Telegrammi. 347



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 347 del 18 ottobre 2010

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

 

Sommario di questo numero:

1. Peppe Sini: Con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza

2. Il programma del XXIII Congresso nazionale del Movimento Nonviolento

3. Paolo Arena e Marco Graziotti intervistano Liliana Boranga

4. Paolo Arena e Marco Graziotti intervistano Silvio Cinque

5. Paolo Arena e Marco Graziotti intervistano Silvano Leso

6. Paolo Arena e Marco Graziotti intervistano Elena Liotta

7. Paolo Arena e Marco Graziotti intervistano Stefano Melis

8. Paolo Arena e Marco Graziotti intervistano Antonella Santarelli

9. Paolo Arena e Marco Graziotti intervistano Olivier Turquet

10. Per sostenere il Movimento Nonviolento

11. "Azione nonviolenta"

12. Segnalazioni librarie

13. La "Carta" del Movimento Nonviolento

14. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. PEPPE SINI: CON LA FORZA DELLA VERITA', CON LA SCELTA DELLA NONVIOLENZA

 

Con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza insorgere contro la guerra assassina, insorgere contro il colpo di stato razzista.

Con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza difendere la legalita' che salva le vite, difendere l'umanita' che e' una.

 

2. INCONTRI. IL PROGRAMMA DEL XXIII CONGRESSO DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

[Dal Movimento Nonviolento (per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org) riceviamo e volentieri diffondiamo]

 

XXIII Congresso nazionale del Movimento Nonviolento "La nonviolenza per la citta' aperta" Brescia, 29-31 ottobre - primo novembre 2010.

Tutti i lavori si svolgono presso il Centro Saveriano di Animazione Missionaria, via Piamarta, 9 (zona via dei Musei).

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Programma

Venerdi' 29 ottobre

- ore 20,30: Dibattito aperto alla cittadinanza sul tema: "La nonviolenza per la citta' aperta" con: Massimo Tedeschi, giornalista, redattore di "Bresciaoggi"; Carlo Melegari, sociologo, direttore del Cestim, Centro Studi Immigrazione; intervistati da Massimo Valpiana, direttore di "Azione nonviolenta".

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Sabato 30 ottobre

- ore 10: Apertura, accoglienza, iscrizioni, insediamento presidenza; distribuzione cartelline. Quota di iscrizione al Congresso, euro 5,00 (non richiesta agli iscritti al Movimento Nonviolento in regola per il 2010 - sara' possibile rinnovare o iscriversi anche in quella sede).

- ore 11: Relazione del presidente; relazione del segretario; saluti delle autorita' e degli ospiti; premiazione degli studenti realizzatori del Manifesto del Congresso; inizio assemblea plenaria.

- ore 13: Buffet.

- ore 15-18,30: Proseguimento dell'Assemblea plenaria.

- ore 18,30-19,30: Presentazione delle Commissioni da parte dei conduttori: Educazione aperta, nella citta' e nella scuola, Elena Buccoliero, Caterina Del Torto; Ecologia politica per fermare il nucleare, Mao Valpiana, Rocco Pompeo; La nonviolenza per la liberazione dalle mafie, Pasquale Pugliese, Daniele Lugli; Gli strumenti per l'agire del Movimento, Mao Valpiana, Piercarlo Racca; L'antimilitarismo oggi: disarmo e corpi di pace, Renato Fiorelli, Adriano Moratto; Per una nuova convivenza nella citta' aperta, Pasquale Pugliese, Elena Buccoliero, Enrico Pompeo. L'obiettivo delle commissioni e' definire gli obiettivi di lavoro del Movimento Nonviolento per i prossimi tre anni e indicare gli strumenti di praticabilita' per conseguire questi obiettivi.

- ore 20: Cena libera.

- ore 21: Spettacolo teatrale con video e letture.

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Domenica 31 ottobre

- ore 9,30: Apertura lavori.

- ore 10-13: Lavori delle commissioni (n. 1, 2, 3).

- ore 13: Pranzo.

- ore 15: Lavori  delle commissioni (n. 4, 5, 6).

- ore 18: Dibattito in plenaria sulle commissioni.

- ore 21: Cena e serata libere (con probabile visita guidata al Castello o alla citta').

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Lunedi' primo novembre

- ore 9: Presentazione dei risultati delle commissioni; dibattito.

- ore 11: Votazioni delle mozioni emerse dalle sei commissioni.

- ore 12: Votazione della mozione generale; elezioni del Presidente, del Comitato Direttivo, del Comitato di Coordinamento.

- ore 13: Conclusioni.

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Si ricorda che il Congresso del Movimento Nonviolento e' aperto a tutti, ma possono votare solo gli iscritti.

Per informazioni: Movimento Nonviolento, sede nazionale, tel. 0458009803, Centro per la Nonviolenza di Brescia, tel. 0303229343.

Le informazioni logistiche (pernottamenti, ospitalita', vitto) saranno indicate prossimamente.

Nel numero di agosto-settembre di "Azione nonviolenta" sono state pubblicate le tracce di lavoro delle Commissioni, cosi' che ogni congressista possa partecipare in modo adeguato e portando un fattivo contributo. Il Congresso e' il massimo organo decisionale del Movimento. E' il momento di sintesi e valutazione del lavoro fatto, e di programmazione del lavoro futuro. Gli iscritti assumono la responsabilita' di contribuire - ognuno come puo' - alla realizzazione degli impegni comuni.

 

3. LA NONVIOLENZA OGGI IN ITALIA. PAOLO ARENA E MARCO GRAZIOTTI INTERVISTANO LILIANA BORANGA

[Ringraziamo Paolo Arena (per contatti: paoloarena at fastwebnet.it) e Marco Graziotti (per contatti: graziottimarco at gmail.com) per averci messo a disposizione questa intervista a Liliana Boranga.

Paolo Arena e Marco Graziotti fanno parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che si svolgono settimanalmente a Viterbo.

Liliana Boranga, giornalista di forte impegno civile, e' direttrice di "Radio base popolare network" di Venezia; responsabile dal 2004 del tema portante del Rototom Sunsplash reggae festival; collabora con vari giornali e settimanali nazionali. Si veda anche la risposta all'ultima domanda di questa intervista]

 

- Paolo Arena e Marco Graziotti: Come e' avvenuto il suo accostamento alla nonviolenza?

- Liliana Boranga: Da sempre, fin da bambina grazie alla mia storia di figlia di emigranti italiani in Francia.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali personalita' della nonviolenza hanno contato di piu' per lei, e perche'?

- Liliana Boranga: Per me sono i principi che contano.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali libri consiglierebbe di leggere a un giovane che si accostasse oggi alla nonviolenza? E quali libri sarebbe opportuno che a tal fine fossero presenti in ogni biblioteca pubblica e scolastica?

- Liliana Boranga: La Costituzione italiana.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali iniziative nonviolente in corso oggi nel mondo e in Italia le sembrano particolarmente significative e degne di essere sostenute con piu' impegno?

- Liliana Boranga: Non ne vedo di particolarmente significative perche' il momento e' terribile.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: In quali campi ritiene piu' necessario ed urgente un impegno nonviolento?

- Liliana Boranga: Nei rapporti tra le persone in tutti i settori.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali centri, organizzazioni, campagne segnalerebbe a un giovane che volesse entrare in contatto con la nonviolenza organizzata oggi in Italia?

- Liliana Boranga: La tavola della pace, il Centro di ricerca per la pace.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Come definirebbe la nonviolenza, e quali sono le sue caratteristiche fondamentali?

- Liliana Boranga: Sentire il dovere di rispettare i diritti degli altri.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e femminismo?

- Liliana Boranga: Si tratta di persone, non di genere.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza ed ecologia?

- Liliana Boranga: Ripeto: si tratta di persone e non di cose.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza, impegno antirazzista e lotta per il riconoscimento dei diritti umani di tutti gli esseri umani?

- Liliana Boranga: Diventa insito che nel rispetto dell'altro tutto cio' e' ovvio.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e lotta antimafia?

- Liliana Boranga: Come sopra.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e lotte del movimento dei lavoratori e delle classi sociali sfruttate ed oppresse?

- Liliana Boranga:  Come sopra.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e lotte di liberazione dei popoli oppressi?

- Liliana Boranga: Come sopra.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e pacifismo?

- Liliana Boranga: Come sopra.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e antimilitarismo?

- Liliana Boranga: Come sopra.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e disarmo?

- Liliana Boranga: Come sopra.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e diritto alla salute e all'assistenza?

- Liliana Boranga: Come sopra.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e psicoterapie?

- Liliana Boranga: Come sopra.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e informazione?

- Liliana Boranga: Come sopra.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Tra le tecniche deliberative nonviolente ha una grande importanza il metodo del consenso: come lo caratterizzerebbe?

- Liliana Boranga: Non credo ci sia bisogno di cercare consenso se le persone sono gia' consce dei loro doveri e diritti. Tutto deve essere naturale.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Tra le tecniche operative della nonviolenza nella gestione e risoluzione dei conflitti quali ritiene piu' importanti, e perche'?

- Liliana Boranga: Rispettare gli altri ogni giorno.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Come caratterizzerebbe la formazione alla nonviolenza?

- Liliana Boranga: Non credo ci debba essere una scuola. Ogni insegnante in ogni scuola deve rispettare i giovani e fare da esempio.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Come caratterizzerebbe l'addestramento all'azione nonviolenta?

- Liliana Boranga: Addestramento e' un termine militare.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali mezzi d'informazione e quali esperienze editoriali le sembra che piu' adeguatamente contribuiscano a far conoscere o a promuovere la nonviolenza?

- Liliana Boranga: Non si devono fare scelte ma solo fare... ogni mattina io leggo alla radio un articolo della Costituzione e quando finisco ricomincio.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali esperienze in ambito scolastico ed universitario le sembra che piu' adeguatamente contribuiscano a far conoscere o a promuovere la nonviolenza?

- Liliana Boranga: Creare progetti per la nonviolenza non ha senso.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: I movimenti nonviolenti presenti in Italia danno sovente un'impressione di marginalita', ininfluenza, inadeguatezza; e' cosi'? E perche' accade? E come potrebbero migliorare la qualita', la percezione e l'efficacia della loro azione?

- Liliana Boranga: Perche' l'italiano non conosce la Costituzione.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: C'e' qualcosa che vorrebbe aggiungere?

- Liliana Boranga: Si', che mi sembra di essere Emile Zola al tavolo di sezionamento. La nonviolenza e' importante quando viene da dentro... dal nostro essere cittadini convinti.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Potrebbe presentare la sua stessa persona a un lettore che non la conoscesse affatto?

- Liliana Boranga: Sono una donna, madre di una ragazza disabile che subisce gli insulti di una societa' che non rispetta gli altri. Direttrice di una radio dove l'elemento maschile e' preponderante e violento. Amo stare in mezzo agli odori, colori e suoni... mi piace far passare prima di me un anziano e... guardare Stanlio e Ollio.

 

4. LA NONVIOLENZA OGGI IN ITALIA. PAOLO ARENA E MARCO GRAZIOTTI INTERVISTANO SILVIO CINQUE

[Ringraziamo Paolo Arena (per contatti: paoloarena at fastwebnet.it) e Marco Graziotti (per contatti: graziottimarco at gmail.com) per averci messo a disposizione questa intervista a Silvio Cinque.

Silvio Cinque e' responsabile della Biblioteca Borghesiana di Roma e promotore di varie rilevanti iniziative culturali]

 

- Paolo Arena e Marco Graziotti: Come e' avvenuto il suo accostamento alla nonviolenza?

- Silvio Cinque: Tramite la Loc (Lega degli obiettori di coscienza) nel 1975.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali personalita' della nonviolenza hanno contato di piu' per lei, e perche'?

- Silvio Cinque: Mohandas Gandhi, Martin Luther King, Bertha von Suttner, Aldo Capitini, don Lorenzo Milani, Lidia Menapace.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali libri consiglierebbe di leggere a un giovane che si accostasse oggi alla nonviolenza?

- Silvio Cinque: Tutti i libri di Lorenzo Milani.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: E quali libri sarebbe opportuno che a tal fine fossero presenti in ogni biblioteca pubblica e scolastica?

- Silvio Cinque: Le biblioteche di Roma hanno circa 300 titoli sull'argomento.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali iniziative nonviolente in corso oggi nel mondo e in Italia le sembrano particolarmente significative e degne di essere sostenute con piu' impegno?

- Silvio Cinque: La Marcia della Pace. Le iniziative mondiali delle donne.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: In quali campi ritiene piu' necessario ed urgente un impegno nonviolento?

- Silvio Cinque: Nelle trattative tra stati: tramite l'Onu.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Come definirebbe la nonviolenza, e quali sono le sue caratteristiche fondamentali?

- Silvio Cinque: Riconoscimento, relazione, ascolto.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e femminismo?

- Silvio Cinque: Sono autologici e reciproci.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza ed ecologia?

- Silvio Cinque: Sono autologici e reciproci.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza, impegno antirazzista e lotta per il riconoscimento dei diritti umani di tutti gli esseri umani?

- Silvio Cinque: Sono autologici e reciproci.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e lotta antimafia?

- Silvio Cinque: Bella domanda.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e lotte del movimento dei lavoratori e delle classi sociali sfruttate ed oppresse?

- Silvio Cinque: Possibili. Gli zapatisti lo dimostrano.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e lotte di liberazione dei popoli oppressi?

- Silvio Cinque: Il Sud Africa di Mandela mi pare un buon tentativo.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e pacifismo?

- Silvio Cinque: L'uno e' complementare dell'altro: la nonviolenza e' una pratica, il pacifismo un percorso.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e antimilitarismo?

- Silvio Cinque: Nella pratica la nonviolenza consegue all'antimilitarismo visto come opposizione all'istituzione armata.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e disarmo?

- Silvio Cinque: Inevitabili e conseguenti.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e diritto alla salute e all'assistenza?

- Silvio Cinque: Nonviolenza e diritti sono conseguenti.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e psicoterapie?

- Silvio Cinque: Dialettici.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e informazione?

- Silvio Cinque: Delicati.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione filosofica?

- Silvio Cinque: Un approccio diverso alla percezione della realta'.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione delle e sulle religioni?

- Silvio Cinque: Questa e' la madre di tutte le riflessioni.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione sull'educazione?

- Silvio Cinque: Don Milani, l'Mce, Rodari, il Cemea mi sembra abbiano contribuito alla formazione di una classe di educatori.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione sull'economia?

- Silvio Cinque: Difficile valutare. L'economia spesso sembra ignorare la teoria dei bisogni. Il conflitto nasce quando l'economia ignora e non applica la teoria dei bisogni.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione sul diritto e le leggi?

- Silvio Cinque: Difficile valutare. Finora il diritto e' l'utile del piu' forte.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione sull'etica e sulla bioetica?

- Silvio Cinque: Difficile valutare.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione sulla scienza e la tecnologia?

- Silvio Cinque: Difficile valutare.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione storica e alla pratica storiografica?

- Silvio Cinque: Difficile valutare. Ma una visione storiografica dalla parte dei vinti e' da considerare come complementare a quella dei vincitori.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Tra le tecniche deliberative nonviolente ha una grande importanza il metodo del consenso: come lo caratterizzerebbe?

- Silvio Cinque: Convincere e' alla lunga piu' di vincere.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Tra le tecniche operative della nonviolenza nella gestione e risoluzione dei conflitti quali ritiene piu' importanti, e perche'?

- Silvio Cinque: La dialettica.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Come caratterizzerebbe la formazione alla nonviolenza?

- Silvio Cinque: Con la pratica dell'empatia.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Come caratterizzerebbe l'addestramento all'azione nonviolenta?

- Silvio Cinque: Con la pratica dell'empatia.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali mezzi d'informazione e quali esperienze editoriali le sembra che piu' adeguatamente contribuiscano a far conoscere o a promuovere la nonviolenza?

- Silvio Cinque: Nessuna in particolare. Molte case editrici o reti televisive hanno una collana o uno spazio dedicato alla nonviolenza.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali esperienze in ambito scolastico ed universitario le sembra che piu' adeguatamente contribuiscano a far conoscere o a promuovere la nonviolenza?

- Silvio Cinque: La scuola "Iqbal Masih" di Centocelle a Roma.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: I movimenti nonviolenti presenti in Italia danno sovente un'impressione di marginalita', ininfluenza, inadeguatezza; e' cosi'? E perche' accade?

- Silvio Cinque: Perche' sono subalterni alle pratiche politiche attuali.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: E come potrebbero migliorare la qualita', la percezione e l'efficacia della loro azione?

- Silvio Cinque: Moltiplicare biblioteche e luoghi di aggregazione.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: I movimenti nonviolenti dovrebbero dotarsi di migliori forme di coordinamento? E se si', come?

- Silvio Cinque: Moltiplicare biblioteche e luoghi di aggregazione.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: I movimenti nonviolenti dovrebbero dotarsi di ulteriori strumenti di comunicazione? E con quali caratteristiche?

- Silvio Cinque: Moltiplicare biblioteche e luoghi di aggregazione.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e movimenti sociali: quali rapporti?

- Silvio Cinque: Difficili.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e istituzioni: quali rapporti?

- Silvio Cinque: Necessari, ma attualmente molto critici.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e cultura: quali rapporti?

- Silvio Cinque: Una relazione diretta e conseguente.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e forze politiche: quali rapporti?

- Silvio Cinque: Bella l'esperienza di Bertinotti, che ha pero' interrotto la sua evoluzione e non l'ha trasmessa in senso politico al suo gruppo e percio' alla collettivita'.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e organizzazioni sindacali: quali rapporti?

- Silvio Cinque: Essenziali.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e agenzie della socializzazione: quali rapporti?

- Silvio Cinque: Una relazione diretta e conseguente.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e pratiche artistiche: quali rapporti?

- Silvio Cinque: Una relazione diretta e conseguente.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e amicizia: quale relazione? E come concretamente nella sua esperienza essa si e' data?

- Silvio Cinque: Bella l'esperienza di Lutte e Amistad.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e percezione dell'unita' dell'umanita': quale relazione e quali implicazioni?

- Silvio Cinque: L'umanita' si ritrova solo nelle catastrofi, ma ognuno e' impegnato per proprio conto nel procurarle.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e politica: quale relazione?

- Silvio Cinque: Diretta e conseguente.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e vita quotidiana: quale relazione?

- Silvio Cinque: Diretta e conseguente.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e cura del territorio in cui si vive: quale relazione?

- Silvio Cinque: Diretta e conseguente.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e cura delle persone con cui si vive: quale relazione?

- Silvio Cinque: Diretta e conseguente.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: La nonviolenza dinanzi alla morte: quali riflessioni?

- Silvio Cinque: Non credo nella morte.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali le maggiori esperienze storiche della nonviolenza?

- Silvio Cinque: L'esperienza delle donne. La scuola di Alessandria.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quale e' lo stato della nonviolenza oggi nel mondo?

- Silvio Cinque: Difficile. Pero' c'e' il nuovo Rwanda, la Sierra Leone.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quale e' lo stato della nonviolenza oggi in Italia?

- Silvio Cinque: Italia? Cos'e'?

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: E' adeguato il rapporto tra movimenti nonviolenti italiani e movimenti di altri paesi? E come migliorarlo?

- Silvio Cinque: Non so.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quale le sembra che sia la percezione diffusa della nonviolenza oggi in Italia?

- Silvio Cinque: Pessima. La pancia comanda sul cervello e sul cuore.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali iniziative intraprendere perche' vi sia da parte dell'opinione pubblica una percezione corretta e una conoscenza adeguata della nonviolenza?

- Silvio Cinque: Giustizia, legalita', educazione e cura. Dare un senso nuovo e vero a queste voci in una visione non punitiva o vendicativa o obbligata.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e intercultura: quale relazione?

- Silvio Cinque: Diretta e conseguente.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e conoscenza di se': quale relazione?

- Silvio Cinque: Tutto cio' che attiene ad un inizio e' difficile da determinare.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e scienze umane: quale relazione?

- Silvio Cinque: Diretta e conseguente.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e linguaggio: quale relazione?

- Silvio Cinque: Diretta e conseguente.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e stili di vita: quale relazione?

- Silvio Cinque: Vedi vita quotidiana.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e critica dell'industrialismo: quali implicazioni e conseguenze?

- Silvio Cinque: Un cambiamento radicale.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e rispetto per i viventi, la biosfera, la "madre terra": quali implicazioni e conseguenze?

- Silvio Cinque: Un cambiamento radicale.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza, compresenza, convivenza, scelte di vita comunitarie: quali implicazioni e conseguenze?

- Silvio Cinque: Un cambiamento radicale.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza, riconoscimento dell'altro, principio responsabilita', scelte di giustizia, misericordia: quali implicazioni e conseguenze?

- Silvio Cinque: Un cambiamento radicale.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e coscienza del limite: quali implicazioni e conseguenze?

- Silvio Cinque: Chi fissa il limite se non la coscienza di ciascuno?

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza come cammino: in quale direzione?

- Silvio Cinque: Verso una percezione nuova della globalita' di tutti i viventi.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e internet: quale relazione? e quali possibilita'?

- Silvio Cinque: Questa e' un'altra madre di tutti i problemi.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: C'e' qualcosa che vorrebbe aggiungere?

- Silvio Cinque: Credo nella eventualita' che non ha regole preordinate e fisse se non nel suo assioma autologico: la realta' e' eventuale. Organizzare l'individuo e la collettivita' secondo questa affermazione credo sia l'utopia piu' praticabile con la quale la nonviolenza e' chiamata a confrontarsi. Creare risposte diversificate, efficaci e significative alla eventualita'. E' l'unica velleita' di onnipotenza che possiamo autorizzarci.

 

5. LA NONVIOLENZA OGGI IN ITALIA. PAOLO ARENA E MARCO GRAZIOTTI INTERVISTANO SILVANO LESO

[Ringraziamo Paolo Arena (per contatti: paoloarena at fastwebnet.it) e Marco Graziotti (per contatti: graziottimarco at gmail.com) per averci messo a disposizione questa intervista a Silvano Leso.

Silvano Leso e' impegnato nell'esperienza delle Comunita' cristiane di base, e cura il sito www.cdbchieri.it. Si veda anche la risposta all'ultima domanda di questa intervista]

 

- Paolo Arena e Marco Graziotti: Come definirebbe la nonviolenza?

- Silvano Leso: Come l'unico metodo di relazione con gli altri e di lotta sociale e politica praticabile nel nostro tempo.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali sono le personalita' e le esperienze a suo parere piu' significative della nonviolenza?

- Silvano Leso: Le due personalita' piu' significative sono a mio parere Gesu' e Gandhi. L'esperienza piu' significativa e' la lotta sindacale.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa consiglierebbe di leggere sulla nonviolenza?

- Silvano Leso: I vangeli e gli scritti gandhiani.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali esperienze o iniziative nonviolente a suo parere oggi meritano maggior sostegno ovvero meriterebbero di essere intraprese?

- Silvano Leso: Le lotte sindacali e per i beni comuni.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Potrebbe presentare la sua stessa persona a un lettore che non la conoscesse affatto?

- Silvano Leso: Uno che e' arrivato tardi a comprendere la  giustezza teorica della nonviolenza ma che sostanzialmente l'ha sempre praticata.

 

6. LA NONVIOLENZA OGGI IN ITALIA. PAOLO ARENA E MARCO GRAZIOTTI INTERVISTANO ELENA LIOTTA

[Ringraziamo Paolo Arena (per contatti: paoloarena at fastwebnet.it) e Marco Graziotti (per contatti: graziottimarco at gmail.com) per averci messo a disposizione questa intervista a Elena Liotta.

Elena Liotta, nata a Buenos Aires il 25 settembre 1950, risiede a Orvieto, in Umbria; e' psicoterapeuta e psicologa analista, membro dell'Ordine degli Psicologi dell'Umbria, membro dell'Apa (American Psychological Association), socia fondatrice del Pari Center for New Learning; oltre all'attivita' psicoterapica, svolta prevalentemente con pazienti adulti, in setting individuale, di coppia e di gruppo, ha svolto e svolge altre attivita' culturali e organizzative sempre nel campo della psicologia e della psicoanalisi; tra le sue esperienze didattiche: professoressa di Psicologia presso la "American University of Rome"; docente in corsi di formazione, e coordinatrice-organizzatrice di corsi di formazione a carattere psicologico, per servizi pubblici e istituzioni pubbliche e private; didatta presso l'Aipa, societa' analitica accreditata come scuola di specializzazione post-laurea, per la formazione in psicoterapia e per la formazione di psicologi analisti; tra le altre esperienze parallele alla professione psicoterapica e didattica: attualmente svolge il ruolo di Coordinatrice psicopedagogica e consulente dei servizi sociali per il Comune di Orvieto, e di Coordinatrice tecnico-organizzativa di ambito territoriale per la Regione Umbria nell'Ambito n. 12 di Orvieto (dodici Comuni), per la ex- Legge 285, sul sostegno all'infanzia e adolescenza e alle famiglie, occupandosi anche della formazione e monitoraggio dei nuovi servizi; e' stata assessore alle politiche sociali presso il Comune di Orvieto; dopo la prima laurea ha anche lavorato per alcuni anni in campo editoriale, redazionale e bibliografico-biblioteconomico (per "L'Espresso", "Reporter", Treccani, Istituti di ricerca e biblioteche). Autrice anche di molti saggi apparsi in riviste specializzate e in volumi collettanei, tra le opere di Elena Liotta segnaliamo particolarmente Educare al Se', Edizioni Scientifiche Magi, Roma 2001; Le solitudini nella societa' globale, La Piccola Editrice, Celleno (Vt) 2003; con Luciano Dottarelli e Lilia Sebastiani, Le ragioni della speranza in tempi di caos, La Piccola Editrice, Celleno (Vt) 2004; Su Anima e Terra. Il valore psichico del luogo, Edizioni Scientifiche Magi, Roma 2005; La maschera trasparente, La Piccola Editrice, Celleno (Vt) 2006; A modo mio. Donne tra creativita' e potere, Magi, Roma 2007. Cfr. anche l'ampia intervista apparsa nei nn. 241-242 dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino". Si veda anche la risposta all'ultima domanda di questa intervista]

 

- Paolo Arena e Marco Graziotti: Come definirebbe la nonviolenza?

- Elena Liotta: Nell'individuo e' la capacita' di fare spazio e tempo mentali tra una reazione istintiva e una azione. In parte equivale alla capacita' di pensare e diventare consapevoli della potenziale violenza che potremmo esercitare. Per sospenderla e scegliere poi di non scaricarla trovando altre vie di comunicazione e azione. Questo vale per innumerevoli situazioni di vita quotidiana e anche per le situazioni eccezionali.

Come filosofia e pratica di vita condivisa, la nonviolenza e' ancora una scelta controcorrente, che suscita perplessita', un movimento variegato con diversi approcci, non esente dai rischi di frammentazione che accompagnano altri movimenti politici, umanitari e universalistici.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali sono le personalita' e le esperienze a suo parere piu' significative della nonviolenza?

- Elena Liotta: L'elenco e' lunghissimo e in questo foglio le figure piu' rappresentative sono spesso citate insieme alle loro bibliografie. Quanto alla mia personale galleria, in Occidente partirei dalla figura del Cristo e dai Vangeli che esplicitamente invitano a pensieri e azioni nonviolente, aggiungerei San Francesco e tutta la mistica che si basa sulle pratica dell'abbandono e della non-azione. La mia linea ideale si estende poi verso Oriente toccando il Taoismo e il Buddhismo, anche il Sufismo, ritornando con Gandhi e con lo sviluppo di pratiche in cui la non-azione diventa azione-non-violenta. Alcune di queste pratiche sono state messe in atto, e altre nuove sono state ideate, nei contesti delle controculture americane ed europee dell'ultimo secolo. Non si tratta della stessa cosa, ma socialmente e politicamente parlando, l'azione e' necessaria e la dose di violenza che contiene va valutata caso per caso.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa consiglierebbe di leggere sulla nonviolenza?

- Elena Liotta: Nelle opere di Gandhi c'e' tutto quello che serve per cominciare, come storia, come prassi, come profondita'. Inoltre, sia in passato sia in varie culture, anche se non e' stata definita con la stessa parola, la nonviolenza percorre molta letteratura sapienziale, filosofica e religiosa. Piu' orientale che occidentale. Nel Novecento, la rilevanza degli eventi bellici e la crescente minaccia di armamenti sempre piu' pericolosi, hanno sollevato un'apprensione collettiva per le sorti dell'umanita', aprendo anche nell'impegno politico uno spazio per la nonviolenza in quanto valore e possibile percorso di reale democratizzazione. Si e' costituito cosi' un filone di esperienze, di impegno e di pratiche a favore degli oppressi, dei diritti umani e civili, delle liberta' via via declinate a seconda delle vicende, dei luoghi e degli scenari della contemporaneita' mondiale.

Personalmente credo molto nella riflessione approfondita e nel lavoro su se stessi come cammino di trasformazione e quindi interpreto la lettura come meditazione. Un libro che fa pensare puo' bastare per una vita intera. Dal punto di vista bibliografico sono periodicamente presentate su questo foglio liste di letture tutte valide, che vari amici della nonviolenza stanno incrementando in queste interviste. Non saprei scegliere alcuni libri come indicativi rispetto ad altri, poiche' dipende anche dalle esigenze di ciascuno. Mentre Gandhi rimane un caposaldo per tutti.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali esperienze o iniziative nonviolente a suo parere oggi meritano maggior sostegno ovvero meriterebbero di essere intraprese?

- Elena Liotta: Credo che ci si debba impegnare molto nella prevenzione e nella formazione in campo educativo dalla prima infanzia all'eta' adulta. Per il resto penso che vadano sostenute tutte le iniziative di boicottaggio, le adesioni a network e petizioni, a battaglie locali per fermare imprese che minacciano la salute dei cittadini o la qualita' della loro vita in generale. Metto una vicina all'altra idee come la decrescita (sobrieta'), il localismo (compensatorio della globalizzazione indiscriminata), l'ambientalismo in senso lato, un generale ridimensionamento sul piano materialistico in direzione di valori psicologici e spirituali ormai omessi ovunque, e naturalmente la pace e la nonviolenza. Si tratta di scelte che si rinforzano a vicenda.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Potrebbe presentare la sua stessa persona a un lettore che non la conoscesse affatto?

- Elena Liotta: Per questa occasione diro' solo che la mia nonviolenza e' un tratto naturale della personalita', che non si esprime piu' nella forma dell'attivismo politico anche se ne sostengo l'impegno in altre forme. L'interiorizzazione della nonviolenza attraverso la consapevolezza (della violenza) e' diventata la mia strada e quella che trasmetto nei contesti educativi, psicoterapici e formativi in cui mi muovo. Ho scritto anche dei libri, ho fatto e faccio anche altre cose, ma per questo si puo' consultare internet.

 

7. LA NONVIOLENZA OGGI IN ITALIA. PAOLO ARENA E MARCO GRAZIOTTI INTERVISTANO STEFANO MELIS

[Ringraziamo Paolo Arena (per contatti: paoloarena at fastwebnet.it) e Marco Graziotti (per contatti: graziottimarco at gmail.com) per averci messo a disposizione questa intervista a Stefano Melis.

Per un profilo di Stefano Melis, amico e studioso della nonviolenza, laureatosi in scienze dell'educazione con una tesi su "L'immaginazione educativa nell'esperienza di Danilo Dolci. Nessi tra pedagogia comunicativa, nonviolenza ed etica dello sviluppo", si veda la risposta all'ultima domanda di questa intervista]

 

- Paolo Arena e Marco Graziotti: Come definirebbe la nonviolenza?

- Stefano Melis: E' un bisogno naturale che ha come elemento fondamentale una necessita di cura di coevoluzione naturale. E' rivoluzione. E'coraggio. E' legge dell'amore. E' vita e ricerca e scoperta. E' un nuovo modo di pensare e di agire che va da quello interiore personale a quello strutturale di gruppo, che organizza la societa' democratica nonviolenta, in tutte le sue dimensioni, umana, economica, ambientale ed  etica sia a livello locale che globale.

La nonviolenza e' lotta come amore, ovvero conflitto, suscitamento e gestione del conflitto, inteso sempre come comunicazione, dialogo, processo di riconoscimento di umanita'.

La nonviolenza e' il senso della direzione della speranza: "La Speranza viene da un certo tipo di esperienza, bisogna agire in modo illuminato. La Speranza nasce sulla base delle esperienze. Bisogna non confondere l'illusione con la Speranza. La Speranza, saper sperare, saper sperare insieme, saper avere dei desideri, vuol dire avere il senso della direzione, vuol dire saper creare dei progetti che sono indispensabili perche' non soltanto si procede spingendo i passi, ma si procede anche nella misura in cui noi sappiamo aspirare": queste parole sono di Danilo Dolci.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali sono le personalita' e le esperienze a suo parere piu' significative della nonviolenza?

- Stefano Melis: Elisa Nivola con il suo contributo educativo nonviolento svolto nella mia terra, la Sardegna.

Tutta L'opera di Danilo Dolci e dei suoi tanti collaboratori.

Aldo Capitini con il concetto di Omnicrazia ha dato alla democrazia il suo vero potere, il potere di tutti.

Danilo Dolci propone nel 1996 la "Bozza di manifesto". Dal manifesto emerge quanto Dolci e i suoi collaboratori intendano per comunicazione: la possibilita' aperta a tutti di parlare, anche a coloro che solitamente non hanno possibilita' di esprimersi, di farsi ascoltare e di ottenere una risposta. La comunicazione quindi non come trasmissione, unidirezionale, ma un processo bi-direzionale, in cui non c'e' un emittente attivo e uno passivo, un alto e un basso. Nella "Bozza di manifesto" si denunciano i danni derivanti, in ogni ambito, da rapporti unidirezionali, trasmissivi, violenti, e si propone l'alternativa della comunicazione, della struttura maieutica reciproca, della nonviolenza. Si sottolinea con forza la distinzione tra dominio e potere, in quanto il dominio genera una societa' violenta. Dolci sottolinea nel suo manifesto come molti strumenti di dominio sfuggano al controllo democratico, alla coscienza popolare. La maggior parte della formazione mondiale e' concentrata, filtrata da pochi gruppi dominanti. Solo la comunicazione permette di scoprire come ognuno possa crescere creatura unica e diversa. Cio' che uccide e' la paura di essere creativi, il non poter comunicare, quindi se la trasmissione e' dominio, la comunicazione e' potere. Il non poter esprimersi, comunicare, il non usare il proprio potere ammala, uccide. Dolci riporta, in un suo scritto, le parole di un medico: "in una popolazione che non decide niente, non abituata a poter scegliere, abituata a lasciar scegliere dagli altri, muore con la speranza la salute. Sono senza speranza, disperati, perche' non sono partecipi".

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa consiglierebbe di leggere sulla nonviolenza?

- Stefano Melis: L'opera di Alberto L'Abate, Per un futuro senza guerre, Liguori, Napoli 2008; di Danilo Dolci, Palpitare di nessi, Armando, Roma 1986; sempre di Danilo Dolci, Bozza di manifesto "Dal trasmettere al comunicare", Sonda, Torino 1988. L'uomo planetario di Ernesto Balducci, Ecp, S. Domenico di Fiesole (Fi) 1990 (prima edizione: Camunia, Milano 1985; oggi esistono diverse edizioni, io consiglierei la prima); e poi i  Frammenti della citta' futura (a cura di Danilo Dolci e altri), Lacaita, Bari 1990, consiglierei di leggere la parte curata da Elisa Nivola.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali esperienze o iniziative nonviolente a suo parere oggi meritano maggior sostegno ovvero meriterebbero di essere intraprese?

- Stefano Melis: Oggi esistono molte realta' sia regionali che nazionali ed internazionali, che si occupano di lotta nonviolenta, di educazione, di ricerca scientifica; tutte queste vie meritano di essere intraprese e stimolate creativamente, non penso a delle priorita', bisognerebbe partire dai bisogni effettivi della nostra societa', dove ognuno abbia la possibilita' di partecipare e di sentirsi utile.Esistono molte realta' sia in Sardegna che in Italia che all'estero. E' indispensabile, per il futuro della nostra societa', creare una rete che unisca tutte le persone che lavorano per una societa' sana e nonviolenta, tutti gli amici della nonviolenza, attraverso il progetto costruttivo, come ci indicano Alberto L'Abate e Johan Galtung. E' molto interessante la proposta di Alberto di una tassa volontaria per creare dei progetti ambientali e sociali nonviolenti. Chi si definisce oggi "amico della nonviolenza" dovrebbe partecipare alle manifestazioni politiche, sindacali, dei lavoratori, in ogni luogo (scuola, lavoro, istituzioni amministrative, cooperative, servizi sociali ecc.), promuovendo cosi' la cultura della nonviolenza, intraprendendo cosi' un discorso sul doppio binario, altro aspetto importante che cita spesso L'Abate, e cioe' di un lavoro fuori e dentro le istituzioni che riesca ad unire, in modo sinergico, gli sforzi per modificare la situazione che emergono, sia all'interno che all'esterno delle istituzioni stesse.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Potrebbe presentare la sua stessa persona a un lettore che non la conoscesse affatto?

- Stefano Melis: "Un amico della nonviolenza" perche' nessuno puo' dire di essere "nonviolento", siamo tutti impastati di bene e di male, di luci e di ombre, come da poco ricordava Nanni Salio. Il mio avvicinamento alla nonviolenza nasce attraverso la mia obiezione di coscienza al servizio militare, da li' la mia vita e' cambiata, oggi faccio l'educatore, un lavoro duro e poco riconosciuto. Mi ha avvicinato alla nonviolenza lo studio su Danilo Dolci che mi ha dato la possibilita' di far crescere in me l'interesse per la nonviolenza e mi ha dato anche la possibilita' di poter conoscere molti "amici della nonviolenza", soprattutto Alberto L'Abate e Raffaello Saffiotti e Elisa Nivola, che qui voglio ricordare,  e l'amico Gavino Cocco. Dal settembre del 2009 presso la Casa per la pace di Ghilarza con Ignazio, Maria Elena, Carlo, Silvia, Tina, Raffaele, Tore, Agata e Marino e tanti altri ancora, che mi scuso di non poter citare, abbiamo dato vita ad una "Rete Nonviolenza Sardegna" che cerchiamo di portare avanti con molto sacrificio, ma con la profonda convinzione di voler unire i movimenti in un progetto costruttivo.

 

8. LA NONVIOLENZA OGGI IN ITALIA. PAOLO ARENA E MARCO GRAZIOTTI INTERVISTANO ANTONELLA SANTARELLI

[Ringraziamo Paolo Arena (per contatti: paoloarena at fastwebnet.it) e Marco Graziotti (per contatti: graziottimarco at gmail.com) per averci messo a disposizione questa intervista ad Antonella Santarelli.

Antonella Santarelli e' animatrice del sito di "Mediterraneo for peace" (www.mediterraneoforpeace.it). Si veda anche la risposta all'ultima domanda di questa intervista]

 

- Paolo Arena e Marco Graziotti: Come definirebbe la nonviolenza?

- Antonella Santarelli: Pratica di vita in cui il rispetto dell'uomo e della natura e' al centro di tutte le possibili azioni migliorative del vivere.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali sono le personalita' e le esperienze a suo parere piu' significative della nonviolenza?

- Antonella Santarelli: San Francesco, Gandhi, Martin Luther King, Aldo Capitini, Alfonso Navarra.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa consiglierebbe di leggere sulla nonviolenza?

- Antonella Santarelli: Le opere di Gandhi e di Aldo Capitini, interventi del movimento nonviolento attuale.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali esperienze o iniziative nonviolente a suo parere oggi meritano maggior sostegno ovvero meriterebbero di essere intraprese?

- Antonella Santarelli: Iniziative per la smilitarizzazione completa delle nazioni, per l'acqua bene comune, per impedire il nucleare civile e militare, per le fonti energetiche alternative, per la raccolta differenziata, per la salvaguardia dell'ecosistema marino, per lo sviluppo ecocompatibile e per ridurre il consumismo imperante.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Potrebbe presentare la sua stessa persona a un lettore che non la conoscesse affatto?

- Antonella Santarelli: Una donna alle prese con la complessita' familiare e sociale nel momento piu' alto della crisi attuale del sistema mondiale.

 

9. LA NONVIOLENZA OGGI IN ITALIA. PAOLO ARENA E MARCO GRAZIOTTI INTERVISTANO OLIVIER TURQUET

[Ringraziamo Paolo Arena (per contatti: paoloarena at fastwebnet.it) e Marco Graziotti (per contatti: graziottimarco at gmail.com) per averci messo a disposizione questa intervista a Olivier Turquet.

Olivier Turquet, amico della nonviolenza, editore, giornalista, musicista, impegnato nel movimento umanista, e' animatore di importanti iniziative di pace e di solidarieta', tra cui la casa editrice Multimage ed il periodico telematico "Buone nuove"]

 

- Paolo Arena e Marco Graziotti: Come e' avvenuto il suo accostamento alla nonviolenza?

- Olivier Turquet: Tramite il Movimento Umanista.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali personalita' della nonviolenza hanno contato di piu' per lei, e perche'?

- Olivier Turquet: Silo.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali libri consiglierebbe di leggere a un giovane che si accostasse oggi alla nonviolenza? E quali libri sarebbe opportuno che a tal fine fossero presenti in ogni biblioteca pubblica e scolastica?

- Olivier Turquet: Silo, Umanizzare la Terra.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali iniziative nonviolente in corso oggi nel mondo e in Italia le sembrano particolarmente significative e degne di essere sostenute con piu' impegno?

- Olivier Turquet: La Marcia mondiale per la pace e la nonviolenza.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: In quali campi ritiene piu' necessario ed urgente un impegno nonviolento?

- Olivier Turquet: Credo sia necessario un impegno integrale in tutti i campi.

*

- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali centri, organizzazioni, campagne segnalerebbe a un giovane che volesse entrare in contatto con la nonviolenza organizzata oggi in Italia?

- Olivier Turquet: Movimento Umanista, PeaceLink, Movimento Nonviolento.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Come definirebbe la nonviolenza, e quali sono le sue caratteristiche fondamentali?

- Olivier Turquet: Rifiuto della violenza, costruzione di un mondo migliore rispettoso dell'essere umano, della sua relazione con l'ambiente.

*

- Paolo Arena e Marco Graziotti: Tra le tecniche operative della nonviolenza nella gestione e risoluzione dei conflitti quali ritiene piu' importanti, e perche'?

- Olivier Turquet: Il metodo E di Pat Patfoort.

*

- Paolo Arena e Marco Graziotti: I movimenti nonviolenti presenti in Italia danno sovente un'impressione di marginalita', ininfluenza, inadeguatezza; e' cosi'? E perche' accade? E come potrebbero migliorare la qualita', la percezione e l'efficacia della loro azione?

- Olivier Turquet: I nonviolenti debbono migliorare la loro convergenza nella diversita'.

*

- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quale le sembra che sia la percezione diffusa della nonviolenza oggi in Italia?

- Olivier Turquet: La percezione e' buona, la nonviolenza sta entrando nei codici culturali dei più giovani che pero' hanno difficolta' a trovare i riferimenti per approfondire la nonviolenza.

 

10. APPELLI. PER SOSTENERE IL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Sostenere finanziariamente la segreteria nazionale del Movimento Nonviolento e' un buon modo per aiutare la nonviolenza in Italia.

Per informazioni e contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

11. STRUMENTI. "AZIONE NONVIOLENTA"

"Azione nonviolenta" e' la rivista del Movimento Nonviolento, fondata da Aldo Capitini nel 1964, mensile di formazione, informazione e dibattito sulle tematiche della nonviolenza in Italia e nel mondo.

Redazione, direzione, amministrazione: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

Per abbonarsi ad "Azione nonviolenta" inviare 30 euro sul ccp n. 10250363 intestato ad Azione nonviolenta, via Spagna 8, 37123 Verona.

E' possibile chiedere una copia omaggio, inviando una e-mail all'indirizzo an at nonviolenti.org scrivendo nell'oggetto "copia di 'Azione nonviolenta'".

 

12. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Ruggero Bianchi (a cura di), E. A. Poe dal gotico alla fantascienza, Mursia, Milano 1978, pp. XXX + 314.

- Ruggero Bianchi, Invito alla lettura di Melville, Mursia, Milano 1997, pp. 312.

 

13. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

14. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 347 del 18 ottobre 2010

 

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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