Telegrammi. 1205



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1205 del 6 marzo 2013

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Da una lettera personale di Giobbe Santabarbara ad alcune persone amiche sue e della nonviolenza

2. Il 6 marzo a Roma verra' premiata la dottoressa Antonella Litta

3. Per Miriam Makeba

4. Un nuovo incontro di studio su Seneca

5. La "Carta" del Movimento Nonviolento

6. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. DA UNA LETTERA PERSONALE DI GIOBBE SANTABARBARA AD ALCUNE PERSONE AMICHE SUE E DELLA NONVIOLENZA

 

... In tutta franchezza con riferimento al dibattito in corso in Italia sull'esito del voto e sul quid agendum parlamentare e governativo mi sembra una perdita di tempo stare a discutere in modo generico ed astratto di cose certo rilevanti ma sovente non decisive (e talora suscettibili di non lievi mistificazioni) ed in relazione alle quali possiamo essere poco o punto influenti, quando il nostro primario compito di persone, associazioni e movimenti impegnati per la nonviolenza (e quindi innanzitutto impegnati per la pace, i diritti umani e la biosfera), dovrebbe essere di promuovere un'adeguata e tempestiva iniziativa per cercar di convincere i parlamentari non fascisti a un impegno preciso ed esplicito a legiferare il prima possibile tre cose le piu' urgenti e semplici:

1. la cessazione della partecipazione italiana alla guerra;

2. l'abrogazione delle misure razziste;

3. la revoca dell'acquisto dei cacciabombardieri F-35 e la riduzione delle spese militari.

Mentre si chiacchiera d'altro la guerra continua ad uccidere esseri umani.

Mentre si chiacchiera d'altro la persecuzione dei migranti in Italia continua a mietere vittime.

Mentre si chiacchiera d'altro prosegue il riarmo e con esso la devastazione della biosfera e la sottrazione di ingenti risorse ai fondamentali servizi di protezione sociale e di solidarieta' concreta.

Almeno noi rifiutiamoci di essere subalterni alla chiacchiera narcotica ed impegnamoci per cio' che piu' conta, per cio' che e' piu' urgente: salvare le vite, opporsi alle persecuzioni, promuovere pace, giustizia, solidarieta'...

 

2. RICONOSCIMENTI. IL 6 MARZO A ROMA VERRA' PREMIATA LA DOTTORESSA ANTONELLA LITTA

 

Il 6 marzo 2013 a Roma, presso la Casa internazionale delle donne, in via della Lungara 19, alle ore 18, verra' consegnato alla dottoressa Antonella Litta, dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (Isde-Italia), il Premio "Donne, pace e ambiente Wangari Maathai".

Con lei verranno premiate altre cinque donne impegnate per la difesa dei diritti umani, dei territori e degli animali e contro ogni violenza sulle donne.

Il prestigioso riconoscimento, giunto alla seconda edizione, promosso dall'associazione "A Sud", in collaborazione con la Casa Internazionale delle Donne e con il sostegno della Commissione delle elette del Comune di Roma, verra' consegnato alla dottoressa Litta "per l'impegno a tutela della salute dei cittadini e della salubrita' del territorio".

Insieme ad Antonella Litta verranno premiate Francesca Massimino della "Cooperativa Placido Rizzotto - Libera Terra" di San Giuseppe Jato (Pa) "per l'impegno in difesa del territorio e dei diritti contro la criminalita' organizzata"; Maria Concetta Gualato del "Comitato Mamme No Muos" di Niscemi (Cl) "per l'impegno in difesa del diritto alla salute e per la pace"; Anna Maria Bianchi dell'associazione "Carte in regola" di Roma "per l'impegno contro la speculazione edilizia e il consumo di suolo"; Laura Gulotta dell'"Associazione Eolo a 4 Zampe" di Lipari (Messina) "per l'impegno in difesa dei diritti degli animali"; Daniella Ceci del Centro Antiviolenza "Roberta Lanzino" di Cosenza "per l'impegno sul territorio contro le discriminazioni e la violenza di genere".

Per ulteriori informazioni: Associazione "A Sud - Ecologia e Cooperazione Onlus", tel. 068803570, fax: 0696039813 sito: www.asud.net ; e-mail: redazione at asud.net , segreteria organizzativa del Premio "Donne, pace e ambiente Wangari Maathai": giulia.dakli at gmail.com

*

L'associazione "Respirare" di Viterbo esprime sincera gioia per questo riconoscimento ad una persona amica della nonviolenza che molto ha contribuito all'impegno in difesa dell'ambiente e della salute, della pace e della legalita', dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

Ad Antonella Litta vogliamo esprimere allo stesso tempo le nostre piu' vive congratulazioni e la nostra piu' profonda gratitudine.

L'associazione "Respirare" di Viterbo

Viterbo, 5 marzo 2013

L'associazione "Respirare" e' stata promossa a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.

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Una breve notizia sulla dottoressa Antonella Litta

Antonella Litta svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi. E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) e per questa associazione e' responsabile e coordinatrice nazionale del gruppo di studio su "Trasporto aereo come fattore d'inquinamento ambientale e danno alla salute". E' referente per l'Ordine dei medici di Viterbo per l'iniziativa congiunta Fnomceo-Isde "Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un ambiente salubre". Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' locali ed internazionali. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente. E' la portavoce del Comitato che si e' opposto al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti. Come rappresentante dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (Isde-Italia) ha promosso una rilevante iniziativa per il risanamento delle acque del lago di Vico e in difesa della salute della popolazione dei comuni circumlacuali. E' oggi in Italia figura di riferimento nella denuncia della presenza dell'arsenico nelle acque destinate a consumo umano, e nella proposta di iniziative specifiche e adeguate da parte delle istituzioni per la dearsenificazione delle acque e la difesa della salute della popolazione.

 

3. MEMORIA. PER MIRIAM MAKEBA

 

Ricorrendo il 4 marzo l'anniversario della nascita di Miriam Makeba (nata a Johannesburg in Sudafrica il 4 marzo 1932 e deceduta a Castel Volturno in Italia il 9 novembre 2008), si e' svolto lunedi' 4 marzo 2013 presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo un incontro commemorativo della grande musicista voce possente e sublime dell'Africa e dell'umanita' in lotta per la liberazione, donna d'immenso coraggio, luminosamente, strenuamente impegnata contro il razzismo e i poteri criminali, in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.

"La vita e la morte di Miriam Makeba - ha detto concludendo l'incontro il responsabile della struttura nonviolenta viterbese - ci indicano un duplice compito come il piu' urgente che a noi e' dato: continuare la lotta contro il razzismo e quindi contro ogni violazione dei diritti umani di tutti gli esseri umani - ed in Italia questo significa innanzitutto agire per abrogare tutte le infami misure razziste e per abolire lo schiavismo e la persecuzione dei migranti; e continuare la lotta contro tutti i poteri criminali ed assassini - ed in Italia questo significa innanzitutto agire contro le mafie ed il regime della corruzione che delle mafie e' complice, e contro la guerra che sempre e solo consiste dell'uccisione di esseri umani, e contro le armi che sempre e solo sono nemiche dell'umanita'. Questo soprattutto ci ha insegnato Miriam Makeba, con la sua vita e con la sua morte: che vi e' una sola umanita' in un'unico mondo casa comune di tutte e tutti; e che e' dovere di ogni persona denunciare e contrastare sempre e ovunque lo sfruttamento, l'oppressione, l'ingiustizia, la violenza".

Alleghiamo una breve notizia biografica e due testi commemorativi apparsi negli scorsi anni sul notiziario "La nonviolenza e' in cammino".

*

 

Benito D'Ippolito: Lacrime per Miriam Mabeka

 

Stava sul palco come su una barricata

la nostra sorella Miriam Makeba

con la sua voce combatteva il fascismo.

 

Contro il fascismo aveva combattuto

in Sud Africa, aveva combattuto

in America, aveva combattuto

ovunque nel mondo il fascismo assassino.

La nostra compagna Miriam Makeba

con la sua voce che resuscitava i morti.

 

Venne infine qui tra noi dove il fascismo

col nome di camorra col nome di governo

perseguita e assassina.

La nostra sorella Miriam Makeba

la nostra compagna Miriam Makeba.

 

Contro i poteri criminali tutti

lottava Miriam Makeba

per l'umanita' che e' una soltanto

lottava Miriam Makeba.

 

Stava sul palco come su una barricata

la nostra sorella Miriam Makeba

con la sua voce combatteva il fascismo.

 

E la sua lotta tu portala avanti.

 

*

 

Luciano Bonfrate: Un'epigrafe per Miriam Makeba

 

Contro il razzismo e contro la camorra

visse, lotto', mori' Miriam Makeba.

Mai piu' ci siano servi della gleba,

che ogni persona ogni altra soccorra.

 

*

Una breve notizia su Miriam Makeba

Su Miriam Makeba dalla Wikipedia, edizione italiana, riprendiamo per stralci la seguente scheda: "Miriam Makeba anche nota come Mama Afrika (Johannesburg, 4 marzo 1932 - Castel Volturno, 9 novembre 2008) e' stata una cantante sudafricana di jazz e world music. E' nota anche per il suo impegno politico contro il regime dell'apartheid e per essere stata delegato alle Nazioni Unite. Miriam Makeba nacque a Johannesburg; sua madre era una sangoma di etnia swazi e suo padre, morto quando lei aveva sei anni, era uno xhosa. Inizio' a cantare a livello professionale negli anni Cinquanta, con il gruppo Manhattan Brothers per poi fondare una propria band, The Skylarks, che univa jazz e musica tradizionale sudafricana. Nel 1959 canto' nel musical jazz sudafricano King Kong insieme a Hugh Masekela, che poco dopo divenne il suo primo marito. Miriam comincio' ad ottenere un notevole successo ma questo si tradusse nell'esilio imposto dal governo di Pretoria dopo il suo primo tour negli Stati Uniti del '60. Non potevano tollerare che fosse diventata il simbolo di un popolo oppresso. Restera' lontana dal suo paese per ben trent'anni, una sofferenza enorme per lei, cosi' legata alla propria terra. Nel 1960 partecipo' al documentario anti-apartheid "Come Back, Africa" e fu invitata al Festival del cinema di Venezia; una volta in Europa decise di non rimpatriare. Si trasferi' a Londra, dove conobbe Harry Belafonte, che la aiuto' a trasferirsi negli Stati Uniti e farsi conoscere come artista. In America incise molti dei suoi brani di successo, come Pata Pata, The Click Song ("Qongqothwane" in lingua xhosa) e Malaika. Nel 1966 Miriam Makeba ricevette il Grammy per la migliore incisione folk per l'album An Evening with Belafonte/Makeba, inciso insieme a Belafonte. L'album trattava esplicitamente temi politici relativi alla situazione dei neri sudafricani sotto il regime dell'apartheid. Nel 1963 porto' la propria testimonianza al comitato contro l'apartheid delle Nazioni Unite. Il governo sudafricano rispose bandendo i dischi di Miriam Makeba e condannandola all'esilio. Nel 1968 sposo' l'attivista per i diritti civili Stokely Carmichael; l'evento genero' controversie negli Stati Uniti, e i suoi contratti discografici furono annullati. La Makeba e Carmichael si trasferirono in Guinea, dove divennero amici del presidente Ahmed Sekou Toure' e di sua moglie. Si separo' da Carmichael nel 1973, e continuo' a cantare soprattutto in Africa, Sudamerica ed Europa. Svolse anche il ruolo di delegata della Guinea presso le Nazioni Unite, vincendo il Premio Dag Hammarskjold per la Pace nel 1986. Dopo la morte della sua unica figlia Bongi (1985), si trasferi' a Bruxelles. Nel 1987 collaboro' al tour dell'album Graceland di Paul Simon. Poco tempo dopo pubblico' la propria autobiografia, Makeba: My Story. Nel 1990 Nelson Mandela convinse la Makeba a rientrare in Sudafrica. Nel 1992 recito' nel film "Sarafina! Il profumo della liberta'", ispirato alle sommosse di Soweto del 1976, nel ruolo della madre della protagonista. Nel 2002 prese parte anche al documentario "Amandla!: A Revolution in Four-Part Harmony", ancora sull'apartheid. Nel 2001 ricevette la Medaglia Otto Hahn per la Pace. L'anno successivo vinse il Polar Music Prize insieme a Sofia Gubaidulina e nel 2004 si classifico' al 38mo posto nella classifica dei "grandi sudafricani" stilata da Sabc3. Nel 2005, ormai malferma in salute (a causa dell'artrite reumatoide che le era stata diagnosticata in gioventu') si dedico' a un tour mondiale di addio alle scene, cantando in tutti i paesi che aveva visitato nella sua carriera. Il 16 ottobre 1999, Miriam Makeba e' stata nominata Ambasciatrice di buona volonta' dell'Organizzazione per l'Alimentazione e l'Agricoltura delle Nazioni Unite (Fao). Miriam Makeba e' morta nella notte fra il 9 e il 10 novembre 2008 per un attacco cardiaco a Castel Volturno dove, qualche ora prima, nonostante forti dolori al petto, si era esibita in un concerto contro la camorra dedicato allo scrittore Roberto Saviano. In molti, tra i quali lo stesso Saviano, hanno denunciato un grave ritardo nei soccorsi. Discografia: quanto segue e' un elenco parziale della produzione discografica di Miriam Makeba. Album: Something New from Africa (1959); New Sounds of Africa (1959); The Many Voices of Miriam Makeba (1960), pubblicato anche col titolo Le monde de Miriam Makeba e ripubblicato insieme a Pata Pata; Miriam Makeba (1960), ripubblicato insieme a The World of Miriam Makeba; The World of Miriam Makeba (1963), ripubblicato insieme a Miriam Makeba; The Voice of Africa (1964); Makeba Sings (1965); An Evening with Belafonte/Makeba (1965), con Harry Belafonte, ripubblicato insieme a The Magic of Makeba; The Magic of Makeba (1966), ripubblicato insieme a An Evening with Belafonte/Makeba; The Magnificent Miriam Makeba (1966); All About Miriam (1967); Pata Pata (1967), ripubblicato insieme a Makeba! e Miriam Makeba in Concert, e insieme a The Many Voices of Miriam Makeba; Makeba! (1968), ripubblicato insieme a Pata Pata e Miriam Makeba in Concert; Keep Me in Mind (1970); A Promise (1974); Miriam Makeba & Bongi (1975); Country Girl (1978), pubblicato anche col titolo Meet Me at the River; Comme une symphonie d'amour (1979), pubblicato anche col titolo Malaisha; Sangoma (1988); Welela (1989); Eyes on Tomorrow (1991); Sing Me a Song (1993); Homeland (2000); Reflections (2003); Forever (2006). Album dal vivo: Miriam Makeba in Concert (1967), ripubblicato insieme a Pata Pata e Makeba!; Live in Tokyo (1968); Live in Conakry (1974), pubblicato anche col titolo Appel a l'Afrique; Live in Paris - Theatre des Champs-Elysees (1977); Kilimanjaro - Live in Conakry (1990), pubblicato anche col titolo Live au Palais du Peuple de Conakry; Live in Paris and Conakry (1996); Live at Berns Salonger, Stockholm, Sweden, 1966 (2003), registrazione di una esibizione del 1966 a Stoccolma. Raccolte: The Best of Miriam Makeba (1968); Click Song (?); Forbidden Games (1973); Miriam Makeba and the Skylarks vol. 1 (1991), raccolta di registrazioni da 45 giri e 78 giri del periodo 1956-1959; Africa (1991); The Queen of African Music (1991); Miriam Makeba and the Skylarks vol. 2 (1991), raccolta di registrazioni del periodo 1956-1959; Folk Songs from Africa (1994); Hits and Highlights (1997); Legend (2001); Mama Africa: The Very Best of Miriam Makeba (2001); The Guinea Years (2001); The Definitive Collection (2002); The Early Years (2002); The Best of Miriam Makeba & The Skylarks (2003), raccolta di registrazioni del periodo 1956-1959; Her Essential Recordings (2006); Harry Belafonte and Miriam Makeba (?). Video: Live at Berns Salonger, Stockholm, Sweden, 1966 (2003), registrazione di una esibizione del 1966 a Stoccolma. Collaborazioni: Album: Harry Belafonte, Belafonte Returns to Carnegie Hall (1960); Harry Belafonte, Jump Up Calypso (1961), Makeba canta in Sweetheart from Venezuela; Harry Belafonte, The Many Moods of Harry Belafonte (1961), Makeba canta in Bamotsweri; Harry Belafonte, Folk Songs from the World (1998), contiene brani estratti da Belafonte Returns to Carnegie Hall. Video: Paul Simon, Graceland: The African Concert (1999). In Italia: nel 1990 Miriam Makeba partecipo' come concorrente al Festival di Sanremo 1990 (un'edizione che prevedeva l'abbinamento con i cantanti stranieri) presentando Give Me a Reason, traduzione di Bisognerebbe non pensare che a te, cantato da Caterina Caselli. Bibliografia: Miriam Makeba - Nomsa Mwamuka, La storia di Miriam Makeba, Edizioni Goree, Iesa 2009 (autobiografia); Miriam Makeba, Makeba: My Story (autobiografia); Roberto Saviano, "Miriam Makeba: la rabbia della fratellanza" in La bellezza e l'inferno, Mondadori, Milano 2009". Cfr. anche "Voci e volti della nonviolenza" n. 261.

 

4. INCONTRI. UN NUOVO INCONTRO DI STUDIO SU SENECA

 

Si e' svolto la sera di martedi' 5 marzo 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un nuovo incontro di studio sull'opera e il pensiero di Lucio Anneo Seneca.

Del filosofo stoico si sta procedendo ad una lettura accurata sia sotto il profilo filologico che filosofico di alcune opere fondamentali nel testo latino.

Nel corso del ciclo di incontri di studio su Seneca che si sta svolgendo da alcuni mesi sono stati particolarmente utilizzati testi di interpretazione complessiva di Pierre Grimal, Italo Lana, Concetto Marchesi, Ettore Paratore, Max Pohlenz, Giovanni Reale, Alfonso Traina.

Nell'approccio alla lettura delle opere sono stati particolarmente valorizzati le edizioni, le traduzioni e i commenti di Luigi Castiglioni, Tommaso Gazzarri, Aldo Marastoni, Alfonso Traina, Giovanni Viansino.

 

5. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

6. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1205 del 6 marzo 2013

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