieta' e persuaso sostegno alla Ministra dell'Integrazione Cecile Kyenge, alla Ministra delle Pari opportunita' Josefa Idem, alla Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini per il loro impegno in difesa ed a promozione dei diritti umani, contro il femminicidio, contro il razzismo, contro tutte le uccisioni e le persecuzioni.

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Concludendo l'incontro il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha dichiarato ancora una volta il convincimento profondo delle persone che dagli anni Settanta del secolo scorso animano l'esperienza del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo: che solo la scelta nitida ed intransigente della nonviolenza puo' salvare l'umanita' dal disastro; che solo la nonviolenza, che e' l'opposizione piu' concreta e coerente a tutte le violenze e le menzogne, invera il programma di democrazia progressiva scritto tanto nella Costituzione della Repubblica Italiana quanto nella Dichiarazione universale dei diritti umani; che solo la nonviolenza - nel suo effettuale dispiegarsi come processo di riconoscimento e di solidarieta' verso tutti gli esseri umani e l'intero mondo vivente - puo' preservare ad un tempo l'umanita' e la biosfera dal degrado e dalla catastrofe che i poteri dominanti stanno insensatamente provocando.

La nonviolenza e' l'antifascismo vivente.

La nonviolenza e' la Costituzione in cammino.

La nonviolenza e' la Repubblica universale dell'umanita'.

 

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

 

Viterbo, 2 giugno 2013

 

Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: nbawac at tin.it e centropacevt at gmail.com , web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/