Archivi. 129
- Subject: Archivi. 129
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- Date: Wed, 6 Mar 2013 07:37:03 +0100 (CET)
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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)
Numero 129 del 6 marzo 2013
In questo numero:
1. Alcuni testi del mese di febbraio 2013 (parte seconda)
2. "Viterbo oltre il muro": Nel Lazio occorre ridurre subito e drasticamente il trasporto aereo
3. Votare per impedire che torni al governo l'estrema destra golpista di Berlusconi e Monti
4. Difendere la Costituzione repubblicana e quel che resta della democrazia dall'assalto golpista dell'estrema destra di Berlusconi e di Monti
5. Votare
6. Votare contro la destra estremista e golpista di Berlusconi e di Monti
7. Mariangela Melato
8. Nagisa Oshima
9. Paulo Rocha
10. Aaron Swartz
11. One Billion Rising, il 14 febbraio in tutto il mondo
1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI FEBBRAIO 2013 (PARTE SECONDA)
Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di febbraio 2013.
2. INIZIATIVE. "VITERBO OLTRE IL MURO": NEL LAZIO OCCORRE RIDURRE SUBITO E DRASTICAMENTE IL TRASPORTO AEREO
Dopo la vittoria contro l'illegale e insensato mega-aeroporto a Viterbo, occorre che i movimenti che nel Lazio s'impegnano per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti, sappiano valorizzare quel risultato ed intensificare la lotta nonviolenta per i tre obiettivi fondamentali che nella regione restano da conseguire:
1. ottenere subito la drastica riduzione dei voli a Ciampino;
2. impedire ogni ampliamento dell'aeroporto di Fiumicino;
3. impedire la realizzazione di ogni nuovo aeroporto.
Questi tre obiettivi sono inscindibilmente collegati tra loro.
Chi si illudesse di poter "spostare il problema" resterebbe subalterno ad una logica che danneggia tutti.
Il nocciolo della questione non e' di carattere tecnico, ma politico: la scelta cruciale e' tra difendere ambiente, salute e diritti della popolazione vivente e delle generazioni future, oppure continuare dissennatamente e criminalmente ad incrementare un modello di mobilita' insostenibile ed irragionevole, nocivo e distruttivo, follemente consumistico ed irreversibilmente devastatore della biosfera.
Il trasporto aereo va drasticamente ridotto poiche' insostenibile ed iniquo sotto tutti i punti di vista.
Occorre dunque che con la stessa limpidezza di pensiero e di azione adottata dal movimento a Viterbo si conduca fino alla vittoria la lotta anche a Ciampino ed a Fiumicino: con la scelta della nonviolenza, con la forza della verita', con il principio responsabilita', col rigore intellettuale e morale, difendendo ad un tempo legalita' e salute, diritti umani e biosfera.
Movimenti ed istituzioni devono essere concreti e coerenti nella difesa dei diritti protetti dalla Costituzione della Repubblica Italiana e dalla Dichiarazione universale dei diritti umani, nella difesa della qualita' della vita di tutte le persone e delle generazioni che verranno: il trasporto aereo nel Lazio come ovunque va immedatamente e drasticamente ridotto.
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Alleghiamo come utili materiali di documentazione e di riflessione i seguenti testi:
a) Una breve notizia su alcune delle principali ragioni dell'opposizione al mega-aeroporto a Viterbo;
b) la mozione per la riduzione del trasporto aereo approvata all'unanimita' dal congresso nazionale del Movimento Nonviolento tenutosi a Verona dal primo al 3 novembre 2007;
c) il documento "Volare fa male alla salute" che fu tra i primi testi di riflessione proposti nel 2007 dal comitato che ha condotto vittoriosamente la lotta contro il mega-aeroporto a Viterbo;
d) la lettera aperta del 10 maggio 2010 dei comitati di Ciampino, Fiumicino, Frosinone e Viterbo alla Regione Lazio.
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"Viterbo oltre il muro", gruppo di formazione e informazione nonviolenta
Viterbo, 7 febbraio 2013
Il gruppo di formazione e informazione nonviolenta "Viterbo oltre il muro" ha realizzato tra il 2009 e il 2011 una intensa attivita' formativa, con una prolungata serie di incontri a cadenza settimanale. Ha realizzato nel 2010 una rilevante ricerca sulla situazione attuale della nonviolenza in Italia, con centinaia di approfondite interviste ai principali studiosi ed attivisti della nonviolenza nel nostro paese. Il gruppo ha sostenuto altre associazioni impegnate in iniziative di difesa dei diritti umani, per la pace, per la difesa della biosfera, sia partecipando ad incontri formativi, di studio e di riflessione, sia contribuendo a mobilitazioni civiche caratterizzate dalla scelta nitida e intransigente della democrazia, della solidarieta', della responsabilita' e della nonviolenza.
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Allegato a) Una breve notizia su alcune delle principali ragioni dell'opposizione al mega-aeroporto a Viterbo
La realizzazione del mega-aeroporto nel cuore della preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame, di cui fece memoria Dante nella Divina Commedia, avrebbe avuto come inevitabili immediate e disastrose conseguenze:
a) lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano;
b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante;
c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali;
d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta');
e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu';
f) uno sperpero colossale di soldi pubblici;
g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio.
L'area del Bullicame va invece tutelata nel modo piu' adeguato: istituendovi un parco naturalistico, archeologico e termale; e fin d'ora respingendo ogni operazione speculativa, inquinante, devastatrice, illecita.
E nell'ambito della mobilita' la provincia di Viterbo ha bisogno piuttosto di migliorare la rete ferroviaria ed i collegamenti con Roma, Orte e Civitavecchia; una mobilita' adeguata e coerente con la difesa e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali e delle vocazioni produttive dell'Alto Lazio.
Cfr. anche il sito www.coipiediperterra.org
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Allegato b) la mozione per la riduzione del trasporto aereo approvata all'unanimita' dal congresso nazionale del Movimento Nonviolento tenutosi a Verona dal primo al 3 novembre 2007
Il Congresso del Movimento Nonviolento
- impegnato nella difesa della biosfera fortemente minacciata dal surriscaldamento del clima;
- consapevole del pesante contributo che al surriscaldamento del clima da' il trasporto aereo;
- cosciente altresi' che il trasporto aereo costituisce una forma di mobilita' altamente inquinante e devastante per l'ambiente e dannosa per la salute e il benessere delle persone, fortemente energivora, interna ad un modello di sviluppo ecologicamente insostenibile, assai costosa per l'intera collettivita' locale e l'intera umanita' vivente che in larghissima parte neppure ne fruisce;
esprime sostegno ai movimenti che si impegnano per la drastica riduzione del trasporto aereo;
ed in tal ambito sostiene i movimenti e le iniziative che con la scelta della nonviolenza e la forza della democrazia, in difesa della legalita' e dei diritti umani di tutti gli esseri umani:
a) si oppongono alla realizzazione di nuovi aeroporti (e all'ampliamento degli aeroporti esistenti) laddove non ve ne sia una vera necessita' ma essi siano realizzati per promuovere forme di turismo "mordi e fuggi" legate a una fruizione consumista, alienata, usurante e mercificata dei beni ambientali e culturali, e ad un'esperienza del viaggiare che non sia arricchimento di conoscenza ma asservimento agli imperativi delle agenzie della narcosi pubblicitaria;
b) si impegnano per la riduzione drastica ed immediata del carico di voli dei sedimi aeroportuali collocati a ridosso di centri abitati gia' pesantemente gravati e fin soffocati dall'attivita' aeroportuale;
c) chiedono la cessazione dello sperpero di pubblico denaro per finanziare le compagnie aeree;
d) chiedono che cessino le agevolazioni e le esenzioni fiscali alle compagnie aeree;
e) si oppongono alle condotte gravemente antisindacali e violatrici dei diritti dei lavoratori messe in atto da eminenti compagnie aeree;
f) difendono il diritto alla salute, i beni culturali e ambientali, gli ecosistemi locali e l'ecosistema planetario, i diritti dell'umanita' presente e delle generazioni future, minacciati dal dissennato incremento del trasporto aereo;
g) si impegnano per il rigoroso rispetto della legislazione in materia di difesa dell'ambiente, della salute, dei beni comuni;
h) chiedono che tutte le strutture aeroportuali realizzate e realizzande siano sottoposte senza eccezioni alla dirimente verifica della compatibilita' con quanto disposto dalla vigente legislazione italiana ed europea in materia di Valutazione d'impatto ambientale (Via) e di Valutazione ambientale strategica (Vas);
i) si oppongono alle attivita' militari che violano l'art. 11 della Costituzione e ad ogni ampliamento delle basi aeronautiche militari, e particolarmente alla presenza e all'ampliamento di basi aeronautiche militari di stati stranieri e di coalizioni intese a, o impegnate in, attivita' belliche che la Costituzione ripudia;
l) promuovono forme di mobilita' sostenibile, modelli di sviluppo autocentrati con tecnologie appropriate, scelte economiche ecocompatibili, eque e solidali;
m) promuovono una cultura della mobilita' e del viaggio sostenibile, conviviale, solidale, aperta all'incontro e all'ascolto reciproco, rispettosa delle persone e dell'ambiente;
n) si impegnano per la riduzione del surriscaldamento climatico e per la difesa della biosfera.
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Allegato c) il documento "Volare fa male alla salute"
1. Volare fa male alla salute
E innanzitutto alla salute di chi non vola.
Fa male alla salute dell'intera umanita' che subisce gli effetti del surriscaldamento del clima - la principale emergenza globale odierna - cui il trasporto aereo contribuisce in misura rilevantissima.
Fa male alla salute delle popolazioni che vivono nei pressi degli aeroporti che subiscono il pesantissimo inquinamento atmosferico e il non meno pesante inquinamento acustico.
Fa male alla salute dei cittadini dei Paesi come l'Italia (e come molti altri) che vedono lo Stato regalare immensi capitali alle compagnie aeree (sia elargendo giganteschi contributi diretti, sia concedendo scandalose ed incredibili esenzioni ed agevolazioni fiscali); lo stesso Stato che taglia spietatamente i servizi pubblici e il diritto alla salute e all'assistenza.
E fa male alla salute di chi vola, visto che e' una modalita'di trasporto non coerente con la stessa costituzione psicofisica ed esistenzial-culturale dell'essere umano.
Infine fa male anche alla salute degli altri animali: che anch'essi sono esseri viventi e provano sofferenza. Ma come volete che si preoccupino degli altri animali quei potenti rapinatori che non si preoccupano neppure delle sofferenze che - per arricchirsi e sperperare, per appropriarsi privatamente ed egoisticamente consumare cio' che e' di tutti, a tutti rubandolo - infliggono tanti e tali danni agli altri esseri umani?
2. Volare fa male all'ambiente
Il trasporto aereo danneggia enormemente l'ecosistema planetario nella sua globalita'.
Danneggia enormemente gli ecosistemi locali.
Impedisce la realizzazione di modelli di mobilita' coerenti con modelli di sviluppo autocentrati, con tecnologie appropriate, ecologicamente sostenibili, economicamente adeguati ai bisogni e alle culture delle popolazioni, e democraticamente controllabili.
3. Volare e' antieconomico
Perche' e' estremamente energivoro, mentre l'umanita' ha bisogno di un'economia della sobrieta' e della condivisione che consideri il dato di fatto dei limiti della biosfera e della scarsita' delle risorse.
Perche' e' il modo di trasporto piu' costoso: non ve ne e' una adeguata percezione pubblica perche' i costi vengono esternalizzati: gli Stati sovvenzionano le compagnie aeree con fiumi di denaro ed agevolazioni; i costi ambientali e sociali vengono pagati dalle popolazioni; i lavoratori sono spesso precari e quindi costantemente sotto minaccia. La maggior parte della popolazione e' tenuta del tutto all'oscuro del fatto che ingenti risorse pubbliche che vengono sottratte ai diritti e al benessere delle persone, vengono sperperate a profitto delle compagnie aeree e dei prominenti che ruotano intorno al grande affare.
Perche' danneggia le economie locali, imponendo nocivita', costi, relazioni sociali insostenibili.
4. Volare e' pericoloso
Il trasporto aereo e' pericoloso per il pianeta.
Il trasporto aereo e' pericoloso per l'ambiente naturale e per i beni storici e culturali.
Il trasporto aereo e' pericoloso per le persone: danni certi alla salute, estrema pericolosita' degli incidenti, degrado della qualita' della vita.
Il trasporto aereo e' pericoloso per le liberta' civili: specialmente dopo la tragedia dell'11 settembre 2001 esso implica un enorme incremento dei controlli e quindi una crescente militarizzazione degli impianti, sui territori, nei confronti delle comunita' locali e della vita quotidiana delle persone.
5. Volare e' alienante
Volare fa male alla percezione di se' e del mondo.
Aeroporti ed aerei sono cio' che l'antropologia contemporanea chiama "nonluoghi": in cui decisive esperienze umane, sia percettive che conoscitive nel senso piu' ampio e profondo, vengono inibite e represse; in cui vige e viene imposto un modello di presenza al mondo, di essere nel mondo (l'in-der-welt-sein di heideggeriana memoria) tendenzialmente dereistico, pesantemente deresponsabilizzante, fortemente eterodiretto.
Quell'esperienza decisiva della cultura umana che e' il viaggio, come iniziazione e scoperta, come ricerca di se' e dialogo con l'altro da se', qui si annienta nel vuoto di ambienti tutti uguali in una logica che si modella su schemi di condotta coatti e tendenzialmente totalitari.
6. Finanziare il trasporto aereo significa togliere risorse dove sono necessarie
Il trasporto aereo toglie risorse alla mobilita' sostenibile.
Il trasporto aereo toglie risorse al turismo responsabile.
Il trasporto aereo toglie risorse ai servizi pubblici a beneficio delle persone bisognose.
Il trasporto aereo toglie risorse a politiche di giustizia e di solidarieta'.
Il trasporto aereo toglie risorse alle possibilita' di un'occupazione sicura e dignitosa.
7. Della virtu' del limite
Il volo lasciamolo agli uccelli.
Il cielo lasciamolo alle stelle.
Cessiamo di volere tutto e tutto distruggere.
E' l'unica Terra che abbiamo.
Vi e' una sola umanita'.
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Allegato d) la lettera aperta del 10 maggio 2010 dei comitati di Ciampino, Fiumicino, Frosinone e Viterbo alla Regione Lazio
Alla Presidente della Regione Lazio
ai capogruppo dell'opposizione
Oggetto: lettera aperta con richiesta di incontro in relazione all'impatto del trasporto aeroportuale (e delle strutture ad esso finalizzate) nel Lazio, e ad alcune iniziative che la Regione puo' assumere
Gentile Presidente della Regione Lazio,
gentili capogruppo dell'opposizione al Consiglio Regionale del Lazio,
vi scriviamo in relazione all'impatto del trasporto aeroportuale (e delle strutture ad esso finalizzate) nel Lazio, e ad alcune iniziative che la Regione puo' assumere.
Vi scriviamo in forma assolutamente semplice, chiara e sintetica perche' vorremmo delle risposte altrettanto semplici, chiare e sintetiche.
1. Ciampino
E' dimostrato dagli studi istituzionali condotti da Arpa Lazio, dal Dipartimento epidemiologico regionale e dalle Asl competenti per territorio, che a Ciampino le norme di legge non sono rispettate e che la salute dei cittadini e' in pericolo. Per questo i cittadini di Ciampino, di Marino e del X Municipio di Roma hanno inviato quasi cinquecento esposti alla Magistratura per chiedere giustizia. I voli su Ciampino vanno immediatamente e drasticamente ridotti.
Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio per la riduzione immediata dei voli (cosa intendiamo per immediata? Intendiamo: immediata).
2. Fiumicino
E' dimostrato che non solo non vi e' alcuna necessita' di ampliare il sedime aeroportuale di Fiumicino, ma e' anzi del tutto evidente che il progetto della societa' Adr (Aeroporti di Roma) che prevede la cementificazione di 1.300 ettari della Riserva del litorale romano e 1.066.000 mq di servizi commerciali, si configura sostanzialmente come una mera speculazione immobiliare e finanziaria, peraltro in palese conflitto di interessi, e come una grave aggressione all'ambiente, il tutto senza nessuna reale prospettiva occupazionale e di sviluppo del territorio.
Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio contro ogni ipotesi di ampliamento del sedime aeroportuale di Fiumicino.
3. Frosinone
E' dimostrato che l'aeroporto di Frosinone-Ferentino non e' sostenibile nella Valle del Sacco, area dichiarata emergenza ambientale-socio-economica nel 2005. E' del tutto evidente che il progetto della societa' Adf (Aeroporto di Frosinone S.p.A.), a seguito dell'avviso di esproprio di oltre 300 ettari di territorio (in gran parte agricolo e residenziale), senza attendere il parere favorevole della Vas, si configura come una speculazione immobiliare e finanziaria a danno dell'ambiente e dei cittadini . Visti i pareri negativi degli organi tecnici nella Conferenza dei servizi preliminare, chiediamo un impegno della Regione per il blocco del progetto e per il recupero dei finanziamenti pubblici fino ad ora messi in bilancio e destinarli nella bonifica e nel rilancio occupazionale della Valle del Sacco.
Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio contro la realizzazione di un mega-aeroporto a Frosinone.
4. Viterbo
E' dimostrato che la realizzazione di un mega-aeroporto a Viterbo avrebbe come immediate conseguenze lo scempio dell'area del Bulicame e dei preziosi beni ambientali e culturali che vi si trovano; la devastazione dell'agricoltura della zona circostante; l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali; un pesantissimo inquinamento di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta'); il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu'; uno sperpero colossale di soldi pubblici; una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio.
Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio contro la realizzazione di un mega-aeroporto a Viterbo.
5. Il trasporto, questione locale
Occorre potenziare la mobilita' sostenibile, adeguata alle esigenze del territorio e della popolazione, con tecnologie appropriate e coerenti con un modello di gestione del territorio che valorizzi e non distrugga i beni ambientali e culturali, le autentiche vocazioni produttive locali, la salute e i diritti della popolazione.
Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio per una mobilita' locale centrata sul trasporto ferroviario, pubblico e collettivo al servizio della popolazione, nel rispetto dell'ambiente e del diritto alla salute e alla sicurezza.
6. Il trasporto aereo, questione globale
Occorre contrastare il dissennato incremento del trasporto aereo a fini voluttuari, alla luce dell'eccesso di aeroporti in Italia e dell'eccesso globale di emissioni inquinanti.
Occorre ripristinare nell'ambito del trasporto aereo il rispetto di fondamentali regole e principii di legalita' e far cessare il favoreggiamento ad imprese speculative, inquinanti e violatrici dei diritti di cittadini e lavoratori.
Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio contro il dissennato incremento del trasporto aereo a fini voluttuari, e per una regolamentazione del trasporto aereo che faccia cessare ogni favoreggiamento ad imprese dalla condotta inammissibile.
Gentile Presidente della Regione Lazio,
gentili capogruppo dell'opposizione al Consiglio Regionale del Lazio,
vi saremmo assai grati di un tempestivo incontro su questi temi.
Restando a disposizione per ogni ulteriore informazione e chiarimento, in attesa di un tempestivo positivo riscontro, vogliate gradire distinti saluti,
- Il Comitato aeroporto di Ciampino per la riduzione dell'impatto ambientale dell'aeroporto
- Il Comitato Fuoripista di Fiumicino
- Il Comitato No aeroporto Ferentino-Frosinone
- Il Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti
Roma, 10 maggio 2010
3. VOTARE PER IMPEDIRE CHE TORNI AL GOVERNO L'ESTREMA DESTRA GOLPISTA DI BERLUSCONI E MONTI
Ci sembra che la ragione fondamentale per cui andare a votare nella situazione presente sia cercar di impedire che l'estrema destra golpista berlusconiana e montiana torni al governo.
Liste e candidati che ci rappresentino non ci sono, ma non e' la prima volta che diamo un voto unicamente in funzione di contrasto alla destra estremista e golpista, unicamente in funzione di difesa dei residui spazi di democrazia, unicamente per impedire che la Costituzione antifascista venga abbattuta dal fascismo che torna.
La nostra sinistra e' la corrente calda del movimento delle oppresse e degli oppressi in lotta per la liberazione dell'umanita' e la difesa dell'ambiente, il nostro programma e' quello della Prima Internazionale, della Ginestra di Leopardi, delle Tre ghinee di Virginia Woolf, di Mohandas Gandhi e di Ivan Illich, di Franca Ongaro Basaglia e di Luce Fabbri, della nonviolenza in cammino.
Voteremo contro l'estrema destra golpista berlusconiana e montiana. E continueremo la nostra lotta quotidiana.
4. DIFENDERE LA COSTITUZIONE REPUBBLICANA E QUEL CHE RESTA DELLA DEMOCRAZIA DALL'ASSALTO GOLPISTA DELL'ESTREMA DESTRA DI BERLUSCONI E DI MONTI
Ancora una volta in Italia si vota in uno stato di necessita'.
L'estrema destra golpista di Berlusconi e di Monti (e dei loro accoliti, da Storace a Maroni a Fini a Casini) minaccia di portare a compimento l'assalto alla Costituzione repubblicana e la distruzione della democrazia sostanziale. Quale sia la loro politica e' a tutti evidente: guerra, razzismo, rapina, devastazione, schiavismo. Il trionfo della violenza onnicida dei potenti, il trionfo dell'eversione dall'alto, il trionfo del regime della corruzione e dei poteri criminali, il trionfo degli sfruttatori.
Occorre votare per impedire che l'estrema destra golpista di Berlusconi e di Monti torni al governo.
Occorre votare per difendere la legalita' costituzionale gia' cosi' pesantemente aggredita, occorre votare per difendere quel che resta della democrazia.
Occorre votare contro l'estrema destra golpista di Berlusconi e di Monti.
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Anche se una lista di sinistra con un programma di sinistra che rappresenti le nostre posizioni non c'e', occorre votare comunque a sinistra per quel poco di sinistra che alle elezioni si presenta con l'intento esplicito e concreto di impedire che Berlusconi e Monti tornino al governo.
Anche se ancora una volta nessuna lista elettorale rappresenta le nostre posizioni, le posizioni della sinistra antimilitarista e disarmista, antifascista ed antirazzista, femminista ed ecologista, socialista e libertaria, occorre comunque votare contro l'estrema destra golpista di Berlusconi e di Monti.
Anche se ancora una volta nessuna lista elettorale rappresenta le nostre posizioni, le posizioni della sinistra del movimento delle oppresse e degli oppressi in lotta per i diritti umani di tutti gli esseri umani e per la difesa della biosfera casa comune dell'umanita' intera, occorre comunque votare contro l'estrema destra golpista di Berlusconi e di Monti.
Anche se ancora una volta nessuna lista elettorale rappresenta le nostre posizioni, le posizioni della sinistra della Prima Internazionale, di Rosa Luxemburg e di Hannah Arendt, di Virginia Woolf e di Simone Weil, occorre comunque votare contro l'estrema destra golpista di Berlusconi e di Monti.
Anche se ancora una volta nessuna lista elettorale rappresenta le nostre posizioni, le posizioni della sinistra antimperialista ed antimafiosa, antipatriarcale ed antitotalitaria, occorre comunque votare contro l'estrema destra golpista di Berlusconi e di Monti.
Anche se ancora una volta nessuna lista elettorale rappresenta le nostre posizioni, le posizioni della sinistra del "principio speranza", del "principio disperazione" e del "principio responsabilita'" nella loro necessaria reciproca implicazione, circolarita' ermeneutica e dialettica concreta, occorre comunque votare contro l'estrema destra golpista di Berlusconi e di Monti.
Anche se ancora una volta nessuna lista elettorale rappresenta le nostre posizioni, le posizioni della sinistra di Giulio A. Maccacaro e di Franco Basaglia, di Laura Conti e di Franca Ongaro Basaglia, occorre comunque votare contro l'estrema destra golpista di Berlusconi e di Monti.
Anche se ancora una volta nessuna lista elettorale rappresenta le nostre posizioni, le posizioni della sinistra della nonviolenza in cammino, di Aldo Capitini e di Danilo Dolci, di Germaine Tillion e di Luce Fabbri, occorre comunque votare contro l'estrema destra golpista di Berlusconi e di Monti.
Votare comunque a sinistra per quel poco di sinistra che alle elezioni si presenta con l'intento esplicito e concreto di impedire che Berlusconi e Monti tornino al governo.
5. VOTARE
Poiche' i vecchi amici che incontro ai giardinetti o all'osteria me lo chiedono, tanto vale che lo metta per iscritto.
Votero' come sempre a sinistra, certi vizi presi da giovani non li perdi piu'.
E votero' unicamente contro l'estrema destra golpista di Berlusconi e di Monti (e di Storace e di Maroni, e di Fini e di Casini, e di tutti gli accoliti loro); votero' per dare il mio contributo per cercar di impedire che torni al governo l'estrema destra golpista di Berlusconi e di Monti.
Votero' contro l'estrema destra golpista di Berlusconi e di Monti perche' detesto il fascismo e la guerra, detesto la mafia e il razzismo, detesto la schiavitu' e il patriarcato, detesto il totalitarismo e le gerarchie, detesto il dogmatismo e il fanatismo, detesto la menzogna e l'arroganza, detesto il militarismo e l'autoritarismo, detesto lo sfruttamento e l'oppressione, e per dirsela tutta detesto anche il capitalismo - che, per chi lo avesse dimenticato, e' onnivoro ed onnidistruttivo.
Proprio non so stare al mondo.
*
Detto questo, aggiungo anche quanto segue.
Non ho intenzione di dare il mio voto a liste che non hanno alcuna possibilita' di superare la soglia di sbarramento: esendoci la concreta possibilita' e l'assoluta necessita' di impedire che Berlusconi e Monti vincano, a sinistra occorre non sprecare neppure un voto. Sconfiggere il fascismo che torna e' il fine sovraordinato. Poi naturalmente spero che un governo non fascista nella prossima legislatura deliberi il ritorno al sistema elettorale proporzionale come vi era nell'Italia repubblicana ed antifascista di prima dell'orgia plebiscitaria degli anni Novanta i cui bei frutti tutti abbiamo visto (aveva i suoi difetti il proporzionale: il maggioritario ne ha di ben peggiori).
Ovviamente non mi e' mai passato per la testa di poter votare per liste di gente che obbedisce a un dittatore, che rinuncia alla liberta' di pensiero e di parola (si chiama fuga dalla liberta' e Fromm ci scrisse sopra un libro ancora utile), e che mena vanto di non essersi mai impegnata nella lotta politica in passato: ahiloro, dal modesto mio punto di vista di vecchio comunista antitotalitario, chi negli scorsi anni e decenni stava a casa e si occupava solo dei suoi privati interessi era ipso facto gia' complice del regime delle stragi e della mafia. Non dico che non possano esservi anche brave persone in queste esperienze "noviste": ma io sono di quelli che preferiscono votare candidati di cui conosci il passato (e il cui impegno politico puoi valutare alla luce delle scelte che hanno fatto e delle lotte cui hanno preso parte), visto che la sfera di cristallo per leggere il futuro non ricordo dove l'ho messa. E poi detesto anche le sette e i guru. E so che di tutte le politiche e le ideologie l'antipolitica e' una delle peggiori, e chi la predica sempre e solo infine giova all'affermarsi dei totalitarismi.
Ne' possono ingannarmi i programmi tanto magniloquenti quanto truffaldini di liste di partiti e partitini i cui leader quando erano al governo ancora pochi anni fa votarono ripetutamente per la guerra, accettarono il razzismo di stato e promossero innumerevoli altre nefandezze. E questo vale per il Pd, per Sel e per il pateracchio che dietro il paravento del fresco volto di un ingenuo magistrato e' semplicemente la coalizione altrimenti impresentabile dell'Idv, del Pdci, del Prc, e dei residui Verdi - che tutti governavano insieme a Mastella e votavano per bombardare gli afgani.
Per non dire di certi personaggi della cosiddetta societa' civile presentati come fiore e rocca e specchio di virtu' e di cui invece in molti conosciamo - ed almeno io non intendo dimenticare - le vilta' e le malefatte. Le vilta' e le malefatte.
Per questo e' senza farmi alcuna illusione che votero' a sinistra, per quel poco o quasi nulla che di sinistra c'e' tra le liste elettorali, col solo fine di cercar di consentire al blocco in senso lato democratico o almeno non fascista di prevalere sulla destra estremista e golpista di Berlusconi e di Monti.
Turandomi il naso?
Turandomi il naso.
*
Il fatto e' che la sola sinistra adeguata ai compiti dell'ora e' quella che su questo foglio chiamiamo la sinistra della nonviolenza: femminista ed ecologista, socialista e libertaria, delle sfruttate e degli sfruttati, delle oppresse e degli oppressi, antirazzista ed internazionalista, in lotta per la liberazione dell'umanita' e la difesa della biosfera, in lotta per i diritti umani di tutti gli esseri umani. Ma nessuna lista che si presenta a queste elezioni ha scelto la nonviolenza, che pure e' la scelta necessaria ed improcrastinabile per affrontare la tragica distretta presente.
Eppure votare occorre, contro la destra estremista e golpista.
Votero' pertanto a sinistra per una lista che pure non mi rappresenta ma almeno si batte perche' vinca la coalizione democratica, almeno si oppone esplicitamente alla destra antidemocratica di Berlusconi e Monti, almeno si dichiara apertis verbis ancora di sinistra. E' poco. E' qualcosa. E' quel che conta, sic stantibus rebus.
*
Poiche' i vecchi amici che incontro ai giardinetti o all'osteria me lo chiedono, tanto vale che lo metta per iscritto.
Votero' come sempre a sinistra, certi vizi presi da giovani non li perdi piu'.
E votero' unicamente contro l'estrema destra golpista di Berlusconi e di Monti (e di Storace e di Maroni, e di Fini e di Casini, e di tutti gli accoliti loro); votero' per dare il mio contributo per cercar di impedire che torni al governo l'estrema destra golpista di Berlusconi e di Monti.
Votero' contro l'estrema destra golpista di Berlusconi e di Monti perche' detesto il fascismo e la guerra, detesto la mafia e il razzismo, detesto la schiavitu' e il patriarcato, detesto il totalitarismo e le gerarchie, detesto il dogmatismo e il fanatismo, detesto la menzogna e l'arroganza, detesto il militarismo e l'autoritarismo, detesto lo sfruttamento e l'oppressione, e per dirsela tutta detesto anche il capitalismo - che, per chi lo avesse dimenticato, e' onnivoro ed onnidistruttivo.
Proprio non so stare al mondo.
6. VOTARE CONTRO LA DESTRA ESTREMISTA E GOLPISTA DI BERLUSCONI E DI MONTI
La situazione ancora una volta non consente di meglio. Occorre turarsi il naso e votare contro la destra estremista e golpista di Berlusconi e di Monti e dei loro compari fascisti, razzisti, mafiosi, rapinatori, schiavisti.
Poiche' non vi e' dubbio che il pericolo piu' grave di queste elezioni e' che torni al governo l'estrema destra golpista di Berlusconi e di Monti.
Ed occorre quindi votare perche' cio' non accada; occorre votare affinche' prevalga l'area in senso lato democratica o almeno non fascista.
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Orbene, io che scrivo queste righe e che sono un vecchio militante del movimento operaio so bene che nessuna delle liste di sinistra che possono ottenere un risultato positivo in termini di seggi (le altre purtroppo disperdono voti di sinistra, ovvero effettualmente cooperano a far vincere la destra estremista e golpista di Berlusconi e di Monti) rappresenta posizioni che io possa condividere su questioni decisive come la pace e il disarmo, l'opposizione al razzismo e alla mafia, la lotta al maschilismo e al totalitarismo, la lotta contro la violenza di classe dei ricchi e dei potenti, la difesa dell'ambiente e dei diritti umani, la scelta della nonviolenza. Lo so.
Ma so anche che se tornano di nuovo al governo del paese i fascisti, i razzisti, i mafiosi, i rapinatori e gli schiavisti della destra estrema e golpista di Berlusconi e di Monti tutto sara' ancora peggiore, cresceranno ancora di piu' la poverta' e la barbarie, il razzismo e la schiavitu', il riarmo e le guerre, lo sfruttamento e l'ecocidio, e si dispieghera' senza piu' freni la violenza dei padroni e degli squadristi.
E quindi votero' a sinistra anche se nelle liste che si presentano alle elezioni con l'obiettivo di contrastare e sconfiggere la destra di sinistra vi e' davvero ben poco.
Votero' dunque a sinistra per quell'unica lista che si impegna realmente per la vittoria del fronte democratico, che si dichiara esplicitamente di sinistra, che si oppone in modo chiaro - senza esitazioni e senza ammiccamenti - alla destra estremista e golpista di Berlusconi e di Monti. Pur sapendo che anche questa lista e' distante dalle mie posizioni su tante decisive questioni.
Ritenevo indispensabile che in questa scadenza elettorale si ricostituisse un fronte unitario - quantunque articolato e su un programma necessariamente minimo - delle forze democratiche ed antifasciste: ma evidentemente il disastro del 2008 nulla ha insegnato ai gruppi dirigenti di partiti e partitini ed ai sempiterni autoerotomani che con agile volteggio sputando nel piatto in cui hanno mangiato fin ieri sgomitano adesso per accaparrarsi uno scranno anche al prezzo di contribuire a far vincere il fascismo. Prosit.
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Votero' quindi per l'unica lista di sinistra che sembra aver colto l'assoluta necessita' di impedire la vittoria dell'estrema destra golpista di Berlusconi e di Monti, e che quindi partecipa alla indispensabile coalizione con il Pd, coalizione che sola puo' sconfiggere la destra estrema e golpista; ed e' evidente altresi' che solo una rilevante affermazione dell'ala sinistra della coalizione antifascista puo' impedire che dopo il voto il Pd si prostituisca di nuovo all'estrema destra golpista di Monti.
Votero' per l'unica lista di sinistra che nelle circostanze date sta dimostrando raziocinio e responsabilita'. Sebbene questa lista abbia anch'essa ben poco di sinistra nonostante che la parola "sinistra" campeggi nella sua denominazione. E nonostante che anche i gruppi dirigenti di questa lista abbiano dato pessima prova di se' in decisivi momenti, su decisive questioni.
Infatti votero' turandomi il naso. In stato di necessita'. Perche' la situazione non consente di meglio.
Occorre impedire che l'estrema destra golpista di Berlusconi e di Monti (e di Storace e Maroni, di Fini e Casini) torni al governo.
E poi continuare comunque la lotta. Senza deleghe e senza illusioni. Per i diritti umani di tutti gli esseri umani. Per la liberazione dell'umanita'. Per la difesa della biosfera casa comune dell'umanita' intera.
La nonviolenza e' in cammino.
Proletari di tutti i paesi, unitevi.
7. MARIANGELA MELATO
Recava quella vocazione tragica
il cui nucleo profondo era un bisogno
d'impegno civile, una scelta morale.
8. NAGISA OSHIMA
Dei suoi film i piu' grandi io credo che siano quelli brechtiani, di analisi politica marxista, e di denuncia di tutti i poteri.
9. PAULO ROCHA
Non so se il Portogallo e il Giappone siano lo stesso sogno.
So che Rocha sogno' un cinema che era anche letteratura, storia, civilta'. Opera d'arte totale, apertura all'alterita' e messa in abisso, impegno di liberazione, fragile energica verita', riconoscimento e solidarieta' che ogni essere umano raggiunga, tutto il mondo esplori e riscatti.
Techne e psiche saldate in un unico travaglio, sguardo allo specchio, tradizione e sorpresa, sospensione del tempo e del giudizio nel viaggio che non ha mai ritorno, angoscia che scricchiola, universa pieta'.
Non so se queste stesse parole siano un sogno.
10. AARON SWARTZ
Lotto' per un sapere condiviso.
Non vi e' altro sapere.
Non vi e' altra umanita'.
11. ONE BILLION RISING, IL 14 FEBBRAIO IN TUTTO IL MONDO
Il 14 febbraio in tutto il mondo le donne scendono in piazza contro la violenza sulle donne in una manifestazione nonviolenta globale cui ogni persona di volonta' buona, ogni associazione civile ed ogni istituzione democratica puo' e deve dare il suo sostegno.
Naturalmente anche il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, come tutte le associazioni nonviolente e per i diritti umani di tutto il mondo, sostiene l'iniziativa e ringrazia ancora una volta i movimenti delle donne e tutte le persone e le strutture che stanno lottando contro la violenza maschilista.
Per informazioni: onebillionrising.org , www.vday.org
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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 129 del 6 marzo 2013
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