Nonviolenza. Femminile plurale. 347



 

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NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Numero 347 del 17 maggio 2011

 

In questo numero:

1. Silvia Vegetti Finzi: Sapere che una porta...

2. Il 19 maggio un incontro a Nepi con l'"Associazione italiana medici per l'ambiente" per discutere di arsenico e potabilita' delle acque

3. Il 20 maggio un incontro a Cerveteri con la partecipazione dell'"Associazione italiana medici per l'ambiente" sulla tutela della salute dei cittadini e la difesa dei beni comuni

4. Eleonora Bellini: Aurore Dupin (George Sand)

5. Giovanna Minardi: Brianda Domecq

6. Giovanna Minardi: Guadalupe Duenas

7. Vincenza Silvestrini: Milli Dandolo

8. Vincenza Silvestrini: Livia De Stefani

9. Vincenza Silvestrini: Grazia Deledda

10. Vincenza Silvestrini: Maria di Francia

11. Vincenza Silvestrini: Margherita di Navarra

12. Vincenza Silvestrini: Compiuta Donzella

13. Il 5 per mille al Movimento Nonviolento

14. Riferimenti utili per l'informazione sui referendum. Per fermare il nucleare e per l'acqua bene comune

 

1. MAESTRE. SILVIA VEGETTI FINZI: SAPERE CHE UNA PORTA...

[Da Silvia Vegetti Finzi, NUovi nonni per nuovi nipoti, Mondadori, Milano 2008, 2009, p. 178.

Silvia Vegetti Finzi (Brescia 1938), psicologa, pedagogista, psicoterapeuta, docente universitaria, saggista, e' una prestigiosa intellettuale femminista. Su Silvia Vegetti Finzi dal sito dell'Enciclopedia multimediale delle scienze filosofiche (www.emsf.rai.it) riprendiamo la seguente notizia biografica: "Silvia Vegetti Finzi e' nata a Brescia il 5 ottobre 1938. Laureatasi in pedagogia, si e' specializzata in psicologia clinica presso l'Istituto di psicologia dell'Universita' cattolica di Milano. All'inizio degli anni '70 ha partecipato a una vasta ricerca internazionale, progettata dalle Associazioni Iard e Van Leer, sulle cause del disadattamento scolastico. Inoltre ha lavorato come psicoterapeuta dell'infanzia e della famiglia nelle istituzioni pubbliche. Dal 1975 e' entrata a far parte del Dipartimento di Filosofia dell'Universita' di Pavia ove attualmente insegna psicologia dinamica. Dagli anni '80 partecipa al movimento femminista, collaborando con l'Universita' delle donne 'Virginia Woolf' di Roma e con il Centro documentazione donne di Firenze. Nel 1990 e' tra i fondatori della Consulta (laica) di bioetica. Dal 1986 e' pubblicista del 'Corriere della Sera' e successivamente anche di 'Io donna' e di 'Insieme"' Fa parte del comitato scientifico delle riviste: 'Bio-logica', 'Adultita'', 'Imago ricercae', nonche' dell'Istituto Gramsci di Roma, della 'Casa della cultura' di Milano, della 'Libera universita' dell'autobiografia' di Anghiari. Collabora inoltre con le riviste filosofiche 'Aut Aut' e 'Iride'. Molti suoi scritti sono stati tradotti in francese, inglese, tedesco e spagnolo. E' membro dell'Osservatorio nazionale per l'infanzia e l'adolescenza, della Societa' italiana di psicologia; della Societe' internationale d'histoire de la psychoanalyse. Nel 1998 ha ricevuto, per i suoi scritti di psicoanalisi, il premio nazionale 'Cesare Musatti', e per quelli di bioetica il premio nazionale 'Giuseppina Teodori'. Sposata con lo storico della filosofia antica Mario Vegetti, ha due figli adulti, Valentina e Matteo. Gli interessi di Silvia Vegetti Finzi seguono quattro filoni: il primo e' volto a ricostruire una genealogia della psicoanalisi da Freud ai giorni nostri, intesa non solo come storia del movimento psicoanalitico ma anche come storia della cultura; il secondo, una archelogia dell'immaginario femminile, intende recuperare nell'inconscio individuale e nella storia delle espressioni culturali, elementi di identita' femminile e materna cancellati dal prevalere delle forme simboliche maschili: a questo scopo ha analizzato i sogni e i sintomi delle bambine, i miti delle origini, i riti di iniziazione femminile nella Grecia classica, le metafore della scienza, l'iconografia delle Grandi Madri; il terzo delinea uno sviluppo psicologico, dall'infanzia all'adolescenza, che tenga conto anche degli apporti psicoanalitici. Si propone inoltre di mettere a disposizione, tramite una corretta divulgazione, la sensibilita' e il sapere delle discipline psicologiche ai genitori e agli insegnanti; il quarto, infine, si interroga sulla maternita' e sugli effetti delle biotecnologie, cercando di dar voce all'esperienza e alla sapienza delle donne in ordine al generare". Tra le opere di Silvia Vegetti Finzi: (a cura di), Il bambino nella psicoanalisi, Zanichelli, Bologna 1976; (con L. Bellomo), Bambini a tempo pieno, Il Mulino, Bologna 1978; (con altri), Verso il luogo delle origini, La Tartaruga, Milano 1982; Storia della psicoanalisi, Mondadori, Milano 1986; La ricerca delle donne (1987); Bioetica, 1989; Il bambino della notte. Divenire donna, divenire madre, Mondadori, Milano 1990; (a cura di), Psicoanalisi al femminile, Laterza, Roma-Bari 1992; Il romanzo della famiglia. Passioni e ragioni del vivere insieme, Mondadori, Milano 1992; (con altri), Questioni di Bioetica, Laterza, Roma-Bari 1993; (con Anna Maria Battistin), A piccoli passi. La psicologia dei bambini dall'attesa ai cinque anni, Mondadori, Milano 1994; Freud e la nascita della psicoanalisi, 1994; (con Marina Catenazzi), Psicoanalisi ed educazione sessuale, Laterza, Roma-Bari 1995; (con altri), Psicoanalisi ed identita' di genere, Laterza, Roma-Bari 1995; (con Anna Maria Battistin), I bambini sono cambiati. La psicologia dei bambini dai cinque ai dieci anni, Mondadori, Milano 1996; (con Silvia Lagorio, Lella Ravasi), Se noi siamo la terra. Identita' femminile e negazione della maternita', Il Saggiatore, Milano 1996; (con altri), Il respiro delle donne, Il Saggiatore, Milano 1996; Volere un figlio. La nuova maternita' fra natura e scienza, Mondadori, Milano 1997; (con altri), Storia delle passioni, Laterza, Roma-Bari 1997; Il fantasma del patriarcato, Alma Edizioni, 1997; (con altri), Fedi e violenze, Rosenberg & Sellier, 1997; (con Anna Maria Battistin), L'eta' incerta. I nuovi adolescenti, Mondadori, Milano, 2000; Parlar d'amore, Rizzoli, Milano 2003; Silvia Vegetti Finzi dialoga con le mamme, Fabbri, Milano 2004; Quando i genitori si dividono, Mondadori, Milano 2005; Nuovi nonni per nuovi nipoti, Mondadori, Milano 2008; La stanza del dialogo, Casagrande, Bellinzona 2009]

 

Sapere che una porta rimane sempre aperta per noi, che in ogni momento qualcuno e' disponibile ad accoglierci, puo' rappresentare un antidoto alla disperazione. Sono di grande aiuto, nelle difficolta', le immagini positive custodite nella memoria. Ci consentono di autoconfortarci, ci assicurano che, anche dopo la notte piu' buia, viene sempre il mattino.

 

2. INCONTRI. IL 19 MAGGIO UN INCONTRO A NEPI CON L'"ASSOCIAZIONE ITALIANA MEDICI PER L'AMBIENTE" PER DISCUTERE DI ARSENICO E POTABILITA' DELLE ACQUE

[Dall'Associazione italiana medici per l'ambiente (per contatti: tel. 3383810091, e-mail: isde.viterbo at gmail.com) riceviamo e diffondiamo.

Antonella Litta svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi. E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) e per questa associazione e' responsabile e coordinatrice nazionale del gruppo di studio su "Trasporto aereo come fattore d'inquinamento ambientale e danno alla salute". E' referente per l'Ordine dei medici di Viterbo per l'iniziativa congiunta Fnomceo-Isde "Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un ambiente salubre". Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' locali ed internazionali. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente. E' la portavoce del Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti. Come rappresentante dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (Isde-Italia) ha promosso una rilevante iniziativa per il risanamento delle acque del lago di Vico e in difesa della salute della popolazione dei comuni circumlacuali. E' oggi in Italia figura di riferimento nella denuncia della presenza dell'arsenico nelle acque destinate a consumo umano, e nella proposta di iniziative specifiche e adeguate da parte delle istituzioni per la dearsenificazione delle acque e la difesa della salute della popolazione]

 

A Nepi giovedi' 19 maggio 2011, nella Sala Nobile del Comune, l'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) terra' una relazione medico-scientifica sul tema: "L'arsenico nelle acque destinate a consumo umano: problematiche ambientali e sanitarie, e proposte d'intervento".

La dottoressa Antonella Litta, referente dell'associazione, relazionera' sui meccanismi di azione e d'interazione dell'arsenico, elemento tossico e cancerogeno, e le patologie neoplastiche e le malattie correlate all'esposizione cronica a questo elemento soprattutto attraverso l'assunzione cronica di acque contaminate e di alimenti preparati con le stesse.

Saranno anche illustrate le proposte dell'"Associazione italiana medici per l'ambiente" per realizzare subito interventi efficaci per fornire acqua dearsenificata alle popolazioni, in particolare alle donne in gravidanza e ai bambini che, come raccomandato dalla  comunita' scientifica internazionale e dall'Organizzazione mondiale della sanita', deve avere come obiettivo di qualita' un contenuto di arsenico pari a zero (o al piu', e in via transitoria, di 5 microgrammi/litro) nelle acque destinate a consumo umano come vera e sicura  tutela della salute pubblica.

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L'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia)

Viterbo, 14 maggio 2011

 

3. INCONTRI. IL 20 MAGGIO UN INCONTRO A CERVETERI CON LA PARTECIPAZIONE DELL'"ASSOCIAZIONE ITALIANA MEDICI PER L'AMBIENTE" SULLA TUTELA DELLA SALUTE DEI CITTADINI E LA DIFESA DEI BENI COMUNI

[Dall'Associazione italiana medici per l'ambiente (per contatti: tel. 3383810091, e-mail: isde.viterbo at gmail.com) riceviamo e diffondiamo]

 

Venerdi' 20 maggio con inizio alle ore 18 a Cerveteri, presso la sala Ruspoli, si svolgera' un convegno sul tema: "Tutela della salute dei cittadini e difesa dei beni comuni".

L'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia)  di Viterbo e' stata invitata ad intervenire con una relazione medico-scientifica che avra' per argomento: "La potabilita' e salubrita' dell'acqua, bene comune e risorsa da tutelare per garantire pienamente anche il diritto alla salute".

La relazione sara' tenuta dalla dottoressa Antonella Litta; particolare attenzione sara' dedicata alle problematiche sanitarie e ambientali determinate dalla presenza dell'arsenico nelle acque destinate a consumo umano.

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L'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia)

Viterbo, 17 maggio 2011

 

4. PROFILI. ELEONORA BELLINI: AURORE DUPIN (GEORGE SAND)

[Dal sito www.arabafelice.it riprendiamo la seguente scheda biobibliografica della serie "Dominae" (segnaliamo che queste schede risalgono ad alcuni anni fa).

Eleonora Bellini, impegnata per la pace, l'ambiente, i diritti umani di tutti gli esseri umani, e' poetessa e saggista; e' nata a Belgirate, sul lago Maggiore; laureata in filosofia, ha insegnato per qualche tempo nelle scuole elementari e medie ed ora lavora da molti anni nella biblioteca di Borgomanero, in provincia di Novara. Dall'ampia intervista in "Coi piedi per terra" n. 294 riprendiamo la seguente notizia autobiografica: "Sono nata sulla sponda piemontese del Lago Maggiore poco dopo la meta' del secolo scorso. Ho studiato materie classiche e poi filosofia. Dopo alcuni anni di insegnamento sono diventata bibliotecaria e lo sono anche ora. Mi sono occupata dell'attivita' editoriale della biblioteca in cui lavoro. In questa tengo anche il coordinamento delle iniziative culturali (mostre, conferenze) e laboratori di poesia e di storia del libro per bambini e ragazzi. Tra le pubblicazioni - traduzioni, poesie, racconti e saggi - mi piace ricordarne qualcuna piu' recente: Il rumore dei treni, poesie con nota di Ariodante Marianni; Fuori dal nido, romanzo in cui la giovanissima protagonista impara a conoscere e ad affrontare diversita' e morte; Ninna nanna per una pecorella, libro filastrocca per i piu' piccini dal finale inatteso e fiducioso; Demone di malinconia, antologia di testi sull'accidia dal IV al XIV secolo. Tengo due blog, uno come assessore alla cultura di un piccolo Comune (culturalborgo.splinder.com), l'altro dedicato, molto liberamente, a libri e letture (leletturedidonchisciotte.blogspot.com)". Dal sito wwww.arabafelice.it riprendiamo la seguente scheda di alcuni anni fa: "Eleonora Bellini, nata a Belgirate (Vb), il primo settembre 1952, laureata in filosofia all'Universita' degli Studi di Milano, ha insegnato per alcuni anni nelle scuole medie ed e' attualmente direttrice della Biblioteca Pubblica della Fondazione "Achille Marazza" di Borgomanero (No). Opere: a) poesia: Metadizionario, Lalli 1980; Note a margine, Seledizioni 1980; Tracce, Sabatelli - Quaderni di Resine 1993; Agenda feriale, Rhegium Julii 1997; Via Ernesto Breda, in "Resine" 96/2003; I nemici svegli, Edizioni ArtEuropa 2004; in rete: utenti.lycos.it/eleonorabellini/index.html; narrativa: Con il motore al minimo, Eos 1999; Il calendario dell'avvento, R. Vecchi 1999; I sei giorni del sole. La spedizione di Carlo Pisacane a Sapri nel racconto di un bambino, Laser 2000; Fuori dal nido, Edizioni Non Solo Parole Com 2003; c) traduzioni: J. Danielou, Diari spirituali, Piemme 1998; A. de Lamartine, Ditemi il vostro segreto. Carteggio con Giulia di Barolo, San Paolo 2000; d) testi di storia letteraria e locale: C. Carena, E. Bellini, La madonna della Bocciola e i culti mariani del lago d'Orta, Comune di Bolzano Novarese 1993; Finche' ci sia respiro. Liriche di Saffo, Interlinea 1996; E. Bellini, D. Tessari, Borgo Ticino e Divignano. Storie di gente, luoghi di memoria, Eos 1996; S. Ussia, E. Bellini, Le muse sacre, Fondazione Marazza 1999. Ha curato inoltre pubblicazioni a carattere bibliografico della Fondazione in cui lavora (Le cinquecentine della Biblioteca Molli, Il Novarese nelle stampe della Fondazione Marazza, La magia e il diavolo, Incontro manzoniano, Quaderni del Premio Marazza) e nella quale si occupa da oltre un decennio anche delle attivita' di invito alla lettura per bambini e ragazzi, svolte in laboratori di scrittura creativa. I quaderni che documentano questo aspetto dell'attivita' sinora usciti sono Piccoli Libri, Fondazione Marazza 2000; Piccole Rime, Fondazione Marazza 2001"]

 

Amandine Aurore Lucile Dupin, la futura George Sand, nacque a Parigi il primo luglio 1804. Solo quattro anni dopo rimase orfana di padre, il militare di carriera Maurice Dupin, e da quel momento visse e fu educata a Nohant (Berry), nella casa di campagna della nonna paterna, insieme al fratellastro Hippolyte Chatiron. Per perfezionare la sua istruzione nel gennaio 1818 la nonna decise di iscriverla al collegio parigino delle suore agostiniane inglesi. Durante il periodo della permanenza in convento, che duro' due anni, Aurore attraverso' un periodo di crisi mistica e desidero' per un certo tempo addirittura di farsi religiosa. Al suo ritorno a Nohant assiste' la nonna paralizzata, ma dopo la morte di quest'ultima (26 dicembre 1821), riallaccio' i rapporti con la madre e si trasferi' a Parigi con lei. Qui conobbe Francois Casimir Dudevant, che sposo' il 17 settembre 1822. Torno' quindi con il marito a Nohant. L'anno seguente il 30 giugno nacque il suo primo figlio, Maurice. L'incuria del marito obbligo' la giovanissima Aurore a farsi carico di tutta l'amministrazione della proprieta' ed il matrimonio si rivelo' ben presto infelice. Aurore, durante un viaggio in Alvernia e poi a Parigi s'innamoro' di Stephane Ajasson de Gransagne, dal quale ebbe la figlia Solange.

Nel 1829 scrisse la sua prima opera, Il viaggio del signor Blaise, che verra' pubblicata solo nel 1877. Si lego' due anni dopo al romanziere Jules Sandeau, con il quale realizzo' un'intensa collaborazione letteraria: La prima donna, novella, e Il Commissionario, Rose et Blanche, romanzi. Queste opere vennero firmate variamente: Signol, J. Sand, J. S. Nel 1832, lasciato Sandeau, pubblico', con lo pseudonimo G. Sand, il romanzo Indiana - giovane creola dal matrimonio infelice, che incarna il prototipo della donna oppressa dalle leggi e dalle convenzioni sociali - e poco dopo Valentina, firmato finalmente George Sand. Questo sarebbe stato da quel momento in poi il suo nome nella letteratura e nella vita.

Inizio' cosi' per la scrittrice una stagione di produzione intensissima: collaborazione regolare con la "Revue de Deux Mondes"; composizione a Venezia di Leone Leoni, Andre', Jacques, Mattea e delle Premieres lettres d'un voyageur (1834) - e questi furono anche gli anni del suo legame tanto profondo quanto tempestoso con Alfred de Musset. Nel 1836, lasciato definitivamente il poeta, pubblico' Simon. Sarebbero seguiti, in un pugno d'anni: Mauprat (1837); La derniere Aldini e Maitres mosaistes (1838); Spiridion e L'uscoque (1839); Gabriel (1840) ed una piece teatrale, Cosima, che riscosse pero' un clamoroso insuccesso.

Era iniziata intanto nel 1837 la storia del suo amore per Chopin e dei suoi viaggi insieme al compositore, in cerca di guarigioni miracolose per lui, di atmosfere romantiche ed appassionate per lei. Un inverno a Maiorca (1842) evoca un poco i momenti e l'atmosfera del soggiorno dei due amanti nella certosa di Valldemosa. A Chopin George dedico' anche uno dei suoi freschi romanzi "campestri", La mare du diable (1846). L'anno seguente comincio' la stesura della propria autobiografia, Storia della mia vita, ed accompagno' al matrimonio la figlia Solange, ma proprio quest'ultimo fatto provoco', per motivi di interesse, la rottura con Chopin. Nel 1848 la Sand accorse a Parigi per prendere parte alla causa popolare e repubblicana durante la Rivoluzione di Febbraio, al cui servizio mise la sua penna, con innumerevoli lettere aperte, proclami, articoli e addirittura fondando un giornale, "La cause du peuple". Nello stesso anno pubblico' un'altra delle storie campestri, frutto anche della sua nuova presa di coscienza politica e del suo populismo romantico, La piccola Fadette. Seguirono poi anni di intenso lavoro letterario, ricompensato anche dal successo "mondano". Di questo periodo e' il romanzo Elle et lui (1859), ispirato all'antica - erano trascorsi venticinque anni - storia d'amore con Musset.

Una grave malattia costrinse George all'inattivita' per tutto l'ultimo trimestre del 1860. Nel 1863 inizio' la corrispondenza con Flaubert e venne pubblicato il romanzo Maidemoselle de la Quintinie, fortemente anticlericale, che suscito' scandalo e forti reazioni nel mondo culturale e politico. Ma l'amicizia con Flaubert perduro' e non venne affatto scalfita, tanto che nel 1866 e nel 1868 la scrittrice, talvolta in precarie condizioni di salute, fu piu' volte ospite di Gustave a Croisset. Quest'ultimo ricambio' soggiornando a sua volta a Nohant nel dicembre 1869 e nell'aprile del 1873. Furono anni tranquilli, di scambi, di inviti, di feste. George pubblico' numerosi racconti su riviste, in primis ancora su "La revue des deux mondes". Non trascuro' neppure di occuparsi dell'educazione dei nipotini. L'8 giugno 1876 per un'occlusione intestinale non operabile George Sand mori'. Stava per compiere settantadue anni. La figlia Solange dispose che le venissero fatti funerali religiosi e fu sepolta a Nohant, dov'era a lungo vissuta e la cui umile gente aveva amato e fatto rivivere nelle sue opere.

Alcune citazioni: "La causa che difendevo e' quella della meta' del genere umano, quella dell'intero genere umano: perche' l'infelicita' della donna implica quella dell'uomo, come l'infelicita' dello schiavo implica quella del padrone" (Histoire de ma vie). "Non rompete le catene che vi legano alla societa', rispettate le sue leggi se vi tutelano, apprezzate i suoi giudizi se per voi sono giusti; ma se un giorno la societa' vi calunnia e vi respinge, abbiate l'orgoglio sufficiente per sapervi infischiare di lei" (Indiana). "Ho scritto Indiana con la consapevolezza, non ragionata, ma profonda e legittima, dell'ingiustizia e della barbarie delle leggi che ancora regolano l'esistenza della donna nel matrimonio, nella famiglia e nella societa'" (Histoire de ma vie).

Opere: Indiana, 1832; Valentina, 1832; Lelia, 1833; Mauprat, 1837; La derniere Aldini, 1838; Maitres mosaistes, 1838; Spiridion, 1839; L'uscoque, 1839; Gabriel, 1840; Cosima, 1840; Un hiver a' Maiorque,1842; La contessa di Rudolstadt, 1843-1845; Consuelo, 1842-1843; Lo stagno del diavolo, 1846; Histoire de ma vie, 1845; La petite Fadette, 1848; Claudie, 1851; Le mariage di Victorine,1851; Mauprat, 1853; Mont-Reveche,1853; Maitres sonneur,1853; Elle et lui,1859; Maidemoselle de la Quintinie, 1863; opere apparse postume: Correspondance (1882-1884), uno dei piu' ricchi documenti sul XIX secolo francese; Journal intime (1926); gli epistolari con Musset e con Flaubert (1904).

 

5. PROFILI. GIOVANNA MINARDI: BRIANDA DOMECQ

[Dal sito www.arabafelice.it riprendiamo la seguente scheda biobibliografica della serie "Dominae" (segnaliamo che queste schede risalgono ad alcuni anni fa).

Dal medesimo sito riprendiamo per stralci la seguente notizia sull'autrice: "Giovanna Minardi, nata a Palermo il 21 aprile 1958, docente di ruolo di Spagnolo presso l'Istituto Magistrale "Regina Margherita" di Palermo e collaboratrice della Cattedra di Lingua e Letteratura spagnola dell'Universita' di Palermo. Laureate in Lingue e letterature straniere (Spagnolo) presso la Facolta' di Lettere e Filosofia dell'Universita' di Palermo con una tesi su "Le poesie minori di Jorge Manrique"; laureata in Filologia spagnola presso l'Università di Oviedo (Spagna); dottorato di ricerca in Letterature iberiche e iberoamericane presso l'Universita' di Palermo, con tesi su "Teoria e pratica del racconto in Julio Ramon Ribeyro". Ha studiato e insegnato in vari paesi europei e latinoamericani... Appartiene a varie associazioni culturali di area ispanica: Associazione ispanisti italiani (Aispi); Asociacion internacional de hispanistas (Aih); Associazione siciliana per lo studio delle culture iberiche; Instituto Literario y Cultural Hispanico; Instituto internacional de Literatura iberoamericana. Opere: Una hora con Julio Ramon Ribeyro, in "Quaderno dell'Istituto di Lingue e Letterature straniere della Facolta' di Lettere dell'Universita' di Palermo", n. 29, 1990, pp. 39-56; Voci poetiche femminili dell'America del Sud nel primo '900, in R. Calabrese (a cura), Felicita' del dialogo. Relazioni tra donne, Ila Palma, Palermo, 1991, pp. 183-95; Silvio nel roseto (traduzione racconti di Julio R. Ribeyro), Dharba, Palermo, 1992; Una voz del Peru': Julio Ramon Ribeyro, in Encuentros hispanoamericanos. Realidad y ficcion, Ayuntamiento de Oviedo, 1992, pp. 299-301; El arte poetica de Julio Ramon Ribeyro, in "La casa de carton", Lima, invierno 1993, pp. 20-25; Una hora con Rosina Valcarcel, in "Alba de America", Buenos Aires, julio 1993, 20-21, pp. 465-69; L'influenza della cultura italiana nel Peru' d'inizio secolo, in L'apporto italiano alla tradizione degli studi ispanici, Atti del Congresso Aispi, Instituto Cervantes, Roma, 1993, pp. 211-17 (La influencia de la cultura italiana en Riva-Aguero, Valdelomar y Mariategui, in "La casa de carton", Lima, invierno 1994, 4, pp. 12-17; Un rapido paseo a traves de la narrativa de mujeres en el Peru' contemporaneo, in "Fem", Mexico, mayo 1994, 135, pp. 35-38 (Que' escriben ultimamente las mujeres en el Peru'?, in "Alba de America, Montevideo, julio 1995, 24-25, pp. 355-65); La donna peruviana attraverso la storia, in "Leggere Donna", Ferrara, maggio-giugno 1994, pp. 34 e 36-7; Carmen, il caudillo e la liberta', in "Cronache parlamentari siciliane", Palermo, agosto 1994, 18, pp. 77-9; Una mujer canta en medio del caos: Rosina Valcarcel, in "Alba de America", Buenos Aires, julio 1994, 22-23, pp. 425-35; La letteratura delle donne nella Spagna degli anni '70: "El mismo mar de todos los veranos" di Esther Tusquets, in "Quaderno dell'Istituto di Lingue e Letterature straniere della Facolta' di Lettere", Universita' di Palermo, n. 6, 1994, pp. 9-22; Conversando con Julio Ramon Ribeyro, ganador del premio Juan Rulfo de Literatura latinoamericana 1994, in "Alba de America", Montevideo, julio 1995, 24-25, pp. 469-76 (riassunto in "Revista Universidad del Valle", Cali, noviembre 1995, 12, pp. 34-9); La escritura delirante de Julio Ramon Ribeyro, in P. Frohlicher - G. Guntert, Teoria e interpretacion del cuento, Peter Lang Ed., Bern 1995, pp. 475-87; Encuentro con ocho escritoras mexicanas, in "Hispamerica", Gaithersburg, agosto 1994, 68, pp. 61-71; Las coreutas. Antologia de narradoras mexicanas del siglo XX, Unmsm, Lima, 1995; L''America Latina vista dall'Europa, in "Latinoamerica", Roma, settembre-dicembre 1996, pp. 69-74; La letteratura delle donne in Colombia, in "Leggere Donna", Ferrara, nov.-dic. 1997, pp. 23-25; Josefina Pla'. Una voz a recuperar, in "Letras femeninas", University of Nebraska, I-II (primavera-autunno 1998), pp. 157-72; El imaginario femenino en la cuentistica de Ribeyro, in AA. VV., Primer Encuentro de Peruanistas (Lima, 4-6 de septiembre de 1996), Lima, Universidad de Lima, 1998, t. II, pp. 409-12; La donna nell'immaginario femminile di Julio Ramon Ribeyro. In "Quaderno dell'Istituto di Lingue e Letterature straniere della Facolta' di Lettere dell'Universita' di Palermo", 15 (1998), pp. 51-70 (La mujer en el imaginario femenino de Julio Ramon Ribeyro, in Actas XIII Congreso A. I. H., Castalia, Madrid 2000, tomo III, pp. 251-59); Bibliografia ragionata e commentata su Le letterature del Terzo Mondo, in AA. VV., Il mondo e' un'isola, Palermo, Ciss, 1998; Passione e scrittura. Antologia di narratrici messicane del XX secolo, Palermo, Anteprima, 1998; Julio Ramon Ribeyro: El juego de la narracion, in P. Odber de Baubeta (a cura di), Actas del XII Congreso de la Asociacion Internacional de Hispanistas (agosto de 1995), Birmingham, University of Birmingham, 1998, t. II, pp. 110-18; La narrativa femenina del Peru' del siglo XX, in "La casa de carton", Lima, 17 (verano-otono de 1999), pp. 48-55; Duerme: La mascarada, perdida o conquista de una identidad?, in B. Droscher, C. Rincon, Acercamientos a Carmen Boullosa, Berlin, Ed. Tranvia, 1999, pp. 153-61; La critica letteraria in Peru' alle soglie del Duemila, in AA. VV., Fine secolo e scrittura: Dal medioevo ai giorni nostri, Bulzoni, Roma 1999, p. 499-508; La narrativa femminile nel Peru' del XX secolo. Intervista alla scrittrice peruviana Carmen Olle', in "Latinoamerica", Roma, 71, sett.-dic. '99, pp. 109-14 (Entrevista a Carmen Olle', in "Hispamerica", Gaithersburg, 83, agosto '99, pp. 55-9; Letteratura plurietnica e autobiografie di donne in America latina, in D. Corona (a cura di), Autobiografie e contesti culturali, Annali della Facolta' di Lettere, Universita' di Palermo, 1999, pp. 193-203; Cuentas. Narradoras peruanas del siglo XX, El Santo Oficio y Ed. Flora Tristan, Lima, 2000; Messico: il caso di tre pittrici scrittrici (Leonora Carrington, Remedios Varo, Frida Kahlo), in Atti XIX Convegno Aispi, Roma, settembre 1999. Partecipazione a convegni in qualita' di relatrice: comunicazione su L'influenza della cultura italiana nel Peru' d'inizio secolo, in Congresso Aispi, L'apporto italiano alla tradizione degli studi ispanici, Napoli 30 gennaio - I febbraio 1992; comunicazione su "De sobremesa" de Jose' Asuncion Silva: aproximacion a una lectura postmoderna, in Simposio internazionale di Letteratura Modernidad, modernismo y postmodernidad en la literatura latinoamericana, organizzato dall'Instituto Literario y cultural hispanico (California) a Montevideo nell'agosto 1993; comunicazione su Un rapido paseo a traves de la narrativa de mujeres en el Peru', in Incontro internazionale su Mujer y literatura latinoamericana organizzato da "Casa de las Americas" a L'Avana nel gennaio 1994; comunicazione su Julio Ramon Ribeyro o el juego de la narracion, in XII Congresso dell'A. I. H. organizzato dall'Universita' di Birmingham nell'agosto 1995; comunicazione su El imaginario femenino en la cuentistica de Julio Ramon Ribeyro, in I Encuentro de peruanistas organizzato dalla Universidad de Lima nel settembre 1996; comunicazione su Tina Modotti, in Taller internacional 60mo aniversario Guerra civil espanola organizzato dallo Instituto de Historia de Cuba di L'Avana nel novembre 1996; comunicazione su "Duerme" de Carmen Boullosa: la mascarada, o perdida o conquista de una identidad, in Simposio su Carmen Boullosa organizzato dalla Freie Universitat di Berlino nel novembre 1997; comunicazione su La critica letteraria nel Peru' alle soglie del Duemila, in Convegno dell'Aispi organizzato dall'Universita' di Siena nel marzo 1998; comunicazione su La mujer en el imaginario femenino de Julio Ramon Ribeyro, in XIII Congresso dell'A. I. H. organizzato dalla Uned di Madrid nel luglio 1998; comunicazione su La mujer en la cuentistica de Ribeyro, in Primer Encuentro de narradores organizzato dall'Universita' di Chiclayo (Peru') nell'ottobre 1998; comunicazione su Gli italiani nel Peru', in Giornate di incontri su "Memoria e diaspora", organizzate dall'Universita' di Lecce, 15-19 aprile 1999; comunicazione su Messico: Tre pittrici-scrittrici: L. Carrington, R. Varo, F. Khalo, in XIX Convegno dell'Aispi, Roma 16-18 settembre 1999; comunicazione su Literatura plurietnica y autobiografia de mujeres en America Latina, in Incontro internazionale su Europe-Amerique Latine a' l'aube du troisieme millenaire. Regards croises organizzato dall'Universita' di Pau, 2-6 novembre 1999; comunicazione su Il personaggio femminile nella narrativa di J. L. Borges, in Omaggio a Borges organizzato presso la Facolta' di Lettere, Palermo, dicembre 1999; quattro lezioni su Jorge Luis Borges presso la Facolta' di Lettere, Palermo, dicembre 1999 - gennaio 2000; comunicazione su Narrativa de mujeres en el Peru' del siglo XX, in XIX Simposio Internacional de Literatura de Ilch organizzato con "Universidad Mayor de San Marcos" 7-12 agosto 2000. Organizzazione di eventi culturali: Convegno Dal '98 a Garcia Lorca: lacerazioni e suture della cultura spagnola del Novecento, Palermo 11-12 maggio 1998, Universita' di Palermo - Facolta' di Lettere - Facolta' di Scienze della Formazione; Corso di aggiornamento Analisi dei linguaggi settoriali in spagnolo, 28 novembre 1997 - 5 febbraio 1998, Associazione Siciliana Studio Culture iberiche, Facolta' di Scienze della Formazione; Corso di aggiornamento La didattica della lingua spagnola, 15 aprile 1996 - 27 maggio 1996, Associazione Siciliana Studio Culture iberiche, Facolta' di Lettere; Convegno La cultura spagnola degli anni Ottanta, 4-6 maggio 1995, Cattedra di Spagnolo - Associazione Siciliana Studio Culture iberiche, Facolta' di Lettere; Rassegna cinematografica Il cinema spagnolo di genere nel dopoguerra, 29 novembre - 4 dicembre 1993, Universita' di Palermo - Associazione Siciliana Studio Culture iberiche, "Ars Nova"; Rassegna cinematografica Lo sguardo dell'altro, 10 dicembre 1996, Citta' di Palermo - Associazione Siciliana Studio Culture iberiche, Cinema Marconi di Palermo; Convegno Il Culto di San Benedetto il Moro in America Latina, 15 settembre 1999, Citta' di Palermo - Associazione Siciliana Studio Culture iberiche, Convento S. Maria del Gesu' di Palermo"]

 

Nata a New York nel 1942. Di madre americana e padre spagnolo, fece le elementari a New York, ma dal 1951 vive in Messico. Si e' laureata in Lettere alla Unam, ha collaborato con varie riviste nazionali ed e' stata presidentessa di "Pronatura", distinguendosi per il suo impegno ecologico. Tra i suoi interessi piu' rilevanti, la psicoanalisi e la critica letteraria femminista.

Opere: Bestiario domestico (1982); La insolita historia de la Santa de Cabora (1990); Once dias y algo mas (1991); Acechando al unicornio. La virginidad en la literatura mexicana (1988).

Bibliografia: Giovanna Minardi, Passione e scrittura. Antologia di narratrici messicane del XX secolo, Palermo, Anteprima, 1998.

 

6. PROFILI. GIOVANNA MINARDI: GUADALUPE DUENAS

[Dal sito www.arabafelice.it riprendiamo la seguente scheda biobibliografica della serie "Dominae"]

 

Guadalupe Duenas ha seguito dei corsi alla Unam di Citta' del Messico, ha collaborato con giornali e riviste letterarie ed e' stata redattrice della rivista "Abside". Ha lavorato, inoltre, presso la Segreteria di Stato (Sep) in qualita' di curatrice di film e programmi per la televisione. Ha scritto sceneggiature cinematografiche e adattato vari testi letterari al cinema.

Opere: Las ratas (1954); Tiene la noche un arbol (1956); No morire' del todo (1964); Imaginaciones (1977); Pasos en la escalera, La extrana visita, Girandula (1973).

Bibliografia: Giovanna Minardi, Passione e scrittura. Antologia di narratrici messicane del XX secolo, Palermo, Anteprima, 1998.

 

7. PROFILI. VINCENZA SILVESTRINI: MILLI DANDOLO

[Dal sito www.arabafelice.it riprendiamo la seguente scheda biobibliografica della serie "Dominae" (segnaliamo che queste schede risalgono ad alcuni anni fa)]

 

Milli Dandolo, di famiglia veneta. Sposo' il critico musicale E. Gara. Appena tredicenne esordi' con le sue poesie sul "Giornalino della domenica", che in quegli anni era il periodico per ragazzi piu' famoso. Collaboro' a numerosi giornali e riviste tra i quali "La Gazzetta del popolo", "La lettura", "L'illustrazione italiana". Mori' a Milano nel 1946.

Opere: a) poesia: Poesie, 1913; b) narrativa: Amara come la morte in "La lettura", 1920; Il figlio del mio dolore, Milano, 1921; Il vento nella foresta, ivi, 1922; Sogno di una notte di maggio, 1923; La nostra notte, 1924; Le stelle nel mare, Milano, 1924; San Francesco d'Assisi, Torino, 1925; Il dono dell'innocente, 1926; Il silenzio degli usignuoli, 1926; Uccelli senza nido, 1926; Il dolore degli altri, 1928; In ginocchio, 1929; Tempo d'amare, 1929; Forte come l'amore, 1930; Cuori in cammino, 1930; Il mio novelliere, 1933; La prigioniera, 1936; La donna del mio destino, 1937; La santa di Chantal, 1938; Liberaci dal male, Milano, 1939; Romanzo di Anna, 1939; La fuggitiva, 1941 (nello stesso anno ne fu tratto un film con Anna Magnani); Come agnelli fra i lupi, Milano, 1942; Terra in vista, ivi, 1942; Il dolore degli altri, ivi, 1944; Tempo di amare, ivi, 1944; Cuori amanti, 1944; Croce e delizia, ivi, 1946; Abbiamo veduto una stella, ivi, 1946; L'amata ritorna, 1941; La fuggitiva, 1949; La prigioniera, ivi, 1953; L'angelo ha parlato, 1953; c) traduzioni: J. H. Bernardin de Saint Pierre, Paolo e Virginia, 1930; S. M. Barrie, Peter Pan, 1940; K. Mansfield, Lettere, 1941; S. Pepys, Il diario di S. Pepys (1659-60), 1941.

Bibliografia: Dizionario universale della letteratura contemporanea, Mondadori, Milano, 1963; Dizionario enciclopedico della letteratura italiana, a cura di G. Petronio, Laterza, Bari, 1970, vol. II, p. 194; R. Carlassara, Per una rilettura di Milly Dandolo (1895-1946), Tesi di perfezionamento, Facolta' di Lettere, Universita' di Padova, a. a. 1985-86, (relatrice A. Arslan).

 

8. PROFILI. VINCENZA SILVESTRINI: LIVIA DE STEFANI

[Dal sito www.arabafelice.it riprendiamo la seguente scheda biobibliografica della serie "Dominae"]

 

Livia De Stefani, nata a Palermo nel 1913. Figlia di proprietari terrieri, ha condotto privatamente la sua formazione culturale. Ha scritto la prima poesia ad appena otto anni, e ha collaborato non ancora decenne ai "Grilli" e al "Giornalino della Domenica" diretto da G. Fanciulli. Dopo il matrimonio, avvenuto a soli 17 anni, si e' trasferita a Roma ed ha avuto tre figli. Ha conseguito il premio "Salento" nel 1953 con La vigna di uve nere, ed il premio "Soroptimist" nel 1956 con Gli affatturati. Ha collaborato a vari periodici e quotidiani con racconti e poesie. E' morta a Roma nel 1991.

Opere: Preludio, poesie, Ciuni, Palermo, 1940; Gli affatturati, Mondadori, Milano, 1955; Passione di Rosa, 1958; Viaggio di una sconosciuta ed altri racconti, 1963; La vigna delle uve nere, Rizzoli, Milano, 1967; La signora di Cariddi, Rizzoli, Milano, 1971; La stella Assenzio, Vallecchi, 1985; La mafia alle mie spalle, Mondadori, Milano, 1991.

Bibliografia: M. Prisco, in "Idea", 6 settembre 1953; A. Seroni, in "Vie Nuove", 29 novembre 1953; G. Ravegnani, Nota su L. De Stefani, in "Uomini visti", II, Milano 1955; P. De Tommaso, in "Belfagor", marzo 1959; Dizionario universale della letteratura contemporanea, Mondadori, Milano, 1963, vol. I; G. Raya, in "La Fiera letteraria", 21 luglio 1963; G. Barberi Squarotti, La narrativa italiana del dopoguerra, Cappelli, Bologna, 1965; Letteratura siciliana al femminile, a cura di S. Zappulla Muscara', Sciascia, Caltanisetta-Roma, 1984; S. Petrignani, Le signore della scrittura, La Tartaruga, 1984; G. Manacorda, Storia della letteratura italiana contemporanea, Editori Riuniti, Roma, 1996.

 

9. PROFILI. VINCENZA SILVESTRINI: GRAZIA DELEDDA

[Dal sito www.arabafelice.it riprendiamo la seguente scheda biobibliografica della serie "Dominae"]

 

Grazia Deledda, nata a Nuoro il 27 settembre, 1871, frequento' solo le scuole elementari, proseguendo poi da autodidatta. Pubblico' i suoi primi scritti su periodici locali. Sposo' un impiegato ministeriale nel 1900 e si trasferi' a Roma. Nel 1916 da un suo romanzo del 1904, Cenere, fu tratto un film interpretato da Eleonora Duse. Ottenne il premio Nobel per la letteratura nel 1926. Mori' a Roma il 16 agosto nel 1936.

Opere: a) poesia: Paesaggi sardi, Torino, 1897; Versi e prose giovanili, Milano, 1938; b) narrativa: Nell'azzurro, Milano, 1890; Stella d'Oriente, Cagliari, 1890; Amore regale, Roma, 1891; Fiori di Sardegna, ivi, 1892; Racconti sardi, Sassari, 1894; Anime oneste, Milano, 1895; La via del male, Roma, 1896; Il tesoro, Torino, 1897; L'ospite, Rocca San Casciano, 1897; La giustizia, Torino, 1899; Le tentazioni, Milano, 1899; Il vecchio della montagna, Torino, 1900; La regina delle tenebre, Milano, 1902; Elias Portolu, Torino, 1903; Cenere, Roma, 1904; Nostalgie, ivi, 1905; I giuochi della vita, Milano, 1905; Amori moderni, Roma, 1907; L'ombra del passato, ivi, 1907; L'edera, ivi, 1908; Il nostro padrone, Roma, 1910; Sino al confine, ivi, 1910; Nel deserto, ivi, 1911; Colombi e sparvieri, ivi, 1912; Chiaroscuro, ivi, 1912; Canne al vento, ivi, 1913; Il fanciullo nascosto, ivi, 1913; Le colpe altrui, ivi, 1914; Marianna Sirca, ivi, 1915; L'incendio nell'oliveto, ivi, 1918; Il ritorno del figlio - La bambina rubata, ivi, 1919; La madre, ivi, 1920; Naufraghi in porto, Milano, 1920; Cattive compagnie, Milano, 1921; Il segreto dell'uomo solitario, Roma, 1921; Il Dio dei viventi, ivi, 1922; Il flauto nel bosco, ivi, 1923; La danza della collana, ivi, 1924; La fuga in Egitto, ivi, 1925; Il sigillo d'amore, ivi, 1926; Annalena Bilsini, ivi, 1927; Il vecchio e i fanciulli, ivi, 1928; Il dono di Natale, ivi, 1930; La casa del poeta, ivi, 1930; Il paese del vento, ivi, 1931; La vigna sul mare, ivi, 1932; Sole d'estate, ivi, 1933; L'argine, ivi, 1934; La chiesa della solitudine, ivi, 1936; Cosima, ivi, 1937; Il cedro del Libano, ivi, 1939; c) teatro: Odio vince, Milano, 1912; L'edera, ivi, 1912; La grazia, ivi, 1921; A sinistra, ivi, 1924; d) saggistica: Tradizioni popolari di Nuoro in Sardegna, Roma, 1895; e) epistolari: Lettere a Marino Moretti (1913-1923), Padova, 1959; Lettere inedite, Milano 1966.

Bibliografia: L. Capuana, Gli ismi contemporanei, Catania, 1898; R. Branca, Bibliografia deleddiana, Milano, 1938; E. De Michelis, Grazia Deledda e il Decadentismo, Firenze, 1938; B. Croce, Grazia Deledda (1938) in Id., La letteratura della nuova Italia, vol. VI, Bari, 1940; L. Roncarati, L'arte di Grazia Deledda, Firenze-Messina, 1949; E. Buono, Grazia Deledda, Bari, 1951; N. Sapegno, Ricordo di Grazia Deledda, in Id., Pagine di storia letteraria, Palermo, 1960; B. Tecchi, Quel che e' vivo nell'arte di Grazia Deledda, in "Nuova Antologia, CDLXXVIII, 1960, pp. 69-84; G. Petronio, Grazia Deledda, in AA. VV., Letteratura italiana. i contemporanei, vol. I, Milano, 1963, pp. 137-158; N. Tanda, Grazia Deledda, in G. Dessi' - N. Tanda, Narratori di Sardegna, ivi, 1965; F. Di Zenzo, Vocazione narrativa di Grazia Deledda, Napoli, 1967; A. Piromalli, Grazia Deledda, Firenze, 1968; M. Giacobbe, Grazia Deledda, Milano, 1973; Atti del Convegno nazionale di studi deleddiani, Cagliari, 1974; M. Miccinesi, Grazia Deledda, Firenze, 1975; A. Dolfi, Grazia Deledda, Milano, 1979; F. Di Pilla, Letture francesi della Deledda, Roma, 1982; R. Jacobbi, Grazia Deledda, in Id., L'avventura del Novecento, a cura di A. Dolfi, Milano, 1984; F. Di Pilla, Un autografo inedito di Grazia Deledda, in "Otto/Novecento" VIII, (1984), 1, pp. 133-48; C. Bo, Ritratto di Grazia Deledda, in "Nuova Antologia, DLVI, 1986, pp. 352-59; E. Cecchi, N. Sapegno, Storia della letteratura italiana, Garzanti, Milano, 1992, Il Novecento, tomo II, pp. 255-62 e 923-24; G. Cerina, Deledda e altri narratori. Mito dell'isola e coscienza dell'identita', Cuec, 1992; N. Tanda, Dal mito dell'isola all'isola del mito. Deledda e dintorni, Bulzoni, 1992; N. De Giovanni, Come leggere "Canne al Vento" di Grazia Deledda, Mursia, 1993; Id., Religiosita', fatalismo e magia in Grazia Deledda, San Paolo, 1999; M. Ricci, E. Gagliardi, Nel paese del vento. Grazia Deledda, Lina Sacchetti, Isotta Gervasi a Cervia, A. Longo ed., 1998.

 

10. PROFILI. VINCENZA SILVESTRINI: MARIA DI FRANCIA

[Dal sito www.arabafelice.it riprendiamo la seguente scheda biobibliografica della serie "Dominae"]

 

Maria di Francia, poetessa francese della seconda meta' del XII secolo. Nata in Normandia e vissuta in Inghilterra alla corte di Enrico II Plantageneto. Ebbe buona conoscenza della letteratura cortese e del latino.

Opere: Lais, Mondadori, Milano, 1983; Eliduc, Sansoni, 1984.

Bibliografia: L. Cocito, Le origini della narrativa francese. Maria di Francia, Genova, 1973; M. Bruzzese, Le filosofe, Liguori, Napoli, 1994; R. De Maio, Donna e Rinascimento, Esi, Napoli, 1995.

 

11. PROFILI. VINCENZA SILVESTRINI: MARGHERITA DI NAVARRA

[Dal sito www.arabafelice.it riprendiamo la seguente scheda biobibliografica della serie "Dominae"]

 

Margherita di Navarra, nata a Angouleme, nel 1492. Principessa di Angouleme e sorella di Francesco I. Fu moglie nel 1509 di Carlo duca di Avencon di cui rimase vedova. In seconde nozze sposo' Enrico d'Albret, re di Navarra. Mori' nel 1599 nel castello di Odos, a Tarbes.

Opere: Lo specchio dell'anima peccatrice, 1531; Le perle della perla delle principesse, 1547; Dialogo sotto forma di visione notturna, 1525; La diligenza, 1540; La nave, 1547; Le prigioni, 1548; L'Eptamerone, 1558, ora Einaudi, 1958.

Bibliografia: L. Febvre, Amor sacro, amor profano, Cappelli, 1980; M. Bruzzese, Le filosofe, Liguori, Napoli, 1994; R. De Maio, Donna e Rinascimento, Esi, Napoli, 1995; D. Kotnik, Margherita di Navarra, Rusconi, 1995; E. Viennot, Margherita di Valois. La vera storia della regina Margot, 1996.

 

12. PROFILI. VINCENZA SILVESTRINI: COMPIUTA DONZELLA

[Dal sito www.arabafelice.it riprendiamo la seguente scheda biobibliografica della serie "Dominae"]

 

Compiuta Donzella, nome o pseudonimo di poetessa del XIII secolo di cui non e' certa l'esistenza. Gli indizi che rimandano alla stessa sono un sonetto di Torrigiano da Firenze rivolto a innominata "donzella di trovare dotta", e la lettera di Guittone a una "donna compiuta". Tre sonetti di Compiuta Donzella sono nel Canzoniere Vaticano.

Opere: Sonetti, conservati nel manoscritto Vaticano Lat., 3793; In edizione a cura di G. Contini in Poeti del Duecento, Ricciardi, Milano-Napoli, 1960, pp. 434-438.

Bibliografia: L. Azzolina, La Compiuta Donzella di Firenze, in "Antologia siciliana ", Palermo, 1902; F. Egidi, La Compiuta Donzella e i "Fedeli d'Amore" in "Rivista letteraria", X, 1938; A. Chiari, La Compiuta Donzella, in Id., Indagini e letture, II, Firenze, 1954, pp. 1-7; Dizionario enciclopedico della letteratura italiana, a cura di G. Petronio, Laterza, Bari, 1970, vol. II, p. 106; N. Costa Zalessow, Scrittrici italiane dal XIII al XX secolo. Testi e critica, Longo, 1982; Poesia italiana. Il Duecento. Il Trecento. Il Quattrocento, a cura di P. Cudini, C. Oliva, Garzanti, Milano, 1994, p. 101.

 

13. APPELLI. IL 5 PER MILLE AL MOVIMENTO NONVIOLENTO

[Riproponiamo il seguente appello]

 

Giova ripetere le cose che e' giusto fare.

Tra le cose sicuramente ragionevoli e buone che una persona onesta che paga le tasse in Italia puo' fare, c'e' la scelta di destinare il 5 per mille al Movimento Nonviolento.

"Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono: 1. l'opposizione integrale alla guerra; 2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione; 3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario; 4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo. Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica. Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli". Cosi' recita la "carta programmatica" del movimento fondato da Aldo Capitini.

Sostenere il Movimento Nonviolento e' un modo semplice e chiaro, esplicito e netto, per opporsi alla guerra e al razzismo, per opporsi alle stragi e alle persecuzioni.

Per destinare il 5 per mille delle proprie tasse al Movimento Nonviolento e' sufficiente apporre la propria firma nell'apposito spazio del modulo per la dichiarazione dei redditi e scrivere il numero di codice fiscale dell'associazione: 93100500235.

Per contattare il Movimento Nonviolento, per saperne di piu' e contribuire ad esso anche in altri modi (ad esempio aderendovi): via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

 

14. REPETITA IUVANT. RIFERIMENTI UTILI PER L'INFORMAZIONE SUI REFERENDUM. PER FERMARE IL NUCLEARE E PER L'ACQUA BENE COMUNE

[Riproponiamo la seguente segnalazione]

 

Segnaliamo il sito del Comitato nazionale "Vota si' per fermare il nucleare": www.fermiamoilnucleare.it

Segnaliamo il sito del Comitato referendario "2 si' per l'acqua bene comune": www.referendumacqua.it

Segnaliamo anche il sito del Forum italiano dei movimenti per l'acqua: www.acquabenecomune.org

Quattro si' ai referendum: per la legalita' e la dignita', per la democrazia ed il bene comune, per la biosfera e per l'umanita'.

 

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NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100

Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Numero 347 del 17 maggio 2011

 

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