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Voci e volti della nonviolenza. 327
- Subject: Voci e volti della nonviolenza. 327
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Sat, 25 Apr 2009 11:42:34 +0200
- Importance: Normal
============================== VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA ============================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Numero 327 del 25 aprile 2009 In questo numero: 1. Altri versi per il 25 aprile 2. Benito D'Ippolito: Resurrectio mortuorum 3. Osvaldo Caffianchi: Piccola ode in memoria di Saban Bajramovic 4. Corinzio Piegapini: Una canzoncina da incarto di caramella 5. La socievolezza di Sbrindellone 6. Osvaldo Caffianchi: A Civitavecchia il 24 giugno 7. Osvaldo Caffianchi: Il silenzio e il suo silenzio 8. Benito D'Ippolito: Alla deriva e sotto il riflettore 9. Carlo Federico Quarantotti: Riti pagani alla Torre di settentrione della Citta' vecchia 10. Luciano Bonfrate: Nei cpt 11. Osvalfo Caffianchi: Da Tricastin 12. Osvaldo Caffianchi: Eis eauton 13. L'umanita' dopo Hiroshima 14. Dopo Hiroshima l'umanita' 15. Come 16. Se dell'orrore 17. Declinando un invito 18. Consigli di saggezza 19. Le stragi afgane 20. Luciano Bonfrate: Pane e vino 21. Osvaldo Caffianchi: Nulla si dica della guerra afgana 22. Osvaldo Caffianchi: Esercizi di ipocrisia 23. Benito D'Ippolito: Non ti chiede il potere assassino 24. Breve un invito alla resistenza nonviolenta 1. EDITORIALE. ALTRI VERSI PER IL 25 APRILE Riproponiamo alcuni interventi in versi apparsi sul notiziario nei mesi tra maggio e settembre 2008. Abbiamo rinunciato a riproporre qui i testi del quaderno sulle "Dieci parole della nonviolenza in cammino" che avevamo nuovamente riproposto nel fascicolo n. 236 del 27 settembre 2008 di "Voci e volti della nonviolenza"; ed ugualmente abbiamo rinunciato a riproporre qui alcuni interventi contro il razzismo gia' riproposti nelle "Minime" n. 492 del 20 giugno 2008 e in "Voci e volti della nonviolenza" n. 187 del 10 giugno 2008 e n. 188 dell'11 giugno 2008. 2. BENITO D'IPPOLITO: RESURRECTIO MORTUORUM Poi viene livida la luce ed e' domani. E quando li ripesca il pescatore ormai irrigiditi ormai gonfiati dall'acqua, immobili, non fanno piu' paura. Sono tornati ad essere esseri umani. Che triste sorte esser persone solo dopo morte. 3. OSVALDO CAFFIANCHI: PICCOLA ODE IN MEMORIA DI SABAN BAJRAMOVIC Aveva imparato la musica in galera Saban Bajramovic Sapeva che gli eserciti e l'amore insieme non possono andare Sapeva cantare, inventare, ridire le voci che fanno crescere le foglie sugli alberi convincono il sole e la luna a risorgere salvano la vita dell'umanita'. 4. CORINZIO PIEGAPINI: UNA CANZONCINA DA INCARTO DI CARAMELLA In un mondo interconnesso vi e' una sola umanita' l'altro e' specchio dello stesso che riceve quel che da' o pieta' prevale adesso o ciascuno morira' in un mondo interconnesso vi e' una sola umanita'. 5. LA SOCIEVOLEZZA DI SBRINDELLONE Ah quanto costa ammazzare la gente. Facciamo di grazia finta di niente. 6. OSVALDO CAFFIANCHI: A CIVITAVECCHIA IL 24 GIUGNO Fredde, precise, le agenzie di stampa danno notizia che a Civitavecchia nel cupo assolato cantiere di Torre Nord un dipendente della ditta Pichler, Ivan Ciffary, di 24 anni, di nazionalita' slovacca, addetto al montaggio del nastro trasporto carbone, e' precipitato da un'altezza stimabile in 15-20 metri ed e' deceduto sul colpo. Lo rende noto dell'Enel un comunicato. E l'amministratore delegato ha chiesto subito di effettuare i necessari accertamenti all'Organismo di Vigilanza per la Sicurezza. Sono sensibili gli amministratori delegati e che il sangue sporchi gli impianti trovano disdicevole per il pubblico decoro e l'efficienza dell'azienda. Strizzate, gelide, pronte all'ossequio di stampa le agenzie. Ebbre di lettere maiuscole. il Migliore dei Mondi Possibili e' certo questo. E sempre ha ragione Chi Comanda. E la notizia di un misero Effetto Collaterale dello Sviluppo gia' la cancella la notizia prossima, una pausa di pubblicita', il pettegolezzo sul divo alla moda, la dichiarazione tonitruante del fedele cortigiano. Non dicono pero' che gia' era morto in quel cantiere Michele Cozzolino colpito da un tubo innocenti non molti mesi fa. Non dice l'Enel che questo cantiere di furia procede e che tante persone di tutto l'Alto Lazio non vogliono quella centrale a carbone che se realizzata uccidera' lentamente tante persone, come di furia in questi mesi gia' ne ha uccise due. Non dicono quanto feroce sia lo sfruttamento. Quanto razzista, quanto totalitario sia l'odio dei ricchi per i poveri il disprezzo dei ricchi per i poveri la guerra di classe dei ricchi contro i poveri la guerra di classe dei rapinatori contro l'umanita' sfruttata e rapinata povera perche' da sempre impoverita. Lo dico allora io. E dico anche: unitevi, lavoratori di tutti i paesi. Sorelle e fratelli, unitevi. Solo chi e' oppresso puo' salvare il mondo. Chi trae profitto dallo sfruttamento non salva le vite, le uccide. Chi salva una persona salva il mondo: chi salva il mondo salva tutte le persone. Una e la stessa e' la lotta per la dignita' umana di ogni essere umano per la vita degli esseri umani e del pianeta. Se non lo dicono le agenzie di stampa, e dillo allora tu. 7. OSVALDO CAFFIANCHI: IL SILENZIO E IL SUO SILENZIO Quei pacifisti che per ben due anni hanno applaudito all'empia guerra afgana e agli assassini reso omaggio e ricevuto dagli assassini l'obolo previsto per chi degli assassini si fa complice, certo che tacciono ora certo che ora anche se gridassero sarebbe come se tacessero, la loro parola ormai per sempre e' solo nulla. 8. BENITO D'IPPOLITO: ALLA DERIVA E SOTTO IL RIFLETTORE Morivano tra i flutti e sotto l'occhio gelido ed empio delle telecamere. Morivano tra i flutti e sotto l'occhio vacuo e lubrico delle telecamere. Chi a sopravvivere s'era azzardato veniva posto in gabbia per la colpa di essere ancor vivo, di aver volto e voce e cuore e fiele e carne umana. Chi poi riusciva tra i piu' crudi stenti ad arrivare a terra ed a sfuggire ai mastigofori delle galere ridotto a fame e a preda, alla paura ed alla schiavitu' veniva. Questo in quel paese detto del tramonto in quegli anni accadeva. In quel paese in cui l'umanita' vaniva in cieco carcere, in oscura selva d'orrore, coro di fantasime. 9. CARLO FEDERICO QUARANTOTTI: RITI PAGANI ALLA TORRE DI SETTENTRIONE DELLA CITTA' VECCHIA La lama di ossidiana ostesa al sole e al popolo in ginocchio, l'officiante ministro proclamava che gradito il sacrificio era agli alti dei degli operai gia' morti nel cantiere e il sacrificio ancora che verra' della plebaglia etrusca che il veleno inalera' negli anni che saranno. 10. LUCIANO BONFRATE: NEI CPT Nei cpt le morti silenziose nei cpt della paura il morso nei cpt le voci dolorose nei cpt ove il sangue e' gia' scorso. Sono dieci anni che queste obbrobriose istituzioni hanno nuovo corso e del fascismo le gesta piu' odiose rinnovano in un macabro ricorso. Che sono campi di concentramento e campi son d'iniqua prigionia e sono campi di vile tormento per chi gia' abbandono' la sua natia terra e subi' persecuzione e stento: e qui ha accoglienza si' malvagia e ria. 11. OSVALDO CAFFIANCHI: DA TRICASTIN Da Tricastin nessuna voce giunge? Su Tricastin nessuno vuol parlare? gli araldi del ritorno al nucleare insisteranno e alcuna spina punge i cori loro? E da presso e da lunge a quali dei si elevan turpi are e quante vittime sacrificare ancora occorre? E quale mano unge questo ingranaggio onnidevastatore e quale braccio sega questo ramo su cui ristiamo e sotto vi e' l'abisso? E tutto e' disquatrato e tutto e' scisso e tutto putrido e' reso, e gramo. E tu contrastalo il potere distruttore. 12. OSVALDO CAFFIANCHI: EIS EAUTON La guerra e chi la guerra ha consentito la guerra e chi la guerra ha sostenuto la guerra e chi la vita altrui ha venduto la guerra e chi la vita altrui ha rapito. La guerra in cui si uccide con un dito la guerra in cui si uccide stando muto la guerra e come disfa ogni tessuto la guerra ed il deserto suo infinito. E cosa hai fatto tu per contrastarla? E cosa hai fatto tu per salvar vite? Eri distratto dalla vacua ciarla? Eri sedotto dal vile sorite? Eri ingannato da chi sempre parla? Degli assassini ormai complice mite. 13. L'UMANITA' DOPO HIROSHIMA Ora sappiamo che ci basta il cuore di fare cenere del mondo intero. Ora sappiamo che l'intelligenza sa esser piu' feroce di ogni bruto. Ora sappiamo di avere lo strumento che eradica ogni seme e tutti i sogni che dell'intera umanita' sa fare un unico falo', un silenzio immenso, l'ultima notte senza piu' respiro: ed e' questo strumento l'obbedienza. 14. DOPO HIROSHIMA L'UMANITA' Elenco adesso i compiti dell'ora: sii vigile, abbiamo un solo mondo. Sii vigile, da quell'azione astieniti che toglie altrui la luce e la parola. Sii vigile, alla guerra sempre opponiti opponiti agli eserciti e alle armi. Sii vigile, la dignita' difendi di ogni essere umano, una e' la carne. Sii vigile. E misericordioso. Dopo Hiroshima ogni persona deve sapersi responsabile di tutto. 15. COME Come si puo' contrastare la guerra se non si contrasta il riarmo? Come si puo' contrastare la guerra se non si contrasta il militarismo? Come si puo' contrastare la guerra se non si contrasta il nazionalismo? Come si puo' contrastare la guerra se non si contrasta il razzismo? Come si puo' costruire la pace se non si contrasta la guerra? Se non si contrasta la guerra come si puo' difendere la democrazia? 16. SE DELL'ORRORE Se dell'orrore si provasse orrore e del dolor dolore si sentisse ogni tuo sforzo e tutte le tue ore daresti a far cessar queste empie risse. Ma nulla piu' ti scuote dal torpore ne' la morale legge ne' le fisse stelle sai piu', che divorato il core t'hanno gli inganni dei potenti, e scisse ormai sono del nosse, il posse, il velle le facolta', e l'anima e' gia' stanca gia' al sol sentir si' rie novelle e felle: cupa un'eclisse tutto involve e abbranca. Ma tu resister devi alle procelle e reca aita e di' con voce franca. 17. DECLINANDO UN INVITO Che me ne frega della guerra afgana? Io sto scrivendo un denso e acuto saggio su nonviolenza ed etica cristiana: fermar le stragi e' fuori del mio raggio. L'Italia e' in guerra? Si', pero' e' lontana, a un popolo barbarico e selvaggio, e finira' anche questa di buriana, la civilta' esige il suo pedaggio. E poi adesso ho in corso un importante progetto di ricerca finanziato dal ministero sulle opere sante di chi alla salvaguardia del creato alla giustizia, ed alla pace tante dedico' cure. Son troppo impegnato. 18. CONSIGLI DI SAGGEZZA Contro la guerra afgana protestare? Ma dura da una vita, e' fuori moda, certo dispiace che ogni giorno esploda qualche povero fesso, e bombardare convengo che non sia degno di loda. Ma se siam li' bisogna pur ballare e ci son cose dolci e cose amare e giocoforza e' che chi fa s'imbroda. Adesso protestar contro la guerra mi pare - posso dirlo? - da cafone, e che figura fai in televisione? il solito strillone zappaterra... Suvvia, perche' vuoi farti dar la baia? Stattene zitto e buono in piccionaia. 19. LE STRAGI AFGANE Le stragi afgane. Gia', le stragi afgane. Come riesci a non pensarci tu? 20. LUCIANO BONFRATE: PANE E VINO Vorrebber l'ex ministro e il caudatario che discutessimo di pace e guerra come si fa tra gente del bel mondo pacati, eleganti e fra i sorrisi. No. Noi non sediamo alla mensa degli assassini, noi non siam complici degli assassini, noi non chiudiamo gli occhi sulle vittime. Siam gente vecchia, dalla testa dura, chiamiamo massacro un massacro chiamiamo assassino l'assassino, noi non ci siamo mai prostituiti al carnefice. Sono una cosa il pane e il vino un'altra il sangue e la carne. 21. OSVALDO CAFFIANCHI: NULLA SI DICA DELLA GUERRA AFGANA Nulla si dica della guerra afgana. Quei morti non son morti, quei massacri non sono stati, quegli orrori mai si sono dati. E chi se ne preoccupa certo e' un fellone, e mente per la gola. Nulla si dica della guerra afgana. Non ci disturbino nei nostri riti certe notizie sordide e penose, dobbiamo concentrarci sui problemi veri: la forfora, il deodorante. Nulla si dica della guerra afgana. Non si faccia l'elenco dei partiti che hanno votato per le stragi, il ghigno contratto di chi gode del potere di togliere la vita, di ammazzare. Nulla si dica della guerra afgana. Ne' si faccia l'elenco dei solerti pretesi pacifisti e nonviolenti d'un subito arruolatisi giulivi a fare propaganda allo sterminio. Nulla si dica della guerra afgana. Non si disturbino gli assassini che qui in Italia quegli orrori hanno voluto, e votato, e sostenuto. Perche' mai rovinarci le vacanze? 22. OSVALDO CAFFIANCHI: ESERCIZI DI IPOCRISIA Cianciare a vuoto dei massimi sistemi ed infischiarsene delle stragi in corso. Pretendersi pacifisti e nonviolenti ed esser complici della guerra afgana, aver votato per la guerra afgana, avere fatto propaganda per la guerra, e sui cadaveri degli assassinati sputato sentenze peggiori del catarro. Non capire che proprio il cedimento alla guerra assassina ha aperto il varco alla vittoria anche nel nostro paese del razzismo piu' cupo e feroce, del potere fascista e mafioso. Cianciare a vuoto dei massimi sistemi ed infischiarsene delle stragi in corso. 23. BENITO D'IPPOLITO: NON TI CHIEDE IL POTERE ASSASSINO Non ti chiede il potere assassino di afferrare libro e moschetto. Il potere assassino ti chiede di adagiarti davanti allo schermo di lasciargli eseguire il lavoro di non disturbare il manovratore. Il potere assassino riduce a suoi servi a suoi complici a succubi tanti un tempo - un tempo - avversari non chiedendo che indossino nera la camicia marciando sudati ma imponendo la ciarla infinita ed a tutti i massacri la resa. Il potere assassino e' ben lieto che invochiate la pace e l'amore e si associa alle vostre preghiere basta solo che non disturbiate le manovre del manovratore il lavoro che esegue sapiente. Il potere assassino non vuole il tuo plauso, soltanto la tua comprensione, la tua rilassata indulgenza alle stragi che compie. La sa lunga il potere assassino lo sa fare il lavoro che estingue. 24. BREVE UN INVITO ALLA RESISTENZA NONVIOLENTA Normali cittadini con la spranga le gesta emulan del freddo drone: in questa apocalisse nessun pianga, si esegue qui la legge del padrone. La legge che prescrive che alla stanga si stia lo schiavo, ed a disposizione di tutti i maschi ogni donna, e s'infranga pure ogni corpo ed anima; il bastone reca il diritto e la filosofia, e' del bastone l'ultima parola, chi non lo adora se ne vada via da questa terra, da quest'alma scuola che di fascismo ha nome. A tal follia sappi resister: hai una vita sola. ============================== VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA ============================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 327 del 25 aprile 2009 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). 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