Coi piedi per terra. 369
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- Date: Wed, 29 Sep 2010 11:38:06 +0200 (CEST)
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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 369 del 29 settembre 2010
In questo numero:
1. Giuliano Pontara: Il nesso profondo, la via necessaria
2. Giovedi' 30 settembre a Viterbo presso il centro sociale "Valle Faul" una iniziativa pubblica contro il nucleare
3. Verso il 2 ottobre, giornata internazionale della nonviolenza
4. Farid Adly: Come in uno specchio
5. Annarosa Buttarelli: Una postura del corpo e della mente
6. Peppe Sini: La nonviolenza e' plurale, aperta, infinita
7. Si e' svolta il 25 settembre a Nepi un'iniziativa per la pace
8. La dottoressa Antonella Litta relatrice al convegno nazionale della Societa' italiana dei medici di medicina generale
9. Per contattare il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo
1. EDITORIALE. GIULIANO PONTARA: IL NESSO PROFONDO, LA VIA NECESSARIA
[Ringraziamo Giuliano Pontara (per contatti: giuliano.pontara at philosophy.su.se) per questo intervento.
Giuliano Pontara e' uno dei massimi studiosi della nonviolenza a livello internazionale, riproduciamo di seguito una breve notizia biografica gia' apparsa in passato sul nostro notiziario (e nuovamente ringraziamo di tutto cuore Giuliano Pontara per avercela messa a disposizione): "Giuliano Pontara e' nato a Cles (Trento) il 7 settembre 1932. In seguito a forti dubbi sulla eticita' del servizio militare, alla fine del 1952 lascia l'Italia per la Svezia dove poi ha sempre vissuto. Ha insegnato Filosofia pratica per oltre trent'anni all'Istituto di filosofia dell'Universita' di Stoccolma. E' in pensione dal 1997. Negli ultimi quindici anni Pontara ha anche insegnato come professore a contratto in varie universita' italiane tra cui Torino, Siena, Cagliari, Padova, Bologna, Imperia, Trento. Pontara e' uno dei fondatori della International University of Peoples' Institutions for Peace (Iupip) - Universita' Internazionale delle Istituzioni dei Popoli per la Pace (Unip), con sede a Rovereto (Tn), e dal 1994 al 2004 e' stato coordinatore del Comitato scientifico della stessa e direttore dei corsi. Dirige per le Edizioni Gruppo Abele la collana "Alternative", una serie di agili libri sui grandi temi della pace. E' membro del Tribunale permanente dei popoli fondato da Lelio Basso e in tale qualita' e' stato membro della giuria nelle sessioni del Tribunale sulla violazione dei diritti in Tibet (Strasburgo 1992), sul diritto di asilo in Europa (Berlino 1994), e sui crimini di guerra nella ex Jugoslavia (sessioni di Berna 1995, come presidente della giuria, e sessione di Barcellona 1996). Pontara ha pubblicato libri e saggi su una molteplicita' di temi di etica pratica e teorica, metaetica e filosofia politica. E' stato uno dei primi ad introdurre in Italia la "Peace Research" e la conoscenza sistematica del pensiero etico-politico del Mahatma Gandhi. Ha pubblicato in italiano, inglese e svedese, ed alcuni dei suoi lavori sono stati tradotti in spagnolo e francese. Tra i suoi lavori figurano: Etik, politik, revolution: en inledning och ett stallningstagande (Etica, politica, rivoluzione: una introduzione e una presa di posizione), in G. Pontara (a cura di), Etik, Politik, Revolution, Bo Cavefors Forlag, Staffanstorp 1971, 2 voll., vol. I, pp. 11-70; Se il fine giustifichi i mezzi, Il Mulino, Bologna 1974; The Concept of Violence, Journal of Peace Research , XV, 1, 1978, pp. 19-32; Neocontrattualismo, socialismo e giustizia internazionale, in N. Bobbio, G. Pontara, S. Veca, Crisi della democrazia e neocontrattualismo, Editori Riuniti, Roma 1984, pp. 55-102; tr. spagnola, Crisis de la democracia, Ariel, Barcelona 1985; Utilitaristerna, in Samhallsvetenskapens klassiker, a cura di M. Bertilsson, B. Hansson, Studentlitteratur, Lund 1988, pp. 100-144; International Charity or International Justice?, in Democracy State and Justice, ed. by. D. Sainsbury, Almqvist & Wiksell International, Stockholm 1988, pp. 179-93; Filosofia pratica, Il Saggiatore, Milano 1988; Antigone o Creonte. Etica e politica nell'era atomica, Editori Riuniti, Roma 1990; Etica e generazioni future, Laterza, Bari 1995; tr. spagnola, Etica y generationes futuras, Ariel, Barcelona 1996; La personalita' nonviolenta, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1996; Guerre, disobbedienza civile, nonviolenza, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1996; Breviario per un'etica quotidiana, Pratiche, Milano 1998; Il pragmatico e il persuaso, Il Ponte, LIV, n. 10, ottobre 1998, pp. 35-49; L'antibarbarie. La concezione etico-politica di Gandhi e il XXI secolo, Ega, Torino 2006. E' autore delle voci Gandhismo, Nonviolenza, Pace (ricerca scientifica sulla), Utilitarismo, in Dizionario di politica, seconda edizione, Utet, Torino 1983, 1990 (poi anche Tea, Milano 1990, 1992). E' pure autore delle voci Gandhi, Non-violence, Violence, in Dictionnaire de philosophie morale, Presses Universitaires de France, Paris 1996, seconda edizione 1998. Per Einaudi Pontara ha curato una vasta silloge di scritti di Gandhi, Teoria e pratica della nonviolenza, Einaudi, nuova edizione, Torino 1996, cui ha premesso un ampio studio su Il pensiero etico-politico di Gandhi, pp. IX-CLXI". Una piu' ampia bibliografia degli scritti di Giuliano Pontara aggiornata fino al 1999 (che comprende circa cento titoli), gia' apparsa nel n. 380 de "La nonviolenza e' in cammino", abbiamo successivamente riprodotto nel n. 121 di "Voci e volti della nonviolenza"]
Si chiude tra tre mesi la "Decade per una cultura di pace e nonviolenza per i bambini - e le bambine - del mondo", decretata il 10 novembre 1998 dalla Assemblea Generale delle Nazioni Unite per il periodo 2001-2010. Secondo dati forniti da Save the Children, durante i tre giorni in cui si e' svolto all'Onu il recente incontro degli statisti sul Millenium Development Goals, 66.000 bambini sono morti nel mondo a causa di sottonutrizione, assenza di medicine e cure mediche basilari. Come minimo, la decade dovrebbe essere resa permanente. E di giornate della nonviolenza ce ne vogliono 365 l'anno - in tutto il mondo; e lo stesso vale per la democrazia, dovunque messa in pericolo da quelle che (nel primo capitolo del mio lavoro L'antibarbarie) ho caratterizzato come "tendenze naziste".
Insisto sul nesso profondo tra nonviolenza e democrazia come metodi incruenti e costruttivi di gestione e governo dei conflitti a tutti i livelli - metodi che fanno affidamento sulle forze morali costruttive che in ogni tempo gli umani hanno opposto a quelle distruttive. Democrazia e nonviolenza presuppongono trasparenza e fiducia - a loro volto strettamente interconnesse. Il ricorso alla violenza e' esiziale sia per l'una sia per l'altra, e questa e' una buona ragione per ritenere che la democrazia che si nutre di trasparenza e fiducia non si esporta ne' si insedia attraverso la guerra, ne' si mantiene creando eserciti professionali forniti di armi di distruzione di massa; eserciti che nei paesi occidentali confluiscono nella Nato - una delle strutture militari-militariste piu' nefande per la pace e la democrazia, ma estremamente vantaggiosa per chi ammassa potere non controllabile democraticamente, e per chi ci guadagna bilioni di dollari: immaginarsi chi, da ultimo, li sborsa, e come potrebbero essere usati nella lotta contro la moria dei neonati e dei bambini, la fame e la sete cronica, la poverta' assoluta, le enormi disuguaglianze economiche e di potere nel sistema di apartheid mondiale in cui viviamo.
Vim vi repellere licet. Gia', ma a forza di opporre violenza a violenza, massacri a massacri, e' vero o no che nel corso della storia umana, come la conosciamo sino ad oggi, c'e' stata una enorme corsa agli armamenti e una escalation di barbarie - dall'eta' della pietra, in cui la violenza si perpetrava con armi rudimentali, fino alle brutali guerre del secolo scorso e a quelle "postmoderne" attualmente in atto, in cui si sono massacrati con sistemi di distruzione sempre piu' efficienti oltre cento milioni di esseri umani? Ed e' vero o no che nel giro di soli trent'anni che separano l'inizio della prima guerra mondiale dalla fine della seconda gli eserciti delle varie "Patrie" sono passati dai massacri reciproci con le baionette alle stragi di civili perpetrate dai nazisti e suggellate dai massacri atomici di Hiroshima e Nagasaki? Ed e' vero o no che una rivoluzione che voleva essere proletaria e' sboccata nel Gulag stalinista? Ed e vero o no che in Afghanistan, come in Iraq (mica crediamo che la sciagurata guerra in Iraq sia finita) sono le popolazioni civili, e specialmente le fasce piu' povere - quelle gia' martoriate dalle precedenti guerre in tutte e due le regioni - a soffrire le maggiori perdite di vite e le maggiori sofferenze? Ed e' vero o no che lo stesso vale in Darfur come in Colombia, in Pakistan come a Gaza?
E oggi ci sono o non ci sono ammassate in varie parti del mondo armi nucleari, chimiche, biologiche sufficienti per creare un inferno in tutto il pianeta e mettere l'esistenza stessa del genere umano - e di altre specie - in pericolo?
E allora che altra via c'e' se non quella della nonviolenza, nel "grande" per chi vive ed opera nel grande e nel "piccolo" per chi vive e opera nel piccolo? La nonviolenza a tutti i livelli, individuale, istituzionale, strutturale, globale: il pacifismo giuridico (verso un governo mondiale), economico (l'abolizione delle strutture inique del capitalismo-imperialismo predatore), etico (lo sviluppo delle forze morali costruttive senza le quali la democrazia muore), assieme ai movimenti di lotte nonviolente dal basso, da quelle in Colombia per uscire dalla spirale di una guerra civile che dura da oltre quarant'anni, a quelle delle donne contro la dittatura militare in Birmania (Myanmar), da quelle degli israeliani che con i movimenti Peace now, Icahd, Refusnik si oppongono alle violenze del proprio governo-esercito nei territori occupati, a quelle dei palestinesi che con Mustafa Barghouthi rinnovano la resistenza nonviolenta popolare che fu la caratteristica principale, ed efficace, della prima Intifada - e tante altre in tante parti del pianeta.
Un mondo migliore e' - deve essere - possibile.
2. INIZIATIVE. GIOVEDI' 30 SETTEMBRE A VITERBO PRESSO IL CENTRO SOCIALE "VALLE FAUL" UNA INIZIATIVA PUBBLICA CONTRO IL NUCLEARE
Giovedi' 30 settembre, con inizio alle ore 20,30, presso il centro sociale autogestito "Valle Faul", in strada Castel d'Asso snc, fara' tappa a Viterbo la "carovana antinucleare" che sta attraversando l'Italia.
L'incontro viterbese e' promosso dall'associazione "Respirare" e dal centro sociale "Valle Faul".
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L'associazione "Respirare"
Viterbo, 27 settembre 2010
L'associazione "Respirare" e' stata promossa a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente. Per informazioni e contatti: recapito postale: c/o Centro di ricerca per la pace, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, siti: www.coipiediperterra.org e http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Per contattare direttamente la "Carovana antinucleare" che fara' tappa a Viterbo la sera del 30 settembre 2010: tel. 3400878893, 3292035418, e-mail: locosm at tin.it, sito consultabile: www.osmdpn.it
3. INIZIATIVE. VERSO IL 2 OTTOBRE, GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA
Il 2 ottobre, che l'Onu ha dichiarato "Giornata internazionale della nonviolenza" nell'anniversario della nascita di Gandhi, impegnamoci a promuovere e sollecitare ovunque possibile - nelle scuole, nelle istituzioni, nei luoghi di incontro e di aggregazione - iniziative di accostamento alla nonviolenza.
4. VERSO IL 2 OTTOBRE. FARID ADLY: COME IN UNO SPECCHIO
[Ringraziamo Farid Adly (per contatti: anbamed at katamail.com) per questo intervento.
Farid Adly, autorevole giornalista (apprezzato collaboratore del "Corriere della sera", "Il manifesto", Radio popolare di Milano, ed altre notissime testate) e prestigioso militante per i diritti umani, e' direttore dell'agenzia-stampa "Anbamed. Notizie dal Mediterraneo" e presidente dell'associazione culturale Mediterraneo; anni fa nel centro siciliano in cui vive e lavora (Acquedolci, in provincia di Messina) ha subito una grave intimidazione mafiosa: e' stato minacciato di morte per impedirgli di svolgere il suo lavoro di inchiesta, documentazione e denuncia, con particolar riferimento alla sua concreta azione in difesa dell'ambiente, della legalita', dei diritti di tutti; e' attualmente impegnato nella promozione a livello nazionale di una iniziativa culturale finalizzata a una campagna di raccolta di fondi per adozioni a distanza di bambini palestinesi]
Il mio pensiero, per il 2 ottobre, si rivolge al Mahatma Gandhi, padre dell'India moderna. Un maestro che ha portato all'indipendenza dell'India senza ricorrere ad un solo atto di violenza, con la resistenza civile che ha fatto massa critica ed ha mobilitato milioni di persone, nel nome della liberta'.
La violenza e' figlia del potere; e soltanto disprezzando le lusinghe, personali e collettive, ottenute dal possedere un potere, qualsiasi potere, si puo' introdurre nelle nostre coscienze la percezione della forza incommensurabile della nonviolenza.
La mania di possedere e' all'origine della violenza, che sta distruggendo la convivenza civile tra le persone e tra popoli e nazioni.
Sfogliando le pagine della cronaca, ci accorgiamo che la violenza e' all'ordine del giorno, perche' figlia dell'egoismo che e' connaturato nell'essere vivente. Si uccide per soldi, si uccide per amore, si uccide per odio, si uccide per un semaforo rosso, si uccide per un parcheggio, si uccide per un'eredita', si uccide per il sesso, si uccide per noia, si uccide per un rumore causato dai bambini, si uccide per niente.
Soltanto contrastando questo meccanismo egoistico del possedere, e per farlo ci vuole un forte imepgno della coscienza e della volonta', si puo' ridurre il tasso della violenza che ci circonda.
Soltando agendo noi in prima persona, ciascuno partendo da se' e su di se', potremo cambiare anche gli altri e le cose che ci circondano. Non dobbiamo chiedere agli altri di cambiare, dobbiamo cominciare noi a cambiare, e come in uno specchio nasce la magia che ci riflette un'immagine tridimensionale su una superficie piana, cosi' nasce il cambiamento comune.
Come ha scritto Gandhi: sii tu il cambiamento che vorresti vedere nel mondo.
5. LA NONVIOLENZA OGGI IN ITALIA. ANNAROSA BUTTARELLI: UNA POSTURA DEL CORPO E DELLA MENTE
[Ringraziamo Annarosa Butarelli (per contatti: annarosa.buttarelli at univr.it) per questo intervento, che estraiamo da una piu' ampia lettera personale, scaturito da una richiesta di intervista di Paolo Arena e Marco Graziotti.
Annarosa Buttarelli insegna Ermeneutica filosofica e Filosofia della storia all'Universita' di Verona e fa parte dal 1988 della comunita' filosofica di Diotima. Ha scritto saggi pubblicati all'interno di sei volumi di Diotima (Oltre l'uguaglianza, La sapienza di partire da se', Approfittare dell'assenza, La magica forza del negativo, Immaginazione e politica, Politica e potere non sono la stessa cosa). Ha dedicato molti saggi, traduzioni e curatele alla filosofa spagnola Maria Zambrano di cui e' considerata una delle maggiori studiose. E' direttrice della collana "Corrispondenze di Maria Zambrano" per l'editore Moretti & Vitali. Ha ideato ed e' coordinatrice scientifica del Master dell'Universita' di Verona "Filosofia come via di trasformazione" che inaugura un'innovativa formazione per filosofi e filosofe di nuova generazione. Impegnata nel pensiero e nella politica della differenza fa parte da anni della redazione della rivista "Via Dogana". Tra le opere di Annarosa Buttarelli: Donne e divino, S.C.C., Mantova 1992; con Luisa Muraro e Liliana Rampello, Duemilaeuna. Donne che cambiano l'Italia, Nuove Pratiche, Milano 2000; con Laura Boella, Per amore di altro. L'empatia a partire da Edith Stein, Raffaello Cortina Editore, Milano 2000; Una filosofa innamorata, Bruno Mondadori, Milano 2004; Concepire l'infinito, La Tartaruga, Milano 2005; La passivita'. Un tema filosofico-politico in Maria Zambrano, Bruno Mondadori, Milano 2007; con Federica Giardini, Il pensiero dell'esperienza, Baldini Castoldi Dalai, Milano 2008; Maria Zambrano, Per l'amore e per la liberta'. Scritti sulla filosofia e sull'educazione, Marietti 1820, 2008; Immaginazione e politica, Liguori, Napoli 2009; Politica e potere non sono la stessa cosa, Liguori, Napoli 2009; (a cura di), Carla Lonzi, Taci, anzi parla. Diario di una femminista, et al. edizioni, 2010]
Gentili amici,
stavo per cominciare a rispondere alle vostre tantissime domande quando ne ho preso coscienza piu' profonda, il che mi ha fatto fermare di colpo.
Mi si e' presentato con evidenza il fatto che una come me non puo' rispondere a quelle domande. La ragione principale e' che la nonviolenza viene presentata come una specie di dottrina gia' formalizzata... mentre non c'e' nulla di dottrinale in una postura del corpo e della mente, difficile peraltro da mantenere in questo mondo. Voi vi riferite ad esempio a delle "tecniche deliberative nonviolente" e gia' per me e' violenta l'esistenza di una "tecnica" in questo ambito. La seconda ragione e' che dovrei capovolgere o modificare troppe domande, per sentirmici compresa nel mio cammino di vita, di pensiero, di politica e di pratiche politiche. Cosa che mi fa fare una gran fatica e non rispetta il vostro lavoro che invece va a inquadrarsi con larghezza di cuore nel vasto ambito delle politiche di buona volonta' in cui molti e parecchie si riconoscono. Percio' rinuncio a rispondervi, anche se con queste righe vi ho gia' detto molto di come la penso e di come mi muovo, anche in ambito di linguaggio, luogo non innocente rispetto al suo uso violento. Forse queste righe potrebbero essere utilmente pubblicate al posto dell'intervista, forse potrebbero mostrare utilmente una pratica differente di donna pensante, una pratica che chiede comunque di essere considerata valida e efficace proprio ai fini comuni che ci fanno considerare compagni di strada.
6. RIFLESSIONE. PEPPE SINI: LA NONVIOLENZA E' PLURALE, APERTA, INFINITA
Se una cosa emerge lampante dalla serie di interviste condotte da Paolo Arena e Marco Graziotti sulla nonviolenza oggi in Italia - se non vado errato oltre cento ne abbiamo gia' pubblicate in questi tre mesi, altre ancora ne pubblicheremo nei prossimi giorni, ed a tutte le persone che hanno partecipato e parteciperanno a questa "autoanalisi popolare" rivolgiamo il piu' sincero e sentito dei ringraziamenti - e' che la nonviolenza e' plurale, aperta, infinita: che ogni persona che sceglie la nonviolenza lo fa con motivazioni, percorsi, ragionamenti, percezioni, sensazioni, sentimenti, aperture, espressioni sue proprie; che ogni persona che sceglie la nonviolenza apporta al suo inveramento storico un contributo originale, prezioso, illuminante.
E' questo colloquio corale (per usare una formula capitiniana), e' questa polifonia, questa concreta incarnazione che varia da persona a persona, e da persona a persona vibra, ed ogni persona dispone all'incontro dell'infinita differenza altrui e della comune necessaria convivenza, a fare della nonviolenza una scelta di autonomia e di solidarieta', di giustizia e liberta', di lotta e di ascolto, di verita' che riconosce, accudisce e salva.
Per questo la nonviolenza - la nonviolenza femminile e plurale, la nonviolenza in cammino, la nonviolenza iridescente e nutriente, la nonviolenza "storia dei nostri esperimenti con la verita'", la nonviolenza che incessantemente lotta contro la violenza e la menzogna, la nonviolenza dialettica e dialogica, la nonviolenza dei volti e delle voci che chiedono e recano aita -, e' una grande ricchezza per l'umanita'. E una grande speranza.
7. INCONTRI. SI E' SVOLTA IL 25 SETTEMBRE A NEPI UN'INIZIATIVA PER LA PACE
[Dal Comitato "Nepi per la pace" riceviamo e diffondiamo]
Pace, giustizia, nonviolenza e rispetto dei diritti umani: a Nepi un'iniziativa d'informazione
Si e' svolta a Nepi sabato 25 settembre 2010 una iniziativa d'informazione sui temi della pace e in preparazione alle celebrazioni della Giornata mondiale della nonviolenza del prossimo 2 ottobre 2010.
L'iniziativa promossa dal Comitato "Nepi per la pace" ha proposto una mostra fotografica e la distribuzione di materiale informativo relativo alle guerre in corso nel mondo e ai temi della giustizia e del rispetto dei diritti umani per tutte le persone e in particolare per i migranti, troppo spesso oggetto di sfruttamento, discriminazione ed abuso.
E' stato ancora una volta denunciato il vergognoso accordo del governo Berlusconi con il dittatore Gheddafi che, nei lager della Libia, sta distruggendo le vite di innumerevoli persone che fuggono da guerre, persecuzioni politiche e fame e che sono respinte dall'Italia verso la Libia, in violazione dell'articolo 10 della nostra Costituzione che afferma che "... Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge".
Durante lo svolgimento di questa iniziativa e' stato rinnovato l'appello a tutte le istituzioni, i partiti, le associazioni e le persone di buona volonta' affinche' si impegnino sia perche' abbiano fine tutte le guerre e cessi subito la partecipazione italiana alla guerra in Afghanistan; sia perche' le ingenti risorse di denaro pubblico spese per le guerre siano invece destinate all'educazione dei giovani, alla scuola, ai servizi sociali, alla assistenza sanitaria, ai Paesi piu' poveri, alla lotta alla fame e alle malattie.
Il Comitato anche in questa occasione e' tornato a chiedere l'abrogazione delle norme razziste applicate alle persone migranti contenute nella legge n. 94 del 15 luglio 2009 definita anche "pacchetto sicurezza".
8. INCONTRI. LA DOTTORESSA ANTONELLA LITTA RELATRICE AL CONVEGNO NAZIONALE DELLA SOCIETA' ITALIANA DEI MEDICI DI MEDICINA GENERALE
[Dall'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) riceviamo e diffondiamo.
Antonella Litta svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi. E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) e per questa associazione e' responsabile e coordinatrice nazionale del gruppo di studio su "Trasporto aereo come fattore d'inquinamento ambientale e danno alla salute". E' referente per l'Ordine dei medici di Viterbo per l'iniziativa congiunta Fnomceo-Isde "Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un ambiente salubre". Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' locali ed internazionali. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente. E' la portavoce del Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti. Come rappresentante dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (Isde-Italia) ha promosso una rilevante iniziativa per il risanamento delle acque del lago di Vico e in difesa della salute della popolazione dei comuni circumlacuali]
Le emergenze ambientali del territorio viterbese e la grave situazione del degrado delle acque del lago di Vico al convegno nazionale della Societa' italiana di medicina generale
La dottoressa Antonella Litta, medico di medicina generale e referente per Viterbo dell'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) e' stata invitata a partecipare al Congresso nazionale della Societa' Italiana di Medicina Generale - Simg - che si svolgera' ad Arezzo dal primo al 2 ottobre 2010.
La dottoressa Litta interverra' sul tema: "Fattori di rischio ambientali emergenti: ruolo dei medici di medicina generale nelle istituzioni, nella professione e nelle ong per la tutela dell'ambiente e la promozione della salute".
Nella sua relazione la dottoressa Litta illustrera' le attuali criticita' ambientali del territorio viterbese e i connessi rischi sanitari per la popolazione insieme al ruolo di prevenzione, informazione e denuncia dei danni ambientali che possono e debbono svolgere i medici di medicina generale.
Queste figure professionali, che come previsto dal Sistema sanitario nazionale operano diffusamente su tutto il territorio italiano, sono anche i primi interlocutori dei cittadini e possono interagire con le istituzioni sanitarie e amministrative, locali e nazionali, sollecitando scelte e programmi di difesa dell'ambiente e quindi della salute.
Un ruolo che spetta a tutti i medici e che e' stato riconosciuto come fondamentale anche dal nuovo codice di deontologia medica che all'art. 5 afferma: "I medici debbono considerare l'ambiente nel quale l'uomo vive e lavora come elemento determinante e fondamentale per la salute dei cittadini".
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Di seguito una breve sintesi della relazione
Il territorio viterbese e' un' area di grande rilevanza per il suo prezioso patrimonio naturalistico, paesaggistico, artistico, storico e culturale. Questo territorio custodisce importantissimi siti archeologici noti in tutto il mondo ed e' ricco di paesaggi caratterizzati da vaste aree verdi, laghi e da un bel litorale marino che si estende fino alla Toscana. E' una terra che conserva numerosi preziosi monumenti etruschi, romani e medioevali, tra cui tratti dell'antica via Francigena una via di devozione percorsa dai pellegrini che da tutta Europa si recavano a Roma. Viterbo, il capoluogo della provincia, e' una bella citta' medievale, famosa anche per la pregiata area naturalistica e termale del Bulicame, un'area di particolare bellezza e fascino ricordata da Dante Alighieri nella Divina Commedia.
Questo territorio cosi' particolare e suggestivo e' purtroppo sottoposto ad una vera e propria aggressione dal punto di vista ambientale e cio' genera le condizioni di un concreto pericolo per la salute della sua popolazione.
La qualita' dell'aria e' infatti gia' compromessa dalla presenza del piu' grande polo energetico d' Europa, costituito dalle centrali di Civitavecchia e Montalto di Castro, alle quali ora si e' aggiunta la centrale riconvertita a carbone di Torre Valdaliga Nord.
I poteri criminali hanno sversato tonnellate di rifiuti tossici in cave e discariche abusive, non ancora bonificate.
Molti Comuni del viterbese, e particolarmente quelli piu' prossimi alla capitale, sono sottoposti ad ampie, violente, dissennate cementificazioni.
Il sottosuolo per le sue peculiari caratteristiche geologiche presenta una elevata radioattivita' dovuta al gas radon.
Le acque destinate a consumo umano, anche per le tipiche caratteristiche geologiche dell'area, presentano valori elevati di sostanze tossiche e cancerogene tra cui l'Arsenico (un cancerogeno di classe 1, secondo l'Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro - Iarc) e sono perlopiu' dichiarate potabili solo in virtu' di continue deroghe alle vigenti disposizioni di legge e senza alcuna considerazione degli obiettivi di qualita' indicati a garanzia della salubrita' delle acque dalla comunita' scientifica internazionale.
Uno dei piu' importanti bacini lacustri viterbesi, il lago di Vico, che fornisce la maggior parte delle acque erogate negli acquedotti dei comuni di Caprarola e Ronciglione, presenta ormai da anni un documentato degrado del suo ecosistema: marcata riduzione dell'ossigeno disciolto nelle acque, eutrofizzazione con notevole incremento della biomassa algale, periodiche e consistenti fioriture del cianobatterio Plankthotrix rubescens, denominato comunemente "alga rossa", che produce una microcistina dannosa per la salute delle persone, per la flora e per la fauna, e classificata sempre dall'Agenzia internazionale di ricerca sul cancro come elemento cancerogeno di classe 2b. Le acque di questo lago, anche per la sua origine vulcanica, presentano inoltre elevati livelli di arsenico; elemento cancerogeno di classe 1, come gia' detto, e con azione di interferente endocrino.
Il territorio viterbese proprio per queste problematiche ambientali dovrebbe essere difeso e in alcune aree risanato, invece si preannunciano ulteriori minacce di danni ambientali: quella rappresentata dalla costruzione di una centrale nucleare a Montalto di Castro e quella, ventilata ormai da anni, della realizzazione di un mega-aeroporto per voli low cost nella citta' di Viterbo.
Non occorre ripetere qui le formidabili argomentazioni scientifiche per opporsi alla centrale nucleare: la popolazione di Montalto e del viterbese sono gia' state protagoniste negli anni '70 e '80 di una tenace ed infine vittoriosa opposizione al nucleare, culminata nel referendum del 1987.
Quanto al mega-aeroporto a Viterbo, se quest'ultimo dissennato progetto avesse seguito si devasterebbe irreversibilmente l'area termale viterbese e sarebbero compromesse irreparabilmente le attivita' economiche legate all'agricoltura e alla zootecnia di qualita' con il conseguente inquinamento della catena alimentare e l'incremento del rischio per la salute delle persone e in particolare per quella dei bambini. La realizzazione di questa infrastruttura, proprio a ridosso di popolosi quartieri di Viterbo, devasterebbe per sempre l'area del Bulicame, dell'orto botanico e delle terme, e imporrebbe ai cittadini di Viterbo un gravissimo inquinamento dell'aria, acustico ed elettromagnetico.
L'azione dei medici, e in particolare dei medici di medicina generale, puo' costituire - e in molti casi ha gia' costituito - un sicuro argine a questi progetti di devastazione ambientale, e rappresenta un'azione concreta tra le piu' importanti in materia di prevenzione primaria e tutela della salute che si esplica attraverso lo studio e la documentazione delle problematiche ambiente-salute e una corretta informazione dei propri pazienti e di tutti i cittadini.
9. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE AL MEGA-AEROPORTO DI VITERBO E S'IMPEGNA PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO
Per informazioni e contatti: Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org
Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at gmail.com
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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 369 del 29 settembre 2010
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