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Minime. 823
- Subject: Minime. 823
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Sun, 17 May 2009 01:30:00 +0200
- Importance: Normal
NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO Numero 823 del 17 maggio 2009 Notizie minime della nonviolenza in cammino proposte dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Sommario di questo numero: 1. Peppe Sini: Contrastare e sconfiggere il tentativo di colpo di stato razzista 2. Una lettera aperta al Presidente della Repubblica 3. Per la messa fuorilegge dell'organizzazione razzista denominata Lega Nord 4. Hannah Arendt: Una caratteristica 5. Unione Forense e Consiglio Italiano per i Rifugiati: Respingimenti illegittimi, porteremo ricorsi davanti alla Corte europea 6. Comunita' cristiana di base del Cassano: L'obbedienza non e' piu' una virtu' 7. Moni Ovadia: Se 8. Renato Sacco: "Non c'era posto per loro" 9. Massimo Solani intervista Guido Calvi 10. Simone Weil: Essere lucidi 11. Per la solidarieta' con la popolazione colpita dal terremoto 12. Il 19 maggio a Mestre solidali con Michele Boato e l'impegno nonviolento in difesa di ambiente e salute 13. A Palmi dal 18 al 23 maggio 2009 14. Il 5 per mille al Movimento Nonviolento 15. La newsletter settimanale del Centro studi "Sereno Regis" di Torino 16. La "Carta" del Movimento Nonviolento 17. Per saperne di piu' 1. EDITORIALE. PEPPE SINI: CONTRASTARE E SCONFIGGERE IL TENTATIVO DI COLPO DI STATO RAZZISTA La ferocia dispiegata nelle criminali deportazioni di profughi in Libia; la follia dispiegata nel voto alla Camera sul cosiddetto "pacchetto sicurezza" con specifico riferimento alle misure che mirano a introdurre l'apartheid nel nostro ordinamento e a legittimare lo squadrismo fascista; i proclami sempre piu' protervi e dereistici della banda razzista dell'eversione dall'alto. Fatti orribili e ripugnanti. Dinanzi ai quali non la rassegnazione, ma la lotta; non la sottomissione, ma l'insurrezione nonviolenta; non il vile prostituirsi ma la resistenza democratica in difesa del diritto internazionale, della legalita' costituzionale, della civilta' giuridica, della civilta' tout court, la difesa nitida e intransigente della dignita' e dei diritti di ogni essere umano e dell'umanita' intera. Questo occorre, questo: una poderosa sollevazione delle coscienze e delle intelligenze per difendere la legalita', la morale, la civile convivenza, il sentimento di appartenenza ad un'unica umanita'. Una mobilitazione corale in nome della civilta', della legge, della morale, dell'umanita' per difendere le vite umane che il governo razzista vuole condannare alla schiavitu', alla tortura, alla morte. * I razzisti non hanno ancora vinto, e non vinceranno finche' tu resisti. La mostruosita' nazista delle deportazioni dei profughi in Libia ha infine costretto le istituzioni sovranazionali e la comunita' internazionale a prendere atto della tragica realta' che in Italia e' al potere un governo razzista che viola il diritto internazionale: gia' importanti organi dell'Onu come del Consiglio d'Europa hanno cominciato a far sentire la loro opposizione alle politiche neonaziste del governo italiano; presto altre articolazioni delle organizzazioni sovranazionali prenderanno posizione e prenderanno provvedimenti; presto anche gli altri stati inizieranno a contrastare le politiche razziste del governo italiano. Non siamo soli nella lotta contro l'eversione dall'alto. Non siamo soli nella lotta contro il governo dell'apartheid, delle deportazioni, dello squadrismo. E sta finalmente crescendo un movimento, un sommovimento, una sollevazione nonviolenta della societa' civile italiana contro l'apartheid e contro lo squadrismo; occorre che questa insurrezione nonviolenta in difesa della legalita' e dei diritti umani si estenda: limpida e intransigente, persuasa e rigorosa, fedele alla Costituzione della Repubblica italiana, fedele alla Dichiarazione universale dei diritti umani, fedele al dovere di salvare tutte le vite; e ottenga innanzitutto la revoca dei provvedimenti razzisti e la cessazione degli atti razzisti, e subito dopo la cacciata del governo neonazista e la messa fuorilegge delle organizzazioni criminali razziste. I razzisti non hanno ancora vinto, e non vinceranno finche' tu resisti. 2. INIZIATIVE. UNA LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Lettera aperta al Presidente della Repubblica affinche' non ratifichi le incostituzionali e criminali misure razziste contenute nel cosiddetto "ddl sicurezza" Signor Presidente della Repubblica, qualora dopo la Camera dei Deputati anche il Senato della Repubblica dovesse approvare le misure razziste ed incostituzionali contenute nel cosiddetto "ddl sicurezza", con la presente la preghiamo di non ratificare lo scellerato tentativo di introdurre nel nostro paese il regime dell'apartheid e di legalizzare lo squadrismo. La preghiamo di voler adempiere rigorosamente al suo ruolo istituzionale, ed in tal veste respingere il protervo e barbaro tentativo governativo di violare la legalita' costituzionale per imporre norme razziste, criminali e criminogene. Sia difensore e garante della Costituzione della Repubblica Italiana, e quindi della legalita' democratica, della civilta' giuridica, dei diritti umani. Respinga il razzismo, crimine contro l'umanita'. Distinti saluti, Il "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo Viterbo, 15 maggio 2009 3. INIZIATIVE. PER LA MESSA FUORILEGGE DELL'ORGANIZZAZIONE RAZZISTA DENOMINATA LEGA NORD [Riproponiamo il seguente appello] Al Presidente della Repubblica Italiana Al Presidente del Senato della Repubblica Al Presidente della Camera dei Deputati Oggetto: Richiesta di iniziativa per la messa fuorilegge dell'organizzazione razzista denominata Lega Nord Egregi Presidenti, ci rivolgiamo a voi come massime autorita' dello Stato per richiedere un vostro intervento al fine della messa fuorilegge dell'organizzazione razzista denominata Lega Nord. Tale organizzazione, che pur essendo assolutamente minoritaria nel Paese e' riuscita ad ottenere nel governo nazionale l'affidamento di decisivi ministeri a suoi rappresentanti, persegue e proclama una politica razzista incompatibile con la Costituzione della Repubblica Italiana, con uno stato di diritto, con un ordinamento giuridico democratico, con un paese civile. Ritenendo che vi siano i presupposti per un'azione delle competenti magistrature che persegua penalmente sia i singoli atti e fatti di razzismo, sia l'azione organizzata e continuata e quindi l'associazione a delinquere che ne e' responsabile, con la presente chiediamo un vostro intervento affinche' si avviino le procedure previste dalla vigente normativa al fine della messa fuorilegge dell'organizzazione razzista denominata Lega Nord e della punizione ai sensi di legge di tutti gli atti delittuosi di razzismo da suoi esponenti promossi, commessi, istigati o apologizzati. Con osservanza, Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo Viterbo, 27 febbraio 2009 4. MAESTRE. HANNAH ARENDT: UNA CARATTERISTICA [Da Archivio Arendt 1. 1930-1948, Feltrinelli, Milano 2001, p. 180 (e' un frammento da uno scritto pubblicato nel giugno 1945). Hannah Arendt e' nata ad Hannover da famiglia ebraica nel 1906, fu allieva di Husserl, Heidegger e Jaspers; l'ascesa del nazismo la costringe all'esilio, dapprima e' profuga in Francia, poi esule in America; e' tra le massime pensatrici politiche del Novecento; docente, scrittrice, intervenne ripetutamente sulle questioni di attualita' da un punto di vista rigorosamente libertario e in difesa dei diritti umani; mori' a New York nel 1975. Opere di Hannah Arendt: tra i suoi lavori fondamentali (quasi tutti tradotti in italiano e spesso ristampati, per cui qui di seguito non diamo l'anno di pubblicazione dell'edizione italiana, ma solo l'anno dell'edizione originale) ci sono Le origini del totalitarismo (prima edizione 1951), Comunita', Milano; Vita Activa (1958), Bompiani, Milano; Rahel Varnhagen (1959), Il Saggiatore, Milano; Tra passato e futuro (1961), Garzanti, Milano; La banalita' del male. Eichmann a Gerusalemme (1963), Feltrinelli, Milano; Sulla rivoluzione (1963), Comunita', Milano; postumo e incompiuto e' apparso La vita della mente (1978), Il Mulino, Bologna. Una raccolta di brevi saggi di intervento politico e' Politica e menzogna, Sugarco, Milano, 1985. Molto interessanti i carteggi con Karl Jaspers (Carteggio 1926-1969. Filosofia e politica, Feltrinelli, Milano 1989) e con Mary McCarthy (Tra amiche. La corrispondenza di Hannah Arendt e Mary McCarthy 1949-1975, Sellerio, Palermo 1999). Una recente raccolta di scritti vari e' Archivio Arendt. 1. 1930-1948, Feltrinelli, Milano 2001; Archivio Arendt 2. 1950-1954, Feltrinelli, Milano 2003; cfr. anche la raccolta Responsabilita' e giudizio, Einaudi, Torino 2004; la recente Antologia, Feltrinelli, Milano 2006; i recentemente pubblicati Quaderni e diari, Neri Pozza, 2007. Opere su Hannah Arendt: fondamentale e' la biografia di Elisabeth Young-Bruehl, Hannah Arendt, Bollati Boringhieri, Torino 1994; tra gli studi critici: Laura Boella, Hannah Arendt, Feltrinelli, Milano 1995; Roberto Esposito, L'origine della politica: Hannah Arendt o Simone Weil?, Donzelli, Roma 1996; Paolo Flores d'Arcais, Hannah Arendt, Donzelli, Roma 1995; Simona Forti, Vita della mente e tempo della polis, Franco Angeli, Milano 1996; Simona Forti (a cura di), Hannah Arendt, Milano 1999; Augusto Illuminati, Esercizi politici: quattro sguardi su Hannah Arendt, Manifestolibri, Roma 1994; Friedrich G. Friedmann, Hannah Arendt, Giuntina, Firenze 2001; Julia Kristeva, Hannah Arendt, Donzelli, Roma 2005. Per chi legge il tedesco due piacevoli monografie divulgative-introduttive (con ricco apparato iconografico) sono: Wolfgang Heuer, Hannah Arendt, Rowohlt, Reinbek bei Hamburg 1987, 1999; Ingeborg Gleichauf, Hannah Arendt, Dtv, Muenchen 2000] Una caratteristica troppo spesso sottovalutata della propaganda fascista e' che essa non si accontentava di mentire, ma puntava deliberatamente a trasformare le sue menzogne in realta'. 5. UNA SOLA UMANITA'. UNIONE FORENSE E CONSIGLIO ITALIANO PER I RIFUGIATI: RESPINGIMENTI ILLEGITTIMI, PORTEREMO RICORSI DINANZI ALLA CORTE EUROPEA [Dal Consiglio Italiano per i Rifugiati (per contatti: tel. 0669200114 int. 216, e-mail: cirstampa at cir-onlus.org; sito: www.cir-onlus.org) riceviamo e diffondiamo] "Il Governo Italiano non era legittimato al respingimento degli immigrati e rifugiati del 7 maggio scorso e dei giorni successivi. Tra i respinti in Libia, infatti, vi sono 24 persone, per la maggior parte somali ed eritrei, che mi hanno conferito procura per presentare ricorso contro il Governo italiano presso la Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo". Lo dichiara l'avvocato Anton Giulio Lana, membro del direttivo dell'Unione forense per la tutela dei diritti dell'uomo, organizzazione che e' tra i fondatori del Consiglio Italiano per i Rifugiati (Cur). "La presenza di somali tra gli immigrati smentisce la piena legittimita' dell'azione del Governo e implica la violazione dell'art. 3 della Convenzione Europea sui Diritti Umani - continua l'avvocato Lana - che vieta, senza eccezione alcuna, la tortura e ogni trattamento inumano o degradante. Secondo la consolidata giurisprudenza della Corte, infatti, tale divieto comporta l'obbligo degli Stati aderenti - tra cui naturalmente l'Italia - di non espellere o respingere persone verso Stati dove rischiano di essere sottoposta a pratiche lesive dell'integrita' psico-fisica". "La Libia non ha aderito alla Convenzione di Ginevra sui Rifugiati - continua l'avvocato Lana - e non dispone sino ad oggi di alcun sistema di protezione dei rifugiati. E' dunque alto, concreto e documentabile il rischio di rimpatrio in Somalia e in Eritrea o in altri Paesi che violano sistematicamente i diritti umani". "Intendiamo sottolineare anche la violazione dell'art. 13 della Convenzione che tutela il diritto a un ricorso interno efficace, in questo caso la presentazione di una richiesta d'asilo, nonche' la violazione dell'art. 4 del Protocollo IV aggiuntivo alla Convenzione Europea sui Diritti Umani, che vieta l'espulsione ed il respingimento collettivo di stranieri, senza provvedimenti individuali". "Risulta, infatti, che le persone respinte in Libia non siano state nemmeno identificate - conclude l'avvocato Lana -, non sono state accertate le loro generalita', ne' tantomeno esse hanno ricevuto un provvedimento individuale di respingimento". * Per ulteriori informazioni: Ufficio stampa Cir: tel. 0669200114 int. 216, e-mail: cirstampa at cir-onlus.org; sito: www.cir-onlus.org 6. UNA SOLA UMANITA'. COMUNITA' CRISTIANA DI BASE DEL CASSANO: L'OBBEDIENZA NON E' PIU' UNA VIRTU' [Da varie persone ed associazioni amiche riceviamo e diffondiamo] La dolorosa vicenda della deportazione in Libia di oltre 200 fratelli e sorelle immigrati, tra i quali 40 donne (3 incinte) e 3 bambini, interroga drammaticamente le nostre coscienze di credenti e di cittadini di un paese sempre piu' pervaso da incursioni razziste che violano i piu' elementari diritti umani. Quel che maggiormente preoccupa non sono soltanto le scelte inique di certa politica becera che sta progressivamente alterando gli equilibri del nostro vivere civile, quanto piuttosto il silenzio dei tanti, a cominciare da pezzi importanti della societa' civile, che non si mobilitano contro questa orribile deriva autoritaria. Non basta piu' semplicemente indignarsi, occorre agire, con gli strumenti della democrazia, per fermare i nuovi barbari che stanno riproponendo foschi scenari di intolleranza che mai piu' avremmo voluto vedere. Ci hanno inoltre profondamente colpito le parole dei marinai che accompagnavano questi disperati nei luoghi di provenienza. La vergogna di aver compiuto, loro malgrado, un atto ingiusto in conseguenza dell'adempimento ad un ordine ricevuto. Ad essi vorremmo ricordare che anni fa un sacerdote, tal don Lorenzo Milani, scrisse queste parole: "L'obbedienza non e' piu' una virtu'". Napoli, 9 maggio 2009 7. UNA SOLA UMANITA'. MONI OVADIA: SE [Dal quotidiano "L'Unita'" del 9 maggio 2009] Se foste un rom, quella di Salvini non vi apparirebbe come la sortita delirante di un imbecille da ridicolizzare. Se foste un musulmano, o un africano, o comunque un uomo dalla pelle scura, il pacchetto sicurezza non lo prendereste solo come l'ennesima sortita di un governo populista e conservatore, eccessiva ma tutto sommato veniale. Se foste un lavoratore che guadagna il pane per se' e per i suoi figli su un'impalcatura, l'annacquamento delle leggi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro non lo dimentichereste il giorno dopo per occuparvi di altro. Se foste migrante, il rinvio verso la condanna a morte, la fame o la schiavitu', non provocherebbe solo il sussulto di un'indignazione passeggera. Se foste ebreo sul serio, un politico xenofobo, razzista e malvagio fino alla ferocia non vi sembrerebbe qualcuno da lusingare solo perche' si dichiara amico di Israele. Se foste un politico che ritiene il proprio impegno un servizio ai cittadini, fareste un'opposizione senza quartiere ad un governo autoritario, xenofobo, razzista, vigliacco e malvagio. Se foste un uomo di sinistra, di qualsiasi sinistra, non vi balocchereste con questioni di lana caprina od orgogli identitari di natura narcisistica e vi dedichereste anima e corpo a combattere le ingiustizie. Se foste veri cristiani, rifiutereste di vedere rappresentati i valori della famiglia da notori puttanieri pluridivorziati ingozzati e corrotti dalla peggior ipocrisia. Se foste italiani decenti, rifiutereste di vedere il vostro bel paese avvitarsi intorno al priapismo mentale impotente di un omino ridicolo, gasato da un ego ipertrofico. Se foste padri, madri, nonne e nonni che hanno cura per la vita dei loro figli e nipoti, non vendereste il loro futuro in cambio dei trenta denari di promesse virtuali. Se foste esseri umani degni di questo nome, avreste vergogna di tutto questo schifo. 8. UNA SOLA UMANITA'. RENATO SACCO: "NON C'ERA POSTO PER LORO" [Dal sito di "Mosaico di pace" (www.mosaicodipace.it) riprendiamo il seguente articolo del 14 maggio 2009] Sara' un caso. Ma proprio mentre il papa era a Betlemme - ieri (13 maggio) - e risuonavano le parole del Vangelo di Luca "non c'era posto per loro nell'albergo", in Italia risuonavano le parole di Bossi "cominciamo a respingere, dopo si vede...", parlando con i giornalisti a proposito delle critiche dell'Onu sui respingimenti dei barconi di immigrati, e mentre alla Camera si votava la fiducia sui maxiemendamenti al ddl sicurezza. Sara' un caso, ma fa davvero pensare e fa venire i brividi alla schiena ascoltare le parole di alcuni esponenti della maggioranza, a cominciare dal capo del Governo: loro "sanno" che sui barconi non ci sono richiedenti asilo politico. Loro, arroccati nel loro potere, ormai in campagna elettorale sulla pelle dei poveri. Cosa non fa la sete di potere. E questi sono i difensori delle "radici e dei valori cristiani". E' una vergogna. E' una bestemmia. Alcune loro affermazioni andrebbero coperte con il classico "bip"che copre le parolacce in tv. Ma anche ai tempi di Maria e Giuseppe, qualcun altro era arroccato nel suo palazzo di potere... e per lui la vita degli altri, piccoli o grandi, non contava poi molto, stando ai Vangeli. "I muri possono essere abbattuti. Innanzitutto pero' e' necessario rimuovere i muri che costruiamo contro il prossimo", risuona ancora la voce del papa, tra i profughi palestinesi, accanto a quel muro di separazione alto 8 metri e lungo oltre 700 km. Puo' aiutare - a non lasciare tutto al caso, a non guardare distratti o rassegnati a quanto succede, a non accettare i muri anche di casa nostra - il testo del consiglio nazionale di Pax Christi "Ero straniero e mi avete accolto". Puo' aiutare a riflettere e ad agire... per evitare che anche dentro di noi crescano muri. E' vero, forse i muri non crollano da soli, ma si possono abbattere. 9. UNA SOLA UMANITA'. MASSIMO SOLANI INTERVISTA GUIDO CALVI [Dal quotidiano "L'Unita'" del 15 maggio 2009 col titolo "Medici e presidi: obbligo di denuncia" e il sommario "Il penalista: sono pubblici ufficiali e dunque tenuti a segnalare i clandestini. La norma e' palesemente incostituzionale e dovra' essere abolita prima che sia tardi"] Le sigle sindacali dei medici, come anche quelle degli insegnanti, non credono alle rassicurazioni e alle alzate di spalle del ministro dell'Interno Maroni. Per loro la situazione e' chiara: entrato in vigore il nuovo reato di clandestinita' saranno obbligati a denunciare gli extracomunitari "irregolari". Una analisi che e' condivisa anche da Guido Calvi, penalista ed ex senatore diessino. - Massimo Solani: Presidi, insegnanti e medici ospedalieri temono di essere costretti a fare la spia. Cosa ne pensa? - Guido Calvi: Che sono preoccupazioni fondate, codice penale alla mano. Prendiamo l'articolo 361 che recita: "il pubblico ufficiale, il quale omette o ritarda di denunciare all'autorita' giudiziaria, o ad un'altra autorita' che a quella abbia obbligo di riferirne, un reato di cui ha avuto notizia nell'esercizio o a causa delle sue funzioni, e' punito con la multa da euro 30 a euro 516". L'articolo 362 prevede la stessa cosa per "l'incaricato di pubblico servizio". * - Massimo Solani: E presidi e medici sono pubblici ufficiali? - Guido Calvi: Certamente. Nell'esercizio delle proprie funzioni sono pubblici ufficiali. Non ci piove. Facciamo l'esempio di un medico ospedaliero: se e' in servizio e accerta che il papa' di un bambino e' un "clandestino" e' obbligato a farne denuncia, altrimenti commette una omissione penalmente rilevante. Anche se, secondo la mia opinione, si tratterebbe dell'omessa denuncia di un reato che non e' configurabile". * - Massimo Solani: Che cosa intende? - Guido Calvi: Il reato di immigrazione clandestina puo' essere un reato costituzionalmente corretto? Per quanto mi riguarda, e per l'opinione piuttosto diffusa, non e' cosi'. Mi spiego: credo che la clandestinita' non sia configurabile come reato in quanto attiene allo status e non ad una condotta. In questo caso non ci sono condotte penalmente rilevanti, perche' non c'e' qualcuno che compie un'azione vietata. E' come se si dicesse se tu sei donna, se tu sei piu' alto di due metri o se sei una persona di colore commetti un reato e quindi sei imputabile ed io, in quanto pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio, ho l'obbligo di denunciarti. Ma trattandosi di uno status, quello di immigrato, a mio avviso il reato non e' configurabile e pertanto e' incostituzionale. Quindi se il reato non puo' sussistere cade anche l'omessa denuncia a carico del pubblico ufficiale o dell'incaricato di pubblico servizio. * - Massimo Solani: Ma ammettiamo che il decreto sicurezza diventi legge e sia pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. A quel punto se la norma, in questo aspetto, e' o meno incostituzionale lo deve stabilire la Consulta una volta investita dell'eccezione da un tribunale o da un magistrato. Quindi passeranno mesi nel corso dei quali l'obbligo di denuncia degli immigrati clandestini esiste ed e' in vigore. Sbaglio? - Guido Calvi: No, affatto. E' un rischio ben presente stando a quello che e' previsto dal codice penale. 10. MAESTRE. SIMONE WEIL: ESSERE LUCIDI [Da Simone Weil, Sulla Germania totalitaria, Adelphi, Milano 1990, p. 196 (e' un frammento da uno scritto pubblicato nell'agosto 1933). Simone Weil, nata a Parigi nel 1909, allieva di Alain, fu professoressa, militante sindacale e politica della sinistra classista e libertaria, operaia di fabbrica, miliziana nella guerra di Spagna contro i fascisti, lavoratrice agricola, poi esule in America, infine a Londra impegnata a lavorare per la Resistenza. Minata da una vita di generosita', abnegazione, sofferenze, muore in Inghilterra nel 1943. Una descrizione meramente esterna come quella che precede non rende pero' conto della vita interiore della Weil (ed in particolare della svolta, o intensificazione, o meglio ancora: radicalizzazione ulteriore, seguita alle prime esperienze mistiche del 1938). Ha scritto di lei Susan Sontag: "Nessuno che ami la vita vorrebbe imitare la sua dedizione al martirio, o se l'augurerebbe per i propri figli o per qualunque altra persona cara. Tuttavia se amiamo la serieta' come vita, Simone Weil ci commuove, ci da' nutrimento". Opere di Simone Weil: tutti i volumi di Simone Weil in realta' consistono di raccolte di scritti pubblicate postume, in vita Simone Weil aveva pubblicato poco e su periodici (e sotto pseudonimo nella fase finale della sua permanenza in Francia stanti le persecuzioni antiebraiche). Tra le raccolte piu' importanti in edizione italiana segnaliamo: L'ombra e la grazia (Comunita', poi Rusconi), La condizione operaia (Comunita', poi Mondadori), La prima radice (Comunita', SE, Leonardo), Attesa di Dio (Rusconi), La Grecia e le intuizioni precristiane (Rusconi), Riflessioni sulle cause della liberta' e dell'oppressione sociale (Adelphi), Sulla Germania totalitaria (Adelphi), Lettera a un religioso (Adelphi); Sulla guerra (Pratiche). Sono fondamentali i quattro volumi dei Quaderni, nell'edizione Adelphi curata da Giancarlo Gaeta. Opere su Simone Weil: fondamentale e' la grande biografia di Simone Petrement, La vita di Simone Weil, Adelphi, Milano 1994. Tra gli studi cfr. AA. VV., Simone Weil, la passione della verita', Morcelliana, Brescia 1985; Gabriella Fiori, Simone Weil, Garzanti, Milano 1990; Giancarlo Gaeta, Simone Weil, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di Fiesole 1992; Jean-Marie Muller, Simone Weil. L'esigenza della nonviolenza, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1994; Angela Putino, Simone Weil e la Passione di Dio, Edb, Bologna 1997; Eadem, Simone Weil. Un'intima estraneita', Citta' Aperta, Troina (Enna) 2006; Maurizio Zani, Invito al pensiero di Simone Weil, Mursia, Milano 1994] Niente al mondo puo' impedirci di essere lucidi. 11. RIFERIMENTI. PER LA SOLIDARIETA' CON LA POPOLAZIONE COLPITA DAL TERREMOTO Per la solidarieta' con la popolazione colpita dal sisma segnaliamo particolarmente il sito della Caritas italiana: www.caritasitaliana.it e il sito della Protezione civile: www.protezionecivile.it, che contengono utili informazioni e proposte. 12. SOLIDARIETA'. IL 19 MAGGIO A MESTRE SOLIDALI CON MICHELE BOATO E L'IMPEGNO NONVIOLENTO IN DIFESA DI AMBIENTE E SALUTE [Da varie persone amiche riceviamo e diffondiamo. Per esprimere solidarieta' a Michele Boato: micheleboato at tin.it] Martedi' 19 maggio a Mestre seconda ed ultima udienza del processo a Michele Boato per l'opposizione nonviolenta alla mega-antenna in Parco Bissuola. Dopo una prima udienza puramente tecnica, tenuta il 23 gennaio, martedi' 19 maggio alle ore 12, presso il Tribunale di Mestre, in viale S. Marco 154 (gia' scuola Roncalli, vicino all'ex cinema S. Marco), si tiene la seconda ed ultima seduta del processo contro le lotte dei Comitati contro Antenna Selvaggia, per impedire l'offesa dell'antenna-mostro nel mezzo del Parco Bissuola. Il Pm ha imputato Michele Boato, portavoce dei Comitati, di "aver promosso, l'8 marzo 2006, una manifestazione volta ad impedire l'esecuzione di opere di installazione di un impianto di telefonia mobile, all'interno dell'area del parco Albanese, senza averne dato prescritto avviso al questore" e ne ha chiesto il rinvio a giudizio. L'accusa e' paradossale, perche' non si e' trattato di una manifestazione pre-organizzata (e non pre-avvisata alla questura), ma dell'arrivo improvviso di due camion con l'antenna da montare e di una fulminea mobilitazione popolare, che ne ha impedito l'esecuzione. Che preavviso poteva essere dato, se nessuno sapeva quando sarebbe arrivata? * Ecco la cronaca di quell'8 marzo 2006: "Alle 6,30 di mattina, una delle 'vedette' avvisa Renzo Bressanello e il gruppo di abitanti di guardia al parco (come ogni mattina dalle 6) che stanno arrivando due camion carichi di materiale e una gru. Immediatamente parte in bicicletta Elio Mattiazzi, con una sirena a tutto spiano; gira tra le case della zona per dare la sveglia; partono anche una ottantina di telefonate ai componenti del Comitato, che da una decina di giorni sono all'erta, e scendono immediatamente in strada. Da Mestre sud arriva in bici anche Michele Boato, coordinatore cittadino dei Comitati contro antenna selvaggia e per le microcelle che, col megafono, avvisa gli abitanti delle case piu' lontane e chiede a don Gianni Danese di suonare le campane della sua parrocchia di via Rielta. Cosa che don Gianni fa immediatamente (...) Alle 6,45 ci sono gia' oltre 50 persone a sbarrare ai camion e alla gru l'accesso al sito. Poi, sentendo le campane di don Gianni (che la domenica precedente, a tutte le messe, aveva invitato i parrocchiani a unirsi al Comitato per fermare l'antenna), la sirena e tutto il resto, le persone continuano ad arrivare: mamme con i bambini in carrozzino o anche piu' grandi, che quel giorno non hanno portato all'asilo o a scuola, lavoratori che si prendono un giorno di ferie, anziani scesi con la sedia, lo stesso don Gianni che, al megafono, ringrazia il Comitato, parecchi consiglieri di Municipalita' e qualche consigliere comunale. Alle 10,30 i camion se ne vanno". 13. INIZIATIVE. A PALMI DAL 18 al 23 MAGGIO 2009 [Dall'Associazione Casa per la pace "Domenico Antonio Cardone" e da Comunicare per un mondo nuovo - associazione internazionale di studi e iniziative "Danilo Dolci" (per contatti: rsaffi at libero.it) riceviamo e diffondiamo] Settimana per la nonviolenza. Palmi, 18-23 maggio 2009 Insieme per ricostruire la dignita' violata. Insieme verso un mondo nuovo * La cultura della legalita' e della nonviolenza appaiono spesso poco conosciute e praticate nella societa' contemporanea e in particolare nel Sud dove la violenza mafiosa e l'illegalita' diffusa nel quotidiano condizionano la convivenza civile, le scelte politiche e lo sviluppo economico del nostro territorio. Esiste tuttavia, ed ha tradizione millenaria, una Calabria nonviolenta che parte da Pitagora e che, attraverso le tracce lasciate nei tanti monasteri e le opere dei tanti uomini di pace nati o vissuti in Calabria, arriva fino alle centinaia di piccole e grandi realta' che in tutta la Regione lavorano ogni giorno per costruire una Calabria diversa. La consapevolezza di questa Calabria positiva e propositiva non e', tuttavia, patrimonio di tutti i calabresi. Abbiamo avvertito la necessita' di avviare su questi temi una riflessione piu' profonda nella societa' civile, soprattutto con i giovani e giovanissimi, in linea con la risoluzione dell'Assemblea Generale dell'Onu del 1998 che ha proclamato il periodo 2001-2010 "Decennio internazionale per la promozione di una cultura della pace e della nonviolenza per i bambini del mondo". La certezza che se non impariamo a vincere la paura, a riconquistare la speranza, a riappropriarci del nostro futuro, niente potra' cambiare, ci ha spinti a formulare e promuovere una settimana di incontri e iniziative sul territorio che vogliono coinvolgere, sui temi della nonviolenza e della legalita', scuole, associazioni, la societa' civile tutta. La legalita', come la pace, si studia, s'impara e si pratica anche e forse soprattutto nel quotidiano. La cultura della nonviolenza e' ancora in gran parte sconosciuta. Accostarsi alle personalita' che hanno contribuito e ancora contribuiscono attraverso il loro esempio e le loro opere al diffondersi della cultura della nonviolenza e della legalita' nella nostra regione, farne punto di riferimento e soprattutto veicolo e strumento di conoscenza, puo' servire al processo di ricostruzione di una dignita' e di una identita' violate per troppo tempo dalla prepotenza, mafiosa e non. Il progetto che presentiamo vuole fissare l'attenzione su questi temi che sono capisaldi del vivere civile e principi imprescindibili della crescita sociale. Essi furono cari al filosofo calabrese della pace Domenico Antonio Cardone, palmese, candidato al Nobel per la pace nel 1963 e amico di Aldo Capitini definito da molti il Gandhi italiano, e furono ripresi e valorizzati negli anni '80 in Calabria da Danilo Dolci, considerato una delle figure di massimo rilievo della teoria e della pratica della nonviolenza nel mondo. Lo scopo del progetto e' creare delle occasioni d'incontro tra la societa' civile e personalita' impegnate a testimoniare i principi della nonviolenza e della legalita', attraverso l'attivazione di nuovi e inediti rapporti di solidarieta' e di rete tra le associazioni e istituzioni educative che insistono ed operano sul territorio calabrese e le associazioni nazionali ed internazionali che lavorano sugli stessi obiettivi. Le attivita' previste, coordinate dall'associazione Casa per la pace "Domenico Antonio Cardone" di Palmi, apriranno la settimana dal 18 al 23 maggio, giorno dell'anniversario della morte del giudice Falcone, e si svolgeranno sulla base di un calendario che prevede, oltre a momenti di riflessione e testimonianze di percorsi di vita di nonviolenza, incontri con l'autore per la presentazione di libri tematici, allestimenti teatrali delle scuole per le scuole, mostre fotografiche dedicate al territorio e ai suoi uomini piu' illustri ed uno spettacolo di chiusura, previsto per il 23 maggio, una kermesse che prevede un pomeriggio di musica e testimonianze in una piazza simbolo della risposta alla violenza, piazza Giovanni Amendola. Tutte le attivita' si svolgeranno in luoghi significativi del nostro territorio e nelle scuole per sottolineare l'importanza di un legame che va curato e valorizzato perche' la cultura nuova possa derivare dallo scambio continuo tra scuola e territorio, tra educatori, giovani generazioni e istituzioni, e rinsaldi il rapporto tra queste ultime e la societa' civile su temi di cosi' grande importanza. Un percorso che abbia come obiettivo il consolidamento delle proprie radici ed il riconoscimento della propria identita' non puo' prescindere da queste tappe fondamentali, che sono alla base di un progetto di cambiamento efficace e duraturo. * Soggetti direttamente coinvolti nel progetto: Presidenza del Consiglio Regionale della Calabria, con patrocinio; Associazione Casa per la pace "Domenico Antonio Cardone", Palmi; Associazione "Libera" di don Ciotti, Coordinamento Piana di Gioia Tauro; Associazione "Libera", Coordinamento di Napoli; Associazione internazionale di studi e iniziative "Danilo Dolci"; Associazione "Presenza" onlus, Palmi; Centro di Riconciliazione, Palmi; Amnesty International, Palmi; Associazione "Hyperborea", Palmi-Roma; Associazione "Amici della musica", Palmi; Associazione "Percorsi di legalita'", Polistena; Associazione "Palmiarte", Palmi; Centro studi e iniziative "Danilo Dolci", Partinico; Centro Gandhi, Pisa; Centro Gandhi, Roma; Associazione "CittAperta", Vibo Valentia; Cooperativa "Valle del Marro", Polistena; Liceo sociopsicopedagogico "Corrado Alvaro", Palmi; Liceo classico e scientifico "Nicola Pizi" Palmi; Scuola media "Zagari-Milone", Palmi; Scuola media "Tito Minniti", Palmi; Scuola elementare "R. De Zerbi", Palmi; Scuola elementare "S. Francesco", Palmi; Movimento Meridionale, Vibo Valentia; rivista "Quaderni del Sud - Quaderni Calabresi", Vibo Valentia; rivista "Sud Contemporaneo", Cittanova; Associazione "Ideali", Palmi; Associazione "Costa Viola", Palmi; Associazione "Movimento giovani palmesi", Palmi; Associazione "Ghihon", San Giovanni in Fiore. Saranno presenti rappresentanti della rete nazionale della nonviolenza, coordinata dall'Associazione Danilo Dolci. E' previsto il coinvolgimento delle scuole cittadine e del territorio. * Programma delle iniziative Lunedi' 18 maggio Ore 8,30. Impegno per la nonviolenza. Libera Dolci, educatrice nella difficile realta' di Palermo, incontra i ragazzi della Scuola media "Zagari-Milone". Ore 10,30. Un percorso della memoria: ricordare il filosofo della pace D. A. Cardone. Dalla casa del filosofo al monumento in Villa Mazzini. Letture e interventi degli studenti sul tema della nonviolenza. Musica per la pace, a cura dei ragazzi della Scuola media "T. Minniti" e della Scuola elementare "R. De Zerbi". Ore 19. Arte per la pace. Mostra a cura dell'Associazione "Palmiarte", Piazza Liberta'. Interverra' il maestro Maurizio Carnevali. * Martedi' 19 maggio Ore 9. Testimonianza di un percorso nonviolento in Calabria. Il Liceo classico e scientifico "N. Pizi" incontra il professor Franco Lanzino della Fondazione "Roberta Lanzino". Ore 17. Integrazione e nonviolenza. Costruire la pace a scuola, Sala "Pio X". Incontro con don Silvio Mesiti, presidente dell'Associazione "Presenza" e cappellano della Casa circondariale di Palmi, i dirigenti scolastici, gli studenti. A conclusione, inaugurazione della mostra dei lavori eseguiti dai ragazzi delle scuole di Palmi. * Mercoledi' 20 maggio Ore 9,30. In cammino per la pace: ricordare il filosofo della pace Domenico A. Cardone, aula magna del Liceo "N. Pizi". Laboratorio sul tema "Cardone filosofo della pace e della nonviolenza". Incontro degli studenti con la figlia del filosofo, la professoressa Elsa Cardone, e con il professor Franco Trifuoggi, esperto della poesia di D. A. Cardone. Introduce la preside, professoressa Maria Corica, e coordina il professor Raffaello Saffioti della Casa per la pace "D. A. Cardone". Visita al monumento al filosofo sul Monte Sant'Elia. * Giovedi' 21 maggio Ore 9,30. Recitare la nonviolenza, Sala "Pio X", a cura delle Scuole medie di Palmi. Ore 9,30. Lavorare per la pace. Amnesty International e "Interventi civili di pace" incontrano gli studenti nell'aula magna del Liceo sociopsicopedagogico "Corrado Alvaro". Laboratorio su Pace e gestione nonviolenta dei conflitti. Il modello Sudafrica, a cura di "Interventi civili di pace". Ore 16,30. "Danilo Dolci: una vita vissuta intensamente". Dibattito e inaugurazione della mostra fotografica a cura del Centro studi e iniziative di Partinico, Palermo. Introduce il preside, professor Francesco Bagala', interviene il Dipartimento S.P.I.C.I.A della Facolta' di Scienze politiche di Messina e conclude Natale Musarra, del Centro studi e iniziative "Danilo Dolci" di Partinico. * Venerdi' 22 maggio Ore 9. Dai giovani per i giovani. Casa della cultura. Presentazione scenica liberamente tratta dallo spettacolo "Vietato digiunare in spiaggia. Ritratto di Danilo Dolci" prodotto dal Teatro della Cooperativa di Milano. Regia di Franco Pero', con la partecipazione degli studenti del Liceo sociopsicopedagogico "C. Alvaro" di Palmi. La presentazione verra' preceduta dall'intervento del regista e di Giuseppe Barone, curatore con Sandro Mazzi del volume Carteggio Capitini-Dolci. Lettere, 1952-1968, Roma 2008, e vicepresidente del Centro studi e iniziative "Danilo Dolci". * Sabato 23 maggio Piazza Amendola 0re 17,30. "Insieme per. E' necessario ricordare", appuntamento conclusivo della "Settimana per la nonviolenza": momenti di riflessione con testimonianze, arte e musica - tre elementi al servizio della pace capaci di unire il cuore di tutti gli uomini - a cura dell'associazione "Movimento giovani palmesi" e dell'associazione "Hyperborea per la cultura" Palmi-Roma. Ore 18. Testimonianze di nonviolenza con: Libera di Napoli, Rosanna Scopelliti, Cooperativa Valle del Marro, Nino Forestieri, Rural Still Duo, Amnesty, Stefano Bonanni, Centro Gandhi di Pisa e di Roma, Tonino D'Agostino. Movimento meridionale, Tullio Cusani, Ghihon di San Giovanni in Fiore... Ore 19,30. Proiezione del video "E' necessario Ricordare", raccolta di foto nelle note in equilibrio di Steven Jansen e David Sylvian. Ore 20. Concerto dei "Coram populo" con invito al ballo, esperienze mescolate per dar corpo ad una musica multietnica. * Spazi informativi ed espositivi a cura di: Cooperativa Valle del Marro. Una Calabria nonviolenta e legale e' gia' in cammino; Amnesty International, Palmi; Associazione Libera, Polistena. * Per informazioni e adesioni: rsaffi at libero.it 14. APPELLI. IL 5 PER MILLE AL MOVIMENTO NONVIOLENTO [Dal sito del Movimento Nonviolento (www.nonviolenti.org) riprendiamo il seguente appello] Anche con la prossima dichiarazione dei redditi sara' possibile sottoscrivere un versamento al Movimento Nonviolento (associazione di promozione sociale). Non si tratta di versare soldi in piu', ma solo di utilizzare diversamente soldi gia' destinati allo Stato. Destinare il 5 per mille delle proprie tasse al Movimento Nonviolento e' facile: basta apporre la propria firma nell'apposito spazio e scrivere il numero di codice fiscale dell'associazione. Il Codice Fiscale del Movimento Nonviolento da trascrivere e': 93100500235. Sono moltissime le associazioni cui e' possibile destinare il 5 per mille. Per molti di questi soggetti qualche centinaio di euro in piu' o in meno non fara' nessuna differenza, mentre per il Movimento Nonviolento ogni piccola quota sara' determinante perche' ci basiamo esclusivamente sul volontariato, la gratuita', le donazioni. I contributi raccolti verranno utilizzati a sostegno della attivita' del Movimento Nonviolento e in particolare per rendere operativa la "Casa per la Pace" di Ghilarza (Sardegna), un immobile di cui abbiamo accettato la generosa donazione per farlo diventare un centro di iniziative per la promozione della cultura della nonviolenza (seminari, convegni, campi estivi, eccetera). Vi proponiamo di sostenere il Movimento Nonviolento che da oltre quarant'anni, con coerenza, lavora per la crescita e la diffusione della nonviolenza. Grazie. Il Movimento Nonviolento * Post scriptum: se non fate la dichiarazione in proprio, ma vi avvalete del commercialista o di un Caf, consegnate il numero di Condice Fiscale e dite chiaramente che volete destinare il 5 per mille al Movimento Nonviolento. Nel 2007 le opzioni a favore del Movimento Nonviolento sono state 261 (corrispondenti a circa 8.500 euro, non ancora versati dall'Agenzia delle Entrate) con un piccolo incremento rispetto all'anno precedente. Un grazie a tutti quelli che hanno fatto questa scelta, e che la confermeranno. * Per contattare il Movimento Nonviolento: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: redazione at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org 15. STRUMENTI. LA NEWSLETTER SETTIMANALE DEL CENTRO STUDI "SERENO REGIS" DI TORINO Segnaliamo la newsletter settimanale del Centro studi "Sereno Regis" di Torino, un utile strumeno di informazione, documentazione, approfondimento curato da uno dei piu' importanti e piu' attivi centri studi di area nonviolenta in Italia. Per contatti e richieste: Centro Studi "Sereno Regis", via Garibaldi 13, 10122 Torino, tel. 011532824 e 011549004, fax: 0115158000, e-mail: info at serenoregis.org, sito: www.serenoregis.org 16. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti. Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono: 1. l'opposizione integrale alla guerra; 2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione; 3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario; 4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo. Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica. Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli. 17. PER SAPERNE DI PIU' Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO Numero 823 del 17 maggio 2009 Notizie minime della nonviolenza in cammino proposte dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). 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