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Coi piedi per terra. 205
- Subject: Coi piedi per terra. 205
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Mon, 22 Jun 2009 09:52:52 +0200
- Importance: Normal
=================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Numero 205 del 22 giugno 2009 In questo numero: 1. Peppe Sini: Scandaloso. Una lettera aperta al presidente della Regione Lazio 2. Una lettera della dottoressa Litta ai ministri componenti del Comitato interministeriale per la programmazione economica 3. Alessandro Pizzi: Una lettera ai ministri membri del Comitato interministeriale per la programmazione economica 4. Anche la professoressa Barbara Demo dell'Universita' di Torino aderisce all'appello contro il mega-aeroporto a Viterbo 5. Marinella Correggia: La bidonville e la foresta 6. Per contattare il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo 1. DOCUMENTI. PEPPE SINI: SCANDALOSO. UNA LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO [Riportiamo la seguente lettera aperta gia' apparsa nelle "Notizie minime della nonviolenza in cammino"] Signor presidente della Regione Lazio, a me sembra scandaloso. Scandaloso che la Regione Lazio sia a favore della devastazione dell'area archeologica e termale del Bulicame. Scandaloso che la Regione Lazio sia a favore dell'aggressione all'agricoltura nell'alto Lazio. Scandaloso che la Regione Lazio sia a favore della distruzione di preziosi, peculiari ed insostituibili beni ambientali e culturali. Scandaloso che la Regione Lazio sia a favore dell'avvelenamento dei cittadini di Viterbo. Scandaloso che la Regione Lazio sia a favore dello sperpero dei soldi di tutti. Scandaloso che la Regione Lazio sia a favore della violazione della legalita'. Scandaloso che la Regione Lazio sia a favore dell'effetto serra che sta aggredendo la biosfera. Perche' la realizzazione di un mega-aeroporto nell'area archeologica e termale del Bulicame a Viterbo proprio tutto cio' significa. Ed e' scandaloso. Non sarebbe ora che la Regione Lazio cessasse di essere complice di questa operazione speculativa, distruttiva, nociva ed illegale? Non sarebbe ora che la Regione Lazio tornasse al rispetto dell'ambiente, dei cittadini, del diritto al lavoro, della salute, del bene pubblico, della legalita'? Distinti saluti, Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo Viterbo, 17 giugno 2009 2. DOCUMENTI. UNA LETTERA DELLA DOTTORESSA LITTA AI MINISTRI COMPONENTI DEL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA [Antonella Litta (per contatti: tel. 3383810091, e-mail: isde.viterbo at libero.it) e' la portavoce del Comitato che si oppone alla realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo; svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi (in provincia di Viterbo). E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia). Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' locali ed internazionali. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente] Egregio Ministro, il sindaco di Viterbo (della cui attendibilita' peraltro e' ben lecito dubitare) ha annunciato che il prossimo 26 giugno (e non piu' il 19 giugno, come lo stesso personaggio aveva precedentemente annunciato con toni roboanti) il governo (e per esso il Cipe) si appresterebbe a finanziare la realizzazione a Viterbo di un mega-aeroporto nel cuore dell'area archeologica e termale del Bulicame ed a ridosso di popolosi quartieri della citta'; in merito a tale annuncio, e fortemente preoccupata per esso, a nome della sezione di Viterbo dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) con la presente le segnalo ancora una volta quanto segue: a) in quell'area insistono beni naturalistici, storico-culturali, terapeutici ed economici preziosi e peculiari: devastarli per costruirvi un mega-aeroporto e' un crimine; b) la realizzazione dell'illegale mega-aeroporto in quell'area avrebbe come conseguenza anche un danno enorme all'economia viterbese, come evidenziato ad esempio dagli agricoltori della zona che giustamente fortemente si oppongono al mega-aeroporto; c) la realizzazione dell'illegale mega-aeroporto in quell'area avrebbe altresi' come conseguenza un gravissimo nocumento alla salute, alla sicurezza e alla qualita' della vita della popolazione dell'Alto Lazio e in forma parossistica per le migliaia e migliaia di cittadini che vivono nei popolosi quartieri a ridosso dell'area; d) la realizzazione dell'illegale mega-aeroporto e' infine non solo del tutto priva di fondamentali requisiti previsti dalle leggi vigenti, ma e' anche palesemente in contrasto con le dirimenti normative europee ed italiane a tutela di ambiente e salute e con i vigenti cogenti vincoli di salvaguardia presenti nell'area. Per tutto quanto precede con la presente la sezione di Viterbo dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) richiede un suo intervento per impedire che il governo dissipi ingenti fondi pubblici per un'opera palesemente dissennata, concretamente irrealizzabile, evidentemente nociva, distruttiva, illegale. Allego alla presente una recente lettera aperta della nostra associazione che riassume alcuni dei termini della questione con particolar riferimento ai profili sanitari. Resto a disposizione per ogni opportuno approfondimento ed ogni ulteriore informazione. In attesa di un cortese cenno di riscontro, distinti saluti, dottoressa Antonella Litta, per la sezione di Viterbo dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) Viterbo, 19 giugno 2009 * Allegato. Una lettera dell'Associazione medici per l'ambiente (Isde-Italia) ai colleghi medici dell'Alto Lazio del 19 febbraio 2009 Cari colleghi, vi scriviamo perche' siamo sempre piu' preoccupati che si possa realizzare a Viterbo un mega-aeroporto per voli low cost, infatti se questo progetto dovesse realmente concretizzarsi, ingenti sarebbero i danni ambientali e sanitari. Il nostro territorio vive una delicata situazione dal punto di vista ambientale: la presenza del piu' grande polo energetico d'Europa (le centrali di Civitavecchia e Montalto di Castro) al quale si andrebbe ad aggiungere, una volta riconvertita a carbone, anche la centrale di Torre Valdaliga Nord con le sue nocive emissioni di gas e polveri; la naturale radioattivita' del sottosuolo dovuta alla presenza del radon; le acque destinate a consumo umano con elevata presenza di sostanze dannose tra cui l'arsenico (classificato come cancerogeno di classe 1 dall'Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro - Iarc), acque che sono potabili solo in virtu' di deroghe rinnovate di anno in anno; la presenza di discariche abusive di rifiuti tossici; la cementificazione di aree sempre piu' vaste, soprattutto in quei comuni del viterbese piu' prossimi alla capitale. Dal punto di vista sanitario registriamo, purtroppo, il triste primato di essere la provincia con il piu' alto numero di patologie tumorali nella nostra Regione, e proprio per studiare meglio questo dato preoccupante abbiamo di recente chiesto l'istituzione di un Registro dei tumori in tutte le Asl del Lazio (al momento l'unico Registro operativo e' quello della provincia di Latina). L'articolo 5 del nostro nuovo codice di deontologia afferma: "I medici debbono considerare l'ambiente nel quale l'uomo vive e lavora come elemento determinante e fondamentale per la salute dei cittadini", come medici siamo dunque investiti di una nuova e maggiore responsabilita' e abbiamo il diritto-dovere d'intervenire con le nostre conoscenze e competenze scientifiche per evitare che si realizzano opere, infrastrutture e attivita' senza che prima sia stato valutato il danno che da queste puo' derivare alla salute delle persone e all'ambiente. Non possiamo tollerare che si continui a ripetere l'errore di esporre singole persone e intere comunita' a rischi per la salute, salvo poi, a distanza di tempo, e purtroppo solo dopo morti e malati, riconoscere quanto gia' l'evidenza scientifica aveva indicato e dimostrato. Ci opponiamo dunque alla realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo per ragioni di civilta' e amore per questa terra, ma prima di tutto per ragioni di ordine sanitario: innumerevoli studi scientifici affermano e dimostrano in modo certo che il trasporto aereo e' un rilevante elemento d'inquinamento ambientale e di danno alla salute. Esso provoca inquinamento atmosferico, acustico ed elettromagnetico. Queste forme d'inquinamento danneggiano gravemente e principalmente la salute delle persone che vivono in aree prossime agli aeroporti, come testimoniato anche da una realta' ben nota: quella vissuta dagli abitanti di Ciampino, di Marino e del X Municipio di Roma. La situazione ambientale e sanitaria che questi cittadini vivono e' talmente grave che immediatamente e drasticamente andrebbero ridotti i voli civili sullo scalo di Ciampino. Permettere che si realizzi un mega-aeroporto a Viterbo, praticamente a ridosso del suo centro storico, devastando per sempre siti archeologici rilevanti, l'area termale del Bulicame e l'Orto botanico, in assenza della valutazione di impatto ambientale (Via) della valutazione ambientale strategica (Vas) e della valutazione dell'impatto sanitario (Vis), significa accettare consapevolmente il trasferimento alla citta' di Viterbo, ai suoi cittadini e a quelli della sua provincia, degli stessi danni e delle stesse sofferenze per le quali lo scalo di Ciampino deve essere subito chiuso o almeno ridimensionato. Non esistono aeroporti ad impatto zero se non nella propaganda mistificatoria, interessata e senza alcuna base scientifica. Il diritto alla salute e a vivere in un ambiente sano non deve essere barattato con nulla, e meno che mai con le false promesse di sviluppo ed occupazione di chi cerca di ricattare ed ottenere il consenso di tanti giovani, facendo leva sul loro legittimo diritto al lavoro. Vogliamo quindi richiamare le ragioni della nostra preoccupazione e del nostro appello (a conclusione di questa lettera indichiamo altresi' i riferimenti bibliografici e sitografici a sostegno di queste ragioni). Le emissioni dei motori degli aerei Le emissioni prodotte dai motori degli aerei, alimentati con cherosene (una miscela composta da diversi tipi di idrocarburi) sono simili per composizione a quelle generate dalla combustione di altri carburanti fossili e contribuiscono fortemente all'effetto serra. Esse generano gas nocivi: Anidride Carbonica (CO2), Monossido di Carbonio (CO), Ossidi di Zolfo (SOx), Ossidi di Azoto (NOx) e Idrocarburi (HC) - come il benzene noto cancerogeno e polveri (particolato - PM - di diverse dimensioni, anche dell'ordine dei micron e dei nanometri). Il quantitativo maggiore di particolato viene prodotto proprio nelle fasi di decollo ed atterraggio e quindi rilasciato soprattutto nelle aree piu' prossime agli aeroporti. E' ormai ben documentato che il particolato fine ed ultrafine attraversa i sistemi di filtraggio, permane lungamente in sospensione nell'atmosfera, e puo' essere trasportato per decine e centinaia di chilometri. Queste polveri proprio in virtu' delle loro dimensioni possono penetrare attraverso tutte le barriere e le membrane del nostro organismo e direttamente anche nei nervi cranici. Possono superare la barriera ematocerebrale, la placenta, gli endoteli, le membrane plasmatiche - raggiungendo i nuclei delle cellule e portandovi il proprio carico di metalli pesanti ed altri fattori cancerogeni, interferendo cosi' con i sistemi di riparazione del Dna e con i complessi meccanismi dell'espressione genica. Esistono evidenze sempre piu' consistenti di come numerosi inquinanti introdotti nel corpo umano inducano processi infiammatori cronici che determinano stress cellulare progressivo a carico di tutti gli organi e i tessuti, aprendo la strada a patologie gravi come arteriosclerosi e cancro. L'aspetto che allarma sempre di piu' tantissimi colleghi, epidemiologi e pediatri in tutto il mondo, concerne la possibilita' che il danno genetico coinvolga le cellule germinali materne o paterne (causando la possibile trasmissione alle successive generazioni di lesioni e patologie anche gravi) o direttamente il feto nel momento piu' delicato del suo sviluppo. Innumerevoli studi scientifici mostrano l'evidente correlazione tra l'esposizione alle polveri sottili ed ultrasottili e l'aumento dei ricoveri ospedalieri, della mortalita', del sistema cardiovascolare, delle malattie respiratorie, delle malattie cronico-degenerative (Alzheimer, Sclerosi Laterale Amiotrofica, Sclerosi Multipla), delle malattie endocrine, delle malattie neoplastiche. L'inquinamento acustico Le zone prossime ad un aeroporto sono sottoposte anche allí'inquinamento acustico generato dalle fasi di avvicinamento, atterraggio e decollo degli aerei, e dal connesso traffico veicolare. Il rischio di contrarre gravissime patologie cardiovascolari, insonnia e disturbi delle fasi del sonno, irritabilita', astenia, disturbi del sistema endocrino, del sistema digestivo e dell'udito e' elevatissimo, come ormai noto da moltissimo tempo. Lo studio internazionale Hypertension and Exposure to Noise near Airports: the Hyena study [Jarup L., 2008] e' stato finanziato dalla Comunita' Europea per studiare la correlazione tra inquinamento acustico prodotto dal traffico aereo, da quello automobilistico e lo sviluppo di ipertensione arteriosa. Questo studio ha selezionato e studiato 6.000 persone (dai 45 ai 70 anni di eta') che avevano vissuto per almeno 5 anni vicino ad uno dei 6 maggiori aeroporti europei. In Italia sono state selezionate 1.000 persone residenti vicino all'aeroporto di Milano Malpensa. Lo studio ha mostrato una relazione significativa tra l'esposizione, soprattutto notturna, al rumore prodotto da traffico aereo e il rischio di sviluppare ipertensione arteriosa e il conseguente aumento di rischio di infarto del miocardio e ictus. Lo studio infine ha indicato nella riduzione dell'impatto acustico da traffico automobilistico e da traffico aereo notturno una misura necessaria per la prevenzione delle malattie cardiovascolari. Ben documentati e ormai noti sono anche i disturbi dell'apprendimento nei bambini che frequentano scuole ubicate in aree sottoposte ad inquinamento acustico. Nello studio pubblicato sulla prestigiosa rivista "Lancet" Aircraft and road traffic noise and children's cognition and health: a cross-national study [Stansfeld S., 2005] sono stati analizzati gli effetti del rumore prodotto dal traffico automobilistico e dal traffico aereo sullo sviluppo cognitivo dei bambini. Oltre 2.800 bambini dai 9 ai 10 anni di eta', frequentanti 89 scuole situate nei pressi di 3 importanti aeroporti europei (Schiphol in Olanda, Barajas in Spagna e Heathrow in Inghilterra), sono stati coinvolti nello studio. I ricercatori hanno misurato i livelli di inquinamento acustico e li hanno rapportati ai risultati di una serie di test cognitivi sottoposti ai bambini. Analizzando i dati si e' rilevato che l'esposizione all'inquinamento acustico pregiudica la capacita' di leggere correttamente. L'esposizione al rumore da traffico automobilistico non sembra avere un effetto altrettanto significativo sulla capacita' di leggere, ma e' risultato dannoso nei confronti della memoria. Un'esposizione a livelli elevati di entrambi i tipi di inquinamento acustico e' associata ad una peggiore qualita' della vita per i bambini e ad un netto aumento dello stress. Gli autori dello studio concludono il loro lavoro affermando che le scuole situate nei pressi di aeroporti non sono ambienti salutari ne' adatti all'educazione e alla crescita dei bambini. Lo studio Cristal (dall'acronimo del centro studi che lo ha realizzato: Centro Regionale Infrastrutture Sistemi Trasporto Aereo del Lazio), conclusosi recentemente, ha evidenziato che le persone che vivono nei comuni di Ciampino, Marino e del X Municipio di Roma sono sottoposte a livelli d'inquinamento acustico da traffico aereo estremamente preoccupanti in quanto capaci di danneggiarne la salute. Infatti le linee guida dell'Oms sul rumore notturno affermano che sopra i 35 decibel iniziano a manifestarsi effetti biologici che si aggravano tra i 40-55 decibel e diventano molto pericolosi sopra i 55 decibel; questi limiti sono sempre stati abbondantemente superati a Ciampino, come risulta dalle rilevazioni dello studio Cristal. L'inquinamento elettromagnetico I sistemi radar delle torri di controllo e quelli a bordo degli aerei insieme alle antenne di radiotrasmissione ed ai sistemi elettromagnetici utilizzati per i controlli di sicurezza producono inquinamento elettromagnetico, e i lavoratori e i residenti in aree prossime agli aeroporti possono essere esposti ad effetti di sommazione di campi elettromagnetici provenienti da piu' fonti: antenne di telefonia, cavi elettrici ad alta tensione, linee elettriche delle ferrovie etc. Cari colleghi, pensiamo che il nostro territorio non ha alcun bisogno di un mega-aeroporto, ma prima di tutto di tutela e cura, proprio come i nostri pazienti. Se solo si investisse una piccola parte dei pubblici investimenti previsti per il mega-aeroporto per i servizi sociali, per le strutture scolastiche, per migliorare l'assistenza sanitaria sul territorio, risistemare il sistema idrico degli acquedotti e quello di depurazione delle acque, questo sarebbe gia' un grande e fondamentale sostegno per la tutela dello stato di salute di tutti i nostri pazienti, come altrettanto necessario per questo fine sarebbe il definitivo abbandono del dannosissimo progetto di riconversione a carbone della centrale di Torre Valdaliga Nord a Civitavecchia. Ogni giorno nel nostro operare tutti noi esercitiamo il dovere della tutela della salute dei nostri pazienti, di coloro che ne hanno bisogno, delle giovani e future generazioni e della salubrita' dell'ambiente, per questo ora chiediamo a tutti voi un impegno comune per risparmiare a Viterbo e ai viterbesi un irreversibile danno sociale, ambientale e sanitario. Cordialmente, dottor Gianni Ghirga dottoressa Antonella Litta dottor Mauro Mocci per il coordinamento dell'Alto Lazio dell'Isde - Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) Viterbo, 19 febbraio 2009 Post scriptum Sostengono questo appello tantissimi cittadini di Viterbo e dell'Alto Lazio ed anche scienziati, ambientalisti, parlamentari italiani ed europei, scrittori, cattedratici universitari, intellettuali, saggisti; tra i tanti nomi illustri: i professori Angelo Baracca, Virginio Bettini, Luigi Cancrini, Marcello Cini, Paul Connett, Giorgio Cortellessa, Luca Mercalli, Giuseppe Nascetti, Giorgio Nebbia, Gianni Tamino, Stefano Montanari, Silvia Vegetti Finzi; la vicepresidente del Parlamento Europeo Luisa Morgantini; il magistrato Ferdinando Imposimato. Hanno aderito e sottoscritto il nostro appello anche numerosissimi operatori sociali, religiosi e laici, persone impegnate per i diritti umani, personalita' della vita civile e della riflessione morale, tra cui padre Alex Zanotelli, il cantautore Francesco Guccini e numerose associazioni e movimenti impegnati in difesa della biosfera, dei beni comuni, della pace. Numerose sono le interrogazioni presentate al Parlamento e al Consiglio regionale del Lazio. Una bibliografia e sitografia per approfondire a) Alcuni articoli e volumi (...) b) Alcuni siti (...) Per ulteriori informazioni e contatti: isde.viterbo at libero.it 3. DOCUMENTI. ALESSANDRO PIZZI: UNA LETTERA AI MINISTRI MEMBRI DEL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PRGRAMMAZIONE ECONOMICA [Il professor Alessandro Pizzi (per contatti: tel. 0761748820, e-mail: alexpizzi at virgilio.it), gia' apprezzatissimo sindaco di Soriano nel Cimino (Vt), citta' in cui il suo rigore morale e la sua competenza amministrativa sono diventati proverbiali, e' fortemente impegnato in campo educativo e nel volontariato, ha preso parte a molte iniziative di pace, di solidarieta', ambientaliste, per i diritti umani e la nonviolenza, tra cui l'azione diretta nonviolenta in Congo con i "Beati i costruttori di pace"; ha promosso l'esperienza del corso di educazione alla pace presso il liceo scientifico di Orte (istituto scolastico in cui ha lungamente insegnato); e' uno dei principali animatori del comitato che si oppone al mega-aeroporto a Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo; su sua iniziativa l'ultimo congresso nazionale del Movimento Nonviolento ha approvato all'unanimita' una mozione per la riduzione del trasporto aereo. Sul tema del trasporto aereo, del suo impatto sugli ecosistemi locali e sull'ecosistema globale, e sui modelli di mobilita' in relazione ai modelli di sviluppo e ai diritti umani, ha tenuto rilevanti relazioni a vari convegni di studio] Signor Ministro, il sindaco di Viterbo (della cui attendibilita' peraltro e' ben lecito dubitare) ha annunciato che il prossimo 26 giugno (e non piu' il 19 giugno, come lo stesso personaggio aveva precedentemente annunciato con toni roboanti) il governo attraverso il Comitato interministeriale per la programmazione economica si appresterebbe a finanziare la realizzazione a Viterbo di un mega-aeroporto nell'area archeologica e termale del Bulicame. Vivamente preoccupato per la notizia, giacche' quell'opera sarebbe palesemente insensata ed illegale, con la presente, a nome e per conto del Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo, le segnalo che: 1. l'area archeologica e termale del Bulicame e' protetta da norme e vincoli di salvaguardia tali da rendere impossibile ed illecita la realizzazione nel suo cuore di un'opera come un mega-aeroporto; 2. la realizzazione di un mega-aeroporto avrebbe conseguenze disastrose per i beni ambientali e culturali, per l'economia locale, per la rete infrastrutturale esistente, per la salute e la sicurezza dei cittadini; 3. l'opera aeroportuale e' priva degli adempimenti previsti dalla legislazione europea ed italiana vigente in materia di Via e di Vas, ed a tutt'oggi non esiste neppure alcuna vera progettazione di essa; 4. sic stantibus rebus finanziare un mega-aeroporto irrealizzabile e fuorilegge costituirebbe da parte del Cipe e del governo un colossale sperpero di fondi pubblici, e un simile sciagurato ed irresponsabile atto comporterebbe tutte le conseguenze amministrative e giudiziarie del caso. Alla presente allego: a) una precedente diffida inviata al Cipe dal nostro comitato; b) un recente intervento del professor Osvaldo Ercoli. Restando a disposizione per ogni eventuale opportuna ulteriore informazione, e rinviando anche ai materiali disponibili nel sito del nostro comitato: www.coipiediperterra.org, auspicando un tempestivo cenno di riscontro, distinti saluti, professor Alessandro Pizzi, per il Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti Viterbo, 19 giugno 2009 * Allegato A: A tutti i componenti del Comitato interministeriale per la programmazione economica Oggetto: Diffida e preannuncio di azione legale qualora il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) finanziasse un'opera nociva, distruttiva e fuorilegge come il mega-aeroporto a Viterbo Egregi signori, giorni addietro i mezzi d'informazione hanno dato notizia dell'intenzione del Ministro dei Trasporti di proporre al Cipe di finanziare la realizzazione di un mega-aeroporto a Viterbo. Con la presente vi segnaliamo: a) che l'opera ricadrebbe nell'area termale del Bulicame, un'area di enorme pregio archeologico, naturalistico, culturale, terapeutico ed economico che ne verrebbe totalmente devastata; b) che l'opera recherebbe grave nocumento alla salute ed alla sicurezza dei cittadini residenti nella campagna circostante e nei popolosi quartieri di Viterbo piu' prossimi all'area; c) che l'opera recherebbe grave danno all'economia viterbese distruggendo beni fondamentali per lo sviluppo del territorio; d) che l'opera provocherebbe il collasso della rete infrastrutturale locale; e) che l'opera e' del tutto priva della Valutazione di impatto ambientale e della Valutazione ambientale strategica, obbligatorie per legge; f) che addirittura ancora non esiste neppure un progetto vero e proprio dell'opera; g) che l'opera e' in assoluto contrasto con gli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica vigenti e relativi vincoli di salvaguardia; h) che l'opera costituirebbe un colossale sperpero di soldi pubblici; i) che l'opera e' quindi allo stato dei fatti del tutto fuorilegge ed un eventuale finanziamento di essa con soldi pubblici, sic stantibus rebus, si configurerebbe come palesemente inammissibile. Autorevoli scienziati di fama internazionale, personalita' illustri delle istituzioni, della cultura e della vita civile, e numerosissimi cittadini del viterbese hanno espresso una ferma opposizione al mega-aeroporto insensato ed illegale. Ancora una volta in questi ultimi giorni le ragioni dell'opposizione al mega-aeroporto a Viterbo sono state riassunte dalla scrittrice Dacia Maraini con un articolo sul "Corriere della sera" del 5 maggio 2009, e dall'on. Leoluca Orlando con una interrogazione parlamentare del 7 maggio 2009. Tutto quanto precede premesso, qualora il Cipe decidesse di finanziare un'opera priva di progetto, illegale, nociva e distruttiva, con la presente siamo a preannunciarvi la conseguente richiesta di intervento delle competenti magistrature civili, penali ed amministrative in difesa del diritto, del territorio, dei cittadini e della comunita' viterbese. Distinti saluti, Antonella Litta. portavoce del Comitato che si oppone alla realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti Peppe Sini, responsabile del Centro di ricerca per la pace di Viterbo Viterbo, 13 maggio 2009 * Allegato B: Un recente intervento del professor Osvaldo Ercoli: In nome della ragione, in nome dell'umanita', in nome dell'unica casa comune che abbiamo L'irragionevole intenzione di realizzare nel cuore dell'area archeologica e termale del Bullicame a Viterbo un nuovo mega-aeroporto, minaccia la devastazione irreversibile di uno dei beni piu' preziosi del nostro paese, gia' cantato da Dante Alighieri nel suo capolavoro. Salvare il Bulicame L'area archeologica e termale del Bulicame a Viterbo e' una ricchezza unica, un bene prezioso, un gioiello della natura, un luogo di suggestiva bellezza, e le sue sorgenti termali sono una risorsa terapeutica, una fonte di benessere, da proteggere e da valorizzare. Perche' distruggere i nostri beni naturalistici, archeologici, termali, con un mega-aeroporto? Difendere l'agricoltura Ed intorno all'area archeologica e termale del Bulicame vi e' un'agricoltura pregiata, con aziende fiorenti: la zona e' molto fertile, le produzioni di qualita'. L'agricoltura e' la prima e fondamentale risorsa della nostra terra. Una terra che va difesa da un falso progresso che cementifica e distrugge beni insostituibili, necessari alla vita. Perche' devastare il nostro territorio e la nostra agricoltura con un mega-aeroporto? Proteggere la salute delle persone E sono ormai a ridosso dell'area archeologica e termale del Bulicame anche popolosi quartieri della citta' di Viterbo. Un mega-aeroporto in quell'area provocherebbe un grave inquinamento, un vero avvelenamento, un danno alla salute, alla sicurezza, alla qualita' della vita di migliaia e migliaia di cittadini viterbesi. Si vuole imporre ai viterbesi di subire le stesse sofferenze della popolazione di Ciampino, che da anni sta lottando per difendere la propria salute, la propria sicurezza e i propri diritti aggrediti dall'insostenibile attivita' aeroportuale di cui e' vittima? Non e' giusto: a Ciampino si deve ridurre drasticamente ed immediatamente il traffico aereo, e a Viterbo non si deve realizzare un'opera cosi' nociva. Perche' avvelenare le persone con un mega-aeroporto? Un'opera illegale Non solo: la realizzazione di un mega-aeroporto a Viterbo e' in contrasto con le leggi italiane ed europee che tutelano l'ambiente; e' in contrasto con i vincoli di salvaguardia degli strumenti di pianificazione territoriale in vigore; e' in contrasto con fondamentali diritti soggettivi e legittimi interessi dei cittadini protetti dalle leggi vigenti. E' insomma un'opera illegale. Perche' si dovrebbe realizzare un'opera fuorilegge? Uno scandaloso spreco di soldi pubblici Ed infine: per realizzare il mega-aeroporto lo stato dovrebbe spendere una montagna di soldi pubblici; soldi peggio che sprecati, usati male per un'opera distruttiva, nociva, illecita. Perche' si dovrebbero sperperare cosi' tanti soldi pubblici per fare un mega-aeroporto cosi' dannoso? Per le generazioni future E c'e' una questione piu' ampia: il trasporto aereo contribuisce in notevole misura all'effetto serra che sta alterando il clima del pianeta: e' la piu' grave emergenza planetaria che l'umanita' intera deve affrontare. Occorre ridurre il trasporto aereo per contribuire a ridurre l'effetto serra. E' un dovere che abbiamo nei confronti dell'umanita' e delle generazioni future. Perche' realizzare un nuovo mega-aeroporto quando al contrario il dovere dell'umanita' e' di ridurre il trasporto aereo? Un invito Ancora una volta invito tutte le persone oneste e ragionevoli a fermarsi a riflettere. Dobbiamo lasciar distruggere la nostra natura, i nostri monumenti storici, le nostre produzioni agricole di qualita', la nostra salute? Dobbiamo lasciar fare un'opera illegale e sperperare i soldi di tutti per farci del male? Dobbiamo lasciare alle generazioni future un mondo ridotto a un immondezzaio, un mondo invivibile? Io credo che sarebbe un grave errore. Dobbiamo invece difendere la nostra terra e la nostra vita, i diritti nostri e di tutti. In nome della ragione, in nome dell'umanita', in nome dell'unica casa comune che abbiamo. Osvaldo Ercoli Viterbo, 15 giugno 2009 4. SOLIDARIETA'. ANCHE LA PROFESSORESSA BARBARA DEMO DELL'UNIVERSITA' DI TORINO ADERISCE ALL'APPELLO CONTRO IL MEGA-AEROPORTO A VITERBO La professoressa Barbara Demo, del Dipartimento di Informatica dell'Universita' di Torino, ha espresso la sua adesione all'appello contro il mega-aeroporto a Viterbo. Dagli atenei di tutta Italia e' sempre crescente il pronunciamento della cultura italiana contro la distruzione dell'area archeologica e termale del Bulicame, contro la devastazione dell'agricoltura dell'Alto Lazio, contro l'attentato alla salute della popolazione viterbese, contro il dissennato incremento del trasporto aereo, contro lo scandaloso sperpero dei pubblici denari per un'opera nociva e distruttiva: insomma, contro il mega-aeroporto insensato ed illegale. Il Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti, ringrazia i tanti docenti universitari che da tutta Italia (ma tra le solidarieta' vi sono anche quelle di scienziati e docenti di universita' straniere), e naturalmente a partire dal professor Giuseppe Nascetti dell'Universita' della Tuscia, stanno prendendo posizione per impedire un ennesimo scempio di peculiari ed insostituibili beni ambientali e culturali, un ennesimo scempio della salute e dei diritti di tutti, un ennesimo scempio della legalita'. 5. MONDO. MARINELLA CORREGGIA: LA BIDONVILLE E LA FORESTA [Dal quotidiano "Il manifesto" del 17 giugno 2009 col titolo "La bidonville e la foresta"] Baraccopoli e foreste sembrerebbero essere mondi geograficamente molto distanti. Le bidonville o slum o favelas sono il simbolo dell'urbanizzazione selvaggia e disperata, "citta'" informali spesso di lamiere, plastica e cartoni, inferni di caldo, freddo, l'uno o l'altro alternativamente, senza fognature ne' acqua potabile; posti dove sopravvivono un miliardo di esseri umani che minacciano di diventare due nel 2025. Le foreste sono le case della biodiversita' superstite, le protettrici del clima, abitate da popolazioni che cercano di resistere alla distruzione operata da tagli indiscriminati, incendi, pascoli, piantagioni, clima, attivita' estrattive, strade, dighe... In Brasile queste due realta' difficilissime si sfiorano. O meglio si scontrano. Tanto che si e' pensato di costruire muri. Per proteggere, dicono, l'ecosistema forestale dall'avanzata delle lamiere. Ma forse c'e' una soluzione migliore, meno da apartheid e anche piu' naturale. La si sta sperimentando a Rio de Janeiro. La', arriva a ridosso delle favelas la foresta Mata Atlantica che percorre 16 stati brasiliani e di cui rimane in piedi solo il 7% dell'estensione originaria, secondo quanto rivelato dal recente "Atlante di quanto rimane della Mata Atlantica" curato dalla relativa Fondazione e dall'Istituto nazionale per la ricerca spaziale. Il tasso annuo di deforestazione della Mata sarebbe raddoppiato negli ultimi tre anni. Incendi, espansione urbana e occupazione da parte delle attivita' umane sono la causa del disastro. Le 750 favelas di Rio, popolate da 1,5 milioni di persone, sono raddoppiate in superficie fra il 1994 e il 2004. Schiacciate fra le colline e l'oceano, per non parlare dei quartieri per gli abbienti, non possono che espandersi verso la foresta circostante. I difensori della Mata Atlantica, comunque, dicono che la pressione sulla foresta non viene solo dagli abitanti delle favelas ma anche dai condomini di lusso e dagli hotel. Il governo di Rio, con l'obiettivo dichiarato di prevenire la deforestazione e anche evitare costruzioni pericolanti in aree a elevato rischio di frane, aveva proposto di costruire un muro di 15 km di lunghezza per 3 di altezza, intorno a 14 delle favelas della capitale. Il progetto aveva iniziato a prendere forma con un muro di acciaio e cemento nella favela Santa Marta. Ma in tanti sono insorti contro una simile metafora dell'apartheid geografico. Adesso i rappresentanti della bidonville Rocinha e il governo cittadino si sono accordati per un progetto che secondo alcuni potrebbe diventare un modello per il resto della "frontiera" fra slum e foresta. Il muro di cemento sara' sostituito da un "confine naturale" fatto di percorsi (anche per disabili e per bici e skateboard), campi sportivi, parchi e muretti di non piu' di 90 centimetri. Il muro di 3 metri sara' solo nelle zone soggette a erosione. Saranno addestrate guardie forestali provenienti dalla comunita' per assicurare il rispetto dei confini. Quanto alla soluzione al problema degli slum, foresta o non foresta, secondo alcuni attivisti brasiliani intervistati dall'agenzia di stampa internazionale "Inter Press Service", "i governi pensano ai muri perche' non vogliono investire nelle case popolari a basso reddito" (il Brasile ha un deficit di 8 milioni di unita' abitative, soprattutto nel sud). Magari bisognerebbe guardare ai (pochi) esempi di riabilitazione vera delle baraccopoli. Nella capitale del Malawi grazie a programmi di credito e alla partecipazione popolare, gli slum della periferia sono stati trasformati. Tanto che non hanno piu' l'aspetto di slum. Sono quartieri organizzati e pianificati. 6. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE AL MEGA-AEROPORTO DI VITERBO E S'IMPEGNA PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO Per informazioni e contatti: Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it =================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 205 del 22 giugno 2009 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). 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