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Legalita' e' umanita'. 51
- Subject: Legalita' e' umanita'. 51
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Sun, 27 Sep 2009 18:35:21 +0200
- Importance: Normal
===================== LEGALITA' E' UMANITA' ===================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Numero 51 del 27 settembre 2009 In questo numero: 1. Una lettera aperta al Presidente della Repubblica per richiedere un suo urgente intervento 2. Modello di esposto recante la notitia criminis concernente varie fattispecie di reato configurate da misure contenute nella legge 15 luglio 2009, n. 94 3. Modello di esposto recante la notitia criminis concernente il favoreggiamento dello squadrismo 4. Cosa fare 5. Carlo Lania: Il Ministro del colpo di stato razzista aggredisce i magistrati fedeli alla Costituzione della Repubblica Italiana 6. Stefano Liberti: Il governo italiano mente, le deportazioni in Libia sono illegali 1. APPELLI. UNA LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA PER RICHIEDERE UN SUO URGENTE INTERVENTO Al Presidente della Repubblica per richiedere un suo urgente intervento * Egregio Presidente, il ministro dell'Interno ed altri esponenti del governo hanno rilasciato nei giorni scorsi dichiarazioni scandalosamente tracotanti, illegittime, menzognere e tendenziose tese ad insultare ed aggredire i magistrati che hanno sollevato eccezioni di costituzionalita' in relazione alle misure razziste contenute nella nuova legge 94/2009. * Tale aggressione da parte di esponenti del potere esecutivo contro la magistratura e' particolarmente virulenta ed ignobile, poiche' mira sia ad intimidire direttamente i titolari della funzione giudiziaria, sia a far credere all'opinione pubblica piu' disinformata che il potere giudiziario stia venendo meno ai suoi doveri, mentre e' del tutto palese che la magistratura sta semplicemente svolgendo il ruolo che ad essa precisamente compete nelle esatte forme previste dall'ordinamento. * Peraltro l'incostituzionalita' e finanche l'antigiuridicita' delle misure razziste, schiaviste e squadriste contenute nella legge 94/2009 sono cosi' palesi che decine di migliaia di cittadini hanno sottoscritto appelli che le hanno denunciate come tali, e pressoche' tutte le sedi giudiziarie d'Italia sono state raggiunte da esposti che segnalano l'illegalita' di quelle abominevoli misure. Del resto, Lei stesso nella sua lettera all'esecutivo ed ai presidenti del Parlamento del 15 luglio 2009 aveva posto espliciti ed inequivocabili rilievi in merito, nella sostanza coincidenti od analoghi a quelli posti dai magistrati che hanno sollevato le eccezioni di costituzionalita'. Rilievi che in larga misura coincidono con quelli esposti nell'appello del 25 giugno 2009 contro l'introduzione dei reati di ingresso e soggiorno illegale dei migranti, appello promosso e sottoscritto da molti illustri giuristi, e che recava anche le firme autorevolissime di due presidenti emeriti della Corte Costituzionale, Valerio Onida e Gustavo Zagrebelsky. Appello che un governo stolto, ignorante e protervo non volle ascoltare. * Tutto quanto precede premesso, siamo a richiedere un Suo autorevole intervento in difesa della Costituzione, in difesa dell'indipendenza e dell'autonomia della magistratura, in difesa della separazione dei poteri (talche' l'esecutivo non prevarichi il giudiziario), e contro ogni aggressione all'ordinamento giuridico democratico sulla Costituzione della Repubblica Italiano fondato, ed ai diritti umani sanciti dalla Dichiarazione universale del 1948. * Un governo eversivo sta violando la Costituzione, sta imponendo un regime razzista, sta aggredendo la Repubblica Italiana e le nostre comuni liberta'. Lei non puo' non vedere. Lei non puo' non intervenire. Confidando in un Suo tempestivo intervento, voglia gradire distinti saluti, Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo Viterbo, 27 settembre 2009 2. UNA SOLA UMANITA'. MODELLO DI ESPOSTO RECANTE LA NOTITIA CRIMINIS CONCERNENTE VARIE FATTISPECIE DI REATO CONFIGURATE DA MISURE CONTENUTE NELLA LEGGE 15 LUGLIO 2009, N. 94 Alla Procura della Repubblica di ... Al Presidente del Tribunale di ... Al Presidente della Corte d'Appello di ... Al Presidente della Corte di Cassazione Al Presidente della Corte Costituzionale Al Sindaco del Comune di ... Al Presidente della Provincia di ... Al Presidente della Regione ... Al Questore di ... Al Prefetto di ... Al Presidente del Consiglio dei Ministri Al Presidente della Camera dei Deputati Al Presidente del Senato della Repubblica Al Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Al Presidente della Repubblica Italiana Al Presidente del Parlamento Europeo Al Presidente della Commissione Europea Al Presidente del Consiglio d'Europa Al Segretario generale delle Nazioni Unite Oggetto: Esposto recante la notitia criminis concernente varie fattispecie di reato configurate da misure contenute nella legge 15 luglio 2009, n. 94 Con il presente esposto si segnala alle istituzioni in indirizzo, al fine di attivare tutti i provvedimenti di competenza cui l'ordinamento in vigore fa obbligo ai pubblici ufficiali che le rappresentano, la notitia criminis concernente il fatto che nella legge 15 luglio 2009, n. 94, recante "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica", volgarmente nota come "pacchetto sicurezza", sono contenute varie misure, particolarmente all'art. 1 e passim, che configurano varie fattispecie di reato con specifico riferimento a: a) violazioni dei diritti umani e delle garanzie di essi sancite dalla Costituzione della Repubblica Italiana; b) violazione dei diritti dei bambini; c) persecuzione di persone non per condotte illecite, ma per mera condizione esistenziale; d) violazione dell'obbligo di soccorso ed accoglienza delle persone di cui all'art. 10 Cost.; e) violazione del principio dell'eguaglianza dinanzi alla legge. Si richiede il piu' sollecito intervento. Alle magistrature giurisdizionalmente competenti si richiede in particolare che esaminati i fatti di cui sopra procedano nelle forme previste nei confronti di tutti coloro che risulteranno colpevoli per tutti i reati che riterranno sussistere nella concreta fattispecie. L'esponente richiede altresi' di essere avvisato in caso di archiviazione da parte della Procura ex artt. 406 e 408 c. p. p. Firma della persona e/o dell'associazione esponente indirizzo luogo e data 3. UNA SOLA UMANITA'. MODELLO DI ESPOSTO RECANTE LA NOTITIA CRIMINIS CONCERNENTE IL FAVOREGGIAMENTO DELLO SQUADRISMO Alla Procura della Repubblica di ... Al Presidente del Tribunale di ... Al Presidente della Corte d'Appello di ... Al Presidente della Corte di Cassazione Al Presidente della Corte Costituzionale Al Sindaco del Comune di ... Al Presidente della Provincia di ... Al Presidente della Regione ... Al Questore di ... Al Prefetto di ... Al Presidente del Consiglio dei Ministri Al Presidente della Camera dei Deputati Al Presidente del Senato della Repubblica Al Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Al Presidente della Repubblica Italiana Al Presidente del Parlamento Europeo Al Presidente della Commissione Europea Al Presidente del Consiglio d'Europa Al Segretario generale delle Nazioni Unite Oggetto: Esposto recante la notitia criminis concernente il favoreggiamento dello squadrismo Con il presente esposto si segnala alle istituzioni in indirizzo, al fine di attivare tutti i provvedimenti di competenza cui l'ordinamento in vigore fa obbligo ai pubblici ufficiali che le rappresentano, la notitia criminis concernente il fatto che nella legge 15 luglio 2009, n. 94, recante "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica", volgarmente nota come "pacchetto sicurezza", e' contenuta una misura, quella di cui all'art. 3, commi 40-44, istitutiva delle cosiddette "ronde", che palesemente configura il favoreggiamento dello squadrismo (attivita' che integra varie fattispecie di reato), anche alla luce di pregresse inquietanti esternazioni ed iniziative di dirigenti rappresentativi del partito politico cui appartiene il Ministro dell'Interno e di altri soggetti che non hanno fatto mistero ed anzi hanno dato prova di voler far uso di tale istituto a fini di violenza privata, intimidazione e persecuzione, con palese violazione della legalita' e finanche intento di sovvertimento di caratteri e guarentigie fondamentali dell'ordinamento giuridico vigente. Si richiede il piu' sollecito intervento. Alle magistrature giurisdizionalmente competenti si richiede in particolare che esaminati i fatti di cui sopra procedano nelle forme previste nei confronti di tutti coloro che risulteranno colpevoli per tutti i reati che riterranno sussistere nella concreta fattispecie. L'esponente richiede altresi' di essere avvisato in caso di archiviazione da parte della Procura ex artt. 406 e 408 c. p. p. Firma della persona e/o dell'associazione esponente indirizzo luogo e data 4. UNA SOLA UMANITA'. COSA FARE Un esposto all'autorita' giudiziaria piu' essere presentato recandosi presso gli uffici giudiziari o presso un commissariato di polizia o una stazione dei carabinieri. Puo' essere anche inviato per posta. Deve essere firmato da una persona fisica, precisamente identificata, e deve recare un indirizzo per ogni comunicazione. * Noi proponiamo alle persone che vogliono partecipare all'iniziativa di presentare e/o inviare i due esposti che abbiamo preparato alla Procura competente per il territorio in cui il firmatario (o i firmatari - gli esposti possono essere anche sottoscritti da piu' persone) risiede, e ad altre magistrature di grado superiore (la Corte d'appello e' nel capoluogo di Regione, la Corte di Cassazione e' a Roma; sempre a Roma sono le altre istituzioni statali centrali). Proponiamo anche di inviare l'esposto al sindaco del Comune in cui si risiede (idem per il presidente della Provincia, idem per il presidente della Regione; ed analogamente per questore e prefetto che hanno sede nel capoluogo di provincia). Ovviamente i modelli di esposto da noi preparati possono essere resi piu' dettagliati se lo si ritiene opportuno. Ed altrettanto ovviamente gli esposti possono essere inviati anche ad ulteriori istituzioni. * Indirizzi cui inviare gli esposti: Naturalmente gli indirizzi delle istituzioni territoriali variano da Comune a Comune, da Provincia a Provincia e da Regione a Regione. Comunque solitamente: - l'indirizzo e-mail delle Procure e' composto secondo il seguente criterio: procura.citta'sede at giustizia.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail della Procura della Repubblica ad Agrigento e' procura.agrigento at giustizia.it (analogamente per le altre province). - L'indirizzo e-mail dei Tribunali e' composto secondo il seguente criterio: tribunale.citta'sede at giustizia.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail del Tribunale ad Agrigento e' tribunale.agrigento at giustizia.it (analogamente per le altre province). - L'indirizzo e-mail delle Prefetture e' composto secondo il seguente criterio: prefettura.citta'sede at interno.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail della Prefettura di Agrigento e' prefettura.agrigento at interno.it (analogamente per le altre province). - Sempre per le prefetture e' opportuno inviare gli esposti per e-mail anche all'indirizzo dell'Ufficio per le relazioni con il pubblico (in sigla: urp), composto secondo il seguente criterio: urp.pref_citta'sede at interno.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail dell'Urp della Prefettura di Agrigento e' urp.pref_agrigento at interno.it (analogamente per le altre province). - L'indirizzo e-mail delle Questure e' composto secondo il seguente criterio: uffgab.siglaautomobilisticacitta'sede at poliziadistato.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail della Questura di Agrigento e' uffgab.ag at poliziadistato.it (analogamente per le altre province). - Sempre per le questure e' opportuno inviare gli esposti per e-mail anche all'indirizzo dell'Ufficio per le relazioni con il pubblico (in sigla: urp), composto secondo il seguente criterio: urp.siglaautomobilisticacitta'sede at poliziadistato.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail dell'Urp della Prefettura di Agrigento e' urp.ag at poliziadistato.it (analogamente per le altre province). - E ancora per le questure e' opportuno inviare gli esposti per e-mail anche all'indirizzo dell'Ufficio per gli immigrati, composto secondo il seguente criterio: immigrazione.siglaautomobilisticacitta'sede at poliziadistato.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail dell'Ufficio per gli immigrati della Prefettura di Agrigento e' immigrazione.ag at poliziadistato.it (analogamente per le altre province). Quanto alle istituzioni nazionali: - Presidente della Corte di Cassazione: Palazzo di Giustizia, Piazza Cavour, 00193 Roma; e-mail: cassazione at giustizia.it; sito: www.cortedicassazione.it - Presidente della Corte Costituzionale: Piazza del Quirinale 41, 00187 Roma; tel. 0646981; fax: 064698916; e-mail: ccost at cortecostituzionale.it; sito: www.cortecostituzionale.it - Presidente del Consiglio dei Ministri: Palazzo Chigi, Piazza Colonna 370, 00187 Roma; tel. 0667791; sito: www.governo.it - Presidente della Camera dei Deputati: Palazzo Montecitorio, Piazza Montecitorio, 00186 Roma; tel. 0667601; e-mail: fini_g at camera.it; sito: www.camera.it - Presidente del Senato della Repubblica: Piazza Madama, 00186 Roma; tel. 0667061; e-mail: schifani_r at posta.senato.it; sito: www.senato.it - Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura: Piazza dell'Indipendenza 6, 00185 Roma; tel. 06444911; e-mail: segvpres at cosmag.it; sito: www.csm.it - Presidente della Repubblica Italiana: piazza del Quirinale, 00187 Roma; fax: 0646993125; e-mail: presidenza.repubblica at quirinale.it; sito: www.quirinale.it Quanto alle istituzioni sovranazionali: - Presidente del Parlamento Europeo: rue Wiertz 60 - Wiertzstraat 60, B-1047 Bruxelles - B-1047 Brussel (Belgium); tel. +32(0)22842005 - +32(0)22307555; sito: www.europarl.europa.eu Al Presidente della Commissione Europea: 1049 Brussels (Belgium); sito: http://ec.europa.eu/index_it.htm - Presidente del Consiglio d'Europa: Avenue de l'Europe, 67075 Strasbourg (France); tel. +33(0)388412000; e-mail: cm at coe.int; sito: www.coe.int/DefaultIT.asp - Segretario generale delle Nazioni Unite: United Nations Headquarters, Between 42nd and 48th streets, First Avenue and the East River, New York (Usa); sito: www.un.org * Gli invii per fax o per posta elettronica o attraverso gli spazi ad hoc nei siti istituzionali possono non essere ritenuti dai destinatari equipollenti all'invio postale dell'esposto: si suggerisce quindi, almeno per quanto riguarda le Procure, di inviare comunque anche copia cartacea degli esposti per posta ordinaria (preferenzialmente per raccomandata). Ma poiche' ormai crediamo di aver gia' raggiunto con almeno un invio gran parte delle Procure, chi non avesse tempo ed agio di procedere agli invii cartacei per posta ordinaria puo' limitarsi all'invio per e-mail, che costituira' comunque un sostegno visibile e rilevante all'iniziativa. * Ovviamente e' opportuno che gli esposti siano inviati anche a mezzi d'informazione, movimenti democratici, persone interessate: una delle funzioni dell'iniziativa e' anche quella di ampliare la mobilitazione contro il colpo di stato razzista informandone l'opinione pubblica e coinvolgendo piu' persone, piu' associazioni e piu' istituzioni che sia possibile nell'impegno in difesa della legalita', della Costituzione della Repubblica Italiana, dei diritti umani di tutti gli esseri umani. * Infine preghiamo tutte le persone che presenteranno esposti di comunicarcelo per e-mail all'indirizzo: nbawac at tin.it Grazie a tutte e tutti, e buon lavoro. 5. UNA SOLA UMANITA'. CARLO LANIA: IL MINISTRO DEL COLPO DI STATO RAZZISTA AGGREDISCE I MAGISTRATI FEDELI ALLA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA [Dal quotidiano "Il manifesto" del 26 settembre 2009 col titolo "Cecchini. Maroni 'avvisa' i giudici buonisti" e il sommario "Il ministro degli Interni furioso per le eccezioni di costituzionalita' sollevate alla sua legge contro gli immigrati chiede l'intervento del Csm: Che replica: 'Non spetta a noi'. L'Anm: 'Da Maroni parole inaccettabili'. Il ministro: 'Un reato non applicare il reato di clandestinita'. La legge e' chiarissima, intervenga il Csm'"] Il ministro degli Interni Roberto Maroni minaccia i magistrati che si permettono di avere dubbi su come interpretare correttamente il nuovo reato di clandestinita'. "Il reato di immigrazione clandestina e' chiarissimo", ha detto ieri il titolare del Viminale. "Non puo' esistere che un magistrato dica che una legge e' incomprensibile e quindi la interpreti in un modo o nell'altro. La legge e' chiarissima e se un magistrato non la applica dovrebbe intervenire il Csm o un altro magistrato, perche' non applicare la legge e' un reato". Torna dunque ad alzarsi la tensione tra il Viminale e la magistratura sul reato di clandestinita'. Per attaccare le toghe, Maroni sceglie la festa del Pdl in corso a Milano. Il suo e' uno sfogo dovuto ai pessimi risultati ottenuti da quando, l'8 agosto scorso, il reato di immigrazione clandestina e' entrato in vigore con la nuova legge sulla sicurezza. Anziche' veder sfilare i clandestini nei tribunali, come sarebbe piaciuto al Carroccio, in alcuni casi sono state sollevate eccezioni di costituzionalita' da parte dei difensori degli immigrati e delle stesse procure che di fatto rischiano adesso di bloccare l'applicazione della legge. Un esito che ha fatto saltare i nervi al titolare del Viminale. "Le leggi vengono fatte dal parlamento e la magistratura deve applicarle - si e' sfogato Maroni-. E' ovvio che qualunque cosa si faccia c'e' sempre qualcuno che e' contrario. E' pero' strano quando a dire queste cose sono i magistrati". Invocato da Maroni, anche il Consiglio superiore della magistratura - chiamato a intervenire contro i magistrati dubbiosi - prende la parola. Ma lo fa per contraddire clamorosamente il ministro. "Non compete al Csm intervenire sulla libera interpretazione della legge da parte dei magistrati - ha detto il consigliere laico di controsinistra Mario Volpi -: qualora si fosse di fronte ad un'abnorme interpretazione della legge, la competenza sarebbe dei titolari dell'azione disciplinare", vale a dire il ministro della Giustizia e il pg della Cassazione. Dura anche l'Anm, l'associazione nazionale dei magistrati, che definisce quelle del ministro come "parole inaccettabili". I casi che hanno fatto arrabbiare Maroni sono avvenuti in molte procure - da Torino ad Agrigento - in cui e' stata messa in rilievo la possibili incostituzionalita' del nuovo reato. A Bologna, in particolare, il reggente della procura Massimiliano Serpi ha evidenziato quattro possibili punti di contrasto con la Costituzione: la diseguaglianza di trattamento di fronte alla legge tra chi entra illegalmente nel nostro paese sapendo di commettere un reato e chi, invece, gia' si trovava in Italia e si e' visto scadere il permesso di soggiorno; l'impossibilita' di lasciare legalmente l'Italia per chi volesse farlo, visto che rischierebbe di essere fermato e processato; e la differenza di trattamento tra le badanti, per le quali il governo ha previsto una sanatoria, e tutti gli altri lavoratori. Ma anche il rischio che si crei un corto circuito tra giustizia amministrativa e penale, impedendo il buon andamento dell'amministrazione (articolo 92) e l'impossibilita' che la pena serva alla rieducazione del condannato come prevede sempre la Costituzione. Da parte del ministro della Giustizia Alfano ieri sera non si era levata neanche una parola in difesa dell'autonomia dei magistrati. L'attacco di Maroni ha invece suscitato com'era prevedibile le reazioni dell'opposizione. "Maroni attacca i magistrati per coprire la farraginosita' e l'incongruenza del suo provvedimento", e' la risposta di Lanfranco Tenaglia. "La norma sugli immigrati e' tecnicamente inapplicabile - ha proseguito il responsabile Giustizia del Pd -. E' una legge fatta male, e' incostituzionale, tecnicamente inapplicabile e produce solo aggravi per i tribunali. L'attacco e' pura propaganda: si aggredisce per nascondere la pochezza dell'ennesima legge-porcata". Anche Rosy Bindi punta soprattutto sull'inapplicabilita' della norma: "Ogni studente del primo anno di legge - ironizza la vicepresidente della Camera - sa che qualunque legge per essere applicata va interpretata. Forse l'avvocato Maroni e' da troppo tempo lontano dai banchi dell'Universita' e da un'aula di tribunale. Ma cio' che allarma e' che da ministro Maroni non abbia ancora imparato che il fondamento della democrazia e' la separazione dei poteri e che nella nostra Costituzione la magistratura e' autonoma e indipendente". 6. UNA SOLA UMANITA'. STEFANO LIBERTI: IL GOVERNO ITALIANO MENTE, LE DEPORTAZIONI IN LIBIA SONO ILLEGALI [Dal quotidiano "Il manifesto" del 26 settembre 2009 col titolo "Respinti in Libia" e il sottotitolo "Il governo: 'Nessuno ha chiesto asilo'. L'Onu smentisce"] Nel corso delle operazioni di respingimento in mare, l'Italia "ha sempre operato in conformita' al principio del 'non refoulment' poiche' non ha negato ai clandestini intercettati la possibilita' di chiedere asilo". Questo si legge nella lettera che il governo italiano ha inviato alla Commissione europea, in risposta ai dubbi espressi da commissario alla giustizia e sicurezza interna Jacques Barrot. Secondo quanto riferito dai responsabili delle operazioni in mare, le persone ai bordo dei barconi "non hanno chiesto alcuna forma di protezione ne' fatto sapere di essere perseguitati nel loro paese". Un'affermazione abbastanza singolare, dal momento che gran parte dei respinti provengono da Eritrea e Somalia e che, secondo quanto raccontato anche al "Manifesto" da uno dei respinti, "gli italiani ci hanno ingannato, dicendoci inizialmente che ci avrebbero portato in Sicilia. Ci hanno invece riportato in Libia". Ancora per giustificare il proprio operato, il governo sostiene che la Libia, pur non avendo aderito alla convenzione di Ginevra sui rifugiati, ha ratificato la convenzione dell'Unione africana sui rifugiati, che "impegna la Libia a garantire protezione non solo ai perseguitati, ma a tutti coloro che provengono da aree a rischio". Un impegno che la Libia e' ben lungi dal rispettare: centinaia di eritrei sono attualmente detenuti - e da anni - nel centro di detenzione di Misratah. A smentire ulteriormente il governo italiano e' arrivato l'Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati (Unhcr), che ha a sua volta raccolto le testimonianze dei respinti. Alcuni di loro hanno raccontato che le autorita' italiane sulle motovedette "non avrebbero chiesto la nazionalita' delle persone ne' le motivazioni che le hanno spinte a partire", ha detto la portavoce dell'Unhcr Laura Boldrini. ===================== LEGALITA' E' UMANITA' ===================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Numero 51 del 27 settembre 2009 Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). 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