Nonviolenza. Femminile plurale. 385



 

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NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Numero 385 del 5 luglio 2011

 

In questo numero:

1. Contro la guerra una proposta agli enti locali

2. Simone Weil: Non e' il fine

3. Allegra Alacevich: Amalia Glanzmann

4. Allegra Alacevich: Sarah Orne Jewett

5. Allegra Alacevich: Aurora Sanseverino Gaetani

6. Anna Valentina Farina: Wislawa Szymborska

7. Anna Santoro: Caterina Percoto

8. Anna Santoro: Angelina (Lina) Pietravalle

9. Anna Santoro: Gaspara Stampa

10. Elena Silvestrini: Anna Maria Ortese

11. Elena Silvestrini: Amelia Pincherle Rosselli

12. Elena Silvestrini: Saffo

13. Elena Silvestrini: Diodata Saluzzo Roero

14. Vincenza Silvestrini: Maria Montessori

15. Vincenza Silvestrini: Cecilia Motzo Dentice d'Accadia

16. Vincenza Silvestrini: Annamaria Mozzoni

17. Vincenza Silvestrini: Ada Negri

 

1. INIZIATIVE. CONTRO LA GUERRA UNA PROPOSTA AGLI ENTI LOCALI

[Riproponiamo il seguente appello]

 

Proponiamo a tutte le persone amiche della nonviolenza di inviare al sindaco del Comune, al presidente della Provincia ed al presidente della Regione in cui si risiede, una lettera aperta (da diffondere quindi anche a tutti i membri del consiglio comunale, provinciale, regionale, ed ai mezzi d'informazione) con cui chiedere che l'assemblea dell'ente locale approvi una deliberazione recante il testo seguente o uno analogo.

*

"Il Consiglio Comunale [Provinciale, Regionale] di ... ripudia la guerra, nemica dell'umanita'.

Il Consiglio Comunale [Provinciale, Regionale] di ... riconosce, rispetta e promuove la vita, la dignita' e i diritti di ogni essere umano.

Richiede al Governo e al Parlamento che cessi la partecipazione italiana alle guerre in corso.

Richiede al Governo e al Parlamento che si torni al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana.

Richiede al Governo e al Parlamento che l'Italia svolga una politica internazionale di pace con mezzi di pace, per il disarmo e la smilitarizzazione dei conflitti, per il riconoscimento e l'inveramento di tutti i diritti umani per tutti gli esseri umani.

Solo la pace salva le vite".

 

2. MAESTRE. SIMONE WEIL: NON E' IL FINE

[Da Simone Weil, Quaderni, I, Adelphi, Milano 1982, 1991, p. 243.

Simone Weil, nata a Parigi nel 1909, allieva di Alain, fu professoressa, militante sindacale e politica della sinistra classista e libertaria, operaia di fabbrica, miliziana nella guerra di Spagna contro i fascisti, lavoratrice agricola, poi esule in America, infine a Londra impegnata a lavorare per la Resistenza. Minata da una vita di generosita', abnegazione, sofferenze, muore in Inghilterra nel 1943. Una descrizione meramente esterna come quella che precede non rende pero' conto della vita interiore della Weil (ed in particolare della svolta, o intensificazione, o meglio ancora: radicalizzazione ulteriore, seguita alle prime esperienze mistiche del 1938). Ha scritto di lei Susan Sontag: "Nessuno che ami la vita vorrebbe imitare la sua dedizione al martirio, o se l'augurerebbe per i propri figli o per qualunque altra persona cara. Tuttavia se amiamo la serieta' come vita, Simone Weil ci commuove, ci da' nutrimento". Opere di Simone Weil: tutti i volumi di Simone Weil in realta' consistono di raccolte di scritti pubblicate postume, in vita Simone Weil aveva pubblicato poco e su periodici (e sotto pseudonimo nella fase finale della sua permanenza in Francia stanti le persecuzioni antiebraiche). Tra le raccolte piu' importanti in edizione italiana segnaliamo: L'ombra e la grazia (Comunita', poi Rusconi), La condizione operaia (Comunita', poi Mondadori), La prima radice (Comunita', SE, Leonardo), Attesa di Dio (Rusconi), La Grecia e le intuizioni precristiane (Rusconi), Riflessioni sulle cause della liberta' e dell'oppressione sociale (Adelphi), Sulla Germania totalitaria (Adelphi), Lettera a un religioso (Adelphi); Sulla guerra (Pratiche). Sono fondamentali i quattro volumi dei Quaderni, nell'edizione Adelphi curata da Giancarlo Gaeta. Opere su Simone Weil: fondamentale e' la grande biografia di Simone Petrement, La vita di Simone Weil, Adelphi, Milano 1994. Tra gli studi cfr. AA. VV., Simone Weil, la passione della verita', Morcelliana, Brescia 1985; Gabriella Fiori, Simone Weil. Biografia di un pensiero, Garzanti, Milano 1981, 1990; Eadem, Simone Weil. Una donna assoluta, La Tartaruga edizioni, Milano 1991, 2009; Giancarlo Gaeta, Simone Weil, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di Fiesole 1992; Jean-Marie Muller, Simone Weil. L'esigenza della nonviolenza, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1994; Angela Putino, Simone Weil e la Passione di Dio, Edb, Bologna 1997; Eadem, Simone Weil. Un'intima estraneita', Citta' Aperta, Troina (Enna) 2006; Maurizio Zani, Invito al pensiero di Simone Weil, Mursia, Milano 1994]

 

Non e' il fine che importa, ma le conseguenze implicite nel meccanismo stesso dei mezzi messi in opera.

 

3. PROFILI. ALLEGRA ALACEVICH: AMALIA GLANZMANN

[Dal sito www.arabafelice.it riprendiamo la seguente scheda biobibliografica della serie "Dominae" (segnaliamo che queste schede risalgono ad alcuni anni fa).

Per un profilo della curatrice di questa voce, cfr. i "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 557]

 

Pittrice di scuola italiana, nata a Trieste nel 1884 e ivi vissuta fino all'anno della morte (1976).

Bibliografia: Giulio Cesari, Una pittrice triestina: Amalia Glanzmann, in "Rivista mensile della citta' di Trieste", gennaio 1931, anno IV, n. 1, pp. 1-6; AA.VV., Pittrici a Gorizia e nella regione tra Otto e Novecento; Claudio H. Martelli, Dizionario degli artisti di Trieste, dell'Isontino, dell'Istria e della Dalmazia, Trieste, Hammerle Editori, 1997.

 

4. PROFILI. ALLEGRA ALECEVICH: SARAH ORNE JEWETT

[Dal sito www.arabafelice.it riprendiamo la seguente scheda biobibliografica della serie "Dominae"]

 

Scrittrice e romanziera, nacque nel 1849 a South Berwick, nel Maine. Dai testi dell'autrice risulta una volonta' di studiare e riportare la vita delle piccole comunita' del New England con ironia gentile e intuizione. Dopo aver contribuito a diversi periodici, l'autrice pubblico' la prima collezione di storie e sketches, Deephaven, nel 1877, a cui seguirono altre raccolte simili e il suo capolavoro The Country of the Pointed Firs (1896). Il suo romanzo piu' famoso rimane A Country Doctor (1884), che tratta I conflitti interiori di una scienziata. Mori' nel 1909.

Opere: a) romanzi: Deephaven, 1877; A Country Doctor, 1884; The Country of Pointed Firs, 1896; b) racconti pubblicati sulle riviste "The Atlantic Monthly" e "The Century Magazine": A Dunnett Shepherdess, 1899; The Foreigner, 1900; In Dark New England Days, 1900; The Landscape Chamber, 1887; Tom's Husband, 1882; William's Wedding, 1910, sequel di A Dunnett Shepherdess e di una parte di Country of the Pointed Firs.

Bibliografia: AA.VV., Novels and Stories, New York, Library of America, 1994; AA.VV., The Country of the Pointed Firs and Other Fiction, Terry Heller, Oxford, 1996.

 

5. PROFILI. ALLEGRA ALACEVICH: AURORA SANSEVERINO GAETANI

[Dal sito www.arabafelice.it riprendiamo la seguente scheda biobibliografica della serie "Dominae"]

 

Nata a Saponara, Potenza, il 28 aprile 1669, mori' a Napoli il 2 luglio 1726. Figlia di Carlo principe di Bisignano e di Maria Fardella, principessa di Pacecco, sposo' nel 1680 Girolamo Acquaviva di Conversano e, rimasta vedova nel 1681, si uni' in seconde nozze con Nicola Gaetani d'Aragona, conte di Alife e duca di Laurenzano. Di formazione musicale e letteraria, entro' nel 1691 a far parte dell'Arcadia romana, col nome di Lucinda Coritesia, e nel 1703 della Colonia arcadica napoletana Sebezia. Partecipo' alle attivita' dell'Accademia degli Spensierati di Rossano, invitandone i membri ai salotti da lei intrattenuti presso Napoli (a casa Gaetani a Port'Alba) e Piedimonte d'Alife Matese, paese in cui fece edificare la chiesa della SS. Concezione di Maria ed il monastero connesso (1710). I suoi scritti, per lo piu' poesie, pur denotando una certa fissita' nell'applicazione dei canoni arcadici, sono appassionati e  vivaci; varie raccolte poetiche le comprendono: si ricordino le Rime degli Arcadi (1716 e 1736), i Componimenti poetici (1726) e la Raccolta di rime di illustri napoletani (1702). La dimestichezza di Aurora Sanseverino con la musica si esplicita nella corrispondenza corposa e duratura (1698-1712) col musicista G. A. Perti, nella sua personale stesura dei testi di numerose cantate (L'ipocondria, Dove del bel Torano, Lucinda e Delia etc.) nonche' nelle tantissime e lodate commissioni date a celeberrimi compositori dell'epoca (A. Scarlatti, N. Giuvo, Haendel), cantate e musicate da virtuosi di fama internazionale. Generosa mecenate, Aurora Sanseverino contribui' con il proprio gusto a influenzare la produzione dell'allora prestigiosa Confraternita dei Sette Dolori e delle altre istituzioni teatrali e musicali napoletane e a favorire l'intellighenzia locale che stava apportando un rinnovamento culturale profondo che all'epoca poteva apparire rivoluzionario.

Opere; AA. VV. Rime degli Arcadi, Roma 1716; L. Bergalli, Componimenti poetici delle piu' illustri rimatrici, Venezia, 1726; Gobbi, Scelta di sonetti e di canzoni, Venezia, 1739; Rossi, Florilegio femminile, Genova, 1840; Campora, Raccolta di rime di illustri napoletani, Napoli, 1701; AA.VV., Rime degli arcadi aggiunte a quelle dei coniugi Zappi, Venezia, 1736.

Bibliografia: A. Levati, Dizionario biografico cronologico degli uomini illustri, Milano, Bettoni, 1822; G. Canonici Fachini, Prospetto biografico delle donne italiane rinomate in letteratura, Venezia, 1824; P. L. Ferri, Biblioteca femminile italiana, Padova, Crescini, 1842; AA.VV, Biografia degli uomini illustri del Regno di Napoli, Napoli, Gervasi, 1843; M. Bandini Buti, Poetesse e scrittrici, Roma, Istituto Editoriale Italiano Tosi, 1942; L. Ferrari, Onomasticon, Milano, Hoepli, 1947; A. Magaudda e D. Costantini, Aurora Sanseverino (1669-1726)..., in AA.VV., Giacomo Francesco Milano e il ruolo dell'aristocrazia nel patrocinio delle attivita' musicali nel secolo XVIII, Reggio Calabria, Laruffa, 2001.

 

6. PROFILI. ANNA VALENTINA FARINA: WISLAWA SZYMBORSKA

[Dal sito www.arabafelice.it riprendiamo la seguente scheda biobibliografica della serie "Dominae" (segnaliamo che queste schede risalgono ad alcuni anni fa).

Su Anna Valentina Farina riprotiamo la seguente scheda di alcuni anni fa: "E' nata il 14 febbraio 1981 a Caserta. Dal 1994 studia pianoforte, nel 1998 consegue la licenza di Solfeggio presso il Conservatorio S. Pietro a Maiella di Napoli. Nel 2000, dopo aver conseguito il diploma magistrale presso l'Istituto A. Manzoni di Caserta, si iscrive al corso di laurea in Filosofia presso l'Universita' degli Studi Federico II di Napoli. Parallelamente allo studio della filosofia e allo studio della musica, coltiva la passione per la poesia che l'ha portata a comporre versi"]

 

Nasce a Poznan il 2 luglio 1923. Nel 1931 si trasferisce con la sua famiglia a Cracovia. In questa citta' compie gli studi liceali. Dal 1945 al 1948 studia letteratura polacca e sociologia all'Universita' Jagellonica con notevoli difficolta' a causa dell'occupazione tedesca. Restera' legata a Cracovia per tutta la vita. Dal 1953 al 1966 redige il settimanale "Vita Letteraria", successivamente continuera' a collaborarvi come esterna fino al 1981. Dal 1993 uno dei maggiori quotidiani polacchi, la "Gazeta Wyborcza", pubblica le sue recensioni su un supplemento letterario. Il 1993 E' l'anno che apre una stagione ricca di premi e riconoscimenti che culminerA' con il Nobel per la letteratura nel 1996: in Germania viene insignita del premio Goethe (1993); in Austria del premio Herder (1995). Fino ad oggi ha pubblicato dieci raccolte poetiche. Attualmente vive e lavora a Cracovia. Marcel Reich-Ranicki l'ha definita "la poetessa piu' rappresentativa della sua nazione, la cui poesia lirica, ironica e profonda, tende verso la poesia lirica filosofica".

Opere: Dlatego zyjemy (1952); Pytania zadawane sobie (1954); Wolanie do Yeti (1957, Edizione italiana: Appello allo Yeti, Scheiwiller, 2005); Sol (1962, Edizione italiana: Sale, Scheiwiller, 2005); Sto pociech (1967, Edizione italiana: Uno spasso, Scheiwiller, 2003); Wszelki wypadek (1972, edizione italiana: In ogni caso, Scheiwiller, 2003); Wielka liczba (1976, edizione italiana: Grande numero, Scheiwiller, 2006); Ludzie na moscie (1986, edizione italiana: Gente sul ponte, Scheiwiller, 1996); Lektury nadobowiazkowe (1992, edizione italiana: Letture facoltative Adelphi, 2005); Koniec i poczatek (1993, edizione italiana: La fine e l'inizio, Scheiwiller, 1997); Widok z ziarnkiem piasku (1996, edizione italiana: Vista con granello di sabbia, Adelphi, 1998); Poczta literacka (2000, edizione italiana: Posta letteraria, ossia come diventare (o non diventare) scrittore, Scheiwiller, 2002); Chwila (2002, edizione italiana: Attimo, Scheiwiller, 2004); Dwukropek (2005, edizione italiana: Due punti, Adelphi, 2006); 25 poesie, Mondadori, 1998; Taccuino d'amore, Scheiwiller, 2002; Discorso all'ufficio oggetti smarriti. Poesie 1945-2004, Adelphi, 2004).

Bibliografia: Luca Bernardini, La poesia dei gesti quotidiani nei versi minimalisti della Szymborska, "l'Unita'", 10 marzo 1997; Benedetta Craveri, Wislawa Szymborska: quando il gatto si offende. Intervista con il Premio Nobel, "La Repubblica", 18 dicembre 1998; Milena Gammaitoni, L'agire sociale del poeta. Wislawa Szymborska nella vita dei lettori, in Polonia e in Italia, Franco Angeli, 2005.

 

7. PROFILI. ANNA SANTORO: CATERINA PERCOTO

[Dal sito www.arabafelice.it riprendiamo la seguente scheda biobibliografica della serie "Dominae" (segnaliamo che queste schede risalgono ad alcuni anni fa).

Per un profilo dell'autrice di questa voce, cfr. "Nonviolenza. Femminile plurale" n. 345]

 

Nata nel 1812 da nobile famiglia, a S. Lorenzo di Soleschiano nel Friuli, rimasta orfana del padre, fu educata dalle suore, poi continuo' privatamente a studiare francese, tedesco, latino. Nel 1841 pubblico' sulla "Favilla" di Trieste, S. Giovanni Battista, il primo racconto, in seguito collaborera' a  "La Favilla", "La Ricamatrice", "Il giornale delle famiglie", "Il mondo letterario", "La Nuova Antologia"... e si occupera' attivamente di pedagogia (fu ispettrice degli Educandati femminili del Veneto). Stimata da letterati  (Francesco Dall'Ongaro, Tommaseo - che scrisse la Prefazione alla edizione del 1858 dei suoi Racconti -,  Mazzoni, Lambruschini, Tenca, Correnti, Manzoni, Carducci, Verga - del quale presento', nel 1971, Storia di una capinera -...) e molto letta da donne e uomini, a causa di una grave artrite, di dolorose vicende familiari (tra le quali la morte della madre), e di una sfortunata storia d'amore, negli ultimi anni rallento' il lavoro, rifiuto' collaborazioni a riviste e si isolo' nella sua amata campagna a Soleschiano. Mori'  nel 1887.

Opere: Racconti, prefazione di N. Tommaseo, Firenze, Le Monnier, 1858; Racconti con aggiunta di nuovi, Genova, La donna e la famiglia, 1863; Dieci raccontini per fanciulle, Trieste, Weis, 1865; Novelle scelte, Milano, Carrara, 1980; Scritti friuliani, Udine, Libreria Editrice Aquileia, 1929; L'album della suocera e altri racconti, Milano, 1945; L'anno della fame e altri racconti, Torino, Einaudi, 1945; Racconti, a cura di M. Prisco, Firenze, Vallecchi, 1972; Novelle, Bologna, Cappelli, 1974.

Bibliografia: A. De Gubernatis, Dizionario biografico degli scrittori contemporanei, Firenze, Le Monnier, 1879, poi Roma, 1895; G. D'Aronco, Carteggio inedito di Caterina Percoto, estratto da "La Porta Orientale", ottobre-dicembre 1947; Letteratura Italiana, Dizionario Einaudi, Gli autori; V. Branca, Per Caterina Percoto, in "Lettere Italiane", XI, 1959; A. Barone, Rassegna di studi critici su Caterina Percoto, in "Critica letteraria", 39, 1983; G. Livi, in Da una stanza all'altra, Milano, Garzanti, 1984; AA.VV., Caterina Percoto nella cultura italiana nazionale e regionale dell'Ottocento, Udine, 1985; R. Caira Lumetti, Le umili operaie, Lettere di Luigia Codemo e Caterina Percoto, Napoli, 1985; A. Santoro, in Narratrici italiane dell'800, Napoli, Federico e Ardia, 1987; G. Livi, in Le stanze ritrovate, Venezia, Eidos, 1991.

 

8. PROFILI. ANNA SANTORO: ANGELINA (LINA) PIETRAVALLE

[Dal sito www.arabafelice.it riprendiamo la seguente scheda biobibliografica della serie "Dominae"]

 

Angelina (Lina) Pietravalle, molisana, nacque nel 1887. Ancora bambina si trasferi' a Torino per qualche anno e poi visse tra il Molise, Torino e Napoli dove mori' nel 1956.

Collaboro' a vari giornali del Mezzogiorno, scrisse romanzi, racconti e libri per ragazzi, per la maggior parte stampati a Milano.

Opere: I racconti della terra, Milano, Mondadori, 1924; Il fatterello, Novelle, Milano-Verona, Mondadori, 1928; Storie di paese, Novelle, Milano-Verona, Mondadori, 1930; Le catene, romanzo, Milano, Mondadori, 1930; Molise, in Visioni spirituali d'Italia, Firenze, Nemi, 1931; Marcia nuziale, Milano, Bompiani, 1932; Pagine chiare (per le scuole); Erbe amare, Milano Ceschina, 1960 (a cura di E. Falqui); Novelle molisane, Campobasso, Casa del Libro, 1975 (a cura di N. Pietravalle); ristampe anastatiche: Molise, rist. anast. Nemi 1931; Le catene, romanzo, rist. anast. dell'ed. Mondadori 1930; Marcia nuziale, rist. anast. dell'ed. Bompiani 1932.

Bibliografia: Enciclopedia Universale Rizzoli-Larousse, 1970; Dizionario della letteratura italiana, Roma-Bari, Laterza, 1967; Catalogo unico Bibliografia Italiana; Enciclopedia biografica e bibliografica italiana, Serie VI, Roma, Ist. Ed. Tosi, 1941; Bibliografia Nazionale Italiana; F. Flora, Appunti su Lina Pietravalle, in Scrittori contemporanei, Pisa, 1952; A. Santoro, Il Novecento. Antologia di scrittrici italiane del primo ventennio, Roma, Bulzoni, 1997 (con bibliografia e testi).

 

9. PROFILI. ANNA SANTORO: GASPARA STAMPA

[Dal sito www.arabafelice.it riprendiamo la seguente scheda biobibliografica della serie "Dominae"]

 

Nata a Padova nel 1523 da una nobile famiglia di origine milanese, visse, dopo la morte del padre, a Venezia, con la madre, il fratello Baldassare, poeta, e la sorella Cassandra, cantatrice. Fu edotta nelle lettere e nella musica. Amo' il conte Collatino di Collalto, al quale sono dedicate la maggior parte delle rime pubblicate postume dalla sorella Cassandra. Dopo l'abbandono del conte, visse un nuovo importante amore con Bartolomeo Zen. Nell'Accademia dei Dubbiosi, di cui fece parte, prese il nome di Anassilla. Mori' a Venezia nel 1554.

Opere: Rime (tre sonetti), in Sesto libro delle Rime di diversi autori nuovamente raccolte et mandate in luce con un discorso di Girolamo Ruscelli, 1553; Rime, a cura di G. Benzone, 1554 (postumo).

Bibliografia: G. Reichenbach, L'altro amore di Gaspara Stampa, Bologna, 1907; A. Salza (a cura di), G. Stampa - V. Franco, Rime, Bari, Laterza, 1913; A. Salza, Madonna Gasparina Stampa secondo nuove indagini, in "Giornale storico della letteratura italiana", LXII, 1913, pp. 1-101; Madonna Gasparina Stampa e la societa' veneziana del suo tempo. Nuove discussioni, ivi, LXIX, 1917, pp. 217-306, LXX, 1917, pp. 1-60, 281-299; E. Donadoni, Gaspara Stampa, Messina, 1919; G. A. Cesario, Gaspara Stampa donna e poetessa, Napoli, 1920; G. Toffanin, Le piu' belle pagine di G. Stampa, V. Colonna, V. Gambara e I. Morra, Milano, 1929; Petrarchiste del cinquecento, in "La Rinascita", I, 1938, 3, pp. 73-93; J. De Blasi, Le scrittrici italiane dalle origini al 1800, Firenze, 1930-31; G. Macchia, Quattro poetesse del Cinquecento, in "Rivista rosminiana", XXXI, 1937, pp. 152-157; L. Russo, Gaspara Stampa e il petrarchismo del 500, in "Belfagor", XIII, 1958, pp. 1-20; M. Bellonci (a cura di), Gaspara Stampa, Rime, Milano, Rizzoli, 1976; L. Borsetto, Narciso ed Eco. Figura e scrittura nella lirica femminile..., in AA.VV., Nel cerchio della luna, a cura di M. Zancan, Venezia, Marsilio, 1983; M. Zancan, Gaspara Stampa, in AA.VV., Studi in onore di V. Zaccaria, Milano, Unicopli, 1987; Ead., Venezia e il Veneto, in Letteratura Italiana, Storia e geografia, II, 1, L'eta' moderna, Torino, Einaudi, 1988; Ead., L'intellettualità femminile..., in "Annali d'Italianistica", v. 7, 1989; Ead., Gaspara Stampa, in Arslan-Chemello-Pizzamiglio (a cura di), Le stanze ritrovate..., Venezia, Eidos, 1991; E. Cecchi, N. Sapegno, Storia della letteratura italiana. Il Cinquecento, Garzanti, Milano 1992, pp. 271-276; G. Ferroni, Storia della letteratura italiana. Dal Cinquecento al Settecento, Einaudi, Torino 1995, p. 108; G. Baldi, S. Giusso, Dal testo alla storia dalla storia al testo, vol. B, Paravia, Torino 1998, pp. 477-478; Letteratura Italiana, Dizionario biobibliografico, Gli autori, Einaudi.

 

10. PROFILI. ELENA SILVESTRINI: ANNA MARIA ORTESE

[Dal sito www.arabafelice.it riprendiamo la seguente scheda biobibliografica della serie "Dominae" (segnaliamo che queste schede risalgono ad alcuni anni fa)]

 

Scrittrice, nata a Roma nel 1914. Ha trascorso gli anni della giovinezza a Napoli e ha svolto un'intensa attivita' giornalistica. Ha ottenuto il premio Viareggio nel 1953 per Il mare non bagna Napoli e il premio Strega nel 1967 per Poveri e semplici. E' morta a Rapallo nel 1998.

Opere: Angelici dolori, Milano, 1937; L'infanta sepolta, Milano, 1948; Il mare non bagna Napoli, Torino, 1953; I giorni del cielo, Milano, 1958; Silenzio a Milano, Bari, 1958; L'iguana, Firenze, 1965; Poveri e semplici, Firenze, 1967; La luna sul muro, Firenze, 1968; L'alone grigio, Firenze, 1969; Il porto di Toledo. Ricordi della vita irreale, Milano, 1975; Il cappello piumato, Milano, 1979; Il treno russo, Catania, 1983; Il mormorio di Parigi, Roma-Napoli, 1986; Il cardillo addolorato, Adelphi, 1986; La morte del folletto, Genzano, 1987; Estivi terrori, Catania, 1987; In sonno e in veglia, Milano, 1987; La lente scura. Scritti di viaggio, a cura di L. Clerici, Milano, 1991; Corpo celeste, 1997.

Bibliografia: C. Varese, Il mare non bagna Napoli, "Nuova Antologia", CDLX, 1954, pp. 266-74; Dizionario universale della letteratura contemporanea, Milano, Mondadori, 1963, vol. III, p. 903; I. Scaramucci, Anna Maria Ortese, in AA. VV. Letteratura Italiana. I contemporanei, vol. V, Milano, 1974, pp. 887-991; L. Farina, Anna Maria Ortese: testimone del tempo, in "Letture", dicembre 1983, pp. 891-900; S. Petrignani, Le signore della scrittura, La Tartaruga, 1984; G. Amoroso, Anna Maria Ortese, in AA. VV. La realta' e il sogno. Narratori italiani del Novecento, a cura di G. Mariani e M. Petrucciani, vol. II, Roma, 1987, pp. 463-70; G. Bozzi, Invito alla lettura di Anna Maria Ortese, Mursia, 1988; Enciclopedia della letteratura, Garzanti, Milano, 1991, p. 696; E. Cecchi, N. Sapegno, Storia della letteratura italiana, Garzanti, Milano, 1992, Il Novecento, tomo II, pp. 605-607 e 975; M. Farnetti, Anna Maria Ortese, Mondadori, 1998; Anna Maria Ortese. Atti del convegno di studi (a cura di De Nicola F. e Zannoni P. A.), Libri & Comunicazione, 1999.

 

11. PROFILI. ELENA SILVESTRINI: AMELIA PINCHERLE ROSSELLI

[Dal sito www.arabafelice.it riprendiamo la seguente scheda biobibliografica della serie "Dominae"]

 

Nata a Venezia nel 1870. Fu educata agli ideali del Risorgimento. Esordi' con il dramma Anima, vincitore di un concorso nazionale, che la fece conoscere negli ambienti intellettuali. Scrisse novelle, commedie in dialetto veneto e libri per bambini. Dopo la morte dei figli Carlo e Nello Rosselli, abbandono' la scrittura. Mori' a Firenze nel 1953.

Opere: Anima, Torino, 1901; Una buona iniziativa. Esposizione e vendita di lavoro femminile nazionale a Roma, in "Nuova Antologia", primo febbraio 1903; Felicita' perduta, Livorno, 1903; Illusione, L'idea fissa, L'amica, Roma-Torino, 1906; Gente oscura, 1903; El refolo, Milano, 1912; San Marco, Milano, 1919; Emma Lione, Firenze, 1924; Fratelli minori, Firenze, 1921; Virginia Mieli Nathan. Parole commemorative, Roma, 1926; libri per l'infanzia: Topinino, Torino-Roma, 1905; Topinino garzone di bottega, Firenze, 1909; traduzioni: M. Maeterlink, L'uccellino azzurro, fiaba in sei atti, Firenze, 1926.

Bibliografia: L. Russo, I narratori, Milano, 1958; Dizionario enciclopedico della letteratura italiana, a cura di G. Petronio, Laterza, Bari, 1970, vol. IV.

 

12. PROFILI. ELENA SILVESTRINI: SAFFO

[Dal sito www.arabafelice.it riprendiamo la seguente scheda biobibliografica della serie "Dominae"]

 

Poetessa vissuta tra il VII e il VI secolo a. C. Nasce nell'isola di Lesbo a Ereso o, secondo un'altra tradizione, a Mitilene dove fu alla guida di un tiaso, frequentato da fanciulle aristocratiche, dedite al culto delle Muse e di Afrodite. Le lotte per il potere nell'isola di Lesbo la costrinsero all'esilio in Sicilia tra il 604-603 e il 596-595. Le sue poesie, in dialetto eolico, furono raccolte dagli alessandrini in nove libri, divisi secondo il metro. Alcuni suoi versi sono dedicati al fratello Carasso e all'amata figlia Cleide.

Opere: I frammenti di Saffo sono editi in: E. Lobel e D. L. Page, Poetarum Lesbiorum Fragmenta, Oxford, 1955; Id., Lirica graeca selecta, Oxonii, 1968; I lirici greci, traduzione italiana di F. M. Pontani, Torino, Einaudi, 1969; si segnala la traduzione poetica di S. Quasimodo, in Lirici greci, Corrente, Milano 1940.

Bibliografia: F. Della Corte, Saffo. Storia e leggenda, Mazzotta, 1950; D. L. Page, Sappho and Alcaeus. An introduction to the Study of Ancient Lesbian Poetry, Oxford, 1955; C. Gallovotti, Saffo e Alceo. Testimonianze e frammenti, Napoli, Libreria Scientifica Editrice, 1963; G. Perrotta, Saffo e Pindaro, Bari, 1967 (1935); M. Ragone, Contributo all'interpretazione di Saffo, Federico & Ardia, 1968; A. Lesky, Storia della letteratura greca, Il Saggiatore, Milano 1985, vol. I, pp. 189-200; D. Del Corno, Letteratura greca, Principato, Milano 1988, pp. 100-106; F. Lasserre, Sappho: une autre lecture, Antenore, 1989; G. Mascioni, Saffo di Lesbo. Donna d'amore e poesia, Rusconi, 1991; AA. VV., Rose di Pieria, a cura di F. De Martino, Levante, Bari 1991; A. Paradiso, Saffo, la poetessa, in Grecia al femminile, a cura di N. Loraux, Laterza, Bari 1993; F. De Martino, Lirica eolica, Levante, Bari 1996; L. Canfora, Storia della letteratura greca, Laterza, Bari 1999, pp. 86-89; F. De Martino, Scrittrici greche, Levante, Bari.

 

13. PROFILI. ELENA SILVESTRINI: DIODATA SALUZZO ROERO

[Dal sito www.arabafelice.it riprendiamo la seguente scheda biobibliografica della serie "Dominae"]

 

Nata a Torino nel 1775 da nobile famiglia, componeva versi fin da piccola. Suo maestro fu Tommaso Valperga di Caluso che la spinse a pubblicare i sui componimenti poetici. Socia dell'Accademia delle Scienze, entro' nell'Accademia di Fossano e poi in Arcadia col nome di Glaucilla Erotea, e poi nella Dora col nome di Dafne. Fu ammirata dai contemporanei Parini, Monti, Foscolo, Alfieri, Bandettini... Ludovico di Breme considero' la sua lirica "Le rovine" come un modello di poesia romantica. Nel 1799 sposo' Massimiliano Roero di Ravello e dopo appena tre anni resto' vedova e senza figli. Scrisse poemi, poesie, tragedie, novelle. Mori' a Torino, dopo una lunga malattia, nel 1840.

Opere: Versi, Torino, 1796; Poesie, Pisa, 1802-19; Canzone alla santita' di Pio VI; Canzone, in Tributo dei pastori della Dora pel miracolo del SS. Sacramento, Torino, 1803; Sonetto in morte dI M. Pizzelli, Cuccovilla, Roma 1808; Ode, Torino, 1815; Le rovine, 1816; Opere (4 volumi), Torino, Pomba, 1816; Tragedie, Torino, 1817 (comprensivo di Erminia, Tullia); Ipazia, ovvero delle filosofie, Torino, 1827; Novelle, edizione curata da A. Manzoni, Milano, Ferrario, 1830; Il castello di Binasco, Firenze, 1832; La sibilla, Torino, 1833; Cantica in morte di V. Monti, Bologna, 1835; Poesie postume, Torino, 1843; Lettere, nell'Epistolario di Caterina Franceschi Ferrucci, a cura di G. Guidetti, Reggio Emilia, 1910; Novelle, trad. L. Loy, Olschki, 1989.

Bibliografia: A. Verona, Le donne illustri d'Italia, Milano, Colombo, 1864; O. Greco, Bibliografia femminile italiana del XIX secolo, Venezia, 1875; E. Castreca Brunetti,  Aggiunta alla Biblioteca femminile italiana del Conte P. Leopoldo Ferri,  Roma 1844; Ginevra Canonici Fachini, Prospetto biografico delle donne italiane rinomate in letteratura dal sec. XIV fino ai nostri giorni, Venezia, 1824; Dizionario enciclopedico della letteratura italiana, a cura di G. Petronio, Laterza, Bari 1970, vol. V; L. Nay, Saffo tra le Alpi. Diodata Saluzzo e la critica, Bulzoni, 1990; Il Romanticismo in Piemonte: Diodata Saluzzo. Atti del Convegno di studi (Saluzzo, 29 settembre 1990), a cura di M. Guglielminetti e P. Trivero, Olschki, 1993; Poesia italiana. Il Settecento. L'Ottocento, a cura di G. Gronda, M. Cucchi, Garzanti, Milano, 1994, pp. 385-389.

 

14. PROFILI. VINCENZA SILVESTRINI: MARIA MONTESSORI

[Dal sito www.arabafelice.it riprendiamo la seguente scheda biobibliografica della serie "Dominae" (segnaliamo che queste schede risalgono ad alcuni anni fa)]

 

Nata il 31 agosto 1870 a Chiaravalle, in provincia di Ancona, da genitori di modeste condizioni economiche, nel 1896 si laurea in Medicina ed e' la prima donna italiana ad esercitare la professione di medico. Si specializza in Neuropsichiatria infantile e si impegna nella ricerca di una via pedagogica. Si reca a Parigi e a Londra per studiare i metodi di Jean Marc Gaspard Itard e Edouard Seguin. Impegnata nel movimento femminista, partecipo' ai Congressi di Berlino (1896) e di Londra (1900). Studiosa di Filosofia e di Antropologia, consegue nel 1903 la libera docenza in Antropologia. Il suo metodo pedagogico si concretizza nel 1907 quando viene aperta in Roma la prima "Casa dei bambini", il cui modello e il suo metodo si diffondono in Italia e all'estero. Con l'avvento del fascismo e dell'egemonia pedagogica gentiliana, la Montessori si trova sempre piu' isolata ed inizia un volontario esilio in Spagna, Inghilterra, India dove, insieme al figlio Mario, crea istituzioni educative e tiene corsi di preparazione per insegnanti. Tornata in Europa, ottiene numerosi riconoscimenti. Si spegne in Olanda nel 1952.

Opere: Il metodo della pedagogia scientifica applicato all'educazione infantile nelle case dei bambini, Lapi, Citta' di Castello 1909; Antropologia pedagogica, Vallardi, Milano 1910; L'autoeducazione nelle scuole elementari, Maglione, Roma 1916; Manuale di pedagogia scientifica, Morano, Napoli 1921; I bambini viventi nella Chiesa, Morano, Napoli 1922; La vita in Cristo, Ferri, Roma 1931; La pace e l'educazione, Alighieri, Milano 1933; Il bambino in famiglia, Tuderte, Todi 1936; Educazione e pace, Garzanti, Milano 1949; Formazione dell'uomo, Garzanti, Milano 1949; La santa messa spiegata ai bambini, Garzanti, Milano 1949; Il segreto dell'infanzia, Garzanti, Milano 1950; La scoperta del bambino, Garzanti, Milano 1950; Educazione alla liberta', Laterza, Bari 1950; La mente del bambino, Garzanti, Milano 1952; Dall'infanzia all'adolescenza, Garzanti, Milano 1970; Come educare il potenziale umano, Garzanti, Milano 1970; Educazione per un mondo nuovo, Garzanti, Milano 1970; Psicoaritmetica. L'aritmetica sviluppata secondo le indicazioni della psicologia infantile durante 25 anni di esperienza, Garzanti, Milano 1971.

Bibliografia: B. Bianchi, Il sistema educativo di Maria Montessori, Le Monnier, Firenze 1952; S. Valitutti, Il problema dell'educazione nel pensiero di Maria Montessori, Vita dell'Infanzia, Roma 1953; G. M. Bertin, Il fanciullo montessoriano e l'educazione infantile, Armando, Roma 1963; F. De Bartolomeis, Maria Montessori e la pedagogia scientifica, Garzanti, Milano 1980; G. Battista, L'educazione religiosa in Maria Montessori, Massimo, Milano 1989; S. Bucci, Educazione nell'infanzia e pedagogia scientifica. Da Froebel a Montessori, Bulzoni, Roma 1990; C. Tornar, Attualita' scientifica nella pedagogia di Maria Montessori, Anicia, Roma 1991; G. Cives, La pedagogia scomoda. Da Pasquale Villari a Maria Montessori, La Nuova Italia, 1994; G. De Martino, M. Bruzzese, Le filosofe, Liguori, Napoli 1994, pp. 339-342; M. Laeng, Proposta di un manifesto per una pedagogia strutturalistica neomontessoriana, Opera Nazionale Montessori, 1997; R. Fornaca, R. S. Di Pol, Dalla certezza alla complessita'. La pedagogia scientifica del '900, Principato, Milano 1997, pp. 127-134.

 

15. PROFILI. VINCENZA SILVESTRINI: CECILIA MOTZO DENTICE D'ACCADIA

[Dal sito www.arabafelice.it riprendiamo la seguente scheda biobibliografica della serie "Dominae"]

 

Nata nel 1898 da una aristocratica famiglia napoletana, nel 1922 vinse il Concorso per l'insegnamento della Filosofia nei licei. Successivamente consegui' la libera docenza e fu (dal 1925) titolare dell'insegnamento di Storia della Filosofia all'Universita' di Cagliari. Dal 1954 insegno' Pedagogia all'Universita' di Napoli. Vicina al pensiero di Giovanni Gentile, fu attenta anche al pensiero crociano. Ha svolto un'importante opera di traduzione e divulgazione dei classici del pensiero stranieri. Mori' nel 1981.

Opere: F. D. E. Schleiermacher, 1914; Il razionalismo religioso di E. Kant, 1920; Tommaso Campanella, 1921; Storia della pedagogia, 1940; La scienza nel Rinascimento e nell'eta' moderna, 1949; L'attivismo, 1957; La scuola secondaria in Italia, 1958; Legislazione scolastica e autonomie, 1964; Il pensiero e il metodo di M. Montessori, 1971.

Bibliografia: Chi e'? Dizionario biografico degli italiani d'oggi, II ed., 1931, p. 333; G. Vaccaro (a cura di), Panorama biografico degli italiani d'oggi, vol. II, 1956, p. 360; M. Gastaldi, Dizionario delle scrittrici contemporaneee, 1957, p. 326; A. Masullo, Cecilia Motzo Dentice d'Accadia, Napoli, 1982; G. De Martino, M. Bruzzese, Le filosofe, Liguori, Napoli 1994, pp. 276-277.

 

16. PROFILI. VINCENZA SILVESTRINI: ANNAMARIA MOZZONI

[Dal sito www.arabafelice.it riprendiamo la seguente scheda biobibliografica della serie "Dominae"]

 

Nata a Milano nel 1837 da una ricca famiglia, frequento' il celebre Collegio Femminile della Guastalla. Militando nelle associazioni femminili, propose un'attenta analisi della posizione sociale delle donne nell'Italia postunitaria, che fu posta anche all'attenzione del Parlamento nazionale (da cui le donne erano escluse). Ripropose in termini filosofici la questione dei diritti delle donne, mostrando come l'esclusione delle donne dall'istruzione pubblica e dai diritti civili ponesse un contrasto tra diritto naturale e diritto positivo. Dal 1870 comincio' ad insegnare filosofia nella Scuola Superiore Femminile "Maria Gaetana Agnesi" di Milano e collaboro' al periodico "La Riforma del secolo XIX". Critico' il governo Depretis sul tema del suffragio universale e, successivamente, su incarico di Francesco De Sanctis, ministro della Pubblica Istruzione, partecipo' al Congresso internazionale per i diritti delle donne a Parigi, relazionando sulle pari opportunita' culturali. Nel 1879 aderi' alla "Lega della democrazia", federazione di repubblicani, radicali e socialisti, continuando a collaborare al periodico "La donna". Nel 1881 fu in aspra polemica con l'on. G. Zanardelli sulla questione del voto alle donne. La conoscenza di Filippo Turati (1883) accentuo' l'indirizzo socialista che la porto', nel 1889, a fondare la Lega socialista milanese e a collaborare a "Critica sociale", la rivista di Turati. Mori' a Roma nel giugno del 1920.

Opere: La donna e i suoi rapporti sociali, 1864; La donna in faccia al progetto del nuovo Codice civile italiano, 1865; Un passo avanti nella cultura femminile. Tesi e progetto, 1866; La servitu' delle donne, traduzione di J. S. Mill, The Subjection of Women, 1870; Del voto politico alle donne, conferenza del 1877; La liberazione della donna, a cura di F. Pieroni Bortolotti, Mazzotta, Milano 1975.

Bibliografia: O. Greco, Bibliobiografia femminile italiana del XIX secolo, Venezia, 1875; C. Catanzaro, La donna italiana nelle scienze, nelle lettere e nelle arti, Firenze, 1899; A. De Gubernatis, Dizionario biografico degli scrittori contemporanei, Firenze, 1879; Id., Dictionnaire international des ecrivains du monde latin, Firenze, 1899; M. Bandini-Buti, Poetesse e scrittrici, in Enciclopedia biobibliografica italiana, vol. II, 1942, p. 350; G. Conti Odorisio, Storia dell'idea femminista in Italia, Eri, Roma 1980; G. De Martino, M. Bruzzese, Le filosofe, Liguori, Napoli 1994, pp. 264-267.

 

17. PROFILI. VINCENZA SILVESTRINI: ADA NEGRI

[Dal sito www.arabafelice.it riprendiamo la seguente scheda biobibliografica della serie "Dominae"]

 

Poetessa e scrittrice, nata a Lodi nel 1870. Di umili origini, orfana di padre, trascorse un'infanzia povera e infelice. Fu maestra elementare e sposo' nelle sue opere la causa del proletariato e del femminismo. Si uni' in matrimonio a un industriale biellese dal quale si separo' dopo la nascita di un figlio. Collaboro' a numerosi quotidiani e riviste, fu accolta nel 1940 nell'Accademia d'Italia. Mori' a Milano nel 1945.

Opere: a) poesia: Fatalita', Milano, 1892; Tempeste, ivi, 1894; Maternita', ivi, 1904; Dal profondo, ivi, 1910; Esilio, ivi, 1914; Il libro di Mara, ivi, 1914; I canti dell'isola, ivi, 1924; Vespertina, ivi, 1931; raccolte poi in Poesie, Mondadori, Milano 1948; b) novelle: Le solitarie, Milano, 1917; Finestre alte, ivi, 1923; Sorelle, ivi, 1929; c) narrativa e prosa: Orazioni, ivi, 1918; Stella mattutina, ivi, 1921; Le strade, ivi, 1926; Di giorno in giorno, ivi, 1933; Il dono, ivi, 1936; Erba sul sagrato, ivi, 1933; d) traduzione del romanzo di A. F. Prevost, Manon Lescaut, ivi, 1930.

Bibliografia: L. Alemanni, Poesie di Ada Negri, Lodi, 1892; R. Barbiera, Verso l'ideale, Milano, 1905; G. Chiarella, Il grido di dolore di una poetessa vivente, Genova, 1905; A. Bellino, L'idea sociale nel dominio dell'arte e la poesia di Ada Negri, Girgenti, 1911; R. Serra, Le lettere, La Voce, Firenze 1914; G. Antonini, Ada Negri e Annie Vivanti, in "Il romanzo contemporaneo in Italia", Aquila, 1920, pp. 314-20; C. Angelini, Testimonianze cattoliche, Pavia, 1928; A. G. Borgese, La vita e il libro, Bologna, 1928; A. Momigliano, Impressioni di un lettore contemporaneo, Mondadori, Milano 1928; E. Allodoli, Il romanzo contemporaneo, "Annali istruzione media", 25 febbraio 1931; L. Berra, Ada Negri da "Fatalita'" a "Vespertina", in "Vita e pensiero", settembre 1931; A. G. Borgese, Ada Negri, in "Corriere della Sera", 4 gennaio 1931; P. Giuton, Ada Negri, in "Mercure de France", Parigi, 1936; G. Alessandrini in "Meridiano", 18 agosto 1940; B. Croce, L'ultima Ada Negri, in La letteratura della nuova Italia, Bari, 1940, vol. VI, pp. 291-301; E. Cecchi, Prose di Ada Negri, in "Corriere della Sera", 18 gennaio 1955; Dizionario universale della letteratura contemporanea, Milano, Mondadori, 1963, vol. III, p. 733; P. Pancrazi, Ragguagli di Parnaso, Ricciardi, Milano-Napoli 1967; D. Mattalia, in I contemporanei, vol. I, Marzorati, Milano 1969; E. Pea, Ada Negri, Mondadori, Milano 1970; M. Poderzani, Il libro di Ada Negri, Ceschina, Milano 1970; A. Nozzoli, Tabu' e coscienza. La condizione femminile nella letteratura italiana del Novecento, La Nuova Italia, Firenze 1978; G. Morandini, La voce che e' in lei. Antologia della narrativa femminile italiana tra Ottocento e Novecento, Bompiani, Milano 1980; A. Folli, Lettura di Ada Negri, in Svelamento, Feltrinelli, 1988; C. Guidoni, Le stagioni di Eva, Seledizioni, Bologna 1990, M. L. Spaziani, Donne in poesia, Marsilio, Venezia 1992; A. Gorini Santoli, Invito alla lettura di Ada Negri, Mursia, Milano 1995; E. Rasy, Ritratti di signora, Rizzoli, 1995; E. Ghidetti, G. Luti, Dizionario critico della letteratura italiana del Novecento, Editori Riuniti, Roma 1997, pp. 535-537.

 

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NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

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Numero 385 del 5 luglio 2011

 

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