Coi piedi per terra. 461



 

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COI PIEDI PER TERRA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Numero 461 del 30 dicembre 2010

 

In questo numero:

1. Associazione "Respirare": Plauso all'iniziativa del presidente dell'"Associazione italiana medici per l'ambiente"

2. Per contattare il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo

 

1. RIFLESSIONE. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE": PLAUSO ALL'INIZIATIVA DEL PRESIDENTE DELL'"ASSOCIAZIONE ITALIANA MEDICI PER L'AMBIENTE"

[Riceviamo e diffondiamo]

 

L'associazione "Respirare" esprime vivo apprezzamento e sostegno all'iniziativa del presidente dell'"Associazione italiana medici per l'ambiente", dottor Roberto Romizi, che ha inviato una richiesta di intervento a tutti gli Ordini dei Medici provinciali nonche' alla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici affinche' si dispieghi un'azione adeguata di informazione della popolazione tutta e di richiamo di tutte le istituzioni a fare quanto di loro competenza a tutela della salute dei cittadini in relazione alla drammatica questione dell'esorbitante presenza di arsenico nelle acque destinate al consumo umano in varie aree del paese (questione resa ancor piu' drammatica dal protratto ed attuale mancato rispetto, da parte di pubblici amministratori irresponsabili, di quanto stabilito dalla vigente legislazione europea e italiana; mancato rispetto delle norme vigenti che sta vieppiu' esponendo la popolazione delle aree interessate a un danno certo e gravissimo).

Si allega il testo integrale della lettera del dottor Romizi agli Ordini dei Medici di tutta Italia.

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Associazione "Respirare"

Viterbo, 30 dicembre 2010

L'associazione "Respirare" e' stata promossa a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.

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Allegato

Ai Presidenti degli Ordini Provinciali dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri

e per conoscenza: al Presidente Fnomceo, ai Referenti Isde-Fnomceo, al Comitato direttivo Isde-Italia

Egregi colleghi,

l'Associazione italiana medici per l'ambiente, sezione dell'International Society of Doctors for the Environment (Isde), ritiene necessaria e urgente una chiara presa di posizione da parte di tutti gli Ordini dei Medici Italiani in merito al problema arsenico nelle acque destinate a consumo umano.

Come noto, la Commissione Europea il 28 ottobre 2010 con il documento n. C(2010)7605 ha risposto negativamente alla richiesta di una ulteriore deroga da parte del Governo Italiano ribadendo che il limite ammissibile per l'arsenico nelle acque destinate a consumo umano non puo' superare i 10 microgrammi/litro.

L'arsenico infatti e' un elemento cancerogeno certo di classe 1, secondo l'Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro (I.A.R.C.), ed ha una correlazione diretta con molte patologie oncologiche e in particolare con il tumore del polmone, della vescica, del rene e della cute.

Inoltre l'esposizione cronica all'arsenico attraverso l'acqua assunta come bevanda e' stata associata anche a cancro del fegato e del colon.

Una sempre piu' corposa documentazione scientifica associa l'arsenico, sempre attraverso l'assunzione cronica di acque contaminate, anche a patologie cardiovascolari, neurologiche e neurocomportamentali; diabete di tipo 2; lesioni cutanee, disturbi respiratori; disturbi della sfera riproduttiva e malattie ematologiche.

Gia' la Direttiva Europea 98/83/CE, recepita in Italia con il Decreto Legislativo n. 31 del 2 febbraio 2001 (modificato e integrato con successivo D. Lgs. 27/02), che disciplina la qualita' delle acque potabili destinate al consumo umano garantendone la salubrita' e la pulizia, aveva abbassato il limite previsto per l'arsenico nelle acque potabili da 50 a 10 microgrammi/litro, proprio in considerazione della sua cancerogenicita' e dell'evidente rischio per la salute umana.

L'Italia, per le Regioni interessate da questa problematica ambientale, non si e' adeguata a quanto stabilito dalla succitata Direttiva Europea ma fin dal 2003 ha fatto continuamente ricorso all'istituto della deroga, che ha innalzato il limite previsto dal D. Lgs. 31/2001 da 10 a 50 microgrammi/litro per l'arsenico (ma anche i limiti per altri elementi quali il fluoro, il vanadio, il selenio) e cosi' di fatto sono state rese potabili per deroga acque che in realta' non lo sono.

I periodi di deroga come disposto dalla vigente normativa italiana avrebbero dovuto pero' avere la durata piu' breve possibile, comunque non superiore ad un periodo di tre anni nei quali si sarebbero dovuti presentare ed attuare piani di rientro mediante idonee tecnologie di trattamento delle acque captate e/o attraverso l'individuazione di nuove risorse idriche sostitutive, in modo da garantire acque salubri e pulite.

Egregi Colleghi,

anche in ossequio all'articolo 5 del nostro Nuovo Codice di Deontologia Medica che afferma: "Il medico e' tenuto a considerare l'ambiente nel quale l'uomo vive e lavora quale fondamentale determinante della salute dei cittadini. A tal fine il medico e' tenuto a promuovere una cultura civile tesa all'utilizzo appropriato delle risorse naturali, anche allo scopo di garantire alle future generazioni la fruizione di un ambiente vivibile. Il medico favorisce e partecipa alle iniziative di prevenzione, di tutela della salute nei luoghi di lavoro e di promozione della salute individuale e collettiva", vi chiediamo di predisporre ogni iniziativa pubblica, affinche' le competenti Istituzioni e gli enti preposti, nel rispetto del Principio di Precauzione, operino in modo adeguato e tempestivo perche' sia rispettato il diritto alla salute delle persone e quanto prescritto dal D. Lgs. 31/2001 e disposto dall'Unione Europea.

E in particolare che:

a) si faccia divieto di uso per consumo umano di acqua contenente arsenico e si provveda laddove occorra a forme alternative di approvvigionamento di acqua potabile per la popolazione;

b) si informi correttamente e diffusamente la popolazione e gli operatori sanitari in merito;

c) si adottino immediatamente tutti i provvedimenti necessari a dearsenificare l'acqua destinata a consumo umano.

In attesa di un cortese riscontro, si inviano cordiali saluti,

Roberto Romizi, presidente dell'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde Italia

Arezzo, 27 dicembre 2010

Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde Italia, via della Fioraia n. 17/19, 52100 Arezzo, tel. 057522256, fax. 057528676, sito: www.isde.it; e-mail: isde at ats.it

 

2. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE AL MEGA-AEROPORTO DI VITERBO E S'IMPEGNA PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO

 

Per informazioni e contatti: Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org

Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at gmail.com

Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it

 

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COI PIEDI PER TERRA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

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Numero 461 del 30 dicembre 2010

 

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