Telegrammi. 977
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- Date: Sun, 8 Jul 2012 22:40:19 +0200 (CEST)
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 977 del 9 luglio 2012
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Sommario di questo numero:
1. Per Federico Coen
2. La denuncia della Consulta per la Salute Mentale di Viterbo deve trovare ascolto ed accoglienza
3. L'appello dei giuristi in difesa della Costituzione
4. Si e' svolto il 7 luglio 2012 a Viterbo un incontro su "Emergenze ambientali, diritto alla salute e azione nonviolenta"
5. Segnalazioni librarie
6. La "Carta" del Movimento Nonviolento
7. Per saperne di piu'
1. LUTTI. PER FEDERICO COEN
E' deceduto Federico Coen, intellettuale e militante del movimento operaio, della sinistra critica e costruttiva, della difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
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Negli anni in cui diresse "Mondoperaio", dal '72 all'84, quella rivista fu una lettura preziosa ed appassionante per tutti i militanti della sinistra italiana; e quando la lascio' - in conflitto con la vertiginosa degenerazione del Psi di Craxi - quel gesto ebbe il valore di una limpida denuncia etica e politica, di un esplicito atto di resistenza morale e civile alla catastrofica involuzione e all'inabissamento nella corruttela e nella criminalita' di una delle organizzazioni storiche della sinistra italiana.
Fondo' poi l'edizione italiana di "Lettera internazionale", periodico di grandi meriti che diresse fino ad anni recenti e che ancor oggi ne porta avanti con energico impegno e vibratile sensibilita' la luminosa testimonianza, la profonda lezione.
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Con la sua scomparsa la cultura e la politica sono oggi piu' povere. Resta il suo esempio, che non perisce.
2. SOLIDARIETA'. LA DENUNCIA DELLA CONSULTA PER LA SALUTE MENTALE DI VITERBO DEVE TROVARE ASCOLTO ED ACCOGLIENZA
[Riceviamo e diffondiamo]
La forte denuncia effettuata il 30 giugno 2012 dalla Consulta Dipartimentale per la Salute Mentale della Asl di Viterbo deve trovare da parte delle istituzioni ascolto ed accoglienza.
La richiesta delle associazioni di volontariato riunite nella Consulta presieduta da Vito Ferrante e' semplice e ineludibile: i servizi pubblici territoriali devono essere sostenuti e potenziati, non smantellati; la salute e l'assistenza costituiscono diritti umani fondamentali; Governo e Regione devono cessare di tagliare i finanziamenti ai servizi socio-sanitari indispensabili, e devono al contrario impegnarsi affinche' siano garantiti almeno i livelli essenziali di assistenza; Governo e Regione devono rispettare le leggi - a cominciare dalla Costituzione della Repubblica Italiana - che riconoscono e tutelano i diritti umani basilari.
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Il gruppo di lavoro su "La nonviolenza oggi in Italia" esprime sostegno all'iniziativa della Consulta per la Salute Mentale di Viterbo, come gia' ha espresso sostegno negli scorsi mesi all'iniziativa e alle proposte dell'"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia" (Afesopsit), proposte che il documento della Consulta richiama e fa proprie.
Siano tagliate le scellerate spese militari finalizzate alla guerra, al riarmo, alla morte degli esseri umani; e siano invece adeguatamente finanziati e potenziati i servizi socio-sanitari finalizzati a difendere e promuovere la vita, il benessere e la dignita' degli esseri umani.
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Il gruppo di lavoro su "La nonviolenza oggi in Italia"
Viterbo, 8 luglio 2012
3. REPETITA IUVANT. L'APPELLO DEI GIURISTI IN DIFESA DELLA COSTITUZIONE
[Riproponiamo ancora il seguente appello]
Con una inammissibile precipitazione il Senato ha approvato in commissione un disegno di legge di riforma costituzionale che s'intende portare in aula gia' martedi' prossimo. Ma la Costituzione non puo' essere profondamente mutata senza una vera discussione pubblica, senza che i cittadini adeguatamente informati possano far sentire la loro voce. E' inaccettabile che la richiesta di partecipazione, cosi' forte ed evidente proprio in questo momento, venga ignorata proprio quando si vuole addirittura modificare l'intero edificio costituzionale. I cittadini, che negli ultimi tempi sono tornati a guardare con fiducia alla Costituzione, non possono essere messi di fronte a fatti compiuti.
Offrendo ad una opinione pubblica offesa da prevaricazioni e prepotenze un'esigua riduzione del numero dei parlamentari, che passerebbero da 630 a 508 alla Camera e da 315 a 254 al Senato, si vuol cogliere l'occasione per alterare pericolosamente l'assetto dei poteri istituzionali (la riduzione dei parlamentari puo' essere affidata ad una legge costituzionale a se' stante, senza stravolgere la Costituzione). Viene attribuita una posizione assolutamente centrale al Presidente del Consiglio, mortificando il Parlamento e ridimensionando in maniera radicale la funzione di garanzia del Presidente della Repubblica. Il Parlamento e' conculcato nelle sue stesse funzioni e nella sua liberta', fino a poter essere sciolto dallo stesso Presidente del Consiglio, nel caso votasse contro una sua legge sulla quale fosse stata posta e negata la fiducia. L'intreccio tra sfiducia costruttiva e potere del Presidente del Consiglio di chiedere lo scioglimento delle Camere attribuisce a quest'ultimo un improprio strumento di pressione e rende marginale il ruolo del Presidente della Repubblica. I problemi del bicameralismo vengono aggravati, il procedimento legislativo complicato. Gli equilibri costituzionali sono profondamente alterati, cancellando garanzie e bilanciamenti propri di un sistema democratico. E ora si propone di passare da una repubblica parlamentare ad una presidenziale, di mutare dunque la stessa forma di governo, addirittura con un emendamento che sara' presentato in aula all'ultimo momento.
I firmatari di questo documento denunciano all'opinione pubblica la gravita' di questa iniziativa per i pregiudizi che puo' arrecare alle istituzioni della repubblica e si rivolgono a tutti i parlamentari perche' rinuncino a portare avanti una modifica tanto pericolosa del sistema costituzionale.
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Umberto Allegretti, Gaetano Azzariti, Lorenza Carlassare, Luigi Ferrajoli, Gianni Ferrara, Domenico Gallo, Ferdinando Imposimato, Raniero La Valle, Alessandro Pace, Alessandro Pizzorusso, Eligio Resta, Stefano Rodota', Gustavo Zagrebelsky
4. INCONTRI. SI E' SVOLTO IL 7 LUGLIO 2012 A VITERBO UN INCONTRO SU "EMERGENZE AMBIENTALI, DIRITTO ALLA SALUTE E AZIONE NONVIOLENTA"
Si e' svolto sabato 7 luglio 2012 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione su "Emergenze ambientali, diritto alla salute e all'assistenza, azione nonviolenta di solidarieta' concreta".
5. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Riedizioni
- Giorgia Mancini (a cura di), Ribera, Skira'-Rcs, Milano 2004, 2012, pp. 192, euro 6,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
- Robert K. Massie, Pietro il Grande, Rcs, Milano 1985, 2000, Mondadori, Milano 2012, pp. VIII + 784, euro 12,90 (in supplemento a vari periodici Mondadori).
- Edoardo Nesi, Storia della mia gente, Bompiani-Rcs, Milano 2010, Il sole 24 ore, Milano 2012, pp. XVI + 170, euro 9,90 (in supplemento al quotidiano "Il sole 24 ore").
6. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
7. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 977 del 9 luglio 2012
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