Telegrammi. 1208
- Subject: Telegrammi. 1208
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- Date: Sat, 9 Mar 2013 00:09:12 +0100 (CET)
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 1208 del 9 marzo 2013
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com
Sommario di questo numero:
1. Da Clara Zetkin a Vandana Shiva. Un incontro di studio e di testimonianza l'8 marzo a Viterbo
2. Dal femminismo molti doni
3. Pro veritate. Una definitiva replica alla Commissione Europea in relazione all'affaire dello schema di decreto interministeriale italiano che se approvato avrebbe consentito di erogare come potabile acqua contaminata da sostanze tossiche e cancerogene
4. Benito D'Ippolito: Per Marco Baleani
5. Marco Baleani: Il legame profondo che unisce tutti gli esseri (2011)
6. Paolo Arena e Marco Graziotti intervistano Marco Baleani (2010)
7. Segnalazioni librarie
8. La "Carta" del Movimento Nonviolento
9. Per saperne di piu'
1. INCONTRI. DA CLARA ZETKIN A VANDANA SHIVA. UN INCONTRO DI STUDIO E DI TESTIMONIANZA L'8 MARZO A VITERBO
Si e' svolto a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione in occasione dell'8 marzo, Giornata internazionale della lotta delle donne per la liberazione dell'umanita'.
Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni testi di Clara Zetkin, di Rosa Luxemburg, di Virginia Woolf, di Hannah Arendt, di Simone de Beauvoir, di Carla Lonzi, di Luce Fabbri, di Franca Ongaro Basaglia, di Wangari Maathai, di Adrienne Rich, di Luce Irigaray, di Vandana Shiva.
Le persone partecipanti all'incontro hanno espresso la consapevolezza della necessita' di un sempre piu' efficace, costante e condiviso impegno contro la violenza sessuale ed il femminicidio, contro l'oppressione maschilista e patriarcale; per un'internazionale futura (e gia' presente nella tua azione buona ogni volta che la compi) umanita' di persone libere, eguali in diritti, solidali, in cui siano pienamente riconosciuti e difesi e promossi la vita, la dignita' e i diritti di ogni essere umano, in cui sia rispettata e protetta la biosfera casa comune dell'umanita' intera.
La lotta delle donne per la liberazione dell'umanita' e' la corrente calda della nonviolenza in cammino.
2. DOCUMENTI. DAL FEMMINISMO MOLTI DONI
[Riproponiamo il seguente testo gia' piu' volte apparso apparso sul nostro foglio]
Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che vi e' una sola umanita', composta di persone tutte differenti le une dalle altre e tutte eguali in diritti.
Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che sfera personale e sfera politica non sono separate da un abisso: sempre siamo esseri umani.
Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza del partire da se'.
Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza dell'incontro con l'altro.
Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che e' la nascita, l'esperienza e la categoria che fonda l'umana convivenza, l'umano sapere.
Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che la pluralita', e quindi la relazione, e' la modalita' di esistenza propria dell'umanita'.
Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che i corpi contano, che noi siamo i nostro corpi.
Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che ogni forma di autoritarismo, ogni forma di militarismo, ogni forma di dogmatismo reca gia' la negazione dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che la prima radice dell'organizzazione sociale e della trama relazionale violenta e' nel maschilismo e nel patriarcato.
Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che solo la nonviolenza contrasta la violenza, che solo il bene vince il male, che solo l'amore si oppone alla morte, che solo l'ascolto consente la parola.
Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che compito comune e' generare e proteggere la vita, prendersi cura delle persone e del mondo per amore delle persone e del mondo.
Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che compito comune e' opporsi ad ogni oppressione, ad ogni sfruttamento, ad ogni ingiustizia, ad ogni umiliazione, ad ogni denegazione di umanita', ad ogni devastazione della biosfera.
Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che solo l'arte della compassione fonda la lotta di liberazione.
*
Il femminismo che e' il massimo inveramento storico della nonviolenza.
Il femminismo che e' la corrente calda della nonviolenza.
Il femminismo che e' il cuore pulsante del movimento di autocoscienza e di liberazione dell'umanita'.
*
E diciamo femminismo e sappiamo che dovremmo dire femminismi, che dovremmo dire pensiero delle donne e movimenti delle donne.
Ma diciamo femminismo e pensiamo a una tradizione che lega infinite donne che hanno praticato l'etica della responsabilita' e della liberazione, da Saffo a Vandana Shiva, da Simone Weil a Virginia Woolf, da Edith Stein a Milena Jesenska, da Etty Hillesum a Ginetta Sagan, da Rosa Luxemburg ad Hannah Arendt, da Germaine Tillion ad Anna Politkovskaja, da Simone de Beauvoir a Franca Ongaro Basaglia, da Olympe de Gouges a Luce Fabbri.
*
Dal femminismo molti doni tutte e tutti abbiamo ricevuto.
In questo otto marzo di ascolto, di memoria, di lotta, diciamo anche la nostra gratitudine.
3. DOCUMENTI. PRO VERITATE. UNA DEFINITIVA REPLICA ALLA COMMISSIONE EUROPEA IN RELAZIONE ALL'AFFAIRE DELLO SCHEMA DI DECRETO INTERMINISTERIALE ITALIANO CHE SE APPROVATO AVREBBE CONSENTITO DI EROGARE COME POTABILE ACQUA CONTAMINATA DA SOSTANZE TOSSICHE E CANCEROGENE
[Riceviamo e diffondiamo]
Al Presidente della Commissione Europea
al Commissario Europeo all'Ambiente
al Commissario Europeo alle Imprese e all'Industria
al Commissario Europeo alla Salute
E per opportuna conoscenza:
alla Direzione generale per le imprese e l'industria della Commissione Europea
a tutti i Servizi e le Direzioni Generali della Commissione Europea competenti in materia di salubrita' delle acque
al Ministro dell'Ambiente
al Ministro della Salute
al Ministro dell'Economia
al Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali
al Ministro dello Sviluppo economico
al Ministro per la Coesione territoriale
al Ministro per gli Affari europei
al Presidente del Consiglio dei Ministri
Oggetto: Replica pro veritate a varie missive e comunicazioni della Commissione Europea in relazione all'affaire dello schema di decreto interministeriale italiano che se approvato avrebbe consentito di erogare come potabile acqua contaminata da sostanze tossiche e cancerogene
Egregi e gentili signori,
rispondiamo a nome e per conto dell'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) di Viterbo alle vostre varie missive e comunicazioni in ordine al dossier relativo al famigerato schema di decreto interministeriale italiano che se approvato avrebbe consentito di erogare come potabile acqua contaminata da sostanze tossiche e cancerogene (lo schema notificato alla Commissione Europea con notification number 2012/0534/I - C50A, title "schema di decreto interministeriale per l'introduzione nell'allegato I, parte B, del decreto legislativo 2 febbraio 2001 n. 31, del parametro microcistina - LR e relativo valore di parametro").
In particolare rispondiamo alle seguenti vostre missive e comunicazioni:
- del 13 dicembre 2012 a firma di Ion Codescu;
- del 17 dicembre 2012 incredibilmente pervenutaci non firmata sebbene regolarmente protocollata;
- del 15 gennaio 2013 incredibilmente pervenutaci non firmata sebbene regolarmente protocollata;
- del 15 gennaio 2013 a firma di Giuseppe Casella (ma datata nella medesima pagina una volta 14 e una volta 15 gennaio);
- del 17 gennaio 2013 a firma di Giuseppe Casella (piu' precisamente: una medesima lettera inviata a diversi interlocutori con date che variano dal 15 al 17 gennaio);
- del 29 gennaio 2013 a firma di Janez Potocnik trasmessa il 30 gennaio 2013 con lettera di accompagnamento a firma di Marco Grancagnolo;
- del 30 gennaio 2013 a firma di Astrid Schomaker trasmessa il 30 gennaio 2013 con lettera di accompagnamento a firma di Ombeline Mattel;
- dell'8 febbraio 2013 a firma di Astrid Schomaker trasmessa l'11 febbraio 2013 con lettera di accompagnamento a firma di Barbara Peczek;
- risposta del 16 gennaio 2013 a firma di Janez Potocnik ad una interrogazione parlamentare europea;
- risposta del 25 febbraio 2013 a firma di Janez Potocnik ad una interrogazione parlamentare europea.
E tralasciamo per mera benevolenza di replicare all'incredibile ed irricevibile contenuto di alcune altre lettere che abbiamo ricevuto da altri vostri funzionari ed uffici nei mesi scorsi (rispetto alla volgarita', protervia, irresponsabilita' ed inammissibilita' delle quali ci riserviamo di assumere eventuali ulteriori specifiche iniziative in prosieguo di tempo). Teniamoci per ora all'essenziale.
Nel ringraziarvi per le vostre lettere e comunicazioni, e nel ribadire come esse siano del tutto insoddisfacenti, vi comunichiamo quanto segue.
*
1. in data 13 dicembre 2012 la XII Commissione Permanente "Affari sociali" della Camera dei Deputati del Parlamento italiano con voto unanime ha impegnato il Governo "a revocare lo schema di decreto interministeriale citato, tenendo conto che esso si configura in conflitto con la normativa italiana e in contrasto con l'evidenza scientifica e la deontologia medica, ecologica e bioetica, oltre che con l'ortoprassi amministrativa e gestionale".
Pertanto quello schema di decreto dopo quella data deve intendersi non solo come privo del prerequisito fondamentale del consenso almeno presuntivo dell'organo legislativo, ma anzi come destituito di ogni ammissibilita' a seguito dell'inequivocabile pronunciamento oppositivo unanime della Commissione Permanente rappresentativa della Camera dei Deputati, che ha apertis verbis impegnato il governo alla revoca dello schema di decreto.
Ebbene, e' semplicemente stupefacente che dopo questo autorevole e dirimente pronunciamento dell'organo parlamentare, che vi e' stato immediatamente e ripetutamente integralmente comunicato, dalle vostre missive e comunicazioni emerga come non solo non ne abbiate tenuto alcun conto, ma anzi abbiate espresso a quello schema di decreto ormai respinto dal Parlamento una sorta di postumo "nihil obstat", tanto grottesco quanto inammissibile.
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2. Alla luce di quanto dettagliatamente argomentato nella citata Risoluzione approvata con voto unanime il 13 dicembre 2012 dalla XII Commissione Permanente "Affari sociali" della Camera dei Deputati del Parlamento italiano, restano altresi' destituiti di fondamento i vostri elusivi, inadeguati e scandalosamente ignari ed ignavi pronunciamenti in pro di un atto che l'organo parlamentare aveva gia' impegnato il governo italiano a revocare.
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3. Peraltro, anche se non fosse intercorso il dirimente pronunciamento unanime dell'organo parlamentare italiano, il vostro implicito "nihil obstat" a quello sciagurato schema di decreto sarebbe stato comunque inammissibile e destituito di fondamento, in quanto nel vostro pronunciamento - come si evince inequivocabilmente dalle vostre missive e comunicazioni - non avete sostanzialmente tenuto in alcun conto le fondamentali Osservazioni che avverso l'atto de quo da piu' parti vi erano state presentate, ovvero ad esempio ed in particolare:
a) le Osservazioni che dimostravano l'inammissibilita' dello schema di decreto sotto il profilo sanitario;
b) le Osservazioni che dimostravano l'inammissibilita' dello schema di decreto sotto il profilo ambientale;
c) le Osservazioni che dimostravano l'inammissibilita' dello schema di decreto sotto il profilo della regolarita' delle attivita' economiche, della disciplina della concorrenza, e della congruenza con la normativa europea in materia;
d) le Osservazioni che dimostravano l'inammissibilita' dello schema di decreto sotto il profilo giuridico ed amministrativo stricto sensu e relative alle normative ed agli impegni dell'Unione Europea.
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4. Non vi e' bisogno di riprodurre qui in extenso le varie ed accuratamente argomentate serie di Osservazioni, le interrogazioni parlamentari, i documenti di associazioni e movimenti, i pronunciamenti di illustri magistrati, scienziati, medici e cattedratici universitari che avete ricevuto (e di cui avete accusato ricevuta) nel corso dei mesi di novembre e dicembre, ovvero entro i termini stabiliti per presentare Osservazioni in merito all'atto de quo; bastera' semplicemente elencare almeno i principali e piu' rigorosamente strutturati documenti recanti Osservazioni che avete voi stessi riconosciuto di aver ricevuto (e che pertanto avreste dovuto almeno leggere attentamente prima di pronunciarvi elusivamente ed irresponsabilmente):
I. Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia): Osservazioni in opposizione allo schema di decreto interministeriale (20 novembre 2012);
II. Centro di ricerca per la pace e i diritti umani: Dieci osservazioni per il rigetto dello schema di decreto interministeriale avvelenatore (11 dicembre 2012);
III. Centro di ricerca per la pace e i diritti umani: Al Responsabile per la Direttiva 98/34 della Commissione Europea. Comunicazione urgente e diffida (14 dicembre 2012);
IV. Associazione "Respirare": Osservazioni per il rigetto dello schema di decreto che consentirebbe la presenza nell'acqua potabile di microcistine cancerogene (16 dicembre 2012);
V. Comitato di Viterbo in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: Sette Osservazioni allo schema di decreto interministeriale notification number 2012/0534/I - C50A (17 dicembre 2012);
VI. "La nonviolenza e' in cammino": Quattro Osservazioni avverso lo schema di decreto all'esame della Commissione Europea identificato con notification number 2012/0534/I - C50A (18 dicembre 2012).
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5. Ci limiteremo pertanto ad allegare ancora una volta soltanto il testo integrale della Risoluzione deliberata all'unanimita' dalla XII Commissione permanente "Affari sociali" della Camera dei Deputati nella seduta del 13 dicembre 2012, documento che chiude definitivamente la questione impegnando il governo italiano a revocare quello schema di decreto sciagurato ed insensato.
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Tutto quanto precede si comunica pro veritate non perche' quei vostri pareri e pronunciamenti cosi' definitivamente confutati in re ipsa abbiano piu' alcun residuo di valore, giacche' essi ne sono del tutto destituiti a seguito della risoluzione unanime della XII Commissione della Camera dei Deputati citata; ma perche' e' opportuno che resti traccia in atti e negli archivi del fatto che quei vostri insipienti, elusivi ed irresponsabili pareri e pronunciamenti sono stati esplicitamente demoliti e rigettati de jure atque de facto sia nel merito che nel metodo che nelle procedure; ovvero perche' non deve essere consentito che essi possano un giorno essere fraudolentemente esibiti da taluno come un implicito avallo ad operazioni illecite e sconsiderate il cui fine fosse di di reiterare il tentativo di consentire di erogare come potabile acqua contaminata da sostanze tossiche e cancerogene. Sarebbe invero troppo scellerata menzogna, troppo infame crimine.
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Alleghiamo il testo integrale della Risoluzione deliberata all'unanimita' dalla XII Commissione permanente "Affari sociali" della Camera dei Deputati nella seduta del 13 dicembre 2012.
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Riservandoci ogni ulteriore approfondimento ed ogni ulteriore iniziativa, vogliate gradire distinti saluti ed auguri di buon lavoro.
Il servizio di consulenza giuridica ed amministrativa dell'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) di Viterbo
Viterbo, 8 marzo 2013
Per comunicazioni con l'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) di Viterbo: tel. 3383810091, e-mail: isde.viterbo at gmail.com
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Allegato: testo integrale della Risoluzione deliberata all'unanimita' dalla XII Commissione permanente "Affari sociali" della Camera dei Deputati nella seduta del 13 dicembre 2012
La XII Commissione,
premesso che:
l'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment), di cui la dottoressa Antonella Litta e' referente per Viterbo, ha inviato un articolato documento al responsabile per la direttiva 98/34 della Commissione europea, e per conoscenza al commissario europeo all'ambiente, al commissario europeo alla salute, al presidente della Commissione europea; di detto documento sono stati messi a conoscenza anche il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministro della salute, i presidenti delle Commissioni "Igiene e sanita'" e "Territorio, ambiente, beni ambientali" del Senato della Repubblica; i presidenti delle Commissioni "Ambiente, territorio e lavori pubblici" e "Affari sociali" della Camera dei deputati; il presidente della Commissione "Ambiente, sanita' pubblica e sicurezza alimentare" del Parlamento europeo;
il citato documento contiene "osservazioni in opposizione allo schema di decreto interministeriale che propone l'introduzione di alcune modifiche al decreto legislativo n. 31 del 2001 relativamente ai requisiti di potabilita' (notification number 2012/0534/I - C50A, title "schema di decreto interministeriale per l'introduzione nell'allegato I, parte B, del decreto legislativo 2 febbraio 2001 n. 31, del parametro microcistina - LR e relativo valore di parametro"), affinche' esso sia rigettato sia per palese illegittimita' in quanto in flagrante conflitto con la vigente normativa europea ed italiana, sia per palese inammissibilita', in quanto in flagrante contrasto con le evidenze scientifiche e le inequivocabili indicazioni dello Iarc, dell'Oms e dell'Usepa, e in altrettanto flagrante violazione del principio di precauzione";
lo schema di decreto in questione, costituito da due articoli, stabilisce che nella tabella presente nell'allegato I, parametri e valori di parametro, parte B, parametri chimici, del decreto legislativo n. 31 del 2001 con cui l'Italia ha recepito nel proprio ordinamento la direttiva 98/83/CE, e' aggiunta una riga concernente la voce microcistina-LR e, nella tabella note, e' aggiunta la nota 12 che fornisce istruzioni relative alla determinazione del contenuto di tale tossina;
lo schema di decreto sembra essere stato indirizzato per verifica alla sola Commissione imprese e industrie dell'Unione europea (nel cui sito internet compare con la relativa scheda), mentre riguarda una classe di sostanze tossiche di diretto impatto e interesse primario sanitario e non industriale, in quanto e' riferito alla totalita' della popolazione nazionale utente di un servizio;
l'approvazione del decreto renderebbe de facto lecita l'erogazione di acque destinate a consumo umano anche in presenza di contaminazione da cianobatteri e loro microcistine, violando l'articolo 32 della Costituzione della Repubblica italiana che "tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettivita'"; esso si pone peraltro in aperto contrasto con la necessita' di combattere ogni forma di inquinamento e degrado delle acque, anche in considerazione degli obiettivi europei in tema di qualita' delle acque previsti per l'anno 2015;
le indicazioni delle maggiori agenzie internazionali, europee ed italiane di protezione dell'ambiente e della salute evidenziano il pericolo per la salute umana determinato dalla presenza di cianobatteri nelle acque, e cio' anche in considerazione:
a) della complessita' biologica e, in parte ancora sconosciuta, potenzialita' tossica dei cianobatteri;
b) della loro mutevole ed imprevedibile risposta a diverse condizioni climatiche ed ambientali;
c) delle azioni tossiche, epigenetiche, genotossiche ed oncogene di tanti e vari tipi di microcistine da essi prodotte;
d) delle attivita' tossiche e/o cancerogene di svariati elementi contaminanti ed inquinanti le acque, tra cui le microcistine, che possono esplicarsi con molteplici e ancora sconosciuti meccanismi di interazione ed amplificazione indicati come "effetto cocktail", diversi da quello della sola e semplice sommatoria delle loro singole azioni;
sono da tempo documentate le croniche difficolta' del nostro Paese ad assicurare una potabilizzazione efficace, sicura e costante delle acque che presentano queste criticita' e la mancanza di un reale e diffuso sistema di sorveglianza, allarme e gestione di questi fenomeni: valga ad esempio il caso del lago di Vico, affetto da tempo da un gravissimo processo di eutrofizzazione e da sempre piu' frequenti e massicce fioriture del cianobatterio Plankthotrix rubescens, detto anche alga rossa, capace di produrre una microcistina cancerogena, non termolabile e tossica per gli esseri umani, per la flora e la fauna lacustre, classificata dalla Iarc (Agenzia internazionale di ricerca sul cancro) come cancerogeno di classe 2 b;
nella relazione tecnica che costituisce parte integrante e sostanziale delle citate osservazioni, si presentano esaurientemente gli inconfutabili dati, le evidenze scientifiche e la vastissima bibliografia a sostegno delle osservazioni medesime; ne discende, ad avviso dei firmatari del presente atto, che per le ragioni scientifiche esposte lo schema di decreto interministeriale de quo andrebbe ritirato;
ulteriori osservazioni sono formulabili altresi' in ordine al metodo con cui l'atto e' stato predisposto ed avviato nel suo iter procedimentale; ed in tale ambito si evidenzia che: a) a giudizio degli interroganti le proposte di emendamento delle leggi nazionali possono riguardare l'adozione di termini piu' stringenti, in ossequio al principio europeo di prevenzione, non termini piu' laschi; questo schema di decreto ammette invece ed effettualmente favorisce la presenza di una classe di tossici ora non prevista ne' tollerata dalla legge europea e italiana; b) il testo della proposta sembra essere stato indirizzato per verifica alla sola Commissione imprese e industrie dell'Unione europea (nel cui sito internet compare con la relativa scheda), mentre riguarda una classe di sostanze tossiche di diretto impatto ed interesse primario sanitario e non industriale, in quanto riguardante la totalita' della popolazione nazionale utente di un servizio fondamentale per la qualita' della vita, come la fornitura di acqua potabile; c) l'iter seguito si e' quindi fin qui caratterizzato per aver effettualmente sostanzialmente eluso fin dall'origine indispensabili ed adeguati criteri, controlli e procedure; d) dal testo stesso della scheda di presentazione presente nel sito della Commissione imprese e industrie dell'Unione europea peraltro si evince come l'atto sia presentato in modo che appare a dir poco carente e pertanto come esso sia viziato per ragioni tanto di merito quanto di metodo, tanto sostanziali quanto formali; e) vi si legge che "esso non e' una misura sanitaria o fitosanitaria", mentre e' di assoluta evidenza che se approvato esso avrebbe una notevole ed assai negativa rilevanza sanitaria; f) analoga sottolineatura merita l'esplicita ammissione che "L'analisi di impatto non e' disponibile al momento della notifica", e basterebbe questo solo dato a motivare il rigetto dello schema di decreto; g) il decreto, nel suo esito che effettualmente consente e favorisce l'erogazione per consumo umano di acqua contaminata, si pone in aperto contrasto con la necessita' di contrastare ogni forma di inquinamento e degrado delle acque anche in considerazione degli obiettivi europei in tema di qualita' delle acque previsti per l'anno 2015; h) ne discende che non solo per le ragioni giuridiche e scientifiche esposte, ma anche per ragioni di metodo, procedimentali, deontologiche, di congruita' e coerenza, lo schema di decreto interministeriale de quo andrebbe ritirato;
alla luce delle suddette osservazioni si ribadisce che, in relazione allo schema di decreto interministeriale citato, dovrebbe esservi un ripensamento sia in quanto esso appare in flagrante conflitto con la vigente normativa europea ed italiana, sia in quanto risulta in flagrante contrasto con le evidenze scientifiche e in altrettanto flagrante violazione del principio di precauzione;
impegna il Governo:
in ordine alle questioni tematiche poste da una situazione oggettivamente inquietante per la tutela della salute della popolazione ad adottare urgentemente tutte le iniziative necessarie affinche' il decreto legislativo n. 31 del 2001, che ha recepito la direttiva europea 98/83 per quanto riguarda la potabilita' delle acque destinate a consumo umano, non venga modificato con l'introduzione di nuovi valori di parametro per sostanze cancerogene evitabili per le quali, come noto, non esistono soglie di sicurezza;
a revocare lo schema di decreto interministeriale citato, tenendo conto che esso si configura in conflitto con la normativa italiana e in contrasto con l'evidenza scientifica e la deontologia medica, ecologica e bioetica, oltre che con l'ortoprassi amministrativa e gestionale.
Presentatori: Bucchino, Farina Coscioni, Miotto, Maurizio Turco, Beltrandi, Bernardini, Mecacci, Zamparutti, Argentin, Bossa, Burtone, D'Incecco, Grassi, Lenzi, Murer, Pedoto, Sarubbi, Sbrollini, Livia Turco.
Approvata all'unanimita' nella seduta del 13 dicembre 2012
4. MEMORIA. BENITO D'IPPOLITO: PER MARCO BALEANI
["La prima parte di questo componimento e' tal quale uno scartafaccio - che poi l'autore perse e solo ora ha ritrovato - scritto nell'immediatezza della morte di Marco, nell'agosto del 2011. La seconda parte e' stata scritta oggi, nel marzo del 2013. Ricordo ancora bene Marco Baleani, mite e forte un amico della nonviolenza, generoso e genuino un compagno di tutti gli affamati e gli assetati di giustizia, sollecito del bene di tutti e del mondo che vive, all'umanita' intera unito nella capitiniana compresenza" (b.d'i.)]
I.
Agobbio e' una citta' tutta in discesa
le cose tutte rotolano giu'
verso il muro traforato dai proiettili
dei nazisti che vi assassinarono
quaranta martiri.
In alto e intorno la montagna favolosa
speroni grigi di ferro, alberi senza tempo
talvolta vi vidi la neve.
Un corso d'acqua tenue tra le case
ricanta una canzone trasparente.
Tutto vi e' cosi' nitido
tutto cosi' civile.
E dalla piazza del Comune vedi
il mondo che si allarga nella valle.
Qui visse dunque Marco Baleani.
II.
Agobbio poi e' la citta' del lupo
a cui Francesco si accosta e presta ascolto
e lo persuade.
E' la citta' dei ceri in frenetica corsa
e quella corsa e' l'esistenza umana.
Tornano le stagioni e non torna la tua vita.
Tutto rapisce il tempo: ad Agobbio io lessi Virgilio
sedendo sulle albe gradinate
del teatro romano in rovina.
Qui dunque visse e qui opero' Marco
soave amico della nonviolenza.
Qui lo conobbi e lo ricordo ancora
fedele amico dell'umanita'.
5. MEMORIA. MARCO BALEANI: IL LEGAME PROFONDO CHE UNISCE TUTTI GLI ESSERI (2011)
[Per ricordare Marco Baleani riproponiamo questo suo testo gia' apparso sul nostro foglio, inviatoci come contributo per la riflessione l'8 marzo 2011, col titolo originale "Invito a superare il contrasto tra generi"]
Nonviolenza e' sentire il legame profondo che unisce tutti gli esseri di questo mondo senza distinzioni di genere, di specie, di razza. Il rapporto che c'e' tra me e la compagna di tutta una vita e' proprio caratterizzato da questo legame: siamo due esseri viventi (non piu' uomo-donna) che hanno deciso di percorre un tratto di questa cosa che altri chiamano vita e che abbiamo affrontato, sia nel bene che nel male, condividendo ogni scelta fatta. Le nostre vite sono per cosi' dire "incastrate" tra di loro, al punto che sono superati ogni contrapposizione ed ogni motivo di scontro. Restano: unita' d'intenti, un sentire comune e la visione del mondo improntata alla nonviolenza.
Tutta questa tirata per invitare ad utilizzare questa festa per superare le contrapposizioni tra i generi, che sono cosi' forti nella societa' in cui viviamo, e per introdurre nella riflessione uno sguardo nonviolento di cui si sente fortemente la mancanza. Se puo' esserci una qualche speranza di lasciare una mondo migliore a chi verra' dopo di noi, cio' non avverra' grazie alle donne o agli uomini ma solo se ci sara' il superamento per mezzo della nonviolenza della contrapposizione tra i generi. Esseri viventi uniti dalla nonviolenza per un mondo migliore.
6. MEMORIA. PAOLO ARENA E MARCO GRAZIOTTI INTERVISTANO MARCO BALEANI (2010)
[Per ricordare Marco Baleani riproponiamo questa sua intervista gia' apparsa sul nostro foglio nel 2010]
- Paolo Arena e Marco Graziotti: Come definirebbe la nonviolenza?
- Marco Baleani: Che dire della nonviolenza... io trovo che l'apertura all'esistenza di tutti gli esseri viventi e non, il Tu-Tutti che abbraccia il mondo intero di cui ha parlato Capitini sia per me la stella polare che guida le mie scelte di vita (nonviolenza, vegetarianesimo, no ad ogni guerra, apertura e solidarieta' con i migranti, sobrieta', pace, amore, impegno nel movimento nonviolento).
*
- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali sono le personalita' e le esperienze a suo parere piu' significative della nonviolenza?
- Marco Baleani: Direi che non c'e' una personalita' preminente, certo Capitini e tutti gli altri grandi sono riferimenti inevitabili, ma credo che anche tutti gli altri amici della nonviolenza, con cui sono via via venuto in contatto, abbiano lasciato qualcosa dentro di me. In ogni caso imparo moltissimo da mia moglie, una persona sempre pronta al dialogo, a stemperare gli animi, ad intervenire per trovare soluzioni ai piccoli conflitti che sono inevitabili in una famiglia, con la serenita', la pacatezza e la saggezza che e' pari a quella dei grandi della nonviolenza.
*
- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa consiglierebbe di leggere sulla nonviolenza?
- Marco Baleani: Tra i libri direi che sia inevitabile "Il potere di tutti" di Aldo Capitini, ma anche (perche' no?) "Siddharta" di Hermann Hesse.
*
- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali esperienze o iniziative nonviolente a suo parere oggi meritano maggior sostegno ovvero meriterebbero di essere intraprese?
- Marco Baleani: Gli obiettivi restano quelli indicati nella Carta programmatica del Movimento Nonviolento: opposizione integrale alla guerra (a cominciare da quella in corso in Afghanistan), lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, salvaguardia dell'ambiente e della biodiversita'.
*
- Paolo Arena e Marco Graziotti: Potrebbe presentare la sua stessa persona a un lettore che non la conoscesse affatto?
- Marco Baleani: Personalmente sono un apprendista manovale della nonviolenza e non credo che ci sia niente di rilevante da dire su di me (ho ancora tutto da imparare).
7. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Letture
- AA. VV., Guerra mondiale in Siria, "Limes. Rivista italiana di geopolitica", n. 2, marzo 2013, Gruppo Editoriale L'Espresso, Roma 2013, pp. 200 (+ 12 tavole fuori testo), euro 14.
*
Riedizioni
- Boris Pasternak, Poesie, Einaudi, Torino 1957, 1992, 2009, Mondadori, Milano 2013, pp. XL + 524, euro 12,90 (in supplemento a vari periodici Mondadori).
8. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
9. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 1208 del 9 marzo 2013
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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