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Coi piedi per terra. 146
- Subject: Coi piedi per terra. 146
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Mon, 22 Dec 2008 14:04:30 +0100
- Importance: Normal
=================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Numero 146 del 22 dicembre 2008 In questo numero: 1. Una diffida al Sindaco del Comune di Viterbo 2. Il 19 dicembre un'iniziativa a Viterbo per salvare il Bulicame 3. Peppe Sini: Dopo la diffida il sindaco di Viterbo si assuma le sue responsabilita' 4. Roberto Romizi: Gli aeroporti nuocciono alla salute 5. Marinella Correggia: Medici e veleni 6. Antonella Litta: Richiesta di istituzione del Registro dei tumori nella Asl di Viterbo 7. Andrea Rossi intervista Vandana Shiva 8. Carlo Bologna: Un appello di Vandana Shiva 9. Per contattare il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo 1. DOCUMENTI. UNA DIFFIDA AL SINDACO DEL COMUNE DI VITERBO Al Sindaco del Comune di Viterbo e per opportuna conoscenza: al Prefetto di Viterbo Oggetto: Diffida * Signor Sindaco del Comune di Viterbo, le scriviamo in quanto massima autorita' sanitaria locale. Le segnaliamo per l'ennesima volta che la realizzazione nell'area termale del Bulicame di un nocivo e distruttivo mega-aeroporto provocherebbe inevitabilmente: a) un grave ed irreversibile danno ad un'area di enorme valore naturalistico, storico-culturale, sociale, terapeutico ed economico; b) un inquinamento che colpirebbe pesantemente il territorio ed i cittadini, provocando gravi danni alla salute, alla sicurezza e alla qualita' della vita dei viterbesi; c) ulteriori gravi danni che abbiamo piu' volte segnalato, ad esempio nella nostra lettera al Presidente della Repubblica del 4 agosto 2008, lettera che gia' le inviammo per opportuna conoscenza. Con la presente siamo pertanto a chiederle di voler impedire la realizzazione di un'opera inquinante, nociva e distruttiva, un'opera contraria al pubblico interesse, un'opera che violerebbe le vigenti norme a tutela dei beni ambientali e culturali, della salute dei cittadini, dei diritti soggettivi e dei legittimi interessi della popolazione viterbese. Qualora lei intendesse proseguire invece nel favoreggiamento della realizzazione di un'opera dagli esiti inammissibili, la presente valga come diffida. * Riservandoci di sollecitare l'intervento delle competenti istituzioni di controllo e particolarmente delle magistrature giurisdizionalmente preposte ad intervenire, voglia gradire distinti saluti, Antonella Litta, portavoce del Comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo Viterbo, 20 dicembre 2008 2. INIZIATIVE. IL 19 DICEMBRE UN'INIZIATIVA A VITERBO PER SALVARE IL BULICAME Il "Centro di ricerca per la pace" ha effettuato a Viterbo il 19 dicembre 2008 un'iniziativa di informazione dei cittadini sul tema "Salvare il Bulicame. Impedire la realizzazione del mega-aeroporto che lo devasterebbe irreversibilmente". * E' infatti evidente che la realizzazione del mega-aeroporto farebbe scempio per sempre della zona termale del Bulicame, oltre a provocare gravi danni alla salute e alla qualita' della vita di moltissimi cittadini con l'enorme inquinamento - anche acustico - prodotto, oltre a costituire un immenso sperpero di fondi pubblici, oltre a danneggiare gravemente fondamentali beni economici e sociali dell'Alto Lazio (beni ambientali e culturali, termalismo sociale, agricoltura, alta formazione, accoglienza e turismo di qualita' e residenziale), oltre a violare i legittimi interessi ed i diritti soggettivi dei cittadini che nel viterbese risiedono. * Peraltro - come gia' piu' volte evidenziato - il mega-aeroporto e' del tutto privo di fondamentali requisiti stabiliti dalla vigente legislazione italiana ed europea; confligge con le norme di salvaguardia previste dal Piano territoriale paesaggistico regionale; l'iter autorizzativo fin qui svolto e' stato proceduralmente scorretto, carente e scandaloso, fondato su dati non veritieri; sussistono precisi elementi che a rigor di legge rendono irrealizzabile l'opera: non ha mai affrontato la procedura di Valutazione d'impatto ambientale, ne' quella di Valutazione ambientale strategica, ne' quella di Valutazione d'impatto sulla salute; inoltre la mole dell'opera richiederebbe l'espletamento di una procedura autorizzativa preliminare da parte dell'Unione Europea, che invece non vi e' mai stata. * Ma decisivo e dirimente e' che realizzare un mega-aeroporto nel cuore dell'area termale del Bulicame significa devastare irreversibilmente un peculiare e preziosissimo bene naturalistico, storico-culturale, terapeutico, sociale ed economico della comunita' viterbese, un bene pubblico che costituisce altresi' un elemento fondamentale dell'identita' del territorio e della storia della comunita' viterbese. * Se a questo si aggiunge l'urgente necessita' di ridurre drasticamente ed immediatamente il trasporto aereo per contrastare l'effetto serra che minaccia la biosfera, e' del tutto evidente come vi siano irrefutabili motivi per impedire la realizzazione del mega-aeroporto e salvare il Bulicame, bene comune di Viterbo e dell'umanita'. 3. RIFLESSIONE. PEPPE SINI: DOPO LA DIFFIDA IL SINDACO DI VITERBO SI ASSUMA LE SUE RESPONSABILITA' La diffida inviata sabato 20 dicembre dal comitato che si oppone al mega-aeroporto al sindaco del Comune di Viterbo chiarisce definitivamente i termini della questione e impone al primo cittadino del capoluogo altolaziale di assumersi le sue responsabilita' e di fare una scelta. * Infatti nell'atto di diffida si enunciano alcune dirimenti verita': 1. che la realizzazione del mega-aeroporto devasterebbe irreversibilmente l'area termale del Bulicame, che e' la piu' importante, peculiare ed insostituibile risorsa naturalistica, storico-culturale (citata finanche da Dante), terapeutico-sociale ed economica di Viterbo; 2. che la realizzazione del mega-aeroporto provocherebbe un pesantissimo inquinamento ambientale e conseguentemente un danno enorme alla salute e alla qualita' della vita dei cittadini di Viterbo e dell'Alto Lazio; 3. che la realizzazione del mega-aeroporto viola scandalosamente fondamentali vigenti normative europee, nazionali e regionali. * Il sindaco, che nell'ordinamento vigente e' anche massima autorita' sanitaria locale, ha ora due possibili scelte: a) il rispetto della legge e il compimento del proprio dovere: e quindi l'espressione di una netta, definitiva e dirimente opposizione al nocivo, distruttivo e illegale mega-aeroporto. Scelta doverosa, logica e necessaria. b) Oppure insensatamente ed illecitamente persistere nel sostenere la realizzazione di un'opera che inequivocabilmente danneggia il territorio e la comunita' viterbese e presenta evidenti caratteri di insostenibilita' e profili di illegalita'. Se dovesse fare questa seconda scelta e persistere nel favoreggiamento di una propaganda menzognera e di un'operazione speculativa e vandalica (e si rammenti che errare humanum est, perseverare diabolicum), non vi e' dubbio che verra' il giorno in cui sara' chiamato a risponderne, e con lui i suoi sodali, dinanzi alle competenti magistrature. * Gli abitanti di Viterbo, come quelli di Ciampino (e di Marino, che con Ciampino confina e la cui popolazione subisce parimenti i drammatici effetti dell'eccessiva, insostenibile e sovente fuorilegge attivita' aeroportuale) sono stati troppo a lungo ingannati da una sciagurata lobby politico-affaristica: e' tempo di mettere la parola fine a una lunga stagione di oscene menzogne, di gravi danni e di ciniche beffe. E' tempo che le istituzioni tornino al rispetto delle leggi e dei cittadini, e che quindi si prenda atto che: I. Il mega-aeroporto a Viterbo nell'area termale del Bulicame non si puo' e non si deve realizzare, ne' ora ne' mai. II. Il traffico aereo su Ciampino va ridotto drasticamente e immediatamente, non "delocalizzandolo" in un lontano futuro, ma seccamente tagliando i voli in eccesso oggi. La salute, la sicurezza, i diritti e la dignita' delle persone devono prevalere sugli interessi speculativi e sulle cricche affaristiche. III. Poiche' il trasporto aereo e' fortemente corresponsabile del surriscaldamento del clima, la principale emergenza ambientale planetaria, esso deve essere immediatamente e progressivamente diminuito e non incrementato, e va diminuito a partire dai voli per diporto (come quelli del turismo "mordi e fuggi" low cost). IV. L'Alto Lazio ha bisogno di potenziare le ferrovie; ha bisogno di difendere e valorizzare i beni ambientali e culturali, le autentiche vocazioni produttive territoriali, il termalismo, l'agricoltura e l'artigianato di qualita', le strutture ricettive del turismo sociale, intelligente e responsabile, l'alta formazione e la ricerca scientifica; ha bisogno che cessino le servitu' velenose e speculative (dalle centrali energetiche fortemente inquinanti alle discariche abusive): l'Alto Lazio ha urgente bisogno di rispetto per il territorio, per la popolazione, per la legalita'. * Sarebbe bene che anche il sindaco e l'intera amministrazione comunale di Viterbo se ne rendessero conto una buona volta, cessassero di essere complici della scandalosa operazione del mega-aeroporto, ed agissero finalmente nel pieno rispetto delle leggi e per il bene comune. 4. RIFLESSIONE. ROBERTO ROMIZI: GLI AEROPORTI NUOCCIONO ALLA SALUTE [Ringraziamo il dottor Roberto Romizi per averci messo a disposizione questo suo articolo apparso sul "Il Cesalpino", rivista dell'ordine dei Medici di Arezzo, n. 9, dicembre 2004. Roberto Romizi e' presidente dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia)] Convivere con un aeroporto comporta un aumento del rischio di cefalee e di attacchi d'ansia. Sonno non soddisfacente, risvegli notturni, stati d'ansia, parole mal percepite: sono questi i fastidi che molti studi hanno riscontrato con una frequenza tre volte maggiore tra le persone che vivono vicino ad aeroporti. Nelle realta' aeroportuali aumenta il consumo di ansiolitici. Chi abita sotto le rotte di decollo e atterraggio degli aerei vive male, con una qualita' della vita non buona. Il rumore degli aerei influenza negativamente la salute e il benessere di chi vive vicino a un grande aeroporto. Il rumore degli aerei, interferendo con la comunicazione, comporta disturbi del sonno e provoca deficit cognitivi e disturbi dell'apprendimento nei bambini. Il rumore interferisce con la capacita' di apprendimento. Rumori che superino i 55 d(B)A Leq sono correlati a disturbi del sonno e della comunicazione e possono interferire con la capacita' di concentrazione. I bambini esposti cronicamente a forti rumori degli aeroporti possono avere difficolta' nell'imparare a leggere. Le Linee Guida dell'Organizzazione mondiale della sanita' (Oms) raccomandano che: - Scuole e asili siano collocati lontani da aeroporti, autostrade e siti industriali; - Il rumore di fondo durante le lezioni non dovrebbe essere superiore a 35 d(B)A Leq. L'esposizione a rumore continuo danneggia il sistema immunitario. Il rumore degli aerei ha un ampio spettro di frequenze basse (rombo); le parti piu' leggere degli edifici lo assorbono solo in minima parte. Di conseguenza il rumore si sente bene nelle abitazioni, anche con le finestre chiuse. Inoltre la propagazione delle emissioni provenienti dal traffico aereo non puo' essere arginata da ostacoli classici. Contrariamente a quanto avviene per gran parte degli altri tipi di rumore, le persone esposte al rumore del traffico aereo attorno alla loro abitazione non beneficiano quindi di alcuna misura di protezione. La pressione sanguigna, i livelli ematici di glucosio, dei trigliceridi e di colesterolo risultano superiori alla norma nelle persone che vivono vicino agli aeroporti. E si traducono in un aumento del rischio di patologie cardiovascolari. Asma e malattie allergiche sono risultate due volte piu' frequenti tra le persone che vivono vicino ad aeroporti a causa degli inquinanti che derivano dalla combustione di gasolio e cherosene. I sistemi radar rilevano la presenza, la direzione o la distanza di aerei: cio' si ottiene inviando impulsi di campi elettromagnetici (Cem) ad alta frequenza. Le persone che vivono o lavorano abitualmente presso i radar sono piu' soggette a tumori, malformazioni riproduttive, cataratte e modificazioni nel comportamento e nello sviluppo dei bambini. Per non parlare del rischio incidenti sempre in agguato. * Bibliografia Heathrow Association for the Control of Aircraft Noise www.hacan.org.uk "Winthrop Health Survey Report", Brian Dumser, agosto 1999 www.airhealthwatch.com/health_study_intro.htm "Gli aeroporti nuocciono alla salute: realizzato a Varese il primo studio epidemiologico italiano - Allergiche a Malpensa", "Tempo Medico", n. 724, 13 dicembre 2001 www.tempomedico.it/news01/724mal.htm Air Transport Action Group (Atag) www.atag.org/content/default.asp "Il Rumore ci fa star male", Ufficio federale dell'ambiente, delle foreste e del paesaggio (Svizzera) www.umwelt-schweiz.ch/buwal/it/medien/umweltbericht/druck/ "Campi elettromagnetici e salute umana - radar e salute umana", Organizzazione Mondiale della Sanita' www.who.int/docstore/peh-emf/publications/facts_press/ifact/it_226.htm "Valutazione dei danni di salute in un campione di donne residenti nei pressi dell'aeroporto Malpensa 2000", Bollettino Epidemiologico Nazionale, Vol. 16, n. 4, aprile 2003 www.epicentro.iss.it/ben/2003/aprile2003/1.htm "Association of daily mortality and air pollution in Los Angeles County", Kinney PL, Ozkaynak H., Environ Res 1991; 54 (2): 99-120. "Aircraft noise and social factors in psychiatric hospital admission rates: a re-examination of some dataî, Kryter KD., Psycholo Med 1990; 20 (2): 395-411. 5. INCONTRI. MARINELLA CORREGGIA: MEDICI E VELENI [Dal quotidiano "Il manifesto" del 20 dicembre 2008 col titolo "Medici e veleni". Marinella Correggia e' nata a Rocca d'Arazzo in provincia di Asti; scrittrice e giornalista free lance particolarmente attenta ai temi dell'ambiente, della pace, dei diritti umani, della solidarieta', della nonviolenza; e' stata in Iraq, Afghanistan, Pakistan, Serbia, Bosnia, Bangladesh, Nepal, India, Vietnam, Sri Lanka e Burundi; si e' occupata di campagne animaliste e vegetariane, di assistenza a prigionieri politici e condannati a morte, di commercio equo e di azioni contro la guerra; si e' dedicata allo studio delle disuguaglianze e del "sottosviluppo"; ha scritto molto articoli e dossier sui modelli agroalimentari nel mondo e sull'uso delle risorse; ha fatto parte del comitato progetti di Ctm (Commercio Equo e Solidale); e' stata il focal point per l'Italia delle rete "Global Unger Alliance"; collabora con diverse testate tra cui "il manifesto", e' autrice di numerosi libri, e' attivista della campagna europea contro l'impatto climatico e ambientale dell'aviazione. Tra le opere di Marinella Correggia: Ago e scalpello: artigiani e materie del mondo, Ctm, 1997; Altroartigianato in Centroamerica, Sonda, 1997; Altroartigianato in Asia, Sonda, 1998; Manuale pratico di ecologia quotidiana, Mondadori, 2000; Addio alle carni, Lav, 2001; Cucina vegetariana dal Sud del mondo, Sonda, 2002; Si ferma una bomba in volo? L'utopia pacifista a Baghdad, Terre di mezzo, 2003; Diventare come balsami. Per ridurre la sofferenza del mondo: azioni etiche ed ecologiche nella vita quotidiana, Sonda, 2004; Vita sobria. Scritti tolstoiani e consigli pratici, Qualevita, 2004; Il balcone dell'indipendenza. Un infinito minimo, Nuovi Equilibri, 2006; (a cura di), Cambieresti? La sfida di mille famiglie alla societa' dei consumi, Altra Economia, 2006; Week Ender 2. Alla scoperta dell'Italia in un fine settimana di turismo responsabile, Terre di Mezzo, 2007; La rivoluzione dei dettagli, Feltrinelli, Milano 2007] Un vero antidoto ai veleni ambientali, minaccia per la salute umana, sarebbe l'impegno dei medici, i tutori della salute stessa. Ma non tutti (quanti, in proporzione?) sono votati alla causa della salute preventiva. Lo sono quelli iscritti all'associazione International Society of Doctors for the Environment, sezione Italiana (Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde) che hanno tenuto un convegno pochi giorni fa a Genova. Dipingendo un quadro alla "Grido" di Munch. Negli ultimi 50 anni sono state immesse nell'ambiente circa 100.000 sostanze piu' o meno tossiche di nuovo conio. In particolare fertilizzanti, diserbanti, prodotti derivanti dall'uso di combustibili fossili, dall'incenerimento dei rifiuti, dalle diverse attivita' industriali, da farmaci e fitofarmaci, dalla produzione di energia derivante dal nucleare e dal carbone, dall'incremento del numero delle fonti di emissione di campi elettromagnetici. Sostanze che possono predisporre le persone a malattie e tumori. I bambini come prime vittime. L'esposizione in utero e nei primi anni di vita puo' determinare i danni maggiori. Oltre ai possibili effetti dannosi specifici per il sistema nervoso, il sistema respiratorio e il sistema endocrino, preoccupa la relazione tra esposizioni pericolose in eta' pediatrica e rischi di malattia in eta' adulta, come preoccupa fortemente il costante aumento dei tumori in eta' pediatrica. Si sottovaluta l'effetto di sinergia tra i vari inquinanti; i "valori limite" per le singole sostanze sono sempre il frutto di un compromesso tra convenienza economica di produrre e impiegare determinate sostanze, e incapacita' o "eccessivo" costo per rimuoverle. Insieme all'appello alla categoria dei medici perche' evitando conflitti d'interessi siano paladini della tutela dell'ambiente, il convegno Isde si e' rivolto alle istituzioni perche' non facciano scelte economiche e di infrastrutture non strettamente necessarie e che aumentano il carico di inquinanti. Gia': le infrastrutture pesanti su cui sono in corso lotte sul territorio. Per i medici dell'Isde e' urgente una corretta pratica di smaltimento dei rifiuti evitando incenerimenti e discariche, causa di inquinamento dell'aria e contaminazione dei terreni e delle falde acquifere. I modelli di mobilita' e le relative grandi opere sono un altro carico da 90. Gli aerei e gli aeroporti, ad esempio, oltre alle responsabilita' climatiche, provocano inquinamento atmosferico, acustico ed elettromagnetico, soprattutto subiti dai residenti in aree limitrofe agli scali aeroportuali. L'Isde Italia costituira' un gruppo di studio proprio su questo argomento, su impulso del Comitato che si oppone alla costruzione dell'aeroporto di Viterbo (la portavoce, il medico Antonella Litta, e' socia dell'Isde). Disastrose anche le conseguenze sanitarie (ed economiche derivanti da cura e spesa farmaceutica) per le persone che si ammalerebbero se fossero attivate centrali a carbone, fonte di immissione in atmosfera di anidride carbonica, ossidi di azoto, ossidi di zolfo, polveri sottili e ultrasottili, metalli pesanti e radionuclidi. Altra preoccupazione: l'inquinamento delle acque potabili che ha dimensioni mondiali ed e' il risultato dell'estesa contaminazione ambientale come anche dei mancati controlli e degli insufficienti sistemi di potabilizzazione. Appunto: invece di grosse opere tipo autostrade e aeroporti e inceneritori e centrali a carbone, in Italia non si investe quasi per nulla in un'opera che sarebbe davvero utile ed ecologica: il miglioramento della rete idrica, colabrodo e talvolta poco "potabile". 6. DOCUMENTI. ANTONELLA LITTA: RICHIESTA DI ISTITUZIONE DEL REGISTRO DEI TUMORI NELLA ASL DI VITERBO [Antonella Litta e' la portavoce del Comitato che si oppone alla realizzazione dell'aeroporto a Viterbo; svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi (in provincia di Viterbo). E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia). Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' locali ed internazionali. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente] Al Direttore generale della Asl di Viterbo, al Presidente della Giunta Regionale del Lazio, all'Assessore alla sanita' della Regione Lazio, e per opportuna conoscenza: al Direttore sanitario della Asl di Viterbo, al Presidente dell'Ordine dei medici e chirurghi di Viterbo, al Dirigente del Dipartimento di prevenzione - Servizio igiene e sanita' pubblica, ai Dirigenti dei servizi di oncologia e radioterapia della Asl di Viterbo, al Presidente della Provincia di Viterbo Oggetto: richiesta di istituzione del Registro dei tumori nella Asl di Viterbo e nelle Asl del Lazio L'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia), sezione di Viterbo, chiede che sia istituito presso la Asl di Viterbo il Registro dei tumori. Il Registro dei tumori rappresenta uno strumento indispensabile per sorvegliare l'andamento della patologia oncologica nel nostro territorio e per meglio attuare strategie di prevenzione, studio e ricerca. Il Registro dei tumori, struttura costituita da personale medico e paramedico, ha la funzione di ricevere, ricercare, codificare ed archiviare tutte le informazioni riguardanti i casi di neoplasia tra i residenti. Le informazioni includono il tipo di tumore diagnosticato, i dati anagrafici dei paziente, le condizioni cliniche, i trattamenti terapeutici e l'evoluzione della malattia. Questi dati sono essenziali per la ricerca sulle cause del cancro, per la valutazione dei trattamenti piu' efficaci, per la progettazione di interventi di prevenzione e per la programmazione delle spese sanitarie. L'importanza di legare la raccolta dei dati alla residenza sta nel fatto che in questo modo la casistica raccolta riflettera' la reale condizione del nostro territorio e permettera' di conoscere l'incidenza, la prevalenza, la sopravvivenza, la mortalita' per questo tipo di malattia, di anno in anno, e consentira' un confronto con gli altri Registri dei tumori in Italia contribuendo cosi' anche al confronto con i dati internazionali di questa malattia. Una volta istituito il Registro dei tumori dovra' essere accreditato presso l'Associazione Italiana Registri Tumori. La patologia tumorale purtroppo e' in aumento, soprattutto in eta' pediatrica: e' quindi necessario ed urgente che sia istituito questo importante strumento di monitoraggio, al momento operativo nella nostra regione soltanto nella provincia di Latina; pertanto si chiede che sia istituito presso la Asl di Viterbo e anche in tutte le altre Asl della Regione Lazio. Certi della vostra attenzione e in attesa di un sollecito riscontro, vogliate gradire distinti saluti, dottoressa Antonella Litta, referente per la provincia di Viterbo dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) Viterbo, 16 dicembre 2008 7. RASSEGNA STAMPA. ANDREA ROSSI INTERVISTA VANDANA SHIVA [Dal quotidiano "La stampa" del 24 ottobre 2008. Vandana Shiva, scienziata e filosofa indiana, direttrice di importanti istituti di ricerca e docente nelle istituzioni universitarie delle Nazioni Unite, impegnata non solo come studiosa ma anche come militante nella difesa dell'ambiente e delle culture native, e' oggi tra i principali punti di riferimento dei movimenti ecologisti, femministi, di liberazione dei popoli, di opposizione a modelli di sviluppo oppressivi e distruttivi, e di denuncia di operazioni e programmi scientifico-industriali dagli esiti pericolosissimi. Tra le opere di Vandana Shiva: Sopravvivere allo sviluppo, Isedi, Torino 1990; Monocolture della mente, Bollati Boringhieri, Torino 1995; Biopirateria, Cuen, Napoli 1999, 2001; Vacche sacre e mucche pazze, DeriveApprodi, Roma 2001; Terra madre, Utet, Torino 2002 (edizione riveduta di Sopravvivere allo sviluppo); Il mondo sotto brevetto, Feltrinelli, Milano 2002. Le guerre dell'acqua, Feltrinelli, Milano 2003; Le nuove guerre della globalizzazione, Utet, Torino 2005; Il bene comune della Terra, Feltrinelli, Milano 2006; India spezzata, Il Saggiatore, Milano 2008] Ogni volta, prima di cominciare a parlare nel suo inglese impastato d'Asia, si aggiunta il lungo sari turchese che le fascia il corpo. Un sorriso e poi scaglia una bordata: la biopirateria, la schiavitu' del nuovo millennio, le guerre per il controllo dell'acqua, i contadini che si suicidano traditi dagli Ogm e dalle multinazionali. Vandana Shiva, 56 anni, fisica. Vicepresidente di Slow Food international, figlia dell'India, paladina dei popoli del Terzo mondo, un futuro - forse - da premio Nobel. Entra nel parallelepipedo Isozaki a passi lenti. "Bel posto. E bella citta' per il germogliare di una cultura nuova". * - Andrea Rossi: Lei crede? Qualcuno dice che Terra Madre sia un raduno per gli sconfitti del pianeta. - Vandana Shiva: E sbaglia. Come chi pensava di sbarazzarsi dei contadini. Qui, a Torino, c'e' la potenzialita' di un nuovo Rinascimento per le zone rurali di tutto il mondo. * - Andrea Rossi: Non trova strano che l'incubatore sia una citta' come Torino anziche' na delle grandi metropoli del mondo? - Vandana Shiva: Forse. Ma qui sta nascendo un sentimento nuovo. Me ne sono accorta gia' tempo fa, a "Torino Spiritualita'". * - Andrea Rossi: La filosofia di Terra Madre puo' essere la risposta alla crisi del nostro mondo? - Vandana Shiva: Magari. Il grave rischio pero' e' che oggi prevalgano gli spiriti scellerati del nostro sistema. I finanziamenti a pioggia alle grandi banche sono il primo segnale. * - Andrea Rossi: Non ci sta insegnando proprio nulla il ko della finanza? - Vandana Shiva: Forse no. Eppure dovrebbe farlo. Questa e' una crisi di sistema, e ha molti punti di contatto con quella delle materie prime. * - Andrea Rossi: In che senso? - Vandana Shiva: Anche l'agricoltura si e' fondata su finanza e profitto, e' speculazione che si fonda sul cibo. I contadini sono stati costretti a sedersi nel casino' della finanza. Con quali soldi acquistano sementi, fertilizzanti e macchinari? Si devono indebitare. E intanto le multinazionali mietono profitti investendo in derivati, hedge found e futures. * - Andrea Rossi: Se aumentano i profitti perche' i prezzi delle materie prime continuano a crescere? - Vandana Shiva: C'e' un monopolio che stritola tutti. Cinque grandi compagnie, l'Organizzazione mondiale del commercio e la Banca mondiale. * - Andrea Rossi: Secondo la Fao i malnutriti del mondo sfiorano il miliardo e sono destinati a crescere. Manca il cibo per tutti? - Vandana Shiva: Macche'. Durante la crisi alimentare dello scorso anno si sono prodotte 4 milioni di tonnellate in piu' di derrate alimentari. E le multinazionali hanno raddoppiato i profitti. * - Andrea Rossi: Allora perche' gli affamati si moltiplicano? - Vandana Shiva: Il settanta per cento del grano viene usato per allevare soprattutto i vitelli. Sono erbivori, non avrebbero bisogno di mangimi, ma cosi' ingrassano prima e diventano piu' grandi. Un altro venti per cento se ne va in biocarburanti. Per sfamare il mondo restano le briciole. * - Andrea Rossi: Il dieci per cento? - Vandana Shiva: Meno male che c'e' una quota di produzione che sfugge al controllo delle multinazionali e ci permette di mangiare. Altrimenti il mondo non avrebbe di che nutrirsi. * - Andrea Rossi: E gli Ogm? Non dovevano abbattere la fame, garantendo maggiori quantita' di prodotti? - Vandana Shiva: Questo e' un falso scientifico. Al mondo esistono due soli Ogm, ed entrambi possono intervenire su un solo gene. Innestano un altro gene, che e' tossico. Un antibiotico. * - Andrea Rossi: Che senso ha allora usarli? - Vandana Shiva: Si vendono piu' pesticidi. E non e' finita. * - Andrea Rossi: Cosa c'e' d'altro? - Vandana Shiva: L'ingegneria genetica e' nata apposta per manipolare le piante e permettere poi a qualcuno di annunciare un'invenzione su cui applicare un brevetto. In dieci anni le multinazionali agroalimentari hanno arraffato 530 brevetti senza inventare nulla, semplicemente rubando le sementi ai contadini di tutto il mondo. Una truffa che uccide. * - Andrea Rossi: Chi? - Vandana Shiva: Negli ultimi anni 200.000 contadini indiani si sono suicidati. Avevano promesso loro che sarebbero diventati milionari comprando quei nuovi semi miracolosi. Chi lo ha fatto ha scoperto che bisognava acquistarne tutti gli anni a un prezzo triplo degli altri. Poi si sono accorti che le nuove coltivazioni sono piu' vulnerabili. Hanno avuto bisogno di piu' pesticidi e piu' acqua. E si sono pesantemente indebitati. * - Andrea Rossi: E' per questo che lei parla di biopirateria? - Vandana Shiva: Le multinazionali agroalimentari si sono appropriate delle sementi selezionate dal lavoro millenario dei contadini. Le hanno marchiate con un brevetto che ora strangola gli agricoltori di mezzo mondo. E obbligano chi coltiva la terra a pagare una sorta di diritto d'autore. I brevetti sono il colonialismo del terzo millennio. * - Andrea Rossi: Una forma di schiavitu'? - Vandana Shiva: Il Terzo mondo e' sopravvissuto al colonialismo come razzia di materie prime. La sua ultima risorsa sono piante e semi che permettono di nutrirsi e curarsi. Ma questa sopravvivenza e' minacciata dai brevetti. I semi che i contadini per secoli hanno messo da parte e si sono scambiati oggi sono una proprieta' privata. * - Andrea Rossi: Qualcuno vorrebbe privatizzare anche l'acqua. - Vandana Shiva: Un'altra speculazione. Se abbatti le foreste generi alluvioni e siccita'. L'acqua scorre tutta a valle, non viene piu' trattenuta. E le sorgenti si seccano. Ecco da dove arriva la crisi idrica. Viene fabbricata artificialmente. Qui nasceranno le guerre di questo millennio. L'agricoltura industriale distrugge l'acqua. Scontri e guerre civili si stanno verificando tra chi si contende scampoli di terra sulle sponde di un fiume. Le guerre del 2000 saranno in nome del controllo dei corsi d'acqua. * Postilla. Leader antiglobalizzazione. Primo passo la laurea in Fisica Vandana Schiva e' nata a Dehra Dun, in India, nel 1952. Ha studiato negli Stati Uniti. Laureata in fisica si e' occupata di scienza, tecnologia e politica ambientale. Nel 1982 ha fondato la Research Foundation for Science, Technology and Natural Resource Policy, un istituto di ricerca da lei diretto, che si occupa di ambiente e delle principali problematiche della terra. Nel 1993 ha ricevuto il Right Livelihood Award (una sorta di Premio Nobel alternativo per la pace). E' tra i principali leader dell'International Forum on Globalization, oltre ad aver fondato diverse associazioni in India. 8. RASSEGNA STAMPA. CARLO BOLOGNA: UN APPELLO DI VANDANA SHIVA [Dal quotidiano "La stampa" del 30 giugno 2008] "Questa e' una societa' che ci fa dire: Io sono perche' consumo. Dobbiamo cambiare, dobbiamo dire: Io sono perche' conservo la Terra, Io sono perche' sono in grado di pensare. Questa e' la nostra sfida, la nostra rivoluzione da fare. Il mondo si puo' distruggere anche a distanza, ad esempio puntando i missili su un altro Paese. Ma conservazione e creativita' possono avvenire solo a livello locale, tutelando il mio fiume, la mia acqua, la mia terra. E' in gioco la nostra sopravvivenza". Vandana Shiva ha chiuso la parte verbanese del Festival LetterAltura (si continua nei prossimi tre fine settimana in Ossola e Cusio) dialogando con Mimmo Candito, inviato de "La Stampa", in un auditorium con il tutto esaurito. In mattinata la scienziata indiana si era confrontata anche con Carlin Petrini. Al centro della conferenza le guerre dell'acqua e, soprattutto, lo spreco enorme dell'"oro blu". Come invertire questa tendenza che sta portando al collasso del pianeta? "Bisogna innanzitutto - dice Vandana Shiva - capire come siamo arrivati a questo punto. Si e' affermato il modello del Wild West, l'Occidente selvaggio. Enormi quantita' di sostanze tossiche vengono scaricate nell'acqua. Dobbiamo recuperare la consapevolezza che apparteniamo al ciclo dell'acqua ed e' nostra responsabilita' mantenerla. Al recente summit di Roma sul cibo si e' parlato di rivoluzione verde. Ma con significato differente rispetto al mio pensiero. Nel contesto internazionale si vuole introdurre piu' sostanze chimiche nelle coltivazioni. Cosi' per produrre piu' cibo occorrera' avere acqua dieci volte di piu' per disciogliere queste sostanze. E i terreni si desertificheranno sempre di piu'. Noi dobbiamo riuscire a invertire questa tendenza". Quello di Vandana Shiva e' un accorato appello, pieno di energia, affinche' ciascuno faccia la propria parte: "Il nostro movimento si chiama 'per la democrazia dell'acqua'. Ora siamo molto impegnanti nella difesa del fiume Gange che volevano addirrittura privatizzarlo con alcune canalizzazioni. Un'altra minaccia e' rappresentata dalle dighe. Ma e' fondamentale che tutti aderiscano a questa rivoluzione, ad ogni livello, da quello locale a nazionale a internazionale, collegando tra loro questioni vitali come il clima, l'agricoltura. Sono le politiche per la vita. Invece ci troviamo a contare i morti: in India duecentomila contadini si sono suicidati perche' la globalizzazione li ha privati delle loro risorse. Dobbiamo fermare questa spirale, tutti insieme". 9. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE ALL'AEROPORTO DI VITERBO Per informazioni e contatti: Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la riduzione del trasporto aereo: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it =================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 146 del 22 dicembre 2008 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). 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