Telegrammi. 1096



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1096 del 17 novembre 2012

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Alcuni testi del mese di febbraio 2009 (parte terza e conclusiva)

2. La muta

3. La guerra terrorista e stragista cui l'Italia partecipa in violazione del diritto internazionale e della legalita' costituzionale

4. Un'iniziativa a Viterbo per difendere l'ambiente e il diritto alla salute

5. Dalla parte delle famiglie e comunita' nomadi e viaggianti, e per il diritto di tutte le persone a una casa

6. Una lettera aperta ai consiglieri comunali di Viterbo

7. Milizie

8. Opporsi. Senza esitazioni. Senza compromessi

9. Intercettazioni

10. La sinistra, la nonviolenza

11. Oggi

12. Una Resistenza che comincia

13. Una lettera aperta al sindaco di Tarquinia e al presidente della Provincia di Viterbo

14. L'attentato

15. Per la messa fuorilegge dell'organizzazione razzista denominata Lega Nord

16. L'ingenuo

17. L'associazione "Respirare" contro il nucleare

18. Fanatici (con un decalogo per gli smemorati)

19. Abolire i campi di concentramento

20. Opporsi alla legalizzazione dello squadrismo da parte di un governo eversivo

21. Una penosa commedia, una grottesca truffa

22. La "Carta" del Movimento Nonviolento

23. Per saperne di piu'

 

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI FEBBRAIO 2009 (PARTE TERZA E CONCLUSIVA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di febbraio 2009.

 

2. LA MUTA

 

Lo ha scritto una volta per sempre Elias Canetti cosa sarebbero le ronde che il governo per decreto vuole imporre al nostro paese. E lo ricordano i nostri vecchi.

Ho passato il mezzo secolo di vita, ed ho ancora la barba e i capelli (quei pochi che restano) lunghi. Ed anche se non mi sposto mai dalla mia citta' dove sono conosciuto per il mio passato di giornalista e di pubblico amministratore, so bene che sarei anch'io una vittima delle squadracce che il governo vuol vomitare per le strade.

Dice il ministro che gli squadristi marceranno disarmati: sappiamo tutti che bastano pugni e calci ad ammazzare una persona.

Lo dico in questa forma ad un tempo dimessa e solenne: il governo sta attentando alle nostre vite. Il governo sta restaurando la dittatura. Il governo e' fuorilegge e golpista.

 

3. LA GUERRA TERRORISTA E STRAGISTA CUI L'ITALIA PARTECIPA IN VIOLAZIONE DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E DELLA LEGALITA' COSTITUZIONALE

 

Quella afgana e' una guerra terrorista e stragista cui l'Italia partecipa in violazione del diritto internazionale e della legalita' costituzionale.

Cosa si aspetta a tornare nell'alveo della legalita', della civilta', dell'umanita'?

Cosa si aspetta ad impegnarsi per la cessazione della guerra e per la costruzione della pace, della democrazia, della civile convivenza, dell'affermazione dei diritti umani per tutti gli esseri umani?

Cosa si aspetta ad impegnarsi per salvare le vite invece di distruggerle?

 

4. UN'INIZIATIVA A VITERBO PER DIFENDERE L'AMBIENTE E IL DIRITTO ALLA SALUTE

 

Il "Centro di ricerca per la pace" ha realizzato il 20 febbraio 2009 a Viterbo un'iniziativa di informazione dei cittadini: "Impedire la realizzazione del mega-aeroporto nocivo e distruttivo, insensato e fuorilegge. Difendere l'ambiente e il diritto alla salute, salvare il Bulicame ed i beni del territorio, far valere le leggi e la ragione" e' stato il motto dell'iniziativa consistita in un'ampia diffusione di materiale informativo e in un approfondito colloquio con tanti cittadini di Viterbo e della provincia.

*

E' stato ribadito che la realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo avvelenerebbe la salute di tantissimi cittadini e devasterebbe beni ambientali, culturali, economici e sociali preziosi ed insostituibili (tra cui l'area termale del Bulicame che ne verrebbe totalmente scempiata).

E' stato ribadito altresi' che la realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo e' del tutto fuorilegge, che viola le normative italiane ed europee, che e' in contrasto col piano paesistico regionale, che le procedure decisionali sin qui seguite sono state smascherate come errate e truffaldine.

E' stato ribadito infine che la realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo costituirebbe uno sperpero enorme di soldi pubblici a tutto danno della popolazione.

Viterbo ha bisogno di ben altro: ha bisogno di ferrovie efficienti; di tutela e valorizzazione dei suoi beni ambientali e culturali; di sostegno alle sue vocazioni produttive di qualita'.

Ed il trasporto aereo va immediatamente e drasticamente ridotto se si vuole contrastare efficacemente l'effetto serra, la principale catastrofe ambientale planetaria cui il trasporto aereo contribuisce in ingente misura.

Come sempre, tutti i cittadini raggiunti dall'iniziativa informativa hanno concordato con l'impegno contro il nocivo e distruttivo mega-aeroporto di Viterbo e per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti.

 

5. DALLA PARTE DELLE FAMIGLIE E COMUNITA' NOMADI E VIAGGIANTI, E PER IL DIRITTO DI TUTTE LE PERSONE A UNA CASA

 

Trovo insensato e crudele il rifiuto degli amministratori pubblici del viterbese di realizzare interventi e mettere a disposizione aree e strutture di accoglienza per famiglie e comunita' nomadi e viaggianti e per persone senza casa.

Si preferisce forse che si continui con le bidonville come il campo del Casilino 900 a Roma in cui la vita e' semplicemente terribile (ed e' facile che chi vive in condizioni terribili possa poi essere disponibile a qualunque gesto, anche il piu' grave)?

Non sarebbe piu' ragionevole realizzare una serie di interventi assistenziali e tra essi anche un'ampia rete diffusa e decentrata di aree di transito e di sosta attrezzate, controllate, di limitate dimensioni, fornite di indispensabili opere di urbanizzazione e servizi, cui si accede registrandosi e pagando le utenze?

*

Per le comunita' viaggianti che per motivi di lavoro o per tradizione culturale tali vogliono restare, si possono e si devono attrezzare adeguate aree di transito e sosta; per le tante persone e famiglie che sono semplicemente senza casa e che solo per questo motivo vivono accampate in condizioni drammatiche, si possono e si devono mettere a disposizione strutture abitative d'emergenza; tutti gli enti locali dovrebbero cooperare al fine di affrontare una vera e propria emergenza umanitaria. La sicurezza si costruisce garantendo a tutti gli esseri umani i fondamentali diritti umani; il nostro ordinamento giuridico non solo lo consente, ma lo prevede e ne fa obbligo alle istituzioni: e' compito della pubblica amministrazione venire in soccorso delle persone, non perseguitarle.

*

Credo che nel viterbese, come in tutta Italia, sia necessario che i Comuni, eventualmente consorziandosi tra loro, approntino una serie di interventi in questo senso. E che la Provincia e la Regione contribuiscano a realizzare interventi e strutture necessarie.

E' evidente che aree attrezzate e controllate di transito e di sosta non sono "la soluzione", ma possono essere una maglia di un piu' complessivo tessuto di interventi che vada dall'edilizia popolare alle provvidenze assistenziali.

*

Questi interventi favoriscono la sicurezza di tutti.

Chi preferisce far finta di niente (o peggio alimenta il razzismo, promuove le squadracce, nega finanche umana solidarieta' a chi si trova in condizioni disperate) non e' un buon pubblico amministratore.

 

6. UNA LETTERA APERTA AI CONSIGLIERI COMUNALI DI VITERBO

 

Egregio sindaco, gentili consiglieri,

vi inviamo queste brevi riflessioni nella speranza che vogliate prenderle in considerazione nell'interesse dei cittadini, della citta', del territorio, del bene comune.

*

A Viterbo il mega-aeroporto per voli low cost non si deve fare:

1) perche' innumerevoli studi scientifici dimostrano in modo certo che il trasporto aereo e' un rilevante fattore d'inquinamento ambientale e di danno alla salute. Esso provoca incremento dell'effetto serra, inquinamento atmosferico, acustico ed elettromagnetico. Queste forme di inquinamento danneggiano gravemente e principalmente la salute delle persone, in particolare  quella dei bambini, che vivono in aree prossime agli aeroporti, come drammaticamente testimoniato da cio' che accade a Ciampino;

2) perche' permettere che si realizzi un mega-aeroporto a Viterbo, praticamente a ridosso del centro abitato, devastando per sempre siti archeologici rilevanti, l'area termale del Bulicame e l'Orto botanico, significa imporre alla citta' di Viterbo, ai suoi cittadini e a quelli della sua provincia, gli stessi danni e le stesse sofferenze per le quali lo scalo di Ciampino deve essere chiuso o almeno drasticamente ridimensionato;

3) perche' in Italia ci sono gia' piu' di cento aeroporti, per la maggior parte sottoutilizzati, che rappresentano un enorme sperpero di pubblico denaro; denaro sottratto a servizi essenziali come la scuola e la sanita';

4) perche' non esistono aeroporti "ad impatto zero" o a basso impatto ambientale, se non nella propaganda mistificatoria e interessata di chi vuole realizzare le "grandi opere" arricchendo pochi affaristi a danno di tutta la comunita';

5) perche' il mega-aeroporto non portera' sviluppo ed occupazione: il settore dell'aviazione civile e' infatti in grave crisi e si assiste a consistenti perdite di posti di lavoro (si veda la vicenda Alitalia);

6) perche' i dirigenti della compagnia aerea Ryan Air, la principale delle compagnie aeree low-cost, hanno gia' dichiarato chiaramente e ripetutamente di non essere assolutamente interessati ad inserire Viterbo tra i loro scali;

7) perche' il diritto alla salute e a vivere in un ambiente sano e sicuro non puo' essere barattato con nulla, e meno che mai con le false promesse di sviluppo ed occupazione con cui si illudono tanti giovani viterbesi;

8) perche' soffocherebbe per sempre le vere ricchezze territoriali e le autentiche vocazioni produttive dell'Alto Lazio: il termalismo, i rilevanti beni archeologici, artistici e storici, le attivita' agricole pregiate, il turismo di qualita', le risorse scientifiche, i preziosi beni ambientali, culturali ed economici del nostro territorio;

9) perche' e' necessario che i fondi pubblici che si vogliono far finire nel pozzo senza fondo del mega-aeroporto siano invece utilizzati per migliorare e riqualificare le infrastrutture, i servizi sociali, le strutture scolastiche e sanitarie, per valorizzare e far conoscere le bellezze della Tuscia, per risistemare il sistema idrico degli acquedotti e quello di depurazione delle acque, per disinquinare il nostro territorio dagli abusi che gia' ha subito;

10) perche' Viterbo non ha alcun bisogno di un mega-aeroporto destinato al turismo "mordi e fuggi" per Roma, ma di una efficiente rete ferroviaria per le merci, per i pendolari e per favorire un turismo di qualita' da Roma, da tutta la nostra regione e dall'Italia verso il nostro territorio.

*

A Viterbo il mega-aeroporto per voli low cost non si puo' fare:

1) perche' ancora oggi non esiste alcun vero progetto del futuro mega-aeroporto, e quindi non c'e' neppure alcuna Valutazione di impatto ambientale (Via), alcuna Valutazione ambientale strategica (Vas), alcuna valutazione dell'impatto sanitario (Vis), obbligatorie per legge;

2) perche' il procedimento amministrativo che ha portato amministratori incompetenti ed irresponsabili a voler condannare Viterbo a un tale disastro ecologico e sanitario, non solo non e' stato sostenuto da un adeguato fondamento tecnico-scientifico, ma anzi si e' basato su presupposti errati e truffaldini; ed e' stato viziato da gravi errori procedurali, talche' "gli atti ministeriali risultano palesemente affetti da gravi vizi di illegittimita'" (come dimostrato ad abundantiam da un documento del 18 gennaio 2008 del "Centro studi Demetra");

3) perche' l'ipotesi del mega-aeroporto e' in flagrante contrasto sia con la vigente legislazione italiana ed europea, sia con la pianificazione regionale e locale, a tutela dell'ambiente, della salute, dei diritti della popolazione;

4) perche' per realizzare il mega-aeroporto a Viterbo si dovrebbe violare quanto disposto dal Piano territoriale paesaggistico regionale e i relativi vincoli di salvaguardia a tutela di ambiente e legalita';

5) perche', come ha ammesso anche il vicepresidente della Regione Lazio, il mega-aeroporto impatta su un area di grande importanza archeologica e sottoposta a specifici vincoli;

6) perche' l'opera e' tuttora addirittura priva di adeguata definizione quanto a collocazione e dimensioni, come ammesso dallo stesso Consiglio comunale di Viterbo, che nella parte narrativa dell'atto deliberativo n. 92 del 25 luglio 2008 afferma testualmente che "devesi fare presente che a tutt'oggi non si conoscono ne' la lunghezza della pista che potrebbe arrivare a superare i 3.000 metri, ne' il suo orientamento" (ed al riguardo si aggiunga che il "Centro Studi Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto compatibile" ha rilevato "l'impossibilita' oggettiva di allungare la pista di almeno altri due chilometri mantenendone l'orientamento e, tanto meno, di smantellare l'attuale per costruirne altra disassata di 10 gradi verso nord o sud");

7) perche' anche i piu' scalmanati fautori dell'opera sono costretti ad ammettere che l'attuale pista del sedime viterbese e il suo stesso orientamento rendono irrealizzabile il mega-aeroporto, che peraltro confliggerebbe con attivita' ed esigenze di interesse strategico nazionale dell'Aeronautica Militare;

8) perche' si e' arrivati all'assurdo di affidare la verifica della realizzabilita' dell'opera alla stessa societa' Adr (Aeroporti di Roma) gia' principale corresponsabile del disastro di Ciampino, societa' Adr che peraltro sarebbe verosimilmente la principale beneficiaria della realizzazione del mega-aeroporto: e' a tutti evidente l'inammissibilita' di affidare la verifica attuale della fattibilita' del mega-aeroporto a Viterbo (e in prospettiva la sua eventuale gestione) a chi gia' ha provocato il disastro di Ciampino;

9) perche' la reale attuale mancanza di adeguate infrastrutture di collegamento tra Viterbo e Roma rende di fatto insensata la realizzazione dell'opera, come ammesso dallo stesso presidente dell'Enac (Ente nazionale per l'aviazione civile);

10) perche' qualora la lobby politico-affaristica fautrice del mega-aeroporto procedesse nella sua azione in flagrante violazione delle vigenti normative europee, nazionali e regionali, vi sara' l'intervento delle competenti magistrature italiane ed europee in ogni sede amministrativa, civile e penale che impedira' che si realizzi un'opera palesemente fuorilegge, nociva e distruttiva.

*

Egregio sindaco, gentili consiglieri,

I cittadini di Viterbo non possono accettare che per il profitto di una ristretta lobby affaristica sia realizzato un ennesimo scempio per l'ambiente, un ennesimo attentato alla salute delle persone, un ennesimo sperpero del pubblico denaro, un ennesimo danno all'economia, al territorio e alla comunita' viterbese.

Vi preghiamo quindi di voler tener conto della considerazioni qui elencate, e di assumere infine una posizione ragionevole e coerente con i vostri obblighi di pubblici amministratori investiti del compito di operare nel pubblico interesse e nel rispetto delle norme in vigore.

Ringraziandovi per l'attenzione ed auspicando il prevalere della responsabilita', della legalita', del bene comune, vogliate gradire un cordiale saluto

Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti

Viterbo, 22 febbraio 2009

 

7. MILIZIE

 

Sara' per ragioni anagrafiche, io ricordo i "servizi d'ordine" violenti che pestavano la gente per le strade. E sara' perche' me lo raccontavano i miei compagni ed amici piu' anziani, io ricordo anche la "Milizia volontaria per la sicurezza nazionale" del regime fascista.

Le ronde volute dal governo sono quelle di Borghezio, quelle dei "servizi d'ordine" picchiatori, quelle della "Milizia volontaria per la sicurezza nazionale", quelle dello squadrismo di sempre.

Il fatto che lo stesso governo che vuole imporle sia costretto a precisare che devono essere "disarmate" rivela come anche i proponenti sappiano bene a cosa servono e chi vorra' farne parte.

E sappiamo tutti, lo ripeto ancora una volta, che si puo' uccidere anche a mani nude, che bastano i pugni ed i calci a strappare una vita.

Sappiamo tutti a cosa servono queste milizie, anche se non indosseranno le camicie brune.

 

8. OPPORSI. SENZA ESITAZIONI. SENZA COMPROMESSI

 

Vi e' una sola umanita'.

Le ronde previste dal governo nell'ultimo cosiddetto "decreto sicurezza" sono gruppi paramilitari per perseguitare migranti e poveri. Non sono gruppi di volontariato assistenziale che impropriamente e improvvidamente hanno assunto in tempi passati la denominazione militarista di "ronde" per la loro attivita' filantropica: sono l'esatto contrario, sono un esempio di squadrismo legalizzato, di fascistizzazione della societa'.

All'istituzione di queste ronde occorre dunque opporsi. Senza esitazioni. Senza compromessi.

*

Cosi' come occorre opporsi non solo all'aumento dei tempi di detenzione nei Cie (Centri di identificazione ed espulsione, gia' Cpt - Centri di permanenza temporanea), ma all'istituto dei Cie-Cpt tout court. Per le stesse ragioni per cui ci opponevamo gia' nel 1998, quando i governanti di allora istituirono con la legge Turco-Napolitano questi autentici campi di concentramento, questo pezzo di ordine hitleriano.

In uno stato di diritto, in un ordinamento democratico, in un paese civile i campi di concentramento non devono esistere. Ad essi occorre dunque opporsi. Senza esitazioni. Senza compromessi.

*

Ed occorre opporsi anche a tutti gli altri provvedimenti razzisti - semplicemente razzisti, inequivocabilmente razzisti, forsennatamente razzisti - del cosiddetto "pacchetto sicurezza" approvato dal Senato il 5 febbraio e che ancora deve affrontare l'esame della Camera dei Deputati.

Al razzismo occorre opporsi. Senza esitazioni. Senza compromessi.

Vi e' una sola umanita'.

 

9. INTERCETTAZIONI

 

Il disegno di legge governativo cosiddetto "sulle intercettazioni": il cui fine evidente e' impedire ai magistrati di fare indagini e istruire processi, di impedire agli operatori dei media di fare informazione sui fatti delittuosi, di impedire alle persone oneste di contrastare i criminali, di impedire ai cittadini di sapere la verita'.

Il disegno di legge governativo cosiddetto "sulle intercettazioni": per dimostrare che non c'e' limite alla protervia e all'impudenza del regime della corruzione.

Il disegno di legge governativo cosiddetto "sulle intercettazioni": per entrare nel Guinness dei primati. E nella storia universale dell'infamia.

 

10. LA SINISTRA, LA NONVIOLENZA

 

La sinistra come movimento politico organizzato della lotta di liberazione delle oppresse e degli oppressi rinasce solo se fa la scelta della nonviolenza.

Ma la stessa civilta' umana e' giunta a un punto tale di sviluppo della capacita' di manipolazione e devastazione del mondo che solo la scelta della nonviolenza puo' salvarla dalla barbarie, e dalla catastrofe.

 

11. OGGI

 

Oggi, giovedi' 26 febbraio 2009, dalle ore 10 alle ore 12, in piazza Montecitorio, davanti alla Camera dei Deputati, a Roma, gli amici dell'Operazione Colomba e della Comunita' Papa Giovanni XXIII manifestano la loro opposizione ai provvedimenti razzisti e disumani del cosiddetto "pacchetto sicurezza", ed invitano tutte le persone di volonta' buona ad associarsi alla protesta.

Ed e' una cosa buona, una cosa giusta.

Quei provvedimenti razzisti e disumani voluti dal governo ed avallati dal Senato possono e devono essere respinti dalla Camera dei Deputati, ma soprattutto possono e devono essere respinti dall'intera popolazione italiana non dimentica di questa elementare verita': che vi e' una sola umanita', che ogni essere umano e' tua sorella, tuo fratello.

 

12. UNA RESISTENZA CHE COMINCIA

 

La manifestazione promossa dalle amiche e dagli amici della Comunita' Papa Giovanni XXIII e dell'"Operazione Colomba" che dinanzi alla Camera dei Deputati hanno espresso in modo argomentato, persuasivo, nitido e intransigente l'opposizione di ogni persona di volonta' buona ai provvedimenti razzisti che un governo sciagurato vuole imporre al nostro paese, e' un atto storico.

E' l'inizio formale e sostanziale della Resistenza nonviolenta dell'Italia che vuole giustizia e liberta', dignita' e solidarieta', misericordia e responsabilita'.

E che chiama il Parlamento ad opporsi a chi vuol ridurlo a bivacco di manipoli.

E che chiama tutte le istituzioni a resistere alla barbarie nazista.

E che chiama tutte le forme associative della societa' civile a difenderla la civilta'.

E che chiama la popolazione italiana tutta alla Resistenza, la Resistenza nonviolenta, la Resistenza per il diritto e la legalita', la Resistenza per la democrazia e la civilta', la Resistenza per l'umanita' che e' una ed e' di tutte e di tutti.

Con il linguaggio sobrio e rigoroso di chi la solidarieta' la pratica quotidianamente, le amiche e dagli amici della Comunita' Papa Giovanni XXIII e dell'"Operazione Colomba" hanno lanciato una sfida, una sfida nonviolenta: la barbarie razzista puo' essere fermata, la lotta nonviolenta per il riconoscimento di tutti i diritti umani a tutti gli esseri umani puo' vincere.

Lo hanno dichiarato nella fredda mattina del 26 febbraio 2009 dinanzi al Parlamento, a Roma.

 

13. UNA LETTERA APERTA AL SINDACO DI TARQUINIA E AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI  VITERBO

 

Egregio sindaco ed egregio presidente, e - se me lo consentite - cari amici,

mi ha sconcertato e addolorato leggere sui giornali la vostra opposizione ad accogliere nel territorio viterbese alcune famiglie e comunita' nomadi e viaggianti, ed alcuni senzatetto costretti a vivere accampati perche' il diritto alla casa e' stato loro scandalosamente negato; mi ha sconcertato e addolorato la vostra opposizione a garantire loro nella nostra provincia i diritti che la legge italiana garantisce a tutti; mi ha sconcertato e addolorato la vostra opposizione ad offrire loro nel nostro territorio l'opportunita' di vivere in condizioni dignitose.

Perche'?

Vi ricordo come persone un tempo impegnate per i diritti umani di tutti gli esseri umani. Perche' oggi siete dimentichi di voi stessi, di quelle vostre idee, di quel vostro impegno di solidarieta' di un tempo?

*

Certo che anche tra i poveri e i senzatetto ci sono dei criminali (pochi, perche' di solito arricchiscono): ce ne sono anche in Parlamento e persino nel Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana: che facciamo allora, proibiamo a parlamentari e ministri l'accesso al territorio viterbese? Respingiamo tutti gli italiani perche' alcuni sono delinquenti?

*

Sono un gage' che e' stato piu' volte ospite nei campi di sinti e rom: mi hanno sempre accolto con gentilezza e generosita', tutto quello che era sulle loro mense e' stato offerto anche a me. Provo uno sdegno profondo per il fatto che vi siano altri gage' che vogliono negare i fondamentali diritti umani a queste nostre sorelle e questi nostri fratelli, che peraltro sono anche in grandissima parte nostre concittadine e nostri concittadini a tutti gli effetti.

*

Ebbi la fortuna nella mia gioventu' di avere a maestro di civile condursi il professor Vittorio Emanuele Giuntella, gia' ufficiale degli alpini recluso nei lager hitleriani, autorevole rappresentante dell'Opera Nomadi, docente all'Universita' di Roma, nostro indimenticabile conterraneo. Vorrei essere fedele una volta di piu' a cio' che mi insegno': per questo vi prego di tornare sui vostri passi e dare la disponibilita' delle nostre istituzioni locali (tutte le istituzioni locali, tutti i sessanta comuni del viterbese) ad accogliere persone bisognose di aiuto, persone i cui diritti sono stati calpestati.

Un saluto dal vostro

Peppe Sini

gia' consigliere comunale e provinciale, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo

Viterbo, 25 febbraio 2009

 

14. L'ATTENTATO

 

La decisione governativa di realizzare nuove centrali nucleari in Italia e' una soperchieria e un'infamia, un obbrobrio e un attentato.

Fu la volonta' del popolo italiano espressa attraverso una legittima consultazione referendaria che mise fine alla follia nucleare nel nostro paese nel 1987. Quella volonta' va rispettata, non puo' e non deve essere rovesciata con un colpo di mano da un esecutivo anomico che non fa mistero della sua volonta' eversiva.

Quando Berlusconi parla insensatamente di "fanatismo ecologico di una parte politica" sta insultando quella espressione della volonta' popolare realizzatasi attraverso un istituto giuridico che invera in forma democratica la sovranita' che appartiene al popolo, come recita la legge fondamentale del nostro ordinamento.

Quando Berlusconi vuole nuovamente imporre il nucleare al nostro paese sta attentando alla nostra democrazia, al nostro stato di diritto, al nostro ambiente di vita, alla nostra liberta' civile, alla nostra dignita' di soggetti razionali e morali, alla nostra salute ed alle nostre stesse vite.

 

15. PER LA MESSA FUORILEGGE DELL'ORGANIZZAZIONE RAZZISTA DENOMINATA LEGA NORD

 

Al Presidente della Repubblica Italiana

Al Presidente del Senato della Repubblica

Al Presidente della Camera dei Deputati

Oggetto: Richiesta di iniziativa per la messa fuorilegge dell'organizzazione razzista denominata Lega Nord

Egregi Presidenti,

ci rivolgiamo a voi come massime autorita' dello Stato per richiedere un vostro intervento al fine della messa fuorilegge dell'organizzazione razzista denominata Lega Nord.

Tale organizzazione, che pur essendo assolutamente minoritaria nel Paese e' riuscita ad ottenere nel governo nazionale l'affidamento di decisivi ministeri a suoi rappresentanti, persegue e proclama una politica razzista incompatibile con la Costituzione della Repubblica Italiana, con uno stato di diritto, con un ordinamento giuridico democratico, con un paese civile.

Ritenendo che vi siano i presupposti per un'azione delle competenti magistrature che persegua penalmente sia i singoli atti e fatti di razzismo, sia l'azione organizzata e continuata e quindi l'associazione a delinquere che ne e' responsabile, con la presente chiediamo un vostro intervento affinche' si avviino le procedure previste dalla vigente normativa al fine della messa fuorilegge dell'organizzazione razzista denominata Lega Nord e della punizione ai sensi di legge di tutti gli atti delittuosi di razzismo da suoi esponenti promossi, commessi, istigati o apologizzati.

Con osservanza,

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo

Viterbo, 27 febbraio 2009

 

16. L'INGENUO

 

Devo essere proprio un ingenuo.

Anni fa pensai che era cosa buona e giusta - anzi: necessaria e urgente - addestrare le forze dell'ordine alla nonviolenza; e persuasi un bel gruppetto di parlamentari a presentare una proposta di legge in tal senso. Formare le forze dell'ordine alla nonviolenza e' un provvedimento della cui ragionevolezza ed opportunita', anzi: della cui indispensabilita', continuo ad essere assolutamente convinto.

Ma come passa il tempo.

Oggi il governo propone di scatenare la notte per le strade bande paramilitari private, di dar mano libera ai picchiatori di tutte le risme, di legittimare lo squadrismo.

Lungo questa linea di pensiero e di azione il governo potrebbe arrivare a sciogliere i cinque corpi di polizia nazionali ed appaltare l'ordine pubblico alle milizie naziste private. Loro si divertono, e lo stato non spende un soldo, se non per gli operatori ecologici che la mattina di buon'ora devono raccattare i cadaveri delle vittime (ma anche a questo si puo' ovviare: le squadracce potrebbero bruciare sul posto le salme, ci sono in proposito esperienze gia' consolidate).

Una volta nella polemica contro il welfare il motto dei sedicenti liberal-liberisti piu' estremisti ("liberale" e "liberista" sono definizioni piu' eleganti di "egoista" e "sfruttatore" - chiunque ne converra') era che lo stato dovesse limitarsi a "fare il guardiano notturno", adesso neppure quello: ci pensa la ronda padana di Borghezio, o quella del Circeo di Ghira e sodali.

 

17. L'ASSOCIAZIONE "RESPIRARE" CONTRO IL NUCLEARE

 

Siamo ovviamente contrari alla ripresa della follia nucleare in Italia.

*

E conseguentemente ci opponiamo anche alla prospettiva che Montalto di Castro diventi sede di una centrale atomica.

Cosi' come ci opponiamo alla centrale a carbone a Tor Valdaliga Nord.

Cosi' come ci opponiamo al mega-aeroporto a Viterbo.

L'Alto Lazio subisce gia' troppe servitu' che devastano l'ambiente, avvelenano la salute della popolazione, aggrediscono i beni ambientali e culturali e le autentiche vocazioni produttive del territorio, violano la legalita' ed offendono la dignita' dei cittadini e delle comunita' locali.

*

L'Alto Lazio, cosi' come l'intero pianeta, ha bisogno di un'economia della sobrieta' e della condivisione, di una politica della responsabilita' e della solidarieta', della difesa intransigente dell'ambiente e dei beni comuni, della promozione dei diritti umani di tutti gli esseri umani, del riconoscimento del diritto delle generazioni future a un mondo vivibile.

 

18. FANATICI (CON UN DECALOGO PER GLI SMEMORATI)

 

Sono uno di quei "fanatici" (questa la graziosa definizione di uno che se ne intende) che tra il 1977 e il 1987 si opposero alla follia nucleare.

Come tante altre persone - gente comune ed autorevoli scienziati - ero a Pian dei Cangani (il luogo in cui doveva sorgere la centrale nucleare di Montalto di Castro) alla "festa della primavera" del '77 che fu la prima grande manifestazione antinucleare; e nell'87 ero ancora li' all'ultima manifestazione di blocco dei cancelli del cantiere nucleare, e fui investito ahime' dall'ultima carica di quella vicenda (che speravo conclusa per sempre, ed invece al peggio non c'e' mai fine).

Sono cose vecchie, del secolo scorso. Molti hanno dimenticato, e alcuni non erano nati.

Sara' allora forse opportuno ricordare due o tre cose che erano chiare allora e dovrebbero esserlo anche oggi.

1. Non esiste il nucleare sicuro.

2. La realizzazione di centrali nucleari implica la militarizzazione del territorio e della societa'; devasta l'ambiente, l'economia, la politica e la cultura. Ne sappiamo qualcosa noi che viviamo nell'Alto Lazio.

3. Finanziare il nucleare significa non finanziare le fonti rinnovabili, che sono la prima necessita' e la massima urgenza.

4. A fermare la follia nucleare in Italia non fu il "fanatismo ecologico di una parte politica" come amenamente proclama oggi un barzellettiere che aspira alla dittatura, ma la volonta' del popolo italiano legittimamente espressa in un referendum.

5. Il nucleare militare e quello cosiddetto civile (e tra le due produzioni non vi e' una vera soluzione di continuita') hanno gia' fatto morire fin troppe persone.

6. Preferiremmo vivere, e lasciare alle generazioni future un mondo vivibile.

7. A tutto cio' si aggiunge certo anche la diseconomicita' del nucleare; ma anche se fosse economicamente vantaggiosa per chi ne trarrebbe profitti, questo giustificherebbe una scelta criminale?

8. A tutto cio' si aggiunge anche la questione delle scorie. Non risolta, perche' non risolvibile. L'unico modo per gestirle in sicurezza e' non produrle affatto.

9. A tutto cio' si aggiunge infine la possibilita' di utilizzare gli impianti stessi come arma di distruzione di massa (ad esempio con attacchi terroristici contro di essi - e l'orrore dell'11 settembre 2001 ha dimostrato una volta per sempre che non esistono luoghi inattaccabili).

10. E per non farla troppo lunga, ci sarebbe anche qualche buon libro da leggere: come quelli di Guenther Anders, o Preghiera per Cernobyl di Svetlana Aleksevic. Tu li leggi, e decidi in scienza e coscienza di farla finita per sempre con la follia nucleare.

 

19. ABOLIRE I CAMPI DI CONCENTRAMENTO

 

I campi di concentramento riaperti in Italia con la legge Turco-Napolitano del 1998, confermati dalla successiva legge Bossi-Fini, mantenuti da tutti i governi succedutisi dalla fine del secolo scorso ad oggi, sono un crimine e un'infamia.

In essi vengono recluse persone innocenti, molte di esse vi hanno subito umiliazioni, violenze e torture, alcune vi hanno trovato la morte.

I campi di concentramento sono incompatibili con lo stato di diritto; sono incompatibili con la democrazia; sono incompatibili con la civilta' giuridica e la dignita' umana.

I campi di concentramento vanno aboliti.

 

20. OPPORSI ALLA LEGALIZZAZIONE DELLO SQUADRISMO DA PARTE DI UN GOVERNO EVERSIVO

 

Le ronde istituite per decreto dal governo sono una scellerata legalizzazione dello squadrismo; una ignobile resa dello stato di diritto alle milizie private; un criminale avallo alle bande paramilitari di partiti e gruppi antidemocratici che usano la violenza come forma di lotta politica, di signoria territoriale, di denegazione dell'altrui umanita'.

Le ronde proposte dal governo sono squadrismo, razzismo ed eversione, attentato alla democrazia, aggressione alla civile convivenza, trionfo della brutalita' e della barbarie.

*

Che a questa eversione dall'alto, a questa flagrante violazione della legalita' costituzionale e della stessa civilta' giuridica da parte di un governo anomico e insensato, criminale e criminogeno, si oppongano con la forza del diritto tutte le istituzioni democratiche per quanto di loro competenza nella piena fedelta' al proprio ruolo. A un atto palesemente illegale di un governo palesemente eversore si oppongano per quanto di loro competenza nella piena fedelta' al proprio ruolo tutte le istituzioni democratiche: in difesa dell'ordinamento giuridico, a protezione del bene comune, della res publica, della vita e dei diritti di ogni persona. Per quanto di loro competenza nella piena fedelta' al proprio ruolo si oppongano tutte le istituzioni democratiche.

Che gli squadristi siano arrestati dalle forze dell'ordine.

Che il popolo italiano tutto difenda la democrazia, la legalita', la dignita' e i diritti umani di tutti gli esseri umani.

 

21. UNA PENOSA COMMEDIA, UNA GROTTESCA TRUFFA

 

Quella della cosiddetta "cabina di regia" presso il Ministero dei Trasporti finalizzata ad imporre un nocivo e distruttivo mega-aeroporto di Viterbo si e' infine rivelata una penosa commedia, una grottesca truffa.

La realta' e' che il mega-aeroporto a Viterbo e' irrealizzabile tanto de jure quanto de facto.

Il mega-aeroporto a Viterbo e' irrealizzabile perche' devasterebbe peculiari ed insostituibili beni naturalistici, culturali, economici, terapeutici, scientifici e sociali.

Il mega-aeroporto a Viterbo e' irrealizzabile perche' provocherebbe un danno gravissimo alla salute e alla sicurezza della popolazione.

Il mega-aeroporto a Viterbo e' irrealizzabile perche' e' privo di fondamentali requisiti richiesti dalla legge.

Il mega-aeroporto a Viterbo e' irrealizzabile perche' viola precise disposizioni di legge.

Il mega-aeroporto a Viterbo e' irrealizzabile perche' costituirebbe un delittuoso sperpero di soldi pubblici.

Il mega-aeroporto a Viterbo e' irrealizzabile perche' e' un crimine e una follia.

I politicanti irragionevoli ed irresponsabili che intendessero imporlo di prepotenza violando la legge, devastando preziosi beni pubblici, avvelenando la popolazione, sperperando il pubblico denaro, non solo non riusciranno nel loro sciagurato intento, ma dovranno rispondere dinanzi alle competenti magistrature di ogni eventuale illecito che la loro illegittima e dissennata azione implicherebbe.

 

22. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

23. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1096 del 17 novembre 2012

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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