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Minime. 760
- Subject: Minime. 760
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Sun, 15 Mar 2009 00:57:58 +0100
- Importance: Normal
NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO Numero 760 del 15 marzo 2009 Notizie minime della nonviolenza in cammino proposte dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Sommario di questo numero: 1. Con Giacomo Matteotti e Piero Gobetti 2. Una proposta di ordine del giorno ai Comuni, le Province e le Regioni fedeli allo stato di diritto e all'umanita' 3. Alcune cose che occorre fare subito contro il razzismo 4. Per la messa fuorilegge dell'organizzazione razzista denominata Lega Nord 5. Maria G. Di Rienzo: Una dea nuova 6. Navid Kermani: Profughi a Lampedusa 7. Alcuni materiali per una breve rassegna bibliografica per studiare e contrastare il berlusconismo e l'eversione dall'alto oggi in Italia 8. Giorgio Bocca, Piccolo Cesare 9. Norberto Bobbio, Contro i nuovi dispotismi 10. Sandra Bonsanti, Maurizio De Luca, Corrado Stajano (a cura di), Dossier Mandalari 11. Michele Caccavale, Il grande inganno 12. Guido Caldiron, La destra plurale 13. Guido Caldiron, Lessico postfascista 14. Furio Colombo, Silenzio stampa 15. Pino Corrias, Massimo Gramellini, Curzio Maltese, 1994 Colpo grosso 16. Floriano De Angeli (a cura di), Berlusconi 1 17. Simone Falanca, Alfa e Beta 18. Saverio Ferrari, Da Salo' ad Arcore 19. Giuseppe Fiori, Il venditore 20. Sergio Flamigni, Trame atlantiche 21. Claudio Fracassi, Michele Gambino, Berlusconi. Una biografia non autorizzata 22. Paul Ginsborg, Berlusconi 23. Paul Ginsborg, L'Italia del tempo presente 24. Peter Gomez, Marco Travaglio, E continuavano a chiamarlo Impunita' 25. Peter Gomez, Marco Travaglio, La repubblica delle banane 26. Peter Gomez, Marco Travaglio, Le mille balle blu 27. Peter Gomez, Marco Travaglio, Regime 28. Peter Gomez, Marco Travaglio, Se li conosci li eviti 29. Peter Gomez, Marco Travaglio (a cura di), L'amico degli amici 30. Mario Guarino, I santuari proibiti 31. Mario Guarino, L'Italia della vergogna 32. Gianfranco Mascia, Qualcosa di sinistra. Intervista a Nanni Moretti 33. Gianfranco Mascia, Vademecum della bugia 34. Gianfranco Mascia, Filippo Lucarelli, 100 bugie per 100 giorni 35. Alice Oxman, Sotto Berlusconi 36. Procura della Repubblica di Palermo. Direzione distrettuale antimafia, L'onore di Dell'Utri 37. Marco Revelli, Le due destre 38. Susanna Ripamonti (a cura di), Prescrizione e corruzione. Il processo Sme-Ariosto 39. Giovanni Ruggeri, Berlusconi. Gli affari del Presidente 40. Giovanni Ruggeri, Mario Guarino, Berlusconi. Inchiesta sul signor tv 41. Eugenio Scalfari, Articoli 42. Leo Sisti, Peter Gomez, L'Intoccabile 43. Marco Travaglio, Bananas 44. Marco Travaglio, Berluscomiche 45. Tribunali di Milano e Napoli, Le mazzette della Fininvest 46. Sergio Turone, Lettere di Adam Smith al Cavalier Berlusconi 47. Tutto sulla P2 48. Elio Veltri, La legge dell'impunita' 49. Elio Veltri, Marco Travaglio, L'odore dei soldi 50. La "Carta" del Movimento Nonviolento 51. Per saperne di piu' 1. EDITORIALE. CON GIACOMO MATTEOTTI E PIERO GOBETTI Se il parlamento dovesse approvare in toto o in parte i provvedimenti razzisti contenuti nel cosiddetto "pacchetto sicurezza" (il proliferante canceroso insieme di disegni di legge e decreti che sotto questa unificante denominazione e' noto) e farli cosi' divenire a tutti gli effetti legge dello Stato, saremmo di fronte a un golpe. Sorprende la disattenzione e l'indifferenza di tanta parte dell'opinione pubblica, anche di quella solitamente ben informata, che in queste settimane - da quando il 5 febbraio il Senato ha dato il via libera al disegno di legge che ha una funzione cruciale nello sfondamento delle difese democratiche e nella devastazione della civile convivenza - pare essere sempre in tutt'altre faccende affaccendata, faccende che rispetto alla gravita' estrema dell'imposizione dell'apartheid in Italia ci sembrano scandalosamente frivole ed autoreferenziali, obnubilate e scotomizzanti; un atteggiamento peggio che ambiguo: complice. E' necessario impedire che diventino legge le sciagurate proposte razziste ed eversive del governo. E' necessario che tutte le forze della democrazia si impegnino adesso in difesa della civilta' giuridica e dei diritti umani, in difesa della legalita' e dell'umanita', in difesa della Costituzione Repubblicana e della verita' che rende liberi. Un ulteriore cedimento provocherebbe la catastrofe. 2. INIZIATIVE. UNA PROPOSTA DI ORDINE DEL GIORNO AI COMUNI, LE PROVINCE E LE REGIONI FEDELI ALLO STATO DI DIRITTO E ALL'UMANITA' [Riproponiamo il seguente appello] Egregi Sindaci ed egregi Presidenti delle Province e delle Regioni, egregi consiglieri comunali, provinciali e regionali, vi proponiamo di porre all'ordine del giorno di sedute straordinarie convocate ad hoc delle assemblee deliberative delle istituzioni di cui fate parte la seguente proposta di ordine del giorno. A nessuno sfugge la gravita' dell'ora. Un cordiale saluto, il "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo Viterbo, 11 marzo 2009 * Proposta di ordine del giorno Premesso che alcune disposizioni del cosiddetto "pacchetto sicurezza" promosso dal governo con successivi decreti e disegni di legge tuttora all'esame del Parlamento sono in flagrante contrasto con principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana, dello stato di diritto, dell'ordinamento democratico, della civilta' giuridica, della Dichiarazione universale dei diritti umani; Il consiglio comunale (provinciale, regionale) di ... invita il Parlamento a respingere le proposte di provvedimento palesemente razziste ed incostituzionali. 3. INIZIATIVE. ALCUNE COSE CHE OCCORRE FARE SUBITO CONTRO IL RAZZISMO [Riproponiamo il seguente appello] Proponiamo che non solo le persone di volonta' buona, non solo i movimenti democratici della societa' civile, ma anche e in primo luogo tutte le istituzioni fedeli allo stato di diritto, alla legalita' costituzionale, all'ordinamento giuridico democratico, si impegnino ora, ciascun soggetto nell'ambito delle sue peculiari competenze cosi' come stabilite dalla legge, al fine di contrastare l'eversione razzista che sta aggredendo il nostro paese. Ed indichiamo alle persone, ai movimenti ed alle istituzioni democratiche alcune iniziative necessarie ed urgenti. * 1. Respingere le proposte palesemente razziste, eversive ed incostituzionali del cosiddetto "pacchetto sicurezza". * 2. Adottare un programma costruttivo per la difesa e la promozione dei diritti umani di tutti gli esseri umani: a) provvidenze di accoglienza a livello locale, costruendo sicurezza per tutte le persone nell'unico modo in cui sicurezza si costruisce: nella solidarieta', nella legalita', nella responsabilita', nell'incontro, nell'assistenza pubblica erogata erga omnes; b) cooperazione internazionale: poiche' il fenomeno migratorio evidentemente dipende dalla plurisecolare e tuttora persistente rapina delle risorse dei paesi e dei popoli del sud del mondo da parte del nord, occorre restituire il maltolto e cooperare per fare in modo che in nessuna parte del mondo si muoia di fame e di stenti, che in nessuna parte del mondo vigano regimi dittatoriali, che in nessuna parte del mondo la guerra devasti l'umanita', che in nessuna parte del mondo i diritti umani siano flagrantemente, massivamente, impunemente violati; c) regolarizzazione di tutti i presenti nel territorio nazionale ed interventi normativi ed operativi che favoriscano l'accesso legale nel paese; d) riconoscimento immediato del diritto di voto (elettorato attivo e passivo) per tutti i residenti; e) lotta alla schiavitu' ed ai poteri criminali locali e transnazionali che la gestiscono e favoreggiano. * 3. Aprire un secondo fronte di lotta per la legalita' e contro il razzismo, con due obiettivi specifici: a) dimissioni del governo golpista e nuove elezioni parlamentari; b) messa fuorilegge dell'organizzazione razzista denominata Lega Nord. 4. INIZIATIVE. PER LA MESSA FUORILEGGE DELL'ORGANIZZAZIONE RAZZISTA DENOMINATA LEGA NORD [Riproponiamo il seguente appello] Al Presidente della Repubblica Italiana Al Presidente del Senato della Repubblica Al Presidente della Camera dei Deputati Oggetto: Richiesta di iniziativa per la messa fuorilegge dell'organizzazione razzista denominata Lega Nord Egregi Presidenti, ci rivolgiamo a voi come massime autorita' dello Stato per richiedere un vostro intervento al fine della messa fuorilegge dell'organizzazione razzista denominata Lega Nord. Tale organizzazione, che pur essendo assolutamente minoritaria nel Paese e' riuscita ad ottenere nel governo nazionale l'affidamento di decisivi ministeri a suoi rappresentanti, persegue e proclama una politica razzista incompatibile con la Costituzione della Repubblica Italiana, con uno stato di diritto, con un ordinamento giuridico democratico, con un paese civile. Ritenendo che vi siano i presupposti per un'azione delle competenti magistrature che persegua penalmente sia i singoli atti e fatti di razzismo, sia l'azione organizzata e continuata e quindi l'associazione a delinquere che ne e' responsabile, con la presente chiediamo un vostro intervento affinche' si avviino le procedure previste dalla vigente normativa al fine della messa fuorilegge dell'organizzazione razzista denominata Lega Nord e della punizione ai sensi di legge di tutti gli atti delittuosi di razzismo da suoi esponenti promossi, commessi, istigati o apologizzati. Con osservanza, Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo Viterbo, 27 febbraio 2009 5. EDITORIALE. MARIA G. DI RIENZO: UNA DEA NUOVA [Ringraziamo Maria G. Di Rienzo (per contatti: sheela59 at libero.it) per questo intervento] L'hanno creata le attiviste indiane per i diritti umani. Si chiama Manushi Swacchanarayani (Manushi e' un giornale femminista, la seconda parola si puo' tradurre come "dea della scopa") e i suoi altari fioriscono nelle piazze dei mercati, curati amorevolmente dalla popolazione. E' la protettrice dei poveri venditori di strada, e spazza via la corruzione del governo, le estorsioni, i pestaggi a chi si rifiuta di pagare tangenti; spazza via le confische e le distruzioni. Come molte altre divinita' "classiche" dell'India, Manushi Swacchanarayani ha piu' braccia, ma fra gli oggetti che esse reggono, oltre alla scopa, ce n'e' uno assai poco tradizionale. E' una videocamera, che si e' rivelata un attrezzo molto efficace nel dissuadere gli aggressori. Sotto l'occhio della Dea, donne ed uomini vivono e lavorano in pace. 6. UNA SOLA UMANITA'. NAVID KERMANI: PROFUGHI LAMPEDUSA [Dal quotidiano "Il Riformista" del 6 marzo 2009 col titolo "Vi racconto chi sono quei 19.820 fantasmi sbarcati a Lampedusa", il sommario "Reportage viaggio nell'isola su cui approdano le speranze dei dannati del pianeta" e la nota editoriale "Questo reportage e' apparso nel settembre del 2008 sul settimanale tedesco 'Die Zeit'. L'autore e' un orientalista e scrittore tedesco di origine iraniana. Per i suoi studi accademici e le sue opere letterarie ha ricevuto numerosi riconoscimenti in Germania. E' membro dell'Accademia tedesca della lingua e della letteratura e della Conferenza tedesca sull'Islam. Di recente ha vinto una borsa di studio dall'Accademia tedesca di Villa Massimo e ha trascorso un anno a Roma"] Profughi. Scappano dai loro Paesi in guerra, vagano per mesi, sopravvivono per miracolo ai loro viaggi, stipati nella pancia delle navi. Scendere a terra ricevendo i primi aiuti per loro e' un'autentica rinascita. Ma i politici locali (e non solo) vorrebbero che non ci fossero e i vacanzieri nemmeno sanno che esistono. La porta della cancellata in ferro, che deve sbarrare il molo, e' soltanto accostata. Il funzionario della dogana, che dapprima mi vuole mandare via, dal momento che non ho nessun permesso, dopo un breve diverbio si accontenta che io retroceda di due, tre metri. Oggi hanno una visita ufficiale, spiega, e fa cenno con il capo in direzione di due uomini in abito scuro. I giovani arabi che sono rannicchiati sul pavimento sono i primi profughi arrivati su un barcone dopo giorni in cui il mare e' stato in burrasca, probabilmente l'avanguardia, perche' piu' veloci degli altri. Dicono di aver sgraffignato un peschereccio e di essere salpati ieri, nove amici, tutti sulla ventina, pettinature alla moda, jeans lunghi alle caviglie come li indossano gli Hip Hopper, uno pensieroso con gli occhiali, un altro belloccio con i capelli lunghi, un portavoce che ostenta tranquillita'. Qui i profughi li chiamano i "gitanti della domenica", che tentano di propria iniziativa, spesso spontaneamente, e contro ogni aspettativa riescono a non andare alla deriva e a non essere intercettati. Salpano dalla Tunisia e neppure ventiquattr'ore piu' tardi calcano il suolo europeo. Sui loro visi si legge lo sbalordimento. Non danno nemmeno l'impressione di essere esausti, come fossero davvero dei gitanti. La maggior parte degli altri profughi resta in viaggio per giorni, perche' fanno giri molto larghi per sfuggire alle navi di pattugliamento dell'Agenzia Europea Frontex, che cerca di intercettare le barche dei profughi prima che raggiungano le acque territoriali europee. I Medici senza Frontiere, che attendono al porto, sovente provano l'orrore puro, quando le barche arrivano: trenta, quaranta uomini che hanno letteralmente dato la loro ultima camicia per accaparrarsi un angusto posto sotto il sole infuocato, mezzi o del tutto morti per la sete, lo sfinimento, la nausea. E loro, i nove amici, partono senza rifletterci troppo, come per una gita mordi e fuggi, niente maltempo, niente malattie, nessun danno ai motori, nemmeno troppo stretti, nemmeno il sole, dal momento che ci stanno tutti sotto alla coperta del cutter, e sgusciano attraverso le maglie del Paradiso, come in Africa chiamano Schengen. I funzionari conducono i giovanotti nel centro di accoglienza, dove regna, gia' con un'occupazione regolare con 700 profughi, una densita' di popolazione come nemmeno in un grattacielo giapponese. Dell'espanso tagliato grossolanamente, come quello utilizzato quale isolante nelle costruzioni, funge da materasso, della carta come biancheria da letto, tutte le stoviglie sono usa e getta. Se si definisce il criterio di umanita' non secondo gli standard minimi di un carcere europeo, bensi' come lo sfamarsi, l'avere un posto per dormire, di che vestirsi, niente pestaggi, niente parole sgarbate, un medico in caso di bisogno e perfino una psicologa, allora si', il centro e' umano. I tunisini ozieranno li' per una o due settimane prima di venire trasferiti in un altro centro sulla terraferma. Con la Tunisia non esiste ancora alcuna convenzione di rimpatrio, percio' essi hanno delle buone probabilita', dopo altri tre, quattro o anche otto mesi di disperazione, di essere buttati sulla strada con un avviso di espulsione, che getteranno via. Tutti lo sanno, anche lo Stato. La maggior parte di loro proseguira' in ogni caso verso il nord, gli italiani da quelle parti non fanno molto caso a loro e chi resta viene utilizzato: senza la manodopera illegale in Italia, che guadagna due, tre euro l'ora, in Germania non vi sarebbero pesche a due, tre euro al kg. Solo in Sicilia si dice che lavorino nei campi da trenta a quarantamila clandestini. La tranquillita' con cui i nove tunisini vengono interrogati e allontanati dopo nemmeno venti minuti fa dimenticare che la loro situazione e' tuttavia esistenziale. Tagliano i ponti con tutto cio' che la loro vita e' stata fino a quel momento, iniziano una vita i cui contorni non riescono neppure a delineare; vivono in Europa, nella Terra Promessa, ma senza diritti, senza assicurazione malattia, senza previdenza sociale, lontani dalla famiglia e sempre con la paura della polizia. Tra i drammi che normalmente si consumano nel Mediterraneo o sul molo effettivamente sbarrato nel porto di Lampedusa, la svolta del loro destino da' l'impressione di essere un caso normale, quasi inesistente. I funzionari della dogana e i Medici senza Frontiere fino alla fine di settembre hanno gia' accolto a Lampedusa 19.820 uomini, gia' 19.820 uomini solo quest'anno, piu' i nove tunisini di oggi. Ma in paese non si sa nulla di loro. Il loro centro - che si trova un paio di chilometri fuori citta', dietro una collina - non e' segnato su alcuna cartina, non e' segnalato da alcun cartello ed e' accessibile soltanto con un permesso speciale, per ottenere il quale le domande complete devono essere presentate per iscritto con una settimana di anticipo. Soltanto al porto si potrebbero intravedere i profughi, nel breve lasso di tempo tra l'approdo e l'allontanamento, ma solo dall'alto della collina che sovrasta il porto, dal momento che, dal molo stesso, dei blocchi di cemento sbarrano la vista. Come detto, il cancello e' aperto, tutti potrebbero passeggiare fino al punto di approdo, pero' questo lo fanno soltanto i cronisti come me, che si erano immaginati Lampedusa come chissa' quale inferno. Come riferiscono i Medici senza Frontiere, prima i profughi potevano scappare dal campo, perche' il filo spinato aveva alcuni buchi, ma che cosa potevano mai fare senza soldi su un'isola dove non possono nemmeno scomparire sott'acqua? Tre, quattro neri una volta si erano guardati un po' attorno sul posto e avevano perfino ordinato una birra, senza poterla pagare, allora il sindaco aveva sparso la voce che i profughi bighellonavano nei bar, che si ubriacavano senza pagare e che apostrofavano volgarmente i turisti. A sentir lui, l'isola sta andando a rotoli. In realta', quasi tutti gli uomini con i quali sono venuto a colloquio a malapena notano qualche cosa dei profughi. La maggior parte da anni non ne ha mai incontrato nessuno. E coloro che trascorrono le vacanze a Lampedusa vengono per il mare: vogliono abbronzarsi, nuotare o fare immersioni, e niente li distrae da questo. In tutto il mondo i ricchi hanno perfezionato i metodi con i quali chiudono fuori la realta', si sono costruiti recinti, muri, spauracchi, in modo da non vedere la miseria, ma che questo riesca loro perfino a Lampedusa, con 5.000 abitanti e 19.829 profughi solo quest'anno, mette in ombra qualsiasi comunita' blindata. Non che essi non sarebbero un argomento valido. Anzi: con loro come quasi unico argomento, il sindaco ha vinto le ultime elezioni. Gia' prima delle elezioni, l'ospedale non era stato costruito, ma non viene costruito neanche adesso perche' i profughi vengono "favoriti". Pero', se il loro destino sta cosi' tanto a cuore al Vaticano, sono le chiese a doverli accogliere, impreca il sindaco. Si devono allestire centri di prima accoglienza galleggianti, lontano dalla costa, rivendica la sua vice. Devono essere fucilati, consiglia il leader della Lega Nord, Umberto Bossi, che ha detto testualmente: "Dopo il secondo o il terzo avvertimento, boom. Si spara, senza discutere ancora tanto. Li si uccide. Altrimenti non ne verremo mai a capo". Tutti fissano la nave illuminata con nel ventre le persone tratte in salvo. C'e' stata tempesta. Con lo scooter, attraverso pozzanghere grandi come stagni, di notte percorro avanti e indietro il lungomare deserto ma ben illuminato sino a che, all'estremita' del vecchio porto, scopro degli uomini davanti a una nave da guerra francese. Probabilmente e' troppo grande per il molo sbarrato predisposto per i profughi. 65 somali sono stati tratti in salvo nella tempesta, afferro, tra questi tredici donne, una in stato di gravidanza, al quinto mese. Che sia una nave della Frontex, che abbia raccolto i profughi, e cosi' vicino alla costa libica, stupisce i Medici senza Frontiere. Nessuno sa niente di preciso, ma tutti credono, anche la signora dell'Opera per i Profughi delle Nazioni Unite, che la Frontex sia li' per tenere lontano dall'Europa i profughi, non per portarveli. E i profughi, chiedo io, dove sono? Dal momento che l'autobus non e' ancora arrivato, sono seduti all'interno della nave, dove stanno piu' al caldo. Il numero dei somali lo conoscevo gia': probabilmente appartengono a un'unica famiglia o a un unico clan, la loro fuga e' iniziata mesi fa, a casa avevano la guerra, puo' essere che siano stati cacciati, certamente ci sono stati dei morti. Da mesi in fuga, in circostanze drammatiche. Altro che gitanti della domenica. Dal ponte i soldati passano grossi sacchetti di plastica rossa, che sono quasi vuoti, uno per ciascun profugo, i loro averi, presumo. Tutti sul molo parlano a voce piu' smorzata, bisbigliano quasi e parlano pochissimo, se ne stanno li' a fissare la nave illuminata con i 65 tratti in salvo nella pancia, come se attendessero Gesu' Bambino. Se ora tutti si prendessero per mano, per cantare una canzone di Natale non sarei nemmeno sorpreso, tanto riconoscenti sono per la benedizione, che vuol dire salvezza. Le Organizzazioni per i profughi stimano che, su tre profughi che raggiungono le coste europee, uno annega. Ancora prima che l'autobus entri, percepisco l'inquietudine che coglie tutti, una silenziosa eccitazione, nonostante solo tre soldati sulla nave si siano messi in movimento. Attraverso un boccaporto entrano all'interno della nave e dopo un attimo fuoriescono nuovamente con i primi profughi che sorreggono al braccio. Prima un uomo piu' anziano, ferito alla gamba, poi la donna incinta: proprio come Giuseppe e Maria, due persone incredibilmente estranee, non solo per via della loro pelle scura e per l'abito largo ed esotico della donna con il foulard rosso in testa, che, secondo la foggia somala, scende fino alla pancia, ma molto di piu' per i loro sguardi stravolti, timidi, impauriti eppure grati alla vita, giacche' l'hanno conservata. Dietro a Maria la processione degli altri profughi, prima le donne, per la maggior parte ragazze giovani, molto piu' magre e sottili delle europee o delle africane nere del campo profughi nel pomeriggio, poi gli uomini, altrettanto smilzi, che posano sulla terra i loro primi passi con tale circospezione come fosse la prima volta. E davvero, per loro, e' come una rinascita. 7. LIBRI. ALCUNI MATERIALI PER UNA BREVE RASSEGNA BIBLIOGRAFICA PER STUDIARE E CONTRASTARE IL BERLUSCONISMO E L'EVERSIONE DALL'ALTO OGGI IN ITALIA Segnaliamo di seguito alcuni testi utili per lo studio del berlusconismo e dell'eversione dall'alto oggi in corso in Italia. Una conoscenza adeguata e' premessa necessaria per un'adeguata azione di contrasto, in difesa della legalita', della democrazia, dei diritti umani nel nostro paese, con la forza della nonviolenza. Per altri utili materiali rinviamo anche alla "breve rassegna bibliografica per studiare e contrastare il neofascismo oggi in Italia, con la forza della nonviolenza" che abbiamo pubblicato in "Voci e volti della nonviolenza" n. 264 del 21 novembre 2008. 8. GIORGIO BOCCA: PICCOLO CESARE Giorgio Bocca, Piccolo Cesare, Feltrinelli, Milano 2002, pp. 190, euro 15. Berlusconi e il berlusconismo raccontati da un giornalista di forte impegno civile. "Berlusconi e' sicuramente un fenomeno italiano, ma e' anche il segnale di una degenerazione democratica che attraversa, in vari modi, tutto il mondo occidentale... Berlusconi e' il sintomo di una malattia mondiale che si puo' individuare, in buona parte, nel dominio assoluto del denaro sulla politica e in un liberismo sfrenato. Governare esclusvamente per i propri interessi e non per l'interesse generale, l'uso sistematico della menzogna, la demonizzazione degli avversari, lo screditamento di tutte le istituzioni e dei poteri autonomi, la furia i produrre a ogni costo nuove leggi che eliminano le tracce del sistema precedente: sono tutti segni che rappresentano la declinazione italiana di una generale anomalia, in una fase cruciale delle democrazie occidentali. Ma, oltre a questo, riemergono i tratti piu' specifici di una continuita' italiana dura a morire: a ripresa della corruzione e della mafia, l'abbandono del Sud, lo scempiodel territorio, le tante piccole forme di cesarismo che forse segnano l'alba di un nuovo regime" (dal risvolto di copertina). 9. NORBERTO BOBBIO: CONTRO I NUOVI DISPOTISMI Norberto Bobbio, Contro i nuovi dispotismi. Scritti sul berlusconismo, "Critica liberale", Roma 2004, Dedalo, Bari 2008, pp. 128, euro 14. Gli interventi di Bobbio tra '94 e 2001 di denuncia del berlusconismo. 10. SANDRA BONSANTI, MAURIZIO DE LUCA, CORRADO STAJANO (A CURA DI): DOSSIER MANDALARI Sandra Bonsanti, Maurizio De Luca, Corrado Stajano (a cura di), Dossier Mandalari. Mafia, politica, massoneria. I testi integrali delle intercettazioni, pp. 32, in supplemento al settimanale "Avvenimenti" n. 3 del primo febbraio 1995. Un opuscolo documentario che ricostruisce e documenta nessi tra mafia, massoneria e sostegno elettorale a Forza Italia. 11. MICHELE CACCAVALE: IL GRANDE INGANNO Michele Caccavale, Il grande inganno. La banda del partito-azienda berlusconiano raccontata da un ex deputato di "Forza Italia", Kaos Edizioni, Milano 1997, pp. 240, lire 28.000. "La cronaca di un biennio trascorso all'interno di una consorteria politico-affaristica nella quale si muovono - coperti da mistificazionie spregiudicatezze di ogni genere - loschi personaggi e interessi affaristici palesi e occulti" (dalla IV di copertina). 12. GUIDO CALDIRON: LA DESTRA PLURALE Guido Caldiron, La destra plurale. Dalla preferenza nazionale alla tolleranza zero, Manifestolibri, Roma 2001, pp. 360, lire 29.000. Un saggio fondato su una solida documentazione: una delle migliori ricognizioni disponibili sulla nuova destra criminale, razzista ed eversiva in Italia e nel mondo, con un ampio capitolo sul "modello italiano". 13. GUIDO CALDIRON: LESSICO POSTFASCISTA Guido Caldiron, Lessico postfascista. Parole e politiche della destra al potere, Manifestolibri, Roma 2002, pp. 184, lire 28.000. La nuova destra eversiva italiana al potere analizzata in un utile volume di saggi disposti per lemmi in ordine alfabetico. 14. FURIO COLOMBO: SILENZIO STAMPA Furio Colombo, Silenzio stampa. Notizie sulla fine delle notizie nel tempo del postgiornalismo, Editori Riuniti, Roma 2007 (col titolo Postgiornalismo), "Nuova iniziativa editoriale", Roma 2008, pp. 160, euro 6,90 (in supplemento al quotidiano "L'Unita'). Il degrado e l'asservimento dei mass-media e del ceto politico al tempo del berlusconismo. 15. PINO CORRIAS, MASSIMO GRAMELLINI, CURZIO MALTESE: 1994 COLPO GROSSO Pino Corrias, Massimo Gramellini, Curzio Maltese, 1994 Colpo grosso, Baldini & Castoldi, Milano 1994, pp. 240, lire 22.000. Come Berlusconi vinse le elezioni del '94, un'analisi in presa diretta. 16. FLORIANO DE ANGELI (A CURA DI): BERLUSCONI 1 Floriano De Angeli (a cura di), Berlusconi 1. Gli inizi misteriosi, i compari della P2, gli amici di tangentopoli, i soci ambigui, i collaboratori chiacchierati, Biblioteca e centro documentazione "Mafia connection", C. N. Albertario - Gropello C. 1993, pp. 234, lire 24.000. Una raccolta ragionata di materiali documentari e una sinossi cronologica conclusiva. 17. SIMONE FALANCA: ALFA E BETA Simone Falanca, Alfa e Beta. Cosa c'entrano Berlusconi e Dell'Utri con la stagione delle bombe 1992-1993?, Fratelli Frilli Editori, Genova 2003, pp. 230 (+ 4 pp. in forma di volantone con la prefazione di Nicola Tranfaglia), euro 13. Da un decreto di archiviazione del Tribunale di Caltanissetta (qui riportato integralmente) emergono vicende e questioni ancora aperte; con un ampio saggio introduttivo del mediattivista che firma il libro. 18. SAVERIO FERRARI: DA SALO' AD ARCORE Saverio Ferrari, Da Salo' ad Arcore. La mappa della destra eversiva, Nuova iniziativa editoriale, Roma 2006, pp. 160, euro 5,90 (in supplemento al quotidiano "L'Unita'"). Una sintetica rassegna delle organizzazioni neofasciste dal 1945 ad oggi. 19. GIUSEPPE FIORI: IL VENDITORE Giuseppe Fiori, Il venditore. Storia di Silvio Berlusconi e della Fininvest, Garzanti, Milano 1995, pp. 222, lire 23.000. Un grande giornalista e storico smaschera Berlusconi e le sue intraprese. 20. SERGIO FLAMIGNI: TRAME ATLANTICHE Sergio Flamigni, Trame atlantiche. Storia della Loggia massonica segreta P2, Kaos edizioni, Milano 1996, pp. 480, lire 39.000. Un ampio studio sulla Loggia P2 di Gelli, di uno studioso che da parlamentare ha fatto parte delle commissioni d'inchiesta sul caso Moro, sulla P2 e antimafia. 21. CLAUDIO FRACASSI, MICHELE GAMBINO: BERLUSCONI. UNA BIOGRAFIA NON AUTORIZZATA Claudio Fracassi, Michele Gambino, Berlusconi. Una biografia non autorizzata. La via, le amicizie, gli affari, "Avvenimenti", Roma 1993, 1994, pp. 64, lire 1.500. Un'agile sintesi giornalistica. 22. PAUL GINSBORG: BERLUSCONI Paul Ginsborg, Berlusconi. Ambizioni patrimoniali in una democrazia mediatica, Einaudi, Torino 2003, pp. X + 92. Un breve, puntuale saggio dello storico inglese docente a Cambridge e Firenze, acuto studioso dell'Italia contemporanea. 23. PAUL GINSBORG: L'ITALIA DEL TEMPO PRESENTE Paul Ginsborg, L'Italia del tempo presente. Famiglia, societa' civile, Stato 1980-1996, Einaudi, Torino 1998, pp. XVIII + 648, lire 36.000. Un libro utile per la contestualizzazione. 24. PETER GOMEZ, MARCO TRAVAGLIO: E CONTINUAVANO A CHIAMARLO IMPUNITA' Peter Gomez, Marco Travaglio, E continuavano a chiamarlo Impunita'. La vera storia delle "toghe sporche" e degli altri processi a Berlusconi & C., Nuova iniziativa editoriale - L'Unita', Roma 2007, pp. 44, euro 7,50 (in supplemento a "L'Unita'"). Un volume che aggiorna due precedenti libri degli autori - Bravi ragazzi (del 2002) e Lo chiamavano impunita' (del 2003) - e riassume le vicende giudiziarie di Berlusconi. 25. PETER GOMEZ, MARCO TRAVAGLIO: LA REPUBBLICA DELLE BANANE Peter Gomez, Marco Travaglio, La repubblica delle banane. Affari e malaffari di trenta potenti nelle sentenze dei giudici, Editori Riuniti, Roma 2001, pp. 544, lire 28.000. Un'ampia ricognizione, attraverso gli atti giudiziari, di illecite imprese di potenti personaggi da Andreotti a Vitalone. 26. PETER GOMEZ, MARCO TRAVAGLIO: LE MILLE BALLE BLU Peter Gomez, Marco Travaglio, Le mille balle blu. Detti e contraddetti, bugie e figuracce, promesse e smentite, leggi vergogna e telefonate segrete dell'uomo che da tredici anni prende in giro gli italiani: Napoleone Berlusconi, Rcs, Milano 2006, Nuova iniziativa editoriale - L'Unita', Roma 2007, pp. 476, euro 7,50 (in supplemento a "L'Unita'"). Tutte le bugie - e i processi - di Berlusconi (ma naturalmente quella degli autori e' una fatica di Sisifo: nessun libro potrebbe contenerle tutte e tutti). Con le vignette di Ellekappa. E una fotografia del '78 che e' un compendio di storia d'Italia passata, presente e - temiamo - futura. 27. PETER GOMEZ, MARCO TRAVAGLIO: REGIME Peter Gomez, Marco Travaglio, Regime. Biagi, Santoro, Freccero, Luttazzi, Sabina Guzzanti, Paolo Rossi, tg, gr e giornali: storie di censure e bugie nell'Italia di Berlusconi, Rcs, Milano 2004, Nuova iniziativa editoriale - L'Unita', Roma 2007, pp. XXII + 410, euro 7,50 (in suppl. al quotidiano "L'Unita'"). La censura in tv negli anni di Berlusconi al governo. Con una postfazione di Beppe Grillo. 28. PETER GOMEZ, MARCO TRAVAGLIO: SE LI CONOSCI LI EVITI Peter Gomez, Marco Travaglio, Se li conosci li eviti, Chiarelettere, Milano 2008, pp. 576, euro 14,60. Il parlamento al tempo del berlusconismo (un libro utile, con qualche errore e qualche eccesso di generosita'). 29. PETER GOMEZ, MARCO TRAVAGLIO (A CURA DI): L'AMICO DEGLI AMICI Peter Gomez, Marco Travaglio (a cura di), L'amico degli amici, Bur-Rcs, Milano 2005, pp. XXIV + 744, euro 11,50. Il sottotitolo - un vero sommario - recita "Perche' Marcello Dell'Utri e' stato condannato a nove anni in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa. La requisitoria dei PM e la memoria della difesa". 30. MARIO GUARINO: I SANTUARI PROIBITI Mario Guarino, I santuari proibiti, Laser edizioni, Viareggio 1996, pp. 320, lire 27.000. Un libro di inchiesta giornalistica su vicende di intrecci tra politica corrotta, economia inquinata e criminalita' organizzata. 31. MARIO GUARINO: L'ITALIA DELLA VERGOGNA Mario Guarino, L'Italia della vergogna, Laser Edizioni, Viareggio 1995, pp. 256, lire 28.000. Un'ampia inchiesta giornalistica su politica corrotta e corruttrice, economia illecita, mafia e massoneria. 32. GIANFRANCO MASCIA: QUALCOSA DI SINISTRA. INTERVISTA A NANNI MORETTI Gianfranco Mascia, Qualcosa di sinistra. Intervista a Nanni Moretti, Fratelli Frilli Editori, Genova 2002, pp. 112, euro 11,50. Gli interventi alla manifestazione del 14 settembre 2002 in piazza San Giovanni a Roma, la "Festa di protesta" contro il regime berlusconiano, e un'ampia intervista al regista che in quei mesi era divenuto uno degli animatori e dei simboli del movimento dei "girotondi". Con un coloratissimo reportage fotografico. 33. GIANFRANCO MASCIA: VADEMECUM DELLA BUGIA Gianfranco Mascia, Vademecum della bugia. Da Stalin a Berlusconi, Fratelli Frilli Editori, Genova 2002, pp. 144, s.i.p. Nella menzogna e' uno dei tratti piu' caratteristici della comunicazione berlusconiana: una descrizione con esemplificazioni ed analisi, e una serie di proposte per la resistenza democratica; un utile brillante agile libro scritto dal fondatore dei comitati Bo.Bi. (Boicotta il Biscione). Con una prefazione di Nando dalla Chiesa. 34. GIANFRANCO MASCIA, FILIPPO LUCARELLI: 100 BUGIE PER 100 GIORNI Gianfranco Mascia, Filippo Lucarelli, 100 bugie per 100 giorni. Manuale per difendersi da Berlusconi, Stampa alternativa, Viterbo 2002, pp. 64, lire mille. Berlusconi e il suo governo: la truppa, le malefatte e alcune idee per contrastarle con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza. 35. ALICE OXMAN: SOTTO BERLUSCONI Alice Oxman, Sotto Berlusconi. Diario di un'americana a Roma 2001-2006, Editori Riuniti, Roma 2007, Nuova iniziativa editoriale, Roma 2008, pp. 320, euro 7,50 (in supplemento al quotidiano "L'Unita'"). Brevi note e molti excerpta dai media a comporre un centone dei detti e fatti del governo berlusconiano disvelato come empia orgia di crimini brutali e grottesche idiozie. Con una prefazione di Marco Travaglio. 36. PROCURA DELLA REPUBBLICA DI PALERMO. DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA: L'ONORE DI DELL'UTRI Procura della Repubblica di Palermo. Direzione distrettuale antimafia, L'onore di Dell'Utri, Kaos Edizioni, Milano 1997, pp. 320, lire 30.000. "I legami del berlusconiano Marcello Dell'Utri con Cosa nostra, nella richiesta di rinvio a giudizio per concorso in associazione mafiosa", recita il sottotitolo in copertina. Con una nota introduttiva di Leo Sisti e Peter Gomez. 37. MARCO REVELLI: LE DUE DESTRE Marco Revelli, Le due destre, Bollati Boringhieri, Torino 1996, pp. 256, lire 22.000. Una utile proposta interpretativa. 38. SUSANNA RIPAMONTI (A CURA DI): PRESCRIZIONE E CORRUZIONE. IL PROCESSO SME-ARIOSTO Susanna Ripamonti (a cura di), Prescrizione e corruzione. Il processo Sme-Ariosto, Nuova iniziativa editoriale, Roma 2005, pp. 202, euro 5,90 (in supplemento a "L'Unita'"). Ampi stralci dagli atti del processo Sme: il dispositivo della sentenza dei giudici della prima sezione penale di Milano, la requisitoria della pm Ilda Boccassini, le arringhe degli avvocati Pisapia, Salvemini, Pecorella e Ghedini. L'introduzione della curatrice si apre cosi': "Silvio Berlusconi e' un corruttore". 39. GIOVANNI RUGGERI: BERLUSCONI. GLI AFFARI DEL PRESIDENTE Giovanni Ruggeri, Berlusconi. Gli affari del Presidente, Kaos Edizioni, Milano 1994, pp. 280, lire 28.000. Un tempestivo libro di inchiesta giornalistica. 40. GIOVANNI RUGGERI, MARIO GUARINO: BERLUSCONI. INCHIESTA SUL SIGNOR TV Giovanni Ruggeri, Mario Guarino, Berlusconi. Inchiesta sul signor tv, Editori Riuniti, Roma 1987, Kaos Edizioni, Milano 1994, pp. 304, lire 30.000. La prima inchiesta giornalistica che denunciava "Gli oscuri esordi e i finanziamenti dalla Svizzera; da Milano alla Loggia P2, tra 'mafia bianca' e politici corrotti; la Fininvest dei prestanome; l'occupazione dell'etere e il monopolio pubblicitario; le mani sui giornali e nello sport; gli ingenti debiti e Forza Italia'... L'ambigua avventura di Silvio Berlusconi" (cosi' ilsommario in copertina). 41. EUGENIO SCALFARI: ARTICOLI Eugenio Scalfari, Articoli, Gruppo editoriale L'Espresso, Roma 2004, 5 voll. per circa 6.500 pagine, euro 9,90 cadauno (in suppl. al quotidiano "La Repubblica"). Tutti gli articoli di Scalfari apparsi su "L'Espresso" dal 1955 al marzo 2004 e su "La Repubblica" dal 1976 al marzo 2004. 42. LEO SISTI, PETER GOMEZ: L'INTOCCABILE Leo Sisti, Peter Gomez, L'Intoccabile. Berlusconi e Cosa nostra, Kaos Edizioni, Milano 1997, pp. 352, lire 30.000. Un libro di inchiesta giornalistica che ricostruisce alcune specifiche vicende. 43. MARCO TRAVAGLIO: BANANAS Marco Travaglio, Bananas. Un anno di cronache tragicomiche dallo stato semilibero di Berlusconia, Garzanti, Milano 2003, Nuova iniziativa editoriale - L'Unita', Roma 2007, pp. 368, euro 7,50 (in supplemento a "L'Unita'"). Dal settembre 2002 al settembre 2003, le microcronache di un paese senza qualita'. Con una prefazione di Furio Colombo. 44. MARCO TRAVAGLIO: BERLUSCOMICHE Marco Travaglio, Berluscomiche. Bananas 2 la vendetta: le nuove avventure del Cavalier Bellachioma dal kapo' al kappao', Garzanti, Milano 2005, Nuova iniziativa editoriale - L'Unita', Roma 2007, pp. 512, euro 7,50 (in supplemento a "L'Unita'"). Dal settembre 2003 al giugno 2005, altre microcronache dell'infamia. Con una prefazione di Antonio Padellaro. 45. TRIBUNALI DI MILANO E NAPOLI: LE MAZZETTE DELLA FININVEST Tribunali di Milano e Napoli, Le mazzette della Fininvest, Kaos Edizioni, Milano 1996, pp. 280, lire 28.000. "Corruzione della Guardia di Finanza: la sentenza di rinvio a giudizio e gli interrogatorii di Paolo e Silvio Berlusconi (e altri). Il racket televisivo Fininvest in Campania con la banda De Lorenzo - Di Donato - Pomicino" recita l'esauriente sottotitolo in copertina. 46. SERGIO TURONE: LETTERE DI ADAM SMITH AL CAVALIER BERLUSCONI Sergio Turone, Lettere di Adam Smith al Cavalier Berlusconi, Laterza, Roma-Bari 1995, pp. VIII + 200, lire 18.000. La scintillante ironia e il forte impegno civile di un indimenticabile maestro di giornalismo e di militanza democratica. 47. TUTTO SULLA P2 Tutto sulla P2. Il "Piano di rinascita" di Gelli. La relazione Anselmi. I novecento nomi nelle liste, "Avvenimenti", Roma 1994, pp. 96, lire 2.000. Un opuscolo che reca vari utili materiali (tra cui un ampio estratto dalla relazione della commissione parlamentare d'inchiesta sulla P2, commissione presieduta da Tina Anselmi). 48. ELIO VELTRI: LA LEGGE DELL'IMPUNITA' Elio Veltri, La legge dell'impunita', Nuova iniziativa editoriale, Roma 2003, pp. 160, euro 4 (in supplemento a "L'Unita'"). Un'ampia ricognizione documentaria sul tema dell'immunita' parlamentare e sulla pretesa di impunita' berlusconiana. 49. ELIO VELTRI, MARCO TRAVAGLIO: L'ODORE DEI SOLDI Elio Veltri, Marco Travaglio, L'odore dei soldi. Origini e misteri delle fortune di Silvio Berlusconi, Editori Riuniti, Roma 2001, pp. 350, lire 24.000. Alcune vicende della resistibile ascesa di Berlusconi. Un efficace, documentato compendio che ebbe vasta eco. 50. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti. Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono: 1. l'opposizione integrale alla guerra; 2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione; 3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario; 4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo. Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica. Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli. 51. PER SAPERNE DI PIU' * Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it * Indichiamo il sito del MIR (Movimento Internazionale della Riconciliazione), l'altra maggior esperienza nonviolenta presente in Italia: www.miritalia.org; per contatti: mir at peacelink.it, luciano.benini at tin.it, sudest at iol.it, paolocand at libero.it * Indichiamo inoltre almeno il sito della rete telematica pacifista Peacelink, un punto di riferimento fondamentale per quanti sono impegnati per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: www.peacelink.it; per contatti: info at peacelink.it NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO Numero 760 del 15 marzo 2009 Notizie minime della nonviolenza in cammino proposte dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica alla pagina web: http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/ L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e': nbawac at tin.it
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