Legalita' e' umanita'. 3



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LEGALITA' E' UMANITA'
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 3 del 10 agosto 2009

In questo numero:
1. Un appello urgente
2. Esposto recante la notitia criminis concernente varie fattispecie di
reato configurate da misure contenute nella legge 15 luglio 2009, n. 94
3. Esposto recante la notitia criminis concernente il favoreggiamento dello
squadrismo
4. Giancarla Codrignani: Antigone torna a morire in Italia
5. Michele Nardelli: Lettera aperta ai sindaci del Trentino

1. REPETITA IUVANT. UN APPELLO URGENTE

A tutte le persone che ci leggono chiediamo di presentare esposti alle
magistrature e ad altre istituzioni affinche' siano abrogate le misure
razziste e squadriste contenute nel cosiddetto "pacchetto sicurezza" e siano
processati i colpevoli del tentativo di colpo di stato da esse misure
configurato.
*
Vorremmo che nel lasso di tempo piu' breve possibile migliaia di esposti
raggiungano tutte le Procure d'Italia e numerosi altri pubblici ufficiali ed
attivino cosi' le procedure che portino con la massima tempestivita'
possibile all'intervento della Corte Costituzionale che abroghi le illegali
e criminali misure razziste, squadriste e golpiste contenute nella legge 15
luglio 2009, n. 94.
*
Vorremmo che si sviluppasse un movimento di dimensioni massive, corale, di
popolo, in difesa della Costituzione e dell'umanita', in difesa della
legalita' e della civilta', un movimento che si opponga al razzismo e allo
squadrismo, che si opponga al tentativo di colpo di stato del governo
dell'eversione dall'alto.
*
Proponiamo di utilizzare come modello gli esposti che abbiamo presentato noi
stessi e di seguito riportiamo, oppure di formularne, presentarne,
diffonderne di piu' elaborati e dettagliati ancora; in ogni caso di agire
tempestivamente nel richiedere che le competenti magistrature intervengano
per ripristinare la legalita' violata dai golpisti razzisti.
Agire tempestivamente, poiche' ogni giorno che passa il razzismo miete
vittime.
Agire tempestivamente, per la legalita' e i diritti umani di tutti gli
esseri umani.
Con la forza della verita'.
Con la forza del diritto.
Con la forza dell'ordinamento giuridico.
Con la forza della nonviolenza.

2. UNA SOLA UMANITA'. ESPOSTO RECANTE LA NOTITIA CRIMINIS CONCERNENTE VARIE
FATTISPECIE DI REATO CONFIGURATE DA MISURE CONTENUTE NELLA LEGGE 15 LUGLIO
2009, N. 94

Alla Procura della Repubblica di Viterbo
Al Presidente del Tribunale di Viterbo
Al Presidente della Corte d'Appello di Roma
Al Presidente della Corte di Cassazione
Al Presidente della Corte Costituzionale
Al Sindaco del Comune di Viterbo
Al Presidente della Provincia di Viterbo
Al Presidente della Regione Lazio
Al Questore di Viterbo
Al Prefetto di Viterbo
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Al Presidente della Camera dei Deputati
Al Presidente del Senato della Repubblica
Al Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura
Al Presidente della Repubblica Italiana
Al Presidente del Parlamento Europeo
Al Presidente della Commissione Europea
Al Presidente del Consiglio d'Europa
Al Segretario generale delle Nazioni Unite
Oggetto: Esposto recante la notitia criminis concernente varie fattispecie
di reato configurate da misure contenute nella legge 15 luglio 2009, n. 94
Con il presente esposto si segnala alle istituzioni in indirizzo, al fine di
attivare tutti i provvedimenti di competenza cui l'ordinamento in vigore fa
obbligo ai pubblici ufficiali che le rappresentano, la notitia criminis
concernente il fatto che nella legge 15 luglio 2009, n. 94, recante
"Disposizioni in materia di sicurezza pubblica", volgarmente nota come
"pacchetto sicurezza", sono contenute varie misure, particolarmente all'art.
1 e passim, che configurano varie fattispecie di reato con specifico
riferimento a:
a) violazioni dei diritti umani e delle garanzie di essi sancite dalla
Costituzione della Repubblica Italiana;
b) violazione dei diritti dei bambini;
c) persecuzione di persone non per condotte illecite, ma per mera condizione
esistenziale;
d) violazione dell'obbligo di soccorso ed accoglienza delle persone di cui
all'art. 10 Cost.;
e) violazione del principio dell'eguaglianza dinanzi alla legge.
Si richiede il piu' sollecito intervento.
Alle magistrature giurisdizionalmente competenti si richiede in particolare
che esaminati i fatti di cui sopra procedano nelle forme previste nei
confronti di tutti coloro che risulteranno colpevoli per tutti i reati che
riterranno sussistere nella concreta fattispecie.
L'esponente richiede altresi' di essere avvisato in caso di archiviazione da
parte della Procura ex artt. 406 e 408 c. p. p.
Giuseppe Sini
responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo
Viterbo, 8 agosto 2009

3. UNA SOLA UMANITA'. ESPOSTO RECANTE LA NOTITIA CRIMINIS CONCERNENTE IL
FAVOREGGIAMENTO DELLO SQUADRISMO

Alla Procura della Repubblica di Viterbo
Al Presidente del Tribunale di Viterbo
Al Presidente della Corte d'Appello di Roma
Al Presidente della Corte di Cassazione
Al Presidente della Corte Costituzionale
Al Sindaco del Comune di Viterbo
Al Presidente della Provincia di Viterbo
Al Presidente della Regione Lazio
Al Questore di Viterbo
Al Prefetto di Viterbo
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Al Presidente della Camera dei Deputati
Al Presidente del Senato della Repubblica
Al Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura
Al Presidente della Repubblica Italiana
Al Presidente del Parlamento Europeo
Al Presidente della Commissione Europea
Al Presidente del Consiglio d'Europa
Al Segretario generale delle Nazioni Unite
Oggetto: Esposto recante la notitia criminis concernente il favoreggiamento
dello squadrismo
Con il presente esposto si segnala alle istituzioni in indirizzo, al fine di
attivare tutti i provvedimenti di competenza cui l'ordinamento in vigore fa
obbligo ai pubblici ufficiali che le rappresentano, la notitia criminis
concernente il fatto che nella legge 15 luglio 2009, n. 94, recante
"Disposizioni in materia di sicurezza pubblica", volgarmente nota come
"pacchetto sicurezza", e' contenuta una misura, quella di cui all'art. 3,
commi 40-44, istitutiva delle cosiddette "ronde", che palesemente configura
il favoreggiamento dello squadrismo (attivita' che integra varie fattispecie
di reato), anche alla luce di pregresse inquietanti esternazioni ed
iniziative di dirigenti rappresentativi del partito politico cui appartiene
il Ministro dell'Interno e di altri soggetti che non hanno fatto mistero ed
anzi hanno dato prova di voler far uso di tale istituto a fini di violenza
privata, intimidazione e persecuzione, con palese violazione della legalita'
e finanche intento di sovvertimento di caratteri e guarentigie fondamentali
dell'ordinamento giuridico vigente.
Si richiede il piu' sollecito intervento.
Alle magistrature giurisdizionalmente competenti si richiede in particolare
che esaminati i fatti di cui sopra procedano nelle forme previste nei
confronti di tutti coloro che risulteranno colpevoli per tutti i reati che
riterranno sussistere nella concreta fattispecie.
L'esponente richiede altresi' di essere avvisato in caso di archiviazione da
parte della Procura ex artt. 406 e 408 c. p. p.
Giuseppe Sini
responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo
Viterbo, 8 agosto 2009

4. UNA SOLA UMANITA'. GIANCARLA CODRIGNANI: ANTIGONE TORNA A MORIRE IN
ITALIA
[Ringraziamo Giancarla Codrignani (per contatti: giancodri at alice.it) per
questo intervento]

Quante volte dovra' continuare a morire nostra sorella Antigone? Ci penso in
questi giorni di rievocazioni di fatti di violenza che testimoniano solo la
voglia, anche involontaria, di guerra: il 2 agosto dell'attentato alla
stazione di Bologna, il 6 della bomba di Hiroshima, l'8 della miniera di
Marcinelle.
E viviamo in un paese in cui le leggi si fanno nemiche e i governanti fanno
guerra alla giustizia, al diritto, alla legalita', alla convivenza civile,
all'intelligenza, alla dignita', all'umanita' contro quegli immigrati in cui
vediamo rispecchiati i tanti milioni di emigranti italiani che non trovarono
lavoro e diritti in patria.
Oggi, 9 agosto, imparo il nome di Fatima, marocchina "irregolare", che si e'
suicidata per queste norme di "sicurezza". Anche lei era nata per amare,
come dice di se' Antigone. Gli italiani, come il coro della tragedia greca,
tacciono, anche quelli che non sono d'accordo. Siamo complici, e' bene
saperlo.

5. UNA SOLA UMANITA'. MICHELE NARDELLI: LETTERA APERTA AI SINDACI DEL
TRENTINO
[Ringraziamo Michele Nardelli (per contatti: sol.tn at tin.it) per averci
inviato copia del seguente documento; la proposta qui formulata - di non
ammettere nel proprio territorio le cosiddette "ronde" - e' stata fatta
propria del presidente del Consorzio dei Comuni trentini, dal Governo
provinciale, dall'Associazione Trentini nel Mondo e da numerose
associazioni]

Caro Sindaco,
Le scrivo come presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani,
organismo rappresentativo delle istituzioni e delle istanze delle societa'
civile impegnate a promuovere "la cultura della pace attraverso gli
interventi disciplinati dalle vigenti leggi provinciali in materia di
sostegno alla cooperazione per lo sviluppo, di emigrazione e di immigrazione
straniera extracomunitaria, di diritto allo studio, di formazione
professionale e di cultura" (L. P. 11/91, articolo 1, comma secondo).
Ho scelto questa forma di comunicazione sollecitato dall'appello "In
sicurezza?" e da numerose associazioni aderenti al Forum che, come me,
avvertono forte la preoccupazione che le scelte operate in campo nazionale
attraverso il cosiddetto "Pacchetto sicurezza" possano avere ripercussioni
gravi nel processo di integrazione sociale nelle nostre comunita' dei nuovi
cittadini che hanno trovato sul nostro territorio la possibilita' di
ricostruirsi una vita. E che rappresentano - che lo si voglia o no - una
parte importante ed ormai ineludibile della nostra comunita'.
I dati parlano chiaro. La presenza dei cittadini trentini provenienti da
altri paesi e residenti in Trentino rappresenta a fine 2007 il 7,4% della
nostra popolazione. Alla stessa data gli occupati stranieri sono circa
16.000 (escludendo i lavoratori stagionali e domestici) ed incidono per il
7,2% dell'occupazione complessiva. Interi comparti dell'economia trentina,
in assenza di questi lavoratori, entrerebbero in crisi: pensiamo ai raccolti
dei lavoratori stagionali nell'agricoltura, all'industria manifatturiera ed
estrattiva (24,4%), al commercio (12,4%), all'edilizia con il 16,2% degli
addetti, alla ristorazione e all'industria alberghiera dove la presenza di
questi nuovi cittadini e' al 10,5%, pensiamo al settore dei trasporti
nazionali e internazionali (6,4%), alla presenza nel settore sanitario
(9,3%) e nell'assistenza (10,3%), ai servizi alle imprese (8,2%). Essendo il
tasso di attivita' di questi nuovi cittadini piu' alto di quello generale si
puo' valutare che l'incidenza sul totale del nostro Prodotto Interno Lordo
locale sia intorno all'8-10%.
Molte di queste persone, nonostante abbiano un lavoro ed un luogo in cui
vivere, non hanno ancora il permesso di soggiorno. Una parte di loro hanno
un lavoro a tempo determinato e, qualora non venisse confermato, con il
"Pacchetto sicurezza" rischiano l'espulsione e la criminalizzazione. Il
provvedimento, infatti, introduce il reato di clandestinita' (come se un
migrante che cerca lavoro e di che vivere con dignita' fosse un
delinquente), obbliga i pubblici ufficiali alla denuncia verso chi non ha il
permesso di soggiorno con effetti gravi sul piano della salute o
dell'integrazione scolastica dei figli degli immigrati, riconosce
istituzionalizzandole le "associazioni dei volontari per la sicurezza",
meglio conosciute come "ronde", delegando a privati cittadini compiti che
sono propri delle forze dell'ordine, alimentando, in maniera perversa, un
clima di diffidenza e insicurezza.
Di fronte a questa situazione sono a chiederLe di dare un segnale forte e
chiaro per affermare nelle parole e nei fatti che il Trentino e' terra
accogliente, per aver conosciuto il dolore e l'umiliazione del partire e per
avere impresso nella propria memoria l'essere stato esso stesso terra
d'emigrazione. E di avere nella solidarieta' un tratto identitario acquisito
nel tempo della poverta' e del mutuo soccorso.
Le chiedo un segnale chiaro: il divieto nel proprio territorio comunale di
ricorso alle "ronde" e ad ogni altra forma di delega verso privati cittadini
nello svolgere funzioni di ordine pubblico e sicurezza.
La ringrazio sin d'ora della Sua attenzione. Il Forum trentino per la Pace e
i Diritti Umani rendera' pubbliche le adesioni che verranno dalle nostre
comunita' e Le chiedo quindi di darci gentilmente comunicazione di ogni
eventuale delibera connessa a questa richiesta all'indirizzo del Forum:
forum.pace at consiglio.provincia.tn.it
Cordialmente,
Michele Nardelli
Presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani
*
Post scriptum: L'appello "In sicurezza?" proposto da  Punto d'incontro, Cnca
Trentino, Fondazione Comunita' Solidale, Acli, Cgil, Volontari di strada,
Fondazione Fontana, Fondazione Migrantes, Caritas, Apas, Villa S. Ignazio,
Gris, Centro Missionario Diocesano, Comunita' di San Francesco Saverio,
Mensa della Provvidenza - Frati Cappuccini ed altri si puo' trovare sul sito
www.vitatrentina.it

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LEGALITA' E' UMANITA'
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 3 del 10 agosto 2009
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

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