Telegrammi. 1202



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1202 del 3 marzo 2013

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Tre cose che un governo e una maggioranza parlamentare democratici, ovvero decenti, dovrebbero fare subito

2. Un incontro in memoria di Fernanda Pivano

3. Una lettera al nuovo presidente della Regione Lazio

4. La "Carta" del Movimento Nonviolento

5. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. TRE COSE CHE UN GOVERNO E UNA MAGGIORANZA PARLAMENTARE DEMOCRATICI, OVVERO DECENTI, DOVREBBERO FARE SUBITO

 

1. Cessazione della partecipazione alla guerra afgana e ad ogni altro intervento bellico nel mondo, tornando al rigoroso rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana.

2. Rinuncia all'acquisto dei cacciabombardieri F-35 e drastica riduzione delle spese militari. Le armi e gli eserciti servono a uccidere gli esseri umani.

3. Cessazione della persecuzione dei migranti ed abrogazione di tutte le misure razziste, tornando al rigoroso rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana e della Dichiarazione universale dei diritti umani.

 

2. INCONTRI. UN INCONTRO IN MEMORIA DI FERNANDA PIVANO

 

Si e' svolto la mattina di sabato 2 marzo 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio dedicato alla figura e all'opera di Fernanda Pivano (1917-2009), illustre americanista, amica della nonviolenza.

Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni scritti della grande intellettuale e militante per i diritti umani di tutti gli esseri umani e per la difesa della biosfera.

 

3. DOCUMENTI. UNA LETTERA AL NUOVO PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO

[Riceviamo e diffondiamo]

 

Al nuovo Presidente della Regione Lazio

e per conoscenza a tutti i nuovi consiglieri regionali

Oggetto: necessita' di un impegno per la riduzione del trasporto aereo, ed in particolare affinche': a) sia immediatamente drasticamente ridotta l'attivita' dell'aeroporto di Ciampino; b) non sia affatto ampliato l'aeroporto di Fiumicino; c) non siano realizzati nuovi mega-aeroporti nel Lazio

Egregio Presidente,

le scriviamo per segnalarle la necessita' di un impegno suo e dell'istituzione regionale che lei presiede per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti.

Gia' durante le due precedenti consiliature regionali scrivemmo ai suoi predecessori lettere analoghe, confidiamo di trovare finalmente attenzione ed ascolto.

*

Una positiva novita'

Rispetto alla situazione degli scorsi anni vi e' ora una positiva novita': che l'"Atto di indirizzo per la definizione del piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale" emanato il 29 gennaio 2013 dal Ministro dei Trasporti ha definitivamente riconosciuto che nessun mega-aeroporto deve essere realizzato a Viterbo. E' una conclusiva presa d'atto delle formidabili ragioni dell'opposizione a quell'illegale ed insensato progetto di devastazione, inquinamento e rapina promosso da una lobby affaristica di estrema destra; le inconfutabili ragioni dell'opposizione al mega-aeroporto che il movimento democratico e nonviolento che si batte in difesa di ambiente, salute, diritti e legalita' da diversi anni aveva evidenziato a tutte le istituzioni: ovvero che - lo ripetiamo ancora una volta - "la realizzazione del mega-aeroporto nel cuore della preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame, di cui fece memoria Dante nella Divina Commedia, avrebbe avuto come inevitabili immediate e disastrose conseguenze:

a) lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano;

b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante;

c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali;

d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta');

e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu';

f) uno sperpero colossale di soldi pubblici;

g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio.

L'area del Bullicame va invece tutelata nel modo piu' adeguato: istituendovi un parco naturalistico, archeologico e termale; e fin d'ora respingendo ogni operazione speculativa, inquinante, devastatrice, illecita.

E nell'ambito della mobilita' la provincia di Viterbo ha bisogno piuttosto di migliorare la rete ferroviaria ed i collegamenti con Roma, Orte e Civitavecchia; una mobilita' adeguata e coerente con la difesa e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali e delle vocazioni produttive dell'Alto Lazio".

*

Ora occorre continuare ad impegnarsi per Ciampino e per Fiumicino

Se Viterbo e' salva (piu' precisamente: e' stata salvata da una mobilitazione popolare nonviolenta durata sette anni e sostenuta dall'appoggio di scienziati, magistrati, intellettuali e prestigiosissime figure delle istituzioni, della cultura e della societa' civile da tutta Italia), ovviamente occorre adesso concentrare gli sforzi nell'impegno per Ciampino e per Fiumicino, poiche' a nulla servirebbe aver vinto a Viterbo se poi Ciampino deve continuare a restare preda di un insostenibile ed assai patogeno traffico aereo, e se addirittura Fiumicino deve subire la condanna a un'espansione micidiale del sedime aeroportuale con le ovvie inammissibili disastrose conseguenze.

Naturalmente la difesa dei diritti delle popolazioni di Ciampino e di Fiumicino non deve andare a discapito di altre comunita'.

Ed ogni tentativo di infame ricatto da parte delle lobbies affaristiche e consumistiche - rapinatrici ed avvelenatrici, devastatrici e corruttrici - che pretendono comunque l'immolazione di qualche vittima sull'altare dei loro profitti deve essere nettamente respinto.

*

Per Ciampino

In particolare per Ciampino - come scrivevamo nella lettera aperta alla Regione Lazio del 10 maggio 2010 sottoscritta congiuntamente dai comitati di Ciampino, Fiumicino, Frosinone e Viterbo - "chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio per la riduzione immediata dei voli", essendo "dimostrato dagli studi istituzionali condotti da Arpa Lazio, dal Dipartimento epidemiologico regionale e dalle Asl competenti per territorio, che a Ciampino le norme di legge non sono rispettate e che la salute dei cittadini e' in pericolo. Per questo i cittadini di Ciampino, di Marino e del X Municipio di Roma hanno inviato quasi cinquecento esposti alla Magistratura per chiedere giustizia. I voli su Ciampino vanno immediatamente e drasticamente ridotti".

*

Per Fiumicino

Ed in particolare per Fiumicino - come altresi' scrivevamo nella medesima lettera aperta alla Regione Lazio del 10 maggio 2010 sottoscritta congiuntamente dai comitati di Ciampino, Fiumicino, Frosinone e Viterbo - "chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio contro ogni ipotesi di ampliamento del sedime aeroportuale di Fiumicino", essendo "dimostrato che non solo non vi e' alcuna necessita' di ampliare il sedime aeroportuale di Fiumicino, ma e' anzi del tutto evidente che il progetto della societa' Adr (Aeroporti di Roma) che prevede la cementificazione di 1.300 ettari della Riserva del litorale romano e 1.066.000 mq di servizi commerciali, si configura sostanzialmente come una mera speculazione immobiliare e finanziaria, peraltro in palese conflitto di interessi, e come una grave aggressione all'ambiente, il tutto senza nessuna reale prospettiva occupazionale e di sviluppo del territorio".

*

Repetita iuvant

Ed ovviamente occorre impegnarsi anche per evitare che altre aree del territorio regionale vengano aggredite da illegali e insensati mega-aeroporti. Il Lazio non deve subire altro inquinamento, altre speculazioni, altre operazioni criminali, nocive, distruttive.

*

E piu' in generale

Lo ripetiamo una volta ancora: occorre non incrementare, ma drasticamente ridurre il trasporto aereo a fini voluttuari.

Scrivevamo anni addietro avviando la vittoriosa mobilitazione viterbese contro il mega-aeroporto illegale e insensato, ed avviandola con un ragionamento generale sul trasporto aereo:

"1. Volare fa male alla salute. E innanzitutto alla salute di chi non vola. Fa male alla salute dell'intera umanita' che subisce gli effetti del surriscaldamento del clima - la principale emergenza globale odierna - cui il trasporto aereo contribuisce in misura rilevantissima. Fa male alla salute delle popolazioni che vivono nei pressi degli aeroporti che subiscono il pesantissimo inquinamento atmosferico e il non meno pesante inquinamento acustico. Fa male alla salute dei cittadini dei Paesi come l'Italia (e come molti altri) che vedono lo Stato regalare immensi capitali alle compagnie aeree (sia elargendo giganteschi contributi diretti, sia concedendo scandalose ed incredibili esenzioni ed agevolazioni fiscali); lo stesso Stato che taglia spietatamente i servizi pubblici e il diritto alla salute e all'assistenza. E fa male alla salute di chi vola, visto che e' una modalita'di trasporto non coerente con la stessa costituzione psicofisica ed esistenzial-culturale dell'essere umano. Infine fa male anche alla salute degli altri animali: che anch'essi sono esseri viventi e provano sofferenza. Ma come volete che si preoccupino degli altri animali quei potenti rapinatori che non si preoccupano neppure delle sofferenze che - per arricchirsi e sperperare, per  appropriarsi privatamente ed egoisticamente consumare cio' che e' di tutti, a tutti rubandolo - infliggono tanti e tali danni agli altri esseri umani?

2. Volare fa male all'ambiente. Il trasporto aereo danneggia enormemente l'ecosistema planetario nella sua globalita'. Danneggia enormemente gli ecosistemi locali. Impedisce la realizzazione di modelli di mobilita' coerenti con modelli di sviluppo autocentrati, con tecnologie appropriate, ecologicamente sostenibili, economicamente adeguati ai bisogni e alle culture delle popolazioni, e democraticamente controllabili.

3. Volare e' antieconomico. Perche' e' estremamente energivoro, mentre l'umanita' ha bisogno di un'economia della sobrieta' e della condivisione che consideri il dato di fatto dei limiti della biosfera e della scarsita' delle risorse. Perche' e' il modo di trasporto piu' costoso: non ve ne e' una adeguata percezione pubblica perche' i costi vengono esternalizzati: gli Stati sovvenzionano le compagnie aeree con fiumi di denaro ed agevolazioni; i costi ambientali e sociali vengono pagati dalle popolazioni; i lavoratori sono spesso precari e quindi costantemente sotto minaccia. La maggior parte della popolazione e' tenuta del tutto all'oscuro del fatto che ingenti risorse pubbliche che vengono sottratte ai diritti e al benessere delle persone, vengono sperperate a profitto delle compagnie aeree e dei prominenti che ruotano intorno al grande affare. Perche' danneggia le economie locali, imponendo nocivita', costi, relazioni sociali insostenibili.

4. Volare e' pericoloso. Il trasporto aereo e' pericoloso per il pianeta. Il trasporto aereo e' pericoloso per l'ambiente naturale e per i beni storici e culturali. Il trasporto aereo e' pericoloso per le persone: danni certi alla salute, estrema pericolosita' degli incidenti, degrado della qualita' della vita. Il trasporto aereo e' pericoloso per le liberta' civili: specialmente dopo la tragedia dell'11 settembre 2001 esso implica un enorme incremento dei controlli e quindi una crescente militarizzazione degli impianti, sui territori, nei confronti delle comunita' locali e della vita quotidiana delle persone.

5. Volare e' alienante. Volare fa male alla percezione di se' e del mondo. Aeroporti ed aerei sono cio' che l'antropologia contemporanea chiama "nonluoghi": in cui  decisive esperienze umane, sia percettive che conoscitive nel senso piu' ampio e profondo, vengono inibite e represse; in cui vige e viene imposto un modello di presenza al mondo, di essere nel mondo (l'in-der-welt-sein di heideggeriana memoria) tendenzialmente dereistico, pesantemente deresponsabilizzante, fortemente eterodiretto. Quell'esperienza decisiva della cultura umana che e' il viaggio, come iniziazione e scoperta, come ricerca di se' e dialogo con l'altro da se', qui si annienta nel vuoto di ambienti tutti uguali in una logica che si modella su schemi di condotta coatti e tendenzialmente totalitari.

6. Finanziare il trasporto aereo significa togliere risorse dove sono necessarie. Il trasporto aereo toglie risorse alla mobilita' sostenibile. Il trasporto aereo toglie risorse al turismo responsabile. Il trasporto aereo toglie risorse ai servizi pubblici a beneficio delle persone bisognose. Il trasporto aereo toglie risorse a politiche di giustizia e di solidarieta'. Il trasporto aereo toglie risorse alle possibilita' di un'occupazione sicura e dignitosa.

7. Della virtu' del limite. Il volo lasciamolo agli uccelli. Il cielo lasciamolo alle stelle. Cessiamo di volere tutto e tutto distruggere. E' l'unica Terra che abbiamo. Vi e' una sola umanita'".

*

L'alternativa

Occorre - per il Lazio come ovunque - un modello di mobilita' sostenibile e adeguato, con tecnologie appropriate, coerente con la difesa e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali e delle autentiche vocazioni produttive del territorio. Occorre migliorare le ferrovie e il trasporto pubblico di minor impatto ambientale; occorre sostenere una riorganizzazione dell'economia che almeno per l'essenziale e per quanto possibile accorci le filiere e le distanze dal produttore al consumatore; occorre sapere che diritto al lavoro, diritto alla salute e diritto all'ambiente sono intimamente connessi; occorre cessare di devastare la biosfera e di provocare massicci incrementi delle piu' gravi patologie; occorre dare la primazia ai diritti umani di tutti gli esseri umani anziche' alla scellerata massimizzazione del profitto di pochi sciagurati onnidivoratori; occorre rispettare ed inverare i valori e gli impegni scritti nella Costituzione della Repubblica Italiana: e fare scelte politiche ed amministrative conseguenti.

*

Egregio presidente,

la ringraziamo fin d'ora per l'attenzione, restiamo a disposizione per ogni opportuno approfondimento ed auspichiamo vivamente una ulteriore interlocuzione.

Voglia gradire distinti saluti,

Il comitato che si e' opposto al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti

Viterbo, 2 marzo 2013

 

4. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

5. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1202 del 3 marzo 2013

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su:

nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe

 

Per non riceverlo piu':

nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe

 

In alternativa e' possibile andare sulla pagina web

http://web.peacelink.it/mailing_admin.html

quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione).

 

L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica alla pagina web:

http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html

 

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

Gli unici indirizzi di posta elettronica utilizzabili per contattare la redazione sono: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com