Telegrammi. 558
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- Date: Tue, 17 May 2011 00:34:01 +0200 (CEST)
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 558 del 17 maggio 2011
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Sommario di questo numero:
1. Si e' svolto il 15 maggio a Viterbo un incontro di formazione nonviolenta
2. Mao Valpiana: Cinquantaduesimo giorno di digiuno nonviolento collettivo a staffetta per opporsi alla guerra e al nucleare
3. Lorenzo Porta: Un confronto a Sollicciano su carcere, giustizia, immigrazione e nuovi scenari dal Maghreb
4. Marinella Fiume: Mariannina Coffa Caruso
5. Per sostenere il Movimento Nonviolento
6. Segnalazioni librarie
7. La "Carta" del Movimento Nonviolento
8. Per saperne di piu'
1. INCONTRI. SI E' SVOLTO IL 15 MAGGIO A VITERBO UN INCONTRO DI FORMAZIONE NONVIOLENTA
[Riceviamo e diffondiamo]
Domenica 15 maggio 2011 presso il centro sociale occupato autogestito "Valle Faul" di Viterbo si e' svolto un nuovo incontro del percorso di formazione e informazione nonviolenta che prosegue settimanalmente dal 2009.
I partecipanti hanno espresso ancora una volta una ferma e indignata opposizione alla guerra e al razzismo, e dolore profondo e immedicabile per le stragi e le persecuzioni in corso; ed hanno quindi rinnovato la richiesta che cessi l'illegale e criminale partecipazione italiana alle guerre in Afghanistan ed in Libia, e che cessi la persecuzione dei migranti.
I partecipanti hanno espresso ancora una volta pieno sostegno ai referendum e l'impegno a promuovere ulteriori iniziative di informazione e sensibilizzazione per il si' a tutti i quesiti referendari, contro il nucleare, per l'acqua bene comune e diritto umano, per la legalita' costituzionale contro il golpe berlusconiano.
Si e' poi nuovamente riflettuto sulla costituzione di un "Archivio Alfio Pannega" in cui raccogliere documenti e testimonianze sul grande personaggio della Viterbo popolare e antifascista deceduto un anno fa.
La parte successiva dell'incontro e' stata dedicata all'iniziativa per l'acqua potabile e per una gestione dell'approvvigionamento e dei consumi idrici responsabile e adeguata. Si e' confermato l'impegno gia' piu' volte espresso "per la prosecuzione dell'iniziativa per ottenere la completa dearsenificazione dell'acqua da bere, e in particolare per ottenere che in tutti i Comuni in cui l'acqua erogata nelle case supera la concentrazione di arsenico di 10 microgrammi per litro di acqua le amministrazioni comunali si impegnino immediatamente a: 1. emettere ordinanze di non potabilita', affinche' i cittadini non si avvelenino; 2. realizzare al piu' presto impianti di dearsenificazione che dearsenifichino alla fonte tutte le acque che giungono nelle case come potabili; e' possibile farlo con risultati adeguati, in tempi brevi e con costi contenuti; 3. durante la realizzazione dei dearsenificatori fornire acqua con autobotti all'intera popolazione, agli esercizi produttivi, ai servizi; 4. informare finalmente in modo onesto la popolazione: l'arsenico e' un veleno e l'obiettivo finale delle istituzioni deve essere fornire acqua del tutto priva di arsenico".
Si e' poi riflettuto anche sulla gestione delle amministrazioni locali, sui meccanismi (sovente perversi) che presiedono alle decisioni amministrative, e su come sia possibile un'amministrazione piu' trasparente e realmente partecipata, che effettivamente si prenda cura dei diritti umani e dell'ambiente.
Ampia parte dell'incontro e' stata dedicata alla riflessione su recenti gravi episodi di violenza a Viterbo e sul fenomeno del neofascismo in aree giovanili. Su questi temi si e' ritenuta necessaria un'analisi e un'iniziativa nonviolenta.
E' poi proseguita la riflessione sulla predisposizione di un'iniziativa contro la speculazione edilizia e particolarmente in difesa dell'area della Valle di Faul.
L'ultima parte dell'incontro e' stata dedicata a una verifica dell'andamento dell'iniziativa per il diritto allo studio avviata da tempo, e alla riflessione in preparazione di una prossima iniziativa di incontro, confronto e convivialita' di ampie dimensioni caratterizzata dalla comunicazione nonviolenta e da stili di vita rispettosi della biosfera.
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Le persone partecipanti all'incontro
Viterbo, 16 maggio 2011
2. INIZIATIVE. MAO VALPIANA: CINQUANTADUESIMO GIORNO DI DIGIUNO NONVIOLENTO COLLETTIVO A STAFFETTA PER OPPORSI ALLA GUERRA E AL NUCLEARE
[Ringraziamo Mao Valpiana (per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org) per questo intervento.
Mao (Massimo) Valpiana e' una delle figure piu' belle e autorevoli della nonviolenza in Italia; e' nato nel 1955 a Verona dove vive e ha lavorato come assistente sociale e giornalista; fin da giovanissimo si e' impegnato nel Movimento Nonviolento (si e' diplomato con una tesi su "La nonviolenza come metodo innovativo di intervento nel sociale"), e' segretario nazionale del Movimento Nonviolento, responsabile della Casa della nonviolenza di Verona e direttore della rivista mensile "Azione Nonviolenta", fondata nel 1964 da Aldo Capitini. Obiettore di coscienza al servizio e alle spese militari ha partecipato tra l'altro nel 1972 alla campagna per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza e alla fondazione della Lega obiettori di coscienza (Loc), di cui e' stato segretario nazionale; durante la prima guerra del Golfo ha partecipato ad un'azione diretta nonviolenta per fermare un treno carico di armi (processato per "blocco ferroviario", e' stato assolto); e' inoltre membro del consiglio direttivo della Fondazione Alexander Langer, ha fatto parte del Consiglio della War Resisters International e del Beoc (Ufficio Europeo dell'Obiezione di Coscienza); e' stato anche tra i promotori del "Verona Forum" (comitato di sostegno alle forze ed iniziative di pace nei Balcani) e della marcia per la pace da Trieste a Belgrado nel 1991; nel giugno 2005 ha promosso il digiuno di solidarieta' con Clementina Cantoni, la volontaria italiana rapita in Afghanistan e poi liberata. Con Michele Boato e Maria G. Di Rienzo ha promosso l'appello "Crisi politica. Cosa possiamo fare come donne e uomini ecologisti e amici della nonviolenza?" da cui e' scaturita l'assemblea di Bologna del 2 marzo 2008 e quindi il manifesto "Una rete di donne e uomini per l'ecologia, il femminismo e la nonviolenza". Un suo profilo autobiografico, scritto con grande gentilezza e generosita' su nostra richiesta, e' nel n. 435 del 4 dicembre 2002 de "La nonviolenza e' in cammino"; una sua ampia intervista e' nelle "Minime" n. 255 del 27 ottobre 2007; un'altra recente ampia intervista e' in "Coi piedi per terra" n. 295 del 17 luglio 2010]
La guerra e' un crimine. E dunque tanti sono i criminali di guerra. La responsabilita' di una guerra ricade su tutti coloro che la guerra l'hanno fatta, ma anche su chi l'ha preparata, su chi l'ha finanziata, su chi l'ha sostenuta, su chi l'ha condivisa.
Il nucleare e' un crimine. E dunque tanti sono i criminali nucleari. Ma oggi e' una buona giornata, perche' il popolo sardo ha saputo dire no e si e' sottratto al crimine nucleare.
Il digiuno che stiamo conducendo e' un gesto di nonviolenza attiva, e' un atto di speranza, e' un fatto concreto contro la guerra e la sua preparazione, contro il nucleare che uccide il presente e il futuro.
Sono piu' di 150 le amiche e gli amici della nonviolenza che hanno finora aderito al digiuno promosso dal Movimento Nonviolento "per opporsi alla guerra e al nucleare".
Questa iniziativa nonviolenta prosegue dal 27 marzo scorso, e nuovi aderenti hanno gia' annunciato la loro partecipazione almeno fino a domenica 22 maggio. Ma altri ancora si stanno aggiungendo, e si proseguira' oltre. Si digiuna in ogni parte d'Italia, da Trieste a Palermo, da Torino a Venezia, da Verona a Bari.
La nonviolenza e' contagiosa; abbiamo iniziato con un digiuno di 48 ore, che sta proseguendo da 52 giorni.
Chi desidera aderire al digiuno lo puo' comunicare a: azionenonviolenta at sis.it (indicare nome, cognome, citta', giorno o giorni di digiuno).
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Di seguito l'elenco dei digiunanti aggiornato alle ore 20,30 del 16 maggio 2011.
Hanno finora digiunato a staffetta: Mao Valpiana (Verona), Caterina Del Torto (Ferrara - Verona), Elisabetta Pavani (Ferrara), Raffaella Mendolia (Mestre - Venezia), Lucia Grieco (Mestre - Venezia), Sergio Paronetto (Verona), Daniele Lugli (Ferrara), Maddalena Soffi (Verona), Domenico Letizia (Caserta), Alessandro Pizzi (Soriano - Viterbo), Luca Giusti (Genova), Massimiliano Pilati (Trento), Piercarlo Racca (Torino), Angela Dogliotti Marasso (Torino), Enrico Peyretti (Torino), Rocco Pompeo (Livorno), Caterina Bianciardi (Livorno), Mirella Martini (Mestre - Venezia), Vincenzo Benciolini (Verona), Gabriella Falcicchio (Bari), Albachiara Orlando e Stefano Daga (Oristano), Gavina Galleri (Cagliari), Giovanni e Graziella Ricchiardi (Torino), Mira Mondo (Condove - Torino), Claudia Pallottino (Torino), Evelina Savini (Jesi), Angela Genco (Jesi), Angela Liuzzi (Jesi), Pier Cesare Bori (Bologna), Marzia Manca (Cagliari), Tommaso Gradi (Ferrara), Laura Cappellari (Pedavena - Verona), Aurora Bedeschi (Ferrara), Marco Baleani (Gubbio), Silvana Valpiana (Verona), Claudia Capra (Brescia), Paolo Predieri (Brescia), Adriano Moratto (Brescia), Anna Zonari (Ferrara), Tiziana Valpiana (Verona), Marina Nardovino (Verona), Carmine Buro (Prato), Pier Cesare Bori (Bologna), Pietro Del Zanna (Poggibonsi), Pierpaolo Loi (Monserrato - Cagliari), Raffaele Ibba (Cagliari), Maria Erminia Satta (Tempio Pausania), Andrea Zanetti (Orvieto), Lucia Agrati (Roma), Claudia Bernacchi (Padova), Marzia Manca (Cagliari), Maria Elena Sulis (Cagliari), Ignazio Carta (Cagliari), Frate Antonio Santini (Trieste), Ettorina Rubino (Trieste), Massimiliano Brignone (Torino), Danilo Villa (Monza), Maria Grazia Misani (Monza), Stefano Panozzo (Padova - Bruxelles), Tiziana Cimolino (Trieste), Francesca Cimolino (Trieste), Arianna Salan (Verona), Beatrice Pascucci (Cesena), Marco Rizzinelli (Marcheno - Brescia), Liliana Obad (Trieste), Gianfranco Aldrovandi (Guastalla), Paolo Predieri (Brescia), Pier Cesare Bori (Bologna), Giorgio Pellis (Trieste), Marzia Manca (Cagliari), Raffaele Ibba (Cagliari), Pietro Del Zanna (Poggibonsi), Marco Baleani (Gubbio), Paola, Giovanni, Benedetta Baleani (Gubbio), Alessandro Capuzzo (Trieste), Giorgio Pellis (Trieste), Anna Bellini (Ferrara), Claudia Pallottino (Torino), Massimiliano Brignone (Torino), Serena Pulcini (Trieste), Gloria Germani (San Casciano - Firenze), Teresa Piras (Iglesias), Edvino Ugolini (Trieste), Cristina Cometti (Milis - Oristano), Enrico Peyretti (Torino), Peppe Sini (Viterbo), Pasquale Dioguardi (Livorno), Mao Valpiana (Verona), Jolanda Spallitta (Alessandria), Enrico Gabbioneta (Sesto ed Uniti - Cremona), Raffaele Barbiero (Forli' - Cesena), Marco Rizzinelli (Marcheno - Brescia), Anna Bellini (Ferrara), Marco Palombo (Isola d'Elba - Roma), Tiziana Cimolino (Trieste), Rosaria Totino (Trieste), Antonio Poce (Ferentino - Frosinone), Tiziana Valpiana (Verona), Alessandro Natalini (Perugia), Loretta Viscuso (Verona), Cinzia Picchioni (Torino), Raffaele Ibba (Cagliari), Teresa Gargiulo (Salerno), Liliana Obad (Trieste), Caterina Giustolisi (Firenze), Andrea Ferralasco (Genova), Paolo Predieri (Brescia), Loredana Caletti (Sesto ed Uniti - Cremona), Antonio Santini (Trieste), Luciano Ferluga (Trieste), Tonino Bisceglia (Varazze - Savona), Furio Semerari (Bari), Gabriella Falcicchio (Bari), Gianni D'Elia (Rivalta di Torino), Ettorina Rubino (Trieste), Alessio Di Florio (Casalbordino - Chieti), Andrea Salvoni (Barga - Lucca), Marzia Manca (Cagliari), Samuele Venturi (Castel San Pietro Terme - Bologna), Graziella Prendivoi (Trieste), Luca Dorizzi (Verona), Marco Palombo (Isola d'Elba - Roma), Anna Bellini (Ferrara), frate Antonio Santini (Trieste), Francesco Spagnolo (Roma), Adriano Moratto (Brescia), Francesco Montanari (provincia Pesaro-Urbino), Aldo Matzeu (Settimo San Pietro - Cagliari), Francesco Comina (Bolzano/Bozen), Pierpaolo Loi (Monserrato - Cagliari), Luca Alberghi (Faenza - Ravenna), Massimiliano Brignone (Barbania - Torino), Claudia Pallottino (Barbania - Torino), Cinzia Picchioni (Torino), Teresa Gargiulo (Castellamare di Stabia - Napoli), Giovanni Mannino (Acireale - Catania), Lorenzo Porta (Firenze), Massimiliano Pilati (Lavis - Trento), Raffaella Mendolia (Mestre - Venezia), Anna Pau (Settimo San Pietro - Cagliari), Saverio Ciarrocchi (San Benedetto del Tronto), Silvana Valpiana (Verona), Elena Buccoliero (Ferrara), Daniele Lugli (Ferrara), Maria Longhi (Vicenza), Saverio Ciarrocchi (San Benedetto del Tronto), Antonio Saulle (Trieste), Marco Iannelli (Roma), Paolo Predieri (Brescia), Franca Maria Bagnoli (Pescara), Antonio Santini (Trieste), Liliana Obad (Trieste), Maddalena Soffi (Verona), Michele Boato (Mestre), Maria Cossu (Mestre), Marzia Manca (Cagliari), Giusi Danelon (Trieste), Anna Bellini (Ferrara), Marco Palombo (Isola d'Elba - Roma), Anna Bravo (Torino), Marco Rizzinelli (Marcheno - Brescia), Adalgisa Freddi (Marcheno - Brescia), Maurizio Grotta (Verona), Cinzia Picchioni (Torino), Graziella Prendivoi (Trieste), Anna Pau (Settimo San Pietro - Cagliari), Sandro Capuzzo (Trieste), Bruno Salvador (Treviso), Massimiliano Brignone (Barbania - Torino), Raffaele Ibba (Cagliari), Aldo Matzeu (Settimo San Pietro - Cagliari), Ignazio Carta (Cagliari), Maria Elena Sulis (Cagliari), Giovanni Chianchini (Chieti), Adriano Sincovich (Trieste), Daniele Taurino (Fiumicino - Roma), Tiziana Cimolino (Trieste), Pasquale Dioguardi, Rosaria Totino (Trieste), Silvana Valpiana (Verona), Marino Bergagna (Trieste), Francesco Lo Cascio (Palermo), Adriano Moratto (Brescia), Ettorina Rubino (Trieste), Raffaele Ibba (Cagliari), Teresa Gargiulo (Castellamare di Stabia - Napoli), Giovanni Mannino (Acireale - Catania), Paola e Marco Baleani (Gubbio), Marco Iannelli (Roma), Marzia Manca (Cagliari), Aldo Matzeu (Settimo San Pietro - Cagliari), Anna Pau (Settimo San Pietro - Cagliari), Tiziana Cimolino (Trieste), Saverio Ciarrocchi (San Benedetto del Tronto), Giovanni Chianchini (Chieti), Marco Iannelli (Roma), Antonio Santini (Trieste), Serena Pulcini (Trieste), Giovanni Baleani (Gubbio - Pg), Aris Elezeri (Gubbio - Pg), Leone Faccio (Gubbio - Pg), Jyotis Medici (Pietralunga - Pg), Raydas Medici (Pietralunga - Pg), Daniela Medici (Pietralunga - Pg), Manuele Medici (Pietralunga - Pg), Jaimal Preta (Pietralunga - Pg), Maria Cossu (Mestre - Venezia), Michele Boato (Mestre - Venezia), Mirella Mancini (Mestre - Venezia), Pasquale Dioguardi (Livorno), Gianluca D'Andrea (Potenza), Rosaria Totino (Trieste), Oriana Gorinelli (Rivalta di Torino), Serena Lapel (Trieste), Anna Pau (Settimo San Pietro - Cagliari), Tiziana Volta (Brescia), Marco Palombo (Isola d'Elba - Roma), Marco Rizzinelli (Marcheno - Brescia), Adalgisa Freddi (Marcheno - Brescia), Anna Bellini (Ferrara), Elisa Tessarotto (Trieste), Giovanni Commare (Firenze), Igor Kocijancic (Trieste), Claudio Bedussi (Brescia), Rocco Altieri (Pisa), Raffaele Ibba (Cagliari), Teresa Gargiulo (Castellamare di Stabia - Napoli), Giovanni Mannino (Acireale - Catania), Paola e Marco Baleani (Gubbio), Massimiliano Brignone (Barbiana - Torino), Anna Xausa (Zugliano - Vicenza), Giovanni Chianchini (Chieti), Marco Iannelli (Roma), Marzia Manca (Cagliari), Gloria Germani (San Casciano - Firenze), Geni Sardo (Trieste), Franca Maria Bagnoli (Pescara), Pasquale Dioguardi (Livorno), Gianluca D'Andrea (Potenza).
Proseguono: martedi' 17 maggio: Oriana Gorinelli (Rivalta di Torino), Adriano Moratto (Brescia); mercoledi' 18 maggio: Franco Perna (Padenghe sul Garda), Giovanni Commare (Firenze), Marco Palombo (Isola d'Elba - Roma), Marco Rizzinelli (Marcheno - Brescia), Adalgisa Freddi (Marcheno - Brescia), Anna Bellini (Ferrara); giovedi' 19 maggio: Claudio Bedussi (Brescia); venerdi' 20 maggio: Rocco Altieri (Pisa), Raffaele Ibba (Cagliari), Teresa Gargiulo (Castellamare di Stabia - Napoli), Giovanni Mannino (Acireale - Catania), Paola e Marco Baleani (Gubbio), Piero P. Giorgio (Gargnano - Brescia), Pier Brovedani (Trieste), Anna Pau (Settimo San Pietro - Cagliari); Adelise Mirolli (Follonica - Grosseto); sabato 21 maggio: Giovanni Chianchini (Chieti), Marco Iannelli (Roma); domenica 22 maggio: Franco Perna (Padenghe sul Garda).
Evelina Savini (Jesi), Angela Genco (Jesi), Angela Liuzzi (Jesi) porteranno avanti il digiuno a staffetta, alternandosi, fino alla fine della guerra; Gianluca D'Andrea e Pasquale Dioguardi digiuneranno tutti i lunedi'; Oriana Gorinelli digiunera' tutti i martedi'; Anna Bellini, Adalgisa Freddi, Marco Palombo e Marco Rizzinelli digiuneranno tutti i mercoledi'; Claudio Bedussi digiunera' tutti i giovedi'; Rocco Altieri, Paola e Marco Baleani, Teresa Gargiulo, Piero P. Giorgio, Raffaele Ibba e Giovanni Mannino digiuneranno tutti i venerdi'; Marco Iannelli digiunera' tutti i venerdi' e i sabato; Giovanni Cianchini digiunera' tutti i sabato. Alessandro Natalini e Marzia Manca digiuneranno un giorno a settimana.
3. ESPERIENZE. LORENZO PORTA: UN CNFRONTO A SOLLICCIANO SU CARCERE, GIUSTIZIA, IMMIGRAZIONE E NUOVI SCENARI DEL MAGHREB
[Ringraziamo Lorenzo Porta (per contatti: porta.l at email.it) per questo articolo dal titolo integrale "A confronto su carcere, giustizia, immigrazione e nuovi scenari dal Maghreb: studenti liceali fiorentini a confronto con i detenuti-studenti di Sollicciano".
Lorenzo Porta ha vissuto l'intera esperienza di resistenza alla nuclearizzazione militare a Comiso (Sicilia) per una parte degli anni '80 dove ha cercato di far convivere in un lavoro collettivo la resistenza ai missili nucleari a medio raggio, poi ritirati dal territorio europeo, ad un progetto costruttivo di attivita' ecologica nei terreni circostanti la base missilistica. Incarcerato nel carcere militare di Palermo per diserzione perche' autotraferitosi da Milano a Comiso durante il servizio civile, che allora era sotto la giurisdizione militare. Scarcerato (1983) grazie alla solidarieta' internazionale e congedato dopo pochi mesi senza processo. Per diversi anni docente a contratto di Metodologia della ricerca sociale, Sociologia dell'educazione alla pace e Maieutica reciproca e ricerca-azione per la pace presso l'Universita' di Firenze. Dottore di ricerca in Qualita' della formazione presso la stessa Universita'. E' docente di ruolo nelle scuole superiori statali di filosofia, psicologia e scienze sociali. Ha pubblicato libri e saggi su tematiche diverse con riferimento alla realta' giovanile, alla prevenzione dei conflitti armati, alla tematica del pregiudizio antisemitico e al rapporto tra legalita' e partecipazione sociale. E' presidente dell'associazione Cedas (Centro di documentazione sociale, sito: www.cedasnonviolenza.it). Collabora con le associazioni che nel Medio Oriente promuovono i diritti umani, la conoscenza interculturale, la laicita' contro i pregiudizi. Socio attivo per molti anni degli Amici italiani di Neve' Shalom - Wahat al-Salam (villaggio ebraico-palestinese in Israele) collabora con la rivista italiana "Keshet" e con "Peace Power" (Berkeley Ca), "Azione nonviolenta", i "Quaderni della Fondazione Balducci" dove sono comparsi suoi scritti su don Milani e Danilo Dolci. Ultimo libro: Legalita' e partecipazione. Itinerari formativi tra docenti, studenti e detenuti per la legalita' e la Costituzione, a cura di Lorenzo Porta, A. M. Bracciante e Silvia Fossati, Zella, Firenze 2009. Cfr. anche l'intervista apparsa nei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 355]
Agli inizi di aprile un gruppo di venticinque studenti del Liceo "G. Pascoli" di Firenze appartenente a diversi gruppi-classe dei tre anni terminali dell'indirizzo pedagogico e linguistico si e' recato nel carcere di Sollicciano per incontrare un gruppo di circa trenta detenuti-studenti. L'incontro e' stato l'esito del ciclo seminariale "Legalita' e' partecipazione", da me coordinato, a cui i nostri allievi hanno partecipato nel corso dell'anno. Il confronto e' stato intenso ed emotivamente coinvolgente. Tra i detenuti vi era una folta e vivace presenza di giovani magrebini che con molta lucidita' ci hanno fornito notizie ed elementi di riflessione sia su quanto e' avvenuto ed avviene in Tunisia e ai confini con la Libia, sia sulla condizione carceraria. Essi hanno posto due quesiti cruciali su questioni rilevantissime.
Prima questione: E' possibile che in Italia gli immigrati regolari, che sono la grande maggioranza dei migranti, si trovino a perdere il loro diritto di soggiorno, quindi ad essere irregolari, solo perche' nella ricerca del suo rinnovo si trovano a perdere o il lavoro o l'abitazione? In questo modo la condizione di irregolarita' diventa tout court reato di clandestinita'. Capita che per non perdere il diritto a restare nel nostro paese alcuni provvedano a contraffare i documenti, quindi possano entrino in rotta di collisione con la macchina giudiziaria, quando non diventano facile preda dei rackets. Equiparare la perdita di uno status ad un reato costituisce un tonfo sonoro di civilta' giuridica. Le sue conseguenze si imprimono nella carne viva dei migranti in ragione della violenza burocratica delle legge 189/2002, meglio nota sotto il duplice nome Bossi-Fini, e delle sue restrizioni con il pacchetto-sicurezza dell'estate 2009.
Seconda questione: su stimolo del responsabile degli educatori in carcere abbiamo affrontato la questione dei profughi che giungono sul territorio italiano in conseguenza delle rivolte che infiammano il Maghreb con riferimento particolare alla Libia e alla Tunisia. Ha preso la parola un giovane tunisino che con molta lucidita' e pacatezza ha posto a tutti noi un quesito. Come e' possibile che un paese come la Tunisia, economicamente debole, appena uscito da una rivoluzione sociale che ha appena deposto un dittatore di lungo corso, cerchi di fare fronte ai circa 150.000 profughi che dalla Libia giungono nel paese, mentre l'Italia, membro degli otto paesi economicamente piu' forti del mondo entra in crisi nei soccorsi a 22.000 profughi sbarcati a Lampedusa sulle coste italiane? (il dato, se confrontato con quelli diramati all'inizio di aprile dall'Unhcr, l'Alto commissariato per i rifugiati dell'Onu, e' per difetto, inoltre il flusso di rifugiati dalla Libia sta proseguendo in modo massiccio. L'Alto commissariato ha sottolineato il grande sforzo di ospitalita' della popolazione tunisina. Vedi www.unhcr.it e anche www.unhcr.org).
Sono quesiti che hanno fatto riflettere tutti noi, insegnanti e studenti, e ci hanno colpito con piu' efficacia perche' formulati da persone che non hanno accesso ai dati provenienti dal web, anche se frequentano la scuola. Constato che la loro lucidita' ed essenzialita' ha forti assonanze con le voci piu' sobrie che si possono udire ai margini o al di sopra dell'assordante ed omologante stordimento mediatico che ha luogo nel nostro paese. Penso alle notizie che possiamo raccogliere da siti, come quello di Archivio disarmo, che da decenni ci informano sui commerci e i traffici di armi europei ed italiani verso i paesi del Medio Oriente ed in particolare verso la Libia del dittatore Gheddafi (www.archiviodisarmo.it), oppure il sito Neodemos, animato da uno staff di cui fa parte un demografo italiano molto attivo come Massimo Livi Bacci (www.neodemos.it), o gli interventi sulla questione di Angelo Del Boca, instancabile storico del colonialismo italiano in Africa, che fin dal febbraio scorso aveva indicato possibili alternative alla guerra guerreggiata per fare cadere Gheddafi. Dalle riflessioni che via via mi giungono dai nostri allievi emerge la descrizione di un momento di riflessione collettiva che impone ad ognuno di noi una revisione dell'immagina cristallizzata del delinquente, alimentata anche dall'industria culturale della stampa e del cinema mediocre, che si sbriciola di fronte alla conoscenza diretta delle persone concrete, appartenenti a quell'area della vulnerabilita' sociale costituita dai poveri. Nonostante gli evidenti risultati (vedi i dati positivi sugli esiti dei programmi di misure alternative) resta spesso preclusa loro la via per il diritto al riscatto attraverso progetti di reinserimento sociale e di creazione di contatti costruttivi con il mondo esterno. Siamo entrati nel merito dei problemi della vita carceraria. Le persone che avevamo di fronte vivono in tre e piu' in celle che sono per una sola persona, questo contro le normative europee e la legislazione sui diritti umani. La scuola media e superiore ha subito naturalmente anche li' tagli forti nelle risorse in questi ultimi anni. Abbiamo avuto elementi per constatare che questo modo di "fare giustizia" trasforma chi puo' avere sbagliato in una vittima, deprimendone le potenzialita' in contrapposizione netta all'articolo 27 della nostra Costituzione che sancisce il fine rieducativo della pena. Ricordo anche che la meta' della popolazione carceraria italiana e' in attesa di giudizio, elemento questo che ci distanzia fortemente dagli altri paesi europei in termini di civilta' giuridica. I suicidi in carcere sono veri e propri sacrifici umani offerti al moloch della "giustizia cieca" a garanzia di una presunta sicurezza dei "privilegiati dal colletto bianco", travestita nella piu' acre in-sicurezza pubblica garantita.
Sulla base di questa esperienza, che prosegue il percorso intrapreso nei precedenti anni, pensiamo di continuare a raccogliere le testimonianze dei detenuti, degli studenti e di chi ha partecipato con noi al progetto "Legalita' e' partecipazione". Disponiamo di documentazione filmata di questo incontro che intendiamo diffondere per far conoscere nel modo piu' efficace il nostro incontro con chi subisce gli effetti di questa situazione. Alcuni detenuti ci hanno lasciato poesie e scritti realizzati sul momento, poiche' questi incontri sono annunciati loro a poche ore dall'inizio. Intendiamo raccoglierli e con il loro consenso diffonderli.
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Lorenzo Porta, docente di scienze umane e filosofia, referente per il progetto "Legalita' e' partecipazione", presidente dell'associazione "Centro di documentazione sociale per la nonviolenza e i diritti umani" (Cedas)
4. PROFILI. MARINELLA FIUME: MARIANNINA COFFA CARUSO
[Dal sito www.arabafelice.it riprendiamo la seguente scheda biobibliografica della serie "Dominae" (segnaliamo che queste schede risalgono ad alcuni anni fa).
Dal medesimo sito riprendiamo per stralci la seguente notizia sull'autrice: "Nata a Noto (Siracusa), si trasferisce adolescente a Fiumefreddo di Sicilia (Catania), dove il padre, capostazione, e' inviato per servizio. Laureatasi nel 1973 col massimo dei voti in Lettere, indirizzo classico, presso l'Universita' degli Studi di Catania, con il professor Carlo Muscetta. Nel 1976 consegue l'abilitazione all'insegnamento di materie letterarie e latino; entrata di ruolo nel 1978, dallo stesso anno svolge la funzione di docente... Accompagna l'evoluzione del movimento delle donne, impegnandosi nelle battaglie civili per i servizi e il Consultorio familiare e nelle rivendicazioni degli obiettivi volti a garantire pari opportunita' tra uomini e donne. Nel 1990, esce, a cura dell'Istituto in cui insegna, il volumetto dal titolo Il linguaggio della pubblicita', che raccoglie la sua relazione tenuta ai docenti della scuola in occasione del Corso di aggiornamento sul tema "Il linguaggio grafico, sue implicazioni tecniche e sociologiche": vi si analizzano le principali funzioni del linguaggio, soffermandosi sulla funzione conativa e sulle caratteristiche retoriche del linguaggio pubblicitario, attraverso un ricco corredo di esempi inediti tratti dalla stampa e da altri media e un utile apparato bibliografico. L'interesse con cui, negli anni, ha esplorato l'universo culturale tradizionale, con particolare attenzione rivolta a restituire in lingua, attraverso soluzioni linguistiche innovative, testimonianze dialettali di storia orale e storie di vita o a raccogliere repertori tradizionali, e' dimostrato dalle sue pubblicazioni volte a scandagliare meccanismi e fenomeni di storia sociale tra Otto e Novecento: Vita di Orazia contadina e guaritrice, Palermo, La Luna, 1988; L'onore femminile nell'agrumeto: lu spassu di lu lumiaru, in Atti del Seminario internazionale di studi su Onore e storia nelle societa' mediterranee, Palermo, La Luna, 1989; I dolci tra storia e mito, in La dimora di Demetra, storia, tecnica e mito dell'agricoltura siciliana, Palermo, Gelka, 1989; Ratto violento a scopo di matrimonio, "La fuitina di contraforzo", in "Area metropolitana", n. 20/21, 1989; Lo "sciaffur" rapitore. Maschi e contrattazione matrimoniale in Sicilia, in "Memoria . Rivista di storia delle donne", n. 27 ( 3, 1989); Come si costruisce un cantastorie. La vita di Orazio Strano raccontata dal figlio Leonardo, in "Nuove Effemeridi", n. 11, 1990/III; Introduzione e cura a S. Cali', I diavoli del Gebel, Leggendario dell'Etna, Palermo, Gelka, 1995; Il vecchio del Fiumefreddo, Acireale, Bonanno ,1996. Nel 1990, frequenta presso la Certosa di Pontignano un corso di scuola estiva di "Storia delle donne" organizzato dalla Societa' Italiana delle storiche e dall'Universita' degli Studi di Siena, dal titolo "Dote e matrimonio", e diviene socia della Societa'. In questo ambito continua a studiare la trasformazione dei ruoli nella famiglia contadina, la trasmissione dei saperi femminili e figure di popolane e scrittrici, si vedano: Cose di donne, cose di Dio. Uno sguardo di dentro, in "Incontri Meridionali. Rivista di storia e cultura", 3-1992, Rubettino , Soveria Mannelli (Cz); La tomba di Angelica la ricamatrice, in (a cura di N. Ginatempo), Donne del Sud, Il prisma femminile sulla questione meridionale, Palermo, Gelka, 1993; Joyce Lussu. La lunga vita dell'ultima strega, in "Segno", anno XXV, n. 205, maggio 1999, Palermo. Nell'anno accademico 1990-91 e' utilizzata sulla base di un comando annuale presso la Facolta' di Lettere dell'Universita' di Catania - Dipartimento di letteratura italiana...Dall'anno scolastico 1991/92 e' titolare della cattedra di Materie letterarie e Latino presso il Liceo scientifico "Leonardo" di Giarre, dove insegna anche in corsi di sperimentazione scientifica (Progetto Brocca) e coordina le attivita' d'Istituto volte a creare nei giovani una coscienza civile antimafiosa (ai sensi della L.R. 51/80). I suoi lavori di critica letteraria sono rivolti tanto allo studio di autori siciliani come G. Verga ("Mestieri" femminili e "lavoro domestico" nella Sicilia di G. Verga, in La cultura materiale in Sicilia. Atti del II Congresso internazionale di studi antropologici siciliani, Palermo, 26/29 marzo 1980), S. D'Arrigo (Lo scrittore di una Sicilia sospesa tra Scilla e Cariddi nel mito e nella storia, in "Nuove prospettive meridionali", anno II, n. 3, 1992), M. Coffa Caruso ("Dovesse l'amor tuo costarmi la sventura e la morte". Marianna Coffa, una poetessa siciliana dell'Ottocento tra conformismo e trasgressione", in "L'isola delle donne", anno II, n.1, 1995; La poetessa massonica. Marianna Coffa e il suo lato oscuro, in "La Sicilia", 19 dicembre 1996), quanto al repertorio classico verso cui la conducono i suoi studi. In quest'ultimo ambito (si veda l'articolo Prometeo ovvero il limite violato, in "Risposte", anno IX, n. 7/8, 1994) ha rivolto il suo interesse allo studio dei rapporti che intercorrono fra testi dei grandi della letteratura italiana e quelli degli autori del mondo classico, soprattutto latino, come nella pubblicazione Intertestualita' lucreziane nei Sepolcri di Ugo Foscolo, in "Le forme e la Storia", n.s. VIII (1996), pp. 89-139, Rubettino, Soveria Mannelli (Cz). All'indomani della strage dei giudici Falcone-Morvillo e Borsellino e degli agenti di scorta fonda a Fiumefreddo il Comitato dei lenzuoli contro la mafia Catania-Messina e da quel momento porta avanti iniziative volte a diffondere i valori della cultura della legalita'. Nel dicembre 1993 e' eletta sindaco del Comune di Fiumefreddo di Sicilia, in una lista civica denominata "Condividere i valori" che raccoglie associazioni di volontariato, di categorie professionali e della cosidetta "societa' civile", nonche' i partiti di centro-sinistra. E' riconfermata nella carica con le elezioni del dicembre 1997 con una lista di centro-sinistra, denominata "Progetto per Fiumefreddo". Nell'anno accademico 1993/94 e' ammessa al dottorato di ricerca in Scienze letterarie e linguistiche di durata triennale, che frequenta fino al conseguimento del titolo discutendo la tesi Una poetessa "nel prestigio del Magnetismo": Mariannina Coffa Caruso (1841-1878), Appendice: L'Epistolario amoroso Coffa-Mauceri (1854-1872). L'inedito merita nel dicembre 1997 il premio "Franca Pieroni Bortolotti", VII edizione, organizzato dal Comune di Firenze (Assessorato Pubblica Istruzione - Progetto Donna) in collaborazione con la Societa' Italiana delle Storiche. Agli interessi summenzionati aggiunge quelli volti alla educazione ai valori della tutela e della salvaguardia dell'ambiente e del paesaggio, come dimostra il recente intervento sulla Riserva Naturale Orientata del fiume Fiumefreddo. Potranno i libri salvare la natura? (in "In Media. Le agenzie educative nel territorio. Speciale Socrates, Educazione degli adulti", n. 9, marzo 1999). Nel 2000 esce per i tipi della Casa Editrice Lussografica di Caltanissetta il libro Sibilla arcana. Mariannina Coffa (1841-1878), che riceve il premio"Rosa Balistreri" per la cultura (II edizione) da parte della Fidapa di Giardini Naxos. Nel giugno del 2001 il suo romanzo inedito Celeste Aida. Un infanticidio nella Sicilia degli anni Trenta, e' proclamato nel salone dei Cinquecento di Palazzo vecchio a Firenze tra i quattro finalisti assoluti del Premio letterario "Palazzo al Bosco". Dall'inedito la Radiotelevisione regionale di Colonia sta ricavando un radiodramma attualmente in preparazione. Nell'agosto del 2001 riceve il "Premio Kaliggi" per la letteratura. Attualmente ricopre l'incarico di supervisore di tirocinio presso la Scuola di specializzazione all'insegnamento nelle secondarie superiori dell'Universita' di Catania"]
Mariannina Coffa Caruso, detta "la capinera di Noto", poetessa, nata a Noto (Siracusa) nel 1841 e morta a 36 anni, fu una bambina sensitiva e precocemente ispirata che il padre, noto avvocato e patriota, impegnato nella rivoluzione del 1848, si compiaceva di fare esibire nei salotti e nelle accademie con le sue poesie improvvisate su temi dettati estemporaneamente. Dopo qualche anno di collegio in cui imparo' versificazione e un po' di francese, le fu messo accanto come precettore un canonico zelante allo scopo di istruirla e disciplinare insieme gli slanci del carattere e dell'estro. A 14 anni comincio' a prendere lezioni di piano dal venticinquenne Ascenso Maceri, diplomato al Conservatorio di Napoli, vicino all'ambiente del Ministro Matteo Raeli e autore di drammi storici che saranno rappresentati alla Fenice di Venezia. Dopo un breve fidanzamento ufficiale con il bell'Ascenso, la famiglia le impose di sposare, a 18 anni, un ricco proprietario terriero di Ragusa, tal Giorgio Morana, che la recludera' nella casa del padre, un vecchio e rozzo despota, il quale le impedira' persino di scrivere, ritenendo che "lo scrivere rende le donne disoneste" ("Lettera di Mariannina ad Ascenso", Ragusa 17 gennaio 1870). Sara' percio' costretta a scrivere le sue poesie di notte, nella sua camera da letto, alla flebile luce di una candela. Intanto, tra gravidanze e cura dei figli e della casa, intreccera' una relazione epistolare con l'orgoglioso fidanzato di un tempo, che non le perdonera' mai, pero', la supina resa al volere dei genitori, e sara' costretta a vivere una vita sdoppiata, iscrivendosi nascostamente ad associazioni ed accademie italiane e straniere e pubblicando per riviste nazionali.
L'amicizia con un dotto medico siciliano, Giuseppe Migneco, omeopata e magnetista, famoso per le efficaci cure prestate in occasione delle epidemie di colera, ma piu' volte esiliato per "esercizio di arte diabolica" e "spiritismo", la introdurra' ai metodi del sonnambulismo e agli arcani del magnetismo animale o mesmerismo, sistemi anatemizzati dal papa e coltivati all'interno di elites massoniche democratiche. Saranno questi i sistemi, prodromi della successiva matura psicanalisi, coi quali la poetessa cerchera' di curare le malattie e i disagi del suo corpo e della sua psiche. Ne nascera' l'ultima straordinaria, purtroppo breve, stagione poetica, fitta di riferimenti simbolici al "gran concetto" e improntata alla "protesta metafisica", dopo la prima giovanile poesia patriottica di maniera e l'intermedia fase intimista. Prostrata dalle emorragie, abbandonera' la casa ragusana del suocero rifugiandosi a Noto, nella casa dei genitori, che non esiteranno a cacciarla via perche' non ricada su di loro il disonore della separazione dal marito e dai figli, e finira' i suoi giorni tra la fame e gli stenti, assistita da un anziano medico omeopata: nessun familiare vorra' pagare le prestazioni di un chirurgo catanese il cui intervento avrebbe potuto probabilmente salvarle la vita.
Ai solenni funerali a carico del Comune, che proclamo' il lutto cittadino, nessuno della famiglia segui' il feretro, ma una folla di autorita' e gente comune accorse a rendere omaggio alla "Saffo netina" che sfilava per l'ultima volta accompagnata dalle insegne solenni della Loggia Elorina.
Opere: Poesie in differenti metri di M.C.C. da Noto, Siracusa, Stamperia Pulejo, 1955; Nuovi canti di M.C.C. da Noto, Noto, Stamperia Spagnoli, 1859; Nuovi canti di M.C. in Morana da Noto, Torino, Stamperia dell'Unione Tip. Editrice, 1863; San Giovanni Battista alle sponde del Giordano, in "La donna e la famiglia", Genova, 1866, vol.V, p. 262; Versi sciolti all'Accademia Universale di Scienze ed Arti di Parigi, in "La donna e la famiglia", Genova, 1868, p. 647; A Maria Vergine Addolorata, in "La donna e la famiglia", Genova, vol. VII, p. 275; Ode in morte di Adelaide Cairoli Bono, in Raccolta di versi e prose d'illustri signore italiane, 1871; Ode a Giuseppe Migneco, in "La donna e la famiglia", Genova, ottobre 1875, p. 230; Versi inediti di M.C.C. in Morana da Noto, pubblicati per cura dell'affezionato ammiratore F. Santocanale, Palermo, Stab. Tip. Lao, 1876; Ultimi versi di M.C.C. in Morana, Palermo, Tip. Virzi', 1878; Un sogno, versi inediti di M.C.C. per cura di Giuseppe Conforti, Noto, Zammit, 1878; Lettera di Mariannina Coffa a suo fratello Vincenzo, Noto, Tip. di F. Zammit, 1879, pubblicata postuma a cura di L. Bonfanti; Poesie scelte a cura del Municipio di Noto (edizione postuma), Noto, Zammit, 1882; Lettera inedita dell'illustre poetessa netina M.C.C. diretta ai deputati del Parlamento italiano, in "Aurora", Noto, Tip. Cavarra, 1898; Lettere inedite di illustri scrittori a Concettina Ramondetta Fileti, Palermo, 1911; Lettere ad Ascenso, (a cura di G. Raja), Roma, Ciranna, 1957; Scritti inediti e rari di Mariannina Coffa, (a cura di M. Di Stefano), Noto, Arti grafiche San Corrado, 1996; L'Episolario amoroso Coffa - Maceri, in M. Fiume, Sibilla arcana. Mariannina Coffa (1841-1878), Caltanissetta, Lussografica, 2000.
Bibliografia: Corrado Romano, Sulla retta intelligenza di un malinteso passo della poetessa Sig. M. C. C. da Noto, estr. dal giornale "Il Vapore", a. V, n. 17, 1860; Amedee Roux, Histoire de la litterature contemporaine en Italie sous le regime unitaire (1859-1874), Paris, Charpentier, 1874; Articoli necrologici, "La veglia", Noto, 7 gennaio 1878; In memoria della poetessa M. C. C. in Morana, Prose e poesie, pubblicate a cura e spese del Municipio di Ragusa, Ragusa, Piccitto e Antoci, 1878; Filippo Pennavaria, Sopra un caso d'isterismo acuto con estasi e sognazione spontanea accaduto in persona della insigne poetessa M. C. C. in Morana - Considerazioni medico filosofiche, Ragusa, Tip. Piccitto e Antoci, 1878; Filippo Pennavaria, Sulla vita e sulle poesie di M. C. C. in Morana, Discorso accademico, Ragusa, Tip. Piccitto e Antoci, 1878; Corrado Bonfiglio Piccione, M. C. C. in Morana giudicata dal prof. Amedeo Roux, traduzione dal francese, Noto, Tip. Zammit, 1878; Corrado Sbano, In morte della insigne poetessa M. C. in Morana, 1878; Letteria Montoro, Sulla tomba della chiarissima M. C. C. poetessa netina, ode, Palermo, Virzi', 1878; Giovanni Di Pietro, Illustrazione di scrittori contemporanei siciliani, Palermo, Ufficio Tipografico di Michele Amenta, 1878; Vincenzo Coffa, Lamento dell'anima a mia sorella M. C., versi, Noto, Zammit, 1879; Corrado Sbano, Memorie e giudizi intorno alla poetessa M. C. in Morana di Noto, Noto, Tip. Zammit, 1879; Vincenzo Coffa Caruso, Rimembranze (Iuvenilia), Noto, Tip. Zammit, 1890; Giuseppe Cassone, Per l'inaugurazione del monumento alla poetessa M. C. C., Noto, Tip. Zammit, 1896; Emanuele Scribano, Notizie e considerazioni su M. C., Ragusa, Tip. Destefano, 1897; Giuseppe Navanteri, Di un nuovo studio su M. C., Noto, Tip. Zammit, 1898; Francesco Guardione, Scritti, voll. 2, Palermo, 1897; Gaspare Oliveri Montes, Di due poetesse siciliane del sec. XIX (Giuseppina Turrisi Colonna - M. C. C.), con lettera del Prof. Giuseppe Pipitone Federico, Girgenti, Stamperia Montes, 1898; F. Genovesi Caruso, Storia d'una martire (M. C. C.), con prefazione di Giuseppe Sergi, Napoli, Chiurazzi, 1900; Rosa Moscardi, M. C. C. (su lettere inedite), Roma, Tip. Artero, 1907; Giuseppe Leanti, Una poetessa della patria e del dolore - M. C. C., Noto, Zammit, 1923; Francesco De Stefano, M. C. C., in "La Siciliana", rivista mensile, Siracusa, luglio 1925; Carmelo Sgroi, Cultura e movimenti d'idee in Noto nel sec. XIX (Contributo alla storia della cultura siciliana), Catania, Studio editoriale moderno, 1930; Carmelo Sgroi, Lettere di M. C. C. a Mario Rapisardi, estratto dall'"Archivio storico per la Sicilia orientale", Catania, Tip. Zuccarello e Izzi, 1931; Carmelo Sgroi, M. C. C. e Giuseppe Macherione (con documenti inediti), Siracusa, Tip. Littoriale, 1934; Benedetto Croce, Pagine sparse, Napoli, Ricciardi Editore, 1943, vol. III; Gino Raya, Le caste e appassionate lettere d'una poetessa siciliana, "La Sicilia", Catania, 25 gennaio 1955; Gino Raya, L'occulto fuoco di M. C. - Un epistolario inedito, "La nuova antologia", Roma, agosto 1955; Vincenzo Marotta, Una scoperta letteraria - M. C. prosatrice, "Bollettino del Comune di Noto", Noto, 30 ottobre 1955; Pina Ballario, Mariannina e il mal d'amore, "Narrativa", Roma, marzo 1956; Antonietta Drago, La capinera di Ragusa, Settimanale "Tempo", Milano, 21 febbraio 1957; Gino Raya, Diario, "Narrativa", marzo 1957; Gino Raya, M. C., Lettere ad Ascenso, Siracusa, Ciranna, 1957; Francesco Lombardo, M. C. e C. Sammartino in Fileti, ed altri riflessi di vita d'arte e d'ambiente della poetessa netina, Noto, Tip. dell'Autore, 1959; Teresa Carpinteri, Carteggi dell'800 - Riscoperta una poetessa: M. C., "La Fiera Letteraria", 9 aprile 1972; Teresa Carpinteri, Un ritratto giovanile poco noto di Mariannina Coffa: il ritratto della fata, "Netum", marzo-aprile 1976; Gioacchino Santocono Russo, Ottocento netino: nel primo centenario della morte di Mariannina Coffa, "Netum", febbraio-marzo 1977; Biagio Iacono, Dopo un secolo di censura o silenzio, riemerge il testo della Lettera di Mariannina Coffa a suo fratello Vincenzo, "Netum", aprile-maggio 1977; Teresa Carpinteri, L'eringio (romanzo), Palermo, Flaccovio, 1978; Rosa Maria Monastra, In margine al centenario di Mariannina Coffa. I dolori della giovane Mariannina, "Corriere di Modica", 15 marzo 1979; Biagio Iacono (a cura di), M. C., Poesie scelte, con Introduzione di G. Raya, Noto, Sicula Editrice - Netum, 1987; Rita Verdirame, Finzione rassegnazione e rivolta. L'immagine femminile nella letteratura dell'Ottocento, Papiro, Enna, 1990; Marinella Fiume, "Dovesse l'amor tuo costarmi la sventura e la morte". M. C., una poetessa siciliana dell'Ottocento, tra conformismo e trasgressione, "L'isola delle donne", II, n. 1, gennaio-febbraio 1995; Miriam Di Stefano (a cura di), Scritti inediti e rari di M. C., Noto, Arti Grafiche San Corrado, 1996; Marinella Fiume, M. C. e il suo lato oscuro. La poetessa massonica, "La Sicilia", 19 dicembre 1996; Marinella Fiume, Sibilla arcana. Mariannina Coffa (1841-1878), Edizioni Lussografica, Caltanissetta, 2000.
5. APPELLI. PER SOSTENERE IL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Sostenere economicamente la segreteria nazionale del Movimento Nonviolento e' un buon modo per aiutare la nonviolenza in Italia.
Per informazioni e contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org
6. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Letture
- Luciana Breggia, Parole con Etty. Un itinerario verso il presente, Claudiana, Torino 2011, pp. 120, euro 10,90.
- Alberto Guglielmi Manzoni, Pace e pericolo atomico. Le lettere tra Albert Schweitzer e Albert Einstein, Claudiana, Torino 2011, pp. 96, euro 9.
- Lorella Zanardo, Il corpo delle donne, Feltrinelli, Milano 2010, 2011, pp. 206, euro 8.
7. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
8. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 558 del 17 maggio 2011
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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