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Coi piedi per terra. 202
- Subject: Coi piedi per terra. 202
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Mon, 15 Jun 2009 08:47:45 +0200
- Importance: Normal
=================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Numero 202 del 15 giugno 2009 In questo numero: 1. Peppe Sini: Imbroglioni, cialtroni, arraffoni e fracassoni in carriera 2. La dottoressa Antonella Litta relatrice al convegno di Roma del 15 giugno 2009 sull'"Agenda della mobilita'" 3. Alessandro Pizzi: Una lettera ai ministri per salvare il Bulicame dalla devastazione 4. Emanuele Petriglia: L'associazione "Respirare" ai membri del Comitato interministeriale per la programmazione economica 5. Una lettera del Centro di ricerca per la pace di Viterbo ai Ministri ed al Cipe 6. Daniele Pernigotti: Clima 7. Per contattare il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo 1. EDITORIALE. PEPPE SINI: IMBROGLIONI, CIALTRONI, ARRAFFONI E FRACASSONI IN CARRIERA Il mega-aeroporto a Viterbo non puo' essere realizzato, poiche' tutta l'area archeologica e termale del Bulicame e' protetta da norme e vincoli che lo proibiscono. Il mega-aeroporto a Viterbo non puo' essere realizzato, poiche' esso aggredirebbe e devasterebbe peculiari e preziosi beni ambientali e culturali, fiorenti attivita' economiche, fondamentali diritti sociali e soprattutto la salute e la sicurezza di migliaia e migliaia di cittadini. Il mega-aeroporto a Viterbo non puo' essere realizzato, poiche' costituirebbe un criminale sperpero e una colossale ruberia di soldi pubblici. Il mega-aeroporto a Viterbo non puo' essere realizzato, poiche' un delitto e' nient'altro che un delitto, ed i suoi mandanti ed esecutori meritano solo di essere perseguiti ai sensi di legge, tratti sul banco degli imputati nei tribunali della Repubblica e condannati per le loro malefatte. Detto questo, allora perche' una banda di imbroglioni, di cialtroni, di arraffoni e di fracassoni in carriera, con l'aiuto dei complici loro che per insipienza ed irresponsabilita' - o per vilta', o per corruttela - si prestano a reggergli il sacco, continua proterva nel tentativo di commettere un crimine gia' smascherato? Perche' confidano nella possibilita' di continuare ad ingannare i cittadini, ad eludere i controlli, a violare le leggi, a derubare il pubblico erario, e - last but not least - farla franca. E l'esempio cui si ispirano, ancora una volta, venit ex alto: dal regime della corruzione che imperversa in questo infelice paese. Ma non ci riusciranno. 2. INCONTRI. LA DOTTORESSA ANTONELLA LITTA RELATRICE AL CONVEGNO DI ROMA DEL 15 GIUGNO 2009 SULL'"AGENDA DELLA MOBILITA'" La dottoressa Antonella Litta, portavoce del comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, sara' relatrice al convegno di Roma del 15 giugno 2009 (presso la Sala dei Vigili urbani, in via della Consolazione 4) sul tema "Presentazione dell'Agenda della mobilita'. Proposte per evitare la congestione, il furto del tempo, l'inquinamento, gli incidenti, per costruire insieme una mobilita' desiderabile". La dottoressa Litta interverra' sul tema della necessaria ed urgente riduzione del trasporto aereo. Antonella Litta e' la portavoce del Comitato che si oppone alla realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo; svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi (in provincia di Viterbo). E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia). Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' locali ed internazionali. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente. 3. DOCUMENTI. ALESSANDRO PIZZI: UNA LETTERA AI MINISTRI PER SALVARE IL BULICAME DALLA DEVASTAZIONE [Il professor Alessandro Pizzi (per contatti: tel. 0761748820, e-mail: alexpizzi at virgilio.it), gia' apprezzatissimo sindaco di Soriano nel Cimino (Vt), citta' in cui il suo rigore morale e la sua competenza amministrativa sono diventati proverbiali, e' fortemente impegnato in campo educativo e nel volontariato, ha preso parte a molte iniziative di pace, di solidarieta', ambientaliste, per i diritti umani e la nonviolenza, tra cui l'azione diretta nonviolenta in Congo con i "Beati i costruttori di pace"; ha promosso l'esperienza del corso di educazione alla pace presso il liceo scientifico di Orte (istituto scolastico in cui ha lungamente insegnato); e' uno dei principali animatori del comitato che si oppone al mega-aeroporto a Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo; su sua iniziativa l'ultimo congresso nazionale del Movimento Nonviolento ha approvato all'unanimita' una mozione per la riduzione del trasporto aereo. Sul tema del trasporto aereo, del suo impatto sugli ecosistemi locali e sull'ecosistema globale, e sui modelli di mobilita' in relazione ai modelli di sviluppo e ai diritti umani, ha tenuto rilevanti relazioni a vari convegni di studio] Signori Ministri, poiche' sulla stampa viterbese e' apparsa la notizia, che vorrei supporre destituita di fondamento, che il Comitato interministeriale per la programmazione economica si appresterebbe a finanziare la realizzazione a Viterbo di un mega-aeroporto nell'area archeologica e termale del Bulicame, cosa del tutto impossibile ed illegale allo stato dei fatti, con la presente, a nome e per conto del Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo, vi segnalo che: 1. l'area archeologica e termale del Bulicame e' protetta da norme e vincoli di salvaguardia tali da rendere impossibile ed illecita la realizzazione nel suo cuore di un'opera come un mega-aeroporto; 2. la realizzazione di un mega-aeroporto avrebbe conseguenze disastrose per i beni ambientali e culturali, per l'economia locale, per la rete infrastrutturale esistente, per la salute e la sicurezza dei cittadini; 3. l'opera aeroportuale e' priva degli adempimenti previsti dalla legislazione europea ed italiana vigente in materia di Via e di Vas, ed a tutt'oggi non esiste neppure alcuna vera progettazione di essa; 4. sic stantibus rebus finanziare un mega-aeroporto irrealizzabile e fuorilegge costituirebbe da parte del Cipe e del governo un colossale sperpero di fondi pubblici, e un simile sciagurato ed irresponsabile atto comporterebbe tutte le conseguenze amministrative e giudiziarie del caso. Restando a disposizione per ogni eventuale opportuna ulteriore informazione, e rinviando anche ai materiali disponibili nel sito del nostro comitato: www.coipiediperterra.org, auspicando un tempestivo cenno di riscontro, distinti saluti, professor Alessandro Pizzi, per il Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti Viterbo, 12 giugno 2009 4. DOCUMENTI. EMANUELE PETRIGLIA: L'ASSOCIAZIONE "RESPIRARE" AI MEMBRI DEL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA [Emanuele Petriglia (per contatti: tel. 0761379168, e-mail: lele8225 at libero.it) vive a Viterbo e lavora a Roma; laureato in Scienze Forestali e Ambientali presso la facolta' di Agraria dell'Universita' degli Studi della Tuscia con una tesi su "Applicazione di un sistema di gestione ambientale secondo la norma ISO 14001 ad uno stabilimento industriale nella provincia di Roma", sta ora conseguendo una seconda laurea in Economia. Da sempre impegnato in difesa della natura, fa parte del coordinamento "Salviamo l'Arcionello" e del Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo] Egregi ministri, vi scrivo a nome dell'associazione "Respirare" di Viterbo per segnalarvi l'assoluta inammissibilita' della realizzazione nell'area archeologica e termale del Bulicame a Viterbo di un mega-aeroporto che provocherebbe la distruzione di preziosi beni naturalistici e culturali, un grave danno alla salute, alla sicurezza, ai diritti soggettivi ed ai legittimi interessi della popolazione locale, un disastro per l'economia locale, il collasso delle infrastrutture viterbesi, un mastodontico sperpero di soldi pubblici, una violazione scandalosa delle leggi vigenti. Poiche' e' stata diffusa dai mass-media locali la notizia che il governo attraverso il Cipe si appresterebbe a finanziare l'illegale, distruttivo ed avvelenatore mega-aeroporto, con la presente siamo ad informarvi dell'assurdita' e dell'illiceita' di un tale sperpero di fondi pubblici ed a richiedervi di un impegno affinche' sia rispettata la legge, e con essa il territorio, le sue risorse e i diritti dei cittadini. Alla presente alleghiamo, per un opportuno approfondimento di quanto sopra brevemente indicato, il testo di un recente articolo apparso sul "Corriere della sera" dell'illustre scrittrice Dacia Maraini, e il testo di una recente interrogazione parlamentare presentata dall'on. Leoluca Orlando che riassume i termini essenziali della situazione reale. Distinti saluti, dottor Emanuele Petriglia, a nome e per conto dell'associazione "Respirare" Viterbo, 12 giugno 2009 * Allegato 1. Un intervento della prestigiosa scrittrice Dacia Maraini sul "Corriere della sera" del 5 maggio 2009 Dacia Maraini: L'aeroporto tra le terme C'e' qualcosa di dissennato nel mito del progresso tecnologico senza limiti? Lo dicono in molti. Il progresso tecnologico non guidato e non controllato porta all'inquinamento, al disastro ecologico, agli abusi contro il territorio, allo sperpero dei soldi pubblici, alle malattie. E ci sono sempre nuovi dati che lo confermano. Eppure chi insegue il pericoloso mito del progresso illimitato dice il contrario. Per costoro non puo' che portare ricchezza, benessere, lavoro e civilta'. Ma prendiamo un caso particolare: il progetto di un mega-aeroporto in una zona di grande valore archeologico e termale. La piccola e bellissima citta' di Viterbo con i suoi dintorni che mantengono vive le memorie della civilta' etrusca, e' stata scelta per la realizzazione di un gigantesco aeroporto del "mordi e fuggi" come lo definiscono i viterbesi. Li' in mezzo a un ricchissimo giardino archeologico, distruggendo resti preziosi, invadendo l'area termale chiamata Bulicame, si vorrebbero gettare tonnellate di cemento per un turismo diretto soprattutto verso Roma. Curioso questo fatto: mentre le linee aeree perdono clienti ed entrano in crisi, gli aeroporti aumentano. Non e' una contraddizione? Ora ogni piccola citta' pretende di avere il volo sotto casa per raggiungere le varie citta' del mondo. Naturalmente sono soldi che circolano, aziende che si arricchiscono, aerei che vengono comprati e venduti, biglietti che costano sempre meno. Ma qualcuno pensa alle conseguenze sul territorio, sul clima, sulla salute? Il "Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la riduzione del trasporto aereo", guidato da Antonella Litta, ha le idee chiare. Le sue battaglie vengono combattute soprattutto in rete, in collaborazione con il "Centro di ricerca per la pace" guidato da Peppe Sini. I due Comitati danno voce ai cittadini, ai medici, ai geologi, agli ambientalisti. Spediscono lettere alle istituzioni governative. Chiedono un freno all'irresponsabile foga di cementificare e adulterare il Paese. Spiegano con razionalita' le ragioni del no. Che non riguardano solo Viterbo ma tutto il nostro gia' troppo martoriato paese. Lo sviluppo tecnologico, ricordano, non puo' imporsi sulle leggi della natura che alla lunga si ribella provocando disastri: alluvioni, slavine, smottamenti, siccita', avvelenamento dell'acqua e dell'aria. Certo e' comodo volare da un aeroporto sotto casa nelle piu' belle citta' del mondo. Ma quanto ci costerebbe questa comodita'? Intanto riflettiamo sul fatto che il traffico aereo contribuisce in larga misura al surriscaldamento del clima. E proprio nel momento in cui l'Italia prende seri impegni per ridurre il surriscaldamento, ci mettiamo a progettare nuovi aeroporti? Certo la moltiplicazione dei voli puo' fare girare provvisoriamente il mercato, ma alla lunga risulta anche antieconomica perche' e' energivora. Mentre "l'umanita' ha bisogno di una economia della sobrieta' e della condivisione che consideri i limiti della biosfera e della scarsita' delle risorse". Lo Stato si mostra generoso e avaro nello stesso tempo: con una mano da' soldi alle Compagnie aeree e con l'altra taglia i costi ambientali e sociali che vengono poi pagati dalle popolazioni piu' indifese e indigenti. Ha senso tutto questo? * Allegato 2. Interrogazione parlamentare dell'on. Leoluca Orlando sul mega-aeroporto di Viterbo Al Ministro dell'Ambiente, al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti e al Ministro dell'Economia Premesso che, - a Viterbo moltissimi cittadini, sostenuti da illustri scienziati, cattedratici, personalita' delle istituzioni e dell'impegno civile, si oppongono alla decisione di realizzare nell'area termale del Bulicame un mega-aeroporto delle dimensioni atte ad accogliere un volume di traffico di vari milioni di passeggeri all'anno; un'opera del tutto priva dei requisiti di legge e del tutto irrealizzabile alla luce della situazione reale dell'area e dei vincoli paesaggistici, idrogeologici, archeologici, termali in essa presenti. Infatti tale opera: I. non potrebbe mai superare un rigoroso espletamento della Valutazione d'impatto ambientale e della Valutazione ambientale strategica obbligatorie per legge; II. confligge con precise norme di tutela dei beni pubblici sia nazionali che europee; III. e' in contrasto con le norme ed i vincoli di salvaguardia in vigore nell'area considerata ai sensi della pianificazione territoriale ed urbanistica tanto regionale quanto comunale; IV. provocherebbe la devastazione di rilevanti beni archeologici, naturalistici, paesaggistici, storico-culturali, scientifici, terapeutici ed economici insistenti nell'area; V. provocherebbe un grave nocumento alla salute, alla sicurezza e alla qualita' della vita della popolazione dei quartieri cittadini prossimi all'area; VI. confligge con attuali esigenze di sicurezza militari di rilevanza strategica nazionale; VII. porterebbe al collasso la rete infrastrutturale della mobilita' locale; VIII. costituirebbe uno sperpero immenso di pubblico denaro; IX. la procedura sin qui seguita per l'individuazione dell'area e' viziata da flagranti errori di merito e di metodo (tali per cui un ente locale ha gia' presentato un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio e qualificati centri studi di settore hanno ripetutamente denunciato l'inammissibilita' dell'opera); - in una recente comunicazione agli Amministratori locali il Comitato dei cittadini che si oppongono all'opera ha elencato i seguenti effetti della realizzazione di un mega-aeroporto nell'area termale del Bulicame a Viterbo: 1. Impatto locale sull'ambiente: devastazione dell'area termale del Bulicame, un bene naturalistico, storico-culturale, terapeutico, economico, sociale e simbolico peculiare e insostituibile. 2. Impatto sanitario sulla popolazione viterbese: gravissimi danni alla salute, alla sicurezza, alla qualita' della vita. 3. Impatto sanitario sulla popolazione dell'Alto Lazio: cumulandosi il mega-aeroporto con le altre gravosissime servitu' gia' presenti (in particolare il polo energetico Civitavecchia-Montalto) la sinergia dei fattori di inquinamento incrementera' danni, disagi e patologie. 4. Impatto sanitario globale: essendo il trasporto aereo fortemente inquinante, ogni suo aumento si traduce in danno certo alla salute. 5. Impatto sociale su Viterbo: il mega-aeroporto non solo costituira' una profonda aggressione alla salute e alla sicurezza delle persone, ma provochera' anche un grave degrado della qualita' della vita, una forte lesione a fondamentali diritti dei cittadini, un grave danno all'economia e alla societa', il collasso delle infrastrutture del trasporto locale (gia' gravemente insufficienti), la distruzione di beni ambientali, culturali, agricoli, terapeutici, ricettivi, produttivi, scientifici. 6. Impatto sociale sull'Alto Lazio: accumulo di servitu' ed effetto sinergico dei fattori di rischio e di depauperamento e degrado del territorio e della sua economia. 7. Impatto globale sull'ambiente: essendo il mega-aeroporto finalizzato all'incremento del trasporto aereo complessivo, esso contribuira' ad accrescere l'inquinamento e l'effetto serra responsabile dei mutamenti climatici che stanno mettendo in pericolo il futuro dell'umanita' e gli equilibri della biosfera. 8. Per realizzare un'opera di tali dimensioni verrebbero sperperate ingenti risorse pubbliche (che pertanto verrebbero altresi' sottratte ad opere e servizi realmente utili e fin indispensabili per la popolazione); - in un recente esposto alla Soprintendenza per i beni archeologici per l'Etruria Meridionale e' stato evidenziato che dalla Planimetria redatta dal Comune di Viterbo recante i vincoli paesaggistici, idrogeologici, archeologici, termali presenti nell'area che sarebbe investita dall'opera, risulta che il mega-aeroporto sorgerebbe letteralmente sopra un'area di interesse archeologico con presenza di beni archeologici che la legge tutela; - gia' lo scorso anno, in una lettera al Presidente della Repubblica del 4 agosto 2008, il Comitato dei cittadini che si oppongono all'aeroporto segnalava, tra l'altro, che "la realizzazione a Viterbo di un devastante mega-aeroporto per voli low cost avrebbe i seguenti inaccettabili e disastrosi esiti: a) grave nocumento per la salute della popolazione, come dimostrato dal documento dell'Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) del 18 marzo 2008; b) grave devastazione dell'area termale del Bulicame, peculiare bene naturalistico e storico-culturale, terapeutico e sociale, economico e simbolico, gia' citato da Dante nella Divina Commedia ed elemento fondamentale dell'identita' di Viterbo; c) grave impatto su un rilevante bene archeologico come l'emergenza in situ del tracciato dell'antica via consolare Cassia, come ammesso dall'assessore e vicepresidente della Regione Lazio Esterino Montino; d) grave impatto inquinante sull'Orto botanico dell'Universita' degli Studi della Tuscia, bene scientifico, di ricerca e didattico di cospicua rilevanza; e) grave impatto inquinante sulle colture agricole - di qualita' e biologiche - insistenti nell'area maggiormente investita; f) conflitto con attivita' ed esigenze di interesse strategico nazionale dell'Aeronautica Militare, come evidenziato da ultimo dal "Centro Studi Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto compatibile" in un recente documento diffuso il 2 agosto 2008 in cui si afferma testualmente "l'incompatibilita' tra l'intensa attivita' di aviazione civile commerciale e la permanenza di un'attivita' di volo militare importante - quella della Cavalleria dell'Aria - che rende Viterbo tra gli aeroporti militari di primaria importanza strategica (come fissato da un recente decreto)" e come gia' precedentemente puntualmente segnalato nella seduta del Consiglio comunale di Viterbo del 25 luglio 2008; g) immenso sperpero di fondi pubblici per un'opera nociva e distruttiva, quando Viterbo e l'Alto Lazio hanno bisogno di ben altri interventi della mano pubblica: e particolarmente di un forte sostegno a difesa e valorizzazione dei beni ambientali e culturali, dell'agricoltura di qualita', delle peculiari risorse locali; e per quanto concerne la mobilita' un forte sostegno al trasporto ferroviario (riaprendo la linea Civitavecchia-Capranica-Orte; potenziando la linea Viterbo-Orte; potenziando la linea Viterbo-Capranica-Roma); h) aggravamento di una condizione di servitu' per l'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesantissime servitu' energetiche, militari e speculative; i) infine, poiche' il punto di riferimento da parte dei promotori dell'opera e' il sedime di Ciampino e l'attivita' che in esso si svolge, si rileva come proprio la situazione di Ciampino sia insostenibile e gravemente lesiva dei piu' elementari diritti della popolazione locale, ed e' quindi evidentemente scandaloso voler "ciampinizzare" un'altra citta' (occorre invece una drastica e immediata riduzione dei voli su Ciampino). A cio' si aggiunga che: l) l'opera e' tuttora priva di adeguata progettazione, anzi della stessa precisa definizione di collocazione e dimensioni, come ammesso dallo stesso Consiglio comunale di Viterbo nella parte narrativa dell'atto deliberativo n. 92 del 25 luglio 2008 in cui si afferma testualmente che "devesi fare presente che a tutt'oggi non si conoscono ne' la lunghezza della pista che potrebbe arrivare a superare i 3000 metri, ne' il suo orientamento"; peraltro il gia' citato "Centro Studi Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto compatibile" ha rilevato "l'impossibilita' oggettiva - dimostrata dagli studi del nostro centro - di allungare la pista di almeno altri due chilometri mantenendone l'orientamento e, tanto meno, di smantellare l'attuale per costruirne altra - come sostenuto da ambienti dell'assessorato al volo - disassata di 10 gradi verso nord o sud"; m) l'opera confligge con il Piano territoriale paesaggistico regionale e le relative norme di salvaguardia, come riconosciuto dallo stesso Consiglio comunale di Viterbo con l'atto deliberativo n. 92 del 25 luglio 2008; n) l'opera e' totalmente priva di fondamentali verifiche e di fondamentali requisiti previsti dalla legislazione italiana ed europea in materia di Valutazione d'impatto ambientale, Valutazione ambientale strategica, Valutazione d'impatto sulla salute. Quanto alla procedura di individuazione di Viterbo come sede di un devastante mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma: o) la relazione ministeriale del novembre 2007 che ha dato il via ad una serie di atti amministrativi successivi e' destituita di fondamento in punto di diritto e di fatto, come dimostrato ad abundantiam da un documento del 18 gennaio 2008 del "Centro studi Demetra" che conclude la sua ampia ricognizione dichiarando che "gli atti ministeriali risultano palesemente affetti da gravi vizi di illegittimita' sotto il rilevato profilo dell'eccesso di potere per carenza dell'istruttoria tecnica condotta dalla commissione istituita presso il Ministero dei Trasporti"; p) non solo: quella relazione contiene dichiarazioni semplicemente dereistiche e si rivela nel merito come non rispondente ad un'analisi fattuale della realta' territoriale: essa infatti ignora del tutto il fatto che il sedime indicato ricade nel cuore dell'area termale del Bulicame e a ridosso di emergenze archeologiche, naturalistiche, scientifiche, culturali, agricole, terapeutiche, economiche ed insediative tali da rendere l'opera ipso facto irrealizzabile; cadendo quindi la validita' di quella relazione, cadono con essa tutti gli atti amministrativi conseguenti, viziati in radice dal vizio dell'atto presupposto e fondativo; q) peraltro la stessa compagnia aerea Ryan Air - che nelle dichiarazioni dei proponenti l'opera avrebbe dovuto essere il soggetto imprenditoriale maggior fruitore della nuova struttura aeroportuale - ha esplicitamente dichiarato di non intendere affatto trasferire la sua attivita' nell'eventuale scalo viterbese (cfr. intervista trasmessa dalla Rai il 27 aprile 2008 nell'ambito del programma "Report"). Infine: r) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce della situazione aeroportuale italiana (cfr. la gia' citata inchiesta televisiva della Rai: "Report", 27 aprile 2008); s) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce dell'attuale trend del trasporto aereo internazionale (cfr. ad esempio l'intervento dell'europarlamentare Giulietto Chiesa del primo luglio 2008 che rinvia tra l'altro a un servizio dell'"International Herald Tribune" del 28-29 giugno 2008); t) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce dell'esigenza di ridurre il trasporto aereo per ridurre il surriscaldamento globale del clima (come richiesto dall'Onu, dalla comunita' scientifica internazionale, dagli statisti piu' avvertiti); u) occorre procedere alla riduzione drastica e immediata del trasporto aereo (particolarmente a fini di diporto), come richiesto da interventi di autorevoli personalita' come i premi Nobel Desmond Tutu e Wangari Maathai; e sostenere invece un modello di mobilita' piu' adeguato, sostenibile e democratico": - per sapere: quali iniziative i Ministri interrogati intendano prendere per impedire che i rilevanti beni naturalistici, culturali, terapeutici ed economici dell'area termale del Bulicame siano devastati, e che la salute e la sicurezza dei cittadini di Viterbo siano aggredite da un'opera aeroportuale priva dei requisiti previsti dalla legge, opera la cui realizzazione costituirebbe un sperpero di pubblici denari, un danno per la comunita' locale ed una flagrante violazione delle norme e dei vincoli di salvaguardia vigenti. Leoluca Orlando Roma, 7 maggio 2009 5. DOCUMENTI. UNA LETTERA DEL CENTRO DI RICERCA PER LA PACE DI VITERBO AI MINISTRI ED AL CIPE Signori Ministri, venuti a conoscenza attraverso i mezzi d'informazione locali dell'incredibile notizia (che speriamo vivamente si riveli del tutto falsa) che il governo tramite il Cipe si appresterebbe a finanziare un insensato ed illegale mega-aeroporto a Viterbo, nel segnalarvi l'assoluta inammissibilita' che il governo sperperi denari del pubblico erario per finanziare un'opera nociva e distruttiva come il mega-aeroporto che una lobby di speculatori e di irresponsabili vorrebbe realizzare nell'area archeologica e termale del Bulicame a Viterbo, con la presente a) vi inviamo per opportuna conoscenza copia di una diffida gia' inviata ai componenti del Comitato interministeriale per la programmazione economica il 13 maggio 2009; b) vi chiediamo di opporvi a una determinazione palesemente insostenibile e contra legem. Distintamente, Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo Viterbo, 12 giugno 2009 * Allegato: A tutti i componenti del Comitato interministeriale per la programmazione economica Oggetto: Diffida e preannuncio di azione legale qualora il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) finanziasse un'opera nociva, distruttiva e fuorilegge come il mega-aeroporto a Viterbo Egregi signori, giorni addietro i mezzi d'informazione hanno dato notizia dell'intenzione del Ministro dei Trasporti di proporre al Cipe di finanziare la realizzazione di un mega-aeroporto a Viterbo. Con la presente vi segnaliamo: a) che l'opera ricadrebbe nell'area termale del Bulicame, un'area di enorme pregio archeologico, naturalistico, culturale, terapeutico ed economico che ne verrebbe totalmente devastata; b) che l'opera recherebbe grave nocumento alla salute ed alla sicurezza dei cittadini residenti nella campagna circostante e nei popolosi quartieri di Viterbo piu' prossimi all'area; c) che l'opera recherebbe grave danno all'economia viterbese distruggendo beni fondamentali per lo sviluppo del territorio; d) che l'opera provocherebbe il collasso della rete infrastrutturale locale; e) che l'opera e' del tutto priva della Valutazione di impatto ambientale e della Valutazione ambientale strategica, obbligatorie per legge; f) che addirittura ancora non esiste neppure un progetto vero e proprio dell'opera; g) che l'opera e' in assoluto contrasto con gli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica vigenti e relativi vincoli di salvaguardia; h) che l'opera costituirebbe un colossale sperpero di soldi pubblici; i) che l'opera e' quindi allo stato dei fatti del tutto fuorilegge ed un eventuale finanziamento di essa con soldi pubblici, sic stantibus rebus, si configurerebbe come palesemente inammissibile. Autorevoli scienziati di fama internazionale, personalita' illustri delle istituzioni, della cultura e della vita civile, e numerosissimi cittadini del viterbese hanno espresso una ferma opposizione al mega-aeroporto insensato ed illegale. Ancora una volta in questi ultimi giorni le ragioni dell'opposizione al mega-aeroporto a Viterbo sono state riassunte dalla scrittrice Dacia Maraini con un articolo sul "Corriere della sera" del 5 maggio 2009, e dall'on. Leoluca Orlando con una interrogazione parlamentare del 7 maggio 2009 (articolo ed interrogazione che alleghiamo alla presente). Tutto quanto precede premesso, qualora il Cipe decidesse di finanziare un'opera priva di progetto, illegale, nociva e distruttiva, con la presente siamo a preannunciarvi la conseguente richiesta di intervento delle competenti magistrature civili, penali ed amministrative in difesa del diritto, del territorio, dei cittadini e della comunita' viterbese. Distinti saluti, Antonella Litta, portavoce del Comitato che si oppone alla realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti Peppe Sini, responsabile del Centro di ricerca per la pace di Viterbo Viterbo, 13 maggio 2009 6. MONDO. DANIELE PERNIGOTTI: CLIMA [Dal quotidiano "Il manifesto" del 9 giugno 2009 col titolo "Un Trattato per il clima"] La rete internazionale delle organizzazioni ambientaliste e' scesa in campo. Ieri a Bonn ha diffuso un "Trattato sul clima", per formulare una proposta su come affrontare la piu' grave crisi ambientale del pianeta. E' un contributo in vista della conferenza dell'Onu sul cambiamento del clima, in programma in dicembre a Copenhagen, che dovrebbe definire impegni e azioni che tutto il mondo dovra' intraprendere dopo il 2012, termine di scadenza della prima fase del Protocollo di Kyoto. In altri termini, le associazioni di tutto il mondo vogliono mettere i propri "paletti". Nel documento infatti enunciano tre linee-guida. Primo: mantenere l'aumento della temperatura del pianeta al di sotto dei 2 gradi centigradi (e' la soglia raccomandata dall'Ipcc, Comitato internazionale sul cambiamento del clima, il consesso scientifico internazionale che opera per l'Onu). Secondo, tagliare le emissioni di gas "di serra" dell'80% rispetto al livello del 1990 entro il 2050. Terzo, investire 115 miliardi di euro l'anno per le misure necessarie a "mitigare" l'effetto del cambiamento climatico ormai innescato. Le proposte presentate ieri a Bonn sono il frutto di quasi un anno di lavoro. Le reti ambientaliste vogliono cosi' avere la propria voce nella complessa diplomazia che sta lavorando in vista del vertice di Copenhagen - un po' nelle riunioni tecniche che si svolgono a Bonn presso la Convenzione Onu sul clima, un po' in occasione di conferenze e vertici mondiali: dalla riunione dei principali paesi emettitori di CO2, voluta da Obama, al G8 di luglio all'Aquila. "E' la prima volta che una coalizione di gruppi della societa' civile compie un simile passo" precisa il responsabile mondiale per i cambiamenti climatici del Wwf, Kim Carstensen: "insieme abbiamo prodotto cio' che a oggi puo' essere considerato il piu' coerente documento legale in grado di presentare soluzioni bilanciate e credibili sul clima, basate su equita' e dati scientifici". Il piano non esclude nessuno: ai paesi industrializzati propone di adottare Piani di azione "Zero emission", a quelli in via di sviluppo piani "Low emission". La combinazione di questi impegni dovrebbe riportare le emissioni mondiali di gas serra, dopo aver toccato un picco (tra il 2013 e il 2017) ai valori del 1990 intorno al 2020, con l'ambizioso obiettivo di ridurle poi dell'80% entro il 2050. Il funzionamento di un simile meccanismo richiede l'introduzione di un limite di emissione mondiale delle emissioni di gas serra, una sorta di budget di carbonio, da cui far derivare gli impegni per i singoli paesi. Le ong chiedono che il Protocollo di Kyoto non sia abbandonato, ma anzi arrivi a definire degli impegni di riduzione delle emissioni di gas serra per i paesi industrializzati ancora piu' stringenti. A questo dovra' essere affiancato il nuovo Protocollo di Copenhagen, per stabilire impegni di riduzione delle emissioni vincolanti anche per gli Usa, che come e' noto non hanno ratificato il Protocollo di Kyoto, e per concretizzare un percorso a basso contenuto di carbonio per i Paesi in via di sviluppo. E poiche' non basteranno per definire tutto questo i sei mesi che ci separano dalla Conferenza di Copenhagen, le ong chiedono un percorso di tre anni di lavoro successivi per definire in che modo strutturare i meccanismi di sussidio, di compensazione e di assicurazioni a favore dei paesi che gia' oggi subiscono i danni del caos climatico in atto. E di quello da attendersi nel futuro vicino, inclusi i flussi migratori, guerre per lo sfruttamento delle risorse naturali, rifugiati climatici in genere. 7. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE AL MEGA-AEROPORTO DI VITERBO E S'IMPEGNA PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO Per informazioni e contatti: Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it =================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 202 del 15 giugno 2009 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). 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