Coi piedi per terra. 206



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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 206 del 24 giugno 2009

In questo numero:
1. Osvaldo Ercoli, Antonella Litta, Emanuele Petriglia, Alessandro Pizzi: Un
appello al mondo della cultura e dell'insegnamento
2. L'associazione "Respirare" scrive ai ministri che fanno parte del
Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica
3. Una lettera al Cipe dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo
4. Il professor Rocco Altieri dell'Universita' di Pisa solidale con
l'impegno contro il mega-aeroporto a Viterbo
5. Peppe Sini: Un sindaco ed un assessore futuristi o schizofrenici? Parole
in liberta' e contraddizioni sesquipedali
6. Per contattare il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e
s'impegna per la riduzione del trasporto aereo


1. APPELLI. OSVALDO ERCOLI, ANTONELLA LITTA, EMANUELE PETRIGLIA, ALESSANDRO
PIZZI: UN APPELLO AL MONDO DELLA CULTURA E DELL'INSEGNAMENTO

Gentili signore e signori,
ci rivolgiamo a voi, persone che amate la cultura al punto da averne fatto
la vocazione e l'impegno professionale della vostra vita, per chiedere il
vostro urgente aiuto.
L'area archeologica e termale del Bulicame a Viterbo, un'area di preziose
emergenze e memorie storiche e culturali, e di altrettanto preziosi beni
naturalistici e risorse terapeutiche, e' minacciata di distruzione dalla
volonta' di una lobby speculativa di realizzarvi un mega-aeroporto.
La realizzazione del mega-aeroporto avrebbe come immediate conseguenze:
a) lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che
vi si trovano;
b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante;
c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse
termali;
d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico che
sara' di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della
popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri
della citta');
e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia'
gravato da pesanti servitu';
f) uno sperpero colossale di soldi pubblici;
g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di
salvaguardia presenti nel territorio.
Taluni irresponsabili promotori di questa dissennata aggressione hanno
annunciato che il Comitato interministeriale per la programmazione economica
(in sigla: Cipe) sarebbe in procinto di finanziare il mega-aeroporto,
nonostante la sua palese illegalita'.
Ci appelliamo all'intero mondo della cultura e dell'insegnamento affinche'
ci aiuti ad impedire l'irreversibile devastazione del luogo che Dante volle
ricordare nella Divina Commedia.
Vi preghiamo di voler aderire a questo appello affinche' il governo non
finanzi la distruzione dell'area archeologica e termale del Bulicame a
Viterbo; non finanzi un mega-aeroporto nocivo e distruttivo, insensato ed
illegale.
*
professor Osvaldo Ercoli
dottoressa Antonella Litta
dottor Emanuele Petriglia
professor Alessandro Pizzi
per il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per
la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente,
della democrazia, dei diritti di tutti
Viterbo, 23 giugno 2009
*
Per informazioni e contatti: info at coipiediperterra.org
Per adesioni: adesione at coipiediperterra.org
Sito del comitato: www.coipiediperterra.org
*
Per contattare personalmente i promotori di questo appello:
professor Osvaldo Ercoli: tel. 0761341145, e-mail:
osvaldo.ercoli at fastwebnet.it
dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail:
antonella.litta at libero.it
dottor Emanuele Petriglia: tel. 0761379168, e-mail: lele8225 at libero.it
professor Alessandro Pizzi: tel. 0761748820, e-mail: alexpizzi at virgilio.it

2. DOCUMENTI. L'ASSOCIAZIONE "RESPIRARE" SCRIVE AI MINISTRI CHE FANNO PARTE
DEL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
[Emanuele Petriglia (per contatti: tel. 0761379168, e-mail:
lele8225 at libero.it) vive a Viterbo e lavora a Roma; laureato in Scienze
Forestali e Ambientali presso la facolta' di Agraria dell'Universita' degli
Studi della Tuscia con una tesi su "Applicazione di un sistema di gestione
ambientale secondo la norma ISO 14001 ad uno stabilimento industriale nella
provincia di Roma", sta ora conseguendo una seconda laurea in Economia. Da
sempre impegnato in difesa della natura, fa parte del coordinamento
"Salviamo l'Arcionello" e del Comitato che si oppone al mega-aeroporto di
Viterbo]

Egregio Ministro,
il sindaco di Viterbo (della cui attendibilita' peraltro e' ben lecito
dubitare) ha annunciato che il prossimo 26 giugno (e non piu' il 19 giugno,
come lo stesso personaggio aveva precedentemente annunciato con toni
roboanti) il governo attraverso il Cipe si appresterebbe a finanziare la
realizzazione di un illegale, distruttivo ed avvelenatore mega-aeroporto
nell'area archeologica e termale del Bulicame a Viterbo.
Assai preoccupato dalla notizia, le scrivo a nome dell'associazione
"Respirare" di Viterbo per segnalarle l'assoluta inammissibilita' della
realizzazione nell'area archeologica e termale del Bulicame a Viterbo di un
mega-aeroporto che provocherebbe la distruzione di preziosi beni
naturalistici e culturali, un grave danno alla salute, alla sicurezza, ai
diritti soggettivi ed ai legittimi interessi della popolazione locale, un
disastro per l'economia locale, il collasso delle infrastrutture viterbesi,
un mastodontico sperpero di soldi pubblici, una violazione scandalosa delle
leggi vigenti.
Avendola cosi' informata dell'assurdita' e dell'illiceita' di un tale
sperpero di fondi pubblici, siamo altresi' a richiederla di un impegno
affinche' sia rispettata la legge, e con essa il territorio, le sue risorse
e i diritti dei cittadini.
Alla presente alleghiamo, per un opportuno approfondimento di quanto sopra
brevemente indicato, il testo di un recente articolo apparso sul "Corriere
della sera" dell'illustre scrittrice Dacia Maraini, e il testo di una
recente interrogazione parlamentare presentata dall'on. Leoluca Orlando che
riassume i termini essenziali della situazione reale.
Distinti saluti,
dottor Emanuele Petriglia, a nome e per conto dell'associazione "Respirare"
Viterbo, 19 giugno 2009
*
Allegato 1. Un intervento della prestigiosa scrittrice Dacia Maraini sul
"Corriere della sera" del 5 maggio 2009
Dacia Maraini: L'aeroporto tra le terme
C'e' qualcosa di dissennato nel mito del progresso tecnologico senza limiti?
Lo dicono in molti. Il progresso tecnologico non guidato e non controllato
porta all'inquinamento, al disastro ecologico, agli abusi contro il
territorio, allo sperpero dei soldi pubblici, alle malattie. E ci sono
sempre nuovi dati che lo confermano. Eppure chi insegue il pericoloso mito
del progresso illimitato dice il contrario. Per costoro non puo' che portare
ricchezza, benessere, lavoro e civilta'.
Ma prendiamo un caso particolare: il progetto di un mega-aeroporto in una
zona di grande valore archeologico e termale. La piccola e bellissima citta'
di Viterbo con i suoi dintorni che mantengono vive le memorie della civilta'
etrusca, e' stata scelta per la realizzazione di un gigantesco aeroporto del
"mordi e fuggi" come lo definiscono i viterbesi. Li' in mezzo a un
ricchissimo giardino archeologico, distruggendo resti preziosi, invadendo
l'area termale chiamata Bulicame, si vorrebbero gettare tonnellate di
cemento per un turismo diretto soprattutto verso Roma.
Curioso questo fatto: mentre le linee aeree perdono clienti ed entrano in
crisi, gli aeroporti aumentano. Non e' una contraddizione? Ora ogni piccola
citta' pretende di avere il volo sotto casa per raggiungere le varie citta'
del mondo. Naturalmente sono soldi che circolano, aziende che si
arricchiscono, aerei che vengono comprati e venduti, biglietti che costano
sempre meno. Ma qualcuno pensa alle conseguenze sul territorio, sul clima,
sulla salute?
Il "Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la riduzione del trasporto
aereo", guidato da Antonella Litta, ha le idee chiare. Le sue battaglie
vengono combattute soprattutto in rete, in collaborazione con il "Centro di
ricerca per la pace" guidato da Peppe Sini. I due Comitati danno voce ai
cittadini, ai medici, ai geologi, agli ambientalisti. Spediscono lettere
alle istituzioni governative. Chiedono un freno all'irresponsabile foga di
cementificare e adulterare il Paese. Spiegano con razionalita' le ragioni
del no. Che non riguardano solo Viterbo ma tutto il nostro gia' troppo
martoriato paese. Lo sviluppo tecnologico, ricordano, non puo' imporsi sulle
leggi della natura che alla lunga si ribella provocando disastri: alluvioni,
slavine, smottamenti, siccita', avvelenamento dell'acqua e dell'aria.
Certo e' comodo volare da un aeroporto sotto casa nelle piu' belle citta'
del mondo. Ma quanto ci costerebbe questa comodita'? Intanto riflettiamo sul
fatto che il traffico aereo contribuisce in larga misura al surriscaldamento
del clima. E proprio nel momento in cui l'Italia prende seri impegni per
ridurre il surriscaldamento, ci mettiamo a progettare nuovi aeroporti? Certo
la moltiplicazione dei voli puo' fare girare provvisoriamente il mercato, ma
alla lunga risulta anche antieconomica perche' e' energivora. Mentre
"l'umanita' ha bisogno di una economia della sobrieta' e della condivisione
che consideri i limiti della biosfera e della scarsita' delle risorse". Lo
Stato si mostra generoso e avaro nello stesso tempo: con una mano da' soldi
alle Compagnie aeree e con l'altra taglia i costi ambientali e sociali che
vengono poi pagati dalle popolazioni piu' indifese e indigenti. Ha senso
tutto questo?
*
Allegato 2. Interrogazione parlamentare dell'on. Leoluca Orlando sul
mega-aeroporto di Viterbo
Al Ministro dell'Ambiente, al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti e al
Ministro dell'Economia
Premesso che,
- a Viterbo moltissimi cittadini, sostenuti da illustri scienziati,
cattedratici, personalita' delle istituzioni e dell'impegno civile, si
oppongono alla decisione di realizzare nell'area termale del Bulicame un
mega-aeroporto delle dimensioni atte ad accogliere un volume di traffico di
vari milioni di passeggeri all'anno; un'opera del tutto priva dei requisiti
di legge e del tutto irrealizzabile alla luce della situazione reale
dell'area e dei vincoli paesaggistici, idrogeologici, archeologici, termali
in essa presenti.
Infatti tale opera:
I. non potrebbe mai superare un rigoroso espletamento della Valutazione
d'impatto ambientale e della Valutazione ambientale strategica obbligatorie
per legge;
II. confligge con precise norme di tutela dei beni pubblici sia nazionali
che europee;
III. e' in contrasto con le norme ed i vincoli di salvaguardia in vigore
nell'area considerata ai sensi della pianificazione territoriale ed
urbanistica tanto regionale quanto comunale;
IV. provocherebbe la devastazione di rilevanti beni archeologici,
naturalistici, paesaggistici, storico-culturali, scientifici, terapeutici ed
economici insistenti nell'area;
V. provocherebbe un grave nocumento alla salute, alla sicurezza e alla
qualita' della vita della popolazione dei quartieri cittadini prossimi
all'area;
VI. confligge con attuali esigenze di sicurezza militari di rilevanza
strategica nazionale;
VII. porterebbe al collasso la rete infrastrutturale della mobilita' locale;
VIII. costituirebbe uno sperpero immenso di pubblico denaro;
IX. la procedura sin qui seguita per l'individuazione dell'area e' viziata
da flagranti errori di merito e di metodo (tali per cui un ente locale ha
gia' presentato un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio e
qualificati centri studi di settore hanno ripetutamente denunciato
l'inammissibilita' dell'opera);
- in una recente comunicazione agli Amministratori locali il Comitato dei
cittadini che si oppongono all'opera ha elencato i seguenti effetti della
realizzazione di un mega-aeroporto nell'area termale del Bulicame a Viterbo:
1. Impatto locale sull'ambiente: devastazione dell'area termale del
Bulicame, un bene naturalistico, storico-culturale, terapeutico, economico,
sociale e simbolico peculiare e insostituibile.
2. Impatto sanitario sulla popolazione viterbese: gravissimi danni alla
salute, alla sicurezza, alla qualita' della vita.
3. Impatto sanitario sulla popolazione dell'Alto Lazio: cumulandosi il
mega-aeroporto con le altre gravosissime servitu' gia' presenti (in
particolare il polo energetico Civitavecchia-Montalto) la sinergia dei
fattori di inquinamento incrementera' danni, disagi e patologie.
4. Impatto sanitario globale: essendo il trasporto aereo fortemente
inquinante, ogni suo aumento si traduce in danno certo alla salute.
5. Impatto sociale su Viterbo: il mega-aeroporto non solo costituira' una
profonda aggressione alla salute e alla sicurezza delle persone, ma
provochera' anche un grave degrado della qualita' della vita, una forte
lesione a fondamentali diritti dei cittadini, un grave danno all'economia e
alla societa', il collasso delle infrastrutture del trasporto locale (gia'
gravemente insufficienti), la distruzione di beni ambientali, culturali,
agricoli, terapeutici, ricettivi, produttivi, scientifici.
6. Impatto sociale sull'Alto Lazio: accumulo di servitu' ed effetto
sinergico dei fattori di rischio e di depauperamento e degrado del
territorio e della sua economia.
7. Impatto globale sull'ambiente: essendo il mega-aeroporto finalizzato
all'incremento del trasporto aereo complessivo, esso contribuira' ad
accrescere l'inquinamento e l'effetto serra responsabile dei mutamenti
climatici che stanno mettendo in pericolo il futuro dell'umanita' e gli
equilibri della biosfera.
8. Per realizzare un'opera di tali dimensioni verrebbero sperperate ingenti
risorse pubbliche (che pertanto verrebbero altresi' sottratte ad opere e
servizi realmente utili e fin indispensabili per la popolazione);
- in un recente esposto alla Soprintendenza per i beni archeologici per
l'Etruria Meridionale e' stato evidenziato che dalla Planimetria redatta dal
Comune di Viterbo recante i vincoli paesaggistici, idrogeologici,
archeologici, termali presenti nell'area che sarebbe investita dall'opera,
risulta che il mega-aeroporto sorgerebbe letteralmente sopra un'area di
interesse archeologico con presenza di beni archeologici che la legge
tutela;
- gia' lo scorso anno, in una lettera al Presidente della Repubblica del 4
agosto 2008, il Comitato dei cittadini che si oppongono all'aeroporto
segnalava, tra l'altro, che "la realizzazione a Viterbo di un devastante
mega-aeroporto per voli low cost avrebbe i seguenti inaccettabili e
disastrosi esiti:
a) grave nocumento per la salute della popolazione, come dimostrato dal
documento dell'Isde (International Society of Doctors for the Environment -
Italia) del 18 marzo 2008;
b) grave devastazione dell'area termale del Bulicame, peculiare bene
naturalistico e storico-culturale, terapeutico e sociale, economico e
simbolico, gia' citato da Dante nella Divina Commedia ed elemento
fondamentale dell'identita' di Viterbo;
c) grave impatto su un rilevante bene archeologico come l'emergenza in situ
del tracciato dell'antica via consolare Cassia, come ammesso dall'assessore
e vicepresidente della Regione Lazio Esterino Montino;
d) grave impatto inquinante sull'Orto botanico dell'Universita' degli Studi
della Tuscia, bene scientifico, di ricerca e didattico di cospicua
rilevanza;
e) grave impatto inquinante sulle colture agricole - di qualita' e
biologiche - insistenti nell'area maggiormente investita;
f) conflitto con attivita' ed esigenze di interesse strategico nazionale
dell'Aeronautica Militare, come evidenziato da ultimo dal "Centro Studi
Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto compatibile" in un recente documento
diffuso il 2 agosto 2008 in cui si afferma testualmente "l'incompatibilita'
tra l'intensa attivita' di aviazione civile commerciale e la permanenza di
un'attivita' di volo militare importante - quella della Cavalleria
dell'Aria - che rende Viterbo tra gli aeroporti militari di primaria
importanza strategica (come fissato da un recente decreto)" e come gia'
precedentemente puntualmente segnalato nella seduta del Consiglio comunale
di Viterbo del 25 luglio 2008;
g) immenso sperpero di fondi pubblici per un'opera nociva e distruttiva,
quando Viterbo e l'Alto Lazio hanno bisogno di ben altri interventi della
mano pubblica: e particolarmente di un forte sostegno a difesa e
valorizzazione dei beni ambientali e culturali, dell'agricoltura di
qualita', delle peculiari risorse locali; e per quanto concerne la mobilita'
un forte sostegno al trasporto ferroviario (riaprendo la linea
Civitavecchia-Capranica-Orte; potenziando la linea Viterbo-Orte; potenziando
la linea Viterbo-Capranica-Roma);
h) aggravamento di una condizione di servitu' per l'Alto Lazio, territorio
gia' gravato da pesantissime servitu' energetiche, militari e speculative;
i) infine, poiche' il punto di riferimento da parte dei promotori dell'opera
e' il sedime di Ciampino e l'attivita' che in esso si svolge, si rileva come
proprio la situazione di Ciampino sia insostenibile e gravemente lesiva dei
piu' elementari diritti della popolazione locale, ed e' quindi evidentemente
scandaloso voler "ciampinizzare" un'altra citta' (occorre invece una
drastica e immediata riduzione dei voli su Ciampino).
A cio' si aggiunga che:
l) l'opera e' tuttora priva di adeguata progettazione, anzi della stessa
precisa definizione di collocazione e dimensioni, come ammesso dallo stesso
Consiglio comunale di Viterbo nella parte narrativa dell'atto deliberativo
n. 92 del 25 luglio 2008 in cui si afferma testualmente che "devesi fare
presente che a tutt'oggi non si conoscono ne' la lunghezza della pista che
potrebbe arrivare a superare i 3000 metri, ne' il suo orientamento";
peraltro il gia' citato "Centro Studi Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto
compatibile" ha rilevato "l'impossibilita' oggettiva - dimostrata dagli
studi del nostro centro - di allungare la pista di almeno altri due
chilometri mantenendone l'orientamento e, tanto meno, di smantellare
l'attuale per costruirne altra - come sostenuto da ambienti dell'assessorato
al volo - disassata di 10 gradi verso nord o sud";
m) l'opera confligge con il Piano territoriale paesaggistico regionale e le
relative norme di salvaguardia, come riconosciuto dallo stesso Consiglio
comunale di Viterbo con l'atto deliberativo n. 92 del 25 luglio 2008;
n) l'opera e' totalmente priva di fondamentali verifiche e di fondamentali
requisiti previsti dalla legislazione italiana ed europea in materia di
Valutazione d'impatto ambientale, Valutazione ambientale strategica,
Valutazione d'impatto sulla salute.
Quanto alla procedura di individuazione di Viterbo come sede di un
devastante mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per
Roma:
o) la relazione ministeriale del novembre 2007 che ha dato il via ad una
serie di atti amministrativi successivi e' destituita di fondamento in punto
di diritto e di fatto, come dimostrato ad abundantiam da un documento del 18
gennaio 2008 del "Centro studi Demetra" che conclude la sua ampia
ricognizione dichiarando che "gli atti ministeriali risultano palesemente
affetti da gravi vizi di illegittimita' sotto il rilevato profilo
dell'eccesso di potere per carenza dell'istruttoria tecnica condotta dalla
commissione istituita presso il Ministero dei Trasporti";
p) non solo: quella relazione contiene dichiarazioni semplicemente
dereistiche e si rivela nel merito come non rispondente ad un'analisi
fattuale della realta' territoriale: essa infatti ignora del tutto il fatto
che il sedime indicato ricade nel cuore dell'area termale del Bulicame e a
ridosso di emergenze archeologiche, naturalistiche, scientifiche, culturali,
agricole, terapeutiche, economiche ed insediative tali da rendere l'opera
ipso facto irrealizzabile; cadendo quindi la validita' di quella relazione,
cadono con essa tutti gli atti amministrativi conseguenti, viziati in radice
dal vizio dell'atto presupposto e fondativo;
q) peraltro la stessa compagnia aerea Ryan Air - che nelle dichiarazioni dei
proponenti l'opera avrebbe dovuto essere il soggetto imprenditoriale maggior
fruitore della nuova struttura aeroportuale - ha esplicitamente dichiarato
di non intendere affatto trasferire la sua attivita' nell'eventuale scalo
viterbese (cfr. intervista trasmessa dalla Rai il 27 aprile 2008 nell'ambito
del programma "Report").
Infine:
r) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce della
situazione aeroportuale italiana (cfr. la gia' citata inchiesta televisiva
della Rai: "Report", 27 aprile 2008);
s) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce dell'attuale
trend del trasporto aereo internazionale (cfr. ad esempio l'intervento
dell'europarlamentare Giulietto Chiesa del primo luglio 2008 che rinvia tra
l'altro a un servizio dell'"International Herald Tribune" del 28-29 giugno
2008);
t) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce dell'esigenza
di ridurre il trasporto aereo per ridurre il surriscaldamento globale del
clima (come richiesto dall'Onu, dalla comunita' scientifica internazionale,
dagli statisti piu' avvertiti);
u) occorre procedere alla riduzione drastica e immediata del trasporto aereo
(particolarmente a fini di diporto), come richiesto da interventi di
autorevoli personalita' come i premi Nobel Desmond Tutu e Wangari Maathai; e
sostenere invece un modello di mobilita' piu' adeguato, sostenibile e
democratico": -
per sapere:
quali iniziative i Ministri interrogati intendano prendere per impedire che
i rilevanti beni naturalistici, culturali, terapeutici ed economici
dell'area termale del Bulicame siano devastati, e che la salute e la
sicurezza dei cittadini di Viterbo siano aggredite da un'opera aeroportuale
priva dei requisiti previsti dalla legge, opera la cui realizzazione
costituirebbe un sperpero di pubblici denari, un danno per la comunita'
locale ed una flagrante violazione delle norme e dei vincoli di salvaguardia
vigenti.
Leoluca Orlando
Roma, 7 maggio 2009

3. DOCUMENTI. UNA LETTERA AL CIPE DAL CENTRO DI RICERCA PER LA PACE DI
VITERBO

Signori ministri e membri del Comitato interministeriale per la
programmazione economica,
poiche' il sindaco di Viterbo, smentendo una sua precedente dichiarazione e
confermando cosi' la sua inattendibilita', ha dichiarato che il 26 giugno
2009 il governo tramite il Cipe si appresterebbe a finanziare un insensato
ed illegale mega-aeroporto a Viterbo, nel segnalarvi l'assoluta
inammissibilita' che il governo sperperi denari del pubblico erario per
finanziare un'opera nociva e distruttiva come il mega-aeroporto che una
lobby di speculatori e di irresponsabili vorrebbe realizzare nell'area
archeologica e termale del Bulicame a Viterbo, con la presente
a) vi inviamo per opportuna conoscenza copia di una diffida gia' inviata ai
componenti del Comitato interministeriale per la programmazione economica il
13 maggio 2009;
b) vi chiediamo di opporvi a una determinazione palesemente insostenibile e
contra legem.
Distintamente,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo
Viterbo, 19 giugno 2009
*
Allegato: A tutti i componenti del Comitato interministeriale per la
programmazione economica
Oggetto: Diffida e preannuncio di azione legale qualora il Comitato
interministeriale per la programmazione economica (Cipe) finanziasse
un'opera nociva, distruttiva e fuorilegge come il mega-aeroporto a Viterbo
Egregi signori,
giorni addietro i mezzi d'informazione hanno dato notizia dell'intenzione
del Ministro dei Trasporti di proporre al Cipe di finanziare la
realizzazione di un mega-aeroporto a Viterbo.
Con la presente vi segnaliamo:
a) che l'opera ricadrebbe nell'area termale del Bulicame, un'area di enorme
pregio archeologico, naturalistico, culturale, terapeutico ed economico che
ne verrebbe totalmente devastata;
b) che l'opera recherebbe grave nocumento alla salute ed alla sicurezza dei
cittadini residenti nella campagna circostante e nei popolosi quartieri di
Viterbo piu' prossimi all'area;
c) che l'opera recherebbe grave danno all'economia viterbese distruggendo
beni fondamentali per lo sviluppo del territorio;
d) che l'opera provocherebbe il collasso della rete infrastrutturale locale;
e) che l'opera e' del tutto priva della Valutazione di impatto ambientale e
della Valutazione ambientale strategica, obbligatorie per legge;
f) che addirittura ancora non esiste neppure un progetto vero e proprio dell
'opera;
g) che l'opera e' in assoluto contrasto con gli strumenti di pianificazione
territoriale ed urbanistica vigenti e relativi vincoli di salvaguardia;
h) che l'opera costituirebbe un colossale sperpero di soldi pubblici;
i) che l'opera e' quindi allo stato dei fatti del tutto fuorilegge ed un
eventuale finanziamento di essa con soldi pubblici, sic stantibus rebus, si
configurerebbe come palesemente inammissibile.
Autorevoli scienziati di fama internazionale, personalita' illustri delle
istituzioni, della cultura e della vita civile, e numerosissimi cittadini
del viterbese hanno espresso una ferma opposizione al mega-aeroporto
insensato ed illegale.
Ancora una volta in questi ultimi giorni le ragioni dell'opposizione al
mega-aeroporto a Viterbo sono state riassunte dalla scrittrice Dacia Maraini
con un articolo sul "Corriere della sera" del 5 maggio 2009, e  dall'on.
Leoluca Orlando con una interrogazione parlamentare del 7 maggio 2009.
Tutto quanto precede premesso, qualora il Cipe decidesse di finanziare
un'opera priva di progetto, illegale, nociva e distruttiva, con la presente
siamo a preannunciarvi la conseguente richiesta di intervento delle
competenti magistrature civili, penali ed amministrative in difesa del
diritto, del territorio, dei cittadini e della comunita' viterbese.
Distinti saluti,
Antonella Litta. portavoce del Comitato che si oppone alla realizzazione del
mega-aeroporto a Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo,
in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di
tutti
Peppe Sini, responsabile del Centro di ricerca per la pace di Viterbo
Viterbo, 13 maggio 2009

4. SOLIDARIETA'. IL PROFESSOR ROCCO ALTIERI DELL'UNIVERSITA' DI PISA
SOLIDALE CON L'IMPEGNO CONTRO IL MEGA-AEROPORTO A VITERBO
[Riportiamo il seguente comunicato gia' apparso nelle "Notizie minime della
nonviolenza in cammino"]

Il professor Rocco Altieri, uno dei piu' prestigiosi studiosi di peace
research a livello internazionale, direttore della rivista scientifica
"Quaderni Satyagraha" e della casa editrice "Gandhi Edizioni", ha espresso
ancora una volta il suo sostegno all'impegno contro il mega-aeroporto a
Viterbo e per la riduzione del trasporto aereo.
Con un messaggio di condivisione e di solidarieta' si e' associato alla
lettera aperta inviata dal "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo al
presidente della Regione Lazio.
Il professor Rocco Altieri e' nato a Monteleone di Puglia, studi di
sociologia, lettere moderne e scienze religiose presso l'Universita' di
Napoli, promotore degli studi sulla pace e la trasformazione nonviolenta dei
conflitti presso l'Universita' di Pisa, docente di Teoria e prassi della
nonviolenza all'Universita' di Pisa, dirige la rivista "Quaderni satyagraha"
e la casa editrice "Gandhi Edizioni". Tra le opere di Rocco Altieri
segnaliamo particolarmente La rivoluzione nonviolenta. Per una biografia
intellettuale di Aldo Capitini, Biblioteca Franco Serantini, Pisa 1998.
*
Allegato: il testo della lettera aperta inviata dal responsabile del "Centro
di ricerca per la pace" di Viterbo al presidente della Regione Lazio il 17
giugno 2009
Signor presidente della Regione Lazio,
a me sembra scandaloso.
Scandaloso che la Regione Lazio sia a favore della devastazione dell'area
archeologica e termale del Bulicame.
Scandaloso che la Regione Lazio sia a favore dell'aggressione
all'agricoltura nell'alto Lazio.
Scandaloso che la Regione Lazio sia a favore della distruzione di preziosi,
peculiari ed insostituibili beni ambientali e culturali.
Scandaloso che la Regione Lazio sia a favore dell'avvelenamento dei
cittadini di Viterbo.
Scandaloso che la Regione Lazio sia a favore dello sperpero dei soldi di
tutti.
Scandaloso che la Regione Lazio sia a favore della violazione della
legalita'.
Scandaloso che la Regione Lazio sia a favore dell'effetto serra che sta
aggredendo la biosfera.
Perche' la realizzazione di un mega-aeroporto nell'area archeologica e
termale del Bulicame a Viterbo proprio tutto cio' significa. Ed e'
scandaloso.
Non sarebbe ora che la Regione Lazio cessasse di essere complice di questa
operazione speculativa, distruttiva, nociva ed illegale?
Non sarebbe ora che la Regione Lazio tornasse al rispetto dell'ambiente, dei
cittadini, del diritto al lavoro, della salute, del bene pubblico, della
legalita'?

5. RIFLESSIONE. PEPPE SINI: UN SINDACO ED UN ASSESSORE FUTURISTI O
SCHIZOFRENICI? PAROLE IN LIBERTA' E CONTRADDIZIONI SESQUIPEDALI
[Riportiamo il seguente intervento gia' apparso nelle "Notizie minime della
nonviolenza in cammino"]

Con un comunicato diffuso ieri alla stampa il sindaco di Viterbo e un suo
assessore si esercitano nell'arte futurista delle parole in liberta' e
cadono in contraddizioni grottesche.
In breve:
1. Il sindaco ha dovuto ammettere di aver detto una cosa non vera quando con
tracotante sicumera aveva annunciato per il 19 giugno una impossibile ed
illegale decisione del Comitato interministeriale per la programmazione
economica. Non e' bello dire cose non vere. Ma evidentemente il suo magister
atque dux Berlusconi ha fatto scuola.
2. Il sindaco e l'assessore devono confessare anche che il mega-aeroporto e'
privo di valutazione d'impatto ambientale, obbligatoria per legge. Alleluja.
Per anni la lobby dei mentitori volanti ha insistito che tutto era a posto,
che non c'era bisogno di niente, eccetera eccetera.
3. Il sindaco e l'assessore infine annunciano che "e' prevista, a
valorizzazione dell'area intorno allo scalo, la creazione di un parco
archeologico termale che sancira' la salvaguardia e tutela delle acque
termali e delle testimonianze del passato". Ma e' evidente che la
realizzazione di un "parco archeologico-termale" - che e' un'ottima cosa,
necessaria ed urgente - e' del tutto incompatibile con la realizzazione del
mega-aeroporto nocivo e distruttivo, inquinante ed assordante. Cosicche'
delle due l'una: o il sindaco e l'assessore non sanno quel che dicono, o
mentono sapendo di mentire; sara' comunque il caso di chiamare quel buon
professor Aristotele stagirita affinche' impartisca loro una lezioncina di
logica.
*
Ergo (o, a scelta, ceterum censeo):
a) Il mega-aeroporto e' un'opera insensata, illegale, irrealizzabile. Tutti
a Viterbo lo sanno, e chi lo nega e' uno sciocco o un mentitore.
b) L'area archeologica e termale del Bulicame va tutelata dai nuovi vandali
marinettiani in ritardo di un secolo.
c) Per rispettare le leggi italiane, per difendere la salute e i diritti dei
viterbesi, per non distruggere i beni ambientali e culturali, per non
devastare l'agricoltura, per non massacrare il territorio, per non
sperperare i denari del pubblico erario, vi e' una sola cosa da fare: non
realizzare il mega-aeroporto a Viterbo, ne' ora ne' mai.
*
In cauda:
I. Certi pubblici amministratori insipienti ed irresponsabili potrebbero
fare una sola cosa utile per la citta': dimettersi.
II. Ovviamente non basta opporsi al mega-aeroporto a Viterbo, occorre anche
opporsi a tutti i nuovi mega-aeroporti, ovunque; poiche' occorre opporsi al
dissennato incremento del trasporto aereo che contribuisce in rilevante
misura a provocare il disastro climatico planetario. Ed occorre ottenere
subito la riduzione drastica e immediata del trasporto aereo, a cominciare
dai voli su Ciampino, citta' martirizzata e simbolo del crimine e della
follia della lobby avvelenatrice volante.

6. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE AL MEGA-AEROPORTO
DI VITERBO E S'IMPEGNA PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO

Per informazioni e contatti: Comitato che si oppone al mega-aeroporto di
Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della
salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: e-mail:
info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org
Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa
Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it
Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it

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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 206 del 24 giugno 2009

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