Telegrammi. 557



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 557 del 16 maggio 2011

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

 

Sommario di questo numero:

1. Non uccidere, non perseguitare, non restare indifferente dinanzi al dolore degli altri

2. Mao Valpiana: Cinquantunesimo giorno di digiuno nonviolento collettivo a staffetta per opporsi alla guerra e al nucleare

3. Il 19 maggio un incontro a Nepi con l'"Associazione italiana medici per l'ambiente" per discutere di arsenico e potabilita' delle acque

4. Allegra Alacevich: Francesca Caccia

5. Allegra Alacevich: Ginevra Cantofoli

6. Allegra Alacevich: Maria Giovanna Battisti Clementi (Clementina)

7. Allegra Alacevich: Sofia Clerk

8. Allegra Alacevich: Elisabetta Contarini Mosconi

9. Allegra Alacevich: Elena Lucrezia Cornaro Piscopia

10. Allegra Alacevich: Margherita Crastona

11. Anna Maria Bonfiglio: Vittoria Guerrini (Cristina Campo)

12. Per sostenere il Movimento Nonviolento

13. Segnalazioni librarie

14. La "Carta" del Movimento Nonviolento

15. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. NON UCCIDERE, NON PERSEGUITARE, NON RESTARE INDIFFERENTE DINANZI AL DOLORE DEGLI ALTRI

 

Non basta non uccidere, occorre anche agire per impedire le uccisioni.

Non basta non perseguitare, occorre anche agire per impedire le persecuzioni.

Non basta non infliggere sofferenze, occorre anche agire per impedire che vengano inflitte.

*

Cosa stai facendo per far cessare la partecipazione italiana alla guerra in Afghanistan e in Libia?

Cosa stai facendo per far cessare la persecuzione razzista dei migranti da parte del governo italiano?

Cosa stai facendo per disarmare gli assassini?

Cosa stai facendo contro la guerra e contro il razzismo?

Cosa stai facendo contro il totalitarismo e le mafie, contro il militarismo e il femminicidio?

*

Non restare indifferente dinanzi al dolore degli altri.

Quell'indifferenza e' gia' complicita' con i soverchiatori.

 

2. INIZIATIVE. MAO VALPIANA: CINQUANTUNESIMO GIORNO DI DIGIUNO NONVIOLENTO COLLETTIVO A STAFFETTA PER OPPORSI ALLA GUERRA E AL NUCLEARE

[Ringraziamo Mao Valpiana (per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org) per questo intervento.

Mao (Massimo) Valpiana e' una delle figure piu' belle e autorevoli della nonviolenza in Italia; e' nato nel 1955 a Verona dove vive e ha lavorato come assistente sociale e giornalista; fin da giovanissimo si e' impegnato nel Movimento Nonviolento (si e' diplomato con una tesi su "La nonviolenza come metodo innovativo di intervento nel sociale"), e' segretario nazionale del Movimento Nonviolento, responsabile della Casa della nonviolenza di Verona e direttore della rivista mensile "Azione Nonviolenta", fondata nel 1964 da Aldo Capitini. Obiettore di coscienza al servizio e alle spese militari ha partecipato tra l'altro nel 1972 alla campagna per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza e alla fondazione della Lega obiettori di coscienza (Loc), di cui e' stato segretario nazionale; durante la prima guerra del Golfo ha partecipato ad un'azione diretta nonviolenta per fermare un treno carico di armi (processato per "blocco ferroviario", e' stato assolto); e' inoltre membro del consiglio direttivo della Fondazione Alexander Langer, ha fatto parte del Consiglio della War Resisters International e del Beoc (Ufficio Europeo dell'Obiezione di Coscienza); e' stato anche tra i promotori del "Verona Forum" (comitato di sostegno alle forze ed iniziative di pace nei Balcani) e della marcia per la pace da Trieste a Belgrado nel 1991; nel giugno 2005 ha promosso il digiuno di solidarieta' con Clementina Cantoni, la volontaria italiana rapita in Afghanistan e poi liberata. Con Michele Boato e Maria G. Di Rienzo ha promosso l'appello "Crisi politica. Cosa possiamo fare come donne e uomini ecologisti e amici della nonviolenza?" da cui e' scaturita l'assemblea di Bologna del 2 marzo 2008 e quindi il manifesto "Una rete di donne e uomini per l'ecologia, il femminismo e la nonviolenza". Un suo profilo autobiografico, scritto con grande gentilezza e generosita' su nostra richiesta, e' nel n. 435 del 4 dicembre 2002 de "La nonviolenza e' in cammino"; una sua ampia intervista e' nelle "Minime" n. 255 del 27 ottobre 2007; un'altra recente ampia intervista e' in "Coi piedi per terra" n. 295 del 17 luglio 2010]

 

Disse: "nessuno tocchi Caino".

Dissero: "occhio per occhio, dente per dente".

Poi, per rappresaglia, ne fucilarono dieci per ogni tedesco ammazzato.

Oggi minacciano di ucciderne mille per ogni imam ammazzato.

Quante Fosse Ardeatine ci vorranno prima di fermare i massacri in Libia e in Afghanistan?

Quante Chernobyl e Fukushima ci vorranno prima di fermare il nucleare?

Il digiuno che stiamo conducendo e' un gesto di nonviolenza attiva, e' un atto di speranza, e' un fatto concreto contro la guerra e la sua preparazione, contro il nucleare che uccide il presente e il futuro.

Sono 150 le amiche e gli amici della nonviolenza che hanno finora aderito al digiuno promosso dal Movimento Nonviolento "per opporsi alla guerra e al nucleare".

Questa iniziativa nonviolenta prosegue dal 27 marzo scorso, e nuovi aderenti hanno gia' annunciato la loro partecipazione almeno fino a domenica 22 maggio. Ma altri ancora si stanno aggiungendo, e si proseguira' oltre. Si digiuna in ogni parte d'Italia, da Trieste a Palermo, da Torino a Venezia, da Verona a Bari.

La nonviolenza e' contagiosa; abbiamo iniziato con un digiuno di 48 ore, che sta proseguendo da 51 giorni.

Chi desidera aderire al digiuno lo puo' comunicare a: azionenonviolenta at sis.it (indicare nome, cognome, citta', giorno o giorni di digiuno).

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Di seguito l'elenco dei digiunanti aggiornato alle ore 17,30 del 15 maggio 2011.

Hanno finora digiunato a staffetta: Mao Valpiana (Verona), Caterina Del Torto (Ferrara - Verona), Elisabetta Pavani (Ferrara), Raffaella Mendolia (Mestre - Venezia), Lucia Grieco (Mestre - Venezia), Sergio Paronetto (Verona), Daniele Lugli (Ferrara), Maddalena Soffi (Verona), Domenico Letizia (Caserta), Alessandro Pizzi (Soriano - Viterbo), Luca Giusti (Genova), Massimiliano Pilati (Trento), Piercarlo Racca (Torino), Angela Dogliotti Marasso (Torino), Enrico Peyretti (Torino), Rocco Pompeo (Livorno), Caterina Bianciardi (Livorno), Mirella Martini (Mestre - Venezia), Vincenzo Benciolini (Verona), Gabriella Falcicchio (Bari), Albachiara Orlando e Stefano Daga (Oristano), Gavina Galleri (Cagliari), Giovanni e Graziella Ricchiardi (Torino), Mira Mondo (Condove - Torino), Claudia Pallottino (Torino), Evelina Savini (Jesi), Angela Genco (Jesi), Angela Liuzzi (Jesi), Pier Cesare Bori (Bologna), Marzia Manca (Cagliari), Tommaso Gradi (Ferrara), Laura Cappellari (Pedavena - Verona), Aurora Bedeschi (Ferrara), Marco Baleani (Gubbio), Silvana Valpiana (Verona), Claudia Capra (Brescia), Paolo Predieri (Brescia), Adriano Moratto (Brescia), Anna Zonari (Ferrara), Tiziana Valpiana (Verona), Marina Nardovino (Verona), Carmine Buro (Prato), Pier Cesare Bori (Bologna), Pietro Del Zanna (Poggibonsi), Pierpaolo Loi (Monserrato - Cagliari), Raffaele Ibba (Cagliari), Maria Erminia Satta (Tempio Pausania), Andrea Zanetti (Orvieto), Lucia Agrati (Roma), Claudia Bernacchi (Padova), Marzia Manca (Cagliari), Maria Elena Sulis (Cagliari), Ignazio Carta (Cagliari), Frate Antonio Santini (Trieste), Ettorina Rubino (Trieste), Massimiliano Brignone (Torino), Danilo Villa (Monza), Maria Grazia Misani (Monza), Stefano Panozzo (Padova - Bruxelles), Tiziana Cimolino (Trieste), Francesca Cimolino (Trieste), Arianna Salan (Verona), Beatrice Pascucci (Cesena), Marco Rizzinelli (Marcheno - Brescia), Liliana Obad (Trieste), Gianfranco Aldrovandi (Guastalla), Paolo Predieri (Brescia), Pier Cesare Bori (Bologna), Giorgio Pellis (Trieste), Marzia Manca (Cagliari), Raffaele Ibba (Cagliari), Pietro Del Zanna (Poggibonsi), Marco Baleani (Gubbio), Paola, Giovanni, Benedetta Baleani (Gubbio), Alessandro Capuzzo (Trieste), Giorgio Pellis (Trieste), Anna Bellini (Ferrara), Claudia Pallottino (Torino), Massimiliano Brignone (Torino), Serena Pulcini (Trieste), Gloria Germani (San Casciano - Firenze), Teresa Piras (Iglesias), Edvino Ugolini (Trieste), Cristina Cometti (Milis - Oristano), Enrico Peyretti (Torino), Peppe Sini (Viterbo), Pasquale Dioguardi (Livorno), Mao Valpiana (Verona), Jolanda Spallitta (Alessandria), Enrico Gabbioneta (Sesto ed Uniti - Cremona), Raffaele Barbiero (Forli' - Cesena), Marco Rizzinelli (Marcheno - Brescia), Anna Bellini (Ferrara), Marco Palombo (Isola d'Elba - Roma), Tiziana Cimolino (Trieste), Rosaria Totino (Trieste), Antonio Poce (Ferentino - Frosinone), Tiziana Valpiana (Verona), Alessandro Natalini (Perugia), Loretta Viscuso (Verona), Cinzia Picchioni (Torino), Raffaele Ibba (Cagliari), Teresa Gargiulo (Salerno), Liliana Obad (Trieste), Caterina Giustolisi (Firenze), Andrea Ferralasco (Genova), Paolo Predieri (Brescia), Loredana Caletti (Sesto ed Uniti - Cremona), Antonio Santini (Trieste), Luciano Ferluga (Trieste), Tonino Bisceglia (Varazze - Savona), Furio Semerari (Bari), Gabriella Falcicchio (Bari), Gianni D'Elia (Rivalta di Torino), Ettorina Rubino (Trieste), Alessio Di Florio (Casalbordino - Chieti), Andrea Salvoni (Barga - Lucca), Marzia Manca (Cagliari), Samuele Venturi (Castel San Pietro Terme - Bologna), Graziella Prendivoi (Trieste), Luca Dorizzi (Verona), Marco Palombo (Isola d'Elba - Roma), Anna Bellini (Ferrara), frate Antonio Santini (Trieste), Francesco Spagnolo (Roma), Adriano Moratto (Brescia), Francesco Montanari (provincia Pesaro-Urbino), Aldo Matzeu (Settimo San Pietro - Cagliari), Francesco Comina (Bolzano/Bozen), Pierpaolo Loi (Monserrato - Cagliari), Luca Alberghi (Faenza - Ravenna), Massimiliano Brignone (Barbania - Torino), Claudia Pallottino (Barbania - Torino), Cinzia Picchioni (Torino), Teresa Gargiulo (Castellamare di Stabia - Napoli), Giovanni Mannino (Acireale - Catania), Lorenzo Porta (Firenze), Massimiliano Pilati (Lavis - Trento), Raffaella Mendolia (Mestre - Venezia), Anna Pau (Settimo San Pietro - Cagliari), Saverio Ciarrocchi (San Benedetto del Tronto), Silvana Valpiana (Verona), Elena Buccoliero (Ferrara), Daniele Lugli (Ferrara), Maria Longhi (Vicenza), Saverio Ciarrocchi (San Benedetto del Tronto), Antonio Saulle (Trieste), Marco Iannelli (Roma), Paolo Predieri (Brescia), Franca Maria Bagnoli (Pescara), Antonio Santini (Trieste), Liliana Obad (Trieste), Maddalena Soffi (Verona), Michele Boato (Mestre), Maria Cossu (Mestre), Marzia Manca (Cagliari), Giusi Danelon (Trieste), Anna Bellini (Ferrara), Marco Palombo (Isola d'Elba - Roma), Anna Bravo (Torino), Marco Rizzinelli (Marcheno - Brescia), Adalgisa Freddi (Marcheno - Brescia), Maurizio Grotta (Verona), Cinzia Picchioni (Torino), Graziella Prendivoi (Trieste), Anna Pau (Settimo San Pietro - Cagliari), Sandro Capuzzo (Trieste), Bruno Salvador (Treviso), Massimiliano Brignone (Barbania - Torino), Raffaele Ibba (Cagliari), Aldo Matzeu (Settimo San Pietro - Cagliari), Ignazio Carta (Cagliari), Maria Elena Sulis (Cagliari), Giovanni Chianchini (Chieti), Adriano Sincovich (Trieste), Daniele Taurino (Fiumicino - Roma), Tiziana Cimolino (Trieste), Pasquale Dioguardi, Rosaria Totino (Trieste), Silvana Valpiana (Verona), Marino Bergagna (Trieste), Francesco Lo Cascio (Palermo), Adriano Moratto (Brescia), Ettorina Rubino (Trieste), Raffaele Ibba (Cagliari), Teresa Gargiulo (Castellamare di Stabia - Napoli), Giovanni Mannino (Acireale - Catania), Paola e Marco Baleani (Gubbio), Marco Iannelli (Roma), Marzia Manca (Cagliari), Aldo Matzeu (Settimo San Pietro - Cagliari), Anna Pau (Settimo San Pietro - Cagliari), Tiziana Cimolino (Trieste), Saverio Ciarrocchi (San Benedetto del Tronto), Giovanni Chianchini (Chieti), Marco Iannelli (Roma), Antonio Santini (Trieste), Serena Pulcini (Trieste), Giovanni Baleani (Gubbio - Pg), Aris Elezeri (Gubbio - Pg), Leone Faccio (Gubbio - Pg), Jyotis Medici (Pietralunga - Pg), Raydas Medici (Pietralunga - Pg), Daniela Medici (Pietralunga - Pg), Manuele Medici (Pietralunga - Pg), Jaimal Preta (Pietralunga - Pg), Maria Cossu (Mestre - Venezia), Michele Boato (Mestre - Venezia), Mirella Mancini (Mestre - Venezia), Pasquale Dioguardi (Livorno), Gianluca D'Andrea (Potenza), Rosaria Totino (Trieste), Oriana Gorinelli (Rivalta di Torino), Serena Lapel (Trieste), Anna Pau (Settimo San Pietro - Cagliari), Tiziana Volta (Brescia), Marco Palombo (Isola d'Elba - Roma), Marco Rizzinelli (Marcheno - Brescia), Adalgisa Freddi (Marcheno - Brescia), Anna Bellini (Ferrara), Elisa Tessarotto (Trieste), Giovanni Commare (Firenze), Igor Kocijancic (Trieste), Claudio Bedussi (Brescia), Rocco Altieri (Pisa), Raffaele Ibba (Cagliari), Teresa Gargiulo (Castellamare di Stabia - Napoli), Giovanni Mannino (Acireale - Catania), Paola e Marco Baleani (Gubbio), Massimiliano Brignone (Barbiana - Torino), Anna Xausa (Zugliano - Vicenza), Giovanni Chianchini (Chieti), Marco Iannelli (Roma), Marzia Manca (Cagliari), Gloria Germani (San Casciano - Firenze), Geni Sardo (Trieste).

Proseguono: lunedi' 16 maggio; Franca Maria Bagnoli (Pescara), Pasquale Dioguardi (Livorno), Gianluca D'Andrea (Potenza); martedi' 17 maggio: Oriana Gorinelli (Rivalta di Torino); mercoledi' 18 maggio: Franco Perna (Padenghe sul Garda), Giovanni Commare (Firenze), Marco Palombo (Isola d'Elba - Roma), Marco Rizzinelli (Marcheno - Brescia), Adalgisa Freddi (Marcheno - Brescia), Anna Bellini (Ferrara); giovedi' 19 maggio: Claudio Bedussi (Brescia); venerdi' 20 maggio: Rocco Altieri (Pisa), Raffaele Ibba (Cagliari), Teresa Gargiulo (Castellamare di Stabia - Napoli), Giovanni Mannino (Acireale - Catania), Paola e Marco Baleani (Gubbio); sabato 21 maggio: Giovanni Chianchini (Chieti), Marco Iannelli (Roma); domenica 22 maggio: Franco Perna (Padenghe sul Garda).

Evelina Savini (Jesi), Angela Genco (Jesi), Angela Liuzzi (Jesi) porteranno avanti il digiuno a staffetta, alternandosi, fino alla fine della guerra; Gianluca D'Andrea e Pasquale Dioguardi digiuneranno tutti i lunedi'; Oriana Gorinelli digiunera' tutti i martedi'; Anna Bellini, Adalgisa Freddi, Marco Palombo e Marco Rizzinelli digiuneranno tutti i mercoledi'; Claudio Bedussi digiunera' tutti i giovedi'; Rocco Altieri, Paola e Marco Baleani, Teresa Gargiulo, Raffaele Ibba e Giovanni Mannino digiuneranno tutti i venerdi'; Marco Iannelli digiunera' tutti i venerdi' e i sabato; Giovanni Cianchini digiunera' tutti i sabato. Alessandro Natalini e Marzia Manca digiuneranno un giorno a settimana.

 

3. INCONTRI. IL 19 MAGGIO UN INCONTRO A NEPI CON L'"ASSOCIAZIONE ITALIANA MEDICI PER L'AMBIENTE" PER DISCUTERE DI ARSENICO E POTABILITA' DELLE ACQUE

[Dall'Associazione italiana medici per l'ambiente (per contatti: tel. 3383810091, e-mail: isde.viterbo at gmail.com) riceviamo e diffondiamo.

Antonella Litta svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi. E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) e per questa associazione e' responsabile e coordinatrice nazionale del gruppo di studio su "Trasporto aereo come fattore d'inquinamento ambientale e danno alla salute". E' referente per l'Ordine dei medici di Viterbo per l'iniziativa congiunta Fnomceo-Isde "Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un ambiente salubre". Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' locali ed internazionali. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente. E' la portavoce del Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti. Come rappresentante dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (Isde-Italia) ha promosso una rilevante iniziativa per il risanamento delle acque del lago di Vico e in difesa della salute della popolazione dei comuni circumlacuali. E' oggi in Italia figura di riferimento nella denuncia della presenza dell'arsenico nelle acque destinate a consumo umano, e nella proposta di iniziative specifiche e adeguate da parte delle istituzioni per la dearsenificazione delle acque e la difesa della salute della popolazione]

 

A Nepi giovedi' 19 maggio 2011, nella Sala Nobile del Comune, l'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) terra' una relazione medico-scientifica sul tema: "L'arsenico nelle acque destinate a consumo umano: problematiche ambientali e sanitarie, e proposte d'intervento".

La dottoressa Antonella Litta, referente dell'associazione, relazionera' sui meccanismi di azione e d'interazione dell'arsenico, elemento tossico e cancerogeno, e le patologie neoplastiche e le malattie correlate all'esposizione cronica a questo elemento soprattutto attraverso l'assunzione cronica di acque contaminate e di alimenti preparati con le stesse.

Saranno anche illustrate le proposte dell'"Associazione italiana medici per l'ambiente" per realizzare subito interventi efficaci per fornire acqua dearsenificata alle popolazioni, in particolare alle donne in gravidanza e ai bambini che, come raccomandato dalla  comunita' scientifica internazionale e dall'Organizzazione mondiale della sanita', deve avere come obiettivo di qualita' un contenuto di arsenico pari a zero (o al piu', e in via transitoria, di 5 microgrammi/litro) nelle acque destinate a consumo umano come vera e sicura  tutela della salute pubblica.

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L'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia)

Viterbo, 14 maggio 2011

 

4. PROFILI. ALLEGRA ALACEVICH: FRANCESCA CACCIA

[Dal sito www.arabafelice.it riprendiamo la seguente scheda biobibliografica della serie "Dominae" (segnaliamo che queste schede risalgono ad alcuni anni fa).

Dal medesimo sito riprendiamo per stralci la seguente scheda sull'autrice: Allegra Alacevich, nata a Torino nel 1976, laureata in Lettere Moderne con indirizzo storico-artistico; collaboratrice del "Notiziario regionale WWF Piemonte" con articoli storico-letterari dal 1995 al 1997, collaboratrice della rivista "D&R" del Cirsde (Centro interdipartimentale di storia e cultura delle donne), del mensile "Cuneo Provincia Granda", oltre che, saltuariamente, di altre testate. Borsista presso la Facolta' di Lettere e Filosofia dell'Universita' di Torino fino al 30 settembre 2001 per svolgere una ricerca su figure femminili settecentesche. Ha effettuato traduzioni dall'italiano all'inglese e dall'inglese, francese e spagnolo all'italiano per la casa editrice Get di Torino. Collaboratrice redazionale (videocorrezione, ricerca dati in Internet, aggiornamento di voci enciclopediche) e autrice per conto della Utet (redazione del Grande Dizionario Enciclopedico). Redattrice, per News Italia Press, del notiziario quotidiano "Nip". Collaboratrice di questo sito e dei siti "Donne in viaggio", "Liberodiscrivere", "I fogli nel cassetto", "Net Poets Society", "Bookcafe'", "Orizzonti", la "Rivista letteraria di via Oberdan" e ricercatrice per un progetto artistico partecipante a Big Torino 2002. La tesi di laurea e' presente su internet, sul sito: tesionline.corriere.it... Tra le pubblicazioni di Allegra Alacevich: Marina Abramovic, un'artista testimone della guerra dei Balcani, in AA.VV., Storia al presente, Kosovo 1999, Torino, Trauben edizioni, 2000, pp. 59-69; Una cheraschese illustre: Benedetta Clotilde Lunelli Spinola, Cherasco (Cn), Edizioni Cheraschesi, 2001; La vita di un'importante donna piemontese, in "Cuneo provincia granda", II, 2001; Benedetta Clotilde Lunelli Spinola: un'intellettuale eclettica, in L'alterita' della parola, Torino, Theleme, 2002; La scuola: davvero cosi' in crisi? La parola a un'esperta, intervista a Paola Di Cori, in "Donne in viaggio", n. 22, anno 2002 (4 ottobre 2002); Elegye borghiniane, in "Stracciafoglio" anno II, numero II (n. 4), II semestre 2001; Artiste di corte, in "Leggere Donna", anno XXII (n. 118), nuova serie n. 100, novembre-dicembre 2002, pp. 37-40; A pranzo con Babette, Torino, Il leone verde, 2003; 8 mm. di gusto, in P. Berruti (a cura di), Arte in tavola, Firenze, Polistampa, 2003; Vivant Denon, Lettres a' Isabella Teotocchi, 1788-1816, "Franco-Italica", n. 1, anno 2003, pp. 348-351; Babette, la cucina come arte, in "La Civetta", anno VIII, n. 5, ottobre/novembre 2003, p. 2; Le quattro innominate del Conte Reviglio, Atti del Convegno Sil, Venezia 2002, Padova, Il Poligrafo, 2003; L'innominata Aurora Sanseverino Gaetani, Atti del Convegno "L'Arcadia e l'Accademia degli innominati di Bra", Bra (Cn), 2004; Racconta una bambina, in AA.VV., I racconti, Premio Serravalle 2003, Bibbiena (Ar), Pubblicazione a cura dell'Amministrazione Comunale di Bibbiena, 2003; Artiste di corte da Vittorio Amedeo II a Carlo Emanuele III, Torino, Theleme, 2004; diverse voci riguardanti personaggi femminili in "Enciclopedia di Torino", Torino, Il Capricorno edizioni, 2004; La voce "Lunelli Spinola Benedetta Clotilde" per il volume relativo alla lettera "L" del Dizionario Biografico degli Italiani, Roma, Treccani, 2004]

 

Pittrice, nata intorno ai primi anni del Seicento, Francesca Caccia era sorella della prolifica e piu' importante artista Orsola Maddalena. Si fece professa l'8 marzo 1626 col nome in religione di Anna Guglielma, e mori' di li' a poco il 18 giugno 1628 ad un'eta' compresa tra i 18 ed i 25 anni. Non puo' che aver dipinto un numero limitato di quadri e soprattutto di pale d'altare che firmava con un uccellino e che sono esposte in diverse chiese del Piemonte.

Opere: Assunta con la Triade in Gloria, chiesa della Trinita', Casale (Al); S. Sebastiano confortato al martirio dagli angeli, San Francesco, Moncalvo d'Asti; Maria Vergine e il Bambino in gloria, S. Domenico, Trino Vercellese; quadri diversi in collaborazione con Orsola Maddalena, S. Francesco, Trino Vercellese.

Bibliografia: A. Baudi di Vesme, Schede Vesme, L'arte in Piemonte dal XVI al XVIII secolo, Torino, 1963 e segg.

 

5. PROFILI. ALLEGRA ALACEVICH: GINEVRA CANTOFOLI

[Dal sito www.arabafelice.it riprendiamo la seguente scheda biobibliografica della serie "Dominae"]

 

Ginevra Cantofoli, pittrice nata nel 1608, verosimilmente di origine lombarda, opero' nel nord Italia. Lo stile, dai forti chiaroscuri, dalle pennellate grandi e morbide e dalle linee a drappeggio, permette di considerare la sua opera come pienamente appartenente alla pittura barocca. Mori' nel 1672.

Opere: Ritratto di donna con turbante, collezione privata; Autoritratto, Brera, Milano.

Bibliografia: AA.VV., Storia dell'arte italiana. Parte seconda: Dal Medioevo al Novecento. Volume secondo: Dal Cinquecento all'Ottocento. Tomo primo: Cinquecento e Seicento, Torino, Einaudi, 1981.

 

6. PROFILI. ALLEGRA ALACEVICH: MARIA GIOVANNA BATTISTA CLEMENTI (CLEMENTINA)

[Dal sito www.arabafelice.it riprendiamo la seguente scheda biobibliografica della serie "Dominae"]

 

Maria Giovanna Battista Clementi, pittrice, nota con lo pseudonimo di Clementina, nata a Torino nel 1690 e morta nella citta' natale nel 1761. Pittrice di corte all'epoca di Vittorio Amedeo II, dipinse diversi ritratti dei reali, quadri religiosi ed innumerevoli nature morte che funsero da sovrapporte nelle residenze della corona di delizie di Madama Reale Giovanna Battista di Savoia Nemours e del di lei figlio, in particolare nel castello di Stupinigi.

Opere: Ritratto di ignoto (poi rimaneggiato al fine di fargli assumere le sembianze di un maresciallo francese dell'Ordine del Santo Spirito), 1740 (datato e firmato: Clementina ad vivu pinxit anno 1740 taurini), Le Puy-en-Velay, Musee Crozatier; Vittorio Amedeo II (o Eugenio di Soissons) come Gran Maestro dell'Oriente della Santissima Annunziata, Sala dei Re, Palazzo della Regione, Torino; Immacolata Concezione, Parrocchiale dei Santi Vittore e Corona, abbazia di Aleramo nel comune di Grazzano (At).

Bibliografia: A. Baudi di Vesme, Schede Vesme, Torino, Societa' piemontese di archeologia e belle arti, 1963; S. Pinto (a cura di), Arte di Corte a Torino da Carlo Emanuele III a Carlo Felice, Torino, Cassa di risparmio, 1987. In rete: www.culture.fr/documentation/joconde/ARTISTES/autr_19.htm

 

7. PROFILI. ALLEGRA ALACEVICH: SOFIA CLERK

[Dal sito www.arabafelice.it riprendiamo la seguente scheda biobibliografica della serie "Dominae"]

 

Sofia Clerk (o Clerc o Leclerk o Le Clerk) nacque a Torino il 30 aprile 1778; fu allieva a Roma di Therese Concordia Mengs, sorella del pittore e membro dell'Accademia di San Luca, presso la quale conobbe l'artista Giuseppe Mazzola, pittore di corte a Torino dal 1797, che divenne un suo grande amico. Sofia opero' per lo piu' in patria per soddisfare le richieste dei Savoia. Partecipo' a diverse esposizioni aventi luogo presso l'Accademia imperiale di Torino: per la prima volta a quella del 28 aprile 1805, con qualche miniatura e dei pastelli tratti da quadri di Reni e Albani; all'esposizione del 1820, dedicata per la maggior parte alla pittura di paesaggio, nell'ambito della quale espone insieme a Teresa Nuytz Boccardi, Teresa Borghese Quaglia, Teresa Sevesi Pregliasco e Clementina Pregliasco. Infine partecipo' anche alla prima Esposizione triennale (1829) come una delle artiste piu' note dell'epoca di re Carlo Alberto.

Su di lei si racconta un divertente aneddoto: quando Napoleone a Torino si reco' a teatro per assistere ad una rappresentazione data in suo onore, la pittrice ne schizzo' il ritratto; mandatolo all'imperatore, egli ne resto' positivamente colpito, tanto da consegnare all'artista la propria giacca per permetterle di terminare l'opera.

La pittrice muore nella propria citta' natale nel 1829.

Opere: Ritratti di principi e principesse di casa Savoia, Gabinetto delle miniature di Palazzo reale con cornici intagliate da Bonzanigo; Erodiade, copia in miniatura da G. Reni, 1812, Torino, Palazzo reale, Gabinetto delle miniature; Autoritratto, n.d., Galleria Sabauda, Torino.

Bibliografia: Harry Blattel, International Dictionary Miniature Painters, Porcelain Painters, Silhoutettists, Munchen, Arts & Antiques Edition Munich, 1992; Sandra Pinto (a cura di), Arte di Corte a Torino da Carlo Emanuele III a Carlo Felice, Torino, Cassa di risparmio, 1987; Michela Di Macco, in AA.VV., Carouge, 1986, p. 587.

 

8. PROFILI. ALLEGRA ALACEVICH: ELISABETTA CONTARINI MOSCONI

[Dal sito www.arabafelice.it riprendiamo la seguente scheda biobibliografica della serie "Dominae"]

 

Elisabetta Contarini Mosconi nacque a Verona nel 1751, citta' in cui tenne uno dei salotti piu' rinomati di fine Settecento frequentato, tra gli altri, da Bertola, Pindemonte e Bettinelli. Nell'85 Elisabetta conosce l'abate riminese Bertola e se ne invaghisce, dandogli una figlia, Lauretta, che Pindemonte ricordera' come fiore dai "delicati stami", tanto rassomigliante nella sua fragilita' fisica al padre; gia' nell'87 la relazione tra i due termina.

Elisabetta Contarini Mosconi frequenta l'abitazione dell'amica Silvia Curtoni Verza e di Lavinia Pompei: nei loro salotti nascono amicizie e sodalizi letterari, e si tessono le trame di una cultura che viene ravvivata da scambi di idee, da invii di lettere, giornali, libri, come testimoniano i vasti epistolari di Amaduzzi e Pindemonte, di cui ella fu mecenate. Pare fosse parente della monaca M. M. di cui tanto parla Casanova nelle proprie Memorie. L'epistoliere muore nel 1807.

Hanno detto di lei: "uno dei piu' interessanti documenti settecenteschi della scrittura femminile" (R. Troiano, 1994).

Bibliografia: Luisa Ricaldone, "Al mio caro e incomparabile amico". Lettere di Elisabetta Mosconi Contarini all'abate Aurelio De' Giorgi Bertola, (con una nota di M. Cerruti), Editoriale Programma, Padova 1995; Susan Dalton, Elisabetta Mosconi Contarini's Letters to Her Son-in-Law, London, Ontario, 1997; Antonio Montanari, La filosofia della volutta': Aurelio Bertola nelle lettere di Elisabetta Mosconi, Rimini, Raffaelli, 1997; Susan Dalton, Elisabetta Mosconi's Letters to Giovanni Antonio Scopoli: A Noble Marriage Negotiation at the Turn of the Nineteenth Century in Verona, "Lumen", n. 18 (1999).

Siti: digilander.iol.it/monari/mosconi.html, digilander.iol.it/monari/filosofi.amaduzzi.html, c18.net/scedhs-csecs/these.dalton.1999.html, il diario inedito di Aurelio De Giorgi Bertola, in cui piu' volte e' citata Elisabetta Mosconi Contarini, e' presente su digilander.iol.it/monari/bertola.diario.tc.html

 

9. PROFILI. ALLEGRA ALACEVICH: ELENA LUCREZIA CORNARO PISCOPIA

[Dal sito www.arabafelice.it riprendiamo la seguente scheda biobibliografica della serie "Dominae".

Su Elena Lucrezia Cornaro Piscopia cfr. anche la voce nei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 530]

 

Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, nata a Venezia il 5 giugno 1646, muore di tubercolosi a Padova il 26 luglio 1684.

Filosofa, figlia del procuratore di San Marco Giovanni Battista e di Zanetta Giovanna Boni, comincia a studiare a sette anni sotto la supervisione di tutori che le impartiscono nozioni di latino, greco, grammatica e musica e, giovanissima, parla correntemente greco, greco moderno, latino, ebraico, spagnolo, francese e arabo, percio' viene chiamata "Oraculum Septilingue". Si applica anche alla matematica, all'astronomia, alla filosofia e soprattutto alla teologia. Nel 1672 il padre la sprona affinche' continui i propri studi presso la prestigiosa universita' di Padova; poiche' egli vuole che la grande intelligenza e cultura della figlia siano riconosciute, convince quest'ultima a dedicarsi ad un dottorato col fine di laurearsi in teologia, cosa che tuttavia al tempo era considerata impossibile: la chiesa cattolica non accettava che una donna potesse diventare dottore in tale disciplina. Per questo motivo la studiosa accetta di focalizzare i propri studi sulla filosofia e nel 1677, alla presenza dell'intero collegio di Padova, gran parte del Senato e un folto pubblico, sostiene un dibattito di filosofia in greco e latino con Giovanni Gradenigo, padre Caro e G. Fiorello; condottolo brillantemente, viene ammessa dai professori dell'ateneo patavino alla discussione di laurea, che a causa della grande affluenza di persone ha luogo presso la cattedrale della Vergine, nella stessa cittadina. Il 25 giugno 1678, a 32 anni, Elena Lucrezia e' insignita, prima donna al mondo, del titolo di doctor e riceve percio' gli attributi consoni alla propria figura: l'anello, il copricapo d'ermellino e la corona di lauro; probabilmente la tesi da lei discussa verteva sull'Analitica e la Fisica di Aristotele. Sempre nel 1678 ella diviene lettrice di matematica presso l'universita' di Padova.

Dall'eta' di 17 anni Elena Lucrezia, che si applica in particolar modo all'arpa, al clavicembalo ed al violino, e' considerata un'ottima musicista e compositrice; conosciutissima in tutto il mondo, riceve continue visite da studiosi ed accademici, con i quali si intrattiene in lunghi dibattiti. Tuttavia nel 1655 rinuncia al proprio posto nella societa' veneziana per dedicarsi alla carita' diventando oblata benedettina.

Alla morte viene sepolta nella chiesa di Santa Giustina a Padova, dove nel 1895 la badessa inglese benedettina Mathilda Pynsent fa scrivere una storia della sua vita sulla tomba. Nel 1685 l'universita' di Padova dedica ad Elena Lucrezia una medaglia, mentre i suoi scritti (discorsi accademici, traduzioni e trattati devozionali), corredati da una piccola biografia, vengono pubblicati postumi a Parma, nel 1688 (B. Bacchini ed., Helenae Lucretiae [quae et Scholastica Corneliae Piscopiae... Opera quae quidem haberi potuerunt...]).

Oggi nell'universita' patavina v'e' una statua, alla base dello scalone, che rappresenta la grande studiosa.

Opere: Helenae Lucretiae [quae et Scholastica Corneliae Piscopiae... Opera quae quidem haberi potuerunt...], scritti vari (discorsi accademici, traduzioni e trattati devozionali, corredati da una piccola biografia, Parma, B. Bacchini, 1688.

Bibliografia: N. Fusco, Elena Lucrezia Cornaro Piscopia: 1646-1684, Pittsburgh: The United States Committee for the Elena Lucrezia Cornaro Piscopia Tercentenary, 1975, Limited First Edition; A. Lupis, L'Eroina Veneta, ouero la Vita di Elena Lucretia Piscopia, Venezia, Curti, 1689; The Life of Helen Lucretia Cornaro Piscopia, Oblate of the Order of St. Benedict and Doctor in the University of Padua, Rome, St. Benedict's, 1896; E. Pace, Cornaro, in New Catholic Encyclopedia, vol. 4, 1967; M. Remiddi, A Woman of High Degree, Unesco Courier, vol. 31, July 1978, 12-13; P. Carrano, Illuminata, Milano, Mondadori.

 

10. PROFILI. ALLEGRA ALACEVICH: MARGHERITA CRASTONA

[Dal sito www.arabafelice.it riprendiamo la seguente scheda biobibliografica della serie "Dominae"]

 

Margherita Crastona, pittrice di area lombarda, contemporanea e parente di Giuseppe Crastona (artista attivo nel Nord Italia ad inizio del Seicento), focalizzo' la propria attivita' sulle nature morte di fiori e frutta, pur dedicandosi anche a ritratti. La sua opera e' di un gusto fiammingo visibile soprattutto nelle composizioni floreali, ricche di boccioli e vasi ed immerse in un tripudio cromatico.

Opere: Natura morta con composizioni floreali; Ritratto di giovane uomo; Natura morta di tulipani, lilla', rose e convolvoli. Tutti i quadri appartengono a collezioni private.

Bibliografia: Ugo Pozzi. Natura morta italiana del secolo XVII. Una raccolta di dipinti inediti, Milano, 1991.

 

11. PROFILI. ANNA MARIA BONFIGLIO: VITTORIA GUERRINI (CRISTINA CAMPO)

[Dal sito www.arabafelice.it riprendiamo la seguente scheda biobibliografica della serie "Dominae" (segnaliamo che queste schede risalgono ad alcuni anni fa).

Dal medesimo sito riprendiamo anche la seguente scheda sull'autrice: "Anna Maria Bonfiglio e' nata nel 1942 a Siculiana (Ag) e risiede a Palermo dove svolge attivita' culturale nell'ambito letterario e giornalistico. Giornalista pubblicista, ha collaborato ad un settimanale del gruppo Rizzoli, ai mensili "Sicilia Tempo" e "In sicilia", alla rivista "Silarus" e a molti altri periodici di carattere letterario. Ha curato un corso di analisi ed interpretazione del testo poetico presso l'Istituto professionale Cep di Palermo ed un laboratorio di scrittura creativa presso la sede regionale Endas Sicilia. Dal 1987 al 1998 e' stata presidente dell'Associazione scrittori e artisti e nel 1998 del Gruppo Ottagono Letterario. Ha diretto il periodico Insieme nell'Arte. Inserita in molte antologie sia con poesie che con racconti, fa parte di alcuni sodalizi culturali e di giurie letterarie ed ha inoltre curato presentazioni e prefazioni di volumi di poesie e di prosa fra cui L'isola errante di Daniela Monreale (Cultura Duemila Editrice, 1990); Geometra delle betulle di Giacomo Ferro (Ed. Il Vertice, 1994); L'isola (Ed. Associazione Progetto Gangi, 1992). Ha inoltre pubblicato saggi e recensioni su riviste e periodici del settore. Sue poesie sono state tradotte in finlandese ed inserite nell'antologia Valkosoihtujen tasangolle a cura di Anu Rinkinen. Nel 1994 le e' stato assegnato il Premio di Cultura "Citta' di Monreale". Nel 2005 ha ricevuto il Premio speciale Giacomo Giardina alla carriera. Collabora ad alcune riviste online. Opere: a) raccolte di poesia: Le parole non dette (Ed. Thule, Palermo 1978); Le voci del silenzio (Ed. Thule, Palermo 1979); Uguali dimensioni (Ed. Ssc Catania 1981); L'insana voglia di ardere (Ed. Gabrieli, Roma 1982, premio Fragmenta d'oro); Nell'universo apocrifo del sogno (Ed. Il Vertice, Palermo 1985, premio Emily Dickinson); La Marna e l'Arenaria (poesie inserite nell'antologia del Novecento Gli eredi del sole, Ed. Il Vertice, Palermo 1987); La donna di picche (Ed. Il vertice, Palermo 1989); Album - Sedici dediche (Ed. Insieme nell'arte, Palermo 1991, premio "Faliesi"); Spinnu (Ed. Pubbliscoop, Sessa Aurunca 1996, premio Citta' di Marineo); D'ombra e d'assenza (Issimo, Ed. Il Vertice, Palermo 1999); Le voci e la memoria (Ed. Gabrieli, Roma 2000); Tra luce ed ombra Il canto si dispiega. Cinque poeti per Palermo (Ila Palma, Palermo 2002); Per tardivo prodigio (Ed. Fondazione Thule Cultura, Palermo 2006); b) raccolta di racconti: L'ultima donna (Ed. Pubbliscoop, Sessa Aurunca 1994); c) saggi: Il mito nella poetica di Cesare Pavere (supplemento a Insieme nell'arte, Palermo 1990); Camillo Sbarbaro - Il dolore del vivere (Silarus, Battipaglia); Ereditarieta' e predestinazione nei personaggi dei Vicere' (Silarus, Battipaglia); Maria Messina in Figure femminili del Novecento a Palermo (Ed. Ulite, 2000). Bibliografia: hanno detto della sua poesia: "Nella poesia di Anna Maria Bonfiglio c'e' una perfettamente espressa adesione, in un certo senso gioiosa, alla vita e il tutto in modi di espressivissima semplicita', una semplicita' che sta su un sorvegliatissimo filo di rasoio, un equilibrio che le consente di non essere mai banale e mai allo stesso tempo ricercata" (Andrea Camilleri). "Versi gradevolmente legati a remote aure poetiche (penso a Becquer, per esempio). Oggi che la poesia somiglia spesso a una camera di tortura sperimentale, puo' essere meritorio coltivare un'educata grammatica dei sentimenti" (Gesualdo Bufalino). "Ho letto la sua nuova raccolta di versi sempre piena di un'acuta sensibilita' morale che conduce il Suo discorso poetico verso la meditazione e la sentenza con una nettezza di modi e di forma che lo rendono sempre vivo e persuasivo" (Giorgio Barberi Squarotti)".

Cristina Campo, pseudonimo di Vittoria Guerrini (Bologna, 1923 - Roma, 1977), scrittrice, straordinaria traduttrice e finissima critica, una delle voci piu' profonde e segrete, preziose e schiudenti, della letteratura e della spiritualita' del Novecento. Tra le opere di Cristina Campo: Gli imperdonabili, Adelphi, Milano 1987; La Tigre Assenza, Adelphi, Milano 1991; Sotto falso nome, Adelphi, Milano 1998; Lettere a un amico lontano, Scheiwiller, Milano 1998; L'infinito nel finito. Lettere a Piero Polito, Via col Vento edizioni, Pieve a Fievole 1998; Lettere a Mita, Adelphi, Milano 1999. Opere su Cristina Campo: Alessandro Spina,  Conversazione in Piazza Sant'Anselmo. Per un ritratto di Cristina Campo, Scheiwiller, Milano 1993; Monica Farnetti, Cristina Campo, Luciana Tufani Editrice, Ferrara 1996; M. Farnetti, G. Fozzer (a cura di), Per Cristina Campo, Scheiwiller, Milano 1998; Laura Boella, Le imperdonabili, Tre Lune Edizioni, Mantova 2000; Cristina De Stefano Belinda e il mostro, Adelphi, Milano 2002; Margherita Pieracci Harwell, Cristina Campo e i suoi amici, Edizioni Studium, Roma 2005. Su Cristina Campo cfr. anche le "Notizie minime della nonviolenza in cammino" n. 548 (un ampio saggio di Pasquale Di Palmo a lei dedicato) e "Voci e volti della nonviolenza" n. 9 (una raccolta di sue traduzioni)]

 

Cristina Campo, al secolo Vittoria Guerrini, nacque a Bologna nel 1923 da una famiglia agiata all'interno della quale arte e cultura erano pratica quotidiana. Il padre era un celebre maestro di musica e la stessa Cristina una raffinata dilettante. Un'affezione cardiaca le impedi' di seguire corsi di studi presso le scuole pubbliche ma cio' venne compensato da un'adeguata educazione scolastica privata. Agli anni infantili risale il suo incontro con la fiaba, universo che frequentera' e maturera' nel segno del suo incontro con la scrittura di Simone Weil.

Schiva, umbratile e solitaria, fu comunque al centro di una fittissima rete di relazioni con altri intellettuali: a Firenze la poetessa frequenta le voci piu' significative dell'ambiente culturale, fra tutti le figure piu' determinanti sono Mario Luzi, i germanisti Leone Traverso e Gabriella Bemporad e le amiche letterate Margherita Dalmati e Margherita Pieracci Harwell, che in seguito sara' la curatrice di tutte le sue opere.

Verso la fine degli anni Cinquanta inizio' un lungo sodalizio con lo studioso orientalista e scrittore Elemire Zolla, che aveva da poco sposato la poetessa Maria Luisa Spaziani. Cristina Campo visse artisticamente nel periodo in cui la cultura era rivolta verso le tensioni politiche e la poesia verso quei fronti che guardavano da una parte all'impegno sociale e dall'altra agli sperimentalismi e alle neo-avanguardie. Il suo ruolo dunque fu marginale rispetto al milieu imperante, ma le finalita' della sua scrittura si diressero sempre verso un segno qualitativo che connotasse il suo dettato di valori spirituali ed estetici, essendo per lei Bellezza e Divino un corpo unico. L'impronta intellettualmente elitaria dovuta alla frequentazione di una cerchia ristretta di amici la porto' ad incontrare difficolta' ed incomprensioni, fino ad un contrasto aperto con la scrittrice Anna Banti, allora direttrice della rivista "Paragone", alla quale Campo collaborava e dove pubblico' la traduzione delle poesie di John Donne.

Limitarsi a definire Cristina Campo poetessa e' quantomeno riduttivo poiche' ella si interesso' e scrisse saggi, fiabe, epistolari, inoltre tradusse testi dell'area anglosassone fra cui Virginia Woolf, Emily Dickinson, Katherine Mansfield e il gia' citato Donne. Fra le sue poesie e la poesia degli autori da lei tradotti esiste una sorta di omologia, dal momento che ella vi trasfuse lo spirito della sua poetica. La traduzione e' per lei un rito, un gesto sacro, poiche' significa far rivivere in una nuova lingua le tensioni e "l'amore" che il poeta ha manifestato, una mediazione dunque che necessita della totale aderenza allo spirito dell'autore. Nel 1953 l'editore Casini aveva annunciato la pubblicazione de "Il libro delle ottanta poetesse", un'antologia curata dalla Campo, all'interno della quale avrebbero verosimilmente trovato posto anche le autrici da lei tradotte, ma il manoscritto ando' perduto e la pubblicazione ando' in fumo. D'altronde la maggior parte delle sue opere fu pubblicata postuma grazie all'affettuosa attenzione dell'amica Margherita Pieracci.

Per Cristina Campo il poeta e' colui che restituisce la parola al suo valore simbolico e trasferisce la verita' in figure che coincidono con cio' che la parola significa. La strada da lei intellettualmente percorsa, che va dalla solennita' del rito bizantino all'esternazione di una liturgia segnata dalla spiritualita' cristiana, segue quattro linee: il linguaggio, il paesaggio, il mito ed il rito.

Linguaggio essenziale, espresso per sottrazione piu' che per abbondanza, teso verso la Bellezza dell'Assoluto collocata come quarta virtu' dopo Fede Speranza e Carita'. Speranza che per la poetessa non va ascritta nel registro delle illusioni mondane, ma piuttosto nella concezione del "consegnarsi" ad una Fede che oltrepassa la misura del quotidiano. Figura appartata ed estranea al suo tempo, fece della costante ricerca della perfezione il suo ideale di vita e di scrittura, nel segno di una concezione ortodossa della cristianita' che la condusse a combattere le riforme liturgiche del Concilio Vaticano II e ad avvicinarsi ai riti bizantini che riteneva corrispondessero piu' idoneamente alla sua sete di assoluto. L'universo della fiaba e' forse il nucleo piu' significativo della poetica campiana, un universo esplorato sia con la stesura di racconti fiabeschi ispirati ai migliori favolisti dell'Ottocento sia con accurati ed originali saggi. Il percorso dei personaggi delle fiabe viene da Campo assimilato a quello degli uomini: come i protagonisti di queste storie percorrono un cammino nel quale incontrano difficolta', pericoli, fatiche che li porteranno ad una metamorfosi sia esterna che interiore, cosi' il destino dell'uomo, che attraversa ogni sorta di prove per giungere ad un traguardo che lo consegni ad una nuova considerazione di se'.

Cristina Campo scomparve nel 1977, a 54 anni, nel silenzio quasi totale di una societa' letteraria che non ne aveva ancora capito il ruolo. Oggi critici e pubblico sembrano averla riscoperta e la sua opera continua ad essere pubblicata e restituita alla migliore tradizione letteraria del secondo Novecento.

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Note biografiche: 1923 nasce a Bologna Vittoria Guerrini, in arte Cristina Campo. Negli anni della guerra la famiglia si trasferisce a Firenze dove Guido Guerrini, padre della poetessa, dirige il Conservatorio Cherubini. 1943-44 pubblica le sue prime traduzioni da von Torne e Katherine Mansfield. 1953 prepara l'antologia Il libro delle ottanta poetesse, che non fu mai pubblicato. 1955 trasferimento a Roma dove il padre va a dirigere il Conservatorio di Santa Cecilia. 1956 l'editore Scheiwiller di Milano pubblica il suo primo volumetto di versi Passo d'addio. 1958 traduce Il fiore e' il nostro segno di W. C. Williams. 1959 cura un numero speciale di "Letteratura" dedicato a Simone Weil. 1960 inizia il suo sodalizio con lo scrittore orientalista Elemire Zolla che influenzera' e determinera' la predilizione della Campo per le tematiche religiose. 1962 esce il volume di saggi Fiaba e mistero pubblicato da Vallecchi. 1967 dalle edizioni Borla, nel volume La Grecia e le intuizioni precristiane, viene pubblicata la traduzione del saggio di Simone Weil "L'Iliade ou le poeme de la force", curata dalla poetessa e da Margherita Pieracci. 1969 sulla rivista "Conoscenza religiosa", diretta da Zolla, vengono pubblicate le poesie di "Missa Romana" e "La Tigre Assenza". 1971 escono Il flauto e il tappeto, edizioni Rusconi, e la traduzione delle poesie amorose e teologiche di John Donne. 1970-1975 scrive i saggi che poi confluiranno nel volume Gli imperdonabili e le introduzioni alle pubblicazioni di testi religiosi dell'Oriente e dell'Occidente. 1977 vengono pubblicati post mortem Diario bizantino e altre poesie.

Opere: Gli imperdonabili, a cura di Margherita Pieracci Harwell, Adelphi, 1987; Lettere a un amico lontano, Scheiwiller, 1989; La Tigre Assenza, a cura di M. Pieracci Harwell, Adelphi, 1991; Sotto falso nome, a cura di Monica Farnetti, Adelphi, 1998, il volume raccoglie scritti diversi distribuiti nelle sezioni "Saggi e recensioni" e "Note e frammenti", piu' un'appendice costituita dalla controtraduzione di un racconto tradotto in spagnolo da Hernan Mario Cueva, "La nuz de oro" (la noce d'oro), di cui si e' perso l'originale italiano. Nel 2002 e' stata pubblicata sempre da Adelphi una biografia firmata dalla giornalista Cristina De Stefano dal titolo: Belinda e il mostro. Vita segreta di Cristina Campo.

Bibliografia (a cura di Vincenza Silvestrini): L. Traverso in "La Nazione", 5 dicembre 1962; G. Cattaneo, in "Paragone", 158, 1963; G. Ceronetti, Cristina, Prefazione a Gli imperdonabili, Milano, 1987; Enciclopedia della letteratura, Garzanti, Milano, 1991; M. Pieracci Harwell, Il sapore massimo di ogni parola, nota in La tigre assenza, Adelphi, Milano, 1991; M. Farnetti, Cristina Campo, 1996.

 

12. APPELLI. PER SOSTENERE IL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Sostenere economicamente la segreteria nazionale del Movimento Nonviolento e' un buon modo per aiutare la nonviolenza in Italia.

Per informazioni e contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

 

13. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Letture

- AA. VV., Crimini d'establishment, "MicroMega" n. 3, 2011, pp. 240, euro 14.

- "Amici di Tolstoi" (a cura di), Chi e' Tolstoi. Il suo "Catechismo", fotocopiato in proprio, Roma s.d., pp. 20, s.i.p. Richiedibile a "Amici di Tolstoi", via Casole d'Elsa 13, 00139 Roma, tel. 068125697.

- "Amici di Tolstoi" (a cura di), Nonviolenza-nonresistenza. Pensieri brevi, fotocopiato in proprio, s.l. e s.d. (ma Roma 2002), pp. 28, s.i.p. Richiedibile a "Amici di Tolstoi", via Casole d'Elsa 13, 00139 Roma, tel. 068125697.

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Riletture

- Al-Farabi, La citta' virtuosa, Rcs Rizzoli Libri, Milano 1996, pp. 340.

- al-Ghazali, La nicchia delle luci, Utet, Torino 1970, Tea, Milano 1989, pp. 136.

- Averroe', Il trattato decisivo sull'accordo della religione con la filosofia, Rcs Libri, Milano 1994, pp. 160.

- Jack London, Il rosso. Racconti della Polinesia, Sugarco, Milano 1985, pp. 144.

 

14. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

15. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 557 del 16 maggio 2011

 

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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