Coi piedi per terra. 382



 

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COI PIEDI PER TERRA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Numero 382 del 12 ottobre 2010

 

In questo numero:

1. Mao Valpiana: Il Movimento Nonviolento si riunisce in congresso a Brescia, citta' chiusa da aprire

2. Il programma del XXIII Congresso nazionale del Movimento Nonviolento

3. Marco Deriu (a cura di): Un profilo biografico di Gregory Bateson

4. Maria Montessori: Tutte le vittorie

5. Per contattare il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo

 

1. EDITORIALE. MAO VALPIANA: IL MOVIMENTO NONVIOLENTO SI RIUNISCE IN CONGRESSO A BRESCIA, CITTA' CHIUSA DA APRIRE

[Ringraziamo Mao Valpiana (per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org) per averci messo a disposizione il seguente editoriale che apre il fascicolo di "Azione nonviolenta" dell'ottobre 2010.

Mao (Massimo) Valpiana e' una delle figure piu' belle e autorevoli della nonviolenza in Italia; e' nato nel 1955 a Verona dove vive e ha lavorato come assistente sociale e giornalista; fin da giovanissimo si e' impegnato nel Movimento Nonviolento (si e' diplomato con una tesi su "La nonviolenza come metodo innovativo di intervento nel sociale"), e' segretario nazionale del Movimento Nonviolento, responsabile della Casa della nonviolenza di Verona e direttore della rivista mensile "Azione Nonviolenta", fondata nel 1964 da Aldo Capitini. Obiettore di coscienza al servizio e alle spese militari ha partecipato tra l'altro nel 1972 alla campagna per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza e alla fondazione della Lega obiettori di coscienza (Loc), di cui e' stato segretario nazionale; durante la prima guerra del Golfo ha partecipato ad un'azione diretta nonviolenta per fermare un treno carico di armi (processato per "blocco ferroviario", e' stato assolto); e' inoltre membro del consiglio direttivo della Fondazione Alexander Langer, ha fatto parte del Consiglio della War Resisters International e del Beoc (Ufficio Europeo dell'Obiezione di Coscienza); e' stato anche tra i promotori del "Verona Forum" (comitato di sostegno alle forze ed iniziative di pace nei Balcani) e della marcia per la pace da Trieste a Belgrado nel 1991; nel giugno 2005 ha promosso il digiuno di solidarieta' con Clementina Cantoni, la volontaria italiana rapita in Afghanistan e poi liberata. Con Michele Boato e Maria G. Di Rienzo ha promosso l'appello "Crisi politica. Cosa possiamo fare come donne e uomini ecologisti e amici della nonviolenza?" da cui e' scaturita l'assemblea di Bologna del 2 marzo 2008 e quindi il manifesto "Una rete di donne e uomini per l'ecologia, il femminismo e la nonviolenza". Un suo profilo autobiografico, scritto con grande gentilezza e generosita' su nostra richiesta, e' nel n. 435 del 4 dicembre 2002 de "La nonviolenza e' in cammino"; una sua ampia intervista e' nelle "Minime" n. 255 del 27 ottobre 2007; un'altra recente ampia intervista e' in "Coi piedi per terra" n. 295 del 17 luglio 2010]

Brescia. Il Comune ha negato il patrocinio al Congresso del Movimento Nonviolento.

Non che il fatto in se' ci danneggi o ci preoccupi piu' di tanto. Il Congresso e' un momento interno al Movimento, e riguarda soprattutto gli aderenti che si riuniscono per deliberare sugli impegni e gli obiettivi futuri e per eleggere gli organismi di servizio e di rappresentanza. Quello che dispiace e' l'atteggiamento di chiusura e di esclusione che traspare da questo rifiuto. Era accaduto anche tre anni fa a Verona, mentre i congressi precedenti (Gubbio, Fano, Pisa, Venezia, ecc.) avevano avuto il sostegno e l'ospitalita' delle amministrazioni comunali. Abbiamo sempre chiesto il patrocinio proprio per sottolineare la nostra volonta' di partecipazione alla vita delle citta', il nostro sentirci coinvolti nella "cosa pubblica". Il Comune e' la casa di tutti i cittadini, il Consiglio Comunale rappresenta, o dovrebbe rappresentare, tutti i cittadini e tutte le loro diverse idee di citta'.

Ma evidentemente a Brescia e a Verona oggi non e' piu' cosi'. Quelle due amministrazioni comunali (di centrodestra, con prevalenza della Lega) hanno fatto dell'appartenenza e dell'identita' una diga impermeabile alle altre culture politiche. Il patrocinio (che - lo diciamo per i politici leghisti che forse non ne conoscono il significato - deriva dalla protezione che nell'antica Roma il patrono accordava al cliente) ha proprio il senso di proteggere tutte le idee ed in particolare quelle delle minoranze. Ma ormai e' evidente che i nuovi amministratori leghisti si sentono padroni e non tutori. Rappresentano una parte politica che amministra il bene comune contro altri cittadini.

Abbiamo scelto di svolgere il XXIII Congresso a Brescia, proprio perche' e' una citta' che ben rappresenta la complessita' del vivere odierno nella polis. A Brescia vi e' la sede di uno dei primi gruppi storici del Mir-Movimento Nonviolento, attivo fin dai primissimi anni '70, che oggi anima il Centro per la Nonviolenza. Brescia e' la provincia delle fabbriche di armi, prima fra tutte la Beretta. Brescia e' la citta' della strage fascista di Piazza della Loggia nel 1974. Brescia e' la "leonessa d'Italia" per la storia risorgimentale. Brescia oggi e' citta' di immigrazione (industria manifatturiera) e di una politica leghista particolarmente aggressiva: basti citare il caso della scuola di Adro, prima con esclusione dalla mensa dei bambini i cui genitori non erano in regola con la retta, poi con menu' scolastico anti-islam, e ancora con il simbolo leghista del sole delle Alpi presente in ogni classe.

Recentemente a Brescia il Comune ha voluto realizzare un busto bronzeo dedicato a Gianfranco Miglio, l'ideologo leghista della prima ora, inventore della macroregioni e quindi della Padania. Il busto e' stato collocato in Piazza Garibaldi, con evidente intendimento provocatorio. Durante l'inaugurazione l'assessore Labolani, per rispondere alle polemiche cittadine, ha attaccato la giunta precedente di centrosinistra che si era permessa di dedicare il parco della pace a John Lennon ("un personaggio che non e' un esempio per i giovani"), e una via ad "un terrorista" come Alexander Langer. Frasi sprezzanti per la cultura e la politica della pace.

Per prepararci al Congresso abbiamo lavorato per alcuni mesi sul testo del "Decalogo per una convivenza inter-etnica" di Alexander Langer.  Se i membri della Giunta bresciana volessero avere la pazienza di leggere quei dieci punti, e di informarsi sulla vita di Langer, capirebbero forse la differenza fra un "terrorista" ed un amico della nonviolenza.

Ecco, questo e' il clima nel quale andremo a svolgere il Congresso del Movimento, intitolato "La nonviolenza per la citta' aperta". Molte delle nostre citta' sono divenute in pochi anni simboli eloquenti di cittadelle chiuse, arroccate su se stesse, sulla difensiva, che erigono muri per difendersi da chissa' quali pericoli ed invasioni.

E' urgente invertire la tendenza, convertirsi alla nonviolenza. La citta' e' il primo luogo, ed il privilegiato, nel quale sperimentare "il potere di tutti". Se davvero vogliamo cambiare la politica e sperare in un futuro capace di accogliere tutti, dobbiamo iniziare dalle nostre citta'. L'apertura nella politica deriva dall'apertura del nostro animo. Vogliamo aprirci al mondo, a partire da Brescia.

2. INCONTRI. IL PROGRAMMA DEL XXIII CONGRESSO DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

[Dal Movimento Nonviolento riceviamo e volentieri diffondiamo]

XXIII Congresso nazionale del Movimento Nonviolento "La nonviolenza per la citta' aperta" Brescia, 29-31 ottobre - primo novembre 2010.

Tutti i lavori si svolgono presso il Centro Saveriano di Animazione Missionaria, via Piamarta, 9 (zona via dei Musei).

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Programma

Venerdi' 29 ottobre

- ore 20,30: Dibattito aperto alla cittadinanza sul tema: "La nonviolenza per la citta' aperta" con: Massimo Tedeschi, giornalista, redattore di "Bresciaoggi"; Carlo Melegari, sociologo, direttore del Cestim, Centro Studi Immigrazione; intervistati da Massimo Valpiana, direttore di "Azione nonviolenta".

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Sabato 30 ottobre

- ore 10: Apertura, accoglienza, iscrizioni, insediamento presidenza; distribuzione cartelline. Quota di iscrizione al Congresso, euro 5,00 (non richiesta agli iscritti al Movimento Nonviolento in regola per il 2010 - sara' possibile rinnovare o iscriversi anche in quella sede).

- ore 11: Relazione del presidente; relazione del segretario; saluti delle autorita' e degli ospiti; premiazione degli studenti realizzatori del Manifesto del Congresso; inizio assemblea plenaria.

- ore 13: Buffet.

- ore 15-18,30: Proseguimento dell'Assemblea plenaria.

- ore 18,30-19,30: Presentazione delle Commissioni da parte dei conduttori: Educazione aperta, nella citta' e nella scuola, Elena Buccoliero, Caterina Del Torto; Ecologia politica per fermare il nucleare, Mao Valpiana, Rocco Pompeo; La nonviolenza per la liberazione dalle mafie, Pasquale Pugliese, Daniele Lugli; Gli strumenti per l'agire del Movimento, Mao Valpiana, Piercarlo Racca; L'antimilitarismo oggi: disarmo e corpi di pace, Renato Fiorelli, Adriano Moratto; Per una nuova convivenza nella citta' aperta, Pasquale Pugliese, Elena Buccoliero, Enrico Pompeo. L'obiettivo delle commissioni e' definire gli obiettivi di lavoro del Movimento Nonviolento per i prossimi tre anni e indicare gli strumenti di praticabilita' per conseguire questi obiettivi.

- ore 20: Cena libera.

- ore 21: Spettacolo teatrale con video e letture.

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Domenica 31 ottobre

- ore 9,30: Apertura lavori.

- ore 10-13: Lavori delle commissioni (n. 1, 2, 3).

- ore 13: Pranzo.

- ore 15: Lavori  delle commissioni (n. 4, 5, 6).

- ore 18: Dibattito in plenaria sulle commissioni.

- ore 21: Cena e serata libere (con probabile visita guidata al Castello o alla citta').

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Lunedi' primo novembre

- ore 9: Presentazione dei risultati delle commissioni; dibattito.

- ore 11: Votazioni delle mozioni emerse dalle sei commissioni.

- ore 12: Votazione della mozione generale; elezioni del Presidente, del Comitato Direttivo, del Comitato di Coordinamento.

- ore 13: Conclusioni.

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Si ricorda che il Congresso del Movimento Nonviolento e' aperto a tutti, ma possono votare solo gli iscritti.

Per informazioni: Movimento Nonviolento, sede nazionale, tel. 0458009803, Centro per la Nonviolenza di Brescia, tel. 0303229343.

Le informazioni logistiche (pernottamenti, ospitalita', vitto) saranno indicate prossimamente.

Nel numero di agosto-settembre di "Azione nonviolenta" sono state pubblicate le tracce di lavoro delle Commissioni, cosi' che ogni congressista possa partecipare in modo adeguato e portando un fattivo contributo. Il Congresso e' il massimo organo decisionale del Movimento. E' il momento di sintesi e valutazione del lavoro fatto, e di programmazione del lavoro futuro. Gli iscritti assumono la responsabilita' di contribuire - ognuno come puo' - alla realizzazione degli impegni comuni.

3. MAESTRI. MARCO DERIU (A CURA DI): UN PROFILO BIOGRAFICO DI GREGORY BATESON

[Dall'utile sito del "Circolo Bateson" (www.circolobateson.it) riprendiamo la seguente breve notizia biografica.

Marco Deriu, sociologo e saggista, docente universitario, e' stato direttore della rivista "Alfazeta" dal 1996 al 1999; consulente culturale per diversi enti pubblici e privati, ha seguito in particolare la progettazione e le attivita' del "Laboratorio per la cultura della pace" dell'assessorato ai servizi sociali della Provincia di Parma. Tra le opere di Marco Deriu: (a cura di), Gregory Bateson, Bruno Mondadori, Milano 2000; (a cura di), L'illusione umanitaria. La trappola degli aiuti e le prospettive della solidarieta' internazionale, Emi, Bologna 2001; (a cura di, con Pietro Montanari e Claudio Bazzocchi), Guerre private, Il ponte, Bologna 2004; La fragilita' dei padri. Il disordine simbolico paterno e il confronto con i figli adolescenti, Unicopli, Milano 2004; Dizionario critico delle nuove guerre, Emi, Bologna 2005.

Gregory Bateson e' nato nel 1904 a Grantchester, Cambridge, in Inghilterra, figlio di un eminente scienziato; compie studi naturalistici ed antropologici, di logica, cibernetica e psichiatria; un matrimonio con la grande antropologa Margaret Mead; Bateson ha dato contributi fondamentali in vari campi del sapere ed e' uno dei pensatori piu' influenti del Novecento; e' scomparso nel 1980 a San Francisco, in California. Opere di Gregory Bateson: Naven, Einaudi, Torino 1988; Verso un'ecologia della mente, Adelphi, Milano 1976, 1990; Mente e natura, Adelphi, Milano 1984, 1995; Una sacra unita', Adelphi, Milano 1997; (in collaborazione con la figlia Mary Catherine Bateson), Dove gli angeli esitano, Adelphi, Milano 1989, 1993. Si vedano anche i materiali del seminario animato da Bateson, "Questo e' un gioco", Raffaello Cortina Editore, Milano 1996. Opere su Gregory Bateson: per un avvio cfr. AA. VV. (a cura di Marco Deriu), Gregory Bateson, Bruno Mondadori, Milano 2000; Sergio Manghi (a cura di), Attraverso Bateson, Raffaello Cortina Editore, Milano 1998; Sergio Manghi, La conoscenza ecologica. Attualita' di Gregory Bateson, Raffaello Cortina Editore, Milano 2004. Cfr. anche Rosalba Conserva, La stupidita' non e' necessaria, La Nuova Italia, Scandicci (Firenze) 1996, 1997, particolarmente sulle implicazioni educative e la valorizzazione in ambito pedagogico della riflessione e dell'opera di Bateson. Una bibliografia fondamentale e' alle pp. 465-521 di Una sacra unita', citato sopra. Indicazioni utili (tra cui alcuni siti web, ed una essenziale bibliografia critica in italiano) sono anche nel servizio con vari materiali alle pp. 5-15 della rivista pedagogica "Ecole", n. 57, febbraio 1998. Altri numeri monografici di riviste a Bateson dedicati: "Oikos", n. 1, 1990; "Aut aut", nn. 251 (1992), 269 (1995), 282 (1997); "Rivista di psicoterapia relazionale", n. 8, 1998. Tra i frutti e gli sviluppi del lavoro di Bateson c'e' anche la "scuola di Palo Alto" di psicoterapia relazionale: di cui cfr. il classico libro di Paul Watzlawick, Janet Helmick Beavin, Don D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana, Astrolabio-Ubaldini, Roma 1971; Carlos E. Sluzki, Donald C. Ransom, Il doppio legame, Astrolabio - Ubaldini, Roma 1979, Fabbri - Rcs Libri, Milano 2007; e su cui cfr. Edmond Marc, Dominique Picard, La scuola di Palo Alto, Red Edizioni, Como 1996. Una bibliografia aggiornata di e su Bateson e' nel sito del "Circolo Bateson", da cui estraiamo anche alcune ulteriori segnalazioni: G. Bateson, J. Ruesch, La matrice sociale della psichiatria, Il Mulino, Bologna 1976; Gregory Bateson, Perceval. Un paziente narra la propria psicosi, 1830-1832, Bollati Boringhieri, 2005; Gregory Bateson, L'umorismo nella comunicazione umana, Raffaello Cortina Editore, Milano 2006; AA.VV., Legami con G. Bateson, Libreria editrice universitaria, Verona 2006; Bagni G., Conserva R., Insegnare a chi non vuole imparare. Lettere dalla scuola, sulla scuola e su Bateson, Edizioni Gruppo Abele, Torino 2005; Bateson M. C., Our own metaphor: a personal account of a conference on conscious purpose and human adaptation, Knopf, New York 1972, Smithsonian Institution Press, Washington-London 1991; Bateson M. C., Con occhi di figlia, Feltrinelli, Milano 1985; Bertrando Paolo, Bianciardi Marco (a cura di), La natura sistemica dell'uomo. Attualita' del pensiero di Gregory Bateson, Raffaello Cortina Editore, Milano 2009; Brockman J. (a cura di), About Bateson. Essays on Gregory Bateson, Wilwood House, London 1978; Brunello S., Gregory Bateson, Edizioni G. B., Padova 1992; Casadio Luca, Tra Bateson e Bion. Alle radici del pensiero relazionale, Antigone Edizioni, Torino 2010; Cotugno A., Di Cesare G. (a cura di), Territorio Bateson, Meltemi, Roma 2001; De Biasi R., Gregory Bateson, Cortina, Milano 1996; Greppi Olivetti A., Moietta E., Giochi con carte truccate. La tautologia in Gregory Bateson, Pellicani, Roma 1994; Lipset D., Gregory Bateson. The Legacy of a Scientist, Beacon Press, Boston 1982; Madonna G., La psicoterapia attraverso Bateson, Bollati Boringhieri, Torino 2003; Pauze' R., Gregory Bateson, itineraire d'un chercheur, Eres, Ramonville Saint-Agne 1996; Sala M., Il volo di Perseo, Junior, Bergamo 2004; Tamburini P. (a cura di), Gregory Bateson, maestro dell'ecologia della mente, Universita' Verdi, Bologna 1987; Winkin Y. (a cura di), Bateson: premier etat d'un heritage, Seuil, Parigi 1988; Zoletto D., Pensiero e scrittura del doppio legame, Edizione Universita' di Trieste, Trieste, 2001; Zoletto D., Il doppio legame. Bateson Derrida, Bompiani, Milano, 2003]

 

Lo studioso che, nel 1972, all'eta' di 68 anni, da' alle stampe Verso un'ecologia della mente, il libro che lo rendera' famoso in tutto il mondo, e' un uomo che ha ormai alle spalle una vita travagliata, difficile, ma anche straordinariamente ricca di esperienze, incontri, riflessioni.

Nato a Grantchester (U.K.), il 9 maggio 1904 da William Bateson (1861-1926) e Caroline Beatrice Durham, il giovane Gregory crebbe nell'ambiente intellettuale di Cambridge.

William era un importante scienziato, un biologo, che studio' particolarmente le cause della variabilita' di molte specie animali e vegetali. A lui si deve il termine "genetica", disciplina di cui fu tra i fondatori, e la riscoperta e la diffusione delle idee di Gregory Mendel. Cosi' chiamato in onore dell'insigne monaco scienziato Gregory eredito' dal padre l'impostazione scientifica naturalistica e una concezione olistica dell'organismo vivente. Gregory era il terzo figlio, dopo John (1898-1918) e Martin (1900-1922). Nell'ottobre del 1918 John, il figlio prediletto, viene ucciso giovanissimo al fronte, nelle Fiandre. Il secondo, Martin, in seguito a incomprensioni familiari e a una cocente delusione d'amore si suicido' il 22 aprile 1922 sotto la statua di "Eros" a Piccadilly Circus.

Dopo una laurea in scienze naturali, e a seguito di un viaggio di studi sulle orme di Charles Darwin alle Galapagos, Bateson passa all'antropologia sotto gli insegnamenti dell'antropologo Alfred Haddon, ottenendo la laurea nel 1926. In questi anni avra' modo di confrontarsi con gli insegnamenti di Bronislaw Malinowski, e di conoscere A. R. Radcliffe-Brown.

Dopo la morte del padre avvenuta nel 1926, nel gennaio dell'anno successivo Bateson si avventura nel suo primo lavoro sul campo tra i Baining della Nuova Guinea. Gli insuccessi nel suo lavoro sul campo tra i Baining continuano anche nel suo secondo tentativo con i Sulka, finche' nel 1927, riesce finalmente a iniziare un lavoro piu' soddisfacente tra gli Iatmul. Il materiale raccolto tra gli Iatmul costituira' la base della sua tesi di master, presentata a Cambridge nel 1930.

Nel 1931 ritorna in Nuova Guinea, per studiare il naven, un rituale di travestimento sessuale in uso tra gli Iatmul. Nel dicembre del 1932 incontra sul campo gli antropologi Reo Fortune e la moglie Margaret Mead.

Lo scambio intellettuale fra Bateson e la Mead, particolarmente fruttuoso per entrambi, si trasforma presto in una relazione sentimentale. Dopo il divorzio della Mead, i due si sposano e nel 1936 intraprendono una nuova spedizione di ricerca a Bali. Di quell'anno e' anche la pubblicazione della prima monografia di Bateson dedicata al suo lavoro tra gli Iatmul e intitolata Naven: A Survey of the Problems Suggested by a Composite Picture od the Culture of a New Guinea Tribe Dawn from Three Points of View (trad. it., 1988). Il lavoro a Bali portera' invece nel 1942 alla pubblicazione a quattro mani di Balinese Character: A Photographic Analysis.

Allo scoppio della seconda guerra mondiale Gregory Bateson viene mobilitato per l'impegno bellico e prestera' il suo servizio principalmente nel campo della guerra psicologica e della propaganda. Nel frattempo, l'8 dicembre 1939 la Mead partorisce la loro figlia Mary Catherine Bateson. Nell'aprile del 1941 muore la madre di Gregory, Beatrice.

Nel maggio del 1942 Bateson e la Mead partecipano, a New York, a un seminario interdisciplinare sulla "Cerebral inibition" al quale prese parte il gruppo nascente dei "cibernetici", ovvero i matematici Norbert Wiener e John von Neumann, il neuropsichiatra Warren McCulloch, il neurobiologo Arturo Rosenblueth, l'ingegnere Julian H. Bigelow. Da quel primo incontro, prenderanno le mosse le celebri Macy Conferences (1942-53), che daranno vita al movimento cibernetico. La partecipazione a questi incontri rappresento' per Bateson uno dei grandi eventi della sua vita.

In seguito al mancato rinnovo del contratto all'Universita' di Harvard, dove lavorava come visiting professor, Bateson ottenne per la mediazione dell'antropologo Alfred Kroeber, un incarico di lavoro con lo psichiatra Jurgen Ruesch della Langley Porter Neuropsychiatric Clinic di San Franciso, per uno studio sulla comunicazione psichiatrica. Trasferitosi in California viene dunque nominato consulente etnologo del Veterans Administration Hospital di Palo Alto e docente a contratto dell'Universita' di Stanford. Lo studio antropologico del mondo psichiatrico si concretizzera' nel 1951, nel libro scritto a due mani con Ruesch, Communication. The social Matrix of Psychiatry (trad it., 1976).

Nel 1951, dopo aver divorziato da Margaret Mead, Bateson sposa il suo nuovo amore Elizabeth (Betty) Summer da cui avra' il suo secondo figlio, John. Ma anche questa seconda relazione fu messa in crisi da difficili esperienze familiari, da personali difficolta' di Bateson e da conflitti relazionali che portarono ad un nuovo divorzio.

Dal punto di vista della ricerca, in quegli anni Bateson approfondi' i suoi studi sulla comunicazione, studiando in particolare il comportamento e la comunicazione di lontre e foche in contesti di gioco. In seguito, per approfondire le ricerche sulla comunicazione e sulla classificazione dei messaggi, Bateson costituisce un "proprio" gruppo, cui collaborano l'ingegnere chimico John Weakland, lo psicologo sociale Jay Haley e lo psichiatra William Fry poi sostituito dal collega Don D. Jackson. Dopo un lungo periodo scarso di risultati (e di finanziamenti), Bateson riesce finalmente a sviluppare il nucleo di quella che diventera' in seguito la famosa teoria del double bind ("doppio vincolo" o "doppio legame"). Le scoperte del "gruppo Bateson" attorno alla comunicazione familiare e alla genesi della schizofrenia si riveleranno particolarmente fruttuose e ispireranno numerose ricerche, che apriranno la strada alla "psicologia sistemica" e alla "terapia familiare". Tuttavia quando nel 1959 Jackson riesce a costituire un centro permanente di studi sulla psicoterapia sistemica - il Mental Research Institute di Palo Alto, Bateson rifiuto' di collaborarvi. Bateson era contrario ad un uso troppo disinvolto e "pragmatico" delle sue teorie in campo terapeutico. Il clima di conflitto e incomprensione porta nel 1962 allo scioglimento del suo gruppo di ricerca e al distanziamento di Bateson dall'ambiente psichiatrico.

Nel 1963 Bateson che andava orientando i suoi interessi sempre di piu' verso le ricerche sulla comunicazione animale, si trasferisce con la sua terza moglie, Lois Cammack, alle Isole Vergini, nel Communication Research Institute e poi alle Isole Hawaii, presso l'Oceanic Institute per compiere ricerche sui polipi e sui delfini. A partire dal 1968 egli tenne inoltre un corso sperimentale sui "Sistemi viventi" presso il Dipartimento di Antropologia dell'Universita' delle Hawaii.

In questi anni Bateson inizia a maturare una riflessione unitaria che trae spunto dalle varie esperienze e idee elaborate in campo biologico, antropologico, psichiatrico, legando insieme le teorie della comunicazione, le riflessioni sui processi dell'evoluzione, la teoria dei tipi logici, i modelli cibernetici.

Costretto a tornare in California per difficolta' professionali, nel 1972 pubblica Steps to an ecology of mind (trad. it. completa, 2000), il libro che aprira' la strada ai primi riconoscimenti ufficiali. Grazie al governatore della California Jerry Brown, Bateson diventa addirittura membro del Consiglio dei Reggenti dell'Universita' della California, organismo da cui si dimettera' polemicamente pochi anni dopo.

Nella primavera del 1978 Gregory Bateson viene ricoverato in ospedale per un probabile cancro ai polmoni.In ospedale i medici rinunciarono ad asportare un tumore oramai in stadio troppo avanzato e attribuirono a Gregory soltanto due mesi ancora di vita. Visto che gli rimaneva cosi' poco da vivere Gregory chiamo' la figlia Mary Catherine per chiederle un aiuto nel rivedere il suo ultimo libro, Mente e natura. In questo volume, che pubblica nel 1979 (trad. it., 1984), a 75 anni, presenta in maniera piu' sistematica la sua prospettiva scientifica ed epistemologica in relazione al rapporto tra processo di evoluzione e processi di apprendimento. In questi ultimi anni Bateson e' diventato un personaggio molto noto, ma continua ad essere poco considerato dal mondo scientifico.

Nei mesi successivi, smentendo le profezie dei medici, Bateson si ristabilisce del tutto e si trasferisce con Lois, la sua terza moglie, all'Esalen Institute di Big Sur, una comunita' californiana di psicoterapisti e pensatori alternativi legati al movimento della "controcultura". Qui inizio' a lavorare a un altro libro che si sarebbe dovuto intitolare Where the Angels Fear to Tread, ma proseguendo a fatica chiese di nuovo l'aiuto di Mary Catherine, questa volta come coautrice. Nella primavera del 1980, Gregory manifesto' una polmonite e dei dolori acuti a un fianco, che furono associati a una ricaduta del cancro. In breve le sue condizioni parvero peggiorare. Nel giugno una crisi respiratoria lo costrinse ad un ricovero in ospedale al Centro medico dell'Universita' di California.

Curiosamente, le analisi e le radiografie non misero in evidenza alcuna crescita o diffusione del tumore e soltanto qualche settimana piu' tardi si svelo' finalmente la vera causa di quel forte dolore: si trattava di un caso di Fuoco di Sant'Antonio. Anche se il Fuoco di Sant'Antonio di per se' non e' causa di morte, Bateson era tuttavia a quel punto estremamente provato: intontito dalle medicine, sfinito dal dolore e insofferente per il ricovero, non aveva piu' voglia di vivere. Per gli ultimi momenti venne trasferito al Centro Zen di San Francisco dove si spense il 4 luglio 1980.

 

4. MAESTRE. MARIA MONTESSORI. TUTTE LE VITTORIE

[Da Maria Montessori, La scoperta del bambino, nuova edizione Garzanti, Milano 1970, 1984, p. 17.

Maria Montessori, nata nel 1870 e deceduta nel 1952, medico, illustre pedagogista, antifascista, abbandono' l'Italia nel 1936. Opere di Maria Montessori: segnaliamo almeno Il metodo della pedagogia scientifica (poi col titolo: La scoperta del bambino), 1909; L'autoeducazione nelle scuole elementari, 1916; il Manuale di pedagogia scientifica, 1930; Il segreto dell'infanzia, 1950; La mente del bambino, 1952; un'utile antologia (autorizzata dalla Montessori, e curata da M. L. Leccese) e' Educazione alla liberta', Laterza, Bari 1950; cfr. anche Educazione e pace, Garzanti, Milano 1970. Opere su Maria Montessori: segnaliamo almeno F. De Bartolomeis, Maria Montessori e la pedagogia scientifica, La Nuova Italia, Firenze 1953; A. Leonarduzzi, Maria Montessori. Il pensiero e l'opera, Paideia, Brescia 1967; A. Scocchera, Maria Montessori. Quasi un ritratto inedito, La Nuova Italia, Firenze 1990; Grazia Honegger Fresco, Maria Montessori, una storia attuale, L'Ancora del Mediterraneo, 2007. Siti: www.montessori.edu, www.montessori.it Un'ampia bibliografia di e su Maria Montessori e' nel n. 899 de "La nonviolenza e' in cammino"]

 

Tutte le vittorie e tutto il progresso umano riposano sulla forza interiore.

 

5. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE AL MEGA-AEROPORTO DI VITERBO E S'IMPEGNA PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO

 

Per informazioni e contatti: Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org

Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at gmail.com

Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it

 

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COI PIEDI PER TERRA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Numero 382 del 12 ottobre 2010

 

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