Coi piedi per terra. 441



 

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COI PIEDI PER TERRA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Numero 441 del 10 dicembre 2010

 

In questo numero:

1. Antonella Litta: Un esposto al Commissario europeo all'Ambiente. Arsenico: sia rispettato il diritto alla salute

2. Per contattare il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo

 

1. DOCUMENTI. ANTONELLA LITTA: UN ESPOSTO AL COMMISSARIO EUROPEO ALL'AMBIENTE. ARSENICO: SIA RISPETTATO IL DIRITTO ALLA SALUTE

[Riceviamo e diffondiamo.

Antonella Litta svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi. E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) e per questa associazione e' responsabile e coordinatrice nazionale del gruppo di studio su "Trasporto aereo come fattore d'inquinamento ambientale e danno alla salute". E' referente per l'Ordine dei medici di Viterbo per l'iniziativa congiunta Fnomceo-Isde "Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un ambiente salubre". Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' locali ed internazionali. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente. E' la portavoce del Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti. Come rappresentante dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (Isde-Italia) ha promosso una rilevante iniziativa per il risanamento delle acque del lago di Vico e in difesa della salute della popolazione dei comuni circumlacuali. E' oggi in Italia figura di riferimento nella denuncia della presenza dell'arsenico nelle acque destinate a consumo umano, e nella proposta di iniziative specifiche e adeguate da parte delle istituzioni per la dearsenificazione delle acque e la difesa della salute della popolazione]

 

Al Commissario europeo all'Ambiente

e per opportuna conoscenza: ai componenti della Commissione europea, agli europarlamentari, al ministro della Salute, al ministro dell'Ambiente, al prefetto di Viterbo, alla presidente della Giunta Regionale del Lazio, all'assessore all'Ambiente della Regione Lazio, all'assessore alla Sanita' della Regione Lazio, al direttore generale dell'Istituto superiore di sanita', al presidente dell'Istituto superiore di sanita', al garante del Servizio idrico integrato della Regione Lazio, al presidente della Provincia di Viterbo, all'assessore all'Ambiente della Provincia di Viterbo, al direttore generale della Asl di Viterbo, al direttore sanitario della Asl di Viterbo, al Dipartimento di prevenzione - Servizio igiene e sanita' pubblica della Asl di Viterbo, ai responsabili dell'Ato 1 Lazio, all'Arpa Lazio - sezione di Viterbo, ai sindaci della regione Lazio, ai consiglieri regionali del Lazio

Oggetto: esposto al Commissario europeo all'Ambiente. Arsenico: sia rispettato il diritto alla salute.

*

Egregi signori,

la Commissione Europea il 28 ottobre 2010 con il documento n. C (2010)7605 ha negato giustamente una ulteriore deroga da parte dell'Italia relativamente al parametro arsenico nelle acque destinate a consumo umano.

L'arsenico infatti e' un elemento cancerogeno certo di classe 1, secondo l'Agenzia internazionale di ricerca sul cancro (I.A.R.C.), ed  ha una correlazione diretta con molte patologie oncologiche e in particolare con il tumore del polmone, della vescica, del rene e della cute.

Inoltre l'esposizione cronica all'arsenico attraverso l'acqua assunta come bevanda e' stata associata anche a cancro del fegato e del colon.

Una sempre piu' corposa  documentazione scientifica associa l'arsenico, sempre attraverso l'assunzione cronica di acque contaminate, anche a patologie cardiovascolari, neurologiche e neurocomportamentali; diabete di tipo 2; lesioni cutanee, disturbi respiratori; disturbi della sfera riproduttiva e malattie ematologiche.

Gia' la Direttiva europea 98/83/CE, recepita in Italia con il Decreto legislativo n. 31 del 2 febbraio 2001( modificato e integrato con successivo D. Lgs. 27/02), che disciplina la qualita' delle acque potabili destinate al consumo umano garantendone la salubrita' e la pulizia, aveva abbassato il limite previsto per l'arsenico nelle acque  potabili da 50 a 10 microgrammi/litro, proprio in considerazione della sua cancerogenicita' e dell'evidente rischio per la salute umana.

L'Italia, per le Regioni interessate da questa problematica ambientale, non si e' adeguata a quanto stabilito dalla succitata Direttiva europea ma fin dal 2003 ha fatto continuamente ricorso all'istituto della deroga, che ha innalzato il limite previsto dal D. Lgs. 31/2001 da 10 a 50 microgrammi/litro per l'arsenico (ma anche i limiti per altri elementi quali: il fluoro, il vanadio, il selenio) e cosi' di fatto sono state rese potabili per deroga acque che in realta' non lo sono.

I periodi di deroga come disposto dalla vigente normativa italiana avrebbero dovuto pero' avere la durata piu' breve possibile, comunque non superiore ad un periodo di tre anni nei quali si sarebbero dovuti presentare ed attuare piani di rientro mediante idonee tecnologie di trattamento delle acque captate e/o attraverso l'individuazione di nuove risorse idriche sostitutive, in modo da assicurare acque salubri e pulite alle popolazioni.

L'"Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde" di Viterbo, per quanto sopra esposto e in considerazioni dei reiterati periodi di deroga di cui l'Italia si e' avvalsa, giudica estremamente grave la mancata realizzazione d'interventi concreti ed efficaci tesi alla dearsenificazione delle acque destinate a consumo umano, e segnala a tutte le istituzioni europee e nazionali l'assenza quasi totale di atti concreti, specifici e rispondenti a quanto disposto dal gia' richiamato documento della Commissione europea fin dal 28 ottobre 2010 e sul persistere di un atteggiamento diffuso di irresponsabile sottovalutazione di questo grave problema.

In particolare nella quasi totalita' dei Comuni interessati da questa  problematica:

- non sono state ancora predisposte forme alternative di approvvigionamento idrico, anche mediante autobotti, per le popolazioni, per gli ospedali, per le scuole, per gli esercizi pubblici e le industrie alimentari;

- non e' stato ordinato il divieto di uso per consumo umano di acqua contenente arsenico al di sopra dei 10 microgrammi/litro adducendo a giustificazione di questa grave omissione il fatto l'Italia non ha ancora recepito il parere della Commissione europea e che pertanto il limite dell'arsenico nelle acque potabili rimane 50 microgrammi/litro (sic!);

- non sono stati posti ancora in funzione impianti pilota di dearsenificazione;

- non si e' ancora provveduto ad informare in modo diffuso e corretto la popolazione.

L'"Associazione italiana medici per l'ambiente" di Viterbo chiede pertanto che, nel rispetto del principio di precauzione, le istituzioni e gli enti preposti operino in modo adeguato e tempestivo perche' sia rispettato l'art. 32 della Costituzione italiana e quanto disposto dal D. Lgs. 31/2001 e dalla citata Direttiva della Commissione Europea.

*

In attesa di un cortese ed urgente riscontro, si inviano distinti saluti,

dottoressa Antonella Litta, referente per Viterbo dell'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia)

Viterbo, 10 dicembre 2010

Per comunicazioni: dottoressa Antonella Litta, tel. 3383810091, 0761559413, fax: 0761559126, e-mail: isde.viterbo at gmail.com, antonella.litta at gmail.com

 

2. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE AL MEGA-AEROPORTO DI VITERBO E S'IMPEGNA PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO

 

Per informazioni e contatti: Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org

Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at gmail.com

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

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Numero 441 del 10 dicembre 2010

 

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