Archivi. 131
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- Date: Fri, 8 Mar 2013 07:10:18 +0100 (CET)
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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)
Numero 131 dell'8 marzo 2013
In questo numero:
1. Alcuni testi del mese di febbraio 2013 (parte quarta e conclusiva)
2. Nel giorno in memoria dei martiri etiopi
3. Per Mario Alighiero Manacorda
4. Della spirale del silenzio ancora
5. Qualche ragionamento sulle elezioni. Sgradevole, naturalmente
6. Per Malcolm X, nell'anniversario della morte
7. Chokri Belaid
8. Fausta Deshormes La Valle
9. Ronald Dworkin
10. Jerome K. Liss
11. Sine nomine. I
12. Sine nomine. II
13. Sine nomine. III
14. Sine nomine. IV
15. Sine nomine. V
16. Sine nomine. VI
17. Per un internazionalista
18. A sinistra
19. Una dichiarazione di voto
20. Una replica al sindaco di Viterbo, con la richiesta di restituire alla cittadinanza quanto indecentemente gia' sperperato
21. Si vota
22. Una repubblica democratica, quindi antifascista
23. Mentre scriviamo
24. In memoria di Italo Lana, maestro di nonviolenza
25. Il prigioniero
26. Per Stephane Hessel
1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI FEBBRAIO 2013 (PARTE QUARTA E CONCLUSIVA)
Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di febbraio 2013.
2. NEL GIORNO IN MEMORIA DEI MARTIRI ETIOPI
Nella mattinata del 19 febbraio 2013, giorno dedicato alla memoria delle decine di migliaia di etiopi innocenti massacrati dalla furia dell'occupante fascista il 19 febbraio 1937, il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo ha realizzato una austera e mesta cerimonia di commemorazione e di riflessione.
*
Il responsabile della struttura pacifista viterbese ha ricordato l'orrore della guerra di conquista dell'Etiopia e la ferocia dell'occupazione fascista che si prolungo' dal 1935 al 1941; dando lettura dell'inconfutabile atroce documentazione ha evidenziato come la barbarie fascista commise i piu' ripugnanti e mostruosi crimini di guerra e crimini contro l'umanita'.
Peppe Sini ha infine concluso la commemorazione dei martiri etiopi con le seguenti parole: "Proprio mentre in Italia criminali incalliti e corruttori tuttora potentissimi - che hanno reiteratamente e lungamente e malavitosamente malgovernato e saccheggiato il paese in questi ultimi vent'anni e ancora brigano e intrigano e mestano per continuare a malgovernarlo e rapinarci tutti - esplicitamente e spudoratamente si collocano in continuita' con l'esperienza fascista e con tracotanza inaudita addirittura del fascismo e del suo scellerato capo fanno un'esplicita apologia tanto infame quanto criminale, a maggior ragione occorre far memoria delle vittime del fascismo, far conoscere la verita' storica, ricordare e rendere omaggio alle eroiche Resistenza africane contro il colonialismo italiano ed europeo, contro la genocida violenza razzista ed imperialista; ricordare e rendere omaggio alle innumerevoli vittime innocenti del fascismo, del razzismo, del colonialismo, dell'imperialismo.
Nel ricordo dei martiri etiopi e di tutte le vittime del colonialismo italiano, del fascismo, della guerra e delle dittature, del razzismo e delle persecuzioni, confermiamo ancora una volta che vi e' una sola umanita', che l'azione solidale dell'umanita' deve garantire pace e giustizia, vita e dignita', riconoscimento e diritti a tutti gli esseri umani.
Nel ricordo dei martiri etiopi e di tutte le vittime del colonialismo italiano, del fascismo, della guerra e delle dittature, riaffermiamo ancora una volta il valore e la vigenza della Costituzione della Repubblica Italiana, che al fascismo e al razzismo e alla guerra si oppone, che dichiara e difende i diritti di tutti gli esseri umani; e denunciamo quindi i governi italiani che la Costituzione continuano a violare partecipando criminalmente a guerre abominevoli, perseguitando criminalmente migranti innocenti, praticando politiche razziste e schiaviste, riarmiste e nemiche dell'umanita'.
Nel ricordo dei martiri etiopi e di tutte le vittime del colonialismo italiano, del fascismo, della guerra e delle dittature, affermiamo ancora una volta che solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
Il ricordo degli eroici resistenti alla barbarie fascista ci illumini ancora e sempre.
Ci illumini ancora e sempre il ricordo delle vittime innocenti della barbarie fascista".
3. PER MARIO ALIGHIERO MANACORDA
E' deceduto Mario Alighiero Manacorda, che e' stato non solo un illustre storico dell'educazione ma anche un generoso militante per la dignita' umana e la liberazione dell'umanita', e un indimenticabile educatore all'impegno civile, al rigore intellettuale e morale, alla lotta per la giustizia e la liberta', per la verita' che emancipa e salva le vite.
Ricordandolo con affetto e gratitudine anch'io mi unisco al cordoglio.
4. DELLA SPIRALE DEL SILENZIO ANCORA
Parrebbe quasi che nessuno piu' ricordi
che continuano le stragi in Afghanistan.
Parrebbe quasi che nessuno piu' ricordi
la persecuzione razzista dei migranti.
Lottare occorre contro la guerra e le stragi.
Lottare occorre contro il razzismo e le persecuzioni.
Solo la nonviolenza
puo' salvare l'umanita'.
5. QUALCHE RAGIONAMENTO SULLE ELEZIONI. SGRADEVOLE, NATURALMENTE
Caro direttore,
visto che me lo si chiede, diro' che andro' a votare con questo solo preciso scopo: impedire che la destra estremista e golpista di Berlusconi e di Monti (e di Maroni e Fini, di Casini e Storace, e di tutto il caravanserraglio reazionario, guerrafondaio e razzista, schiavista e rapinatore, corrotto e corruttore) torni al governo.
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Come e' noto si vota con la legge cosiddetta "porcellum" (poiche' con un riferimento suino la defini' il suo principale artefice, membro del partito razzista ed allora ministro del governo golpista): tale legge ha varie caratteristiche particolarmente turpi, tra cui le seguenti: a) il premio di maggioranza; b) la soglia di sbarramento; c) l'impossibilita' di esprimere preferenze per i singoli candidati.
Tralasciamo adesso la questione dell'impossibilita' di esprimere preferenze (il che ovviamente significa che la grandissima parte dei candidati sono esclusivamente decorativi) e vediamo le altre due questioni, che presentano anche una rilevante variabile tra le due Camere (poiche' sia il premio di maggioranza che la soglia di sbarramento per la Camera dei Deputati vengono computati su base nazionale, mentre per il Senato su base regionale). Ebbene, semplificando, le coalizioni di piu' liste sono avvantaggiate rispetto alle liste che concorrono senza apparentarsi con altre; una lista che si presenta da sola per poter eleggere dei parlamentari deve raggiungere il 4% su base nazionale alla Camera e addirittura l'8% su base regionale al Senato.
E' evidente che superare la soglia di sbarramento e' pressoche' impossibile per quasi tutte le liste ad eccezione di quelle unite in ampie o forti coalizioni o che hanno una consistente base elettorale propria.
Quanto al premio di maggioranza sembra evidente che la lotta sia tra due sole coalizioni - se non vince l'una, vince l'altra.
*
Ora, dal mio punto di vista la questione si pone nei seguenti termini:
a) purtroppo nessuna lista rappresenta la sinistra come dovrebbe essere, ovvero quelle posizioni politiche che su questo foglio vengono definite "nonviolenza in cammino" (ovvero programma della Prima Internazionale; ovvero sinolo di femminismo, ecologia e socialismo libertario; ovvero la sinistra del movimento di liberazione delle oppresse e degli oppressi; e cosi' via - e penso che possa essere sufficiente per intenderci). Poiche' pressoche' nessuna lista tra quelle che possono realmente eleggere parlamentari rappresenta le posizioni antimilitariste e disarmiste, antimaschiliste ed antiautoritarie, antirazziste ed antimperialiste, antimafia ed anticorruzione, ecologiste ed antischiaviste, e' evidente che il mio voto non sara' motivato da una delega a una lista, ma solo da una valutazione del contesto e dall'individuazione di cio' che e' piu' efficace al fine che mi sembra essere dirimente: ed il fine dirimente per me e' il seguente: votare per impedire che torni al governo la destra estremista e golpista di Berlusconi e di Monti (e Storace e Fini e Maroni e Casini...).
b) Detto altrimenti: poiche' non posso votare "per qualcuno", voglio almeno votare "contro qualcosa": contro la destra estremista e golpista di Berlusconi e di Monti, affinche' non riesca a tornare al governo, affinche' non possa portare a compimento il colpo di stato in corso, affinche' non riesca a realizzare quell'eversione dall'alto che e' il palese programma reazionario e golpista di Berlusconi e di Monti.
c) Stando cosi' le cose, la presenza del premio di maggioranza implica che l'unico modo per impedire che vincano Berlusconi o Monti (ovvero il blocco di interessi che esprime Berlusconi e Monti) e' che prevalga l'unica coalizione non di estrema destra, nella quale almeno una lista di sinistra c'e' (e sia pure di una sinistra a dir poco debole ed incerta, ambigua ed offuscata, subalterna e compromessa, che certo non mi e non ci rappresenta).
d) Peraltro il voto a quella lista di sinistra nella coalizione non di estrema destra e' anche l'unica possibilita' per contrastare il pericolo che la parte maggioritaria della coalizione dopo il voto rompa la coalizione stessa e tradendo il suo stesso elettorato si accordi con Monti, ovvero si prostituisca ad una delle due articolazioni con cui la destra estremista e golpista si presenta alle elezioni. Solo una rilevante affermazione di quella lista di sinistra puo' impedirlo.
Votero' quindi per essa, che certo non mi rappresenta. Ma da molti anni sono abituato a votare "contro qualcosa" e non "per qualcuno". Votero' contro la destra estremista e golpista di Berlusconi e di Monti, per impedire che tornino al governo.
Caro direttore, mi creda il suo affezionatissimo etc.
6. PER MALCOLM X, NELL'ANNIVERSARIO DELLA MORTE
Il 21 febbraio 1965 veniva ucciso a New York Malcolm X, che passato attraverso tragiche esperienze e dolorose rotture in un percorso di progressivo approfondimento morale e politico era divenuto una delle maggiori e piu' acute personalita' della lotta contro il razzismo.
Il 21 febbraio 2013 il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo lo ha ricordato con un incontro di studio dedicato alla sua vicenda esistenziale, alla sua azione pubblica, alla sua riflessione morale e politica che era in pieno creativo svolgimento quando fu assassinato.
Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni testi di Malcolm X e il responsabile della struttura pacifista viterbese ha riproposto un'interpretazione complessiva della sua figura dal punto di vista della nonviolenza - interpretazione i cui termini essenziali sono riassunti in un breve articolo pubblicato anni fa su "La nonviolenza e' in cammino" che riproponiamo allegandolo in calce.
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Una testimonianza per Malcolm X
Ai miei giovani studenti racconto spesso che nel mio accostamento alla nonviolenza ben poco - o affatto - ha contato la pubblicistica accademica e quella predicatoria e molto invece hanno contato le vicende, le riflessioni e le opere di Ernesto Guevara, Frantz Fanon, Malcolm X; e' stato anche studiando le loro storie e i loro scritti, prendendo sul serio i problemi che si posero e ci pongono, cogliendone le aperture e le aporie, le ragioni e le contraddizioni, le verita' e gli errori, le scommesse e la tragedia, e soprattutto non eludendo la questione delle questioni: se la violenza possa essere uno strumento di lotta per la liberazione dell'umanita', che sono giunto alla nonviolenza. Cosicche' Guevara, Fanon e Malcolm X mi sono stati quindi fondamentali maestri di nonviolenza (non solo loro, naturalmente; ma anche loro), poiche' per me la nonviolenza e' innanzitutto una teoria-prassi di lotta per la liberazione dell'umanita', per la difesa della biosfera, per un civile, dignitoso, responsabile e solidale condursi, comprendersi e convivere; ed e', dopo i gulag ed i lager, dopo Auschwitz ed Hiroshima, l'unica via per dare una speranza di futuro decente all'umanita'; essendo in riferimento ai compiti dell'ora - dell'ora presente, del Novecento e del secolo attuale - cio' che il socialismo scientifico era stato per il movimento operaio ottocentesco e primonovecentesco, quanto di vero e di forte nel socialismo scientifico c'e' ereditando ed inverando, ed insieme criticando e dialetticamente integrando nella verifica ad esempio con la condizione contadina, con la questione ecologica, con la cruciale riflessione femminista.
Non mi sono mai nascosto cio' che di Malcolm X e' scandaloso; cio' che e' talvolta grottesco e sovente patetico; ma in quel tragitto esistenziale e religioso e militante ho colto una metanoia e una sincerita' il cui esito ultimo (ultimo perche' la sua vita fu stroncata dalle pallottole, ma ultimo anche perche' era ormai acquisizione teoretica e finanche radicalmente antropologica ed intimamente sentita e vissuta, e quindi pratica - scilicet: morale, ed essendo morale, politica - definitiva ed irreversibile) sostanzialmente null'altro era che l'indicazione della necessita' per la nostra comune lotta della scelta della nonviolenza, della nonviolenza in cammino.
7. CHOKRI BELAID
Militante dell'umanita' in lotta per la liberazione.
Assassinato dai nemici dell'umana liberta'.
8. FAUSTA DESHORMES LA VALLE
E' deceduta Fausta Deshormes La Valle, che sempre si impegno' per i diritti di tutti gli esseri umani.
Siamo vicini a Raniero La Valle nel dolore per la scomparsa della sorella.
9. RONALD DWORKIN
Il 14 febbraio 2013 e' scomparso Ronald Dworkin, filosofo del diritto la cui riflessione ha contribuito in misura rilevante alla tematizzazione e alla chiarificazione di cruciali questioni.
10. JEROME K. LISS
Solo adesso vengo a sapere che il 20 ottobre 2012 e' deceduto Jerome K. Liss.
Psichiatra e psicoterapeuta, autore di un manuale sulla comunicazione ecologica che vivamente raccomandiamo, persona amica della nonviolenza.
Con gratitudine lo ricordiamo.
11. SINE NOMINE. I
Amo' la poesia
la poesia lo amo'.
12. SINE NOMINE. II
Tutto e' effimero
solo la virtu' resta,
e il bene compiuto
che non si estingue.
13. SINE NOMINE. III
Lotto' contro i poteri criminali.
Contro il regime della corruzione.
Fu una lotta giusta.
Una buona vita.
14. SINE NOMINE. IV
Da nulla s'impara di piu'
che dagli errori dei buoni.
15. SINE NOMINE. V
Conobbe la persecuzione, l'orrore, lotto'
perche' cessassero per sempre
fu maestro di vasta dottrina
esperto del dolore del mondo
profonda e lieve la sua parola
ancora addita la via
che dal male al bene conduce.
16. SINE NOMINE. VI
Scegliere il bene
e non per ingenuita'
ma per aver recato lo scandaglio
fin nel profondo
avendo visto il vuoto e l'orrore
e allora scegliere il bene, comunque.
17. PER UN INTERNAZIONALISTA
Internazionalista, ovvero
patriota dell'umanita'.
18. A SINISTRA
Anche a me gli amici sconsolati chiedono: "Per chi voti?".
Votero' come sempre a sinistra, e' naturale: sono da sempre un persuaso militante della sinistra.
Di quale sinistra? La sinistra delle oppresse e degli oppressi in lotta per la liberazione dell'umanita'; per difendere e promuovere la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani; per la responsabilita' comune dei beni comuni; per ottenere per tutte e tutti giustizia e liberta'; e per difendere dalla devastazione la biosfera, unica casa comune dell'umanita' intera; la sinistra che si batte per una societa' in cui da ciascuno sia dato secondo le sue capacita', a ciascuno sia dato secondo i suoi bisogni; la sinistra dell'eguaglianza dei diritti e della condivisione dei beni.
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E naturalmente mi sarebbe piaciuto poter votare per una lista realmente e adeguatamente impegnata per la pace e contro il razzismo, contro la mafia e la corruzione, contro il maschilismo e in difesa dell'ambiente, contro lo sfruttamento e la violenza. Ma non ne ho trovata nessuna tra quelle che hanno la possibilita' di superare la soglia di sbarramento ed eleggere qualche parlamentare (i voti alle altre purtroppo vanno dispersi, ed io non voglio disperdere il mio voto: hic et nunc un voto di sinistra disperso equivale a regalare mezzo voto alla destra criminale).
Non mi si obietti citando spezzoni di programma o promesse da comizio: tutti sanno riempirsi la bocca di belle parole. Contano i fatti: le liste e i partiti e i candidati si giudicano innanzitutto da quello che hanno fatto (o non fatto) in passato - anche non aver fatto nulla mentre la casa comune bruciava e' un male. E tanti candidati che si proclamano esempi di virtu' sono peggio che sepolcri imbiancati.
Votero' a sinistra pur non essendoci una lista di sinistra che rappresenti realmente e adeguatamente i miei convincimenti.
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E votero' sapendo che si vota ancora una volta con una pessima legge elettorale - che il suo stesso principale autore defini' con un'espressione irriferibile. Sapendo cioe' che si vota in presenza del premio di maggioranza e della soglia di sbarramento, e in assenza di preferenze (il che significa che la generalita' dei candidati sono presenti nelle liste solo per tappezzeria).
Votero' a sinistra dunque senza illusioni e in base ad un'analisi concreta della situazione concreta.
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In base a quale criterio dunque votero'? in base a questo soltanto: votero' a sinistra per impedire che torni al governo l'estrema destra golpista di Berlusconi e di Monti (e dei loro caudatari: da Maroni a Fini, da Casini a Storace), che e' un'unica destra estremista e golpista anche se si presenta con due distinte coalizioni elettorali.
E nella situazione presente c'e' un solo modo per impedire che la destra estremista e golpista di Berlusconi e di Monti torni al governo, e c'e' un solo possibile voto a sinistra che giovi alla sconfitta della destra estremista e golpista di Berlusconi e di Monti.
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Votero' contro l'estrema destra golpista di Berlusconi e di Monti: senza illusioni, ma con la consapevolezza che solo la loro sconfitta puo' aprire la via al ritorno al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana: rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana che implica la cessazione della partecipazione alla guerra e ai massacri in Afghanistan; che implica l'abolizione delle infami misure razziste contro i migranti; che implica la difesa e la promozione dei diritti delle vittime della violenza dei ricchi e dei potenti; che implica l'emancipazione delle classi sfruttate ed oppresse in lotta contro sfruttamento ed oppressione; che implica il rispetto dell'ambiente; che implica la lotta ai poteri criminali ed al regime della corruzione.
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Votero' contro l'estrema destra golpista di Berlusconi e di Monti: senza illusioni, ma con la consapevolezza che la loro sconfitta e' la prima e piu' urgente necessita'. Per difendere quel che resta della democrazia, della legalita' costituzionale, dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
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Votero' per quella sinistra - per quanto misera e ambigua cosa essa possa essere - impegnata nella sola coalizione che effettualmente puo' sconfiggere l'estrema destra golpista.
E poi continueremo la lotta.
19. UNA DICHIARAZIONE DI VOTO
Votero' contro l'estrema destra golpista di Berlusconi e di Monti (e dei compari loro, da Maroni a Fini, da Casini a Storace).
Votero' con lo scopo di contribuire a impedire che l'estrema destra golpista di Berlusconi e di Monti torni al governo.
Votero' per impedire che Berlusconi e Monti portino a compimento il colpo di stato che sta distruggendo diritti, democrazia e legalita' nel nostro paese.
Votero' contro Berlusconi e Monti e il loro barbarico regime di rapinatori e schiavisti, di guerrafondai e razzisti, di complici della mafia e del neofascismo.
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E votero' sia sapendo che nessuna lista rappresenta realmente e adeguatamente le scelte politiche che io ritengo necessarie (l'opposizione alla guerra e al razzismo, l'opposizione ai poteri criminali e al regime della corruzione, l'opposizione al maschilismo e all'ecocidio, l'opposizione all'economia della rapina e dello sfruttamento onnidistruttivo; e quindi la scelta del rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani, la scelta della difesa della biosfera casa comune dell'umanita' intera, la scelta della nonviolenza che sola invera e salva la civilta' e la convivenza); sia sapendo che si vota con una legge elettorale ignobile che non solo non consente di scegliere tra i candidati, ma reca tanto una elevata soglia di sbarramento che impedisce alle liste minori di ottenere seggi, quanto un premio di maggioranza che fa si' che la lista che prende anche un solo voto di piu' delle altre ottiene con cio' la maggioranza assoluta dei seggi parlamentari.
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Stando cosi' le cose votero' per l'unica lista di sinistra dell'unica coalizione che puo' sconfiggere l'estrema destra golpista; tutti gli altri voti - al di la' delle migliori intenzioni - mi sembra che rischino di cooperare a far vincere l'estrema destra golpista.
20. UNA REPLICA AL SINDACO DI VITERBO, CON LA RICHIESTA DI RESTITUIRE ALLA CITTADINANZA QUANTO INDECENTEMENTE GIA' SPERPERATO
Dalle nostre parti quando una ribalderia viene smascherata e respinta, ma i gabbamondo che la propugnano persistono nel cercar di imporla - incuranti del ridicolo e del grottesco - si dice che "intignano".
Il sindaco berlusconiano di Viterbo ha annunciato la presentazione di un ricorso al Tar contro la definitiva presa d'atto ministeriale che l'illegale e insensato mega-aeroporto a Viterbo (che devasterebbe irreversibilmente la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame e sarebbe di enorme danno per la salute e i diritti della popolazione viterbese) non puo' e non deve essere realizzato.
Il sindaco di Viterbo insiste a voler favoreggiare lo scandaloso mega-aeroporto, lo sciagurato disegno partorito da una lobby affaristica di estrema destra inquinatrice e devastatrice, ed a tal fine annuncia la decisione di sperperare altri soldi della collettivita' per avviare un procedimento dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale.
Il sindaco di Viterbo continua a cercar di ingannare la popolazione, e ben sapendo di mentire continua a cantar le lodi di un'operazione affaristica scellerata; operazione affaristica scellerata che fortunatamente la lotta popolare, l'evidenza scientifica e "la dura replica dei fatti" ha saputo dimostrare essere un male e quindi respingere, talche' lo stesso Ministero dei Trasporti - dopo anni di ignobile complicita' con la lobby locale e non solo degli attila in sedicesimo - ha dovuto arrendersi alla verita' effettuale e nell'"Atto di indirizzo per la definizione del piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale" emanato il 29 gennaio 2013 ha dovuto ammettere che il mega-aeroporto a Viterbo non puo' e non deve essere realizzato.
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Il sindaco di Viterbo forse e' accecato dalla sua medesima mistificatoria propaganda; varra' quindi la pena di ricordargli alcune cose - gia' infinite volte ripetute - che a Viterbo ormai sanno anche i sassi.
Ovvero che la realizzazione del mega-aeroporto nel cuore della preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame, di cui fece memoria Dante nella Divina Commedia, avrebbe come inevitabili immediate e disastrose conseguenze:
a) lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano;
b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante;
c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali;
d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta');
e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu';
f) uno sperpero colossale di soldi pubblici;
g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio.
L'area del Bullicame va invece tutelata nel modo piu' adeguato: istituendovi un parco naturalistico, archeologico e termale; e fin d'ora respingendo ogni operazione speculativa, inquinante, devastatrice, illecita.
E nell'ambito della mobilita' la provincia di Viterbo ha bisogno piuttosto di migliorare la rete ferroviaria ed i collegamenti con Roma, Orte e Civitavecchia; una mobilita' adeguata e coerente con la difesa e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali e delle vocazioni produttive dell'Alto Lazio.
*
E sempre per erudire il sindaco distratto, ripetiamo anche alcune semplici verita' sovente sottovalutate o tenute nascoste, che dimostrano come sia necessario non incrementare, ma piuttosto ridurre il trasporto aereo:
1. Un aeroporto provoca gravi danni alla salute della popolazione che vive nei dintorni: sia attraverso l'inquinamento dell'aria, che causa gravi patologie, sia attraverso l'inquinamento acustico.
2. Il trasporto aereo provoca gravissimi danni al clima: contribuisce enormemente al surriscaldamento del clima del pianeta.
3. Il trasporto aereo danneggia gravemente l'ambiente: sia a livello globale, sia a livello locale.
4. Il trasporto aereo e' antieconomico: consuma piu' energia di ogni altro mezzo di trasporto; danneggia gravemente la biosfera; costa molto alla comunita' poiche' e' fortemente sovvenzionato sia da finanziamenti pubblici sia da esenzioni ed agevolazioni fiscali (mentre si effettuano sciagurati tagli di bilancio per sanita' ed assistenza): paradossalmente la maggior parte dei costi del trasporto aereo li pagano i cittadini che non lo usano; danneggiando l'ambiente e sottraendo risorse pubbliche non aiuta le economie locali ma le impoverisce; l'occupazione nel settore e' limitata, spesso precaria, e le compagnie hanno spesso condotte gravemente antisindacali.
5. Il trasporto aereo e' iniquo: statisticamente e' dimostrato che e' soprattutto un privilegio dei ricchi; ma i costi li pagano soprattutto i bilanci pubblici, usando i fondi della fiscalita' generale ricavati cioe' dalla tassazione di tutti i cittadini: chi paga le tasse e' costretto, a sua insaputa e contro la sua volonta', a finanziare le compagnie aeree (le quali invece le tasse le pagano ben poco, godendo di agevolazioni e addirittura di esenzioni incredibili); le nocive conseguenze del trasporto aereo le pagano innanzitutto i poveri.
6. Il trasporto aereo non e' sicuro: di tutte le modalita' di trasporto e' la piu' pericolosa, per i viaggiatori e per chi vive nelle aree sorvolate.
*
Si rassegni quindi il sindaco di Viterbo, cessi di sperperare i soldi pubblici, e piuttosto contabilizzi quanto la sua amministrazione ha gia' sperperato dal 2008 ad oggi per cercare di imporre l'illegale ed irrealizzabile mega-aeroporto, e ci dica come e quando lui e i suoi colleghi di giunta intendano restituire alla cittadinanza l'importo del denaro pubblico cosi' scandalosamente sottratto alle casse comunali (e non sono stati pochi soldi, visto che addirittura si arrivo' al delirio di nominare un assessore ad hoc).
*
Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti
Viterbo, 23 febbraio 2013
21. SI VOTA
Questo diceva venerdi' sera per strada il nostro buon amico Annibale Scarpante, e per diritto e dovere di cronaca qui lo riferiamo.
*
Si vota.
E si voti contro il fascismo: ovvero contro la destra estremista e golpista.
E si voti contro la guerra: ovvero contro la destra estremista e golpista.
E si voti contro la mafia: ovvero contro la destra estremista e golpista.
E si voti contro il razzismo: ovvero contro la destra estremista e golpista.
E si voti contro lo schiavismo: ovvero contro la destra estremista e golpista.
E si voti contro il regime della corruzione: ovvero contro la destra estremista e golpista.
E si voti contro il maschilismo e il patriarcato: ovvero contro la destra estremista e golpista.
E si voti contro i rapinatori e gli sfruttatori: ovvero contro la destra estremista e golpista.
*
Si vota.
E si voti per la pace e il disarmo: ovvero contro la destra estremista e golpista.
E si voti per difendere l'ambiente: ovvero contro la destra estremista e golpista.
E si voti per i diritti umani di tutti gli esseri umani: ovvero contro la destra estremista e golpista.
E si voti per difendere la Costituzione della Repubblica Italiana nata dalla Resistenza antifascista: ovvero contro la destra estremista e golpista.
E si voti per difendere la legalita' che salva le vite: ovvero contro la destra estremista e golpista.
E si voti per un'umanita' di persone libere ed eguali in diritti: ovvero contro la destra estremista e golpista.
*
Si vota.
E si voti dunque a sinistra contro la destra estremista e golpista dei padroni e dei loro tecnici addetti alla rapina, allo sfruttamento e all'oppressione.
E si voti dunque a sinistra contro la destra estremista e golpista dei mentitori e dei corruttori.
E si voti dunque a sinistra contro la destra estremista e golpista degli inquinatori e dei devastatori.
E si voti dunque a sinistra contro la destra estremista e golpista dei guerrieri assassini e dei razzisti persecutori.
E si voti dunque a sinistra contro la destra estremista e golpista dei maschilisti e degli schiavisti.
E si voti dunque a sinistra contro la destra estremista e golpista di Berlusconi e Monti.
*
Si vota.
E si voti per difendere la civilta', la dignita' umana, quest'unico mondo che abbiamo.
E con il voto, e oltre il voto, continui la lotta per la liberazione dell'umanita' e per la difesa della biosfera.
Proletari di tutti i paesi, unitevi.
*
Questo diceva venerdi' sera per strada il nostro buon amico Annibale Scarpante, e per diritto e dovere di cronaca qui lo riferiamo.
22. UNA REPUBBLICA DEMOCRATICA, QUINDI ANTIFASCISTA
L'Italia e' una repubblica democratica, quindi antifascista: perche' la democrazia e' l'opposto del fascismo.
E l'Italia e' una repubblica democratica anche perche' la Resistenza - dei popoli del mondo, e dal 1943 anche del popolo italiano - ha sconfitto il fascismo. Senza la lotta antifascista non ci sarebbe la repubblica democratica. Senza la lotta antifascista non ci sarebbe la Costituzione della Repubblica Italiana, Costituzione che appunto si apre con l'affermazione della democrazia.
*
E' scandaloso che in una repubblica democratica la destra neofascista governi.
Eppure proprio questo e' accaduto ripetutamente - e quasi senza soluzione di continuita' - negli ultimi vent'anni.
Con conseguenze atroci: la guerra assassina e la persecuzione dei migranti - due orrori che tuttora perdurano -; il crescere della rapina delle pubbliche risorse da parte del comitato d'affari al governo; il dilagare dello sfruttamento nei rapporti di produzione e nelle relazioni sociali fino allo schiavismo e alla mercificazione di tutto cio' che e' umano; la distruzione della natura e della civilta' ad un tempo. Ed insieme la capillare colonizzazione di tanta parte del ceto politico fin giulivamente prostituitosi all'idiozia e al male; e la profonda e immane corruzione dei costumi che ha consentito la costruzione e la riproduzione di un consenso di massa a un potere scellerato ed infame. In un'orgia di narcosi e barbarie, di oscena abiezione e criminale follia, per descriver le quali ci vorrebbe un Tacito.
Che non accada piu'. Che non possa accadere mai piu'.
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Ed affinche' non accada piu' occorre quella riforma intellettuale e morale di cui scriveva un martire antifascista; occorre la difesa e lo sviluppo delle buone istituzioni e dei buoni costumi; occorre la democrazia progressiva che nella Costituzione repubblicana trova il suo punto di riferimento e di avvio, la sua garanzia e il suo programma.
Ed occorre, hic et nunc, che l'estrema destra golpista di Berlusconi e di Monti (e di Maroni e di Fini, di Casini e di Storace) sia sconfitta alle elezioni.
Tutte le persone di volonta' buona che ancora non sono andate a votare contro il fascismo, lo facciano oggi.
L'Italia torni ad essere una repubblica democratica, quindi antifascista.
23. MENTRE SCRIVIAMO
La questione decisiva di queste elezioni era la seguente: impedire che l'estrema destra criminale e golpista le vincesse e tornasse al governo.
Nel momento in cui scriviamo queste righe, alle ore 2,50 del 26 febbraio, il sito del Ministero dell'Interno informa che dai risultati pervenuti da 61.442 sezioni su 61.446 la coalizione antifascista avrebbe ottenuto - sia pur con un vantaggio ridotto - la maggioranza relativa dei voti alla Camera dei Deputati e quindi per effetto della legge elettorale la maggioranza assoluta dei seggi in quel ramo del Parlamento.
Se questo risultato si confermera' definitivo, l'obiettivo di impedire il ritorno al governo dell'estrema destra criminale e golpista sembra essere stato ottenuto, ed e' cio' che veramente conta.
24. IN MEMORIA DI ITALO LANA, MAESTRO DI NONVIOLENZA
Nell'anniversario della nascita, avvenuta a Savona il 25 febbraio 1921, il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo con commozione e gratitudine ricorda Italo Lana, maestro di nonviolenza.
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Italo Lana (1921-2002), illustre latinista, di famiglia antifascista, fu uno dei militari italiani che dopo l'8 settembre rifiutarono di sottomettersi ai nazisti e furono internati in lager.
Docente di letteratura latina nell'Universita' di Cagliari e poi in quella di Torino, autore di libri memorabili, fu maestro veritiero e magnanimo, di profondo rigore intellettuale e morale.
Luminoso fu il suo magistero sui temi della giustizia e della liberta', della pace e dei diritti umani; e resta figura esemplare della cultura della pace, della dignita' umana, della nonviolenza in cammino.
Chi si accosta al suo esempio e ai suoi libri, chi ne rievoca vita e precetti, chi ne coglie la costante resistenza contro tutte le violenze, l'incessante esortazione al vero e al bene, trova ancora e sempre trovera' in Italo Lana un maestro e un conforto, un modello di vita e dottrina, una testimonianza dell'umanita' come potrebbe e dovrebbe essere, una guida ai compiti dell'ora.
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La nonviolenza e' in cammino.
25. IL PRIGIONIERO
Un prigioniero morto torturato
non vi e' orrore piu' orribile al mondo.
26. PER STEPHANE HESSEL
E' deceduto Stephane Hessel, resistente antifascista, deportato a Buchenwald, combattente per i diritti umani di tutti gli esseri umani e per la difesa della biosfera, autore alcuni anni fa di un piccolo libro (il cui titolo e' un'esortazione morale e politica: Indignatevi!) che ha promosso la nascita di grandi movimenti di lotta per la giustizia e la solidarieta'.
Con gratitudine lo salutiamo.
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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 131 dell'8 marzo 2013
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