Coi piedi per terra. 442
- Subject: Coi piedi per terra. 442
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- Date: Sat, 11 Dec 2010 12:24:08 +0100 (CET)
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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 442 dell'11 dicembre 2010
In questo numero:
1. Associazione "Respirare": Sosteniamo l'iniziativa dei "Medici per l'ambiente"
2. Sezione Anpi di Nepi: Rispettare il diritto alla salute, ridurre subito l'esposizione delle persone all'arsenico
3. Per contattare il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo
1. INIZIATIVE. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE": SOSTENIAMO L'INIZIATIVA DEI "MEDICI PER L'AMBIENTE"
[Riceviamo e diffondiamo]
E' di grande importanza l'esposto presentato ieri dall'"Associazione italiana medici per l'ambiente" di Viterbo al Commissario Europeo all'Ambiente ed a vari altri referenti istituzionali sulla questione dell'arsenico presente in esorbitante misura in acque destinate a consumo umano e sull'irresponsabile sottovalutazione del problema da parte di varie istituzioni italiane (le quali in conseguenza di questa irresponsabile sottovalutazione continuano ad esporre a grave pericolo e danno certo le popolazioni dei territori colpiti dal fenomeno; mentre alcuni enti pubblici addirittura propalano notizie non solo mistificanti ma del tutto false nell'ignobile tentativo di occultare proprie ed altrui colpe in relazione alla dissennata pluriennale e attuale gestione della gravissima emergenza, aggiungendo cosi' irresponsabilita' ad irresponsabilita', abuso ad abuso, e reato a reato).
L'"Associazione italiana medici per l'ambiente" ha avuto un ruolo altamente meritorio nell'aver segnalato da tempo le caratteristiche e le dimensioni della problematica e la gravita' della situazione, e nell'aver fornito ad istituzioni e cittadini informazioni scientifiche adeguate sia in ordine alla conoscenza dello stato delle cose, sia in ordine alle possibili, necessarie, urgenti modalita' d'intervento.
La Commissione Europea due mesi fa da parte sua ha ribadito una volta di piu' i termini della questione e come sia obbligo delle istituzioni garantire che la presenza di arsenico nelle acque destinate a consumo umano non debba superare i 10 microgrammi per litro. Un obbligo non piu' aggirabile, dopo che per anni insensatamente ed irresponsabilmente in alcune regioni italiane si e' derogato da esso, con grave danno per la salute delle popolazioni.
Varie istituzioni italiane in questi giorni stanno ingannando la popolazione e stanno ritardando interventi indispensabili.
L'esposto dell'"Associazione italiana medici per l'ambiente" di Viterbo, che riproduciamo in allegato, opportunamente richiama tutti alle proprie responsabilita' e convoca tutte le istituzioni, comprese quelle di controllo, ad intervenire senza indugi a tutela della salute delle persone, applicando le leggi vigenti, realizzando gli opportuni provvedimenti per garantire a tutti i cittadini acqua realmente potabile.
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L'Associazione "Respirare" sostiene l'impegno dell'"Associazione italiana medici per l'ambiente" e si associa alla richiesta che tutte le istituzioni si assumano le loro responsabilita' e realizzino con la massima tempestivita' gli interventi di loro competenza.
L'Associazione "Respirare" propone anche a tutti i movimenti democratici della societa' civile di condividere anch'essi l'impegno dell'"Associazione italiana medici per l'ambiente", per il diritto alla salute, per il rispetto delle leggi, in difesa di un ambiente vivibile e perche' il territorio sia amministrato in forme trasparenti, democratiche, con la consapevole partecipazione di tutti i cittadini a vantaggio di tutti i cittadini, nel rispetto della biosfera ed a promozione del bene comune.
L'associazione "Respirare"
Viterbo, 11 dicembre 2010
L'associazione "Respirare" e' stata promossa a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.
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Allegato. "Associazione italiana medici per l'ambiente" di Viterbo: Esposto al Commissario europeo all'Ambiente. Arsenico: sia rispettato il diritto alla salute
Al Commissario europeo all'Ambiente
e per opportuna conoscenza: ai componenti della Commissione europea, agli europarlamentari, al ministro della Salute, al ministro dell'Ambiente, al prefetto di Viterbo, alla presidente della Giunta Regionale del Lazio, all'assessore all'Ambiente della Regione Lazio, all'assessore alla Sanita' della Regione Lazio, al direttore generale dell'Istituto superiore di sanita', al presidente dell'Istituto superiore di sanita', al garante del Servizio idrico integrato della Regione Lazio, al presidente della Provincia di Viterbo, all'assessore all'Ambiente della Provincia di Viterbo, al direttore generale della Asl di Viterbo, al direttore sanitario della Asl di Viterbo, al Dipartimento di prevenzione - Servizio igiene e sanita' pubblica della Asl di Viterbo, ai responsabili dell'Ato 1 Lazio, all'Arpa Lazio - sezione di Viterbo, ai sindaci della regione Lazio, ai consiglieri regionali del Lazio
Oggetto: esposto al Commissario europeo all'Ambiente. Arsenico: sia rispettato il diritto alla salute.
Egregi signori,
la Commissione Europea il 28 ottobre 2010 con il documento n. C (2010)7605 ha negato giustamente una ulteriore deroga da parte dell'Italia relativamente al parametro arsenico nelle acque destinate a consumo umano.
L'arsenico infatti e' un elemento cancerogeno certo di classe 1, secondo l'Agenzia internazionale di ricerca sul cancro (I.A.R.C.), ed ha una correlazione diretta con molte patologie oncologiche e in particolare con il tumore del polmone, della vescica, del rene e della cute.
Inoltre l'esposizione cronica all'arsenico attraverso l'acqua assunta come bevanda e' stata associata anche a cancro del fegato e del colon.
Una sempre piu' corposa documentazione scientifica associa l'arsenico, sempre attraverso l'assunzione cronica di acque contaminate, anche a patologie cardiovascolari, neurologiche e neurocomportamentali; diabete di tipo 2; lesioni cutanee, disturbi respiratori; disturbi della sfera riproduttiva e malattie ematologiche.
Gia' la Direttiva europea 98/83/CE, recepita in Italia con il Decreto legislativo n. 31 del 2 febbraio 2001( modificato e integrato con successivo D. Lgs. 27/02), che disciplina la qualita' delle acque potabili destinate al consumo umano garantendone la salubrita' e la pulizia, aveva abbassato il limite previsto per l'arsenico nelle acque potabili da 50 a 10 microgrammi/litro, proprio in considerazione della sua cancerogenicita' e dell'evidente rischio per la salute umana.
L'Italia, per le Regioni interessate da questa problematica ambientale, non si e' adeguata a quanto stabilito dalla succitata Direttiva europea ma fin dal 2003 ha fatto continuamente ricorso all'istituto della deroga, che ha innalzato il limite previsto dal D. Lgs. 31/2001 da 10 a 50 microgrammi/litro per l'arsenico (ma anche i limiti per altri elementi quali: il fluoro, il vanadio, il selenio) e cosi' di fatto sono state rese potabili per deroga acque che in realta' non lo sono.
I periodi di deroga come disposto dalla vigente normativa italiana avrebbero dovuto pero' avere la durata piu' breve possibile, comunque non superiore ad un periodo di tre anni nei quali si sarebbero dovuti presentare ed attuare piani di rientro mediante idonee tecnologie di trattamento delle acque captate e/o attraverso l'individuazione di nuove risorse idriche sostitutive, in modo da assicurare acque salubri e pulite alle popolazioni.
L'"Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde" di Viterbo, per quanto sopra esposto e in considerazioni dei reiterati periodi di deroga di cui l'Italia si e' avvalsa, giudica estremamente grave la mancata realizzazione d'interventi concreti ed efficaci tesi alla dearsenificazione delle acque destinate a consumo umano, e segnala a tutte le istituzioni europee e nazionali l'assenza quasi totale di atti concreti, specifici e rispondenti a quanto disposto dal gia' richiamato documento della Commissione europea fin dal 28 ottobre 2010 e sul persistere di un atteggiamento diffuso di irresponsabile sottovalutazione di questo grave problema.
In particolare nella quasi totalita' dei Comuni interessati da questa problematica:
- non sono state ancora predisposte forme alternative di approvvigionamento idrico, anche mediante autobotti, per le popolazioni, per gli ospedali, per le scuole, per gli esercizi pubblici e le industrie alimentari;
- non e' stato ordinato il divieto di uso per consumo umano di acqua contenente arsenico al di sopra dei 10 microgrammi/litro adducendo a giustificazione di questa grave omissione il fatto l'Italia non ha ancora recepito il parere della Commissione europea e che pertanto il limite dell'arsenico nelle acque potabili rimane 50 microgrammi/litro (sic!);
- non sono stati posti ancora in funzione impianti pilota di dearsenificazione;
- non si e' ancora provveduto ad informare in modo diffuso e corretto la popolazione.
L'"Associazione italiana medici per l'ambiente" di Viterbo chiede pertanto che, nel rispetto del principio di precauzione, le istituzioni e gli enti preposti operino in modo adeguato e tempestivo perche' sia rispettato l'art. 32 della Costituzione italiana e quanto disposto dal D. Lgs. 31/2001 e dalla citata Direttiva della Commissione Europea.
In attesa di un cortese ed urgente riscontro, si inviano distinti saluti,
dottoressa Antonella Litta, referente per Viterbo dell'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia)
Viterbo, 10 dicembre 2010
Per comunicazioni: dottoressa Antonella Litta, tel. 3383810091, 0761559413, fax: 0761559126, e-mail: isde.viterbo at gmail.com, antonella.litta at gmail.com
2. DOCUMENTI. SEZIONE ANPI DI NEPI: RISPETTARE IL DIRITTO ALLA SALUTE, RIDURRE SUBITO L'ESPOSIZIONE DELLE PERSONE ALL'ARSENICO
[Riproponiamo il seguente intervento gia' apparso nei "Telegrammi della nonviolenza in cammino"]
La sezione Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia) "Emilio Sugoni" di Nepi, appellandosi con forza al rigoroso rispetto dell'articolo 32 della Costituzione Italiana che afferma: "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettivita', e garantisce cure gratuite agli indigenti...", chiede l'immediata attuazione di quanto disposto dalla Commissione europea con il documento CE n. C(2010)7605.
Questo documento, del 28 ottobre 2010, ribadisce il livello massimo di 10 microgrammi/litro per la presenza di arsenico, sostanza tossica e cancerogena, nelle acque destinate a consumo umano e respinge definitivamente l'ulteriore richiesta di deroga ( fino a 50 microgrammi/litro) del governo italiano.
La sezione Anpi di Nepi esprime quindi tutto il proprio sostegno, apprezzamento e solidarieta' a quanti, cittadini, comitati, associazioni, medici, studiosi e rappresentanti delle istituzioni, nazionali ed europee, si stanno adoperando per una rigorosa ed attenta tutela della salute pubblica.
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Il direttivo della sezione Anpi "Emilio Sugoni" di Nepi
Nepi, 8 dicembre 2010
Per comunicazioni: arch. Giuseppe Tacconi, presidente della sezione Anpi di Nepi, tel. 0761570405
3. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE AL MEGA-AEROPORTO DI VITERBO E S'IMPEGNA PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO
Per informazioni e contatti: Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org
Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at gmail.com
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Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 442 dell'11 dicembre 2010
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