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Coi piedi per terra. 344
- Subject: Coi piedi per terra. 344
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Sat, 4 Sep 2010 12:48:20 +0200
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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in
cammino"
Numero 344 del 4 settembre
2010 In questo numero:
1. Adriano Paolella e Zelinda Carloni: Globalizzazione. Idee per capire,
vivere e opporsi al nuovo modello di profitto (2001) (parte seconda e
conclusiva)
2. Per contattare il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e
s'impegna per la riduzione del trasporto aereo
1. DOCUMENTAZIONE. ADRIANO PAOLELLA E ZELINDA CARLONI: GLOBALIZZAZIONE.
IDEE PER CAPIRE, VIVERE E OPPORSI AL NUOVO MODELLO DI PROFITTO (2001) (PARTE
SECONDA E CONCLUSIVA)
[Riproponiamo ancora una volta per ampi stralci, estratto da "A. rivista
anarchica", n. 274, estate 2001, il seguente dossier dal titolo
"Globalizzazione. Idee per capire, vivere e opporsi al nuovo modello di
profitto", a cura di Adriano Paolella e Zelinda Carloni (disponibile anche nel
sito www.anarca-bolo.ch/a-rivista e nel sito www.arivista.org). Ci preme
sottolineare come nel paragrafo su "La trappola della violenza" (qui non
riportato) gli autori esprimano una posizione esplicitamente, nettamente e
fortemente contraria alla violenza; la posizione di questo notiziario, come e'
noto, e' che occorra passare da una sia pur gia' apprezzabile posizione
esplicitamente, nettamente e fortemente contraria alla violenza, alla scelta
nitida e intransigente della nonviolenza come opposizione a tutte le violenze.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'] Il passo successivo della logica dei brevetti
La Monsanto ha brevettato semi che non possono riprodursi. I semi sterili,
soprannominati terminator, possono essere attivati utilizzando una sostanza
chimica, e la semenza prodotta dal raccolto non potra' mai germinare. E' facile
pensare le conseguenze di questa prassi se si pensa che in questo modo gli
agricoltori sono costretti a comprare per ogni semina i prodotti della Monsanto;
per di piu', e' possibile che i raccolti terminator possano accidentalmente
impollinare le piante normali.
Nel 1996 negli Stati Uniti circa due milioni di acri sono stati piantati
con una varieta' di cotone geneticamente modificato della Monsanto, chiamata
"Bollgard". Questo tipo di cotone e' una varieta' transgenica ingegnerizzata con
Dna ricavata da un microrganismo del suolo per produrre proteine velenose contro
un parassita del cotone. La Monsanto ha imposto agli agricoltori una "tassa
tecnologica" in aggiunta al prezzo delle sementi dalla quale ha raccolto in un
solo anno 51 milioni di dollari. Ma, al contrario di quanto assicurato, la
diffusione del parassita nelle coltivazioni geneticamente modificate e' stata
20-50 volta superiore di quella che si verifica per impianti tradizionali
(7).
*
E' vietato ai paesi limitare il commercio di prodotti ottenuti con il
lavoro minorile o con il lavoro coatto
Le commissioni del Gatt (General Agreement on Tariffs and Trade,
espressione degli accordi internazionali che preludono all'istituzione del Wto -
World Trade Organisation) per la risoluzione delle controversie decretano che le
merci non possono ricevere un trattamento commerciale diverso a seconda del modo
in cui siano state prodotte o raccolte. La possibilita' di distinguere tra
metodi di produzione e' indispensabile per la difesa dell'ambiente in parte
basata sulla possibilita' di trasformare le condizioni e i processi entro cui si
producono le merci e si coltivano, si raccolgono, si lavorano i prodotti della
terra.
In ragione di questa norma ad esempio gli Usa non potrebbero bandire i
palloni di calcio fabbricati in Pakistan, che l'Organizzazione internazionale
del lavoro (Oil) documenta come frutto del lavoro di bambini in condizioni di
sopruso. Inoltre l'accordo fa espressamente divieto ad ogni paese del Wto che
abbia sottoscritto l'accordo di impedire contratti governativi con imprese che
violano i diritti del lavoro, dell'uomo e dell'ambiente.
La merce e' giudicata rispetto alla sua funzione: un pallone di calcio e'
un pallone di calcio, a prescindere dalle condizioni della sua produzione (7).
*
Biopirateria sul riso
Il produttore texano RiceTec ottiene nel 1997 un brevetto per il riso
Basmati, pur ammettendo nella domanda di brevetto che in India e in Pakistan il
Basmati e' coltivato da generazioni. RiceTec si e' limitata a modificare
leggermente il riso tradizionale indiano. Il fatto suscita forti proteste a
Nuova Delhi, poiche' il Basmati rappresenta un importante prodotto da
esportazione per l'India.
In base all'accordo Trip, l'India deve far rispettare i diritti derivanti
all'azienda americana dal brevetto, a danno dei coltivatori indiani (7).
*
L'uomo oggetto del mercato
La sopravvivenza e' divenuta l'obiettivo degli uomini; non si cercano piu'
condizioni di benessere comune ma soluzioni individuali all'interno del mercato.
Estratto dalla societa' e dall'ambiente l'individuo non vive ma
sopravvive.
Egli e' principalmente usato dal mercato che commercia sulle sue
necessita', sui suoi desideri, sulla sua salute.
I paesi ricchi e i ricchi dispongono di molte piu' cure di quante ne
abbiano i poveri; essi, costituendo la domanda di medicina, indirizzano la
ricerca e le offerte dei prodotti: ci si interessa cosi' molto di piu' dei
malanni (anche non gravi) delle popolazioni e degli anziani facoltosi di quanto
non ci si interessi dei milioni di persone che ogni anno muoiono di vaiolo o
morbillo.
La Dal Monte, qualche anno fa, ha dimostrato come si possa ribaltare la
realta' e farla divenire una qualifica della merce, per quanto brutale essa
possa essere. Le grandi compagnie stimolano la produzione di una monocoltura in
ampi territori convincendo gli agricoltori ad abbandonare sistemi e colture
tradizionali con finanziamenti o assicurazioni sulle vendite. L'area diviene
succube di un mercato che non e' gestito dalla comunita' locale ma dalla
compagnia che, raggiunta la dipendenza di quei territori, stabilisce il prezzo
del prodotto e quindi massacra a propria convenienza prima l'economia e poi la
societa' locale. La Del Monte stabilisce prima i prezzi e poi il livello di
qualita' delle banane filippine; quando il mercato e' pieno giudica di cattiva
qualita' anche il 50% del prodotto mentre quando la domanda e' elevata arriva
fino al 5% (3). Questa oscillazione, indipendente dalle condizioni locali e
motivata esclusivamente dall'interesse della compagnia, che produce miseria e
disperazione tra la popolazione, e' divenuta una pubblicita', "l'uomo Dal Monte
ha detto si'", nota ed usata anche al di la' dell'uso strettamente
commerciale.
*
Il timore di una causa presso il Wto induce la Corea del Sud ad abbassare
gli standard sulla sicurezza dei cibi
Nel 1995 gli Usa minacciano di denunciare al Wto una normativa della Corea
del Sud che prevede lunghe procedure di controllo sulla frutta d'importazione.
L'avvertimento in realta' e' rivolto indirettamente a Cina e Giappone. Il
governo coreano dichiara che il problema e' stato gonfiato, che il giudizio del
Wto dovrebbe essere invocato su questioni di grande rilievo e non su inezie,
considerati i costi che la procedura comporta. Le spese che si devono affrontare
per sostenere una causa presso il Wto sono motivo di grande preoccupazione,
specie per i paesi piu' poveri. Cosi' quando gli Usa inoltrano la denuncia la
Corea del Sud accetta di patteggiare, giudicando piu' conveniente abbassare gli
standard di sicurezza alimentare che misurarsi con gli Usa. Nell'aprile del '95
i tempi delle procedure di controllo sulla frutta importata sono ridotti da 25 a
5 giorni (7).
*
Le minacce statunitensi inducono la Tailandia ad abbandonare la politica
sui prezzi per un accesso diffuso ai farmaci
Dopo sette anni di pressioni e minacce, la Tailandia finisce per modificare
la sua legge sui brevetti del 1992. La commissione di controllo sui farmaci, che
era stata istituita come strumento per la sanita' pubblica, aveva fatto
abbassare il prezzo dei farmaci salvavita come il flucanozole, usato per il
trattamento di una forma di meningite che in Tailandia colpisce un malato di
aids su cinque. La commissione aveva autorizzato tre aziende farmaceutiche
locali a produrre il farmaco, portandone cosi' il costo dai 14 dollari per la
dose giornaliera, richiesti dalla distributrice Pfizer, ad un dollaro. Altri
farmaci anti aids, applicando le stesse misure, passarono da un costo di 324 a
soli 87 dollari. Benche' questo tipo di licenza sia consentito dagli accordi
Trip, gli Usa giustificarono la loro accanita campagna contro la legge
tailandese dichiarandola non conforme all'accordo e sostenendo che l'esistenza
stessa della commissione di controllo sui farmaci e' incompatibile con il Wto
(7). La vicenda del controllo del mercato delle medicine, nonostante il buon
esito avuto con la vicenda aids-Sudafrica, non e' assolutamente risolta.
*
Minacce all'Unione Europea per la normativa degli standard
sull'inquinamento
Negli anni scorsi l'Unione Europea propone di bandire entro il 2004 i
prodotti elettronici che contengono piombo, mercurio, cadmio, cromo esavalente e
ritardanti a fiamma alogena, e di varare una legge che imponga la presenza di un
5% di materiale riciclato nelle componenti plastiche dell'elettronica; inoltre
di imporre alle aziende di farsi carico del recupero e dello smaltimento delle
attrezzature elettroniche dismesse.
L'industria elettronica (l'Aea) e il governo degli Stati Uniti sferrano
un'offensiva in grande stile contro questa proposta. L'Aea accusa l'Unione
Europea di violare un certo numero di norme Wto, e aggiunge la sbalorditiva
affermazione che non esistono prove che i metalli pesanti, come il piombo,
rappresentano una minaccia per la salute umana e per l'ambiente.
*
4. L'esito ricercato: l'asservimento delle comunita'
Le modificazioni del clima
La temperatura complessiva del pianeta sta aumentando in ragione di
fenomeni innescati dall'uomo (effetto serra, produzione di calore, ecc.). Il
rischio maggiore e' quello che debbono affrontare le comunita' localizzate gia'
oggi in condizioni ambientali estreme o in ambiti particolarmente sensibili
all'innalzamento delle temperature (vicinanza ai deserti, scarsezza di risorse).
Ma la principale condizione derivante dalla modificazione e' l'aumento della
imprevedibilita' delle condizioni climatiche e la violenza del loro
manifestarsi. Le "grandi catastrofi naturali" negli anni Ottanta furono 20,
negli anni Novanta 86 (eventi connessi al clima - quali uragani, inondazioni,
frane - sono stati l'80% del totale) ed hanno provocato la morte negli ultimi
quindici anni di 561.000 persone di cui solo il 4% nei paesi industrializzati
(4), nonche' danni all'agricoltura, difficolta' a mantenere l'agricoltura
tradizionale, necessita' di investimenti per ricostruire e per rendere
indipendente l'agricoltura dagli eventi naturali (serre, industrializzazioni,
etc). Una comunita' che non puo' regolarsi autonomamente con il clima e'
asservita.
*
La carenza di acqua
I consumi di acqua nel mondo continuano ad aumentare. L'agricoltura moderna
industrializzata monocolturale, disinteressata all'ambiente, richiede una
quantita' crescente di acqua. La disponibilita' si riduce, i costi aumentano, il
controllo della risorsa e' fondamentale. I forti privatizzeranno il bene comune
acqua e gestiranno la sua disponibilita'. Una comunita' senz'acqua e'
asservita.
*
L'aumento della popolazione e l'alimentazione
Le Nazioni Unite prevedono per i prossimi 50 anni l'aumento della
popolazione del pianeta di 3 miliardi di individui (dagli attuali 6 ai 9
miliardi). La superficie coltivata pro-capite si ridurra' ulteriormente. Vi sono
dei paesi come la Nigeria dove si passera' da 0,15 ettari a 0,07 per il solo
aumento del numero della popolazione, senza considerare gli effetti
dell'innalzamento delle temperature e della carenza di acqua sulla grande
quantita' di terreni aridi e semiaridi. Sara' necessario aumentare la produzione
nelle aree gia' produttive che non saranno interne al paese. Negli ultimi venti
anni il commercio mondiale dei prodotti agricoli (esportazioni/importazioni) e'
piu' che raddoppiato (2): i paesi in via di sviluppo importano alimenti di base
(necessari alla sopravvivenza) ed esportano prodotti particolari (di
"benessere": frutta esotica, caffe', cacao, ecc.) che hanno sostituito tutte le
altre coltivazioni, le quali dipendono dal mercato globale e sono suscettibili
(vedere la vicenda della cioccolata) a qualunque taglio da parte degli
importatori. Una comunita' che non produce quello che mangia e' asservita.
*
L'impossibilita' di scegliere
Nonostante il riconosciuto problema ambientale nessun consumo, nessuna
emissione e' diminuita nell'ultimo decennio. Consumi di combustibili fossili:
7.150 milioni di Tep (tonnellate equivalenti petrolio) nel 1990, 7.647 milioni
di Tep nel 1999; produzione autoveicoli: 36 milioni nel 1990, 39 milioni nel
1999; numero autoveicoli circolanti: 445 milioni nel 1990, 520 milioni nel 1999;
esportazioni pesticidi: 9 miliardi di dollari nel 1990, 11,4 miliardi di dollari
nel 1998, ecc. (2) (4) (13) (17).
Questa esponenziale e continua crescita e' conveniente per i produttori di
merci ma non lo e' assolutamente per le comunita'. Una comunita' che non ha la
possibilita' di scegliere e' una comunita' asservita.
*
Il potere economico si sostituisce a quello politico
Il capitale privato ha permeato la struttura amministrativa sia fisicamente
(ad esempio nell'amministrazione Clinton il Ministro del Tesoro, il direttore
della Banca Mondiale e molti altri ruoli erano ricoperti da tecnici gia' gestori
di grandi multinazionali), sia come obiettivo (gli eletti si interessano sempre
piu' al mondo degli affari la cui soddisfazione e' finalita' obbligata e
condizione indispensabile della loro esistenza) (15). Anche in ragione di questo
qualunque alternativa parlamentare non muta le condizioni e l'ambito operativo
dell'economia, non intacca le scelte dei grandi capitali. La ragione
dell'interesse nei confronti delle grandi proprieta' private che si propongono
come gestori di paesi risiede appunto nel fatto che attraverso il loro successo
si confermerebbe la possibilita' di acquisire direttamente da parte del capitale
non solo le attivita' ma le persone che in un paese sussistono. Una comunita'
che non gestisce la propria politica e' asservita.
*
La dipendenza
Individui incapaci di autogestire la propria esistenza, comunita' non
connesse al territorio, disinteressate all'ambiente, dipendenti da politiche e
da organizzazioni esterne, senza strumenti, parti di un processo produttivo e di
mercato in cui non incidono, questo e' lo scenario che si sta costituendo. Un
sistema regolato da pochi con una umanita' dipendente da un modello che gli
toglie l'autonomia. Rendere dipendente l'umanita' e' il principale sistema per
asservirla.
*
5. Le modalita' di risposta
Il potere e il suo doppio
Gran parte delle informazioni contenute in questo testo sono elaborate da
organismi internazionali controllati dallo stesso mercato che provoca i problemi
trattati. E' abbastanza frequente trovare nei documenti dell'Onu e degli
organismi in cui si articola (nonche', cosa ancor piu' incredibile, in quelli
della Banca Mondiale che con la sua politica ha contribuito alla poverta'
mondiale) accenni sulla necessita' di ridurre i debiti dei paesi o sulla
necessita' di conservare l'ambiente e le comunita'. Gran parte delle persone che
si interessano intelligentemente di tale problema non riescono ad individuare le
motivazioni prime di questo modello, ed in particolare non vi riesce la maggior
parte degli intellettuali americani, nonostante facciano una analisi della
situazione molto corretta; si assiste cosi' alla predisposizione di soluzioni
che sono definite all'interno del sistema esistente, mettendo a loro presupposto
quegli stessi caratteri che sono alla base dell'attuale modello e che ostacolano
qualunque soluzione migliorativa (in particolare il mercato e i profitti che
esso produce viene considerato come situazione di partenza da regolare e non da
eliminare nelle attuali forme).
*
Tra integralismo e compromesso
Il sistema non funziona ed e' facile prendere le distanze da esso, ma se la
distanza e' troppo profonda si rischia di perdere i contatti con il resto degli
individui e di scegliere una pratica persecutoria nei confronti di coloro i
quali sono vittime (seppur spesso coscienti) del sistema. E' dunque necessario
trovare un fare politico che non avvii forme di integralismo ma che con fermezza
manifesti la possibilita' di soluzioni diverse senza cedere ai compromessi
maggiormente presenti sia nella pratica della relazione che in quella
dell'autoreferenzialita'.
*
La necessita' di intelligenza
E' necessario percorrere cammini che non siano prevedibili. Evitare il
confronto in terreni scontatamente perdenti ed evitare di cadere in trappole
tese. E' necessario assumere atteggiamenti lucidi che promuovano azioni che
effettivamente infastidiscano e limitino la prevaricazione di questo modello,
azioni che siano comprese e partecipate dalle comunita' e dagli individui.
Quando Gandhi, sebbene nell'ambito limitato di un movimento per l'indipendenza,
individuo' nell'acquisizione dei vestiti dagli inglesi uno dei meccanismi per
consolidare il potere coloniale, non invito' a distruggere i depositi delle
compagnie ma invito' a farsi, come tradizione indiana, i vestiti da soli e
quest'azione, sentita e condivisa, inizio' a scardinare il potere costituito. E
il colonialismo inglese sugli indiani e nel mondo non era sicuramente meno
pesante e invasivo del potere della globalizzazione.
*
Azioni coerenti
La limitazione dell'efficacia dei movimenti e' connessa anche alla mancanza
di coerenza che i suoi appartenenti mostrano. Automobilisti irriducibili,
tifosi, puttanieri, accumulatori di denaro, gratuitamente violenti, dogmatici,
non possono ipotizzare di scardinare un sistema che si fonda proprio su questo
tipo di atteggiamenti. Essere conflittuali comporta anche avere una modalita' di
vita non coerente con i dogmi della societa' criticata; comporta avere una
omogeneita' tra mezzi e fini.
I Lakota americani sono riferimento di un modo di vita diverso. Se avessero
militarmente vinto e quindi avessero mostrato una efficienza militare superiore
a quella degli occupanti sarebbero stati piu' yankee di loro. Cio' non significa
che chi perde e' migliore, ma che se si vince con armi infami e' una vittoria
infame quella che si conquista.
*
Recuperare il senso dell'agire individuale
Dopo anni di strutturazione di organizzazioni e di attesa di grandi
strategie politiche all'interno dei movimenti di opposizione e' necessario
recuperare il senso dell'agire individuale ovvero la coerenza e la capacita' di
incidere anche individualmente.
Questo sistema avendo destrutturato gli organismi politici e amministrativi
cerca un'interlocuzione da persona a persona. La cerca perche' ritiene,
rispondendo alle medesime logiche che hanno tarpato le sinistre, che l'individuo
disorganizzato sia piu' facile da gabbare che l'individuo organizzato. Ma se
l'individuo non organizzato e' piu' cosciente di quanto la sua presenza
all'interno di una organizzazione fatta di deleghe possa richiedere e prevedere,
il confronto diviene a tutto svantaggio del sistema in quanto, in questa
condizione, dovrebbe contrastare non uno ma infiniti leader.
*
Il relazionarsi coordinato di individui
In questo quadro ancor piu' evidente appare l'incredibile limitatezza del
sistema delle deleghe. Le deleghe di fatto riducono il peso delle singole
posizioni in quanto omogeneizzano nella loro reiterazione le posizioni e trovano
tra esse il comune denominatore. Il passaggio dalla base al capo del governo, o
al capo di una opposizione, ha decine di livelli di delega e quindi di
compromissione in cui le minoranze, di volta in volta, divengono sempre meno
incidenti sulle scelte operate.
Il partito, il movimento organizzato, le avanguardie, l'imposizione delle
linee, i leader, le carriere politiche compongono uno scenario cupo da cui e'
necessario liberarsi anche se si ritiene che un'azione strutturata
gerarchicamente sia maggiormente efficace: potra' pure esserlo ma al prezzo di
snaturare gli obiettivi e le forme di partenza. L'agire individuale si coordina
in un agire comune con relazioni paritetiche, non gerarchiche e non impositive.
Un modo di relazionarsi da cui puo' anche scaturire una organizzazione, ma una
organizzazione "leggera" in cui vi sia autonomia e responsabilita' delle scelte
e che sia retta dal comune denominatore della coerenza e dell'obiettivo di
criticita' rispetto alle situazioni.
*
Ridurre, rallentare, riflettere
Una azione imprescindibile e' ridurre i consumi ed in questo gli abitanti
del mondo occidentale hanno una grande possibilita' di essere attivi. Ridurre
gli acquisti riduce la richiesta di merci e l'importanza del mercato, riduce lo
spreco di energia; rallentare i tempi delle azioni e degli spostamenti, visto
che piu' velocemente ci si muove e piu' si consuma: la trappola del tempo e'
strumento di mercato; riflettere sulle cose che si fanno, su ogni gesto, sul
come e il perche' si compie. Nell'acquisto operare una distinzione critica tra
le merci, boicottare i prodotti non corretti (eticamente, socialmente,
ambientalmente), indirizzare il mercato. Acquisire prodotti da soggetti
conosciuti, piccoli produttori, e non dalle multinazionali.
*
Individuare e sostenere delle realta' che per la loro esistenza sono dei
limitatori del sistema
Vi e' una diffusa serie di azioni che, anche solo per essere attuate,
limitano la diffusione del modello. Ad esempio l'autoproduzione dei cibi o la
riparazione dei prodotti. Tali azioni possono essere svolte dalle persone piu'
diverse, ma sono intrinsecamente conflittuali, anche senza diretta
consapevolezza, nei confronti dei principi che regolano questo modello.
Sostenerle e' fondamentale.
*
Contribuire alla ricomposizione delle comunita'
Stare nei luoghi, relazionarsi con essi e con le comunita', utilizzare le
capacita' tecniche di esse e mettere a disposizione le proprie. Contribuire a
renderle autonome o maggiormente indipendenti.
*
Confrontarsi, uscire dalle case, parlare, sentire, inventare
Parlare delle cose semplicemente, con chiarezza, stimolando proprio quelle
persone che sembrano avere gia' preso una posizione allineata.
Contribuire a togliere i pregiudizi e le abitudini indotte. Ritornare ad
essere soggetti attivi, propositivi, disponibili. La propria presenza, il
proprio essere e' un elemento politico fondamentale che trova modo di sostenere
ipotesi alternative al modello dato se relazionato creativamente e positivamente
con altri.
*
6. Fonti e riferimenti
1. Undp (1998), Rapporto 1998 su Lo sviluppo umano. I consumi ineguali,
Rosemberg & Sellier, Torino.
2. Brown L.R., Flavin C., French H. (2000), State of the World, Edizioni
Ambiente, Milano.
3. Gesualdi F. (1999), Manuale per un consumo responsabile, Feltrinelli,
Milano.
4. Brown L.R., Flavin C., French H. (2001), State of the World, Edizioni
Ambiente, Milano.
5. Nanni A. (1997), Economica leggera, Emi, Bologna.
6. Shiva V. (1999), Biopirateria, Cuen, Napoli.
7. Wallach L., Sforza M. (2000), Wto, Feltrinelli, Milano.
8. Gallino L. (2000), Globalizzazione e disuguaglianze, Laterza,
Bari.
9. Brecher J., Costello T. (1996), Contro il capitale globale, Feltrinelli,
Milano.
10. Istituto del Tercer Mundo (1999), Guida del Mondo 1999/2000, Emi,
Bologna.
11. Wackernagel M., Rees W.E. (2000), L'impronta ecologica, Edizioni
Ambiente, Milano.
12. Centro nuovo modello di sviluppo (2000), Guida al consumo critico, Emi,
Bologna.
13. Brown L.R., Renner M., Halweil (2000), Vital Signs, Edizioni Ambiente,
Milano.
14. George S, Sabelli F. (1994), Crediti senza frontiere, Edizioni Gruppo
Abele, Torino.
15. Chossudovsky M. (1998), La globalizzazione della poverta', Edizioni
Gruppo Abele, Torino.
16. Undp (1999), Human development Report 1999, Oxford University Press,
Oxford.
17. The economist (1999), Il mondo in cifre 1999, Interazionale Editore,
Roma.
18. Amoroso B. (1996), Della globalizzazione, La Meridiana, Molfetta.
19. Andreff W. (2000), Le multinazionali globali, Asterios Editore,
Trieste.
*
Altri riferimenti
Amnesty International (2000), Diritti umani e ambiente, Ecp, Firenze.
Bologna G., Gesualdi F., Piazza F., Saroldi A. (2000), Invito alla
sobrieta' felice, Emi, Bologna.
Bove' J., Dufour F. (2000), Il mondo non e' in vendita, Feltrinelli,
Milano.
Centro nuovo modello di sviluppo (1996), Boycott!, Macro Edizioni,
Forli'.
Celli G., Marmiroli N., Verga I. (2000), I semi della discordia, Edizioni
Ambiente, Milano.
Chomsky N. (1999), Sulla nostra pelle, Marco Tropea Editore, Milano.
French H. (2000), Ambiente e globalizzazione, Edizioni Ambiente,
Milano.
Masullo A. (1998), Il pianeta di tutti, Emi, Bologna.
Meloni M. (2000), La battaglia di Seattle, Editrice Berti, Milano.
Renner M. (1999), State of the War, Edizioni Ambiente, Milano.
Rifkin J. (1998), Il secolo biotech, Baldini & Castoldi, Milano.
Robertson R. (1999), Globalizzazione, Asterios Editore, Trieste.
Spybey T. (1997), Globalizzazione e societa' mondiale, Asterios Editore,
Trieste.
Vaccaro S. (a cura di) (1999), Il pianeta unico, Eleuthera,
Milano.
2. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE AL MEGA-AEROPORTO
DI VITERBO E S'IMPEGNA PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO
Per informazioni e contatti: Comitato che si oppone
al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo,
in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti:
e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org
Per contattare direttamente la portavoce del
comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at gmail.com
Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it
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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in
cammino"
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione:
strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 344 del 4 settembre
2010
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