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Minime. 937
- Subject: Minime. 937
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Tue, 8 Sep 2009 00:51:53 +0200
- Importance: Normal
NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO Numero 937 dell'8 settembre 2009 Notizie minime della nonviolenza in cammino proposte dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Sommario di questo numero: 1. Il Presidente della Camera dei Deputati ha trasmesso alla Commissione parlamentare competente l'esposto contro il favoreggiamento dello squadrismo 2. Modello di esposto recante la notitia criminis concernente varie fattispecie di reato configurate da misure contenute nella legge 15 luglio 2009, n. 94 3. Modello di esposto recante la notitia criminis concernente il favoreggiamento dello squadrismo 4. Cosa fare 5. Wislawa Szymborska: Tutto 6. Piero Viotto: Presenza paolina in Jacques Maritain 7. Roberto Finelli presenta "L'ultimo Marx" di Enrique Dussel 8. La "Carta" del Movimento Nonviolento 9. Per saperne di piu' 1. UNA SOLA UMANITA'. IL PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI HA TRASMESSO ALLA COMMISSIONE PARLAMENTARE COMPETENTE L'ESPOSTO CONTRO IL FAVOREGGIAMENTO DELLO SQUADRISMO Con una nota della sua segreteria il Presidente della Camera dei Deputati, on. Gianfranco Fini, ha comunicato a varie associazioni e persone che hanno aderito alla campagna nonviolenta dei due esposti contro le misure razziste e squadriste contenute nel cosiddetto "pacchetto sicurezza", di aver disposto la trasmissione dell'esposto recante la notitia criminis concernente il favoreggiamento dello squadrismo alla competente Commissione parlamentare "affinche' i deputati che ne fanno parte possano prenderne visione ed assumere le iniziative che ritengano opportune". Dopo la Commissione Europea, anche il presidente della Camera dei Deputati da' un significativo riscontro all'iniziativa antirazzista nonviolenta degli esposti recanti la notitia criminis concernente varie fattispecie di reato configurate da misure contenute nella legge 15 luglio 2009, n. 94, e la notitia criminis concernente il favoreggiamento dello squadrismo. Si ricordera' che per settimane - dopo la promulgazione della legge 94 e fino alla sospensione dei lavori del Parlamento per la pausa estiva - abbiamo insistito affinche' i Presidenti delle Camere, anche sulla base della lettera del Presidente della Repubblica del 15 luglio 2009, accogliessero l'invito affinche' il Parlamento riesaminasse le misure contenute nel cosiddetto "pacchetto sicurezza" e procedesse ad abolire quelle palesemente incostituzionali ed antigiuridiche. La lettera del Presidente della Camera dei Deputati ci sembra essere un importante segnale in questa direzione. Ricordiamo anche che il Tribunale di Pesaro ha gia' rinviato alla Corte Costituzionale la misura concernente i reati di ingresso e soggiorno illegali, misura la cui inaccettabilita' era stata gia' denunciata da un appello di illustri giuristi (tra cui due presidenti emeriti della stessa Corte Costituzionale). Confidiamo che la Corte Costituzionale abroghi al piu' presto quella misura palesemente incostituzionale. Sollecitiamo ancora una volta l'impegno di ogni persona di volonta' buona, di ogni associazione democratica, di ogni istituzione fedele alla Costituzione della Repubblica Italiana ad opporsi al razzismo e a difendere la legalita', la democrazia, l'ordinamento giuridico, la civilta', l'umanita'. 2. UNA SOLA UMANITA'. MODELLO DI ESPOSTO RECANTE LA NOTITIA CRIMINIS CONCERNENTE VARIE FATTISPECIE DI REATO CONFIGURATE DA MISURE CONTENUTE NELLA LEGGE 15 LUGLIO 2009, N. 94 Alla Procura della Repubblica di ... Al Presidente del Tribunale di ... Al Presidente della Corte d'Appello di ... Al Presidente della Corte di Cassazione Al Presidente della Corte Costituzionale Al Sindaco del Comune di ... Al Presidente della Provincia di ... Al Presidente della Regione ... Al Questore di ... Al Prefetto di ... Al Presidente del Consiglio dei Ministri Al Presidente della Camera dei Deputati Al Presidente del Senato della Repubblica Al Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Al Presidente della Repubblica Italiana Al Presidente del Parlamento Europeo Al Presidente della Commissione Europea Al Presidente del Consiglio d'Europa Al Segretario generale delle Nazioni Unite Oggetto: Esposto recante la notitia criminis concernente varie fattispecie di reato configurate da misure contenute nella legge 15 luglio 2009, n. 94 Con il presente esposto si segnala alle istituzioni in indirizzo, al fine di attivare tutti i provvedimenti di competenza cui l'ordinamento in vigore fa obbligo ai pubblici ufficiali che le rappresentano, la notitia criminis concernente il fatto che nella legge 15 luglio 2009, n. 94, recante "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica", volgarmente nota come "pacchetto sicurezza", sono contenute varie misure, particolarmente all'art. 1 e passim, che configurano varie fattispecie di reato con specifico riferimento a: a) violazioni dei diritti umani e delle garanzie di essi sancite dalla Costituzione della Repubblica Italiana; b) violazione dei diritti dei bambini; c) persecuzione di persone non per condotte illecite, ma per mera condizione esistenziale; d) violazione dell'obbligo di soccorso ed accoglienza delle persone di cui all'art. 10 Cost.; e) violazione del principio dell'eguaglianza dinanzi alla legge. Si richiede il piu' sollecito intervento. Alle magistrature giurisdizionalmente competenti si richiede in particolare che esaminati i fatti di cui sopra procedano nelle forme previste nei confronti di tutti coloro che risulteranno colpevoli per tutti i reati che riterranno sussistere nella concreta fattispecie. L'esponente richiede altresi' di essere avvisato in caso di archiviazione da parte della Procura ex artt. 406 e 408 c. p. p. Firma della persona e/o dell'associazione esponente indirizzo luogo e data 3. UNA SOLA UMANITA'. MODELLO DI ESPOSTO RECANTE LA NOTITIA CRIMINIS CONCERNENTE IL FAVOREGGIAMENTO DELLO SQUADRISMO Alla Procura della Repubblica di ... Al Presidente del Tribunale di ... Al Presidente della Corte d'Appello di ... Al Presidente della Corte di Cassazione Al Presidente della Corte Costituzionale Al Sindaco del Comune di ... Al Presidente della Provincia di ... Al Presidente della Regione ... Al Questore di ... Al Prefetto di ... Al Presidente del Consiglio dei Ministri Al Presidente della Camera dei Deputati Al Presidente del Senato della Repubblica Al Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Al Presidente della Repubblica Italiana Al Presidente del Parlamento Europeo Al Presidente della Commissione Europea Al Presidente del Consiglio d'Europa Al Segretario generale delle Nazioni Unite Oggetto: Esposto recante la notitia criminis concernente il favoreggiamento dello squadrismo Con il presente esposto si segnala alle istituzioni in indirizzo, al fine di attivare tutti i provvedimenti di competenza cui l'ordinamento in vigore fa obbligo ai pubblici ufficiali che le rappresentano, la notitia criminis concernente il fatto che nella legge 15 luglio 2009, n. 94, recante "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica", volgarmente nota come "pacchetto sicurezza", e' contenuta una misura, quella di cui all'art. 3, commi 40-44, istitutiva delle cosiddette "ronde", che palesemente configura il favoreggiamento dello squadrismo (attivita' che integra varie fattispecie di reato), anche alla luce di pregresse inquietanti esternazioni ed iniziative di dirigenti rappresentativi del partito politico cui appartiene il Ministro dell'Interno e di altri soggetti che non hanno fatto mistero ed anzi hanno dato prova di voler far uso di tale istituto a fini di violenza privata, intimidazione e persecuzione, con palese violazione della legalita' e finanche intento di sovvertimento di caratteri e guarentigie fondamentali dell'ordinamento giuridico vigente. Si richiede il piu' sollecito intervento. Alle magistrature giurisdizionalmente competenti si richiede in particolare che esaminati i fatti di cui sopra procedano nelle forme previste nei confronti di tutti coloro che risulteranno colpevoli per tutti i reati che riterranno sussistere nella concreta fattispecie. L'esponente richiede altresi' di essere avvisato in caso di archiviazione da parte della Procura ex artt. 406 e 408 c. p. p. Firma della persona e/o dell'associazione esponente indirizzo luogo e data 4. UNA SOLA UMANITA'. COSA FARE Un esposto all'autorita' giudiziaria piu' essere presentato recandosi presso gli uffici giudiziari o presso un commissariato di polizia o una stazione dei carabinieri. Puo' essere anche inviato per posta. Deve essere firmato da una persona fisica, precisamente identificata, e deve recare un indirizzo per ogni comunicazione. * Noi proponiamo alle persone che vogliono partecipare all'iniziativa di presentare e/o inviare i due esposti che abbiamo preparato alla Procura competente per il territorio in cui il firmatario (o i firmatari - gli esposti possono essere anche sottoscritti da piu' persone) risiede, e ad altre magistrature di grado superiore (la Corte d'appello e' nel capoluogo di Regione, la Corte di Cassazione e' a Roma; sempre a Roma sono le altre istituzioni statali centrali). Proponiamo anche di inviare l'esposto al sindaco del Comune in cui si risiede (idem per il presidente della Provincia, idem per il presidente della Regione; ed analogamente per questore e prefetto che hanno sede nel capoluogo di provincia). Ovviamente i modelli di esposto da noi preparati possono essere resi piu' dettagliati se lo si ritiene opportuno. Ed altrettanto ovviamente gli esposti possono essere inviati anche ad ulteriori istituzioni. * Indirizzi cui inviare gli esposti: Naturalmente gli indirizzi delle istituzioni territoriali variano da Comune a Comune, da Provincia a Provincia e da Regione a Regione. Comunque solitamente: - l'indirizzo e-mail delle Procure e' composto secondo il seguente criterio: procura.citta'sede at giustizia.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail della Procura della Repubblica ad Agrigento e' procura.agrigento at giustizia.it (analogamente per le altre province). - L'indirizzo e-mail dei Tribunali e' composto secondo il seguente criterio: tribunale.citta'sede at giustizia.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail del Tribunale ad Agrigento e' tribunale.agrigento at giustizia.it (analogamente per le altre province). - L'indirizzo e-mail delle Prefetture e' composto secondo il seguente criterio: prefettura.citta'sede at interno.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail della Prefettura di Agrigento e' prefettura.agrigento at interno.it (analogamente per le altre province). - Sempre per le prefetture e' opportuno inviare gli esposti per e-mail anche all'indirizzo dell'Ufficio per le relazioni con il pubblico (in sigla: urp), composto secondo il seguente criterio: urp.pref_citta'sede at interno.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail dell'Urp della Prefettura di Agrigento e' urp.pref_agrigento at interno.it (analogamente per le altre province). - L'indirizzo e-mail delle Questure e' composto secondo il seguente criterio: uffgab.siglaautomobilisticacitta'sede at poliziadistato.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail della Questura di Agrigento e' uffgab.ag at poliziadistato.it (analogamente per le altre province). - Sempre per le questure e' opportuno inviare gli esposti per e-mail anche all'indirizzo dell'Ufficio per le relazioni con il pubblico (in sigla: urp), composto secondo il seguente criterio: urp.siglaautomobilisticacitta'sede at poliziadistato.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail dell'Urp della Prefettura di Agrigento e' urp.ag at poliziadistato.it (analogamente per le altre province). - E ancora per le questure e' opportuno inviare gli esposti per e-mail anche all'indirizzo dell'Ufficio per gli immigrati, composto secondo il seguente criterio: immigrazione.siglaautomobilisticacitta'sede at poliziadistato.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail dell'Ufficio per gli immigrati della Prefettura di Agrigento e' immigrazione.ag at poliziadistato.it (analogamente per le altre province). Quanto alle istituzioni nazionali: - Presidente della Corte di Cassazione: Palazzo di Giustizia, Piazza Cavour, 00193 Roma; e-mail: cassazione at giustizia.it; sito: www.cortedicassazione.it - Presidente della Corte Costituzionale: Piazza del Quirinale 41, 00187 Roma; tel. 0646981; fax: 064698916; e-mail: ccost at cortecostituzionale.it; sito: www.cortecostituzionale.it - Presidente del Consiglio dei Ministri: Palazzo Chigi, Piazza Colonna 370, 00187 Roma; tel. 0667791; sito: www.governo.it - Presidente della Camera dei Deputati: Palazzo Montecitorio, Piazza Montecitorio, 00186 Roma; tel. 0667601; e-mail: fini_g at camera.it; sito: www.camera.it - Presidente del Senato della Repubblica: Piazza Madama, 00186 Roma; tel. 0667061; e-mail: schifani_r at posta.senato.it; sito: www.senato.it - Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura: Piazza dell'Indipendenza 6, 00185 Roma; tel. 06444911; e-mail: segvpres at cosmag.it; sito: www.csm.it - Presidente della Repubblica Italiana: piazza del Quirinale, 00187 Roma; fax: 0646993125; e-mail: presidenza.repubblica at quirinale.it; sito: www.quirinale.it Quanto alle istituzioni sovranazionali: - Presidente del Parlamento Europeo: rue Wiertz 60 - Wiertzstraat 60, B-1047 Bruxelles - B-1047 Brussel (Belgium); tel. +32(0)22842005 - +32(0)22307555; sito: www.europarl.europa.eu Al Presidente della Commissione Europea: 1049 Brussels (Belgium); sito: http://ec.europa.eu/index_it.htm - Presidente del Consiglio d'Europa: Avenue de l'Europe, 67075 Strasbourg (France); tel. +33(0)388412000; e-mail: cm at coe.int; sito: www.coe.int/DefaultIT.asp - Segretario generale delle Nazioni Unite: United Nations Headquarters, Between 42nd and 48th streets, First Avenue and the East River, New York (Usa); sito: www.un.org * Gli invii per fax o per posta elettronica o attraverso gli spazi ad hoc nei siti istituzionali possono non essere ritenuti dai destinatari equipollenti all'invio postale dell'esposto: si suggerisce quindi, almeno per quanto riguarda le Procure, di inviare comunque anche copia cartacea degli esposti per posta ordinaria (preferenzialmente per raccomandata). Ma poiche' ormai crediamo di aver gia' raggiunto con almeno un invio gran parte delle Procure, chi non avesse tempo ed agio di procedere agli invii cartacei per posta ordinaria puo' limitarsi all'invio per e-mail, che costituira' comunque un sostegno visibile e rilevante all'iniziativa. * Ovviamente e' opportuno che gli esposti siano inviati anche a mezzi d'informazione, movimenti democratici, persone interessate: una delle funzioni dell'iniziativa e' anche quella di ampliare la mobilitazione contro il colpo di stato razzista informandone l'opinione pubblica e coinvolgendo piu' persone, piu' associazioni e piu' istituzioni che sia possibile nell'impegno in difesa della legalita', della Costituzione della Repubblica Italiana, dei diritti umani di tutti gli esseri umani. * Infine preghiamo tutte le persone che presenteranno esposti di comunicarcelo per e-mail all'indirizzo: nbawac at tin.it Grazie a tutte e tutti, e buon lavoro. 5. MAESTRE. WISLAWA SZYMBORSKA: TUTTO [Da Wislawa Szymborska, La gioia di scrivere. Tutte le poesie (1945-2009), Adelphi, Milano 2009, p. 623] Tutto - una parola sfrontata e gonfia di boria. Andrebbe scritta fra virgolette. Finge di non tralasciare nulla, di concentrare, includere, contenere e avere. E invece e' soltanto un brandello di bufera. 6. RIFLESSIONE. PIERO VIOTTO: PRESENZA PAOLINA IN JACQUES MARITAIN [Dal mensile "Jesus", n. 4, aprile 2009, col titolo "L'apostolo dell'umanesimo", l'occhiello "Anno paolino. San Paolo e Maritain" e il sommario "In tutte le maggiori opere del filosofo francese si intravvede, in filigrana, l'ispirazione del pensiero paolino. Umanesimo integrale, d'altronde, non e' che la traduzione moderna dell'antropologia esistenziale di san Paolo"] Jacques Maritain nel 1944, al Congresso di filosofia a Port-au-Prince (Haiti), indicando la missione del filosofo, ebbe a dire: "Piu' questa causa e' grande, piu' ci sentiamo piccoli e inadeguati ad essa. E' la causa dell'intelligenza e della filosofia nella ricerca della verita' e di quell'assoluto nel quale noi siamo, noi viviamo, noi ci moviamo, come diceva Bergson, recuperando un pensiero di san Paolo. E' la causa di questo umanesimo integrale che ci attende come il segno e il simbolo di una nuova civilta', nella quale l'ispirazione democratica e l'ispirazione evangelica saranno riconciliate". Con queste parole Maritain non solo riassume la sua filosofia ma indica anche gli inizi della sua avventura culturale, che prima ancora di incontrare san Tommaso e' stata influenzata da Bergson e da san Paolo. Fatte le debite distinzioni concernenti i piani di ricerca, perche' le tre saggezze, filosofica, teologica, mistica, si muovano a livelli diversi e complementari, Maritain cita nelle sue opere le Lettere lavorando su quei testi sacri, ma distingue con chiarezza l'approccio della ragione e l'approccio della fede e distingue tra il vocabolario del sapere pratico e il vocabolario del sapere teoretico, perche' bisogna tenere presente la natura specifica delle Lettere di San Paolo, e degli Atti degli apostoli che riportano i discorsi e le vicende dell'Apostolo delle Genti. Gli Atti degli apostoli sono una narrazione storica e le Lettere di San Paolo sono lettere pastorali, anche se, implicitamente, veicolano definizioni dogmatiche. Cio' detto, Maritain in Della grazia e della umanita' di Gesu' (1967) scrive: "Per quanto cari e per quanto venerabili siano per noi i Padri della Chiesa e i Dottori, i piu' grandi tra di loro, un milione di sant'Agostino, un milione di san Tommaso, non faranno mai un san Luca o un san Paolo". Maritain interpreta e commenta i numerosi testi paolini, trovando le connessioni tra i diversi gradi del sapere, e prende proprio da un versetto di Paolo l'ispirazione per il suo programma di vita intellettuale. Paolo, presentando la sua missione, aveva scritto "Guai a me se non evangelizzo" (I Corinzi 9, 16); Maritain dichiara "Guai a me se non tomistizzo"; ma in filigrana, sotto le argomentazioni filosofiche, si puo' cogliere lo zampillare del pensiero di san Paolo. Journet, che in una lunga corrispondenza (quasi duemila lettere dal 1920 al 1973) segue il filosofo nelle sue riflessioni, discutendo con lui temi teologici, gli scrive: "Ovunque voi andiate, e' un po' della Chiesa che va con voi, e' un po' di san Paolo, che voi tanto amate e che vi accompagna nella testimonianza che voi date alla verita'" (29 giugno 1949). Maritain dedica un libro all'Apostolo delle Genti: Il pensiero di san Paolo (1941), col sottotitolo "Testi scelti e presentati dall'autore", ma che e' una vera ristrutturazione per temi delle Lettere che presenta il pensiero paolino in un modo sistematico. E' interessante il giudizio sulla formazione di Paolo: "Il padre di Saulo era fariseo, ed e' facile pensare che l'educazione giovanile del futuro apostolo non sia stata ispirata che in piccola parte alla mentalita' ellenistica. Il suo greco restera' sempre una lingua viva, immaginifica, popolaresca, mirabilmente espressiva e pratica, ma ben diversa dal linguaggio delle scuole. Ciononostante, egli acquisi', indubbiamente piu' attraverso la letteratura ellenistica o greco-giudaica che dai maestri greci di Tarso, la cultura ellenistica conveniente a un uomo di educazione umanistica, e di cui troveremo tracce nelle sue lettere". Seguendo la cronologia degli avvenimenti, Maritain sottolinea come due pensieri abbiano orientato la sua riflessione teologica: la frase di Stefano, che sta per essere lapidato ("Voi che avete accolto la legge e non l'avete osservata"); e quella di Gesu', che gli appare sulla via di Damasco ("Io sono colui che tu perseguiti"). Il filosofo scorge in questi approcci le due tematiche fondamentali di Paolo: la legge e' necessaria, va rispettata, ma non e' sufficiente alla salvezza, e i cristiani costituiscono il corpo mistico di Cristo, di cui egli e' il Capo. Maritain riscontra un parallelismo tra la passione di Paolo e la Passione di Gesu'. Entrambi sono accusati di irreligiosita' e di non rispettare le leggi mosaiche e consegnati ai Gentili, al tribunale civile. Entrambi vengono condannati alla flagellazione, ma Paolo riesce ad evitarla perche' dichiara di essere cittadino romano. Entrambi sono giudicati dal tribunale religioso, ma Paolo viene liberato dai soldati romani, che lo portano via dal Sinedrio. Entrambi si trovarono di fronte al potere politico locale: Gesu' fu trascinato davanti a Erode, Paolo durante la prigionia a Cesarea fu condotto davanti al re Erode Agrippa II. Ma in queste sequenze di avvenimenti si riscontra una diversita' di comportamento, perche' mentre Gesu' rimane silenzioso e risponde brevemente agli interrogatori, immerso gia' nelle tenebre della morte imminente, Paolo, che dopo la morte di Gesu' vive nel tempo della Chiesa, continua la sua predicazione anche in tribunale. Maritain individua le caratteristiche della vocazione di san Paolo chiamato a evangelizzare i Gentili, gli infedeli per gli ebrei, quelli che non avrebbero parte all'elezione divina. "Paolo ha ricevuto una consapevolezza straordinaria, chiara e profonda della sua missione, cosciente cosi' della sua debolezza di creatura umana come della potenza della grazia; l'apostolo non e' legato a nulla e a nessuno, fuorche' a Dio". Maritain considera la natura specifica della saggezza paolina, che si muove tra la teologia e la mistica, piu' scienza pratica al servizio della pastorale, che una scienza teoretica, che mira a definizioni concettuali. L'opera piu' nota di Maritain, Umanesimo integrale (1936), non fa che tradurre in termini moderni l'antropologia esistenziale di san Paolo. Infatti, umanesimo integrale non e' altro che il cristianesimo integrale, che distingue senza separare il piano dello spirituale dal piano del temporale, la grazia dalla liberta', la soprannatura dalla natura, la politica dalla religione. La conclusione dell'opera, che distingue tra agire da cristiano sul piano della cultura e della politica e agire in quanto cristiano sul piano della religione, e' in sintonia col pensiero paolino, tanto che Maritain scrive: "Qualunque cosa facciate, dice san Paolo, fatela in nome di Cristo. Se la grazia ci rigenera, se fa di ciascuno di noi un uomo nuovo, non avviene perche' noi mercanteggiamo con l'uomo vecchio... In realta' la giustizia evangelica e la vita di Cristo in noi vogliono tutto in noi, vogliono impadronirsi di tutto cio' che noi facciamo, nel sacro come nel profano". I testi di san Paolo riguardanti l'uomo carnale, che si contrappone all'uomo spirituale, non vanno letti in senso ontologico, come contrapposizione tra il corpo e l'anima, ma in senso morale, come contrapposizione tra una vita di peccato e una vita nella grazia. Maritain riporta questo testo: "L'uomo naturale non puo' comprendere le cose dello Spirito di Dio, esse sono follia per lui e non e' capace di intenderle, perche' se ne puo' giudicare solo per mezzo dello spirito; l'uomo spirituale invece giudica ogni cosa, senza poter essere giudicato da nessuno" (1 Corinzi II, 14-15). Ha cosi' assimilato questo testo paolino che, giudicando l'uomo borghese, che separa la morale dalla politica, la coscienza etica dagli affari economici, scrive: "Lo sforzo di Marx, come piu' tardi quello di Freud, sara' stato quello di denunciare la menzogna di questa falsa coscienza, che ricopre e dissimula profonde correnti incoscienti, non solo gli interessi economici, gli interessi di classe, ma tutto quel mondo della concupiscenza e dell'amore egoistico di se', dell'irrazionale e del demoniaco, che si e' voluto negare e che nessuno caratterizzera' mai meglio di come abbia fatto san Paolo". Bisogna vivere in questo mondo con spirito di poverta' e di sobrieta' perche' "coloro che vogliono diventare ricchi incappano nella tentazione, e in molte bramosie insensate e funeste... L'attaccamento al denaro e' la radice di tutti i mali" (1 Timoteo VI, 9-10). Maritain commenta: "Quanto san Paolo dice intorno al denaro concerne indubbiamente, in via principale, i mali spirituali che esso genera, ma si riferisce anche ai disordini e ai mali di cui soffre la citta' terrena". Per quanto riguarda il lavoro, san Paolo, che praticava il mestiere di tessitore di tende, raccomanda a tutti di lavorare per guadagnarsi da vivere e giunge ad affermare "chi non vuole lavorare non mangi" (II Tessalonicesi III, 10). Se rimanda lo schiavo Onesimo al suo padrone, nella lettera gli raccomanda di riceverlo "non piu' come schiavo, ma molto di piu' che schiavo, come un fratello carissimo" (Filemone I, 36). Non c'e' in Paolo un disprezzo della natura, perche' se la grazia puo' innalzare la natura, e' perche' la natura gia' in se stessa e' qualcosa di buono. Maritain considera anche il matrimonio e la questione femminile. San Paolo che proclama il matrimonio come simbolo dell'unione di Cristo e della Chiesa (Efesini V, 22-33), nella Prima lettera ai Corinzi, in cui sottolinea che lo stato verginale e' oggettivamente superiore allo stato sponsale, sembra sconsigliare il matrimonio. Maritain osserva: "Cadrebbe in grave errore chi credesse che tutto il pensiero dell'apostolo a riguardo dell'intero problema si riduca alla visione del matrimonio come rimedio contro la concupiscenza". Anche a riguardo della subordinazione della donna all'uomo nel matrimonio non bisogna equivocare, perche' non si tratta di una subordinazione a livello di valore e di dignita' ma a livello di funzionalita' legata alla natura della sessualita', perche' i due sessi non sono intercambiabili. La parita' nella reciprocita' e' da san Paolo esplicitamente dichiarata quando scrive "la moglie non e' arbitra del proprio corpo, ma lo e' il marito, allo stesso modo anche il marito non e' arbitro del proprio corpo, ma la moglie" (1 Corinzi, VII, 4). In due suoi libri - Il contadino della Garonna (1966) e La Chiesa del Cristo (1970), un dittico, l'uno essendo la pars destruens e l'altro la pars costruens della sua analisi ecclesiologica - Maritain riporta e commenta trenta testi dalle Lettere per sostenere la tesi secondo cui la Chiesa e' una persona. La Chiesa non e' un insieme anonimo, un collettivo di individui che si costituiscono in un ente politico o economico, ma e' una persona, che prolunga nella storia l'Incarnazione: "San Paolo ci insegna che la Chiesa e' una persona, non una moltitudine dotata, in senso analogico, di una personalita' morale, ma veramente una persona, e questo e' il suo privilegio, essenzialmente soprannaturale e unico". Maritain analizza la natura di questo organismo, precisando che ha un'anima, la grazia, e una vita, la carita', che sono una partecipazione della vita divina, e un corpo, il grande e complesso organismo visibile, che ha cominciato a prendere forma fin dall'epoca degli apostoli. "Da Colui che e' la testa, il Cristo, il corpo intero riceve proporzionata consistenza e coesione, per mezzo delle varie articolazioni, che lo nutrono e lo muovono secondo la funzione di ciascuna parte, operando cosi' la crescita e costruendo se stesso nella carita'" (Efesini IV, 15-16). Cosi' si costruisce l'uomo nuovo, e Maritain, continuando nel commento alla Lettera agli Efesini, precisa che Paolo ci dice proprio questo: "Il Cristo e' la pienezza di tutto, che si riversa nella Chiesa, e la Chiesa e' la pienezza di Cristo". E alla fine della storia, la Chiesa "fara' ritorno alla pienezza di Dio" in una unita' di natura, di grazia, di gloria. Per attuare questo disegno, che l'uomo peccatore ha guastato, Paolo dice che il Cristo si e' fatto peccato per salvarci ed e' morto crocefisso. La Chiesa partecipa a questo mistero di redenzione, con una differenza sostanziale, perche' essa e' santa, ma e' fatta di peccatori; e a questo proposito Maritain distingue la persona della Chiesa dal suo personale, chierici e laici compresi. "Il Corpo mistico e' composto di giusti e di peccatori, ma il battezzato, che ha perso la grazia, non vive piu' la vita reale dell'anima del Corpo mistico, e' un membro morto, e' un morto vivente. Mentre chi non e' battezzato, per una fede implicita in Cristo - come i giusti dell'antichita', di cui san Paolo tesse le lodi nella Lettera agli Ebrei, o i Gentili che seguono la retta coscienza di cui si parla nella Lettera ai Romani - appartengono invisibilmente a quel corpo visibile". Il Papa e' un uomo, come gli altri membri della Chiesa: il suo carisma d'infallibilita' non lo pone sopra la Chiesa, ma agisce come causa strumentale della persona della Chiesa per ammaestrare i suoi fratelli. Maritain si sofferma ad analizzare il ruolo di Pietro e di Paolo, "tutti e due mandano avanti il gregge di Gesu', ciascuno nel suo modo. Pietro, con i suoi fratelli nell'episcopato, costituendo il Magistero e l'organo che regge la vita del Corpo mistico sulla terra; Paolo, con quelli che lo seguono (senza essere investiti per questo di nessun'autorita' di magistero, fossero pure dottori in teologia) nell'opera di sapienza, che va continuamente ampliata, essendo il fermento della ricerca intellettuale del progresso del Corpo mistico attraverso i tempi". Maritain segue san Paolo nella distinzione tra i ministeri e i carismi, tra le funzioni del ministero ordinario e i doni straordinari, molto diffusi nella Chiesa primitiva, ma osserva: "Paolo insiste soprattutto su tali doni perche' la debolezza umana rischiava di sviarli verso un disordinato individualismo, e inoltre perche' essi richiedono che si distingua tra cio' che viene veramente dallo Spirito di Dio e cio' che e' frutto di un'esaltazione meramente umana". Paolo evidenzia con la sua predicazione l'universalita' del messaggio cristiano e Maritain rileva come ci si salvi nel Cristo venturo e nel Cristo venuto, nel Cristo conosciuto e nel Cristo sconosciuto, perche' "la chiesa del Cristo a venire, che sostanzialmente e' la Chiesa del Cristo venuto, ha iniziato a esistere a partire da Adamo ed Eva, pentiti e rientrati in grazia. Essa e' stata nei diversi stati culturali dell'umanita' l'insieme invisibile di tutti coloro la cui anima viveva nella grazia e nella carita' (penso all'altare 'al Dio sconosciuto' di cui san Paolo parla nel suo Discorso agli ateniesi)". Cosi' tutti gli uomini di buona volonta', per una fede implicita, si salvano e appartengono alla Chiesa visibile. La consapevolezza dell'universalita' della salvezza non libera il cristiano dal dovere di testimoniare la sua fede e di evangelizzare il mondo, come dice Paolo a Timoteo, responsabile della comunita' di Efeso: "Annuncia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimita' e dottrina" (2 Timoteo IV, 2). Ma Paolo sa in speranza che tutti gli uomini di buona volonta' saranno salvati. Nel 1966 si organizza a Parigi un Incontro delle culture all'Unesco sotto il segno del Concilio Vaticano II a cui sono invitati a parlare un cattolico, un ortodosso, un luterano, un musulmano, un ebreo. Maritain rappresenta la posizione dei cattolici e parla su "Le condizioni spirituali del progresso e della pace". Commentando la Gaudium et spes, cita san Paolo, per sostenere il primato dello spirituale per il progresso della civilta' umana: "L'amore, ecco la grande parola evangelica pronunciata, oggi, dalla Chiesa... Non vi sara' niente di fatto, anche attraverso il lavoro piu' ardente di rinnovamento sociale, anche attraverso gli sforzi piu' generosi di azione apostolica, non vi sara' assolutamente niente di fatto, senza la carita', senza questa agape, che ha piu' importanza delle tecniche della psicologia di gruppo e di altre metodologie sociali, dal giorno in cui san Paolo scrisse 'quando parlassi le lingue degli angeli e degli uomini, se non ho la carita', non sono che un cembalo che risuona' (1 Corinzi XIII, 1)". 7. LIBRI. ROBERTO FINELLI PRESENTA "L'ULTIMO MARX" DI ENRIQUE DUSSEL [Dal quotidiano "Il manifesto" del 5 settembre 2009 col titolo "I manoscritti riscoperti del Moro" e il sottotitolo "Materiali. Un saggio del filosofo Enrique Dussel"] Enrique Dussel, L'ultimo Marx, Manifestolibri, pp. 286, euro 28. * Ancora la mente geniale del vecchio Marx che continua a vivere e ad essere coltivata, nella profondita' dei suoi motivi, dalla cura e dal pensiero di altre menti! Ancora, e di nuovo, un libro su Marx! Ora, che Marx non sia un pensatore lineare e monocorde, bensi' sia invece nutrito da ispirazioni e linee teoriche molteplici fino ad essere discordi e contraddittorie, e' quanto sta emergendo sempre piu' dalla ricerca recente. Tanto che un marxismo all'altezza dei problemi dei nostri tempi non potrebbe, a ben vedere, evitare di costituirsi come storia e fenomenologia dei diversi marxismi: in quanto ciascuno espressione, a suo modo, di un segmento di quel multiversum che e' costituito appunto dalla mente di Marx. Basti pensare, in direzione opposta, cosa abbia potuto significare, quanto a chiusure e a debolezze teoriche, anche per buona parte della cultura del '68, un'interpretazione, come quella avanzata da Della Volpe e poi da Lucio Colletti, di un Marx invece sostanzialmente pensatore univoco e monolitico, coerente con se stesso dalla giovinezza alla maturita', sia per chi valorizzasse la dialettica sia per chi, come Colletti, la rifiutasse scientificamente. * Versioni a confronto Questa volta, a dirigere, originalmente, l'orchestra mentale formata dal compositum marxiano e' Enrique Dussel, uno dei piu' seri studiosi del marxismo in America Latina ed esponente della teologia della liberazione. Il volume in questione e' una raccolta di saggi in cui Dussel, mettendo a buon frutto lo studio scrupoloso condotto presso l'International Instituut voor Sociale Geschiedenis di Amsterdam dov'e' conservata la maggior parte del Nachlass di Marx ed Engels, svolge dei commenti alla cosiddetta terza e quarta redazione de Il capitale di Marx, oltre che sui rimanenti manoscritti su cui il Moro continuo' a lavorare fino alla sua morte. E' peraltro poco noto - anche per il disastroso stato di abbandono in cui si trovano gli studi marxiani/marxisti in Italia dopo l'epoca del traghettamento della maggior parte dei nostri intellettuali, originariamente, o soi-disants, marxisti, verso Nietzsche-Heidegger e il pensiero negativo - che del Capitale, quale esposizione nell'intento dell'autore della natura organica e sistematica dell'epoca della modernita', Marx scrisse, in modi che vanno dal sistematico al frammentario, quattro redazioni: il Manoscritto del '57-'58 (i Grundrisse), i Manoscritti del '61-'63, i Manoscritti del '63-'65 e, infine, la quarta redazione (1866-'67) che sfociera' nella pubblicazione dell'unico libro edito da Marx (il I libro, edito appunto nel 1867). I saggi di commento, raccolti da Dussel nell'opera che ora compare per la Manifestolibri, sono dedicati soprattutto ai Manoscritti del '61-'63 e a quelli del '63-'65 ma il loro significato si estende a tutto il venticinquennio che Marx dedica alla stesura del Capitale. Con un'osservazione di merito fondamentale. E cioe' che i tempi estremamente dilatati, fatti d'interruzioni e riprese, di ripensamenti e di stesure diverse, della scrittura di Marx, oltre che dalle vicissitudini e dalle costrizioni della vita dell'autore, nascevano da una necessita' interiore, intrinseca alla struttura concettuale e metodologica dell'opera. Ossia dal fatto che Marx, intendendo spiegare la struttura del Capitale, e dell'intera realta' del moderno che ne deriva, secondo il modello dello Spirito di Hegel - cioe' secondo l'istanza di un fattore di realta' che tende ad occupare di se' l'intero mondo della vita, traducendo tutto cio' che trova come esterno e a se' presupposto in qualcosa di posto e funzionale alla sua logica riproduttiva - dovesse, in questa circolarita' del presupposto-posto, dell'inizio che torna riscritto e risignificato alla fine, possedere e conoscere le conclusioni della sua ricerca del Capitale, dovesse cioe' possedere l'intero svolgimento concettuale e categoriale della sua opera, prima di poterla stendere e darle inizio. * Dall'astratto al concreto In contrapposizione a quanto sostenne Roman Rosdolsky nel suo libro Genesi e struttura del Capitale, Marx, sottolinea Dussel, dalla stesura dei Grundrisse fino alla fine della sua vita, ha continuato a concepire l'articolazione del suo progetto di scrittura in sei parti, costituite rispettivamente da: 1) il concetto di capitale, 2) la proprieta' della terra o la rendita, 3) il lavoro salariato o il salario, 4) lo Stato in se', 5) lo Stato verso l'esterno: il commercio tra le nazioni, 6) il mercato mondiale e la crisi. E tale sostanziale invarianza non e' appunto casuale, bensi' consustanziale alla natura dell'opera marxiana, la quale procede "dall'astratto al concreto". Ossia dall'identificazione della struttura piu' profonda e meno visibile dell'erogazione forzata di lavoro non pagato e della creazione del Capitale - e dunque dalla definizione di cio' che avviene nello scambio/confronto tra le due classi fondamentali di lavoratori e capitalisti - ai livelli piu' esteriori e visibili, ma nello stesso tempo ricchi di apparenze e di dissimulazioni, della societa' moderna, costituiti dalla comparsa in scena di altre classi, che vivono della ulteriore divisione del plusvalore, e soprattutto dall'esistenza dei molti capitali, con la concorrenza, i prezzi, la diversita' dei mercati che ne conseguono. Ma con il dovere, da parte di quello scienziato sociale della modernita' che e' stato Marx, di dedurre, senza discontinuita' teoriche e categoriali, i molti uno della sfera dell'apparire e della vita concreta da quell'Uno, che corrisponde al concetto di Capitale, della cui logica e funzione, Marx ha fatto scienza nel I libro, l'unico riuscito a pubblicare, avendo comunque gia' percorso e concettualizzato, sia pure in modo schematico, la mappa dell'intero continente. Senza trascurare, infine, la grande importanza che Dussel assegna al cambiamento di rotta nella visione della storia elaborata dall'ultimo Marx attraverso lo studio della comune agricola nella Russia zarista. Giacche' l'abbandono da parte di Marx di una visione dello sviluppo lineare della storia puo' diventare la condizione teorica, anche nel caso specifico dell'America Latina cara a Dussel, di un percorso di emancipazione diverso da quelli tradizionali e legati alla rigidita' della successione feudalesimo, capitalismo, socialismo. 8. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti. Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono: 1. l'opposizione integrale alla guerra; 2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione; 3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario; 4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo. Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica. Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli. 9. PER SAPERNE DI PIU' Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO Numero 937 dell'8 settembre 2009 Notizie minime della nonviolenza in cammino proposte dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). 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