Coi piedi per terra. 96



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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 96 del 7 maggio 2008

In questo numero:
1. Antonella Litta: Introduzione alla conferenza "Viterbo incontra Ciampino"
del 3 maggio 2008
2. Alessandro Pizzi: Relazione alla conferenza "Viterbo incontra Ciampino"
del 3 maggio 2008
3. Daniela Artibani: Intervento alla conferenza "Viterbo incontra Ciampino"
del 3 maggio 2008
4. Viviana Bertoia: Intervento alla conferenza "Viterbo incontra Ciampino"
del 3 maggio 2008
5. Arricchito il sito del comitato che si oppone al devastante
mega-aeroporto di Viterbo
6. Alcuni siti utili per la documentazione
7. Per contattare il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo

1. MATERIALI. ANTONELLA LITTA: INTRODUZIONE ALLA CONFERENZA "VITERBO
INCONTRA CIAMPINO" DEL 3 MAGGIO 2008
[Antonella Litta (per contatti: antonella.litta at libero.it) e' la portavoce
del Comitato che si oppone alla realizzazione dell'aeroporto a Viterbo;
svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi (in provincia di
Viterbo). E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa
attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza"
e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi
scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi
viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental
Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione
italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the
Environment - Italia). Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus
(Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di
numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario
nei paesi africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e
sostenitrice di programmi di solidarieta' nazionale ed internazionale.
Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di
educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto
dell'ambiente]

Voglio prima di tutto rivolgere un saluto e un benvenuto affettuoso e
solidale da parte di tutto il nostro comitato ai cittadini di Ciampino.
Questa sera insieme a Daniela Artibani, dell'Assemblea permanente "No fly"
di Ciampino, Roberto Barcaroli, esperto di problemi della mobilita' e
dell'ambiente, residente in prossimita' dell'aeroporto di Ciampino, Vincenzo
Castagnacci del Comitato per la riduzione dell'impatto ambientale
dell'aeroporto di Ciampino, Viviana Bertoia, cittadina residente in
prossimita' dell'aeroporto di Ciampino, Paolo Sabatini, vicecoordinatore
nazionale del Sindacato dei Lavoratori intercategoriale, cercheremo di
capire, ragionare, mettere fine alle illusioni e alle fiabe, o meglio, alle
menzogne per chiamarle piu' correttamente. Menzogne che per mesi sono state
raccontate, pubblicizzate ed esaltate con ogni mezzo.
Ci e' stato raccontato e si continua a raccontare dell'aeroporto come di un
regalo, una manna piovuta dal cielo, una benedizione, la soluzione a tutti i
problemi di Viterbo e provincia.
Quello che invece sappiamo per studio, documentazione scientifica e
confronto con le varie e numerose realta' aeroportuali diffuse su tutto il
territorio nazionale e' che la realizzazione dell'aeroporto a Viterbo
sarebbe un'opera inutile, nociva per l'ambiente e la salute; l'ennesimo
enorme sperpero di pubblico denaro. Un aeroporto che se anche fosse
realizzato non sarebbe la soluzione ai problemi di Ciampino ne' a quelli del
viterbese. Un progetto che esiste solo sui manifesti elettorali e proprio
perche' inesistente e' del tutto privo della Valutazione d'Impatto
Ambientale e Sanitario.
Stasera siamo qui per ascoltare persone che hanno a cuore i nostri stessi
interessi, bisogni e desideri: vivere in modo sano, proteggere ambiente e
salute, armonizzare lo sviluppo economico  con le naturali caratteristiche
dei territori.
Sono le persone in carne ed ossa, con il loro vissuto quotidiano, con la
loro vita che fanno da spartiacque, che mostrano la differenza tra illusione
e realta', tra finzione e verita'.
Saranno  le loro voci, la loro esperienza a dirci, a raccontarci cosa
significa vivere, lavorare in prossimita' di scali aeroportuali, quali danni
alla salute provoca il traffico aereo. A questo proposito vi ricordo che tra
i documenti che sono a vostra disposizione nella cartellina, troverete anche
la lettera che insieme al dottor Gianni Ghirga e al dottor Mauro  Mocci,
anch'essi medici dell'"Associazione italiana medici per l'ambiente
Isde-Italia (International Society of Doctors for the Environment)" abbiamo
scritto sul tema dei danni alla salute determinati dal traffico aereo.
Abbiamo voluto questo incontro perche' le sofferenze, le difficolta' e le
necessita' degli abitanti di Ciampino, come quelle di ogni essere umano, ci
interrogano e non ci lasciano indifferenti. Sentiamo il peso della domanda
come l'urgenza della risposta, stasera ancora di piu'.
*
Perche' il mondo deve essere divorato da un preteso 'sviluppo' che non
rispetta le persone, i popoli, il pianeta? Perche' la stessa sopravvivenza
umana deve essere minacciata, aggredita, sacrificata sull'altare del
profitto a ogni costo? Perche' troppo spesso i rappresentanti delle
istituzioni pubbliche si asserviscono a lobbies affaristiche e speculative,
e smettono di ascoltare e dialogare con i cittadini che li hanno eletti?
Perche' si fa carta straccia della Costituzione della Repubblica Italiana?
Sappiamo che e' stato  per accondiscendere alle richieste delle compagnie
aeree lowcost che si sono aumentati a dismisura e follemente i voli su
Ciampino. Si e' innescata una grave  emergenza ambientale e sanitaria e non
si e' trovata miglior soluzione che quella di  "ciampinizzare" altri
territori che in questo caso hanno il nome della nostra citta', Viterbo, ma
che in un prossimo futuro potrebbero chiamarsi anche Latina, Frosinone, etc.
Siamo il paese dove si continua a spacciare per ricchezza e sviluppo cio'
che poi si rivela catastrofe per la salute, l'ambiente e l'occupazione.
Penso a quello che e' accaduto a Porto Marghera, a Gela, a Priolo...
Territori devastati, violentati, e popolazioni senza piu' futuro, giovani
costretti di nuovo ad emigrare. Penso al disastro ambientale della Valle del
fiume Sacco, una situazione che ha messo in ginocchio tutte le aziende
agricole locali.
Salute ed ambiente sono continuamente aggrediti e devastati.
Non possiamo permettere che questo continui ad accadere. L'Italia ha un
territorio che deve essere prima di tutto conservato e rispettato nelle sue
naturali vocazioni, caratteristiche e peculiarita'.
E' necessario costruire una rete di cittadini e comitati, consapevoli e
organizzati, tali da essere un baluardo, una difesa attenta e preparata per
contrastare un modello di sviluppo assolutamente violento e contro natura di
cui le vicende di Ciampino e Viterbo sono emblematiche. Siamo convinti che
sia giunto il momento per una campagna nazionale per la drastica e immediata
riduzione del trasporto aereo e per una mobilita' sostenibile e centrata
sulla ferrovia.
*
Voglio  concludere con i versi del poeta Umberto Saba:
"Dalla marea che un popolo ha sommerso,
e me con esso, ancora
levo la testa? Ancora
ascolto? Ancora non e' tutto perso?".
Ebbene, noi pensiamo che ancora non sia tutto perso.

2. MATERIALI. ALESSANDRO PIZZI: RELAZIONE ALLA CONFERENZA "VITERBO INCONTRA
CIAMPINO" DEL 3 MAGGIO 2008
[Alessandro Pizzi (per contatti: alexpizzi at virgilio.it), gia'
apprezzatissimo sindaco di Soriano nel Cimino (Vt), citta' in cui il suo
rigore morale e la sua competenza amministrativa sono diventati proverbiali,
e' fortemente impegnato in campo educativo e nel volontariato, ha preso
parte a molte iniziative di pace, di solidarieta', ambientaliste, per i
diritti umani e la nonviolenza, tra cui l'azione diretta nonviolenta in
Congo con i "Beati i costruttori di pace"; ha promosso il corso di
educazione alla pace presso il liceo scientifico di Orte (istituto
scolastico in cui ha lungamente insegnato); e' uno dei principali animatori
del comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la
riduzione del trasporto aereo. Sul tema del trasporto aereo, del suo impatto
sugli ecosistemi locali e sull'ecosistema globale, e sui modelli di
mobilita' in relazione ai modelli di sviluppo e ai diritti umani, ha tenuto
rilevanti relazioni a vari convegni di studio]

Gentili signore e gentili signori,
prima di dare la parola agli illustri ospiti di Ciampino cui va tutta la mia
e nostra solidarieta' per la loro lotta in difesa della salute, il Comitato
vuole ribadire i motivi dell'opposizione alla costruzione dell'aeroporto.
Inoltre, voglio condividere con voi alcune riflessioni, sperando che siano
utili a tutti.
Voglio partire dalla trasmissione "Report" di domenica 27 aprile scorso
dedicata alla situazione degli aeroporti in Italia.
Emerge una situazione di completo caos; l'immagine data dal Ministro Bianchi
e' di mancanza di programmazione; anche un articolo pubblicato da "La
Stampa" di Torino il 26 novembre 2007 dal titolo significativo: "Aeroporto
di condominio", metteva in evidenza la mancanza di "una vera programmazione
nazionale. Il numero degli scali rischia di crescere in maniera
incontrollata". Tutto sembra lasciato in balia degli interessi di gruppi
d'affari politico-industriali. D'altra parte lo afferma anche l'ex sindaco
di Viterbo nell'intervista a "Report" dicendo che l'aeroporto e' un mezzo,
non un fine, ci vuole l'aeroporto per incentivare il trasporto del futuro:
la ferrovia; come dire, gli aeroporti si costruiscono per fini diversi dalle
esigenze del trasporto aereo.
La trasmissione ha messo in evidenza la crescita dei voli con la previsione
che in una decina d'anni essi raddoppieranno: Massimo Garbini, responsabile
operativo Enav, ha affermato che: "Il problema maggiore viene riscontrato
evidentemente in questo momento sugli aeroporti. Risulta che nel 2020 60
hubs europei saranno completamente saturi, 24 ore su 24, e che circa 4
milioni di voli non sapranno dove atterrare". La giornalista Giovanna
Boursier commenta: "Per far spazio a 4 milioni di voli si apriranno nuovi
aeroporti, e le emissioni di CO2 arriveranno a 284 milioni di tonnellate. Da
questa stima, pero', sono escluse le emissioni dei voli internazionali
perche' oggi ogni paese calcola quanto inquina sommando solo i voli
nazionali. Come dire: se uno da Roma va a Torino inquina, ma se va a Parigi
no".
*
E' bene ribadire le nostre ragioni di opposizione alla costruzione
dell'aeroporto.
a) Sull'impatto disastroso di un aeroporto
Siamo contro l'aeroporto a Viterbo perche':
1. Lo abbiamo affermato piu' volte ma e' bene ripeterlo: arrecherebbe un
grave danno alla zona termale. Il Bulicame e' un vanto per tutta la
provincia di Viterbo e rappresenta una grande risorsa. Perche' metterla a
rischio per far posto ad un aeroporto a servizio di Roma per il turismo
"mordi e fuggi"? Non e' una iniziativa razionale.
2. Nuocerebbe alla salute dei cittadini che abitano nei pressi
dell'aeroporto, in generale tutta Viterbo, per l'inquinamento acustico e per
le polveri sottili. Per soddisfare desideri indotti dalla pubblicita' e
dalle agenzie di viaggio, per soddisfare la voglia di profitto delle
compagnie low cost come la Ryanair (che, tra l'altro, tratta i lavoratori
dipendenti senza riconoscer loro i diritti elementari stabiliti dalla
legislazione italiana) e di qualche affarista locale si crea un grave danno
alla salute dei cittadini che abitano vicino all'aeroporto e in qualche
misura ai cittadini di gran parte della provincia. Un aeroporto nelle
vicinanze di una citta' e' nocivo per la salute dei cittadini. Ce lo diranno
tra poco i rappresentanti dei comitati di Ciampino. Voglio solo citare un
articolo pubblicato da una rivista molto diffusa come "L'Espresso" di
qualche settimana fa dal titolo "L'aeroporto fa male al cuore"; e si
riferisce solo al rumore. Anche per l'inquinamento atmosferico ci diranno
qualcosa i cittadini di Ciampino; e come se ce lo diranno! Voglio solo porre
l'accento sulle PM10, particelle che vengono rilevate per legge come
indicatori dell'inquinamento dell'aria. E piu' pericolose delle particelle
PM10 sono le particelle di dimensioni piu' ridotte, anche piu' di mille
volte piu' piccole (nanoparticelle); piu' pericolose perche', come
dimostrato dai lavori dello scienziato Stefano Montanari, queste particelle
hanno la proprieta' di penetrare piu' in profondita' nel corpo umano,
persino nel nucleo delle cellule, con possibile danneggiamento del Dna. Per
la legge una particella da 10 micron (PM10) equivale in massa a 1000
particelle da 1 micron, cioe' dieci volte piu' piccole, o a un milione di
particelle mille volte piu' piccole. Dal punto di vista della pericolosita'
per la salute quelle piu' piccole sono di gran lunga piu' nocive; un conto
e' l'impatto con una PM10 e un conto ancora peggiore e' l'impatto don un
milione di particelle piu' penetranti.
3. Possibile impatto dei campi elettromagnetici generati dai radar e dal
sistema di comunicazione terra-aereo. Sarebbe opportuno conoscere la
situazione attuale intorno alla zona dove dovrebbe essere costruito
l'aeroporto e in citta'. Soprattutto si dovrebbe conoscere il progetto
dell'aeroporto stesso, Ma in realta' non esiste ne' un progetto ne' uno
studio di Valutazione d'impatto ambientale (Via) o di Valutazione d'impatto
sulla salute (Vas): la scelta di Viterbo e' stata fatta dal Ministro Bianchi
senza tenere conto delle leggi italiane, come emerge da uno studio di
carattere giuridico del Centro studi "Demetra".
*
b) Sull'impatto disastroso dell'incremento del trasporto aereo.
Come detto sopra, anche la trasmissione "Report" ha parlato della crescita
del trasporto aereo. Con l'aumento del trasporto aereo aumenteranno le
emissioni di CO2, uno dei principali gas ad effetto serra che contribuisce
in modo significativo al surriscaldamento del clima; e per gli aerei deve
essere tenuto in conto anche l'effetto del vapore acqueo (le scie). E i
cambiamenti climatici cominciano a far sentire gli effetti nefasti sugli
ecosistemi; e andando avanti di questo passo tra qualche decennio non si
riuscira' a mantenere l'aumento della temperatura ai due gradi centigradi,
che pure danno luogo a scenari drammatici per molti abitanti del pianeta a
partire dagli africani. Per questo noi ci battiamo al fianco dei cittadini
di Ciampino per ridurre drasticamente i voli (o addirittura chiudere del
tutto l'aeroporto) e contro il terzo aeroporto del Lazio (e speriamo di non
dover dire, tra poco, anche contro il quarto a Frosinone, viste le promesse
elettorali di un ministro).
Tra tutti i settori economici, secondo i dati dell'Enea, dal 1990 quello che
ha avuto un incremento maggiore e' quello dei trasporti (+25%) e tra i
trasporti quello che e' piu' cresciuto e' quello aereo (raddoppiato) con
conseguente aumento di consumo di carburante e quindi di emissione di CO2.
La Commissione Europea calcola che se la crescita del trasporto aereo
proseguira' al ritmo attuale, entro il 2012 le emissioni di CO2 prodotte dai
voli internazionali in partenza dagli scali europei aumenteranno del 150%
rispetto al valore del 1990. Un aumento che vanificherebbe piu' di un quarto
delle riduzioni necessarie per realizzare l'obiettivo comunitario fissato
dal Protocollo di Kyoto. Ricordo, inoltre, che in un documento, piu' volte
citato in altri incontri, del Comitato economico e sociale europeo, si mette
in evidenza l'impatto sul clima del trasporto aereo e si consigli di
"rendere piu' competitivi i modi di trasporto di superficie, al fine di
offrire alternative piu' interessanti per il trasporto delle persone e delle
merci all'interno dell'Unione Europea". Secondo la Commissione Ambientale
d'Inchiesta (Eac) della House of Commons (Camera dei Comuni) britannica,
"nel 2050, il solo settore dell'aviazione rappresentera' ben il 66% delle
emissioni del Paese".
Il trasporto aereo non solo contribuisce al surriscaldamento del clima, ma
usa anche una grande quantita' di energia: sempre da un documento del
Comitato economico e sociale europeo si viene a sapere che "Benche' negli
ultimi 40 anni l'efficienza dei carburanti per aerei sia aumentata di oltre
il 70%, nello stesso periodo la quantita' totale del carburante utilizzato
e' cresciuta di oltre il 400%".
*
Il trasporto aereo si inserisce bene nel modello di economia dominante:
l'aereo e' frutto dell'alta tecnologia, usa grandi quantita' di energia,
produce grandi quantita' di gas ad effetto serra, raggiunge alte velocita',
e' molto rumoroso, e' usato da una esigua minoranza della popolazione
mondiale, produce guadagni per le compagnie aeree e costi per la
collettivita' (sovvenzionamenti pubblici alle compagnie private), provoca
gravi danni alla salute dei cittadini che vivono nei pressi degli aeroporti,
danneggia in modo serio l'ambiente contribuendo in modo considerevole al
riscaldamento del clima. E chi vede nell'aeroporto un volano dello sviluppo
si trova immerso nel modello di economia dominante che non considera le
risorse locali, i beni ambientali locali, che privilegia interventi estranei
alle vocazioni del territorio, che fa un uso massiccio di energia e materia,
considerate illimitate, che si basa su un consumismo sfrenato non solo di
beni materiali, ma anche di turismo e di cultura, che non prende affatto in
considerazione la scarsita' delle risorse, tutto  misura in termini
monetari, mai in termini energetici (se usassimo come moneta di scambio
l'unita' di misura dell'energia ci accorgeremmo di stare, e da un pezzo, in
rosso), non vengono rispettati i principi fondamentali della natura, in
particolare i principi che ci ricordano che ad ogni trasformazione
energetica (in pratica il processo produttivo) energia e materia si
degradano, e che cio' che non puo' essere recuperato va ad inquinare. Questa
economia dovremmo definirla economia violenta e contro natura.
Modello di economia dominante che si basa sulla capacita' autoaccrescitiva
del sistema capitalistico, che per sua natura genera poverta',
disuguaglianze e crisi ecologica. Da un rapporto dell'Onu del 2006 risulta
che il rapporto tra il reddito del 20% degli abitanti piu' ricchi del
pianeta e il 20% piu' povero era nel 1820 di 3 a 1, nel 1913 di 11 a 1, nel
1960 di 30 a 1, nel 1990 di 60 a 1, nel 2001 di 80 a 1, tipico fenomeno a
crescita esponenziale; da notare come il fenomeno sia diventato piu'
evidente con il liberismo tipico della globalizzazione.
Cosi' come i danni alla biosfera sono causati in modo piu' consistente dai
paesi industrializzati e dal modello di consumo delle popolazioni ricche. Se
prendiamo uno degli indicatori del consumo, l'impronta ecologica (ricordo
brevemente che l'Impronta Ecologica - in sigla: IE - misura, in unita' di
superficie, la natura che consumiamo - spazio per abitare, energia per
scaldarci, per muoverci, piante che producono l'ossigeno per respirare, area
che fornisce il cibo), si vede che un nordamericano ha un impronta ecologica
quasi 8 volte l'impronta che spetterebbe mediamente ad ogni abitante della
terra e 13 volte quella di un africano. E' evidente che la responsabilita'
dei vari paesi per i cambiamenti climatici e' assai diversa, cosi' come e'
diversa la responsabilita' dei cittadini (tra i ricchi e i poveri). Penso a
quelli africani o dell'America Latina, o agli occidentali piu' poveri: per
questi dovranno essere disponibili quantita' di energia e materia superiori
a quella attuale, e per i cittadini piu' ricchi tale quantita' dovra' essere
ridotta drasticamente.
Non dobbiamo dimenticare che la poverta' e' causa delle morti dei bambini
per fame o denutrizione, piu' di sei milioni all'anno. Scienziati sostengono
che la produzione di cibo e' sufficiente a soddisfare il bisogno energetico
e proteico di tutti gli abitanti del pianeta. Questo concetto lo ribadi'
anche Gandhi all'inizio del secolo scorso: "Il nostro pianeta ha risorse
sufficienti per soddisfare i bisogni fondamentali di tutti, non l'avidita'"
di qualcuno".
*
E' di questi giorni la crisi alimentare nei paesi piu' poveri, e tra le
cause c'e' la produzione di biocarburante ricavato da prodotti alimentari
come la soia o il mais. Ancora una volta responsabile e' il nostro modello
di mobilita' basato sulle auto e sugli aerei. Si deturpano intere zone e
centri storici per costruire aeroporti o strade o parcheggi per agevolare la
mobilita' di passeggeri e merci su gomma, altamente inquinanti e consumatori
di energia. Alla faccia degli impegni assunti con la sottoscrizione degli
accordi di Kyoto, la ferrovia viene penalizzata. Il treno e' il mezzo che
meno inquina e dovrebbe essere incoraggiato: invece dal 1939 al 2005 la rete
ferroviaria italiana e' stata amputata di 7.077 chilometri, di cui 4386 dal
1970 al 2005; piu' del 60% della rete ferroviaria e' a binario unico, mentre
in Francia e Germania l'estensione delle ferrovie a doppio binario e' pari a
quasi tutta la rete italiana. Pero' si investono soldi per l'alta velocita'.
L'alta velocita' secondo alcuni studi inglesi consuma per passeggero piu'
combustibile di un Airbus A321 per la tratta Londra-Edimburgo.
*
Credo che se vogliamo una qualita' della vita migliore e se vogliamo
lasciare un pianeta alle future generazioni meno rovinato di quello di oggi,
dobbiamo invertire la tendenza alla crescita dei consumi, dovremmo smetterla
di rapinare le risorse, dovremmo abbandonare l'idea del dominio sulla
natura, dovremmo pensare che le risorse del pianeta sono limitate e che si
degradano, dovremmo smetterla di pensare all'accumulazione crescente del
capitale come fine, dovremmo pensare ad una economia basata sulle risorse
locali e cercare di vivere e produrre secondo il motto del sempre presente
nei nostri cuori e nella nostra mente Alexander Langer, esponente
prestigioso del movimento nonviolento, impegnato per evitare la guerra in
Jugoslavia: "lentius, profondius, soavius": piu' lentamente, piu'
profondamente, piu' soavemente.
*
Permettetemi di chiudere leggendo alcuni brani dell'appello di Aqqaluk
Lynge, rappresentante degli Inuit della Groenlandia, contenuto in articolo
pubblicato da "La Stampa" il 31 maggio 2007.
"Quello che accade al Sud, in Gran Bretagna, colpisce noi al Nord. Potete
anche pensare che l'allargamento dell'aeroporto di Stansted sia una piccola
cosa nell'accelerare l'effetto serra. Ma chiunque puo' dire la stessa cosa
su quello che sta facendo. E' una scusa per non prendere decisioni e il
risultato e' la catastrofe.
"Noi Inuit cacciamo sul ghiaccio da cinquemila anni, per generazioni abbiamo
potuto prevedere con assoluta precisione gli spostamenti delle nostre prede,
foche, balene, orsi, e procurarci cibo e tutto quello che era necessario
senza distruggere la natura. Oggi non e' piu' possibile.
"Ma per noi l'effetto serra non e' solo un'ipotesi, uno studio scientifico.
E' una realta'. E potrebbe esserlo anche per voi nel giro di pochi decenni.
"E' troppo chiedere un po' di moderazione per la salvezza del mio popolo
oggi e del vostro popolo domani?.
"Il mio e' un piccolo popolo, ma quello che gli sta accadendo riguarda tutti
voi. Quando ero giovane, il ghiaccio si formava a novembre. Ora parecchi
mesi dopo. Non so se sia tutta colpa degli aerei che passano sopra la
Groenlandia per raggiungere gli Stati Uniti. So pero' che e' anche colpa di
quegli aerei. Le compagnie a basso costo hanno appena deciso di triplicare
il numero dei voli transoceanici, da 80.000 a 240.000 l'anno. Ma cosi'
facendo distruggeranno la nostra e la vostra terra. Fermateli. Fermatevi".
Fermateli a Ciampino. Fermatevi a Viterbo. E' questo il nostro appello, il
nostro grido.

3. MATERIALI. DANIELA ARTIBANI: INTERVENTO ALLA CONFERENZA "VITERBO INCONTRA
CIAMPINO" DEL 3 MAGGIO 2008
[Daniela Artibani (per contatti: daniela.artibani at gmail.com) e' una
cittadina di Ciampino che insieme all'Assemblea permanente No-fly si batte
per la diminuzione dei voli dall'aeroporto di Ciampino e per la riduzione
del trasporto aereo]

Buonasera, ringrazio il comitato per avermi invitata a questo incontro.
Nel mio piccolo, quando mi e' possibile, cerco di portare il mio contributo
alle iniziative dell'Assemblea permanente No-Fly, un movimento cittadino che
dal 2006 si batte per la diminuzione dei voli dall'aeroporto di Ciampino.
Quando la dottoressa Litta mi ha contattata ero un po' scettica per il
semplice motivo che non amo molto parlare in pubblico, per indole preferisco
agire nel pratico. Ma poi ho sentito il dovere di portarvi tutta la mia
solidarieta' e ovviamente anche dell'Assemblea No-Fly affinche' quello che
sta succedendo a noi non debba accadere ne' a voi ne' a nessun altro.
La mia solidarieta' passa soprattutto attraverso la mia testimonianza di
cittadina che subisce ogni giorno la tragedia di vivere accanto ad un
aeroporto.
*
Vorrei partire da un breve cenno storico sull'aeroporto.
Un aeroporto per parecchi anni utilizzato come base militare e di Stato,
quindi con nessun divieto di costruzione nelle sue immediate vicinanze fino
al 1970. Questo permise di costruire edifici pubblici e privati sempre piu'
numerosi nelle zone limitrofe fino a raggiungere l'odierna densita'
abitativa, dalle 10.000 alle 13.000 famiglie tra Marino e Ciampino.
Nel 2000, anno del Giubileo, l'aeroporto di Ciampino intensifico' la sua
attivita' di aeroporto con mansioni anche civili e raggiunse i 700.000
passeggeri. Negli anni successivi si affermavano le compagnie low cost, alla
ricerca di scali secondari con regole piu' flessibili e scarsi controlli, e
individuarono subito Ciampino come scalo d'eccezione, in una zona cosi'
comoda e cosi' vicina a Roma.
Quindi in questi anni la struttura aeroportuale ha visto il  passaggio da
circa 700.000 passeggeri nel 2001 agli attuali 5 milioni con ben 300 voli al
giorno! E questo e' successo nella totale assenza di regole, senza alcuna
Valutazione d'Impatto Ambientale, ne' zonizzazione acustica.
*
300 voli che passano sulla nostra testa,  provocando danni irreparabili.
Troppo rumore, praticamente ogni cinque minuti sentiamo il rombo dei motori
di qualche aereo che atterra o decolla. In casa bisogna stare con le
finestre chiuse, altrimenti il rumore impedisce di ascoltare la televisione,
di conversare... pensate d'estate! E' impossibile lasciare le finestre
aperte. In alcune zone, quelle piu' vicine al cono di volo, al passaggio
degli aerei le abitazioni vibrano.
Sappiamo quanto il troppo rumore provochi danni alla salute: disturbi del
sonno, insonnia, ipertensione, ansia, stress e depressione...
Tra l'altro il rumore c'e' fino a tarda notte, perche' sforano continuamente
la fascia notturna di riposo.
I voli sono un pericolo per le abitazioni vicine all'aeroporto: un errore
umano o tecnico potrebbe portare qualche aereo a schiantarsi proprio sulle
case. Chi ha visto la trasmissione televisiva "Report" il 27 aprile corso,
ha potuto notare quanto le abitazioni siano vicine alla pista.
Pensiamo anche che l'aeroporto e' ubicato tra la citta' e la via Appia, a
ridosso del Parco dell'Appia Antica, un parco unico al mondo, sia dal punto
di vista storico e archeologico che paesaggistico, e importantissimo sito
biologico per numerose specie di animali.
Gli aerei che passano stanno mettendo in serio pericolo questo ecosistema
straordinario tra natura, beni culturali e paesaggi.
Pensate, la scorsa settimana dopo una gita didattica sull'Appia Antica, mia
figlia di undici anni mi racconta che la visita si e' trasformata quasi in
un incubo: ogni cinque minuti la guida doveva interrompere la spiegazione
perche' passava un aereo e non si capiva nulla.
Consideriamo i gravi danni provocati dai gas tossici emessi dalla
combustione del carburante degli aerei, le famose PM10 e in particolare le
PM2,5 le polveri sottili che raggiungono le vie respiratorie e i polmoni
causando infiammazioni polmonari, difficolta' respiratorie, problemi
cardiovascolari, e possono degenerare fino all'ictus, agli infarti, al
cancro.
Nella zona di Ciampino il livello massimo consentito per legge e' stato
sforato ampiamente.
Alla Asl di Ciampino c'e' la piu' alta spesa pro-capite per farmaci in
Italia, di cui gran parte antitumorali.
*
Il 18 aprile scorso l'Assemblea No-fly ha organizzato a Ciampino un incontro
pubblico con i medici. Sono intervenuti (e ringraziamo ancora) la dottoressa
Antonella Litta, il dottor Mauro Mocci e il dottor Gianni Ghirga del
Coordinamento dell'Alto Lazio dell'Associazione italiana medici per
l'ambiente (Isde-Italia).
Hanno illustrato gli studi condotti sulle popolazioni che vivono a contatto
con aeroporti, inceneritori e centrali di vario genere.
Un contributo scientifico fondato su dati oggettivi. I danni sono certi.
*
In questi anni i nostri amministratori hanno istituito diversi tavoli
tecnici sull'emergenza Ciampino, ma ad oggi l'unica soluzione uscita da
questi tavoli e' quella di spostare una parte dei voli e di devastare un
altro prezioso territorio, quello viterbese, per un nuovo mostro
aeroportuale. Ma noi questa logica cosiddetta nimby, "non a Ciampino, nel
mio giardino, si' a Viterbo", non l'accettiamo.
I voli devono diminuire e basta. Non c'e' bisogno di un altro aeroporto. Se
ci facciamo coinvolgere dalla logica del profitto a tutti i costi, del tutto
subito, cosa lasceremo ai nostri figli? malattie, morte, disastri
ambientali...
A volte penso che l'unica soluzione sarebbe quella di scappar via,
trasferirmi con la mia famiglia altrove... ma perche'? Qui abbiamo la nostra
casa, i nostri affetti, la nostra vita sociale; e' qui che mia figlia va a
scuola, e' qui il mio lavoro...
E' necessario invece ripristinare lo stato di diritto di noi cittadini. Il
diritto alla salute.  Il diritto a vivere in un ambiente sano. E questo lo
possiamo ottenere noi stessi solo creando una coscienza collettiva sul
problema; e solo se saremo in tanti, e uniti, riusciremo a farci sentire.
*
Vi invitiamo a leggere il  nostro libriccino "Low Cost quanto ci costi!", la
cui realizzazione e' stata possibile grazie all'impegno dei giovani che
frequentano l'Assemblea permanente No-fly. Il ricavato dalla vendita
(offerta minima un euro) servira' per acquistare una centralina per il
rilevamento dell'inquinamento da polveri sottili: perche' vogliamo vederci
chiaro...
Ringraziamo il comitato per il contributo versato per le copie che trovate
nella cartella degli atti di quest'incontro.
*
Un'ultima informazione: il 10 maggio l'Assemblea No-fly organizza a Ciampino
un corteo cittadino per ribadire la richiesta di riduzione dei voli e
ovviamente anche il no all'aeroporto a Viterbo.
Ringrazio tutti i presenti per l'attenzione e il comitato che si oppone
all'aeroporto di Viterbo per averci invitati.

4. MATERIALI. VIVIANA BERTOIA: INTERVENTO ALLA CONFERENZA "VITERBO INCONTRA
CIAMPINO" DEL 3 MAGGIO 2008
[Viviana Bertoia, cittadina residente in prossimita' dell'aeroporto di
Ciampino, e' impegnata nel movimento per la riduzione del trasporto aereo,
in difesa del diritto alla salute, dell'ambiente, della democrazia e dei
diritti delle generazioni future]

Buonasera, sono Viviana Bertoia, una cittadina di Campino.
Quando Daniela mi ha chiesto se ero pronta a fare un intervento a Viterbo
come cittadina abitante di fronte all'aeroporto di Campino ho detto subito
si'.
Penso che la condivisione delle proprie esperienze, negative o positive,
possa aiutare gli altri, ed e' per questo che ho accettato.
Vivo a cento metri dalla pista dell'aeroporto di Ciampino.
Ho comperato la mia casa nel 1984. Ero ben cosciente del fatto di vivere di
fronte all'aeroporto ma non mi sono mai lamentata perche' fino ad alcuni
anni fa non ci sono mai stati problemi di rumore o inquinamento.
Ogni tanto c'era un aereo ma veramente non era un problema. Vi racconto a
questo proposito un aneddoto: una notte un aereo faceva rumore. Infastidita,
forse per la prima volta, mi decisi a chiamare i carabinieri, mi passarono
quelli di stanza all'aeroporto che mi assicurarono che avrebbero provveduto.
Dopo circa dieci minuti l'aereo spense i motori. Che bei tempi!
*
Oggi i dati ci dicono che gia' dal 2001 c'e' stato un aumento dei voli ma
non ce ne siamo resi conto subito.
Nel 2001, infatti, avendo bisogno di una camera in piu' per nostro figlio ci
siamo messi a cercare una nuova casa ma abbiamo deciso che, ristrutturando,
la nostra casa era ancora la migliore. Questo vi dice che forse non siamo
stati lungimiranti, ma veramente non percepivamo ancora l'aeroporto come un
pericolo.
Negli anni successivi ogni aumento dei voli era un dirsi: "ma forse a
Fiumicino c'e' la nebbia... ma come mai atterrano di notte?... ma forse sono
voli straordinari...".
Poi c'e' stata una crescita continua dei voli e sappiamo ora a che punto
siamo.
Il momento di percezione totale del problema l'ho avuto circa tre anni fa
quando e' successo che mio figlio ha avuto una tosse persistente. Portato al
Forlanini gli fecero subito delle lastre e li' mi resi conto che il problema
era grave: mi chiesero quanti anni avesse mio figlio e quante sigarette
fumasse al giorno. Mi dissero che aveva una trama polmonare di uno che
fumava almento 50 sigarette al giorno, e mio figlio aveva solo 13 anni e non
fumava!
Da quel giorno ho cominciato a interessarmi del problema e a cercare di
combatterlo.
*
I problemi di uno che vive di fronte all'aeroporto sono di due tipi.
Oggettivi: la casa trema ad ogni passaggio di aereo, le finestre si tengono
quasi sempre chiuse sperando di trattenere il rumore ma soprattutto la puzza
del kerosene. La roba che stendi sul balcone spesso puzza di kerosene. Non
utilizzi il bel balcone per mangiarci d'estate perche' non si resiste alla
puzza e al rumore.
Psicologici: cominci a non dormire, almeno non fino alle 23,30 - 23,45,
quando l'attivita' di atterraggio di Ryanair non finisce (il 30 aprile
l'ultimo volo era alle 23,45).
Ti fissi, e non solo io. E' cosi' per tanta altra gente. Conosco gente che
non parla di altro, che si e' rivolta allo psicologo per superare il
problema.
E poi ti senti in colpa. Ti senti in colpa perche' vorresti avere il
coraggio di andare via, di vendere la casa. Ma sai che con due stipendi di
mille euro al mese, a quasi 50 anni, non te la senti di ricominciare o di
fare un mutuo fino ad 80 anni. Ti senti in colpa perche' pensi che dovresti
salvare i tuoi cari e te stessa da un evidente rischio di tumore,
soprattutto pensi a tuo figlio che potrebbe ammalarsi e lui e' troppo
giovane.
*
E poi vedi la gente che non si interessa al problema, che non viene ai
cortei o alle assemblee dei medici e non prende coscienza del problema e
allora pensi di essere matta solo tu.
La gente non partecipa perche' non vuole pensare, perche' se cominciasse a
pensare sul serio diventerebbe furiosa. Furiosa per quello che stiamo
subendo.
Io, immodestamente, vorrei lasciarvi un messaggio. Il mio messaggio e':
lottate, lottate perche' dopo sara' troppo tardi per tornare indietro.
Lottate ora perche' quello che stiamo vivendo noi non avvenga anche qui da
voi.
*
Dobbiamo renderci conto tutti che dobbiamo salvare la nostra terra da questa
devastazione che avviene solo in nome del profitto di pochi sui tanti.
Non facciamo passare il concetto che in nome del profitto e della promessa
di nuovo lavoro tutte le nefandezze sul territorio possano essere scusate.
Facciamo in modo che le nostre lotte servano per un ambiente migliore, per
contrastare quelli che voi avete spesso definito "i nuovi barbari" che in
nome del profitto non badano agli interessi della gente.
Per contrastare chi si presta ad affamare ancora i poveri della terra
utilizzando il loro cibo come carburante. Mi chiedo: come si puo' pensare di
lasciare ai nostri figli un mondo in cui il cibo, bene primario, e'
utilizzato per far volare gli aerei? Dov'e' il giusto nel far volare la
gente dei paesi ricchi ad un euro con il kerosene estratto dal cibo dei
poveri?
Vi prego, non vi date per vinti.

5. MATERIALI. ARRICCHITO IL SITO DEL COMITATO CHE SI OPPONE AL DEVASTANTE
MEGA-AEROPORTO DI VITERBO
[Riportiamo il seguente comunicato del 5 maggio 2008 del comitato , dal
titolo completo "Arricchito il sito del comitato che si oppone al devastante
mega-aeroporto di Viterbo. Nel sito www.coipiediperterra.org alcuni classici
della riflessione morale, cvile, scientifica: da Piero calamandrei a Primo
Levi, da Giulio A. Maccacaro a Vandana Shiva", gia' pubblicato nelle
"Notizie minime della nonviolenza in cammino"]

www.coipiediperterra.org - il sito del comitato che si oppone all'aeroporto
di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della
salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti - si e'
arricchito di una nuova sezione, "Testi", che propone saggi di prestigiosi
autori per l'approfondimento culturale e scientifico dei temi su cui il
comitato interviene: il diritto alla salute e alla sicurezza, il rispetto
dei diritti e della dignita' umana, la difesa della biosfera.
Tra gli autori di cui sono state incluse alcune fondamentali opere: Guenther
Anders, Piero Calamandrei, Aldo Capitini, Susan George, Martin Luther King,
Alexander Langer, Primo Levi, Giulio A. Maccacaro, Vandana Shiva.
Altri testi verranno inseriti nei prossimi giorni. La prospettiva e' di
mettere a disposizione nel giro di poche settimane una sorta di vera e
propria piccola biblioteca di testi classici dell'impegno civile in difesa
dei diritti umani, dell'ambiente, della salute, della democrazia.

6. MATERIALI. ALCUNI SITI UTILI PER LA DOCUMENTAZIONE

1. Alcuni siti particolarmente interessanti
- www.airportwatch.org.uk
- www.caap.org/Airport_Noise_Pollution_Research.html
- www.chooseclimate.org
- www.coipiediperterra.org
- www.comitatoaeroportociampino.it
- www.isde.it
- www.ipcc.ch
- http://ospiti.comune.siena.it/filoerba/aeroporto/index02.html
- www.noaereibz.it
- www.no-fly.info
- www.planestupid.com
*
2. Alcuni siti istituzionali di settore
- www.aeronautica.difesa.it
- www.easa.eu.int
- www.ecac-ceac.org
- www.enac-italia.it
- www.enav.it
- www.icao.int
- www.minambiente.it
- www.infrastrutture.gov.it
- www.trasporti.gov.it
*
3. Alcuni siti di movimenti ed istituti ambientalisti
- www.ecoistituto-italia.org
- www.greenpeace.it
- www.italianostra.org
- www.legambiente.it
- www.pro-natura.it
- www.worldwatch.org
- www.wupperinst.org
- www.wwf.it

7. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE ALL'AEROPORTO DI
VITERBO

Per informazioni e contatti: Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la
riduzione del trasporto aereo: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito:
www.coipiediperterra.org
Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa
Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it
Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it

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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 96 del 7 maggio 2008

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