[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Minime. 956
- Subject: Minime. 956
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Sun, 27 Sep 2009 00:51:44 +0200
- Importance: Normal
NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO Numero 956 del 27 settembre 2009 Notizie minime della nonviolenza in cammino proposte dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Sommario di questo numero: 1. Il governo del colpo di stato razzista aggredisce la magistratura fedele alla Costituzione della Repubblica Italiana 2. "Agi": Il prestigioso magistrato Livio Pepino chiede al Consiglio superiore della magistratura di difendere i magistrati fedeli alla Costituzione della Repubblica Italiana aggrediti dal Ministro del colpo di stato razzista 3. "Ansa": Il prestigioso magistrato Livio Pepino chiede al Consiglio superiore della magistratura di difendere i magistrati fedeli alla Costituzione della Repubblica Italiana aggrediti dal Ministro del colpo di stato razzista 4. "Televideo Rai": Il prestigioso magistrato Livio Pepino chiede al Consiglio superiore della magistratura di difendere i magistrati fedeli alla Costituzione della Repubblica Italiana aggrediti dal Ministro del colpo di stato razzista 5. Gian Guido Vecchi: La Chiesa contro il razzismo 6. Ascanio Celestini: Accade a Viterbo 7. Modello di esposto recante la notitia criminis concernente varie fattispecie di reato configurate da misure contenute nella legge 15 luglio 2009, n. 94 8. Modello di esposto recante la notitia criminis concernente il favoreggiamento dello squadrismo 9. Cosa fare 10. Movimento Nonviolento: 2 ottobre 2009, Giornata internazionale della nonviolenza. Iniziativa comune del Movimento Nonviolento in ogni regione d'Italia 11. Emily Bronte: Mese per mese, anno dopo anno 12. La "Carta" del Movimento Nonviolento 13. Per saperne di piu' 1. EDITORIALE. IL GOVERNO DEL COLPO DI STATO RAZZISTA AGGREDISCE LA MAGISTRATURA FEDELE ALLA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Il governo del colpo di stato razzista aggredisce ora anche la magistratura fedele alla Costituzione della Repubblica Italiana. Ogni persona di volonta' buona si impegni in difesa della legalita' costituzionale, della Repubblica democratica, dell'umanita', e contribuisca a denunciare, contrastare e sconfiggere il colpo di stato razzista. Ogni organizzazione democratica si impegni in difesa della legalita' costituzionale, della Repubblica democratica, dell'umanita', e contribuisca a denunciare, contrastare e sconfiggere il colpo di stato razzista. Ogni istituzione fedele alla Costituzione della Repubblica Italiana si impegni in difesa della legalita' costituzionale, della Repubblica democratica, dell'umanita', e contribuisca a denunciare, contrastare e sconfiggere il colpo di stato razzista. * Il governo del colpo di stato razzista aggredisce ora anche la magistratura fedele alla Costituzione della Repubblica Italiana. Occorre difendere la democrazia, le istituzioni, lo stato di diritto ed ogni singolo essere umano dall'assalto golpista del governo dell'eversione dall'alto che vuole imporre in Italia il regime dell'apartheid, che vuole cancellare la separazione dei poteri alla base della civilta' giuridica e del costituzionalismo moderno, che vuole imporre la dittatura razzista e schiavista dei violenti e dei corrotti. Occorre un'insurrezione nonviolenta in difesa della legalita', della Costituzione della Repubblica Italiana, della civilta' giuridica, dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre un'insurrezione nonviolenta contro il colpo di stato razzista. * Il governo del colpo di stato razzista aggredisce ora anche la magistratura fedele alla Costituzione della Repubblica Italiana. Occorre denunciare, contrastare e sconfiggere il tentativo eversivo, criminale e schiavista. Il popolo italiano salvi la Repubblica Italiana e la liberta' e i diritti di tutti e di ciascuno respingendo lo scellerato colpo di stato razzista. Con la forza della verita'. Con la forza della legalita'. Con la forza dell'ordinamento giuridico. Con la forza della democrazia. Con la forza della nonviolenza. Legalita' e' umanita'. Civilta' e' convivenza. Ogni essere umano ha diritto alla vita. Che viva la Costituzione. Che viva la Repubblica Italiana. 2. DINANZI AL COLPO DI STATO RAZZISTA. "AGI": IL PRESTIGIOSO MAGISTRATO LIVIO PEPINO CHIEDE AL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA DI DIFENDERE I MAGISTRATI AGGREDITI DAL MINISTRO DEL COLPO DI STATO RAZZISTA [Dall'Agenzia Giornalistica Italia (Agi) riprendiamo la seguente nota dal titolo "Immigrati: Pepino (Md), Csm tuteli Pm dopo parole Maroni"] Roma, 26 settembre - Il consigliere togato di Magistratura Democratica Livio Pepino ha chiesto l'apertura al Csm di una pratica a tutela dei magistrati dopo le dichiarazioni rese dal ministro dell'Interno Roberto Maroni sull'applicazione del reato di immigrazione clandestina. Il togato chiede che vengano tutelati quei magistrati che hanno sollevato questione di costituzionalita' della nuova normativa. 3. DINANZI AL COLPO DI STATO RAZZISTA. "ANSA": IL PRESTIGIOSO MAGISTRATO LIVIO PEPINO CHIEDE AL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA DI DIFENDERE I MAGISTRATI AGGREDITI DAL MINISTRO DEL COLPO DI STATO RAZZISTA [Da un piu' ampio "lancio" dell'agenzia di stampa "Ansa" riprendiamo la seguente nota dal titolo "Csm tuteli Pm, da Maroni pressioni indebite"] Le dichiarazioni del ministro Maroni costituiscono un'"indebita pressione tesa a turbare il sereno e indipendente esercizio della giurisdizione". E' quanto scrive il consigliere del Csm Livio Pepino nella sua richiesta di apertura di una pratica a tutela dei pm che hanno eccepito la costituzionalita' del reato di immigrazione clandestina e dei giudici che sulla questione dovranno pronunciarsi. "Leggo sui quotidiani di oggi - dice Livio Pepino - sorprendenti dichiarazioni del ministro dell'Interno Maroni che, con evidente riferimento ai dubbi di costituzionalita' avanzati da alcune Procure in merito al reato di immigrazione clandestina sollecita il Csm ad intervenire". "Tali dichiarazioni - aggiunge il magistrato - si inseriscono in un clima di diffusa (e, ovviamente, legittima) critica, ad opera di alcune parti politiche, nei confronti dei pubblici ministeri che hanno chiesto al giudice di pace di sollevare questioni di legittimita' costituzionale sul punto". Secondo Pepino "non puo' sfuggire, peraltro, la particolarita' delle dichiarazioni del ministro, componente di un governo che, attraverso il guardasigilli ha, tra l'altro, la competenza in materia disciplinare. Questa particolarita', insieme ai toni delle dichiarazioni, conferisce alle stesse un evidente carattere di indebita pressione tesa a turbare il sereno e indipendente esercizio della giurisdizione". "Cio' appare ancora piu' grave - sottolinea - data la 'precarieta'' dei giudici di pace cui e', in questa fase, attribuita la decisione sulla questione in esame". "Per questo sembrano ricorrere nel caso - prosegue - i presupposti per una tutela ai sensi dell'art. 21 bis del regolamento del Consiglio, i cui destinatari immediati sono i pubblici ministeri che hanno proposto questioni di costituzionalita' e i giudici chiamati a pronunciarsi sul punto. Chiedo conseguentemente l'apertura presso la Prima Commissione di una pratica tesa ad accordare tale tutela". 4. DINANZI AL COLPO DI STATO RAZZISTA. "TELEVIDEO RAI": IL PRESTIGIOSO MAGISTRATO LIVIO PEPINO CHIEDE AL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA DI DIFENDERE I MAGISTRATI AGGREDITI DAL MINISTRO DEL COLPO DI STATO RAZZISTA [Dal Televideo Rai riprendiamo la seguente notizia dal titolo "Immigrazione, chiesta a Csm tutela Pm"] Il togato di Magistratura democratica, Livio Pepino, ha chiesto al Csm di aprire una pratica a tutela dei magistrati che hanno sollevato la questione di costituzionalita' per il reato di clandestinita'. La questione e' stata posta dopo le accuse del ministro Maroni ai magistrati di non applicare la legge. Le dichiarazioni del ministro - sottolinea Pepino - costituiscono una'"indebita pressione tesa a turbare il sereno e indipendente esercizio della giurisdizione". 5. UNA SOLA UMANITA'. GIAN GUIDO VECCHI: LA CHIESA CONTRO IL RAZZISMO [Dal "Corriere della sera" del 25 settembre 2009 col titolo "La Chiesa su immigrati e rifugiati: Assurdo negare la societa' multietnica"] L'intervista e' ampia, un'intera pagina dell'"Osservatore Romano" di oggi. Il titolo secco: "Il dovere della solidarieta' verso i rifugiati e i migranti". L'arcivescovo Antonio Maria Veglio', presidente del Pontificio consiglio per i migranti e gli itineranti, riassume sul quotidiano della Santa Sede la posizione vaticana in tema di asilo, "un diritto umano fondamentale", e immigrazione. Spiega che l'"Europa presenta gia' un volto multietnico, multireligioso e multiculturale", e non la manda a dire: "Negare la metamorfosi che sta avvenendo a livello internazionale non solo e' un'assurdita' - smentita comunque dalla realtà dei fatti - ma e' anche una scelta pericolosa e irresponsabile, perche' non accetta di gestire un fenomeno che ha gia' assunto tratti strutturali e globali, cercando di favorirne gli aspetti positivi e di ridurre quelli negativi". L'intervista - preparata peraltro da giorni - arriva all'indomani dell'udienza chiesta da Bossi al segretario di Stato vaticano, Tarcisio Bertone. Era stata la Lega, con Calderoli, a sostenere che "le parole di Veglio' non sono quelle del Vaticano" quando in agosto l'arcivescovo invito' a rispettare "sempre" i diritti dei migranti. Considerazioni, quelle del ministro leghista, "offensive e inaccettabili", aveva replicato Veglio'. E lo stesso direttore dell'"Osservatore", Giovanni Maria Vian, aveva parlato di "impudenza". La Lega ha poi voluto rimediare alle tensioni. Certo, considera l'arcivescovo, esiste un problema di "legalita' e sicurezza", anche se nelle "societa' aperte" e democratiche "e' quasi impossibile non correre rischi". Proprio per questo, dice, occorrono "politiche lungimiranti" ("Quali orientamenti stanno indirizzando la gestione del fenomeno migratorio, in maniera lungimirante e non populista?") e leggi adeguate a un fenomeno globale. "Un eccessivo apparato di sicurezza" lede "la liberta'" dei cittadini. E ancora, ad esempio, "un'eccessiva chiusura delle frontiere determina l'aumento dell'immigrazione irregolare e alimenta le organizzazioni malavitose che trafficano esseri umani". Allo stesso modo, il mancato inserimento dei figli degli immigrati nella scuola "crea insuccesso e abbandono" e non fa che alimentare "disagio e devianza". Lo stesso vale per le case, con il rischio di creare "ghetti". Il problema e' che "le paure dei cittadini possono essere alimentate o sottaciute" da "chi amministra la cosa pubblica" anche "in risposta a propri interessi". Soprattutto, quando gli chiedono se sia in pericolo "l'identita' cristiana", l'arcivescovo risponde che "il rischio esiste sempre" ma l'immigrazione "e' piu' uno stimolo che una minaccia" e il pericolo arriva "piuttosto" dal "processo di avanzata secolarizzazione": e' l'Europa che sta costruendo "una societa' senza Dio", e gli immigrati di altre religioni guardano con sospetto il cristianesimo quando "si lascia identificare con uno stile di vita che lo contraddice". Quanto al diritto di asilo in se', nei "recenti Paesi di rifugio" come l'Italia "il rifugiato e' ancora troppe volte confuso con l'immigrato per motivi economici e non gode dei dovuti sostegni sociali". Se non perseguitati, molti scappano da situazioni "che rendono la vita impossibile". Mentre le legislazioni in Europa "si fanno sempre piu' restrittive". In generale, considera il responsabile vaticano per l'immigrazione, il problema e' educativo: le stesse chiese sono invitate a "sensibilizzare cittadini e societa' al rispetto dei diritti e della dignita' della persona" e dare "un'adeguata formazione cristiana". Di integrazione si e' parlato anche a conclusione del consiglio permanente della Cei. "Pochi sanno che gli immigrati di religione cristiana ortodossa, in Italia, hanno superato in numero quelli di fede musulmana", spiega un vescovo. "I rumeni hanno oggi una loro diocesi, i russi un'amministrazione apostolica". Ma talvolta non basta, di qui la decisione di preparare una sorta di vademecum per le parrocchie su come accogliere i fedeli di una Chiesa che e' apostolica. Nessun proselitismo, "invitiamo le chiese dei Paesi dell'Est a mandare i loro preti, vogliamo che la loro confessione sia viva". Ma "in caso di necessita', se lo desiderano e secondo le norme ecumeniche", gli ortodossi "possono partecipare alla messa cattolica, fare la comunione, al limite chiedere di battezzare i figli". 6. RIFLESSIONE. ASCANIO CELESTINI: ACCADE A VITERBO [Dal quotidiano "l'Unita'" del 26 settembre 2009 col titolo "Contro il razzismo? Bastasse un collirio..."] "celestini boia". E' scritto accanto all'entrata del teatro. Me l'avevano detto che a Viterbo ci avrebbero accolto con un po' di scritte sui muri e un bel numero di foglietti attaccati ovunque. Siamo partiti da Roma con l'ansia per il debutto e mentre ci prendiamo un caffe' a Vetralla mi chiamano dall'Arci per dirmi che trovero' la citta' impiastricciata di scritte. Chiedo "di che tipo?", rispondono "di tutti" e infatti e' proprio cosi'. C'e' "l'unico vero razzismo e' il tuo insensato antifascismo", che e' una bella capriola linguistica per dire che i fascisti sarebbero antirazzisti, ma anche "celestini ndongheta", che significa scemo o qualcosa del genere, "celestini buffone" e "ascanio celestini bamboccio", oltre a tutta una serie sullo spettacolo che faro' al teatro Genio per l'Arci tipo "tutto esaurito per la prima di un fallito" e "celestini fa li sordi sull'immigrato". Perche' stasera (ieri per chi legge, ndr) a Viterbo porto un po' di racconti sul razzismo. Una decina di personaggi che raccontano il proprio disgusto per "negri, froci e mignotte". Lo raccontano cosi', con le parole che usano tutti i giorni per parlare di immigrazione, omosessualita' e prostituzione. Nel pomeriggio, prima che il comune mandi qualcuno a passare una mano di vernice faccio in tempo a farmi un giro e cercarmi anche le altre. Leggo i volantini appiccicati ovunque. C'e' scritto che bisogna abolire i Cpt, bloccare i flussi migratori, rimpatriare i clandestini e si indicano come cause della societa' "multirazzista", i comunisti, la caritas e le multinazionali. Davanti a un muro su cui c'e' scritto il mio nome con la vernice spray una donna chiede "ma chi l'ha fatti 'sti scarabocchi?", un tipo gli dice che sono stati "quelli di estrema destra". "Cioe' l'extracomunitari?" chiede lei... Insomma c'e' un po' di confusione. E non e' proprio questo il razzismo? Si mischiano le carte fino a quando tra stranieri e estremisti non c'e' piu' differenza, cosi' come non ce n'e' tra multinazionali e comunisti, tra razzisti e cattolici. Pero' basta averci la pelle un po' piu' scura o un po' piu' gialla, basta averci il documento con la bandierina di un altro paese che si diventa un ladro, un assassino, uno stupratore, uno che viene a rubarti il lavoro o semplicemente un pezzente da scacciare. E' la sottocultura della trave e della pagliuzza. Forse e' il momento di usare il collirio. 7. UNA SOLA UMANITA'. MODELLO DI ESPOSTO RECANTE LA NOTITIA CRIMINIS CONCERNENTE VARIE FATTISPECIE DI REATO CONFIGURATE DA MISURE CONTENUTE NELLA LEGGE 15 LUGLIO 2009, N. 94 Alla Procura della Repubblica di ... Al Presidente del Tribunale di ... Al Presidente della Corte d'Appello di ... Al Presidente della Corte di Cassazione Al Presidente della Corte Costituzionale Al Sindaco del Comune di ... Al Presidente della Provincia di ... Al Presidente della Regione ... Al Questore di ... Al Prefetto di ... Al Presidente del Consiglio dei Ministri Al Presidente della Camera dei Deputati Al Presidente del Senato della Repubblica Al Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Al Presidente della Repubblica Italiana Al Presidente del Parlamento Europeo Al Presidente della Commissione Europea Al Presidente del Consiglio d'Europa Al Segretario generale delle Nazioni Unite Oggetto: Esposto recante la notitia criminis concernente varie fattispecie di reato configurate da misure contenute nella legge 15 luglio 2009, n. 94 Con il presente esposto si segnala alle istituzioni in indirizzo, al fine di attivare tutti i provvedimenti di competenza cui l'ordinamento in vigore fa obbligo ai pubblici ufficiali che le rappresentano, la notitia criminis concernente il fatto che nella legge 15 luglio 2009, n. 94, recante "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica", volgarmente nota come "pacchetto sicurezza", sono contenute varie misure, particolarmente all'art. 1 e passim, che configurano varie fattispecie di reato con specifico riferimento a: a) violazioni dei diritti umani e delle garanzie di essi sancite dalla Costituzione della Repubblica Italiana; b) violazione dei diritti dei bambini; c) persecuzione di persone non per condotte illecite, ma per mera condizione esistenziale; d) violazione dell'obbligo di soccorso ed accoglienza delle persone di cui all'art. 10 Cost.; e) violazione del principio dell'eguaglianza dinanzi alla legge. Si richiede il piu' sollecito intervento. Alle magistrature giurisdizionalmente competenti si richiede in particolare che esaminati i fatti di cui sopra procedano nelle forme previste nei confronti di tutti coloro che risulteranno colpevoli per tutti i reati che riterranno sussistere nella concreta fattispecie. L'esponente richiede altresi' di essere avvisato in caso di archiviazione da parte della Procura ex artt. 406 e 408 c. p. p. Firma della persona e/o dell'associazione esponente indirizzo luogo e data 8. UNA SOLA UMANITA'. MODELLO DI ESPOSTO RECANTE LA NOTITIA CRIMINIS CONCERNENTE IL FAVOREGGIAMENTO DELLO SQUADRISMO Alla Procura della Repubblica di ... Al Presidente del Tribunale di ... Al Presidente della Corte d'Appello di ... Al Presidente della Corte di Cassazione Al Presidente della Corte Costituzionale Al Sindaco del Comune di ... Al Presidente della Provincia di ... Al Presidente della Regione ... Al Questore di ... Al Prefetto di ... Al Presidente del Consiglio dei Ministri Al Presidente della Camera dei Deputati Al Presidente del Senato della Repubblica Al Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Al Presidente della Repubblica Italiana Al Presidente del Parlamento Europeo Al Presidente della Commissione Europea Al Presidente del Consiglio d'Europa Al Segretario generale delle Nazioni Unite Oggetto: Esposto recante la notitia criminis concernente il favoreggiamento dello squadrismo Con il presente esposto si segnala alle istituzioni in indirizzo, al fine di attivare tutti i provvedimenti di competenza cui l'ordinamento in vigore fa obbligo ai pubblici ufficiali che le rappresentano, la notitia criminis concernente il fatto che nella legge 15 luglio 2009, n. 94, recante "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica", volgarmente nota come "pacchetto sicurezza", e' contenuta una misura, quella di cui all'art. 3, commi 40-44, istitutiva delle cosiddette "ronde", che palesemente configura il favoreggiamento dello squadrismo (attivita' che integra varie fattispecie di reato), anche alla luce di pregresse inquietanti esternazioni ed iniziative di dirigenti rappresentativi del partito politico cui appartiene il Ministro dell'Interno e di altri soggetti che non hanno fatto mistero ed anzi hanno dato prova di voler far uso di tale istituto a fini di violenza privata, intimidazione e persecuzione, con palese violazione della legalita' e finanche intento di sovvertimento di caratteri e guarentigie fondamentali dell'ordinamento giuridico vigente. Si richiede il piu' sollecito intervento. Alle magistrature giurisdizionalmente competenti si richiede in particolare che esaminati i fatti di cui sopra procedano nelle forme previste nei confronti di tutti coloro che risulteranno colpevoli per tutti i reati che riterranno sussistere nella concreta fattispecie. L'esponente richiede altresi' di essere avvisato in caso di archiviazione da parte della Procura ex artt. 406 e 408 c. p. p. Firma della persona e/o dell'associazione esponente indirizzo luogo e data 9. UNA SOLA UMANITA'. COSA FARE Un esposto all'autorita' giudiziaria piu' essere presentato recandosi presso gli uffici giudiziari o presso un commissariato di polizia o una stazione dei carabinieri. Puo' essere anche inviato per posta. Deve essere firmato da una persona fisica, precisamente identificata, e deve recare un indirizzo per ogni comunicazione. * Noi proponiamo alle persone che vogliono partecipare all'iniziativa di presentare e/o inviare i due esposti che abbiamo preparato alla Procura competente per il territorio in cui il firmatario (o i firmatari - gli esposti possono essere anche sottoscritti da piu' persone) risiede, e ad altre magistrature di grado superiore (la Corte d'appello e' nel capoluogo di Regione, la Corte di Cassazione e' a Roma; sempre a Roma sono le altre istituzioni statali centrali). Proponiamo anche di inviare l'esposto al sindaco del Comune in cui si risiede (idem per il presidente della Provincia, idem per il presidente della Regione; ed analogamente per questore e prefetto che hanno sede nel capoluogo di provincia). Ovviamente i modelli di esposto da noi preparati possono essere resi piu' dettagliati se lo si ritiene opportuno. Ed altrettanto ovviamente gli esposti possono essere inviati anche ad ulteriori istituzioni. * Indirizzi cui inviare gli esposti: Naturalmente gli indirizzi delle istituzioni territoriali variano da Comune a Comune, da Provincia a Provincia e da Regione a Regione. Comunque solitamente: - l'indirizzo e-mail delle Procure e' composto secondo il seguente criterio: procura.citta'sede at giustizia.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail della Procura della Repubblica ad Agrigento e' procura.agrigento at giustizia.it (analogamente per le altre province). - L'indirizzo e-mail dei Tribunali e' composto secondo il seguente criterio: tribunale.citta'sede at giustizia.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail del Tribunale ad Agrigento e' tribunale.agrigento at giustizia.it (analogamente per le altre province). - L'indirizzo e-mail delle Prefetture e' composto secondo il seguente criterio: prefettura.citta'sede at interno.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail della Prefettura di Agrigento e' prefettura.agrigento at interno.it (analogamente per le altre province). - Sempre per le prefetture e' opportuno inviare gli esposti per e-mail anche all'indirizzo dell'Ufficio per le relazioni con il pubblico (in sigla: urp), composto secondo il seguente criterio: urp.pref_citta'sede at interno.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail dell'Urp della Prefettura di Agrigento e' urp.pref_agrigento at interno.it (analogamente per le altre province). - L'indirizzo e-mail delle Questure e' composto secondo il seguente criterio: uffgab.siglaautomobilisticacitta'sede at poliziadistato.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail della Questura di Agrigento e' uffgab.ag at poliziadistato.it (analogamente per le altre province). - Sempre per le questure e' opportuno inviare gli esposti per e-mail anche all'indirizzo dell'Ufficio per le relazioni con il pubblico (in sigla: urp), composto secondo il seguente criterio: urp.siglaautomobilisticacitta'sede at poliziadistato.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail dell'Urp della Prefettura di Agrigento e' urp.ag at poliziadistato.it (analogamente per le altre province). - E ancora per le questure e' opportuno inviare gli esposti per e-mail anche all'indirizzo dell'Ufficio per gli immigrati, composto secondo il seguente criterio: immigrazione.siglaautomobilisticacitta'sede at poliziadistato.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail dell'Ufficio per gli immigrati della Prefettura di Agrigento e' immigrazione.ag at poliziadistato.it (analogamente per le altre province). Quanto alle istituzioni nazionali: - Presidente della Corte di Cassazione: Palazzo di Giustizia, Piazza Cavour, 00193 Roma; e-mail: cassazione at giustizia.it; sito: www.cortedicassazione.it - Presidente della Corte Costituzionale: Piazza del Quirinale 41, 00187 Roma; tel. 0646981; fax: 064698916; e-mail: ccost at cortecostituzionale.it; sito: www.cortecostituzionale.it - Presidente del Consiglio dei Ministri: Palazzo Chigi, Piazza Colonna 370, 00187 Roma; tel. 0667791; sito: www.governo.it - Presidente della Camera dei Deputati: Palazzo Montecitorio, Piazza Montecitorio, 00186 Roma; tel. 0667601; e-mail: fini_g at camera.it; sito: www.camera.it - Presidente del Senato della Repubblica: Piazza Madama, 00186 Roma; tel. 0667061; e-mail: schifani_r at posta.senato.it; sito: www.senato.it - Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura: Piazza dell'Indipendenza 6, 00185 Roma; tel. 06444911; e-mail: segvpres at cosmag.it; sito: www.csm.it - Presidente della Repubblica Italiana: piazza del Quirinale, 00187 Roma; fax: 0646993125; e-mail: presidenza.repubblica at quirinale.it; sito: www.quirinale.it Quanto alle istituzioni sovranazionali: - Presidente del Parlamento Europeo: rue Wiertz 60 - Wiertzstraat 60, B-1047 Bruxelles - B-1047 Brussel (Belgium); tel. +32(0)22842005 - +32(0)22307555; sito: www.europarl.europa.eu Al Presidente della Commissione Europea: 1049 Brussels (Belgium); sito: http://ec.europa.eu/index_it.htm - Presidente del Consiglio d'Europa: Avenue de l'Europe, 67075 Strasbourg (France); tel. +33(0)388412000; e-mail: cm at coe.int; sito: www.coe.int/DefaultIT.asp - Segretario generale delle Nazioni Unite: United Nations Headquarters, Between 42nd and 48th streets, First Avenue and the East River, New York (Usa); sito: www.un.org * Gli invii per fax o per posta elettronica o attraverso gli spazi ad hoc nei siti istituzionali possono non essere ritenuti dai destinatari equipollenti all'invio postale dell'esposto: si suggerisce quindi, almeno per quanto riguarda le Procure, di inviare comunque anche copia cartacea degli esposti per posta ordinaria (preferenzialmente per raccomandata). Ma poiche' ormai crediamo di aver gia' raggiunto con almeno un invio gran parte delle Procure, chi non avesse tempo ed agio di procedere agli invii cartacei per posta ordinaria puo' limitarsi all'invio per e-mail, che costituira' comunque un sostegno visibile e rilevante all'iniziativa. * Ovviamente e' opportuno che gli esposti siano inviati anche a mezzi d'informazione, movimenti democratici, persone interessate: una delle funzioni dell'iniziativa e' anche quella di ampliare la mobilitazione contro il colpo di stato razzista informandone l'opinione pubblica e coinvolgendo piu' persone, piu' associazioni e piu' istituzioni che sia possibile nell'impegno in difesa della legalita', della Costituzione della Repubblica Italiana, dei diritti umani di tutti gli esseri umani. * Infine preghiamo tutte le persone che presenteranno esposti di comunicarcelo per e-mail all'indirizzo: nbawac at tin.it Grazie a tutte e tutti, e buon lavoro. 10. INIZIATIVE. MOVIMENTO NONVIOLENTO: 2 OTTOBRE 2009, GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA. INIZIATIVA COMUNE DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO IN OGNI REGIONE D'ITALIA [Dal Movimento Nonviolento (per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org , sito: www.nonviolenti.org) riceviamo e diffondiamo] L'Assemblea generale dell'Onu ha fissato al 2 ottobre di ogni anno la Giornata internazionale della nonviolenza. La data e' stata scelta in quanto anniversario della nascita di Gandhi, ispiratore dei movimenti per la pace, la giustizia, la liberta' di tutto il mondo. In una risoluzione approvata dai 192 Stati membri dell'Onu, su proposta del governo indiano, l'Assemblea invita tutti i paesi, organizzazioni e individui a "commemorare questo giorno per promuovere una cultura della pace, della tolleranza, della comprensione e della nonviolenza". E' infatti con Gandhi che nasce la nonviolenza moderna. Certo, essa e' sempre esistita, e' "antica come le montagne", ma prima del Mahatma era sempre stata intesa come via personale alla salvezza, come codice individuale, come precetto valido per l'individuo. E' solo con la straordinaria esperienza gandhiana, prima in Sudafrica e poi in India, che la nonviolenza diventa politica, strumento collettivo di liberazione. La nonviolenza e' stata la vera, grande, unica, rivoluzione del XX secolo. Le ideologie del Novecento si sono frantumate alla prova della storia, sono state sepolte nelle tragedie dei campi di sterminio e nei gulag, sono morte nei massacri della prima e della seconda guerra mondiale. Solo la nonviolenza resta ad indicare una nuova via. La nonviolenza e' un mezzo e un fine, e' uno strumento per risolvere i conflitti che la vita ci presenta, a livello individuale e sociale (poverta', discriminazioni, esclusioni, ecc.); la violenza mira a sconfiggere o eliminare l'avversario; la nonviolenza vuole far emergere la verita' e offrire una via d'uscita per tutti; preferisce convincere piuttosto che vincere. Non c'e' un nemico da criminalizzare, ma un avversario da conquistare. Oggi la vita stessa del pianeta e' a rischio. Crisi ecologica e crisi belliche rendono il futuro incerto. Dobbiamo rovesciare il motto "se vuoi la pace prepara la guerra" nel suo giusto verso "se vuoi la pace prepara la pace", a partire dal ripudio della guerra e degli strumenti che la rendono possibile: eserciti e armi. Dobbiamo invertire la rotta, se siamo ancora in tempo. Dobbiamo disarmare, le nostre menti innanzitutto, per "svuotare gli arsenali e riempire i granai". In questa occasione il Movimento Nonviolento (fondato da Aldo Capitini, che ha introdotto in Italia il pensiero ed il metodo di Gandhi), ha promosso una iniziativa comune nazionale. Tutti gli iscritti, i simpatizzanti, i singoli amici della nonviolenza, gruppi e centri del Movimento, hanno organizzato nella propria citta' o nel proprio paese un'iniziativa pubblica: una presenza in piazza, un banchetto, l'esposizione della nostra bandiera, una conferenza, una fiaccolata, la distribuzione di un volantino; un'azione che il 2 ottobre colleghera' idealmente tutte le realta' degli amici della nonviolenza a livello nazionale. Abbiamo voluto coinvolgere soprattutto le scuole (dalle elementari ai licei) affinche' presidi ed insegnanti sensibili, insieme agli studenti, ricordino la figura di Gandhi e affrontino il tema dell'educazione alla pace. E' stata anche realizzata una diffusione straordinaria del numero speciale della rivista "Azione nonviolenta", dedicato all'attualita' del pensiero di Gandhi. Abbiamo notizie di eventi organizzati in ogni regione italiana: Valle d'Aosta: Aosta; Piemonte: Torino (una mostra per le scuole), Alba CN (letture e film); Lombardia: Brescia (un incontro pubblico), Bergamo, Clusone BG (un volantinaggio), Lodi, Sesto e Uniti CR, Ranica BG; Veneto: Verona (un concerto), Vicenza (inaugurazione di un busto di Gandhi), Padova, Mestre; Trentino Alto Adige: Rovereto, Trento (letture nelle scuole); Friuli Venezia Giulia: Trieste (un concerto), Cormons (un dibattito), Cordenons PN, Torrata PN (una cena conviviale); Emilia Romagna: Ferrara, Reggio Emilia, Faenza; Liguria: Genova (silenzio per la pace); Toscana: Firenze (letture in piazza), Livorno (banchetti in citta'), Pisa; Sardegna: Tempio Pausania, Cagliari, Ghilarza (una marcia Seneghe-Morbello), Nuoro; Lazio: Roma (una mostra artistica), Viterbo; Marche: Centobuchi AP; Umbria: Gubbio (iniziativa scout); Campania: Napoli; Abruzzo: Pescara (esposizione bandiere); Molise: Castropignano; Puglia: San Vito dei Normanni, Manduria; Basilicata: Potenza; Calabria: Vibo Valentia; Sicilia: Comiso (preghiera per la pace), Avola. Segnaliamo un'iniziativa anche in Svizzera, a Bellinzona (nelle scuole). * Per informazioni e contatti: Movimento Nonviolento: tel. 0458009803, cell. 3482863190, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org , sito: www.nonviolenti.org 11. POESIA E VERITA'. EMILY BRONTE: MESE PER MESE, ANNO DOPO ANNO [Da Emily Bronte, Poesie, Einaudi, Torino 1971, 1982, p. 53. E' una poesia del 18 giugno 1839. La traduzione e' di Ginevra Bompiani] Mese per mese, anno dopo anno, la mia arpa ha versato un canto triste; ora una nota vivace la rallegra e il piacere intona le sue corde. Che importa se le stelle e il bel chiaro di luna si estinguono nel grigio mattino? sono soltanto emblemi della notte, e questo, anima mia, e' il giorno. 12. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti. Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono: 1. l'opposizione integrale alla guerra; 2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione; 3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario; 4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo. Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica. Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli. 13. PER SAPERNE DI PIU' Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO Numero 956 del 27 settembre 2009 Notizie minime della nonviolenza in cammino proposte dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica alla pagina web: http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/ L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e': nbawac at tin.it
- Prev by Date: Legalita' e' umanita'. 50
- Next by Date: La domenica della nonviolenza. 235
- Previous by thread: Legalita' e' umanita'. 50
- Next by thread: La domenica della nonviolenza. 235
- Indice: