Coi piedi per terra. 87



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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 87 del 9 aprile 2008

In questo numero:
1. Il diritto contro l'abuso
2. Una delegazione dell'Isde dell'Alto Lazio ha incontrato il professor
Cancrini
3. Stefano Milani: La carica dei 101
4. Una rete di donne e uomini per l'ecologia, il femminismo e la nonviolenza
5. Per contattare il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo

1. EDITORIALE. IL DIRITTO CONTRO L'ABUSO

Non altro che uno scandaloso abuso sarebbe la realizzazione a Viterbo di un
devastante mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per
Roma.
Un abuso che implicherebbe la distruzione di rilevanti beni ambientali,
storici, culturali, terapeutici, economici, sociali.
Un abuso che implicherebbe un grave danno alla salute dei cittadini, con
l'enorme inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico che
provocherebbe.
Un abuso che implicherebe un immenso sperpero di soldi pubblici per
realizzare un gravissimo danno alla popolazione, al territorio, all'economia
e alla comunita' locale.
Un abuso che viola la vigente legislazione.
Un abuso che viola i diritti democratici.
Un abuso.
*
E' in difesa di fondamentali diritti che e' sorta e si e' sempre piu'
diffusa a Viterbo una persuasa opposizione al devastante mega-aeroporto per
voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma.
Una opposizione in nome del diritto di tutti alla salute, al benessere, alla
sicurezza.
Una opposizione in nome del diritto di tutti a un ambiente vivibile.
Una opposizione in nome del diritto di tutti a difendere e valorizzare i
beni comuni.
Una opposizione in nome della legalita' e della democrazia.

2. INCONTRI. UNA DELEGAZIONE DELL'ISDE DELL'ALTO LAZIO HA INCONTRATO IL
PROFESSOR CANCRINI
[Riportiamo il seguente comunicato del comitato del 3 aprile 2008, dal
titolo completo "Una delegazione dell'Isde dell'Alto Lazio ha incontrato il
professor Cancrini: per difendere la salute e l'ambiente e' necessario
opporsi al devastante mega-aeroporto a Viterbo".
Luigi Cancrini, nato a Roma nel 1938, psichiatra, docente universitario,
fondatore nel 1970 del Centro studi di terapia familiare e relazionale di
Roma, gia' pubblico amministratore con rilevanti incarichi e parlamentare,
protagonista delle esperienze maggiori del rinnovamento dei servizi sociali
e sanitari e della cultura medica, psichiatrica, del servizio sociale. Dal
sito www.luigicancrini.it riprendiamo la seguente scheda: "Luigi Cancrini,
psichiatra e psicoterapeuta di formazione psicoanalitica e sistemica, ha
fondato negli anni Settanta una fra le piu' importanti scuole di
psicoterapia del nostro paese: il Centro Studi di Terapia Familiare e
Relazionale del quale e' presidente. La sua attivita' si e' sviluppata
inizialmente nel clima delle battaglie culturali contro l'emarginazione del
diverso nelle scuole (le classi differenziali e speciali), nella psichiatria
(gli ospedali psichiatrici), nel campo delle dipendenze patologiche e dei
comportamenti antisociali (il carcere). Di queste condizioni egli ha
continuato ad occuparsi collegando le manifestazioni della diversita' al
disagio della persona e tentando soprattutto di allargare i confini
tradizionali della pratica psicoterapeutica: sul piano culturale
contrastando una corsa pericolosa alla psichiatrizzazione farmaceutica e/o
drogata del disagio; sul piano legislativo affermando il diritto di tutti
alle cure psicoterapeutiche. L'attivita' politica si e' sviluppata dal 1968
in poi all'interno del Pci. Fra le responsabilita' piu' importanti ci sono
state quelle di consigliere e di assessore regionale del Lazio, di
responsabile nazionale per le tossicodipendenze e per la psichiatria, di
ministro del "governo ombra" di Achille Occhetto. E' stato rappresentante
del Parlamento Europeo nell'Osservatorio europeo per le tossicodipendenze di
Lisbona dal 1994 al 1999 e direttore dell'Osservatorio nazionale sulle
tossicodipendenze dal 1998 al 2001. Dal 1995 e' direttore scientifico delle
Comunita' Terapeutiche di Saman e dal 1998, del Centro di Aiuto al Bambino
Maltrattato e alla Famiglia. Negli ultimi due anni ha pazientemente lavorato
per trasferire nella preparazione e nella discussione dei provvedimenti
legislativi in esame presso la Commissione Affari Sociali della Camera e
nella Commissione Bicamerale per l'Infanzia, di cui e' stato vicepresidente,
l'esperienza legata all'incontro con la  passione e la capacita' dei gruppi
di professionisti che operano fra mille difficolta' nei servizi per la
salute mentale e per la tossicodipendenza, nei servizi sociali dei Comuni e
nelle scuole, nelle carceri e negli Ospedali psichiatrici giudiziari.
Difendendo in particolare il ruolo del personale sanitario non medico
(psicologi, educatori, assistenti sociali) nello sviluppo di attivita' che
sono per loro natura multidisciplinari. E' autore di lavori scientifici fra
i quali Bambini diversi a scuola (1974), Quei temerari sulle macchine
volanti (1982), Date parole al dolore, con Stefania Rossini (1996), Lezioni
di psicopatologia (1997), La luna nel pozzo (1999), La psicoterapia:
grammatica e sintassi (2002), Il vaso di Pandora, con C. La Rosa (2002),
Schiavo delle mie brame (2003), L'oceano borderline. Racconti di viaggio
(2006). E' inoltre direttore responsabile di due pubblicazioni scientifiche
quali: 'Ecologia della mente' e 'I quaderni di Saman'". Tra le opere
principali di Luigi Cancrini: (con N. Ciani), Schizofrenia dalla
personalita' alla malattia, Il Pensiero Scientifico Editore, 1969, 1984;
(con M. Malagoli Togliatti e G.P. Meucci), Droga. Chi come perche' e
soprattutto che fare?, Sansoni, Firenze 1973; (a cura di), Esperienze di una
ricerca sulle tossicomanie giovanili in Italia, Mondadori, Milano 1974,
1984; Bambini diversi a scuola, Boringhieri, Torino 1974, 1989; Verso una
teoria della schizofrenia, Boringhieri, Torino 1975; (con M. Malagoli
Togliatti), Psichiatria e rapporti sociali, Editori Riuniti, Roma 1976;
Tossicomanie, Editori Riuniti, Roma 1980; Quei temerari sulle macchine
volanti, La nuova Italia scientifica, Roma 1982; (con F. Mazzoni, D.
Costantini), La guarigione nelle tossicomanie giovanili, Il Pensiero
Scientifico Editore, Roma 1984; Quattro prove per l'insegnamento della
psicoterapia, La Nuova Italia Scientifica, Roma 1984; (con E. Guida),
L'intervento psicologico nella scuola, La Nuova Italia Scientifica, Roma
1986; Dialoghi col figlio, Editori Riuniti, Roma 1987; Psicoterapia:
grammatica e sintassi, La nuova Italia scientifica, Roma 1987; (con C. La
Rosa), Il vaso di Pandora. Manuale di psicoterapia e psichiatria Nuova
Italia Scientifica, Roma 1992; La casa del guardamacchine e altre storie,
Bollati Boringhieri, Torino 1993; W Palermo viva, La Nuova Italia
Scientifica, Roma, 1993; Date parole al dolore, Frassinelli, Milano 1996;
Lezioni di psicopatologia, Boringhieri, Torino 1997; L'amore nevrotico.
Saggio su "una vita" di Guy de Maupassant, EduP, Roma 1998; La luna nel
pozzo, Cortina, Milano 1999; Schiavo delle mie brame, Frassinelli, Milano
2003; Guida alla psicoterapia, Editori Riuniti, Roma 2004; L'oceano
borderline. Racconti di viaggio, Cortina, Milano 2006.
Gianni Ghirga, medico, pediatra, e' impegnato nell'Associazione italiana
medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the
Environment - Italia) e nel movimento "no coke" dell'Alto Lazio.
Antonella Litta e' la portavoce del Comitato che si oppone alla
realizzazione dell'aeroporto a Viterbo; svolge l'attivita' di medico di
medicina generale a Nepi (in provincia di Viterbo). E' specialista in
Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica
presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione
di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani
sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato
sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11,
pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per
l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia).
Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale
ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni
medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi
africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di
programmi di solidarieta' nazionale ed internazionale. Presidente del
Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla
pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente.
Mauro Mocci, medico di medicina generale, epidemiologo, esperto di patologie
derivanti da inquinamento, impegnato nel movimento "no coke" dell'Alto
Lazio, impegnato nell'Associazione italiana medici per l'ambiente
(International Society of Doctors for the Environment - Italia), e' stato
relatore a molti convegni]

Una delegazione dei "Medici per l'ambiente" dell'Alto Lazio, composta dal
dottor Gianni Ghirga e dalla dottoressa Antonella Litta, mercoledi' 2 aprile
2008 ha incontrato il professor Luigi Cancrini sulla questione delle
disastrose conseguenze sanitarie e ambientali del mega-aeroporto per voli
low cost a Viterbo.
Il professor Cancrini ha confermato la sua condivisione delle preoccupazioni
e dell'impegno dei medici dell'Alto Lazio e dato la sua disponibilita' a
contribuire sul piano dell'iniziativa sia scientifica, sia informativa, sia
politica alla mobilitazione delle popolazioni che si oppongono alla
devastante opera.
Il professor Cancrini, medico e psichiatra, docente universitario, gia'
assessore alla sanita' della Regione Lazio, parlamentare, e' una delle
personalita' piu' illustri dell'impegno scientifico e civile nel nostro
paese.
La solidarieta' del professor Cancrini all'appello dei medici dell'Isde -
Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of
Doctors for the Environment - Italia), e alla lotta del comitato che si
oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto
aereo, e' di grande rilevanza; essa si aggiunge alla solidarieta' gia'
espressa da molti altri illustri scienziati (come Angelo Baracca, Giovanni
Berlinguer, Virginio Bettini, Marcello Cini, Paul Connett, Giorgio
Cortellessa, Giuseppe Nascetti, Giorgio Nebbia, Gianni Tamino, Federico
Valerio) e personalita' delle istituzioni e della vita civile, della cultura
e dell'impegno sociale, come ad esempio il magistrato Ferdinando Imposimato,
la vicepresidente del Parlamento Europeo Luisa Morgantini (e con lei decine
di parlamentari europei e italiani), padre Alex Zanotelli, Dacia Maraini,
Lea Melandri, Silvia Vegetti Finzi e molte e molti altri.
*
Di seguito nuovamente alleghiamo l'appello dei medici dell'Isde dell'Alto
Lazio:
Ai colleghi medici dell'Alto Lazio
Gentili colleghi,
vi scriviamo in quanto fortemente preoccupati dalla scelta di realizzare
nella citta' di Viterbo un mega scalo aeroportuale per voli low cost,
ampliando enormemente l'aeroporto militare preesistente. Una scelta che
genera grande apprensione e preoccupazione per la salute delle persone e per
l'ambiente.
*
Il rischio ambientale e sanitario
E' noto che moltissimi agenti inquinanti immessi nell'atmosfera, nell'aria e
nel suolo entrano tramite la respirazione e la catena alimentare in contatto
con l'organismo umano dopo aver causato danni ed alterazioni irreversibili
anche all'ambiente e alla biodiversita' degli ecosistemi.
Se l'aeroporto fosse realizzato, il continuo decollo, atterraggio e sorvolo
degli aerei provocherebbe un forte aumento delle emissioni fortemente
inquinanti.
Il traffico aereo, inoltre, contribuisce per circa il 10% all'incremento di
anidride carbonica e quindi al surriscaldamento climatico dell'intero
pianeta immettendo direttamente anidride carbonica, gas e polveri negli
strati piu' alti della troposfera ed in quelli piu' bassi della stratosfera
alterando di fatto la composizione dell'atmosfera.
La situazione della Tuscia per quantitativo di emissioni di anidride
carbonica e' gia' tra le piu' gravi in Italia come evidenziato dallo studio
della societa' Eco-Way di Milano, pubblicato nell'ottobre scorso.
Il previsto traffico aereo determinerebbe ed accrescerebbe la presenza di
gas dannosi quali: Monossido di Carbonio (CO), Ossidi di Zolfo (SOx), Ossidi
di Azoto (NOx) e Idrocarburi (HC) - come la presenza del benzene noto
cancerogeno -, e l'inquinamento da polveri sottili ed ultrasottili
(particolato di dimensioni inferiori a 5 e 2.5 micron di diametro). Queste
polveri attraverso i polmoni veicolano direttamente nel sangue e nel
cervello i metalli pesanti (il piombo in primis) liberati dalla combustione
del cherosene (combustibile meno raffinato rispetto al petrolio) e
dall'erosione ed abrasioni dei sistemi di frenaggio e degli pneumatici dei
velivoli sulle piste.
*
Le patologie da polveri sottili ed ultrasottili: "nanopatologie"
Gli studi scientifici e la comunita' scientifica internazionale dimostrano
ed affermano in modo certo che un numero sempre piu' elevato di malattie
sono causate dalla interazione tra inquinanti ambientali e genetica umana.
E' ormai ben documentato che il particolato ultrafine (le polveri derivanti
dai processi di combustione) attraversa i sistemi di filtraggio, permane
lungamente in atmosfera, e puo' essere trasportato per decine e centinaia di
chilometri, penetra attraverso tutte le barriere e membrane organiche - ivi
compresi i nervi cranici, la barriera ematocerebrale, la placenta, gli
endoteli, le membrane plasmatiche - raggiungendo i nuclei cellulari col
proprio carico di metalli pesanti ed altri fattori cancerogeni, interferendo
cosi' con i sistemi di riparazione del Dna e con i meccanismi
dell'espressione genica.
Esistono evidenze sempre piu' consistenti di come numerosi inquinanti
introdotti nel corpo umano inducano processi infiammatori cronici che
determinano uno stress cellulare progressivo a carico di tutti gli organi e
i tessuti, aprendo la strada a patologie gravi come aterosclerosi e cancro.
Ma il problema che allarma di piu' tantissimi colleghi, epidemiologi e
pediatri in tutto il mondo, concerne la possibilita' che il danno genetico
colpisca le cellule germinali materne o paterne (causando la possibile
trasmissione alle successive generazioni di lesioni e patologie anche gravi)
o direttamente il feto nel momento piu' delicato del suo sviluppo.
Studi scientifici condotti mostrano l'evidente correlazione tra
l'esposizione alle polveri sottili ed ultrasottili e l'aumento dei ricoveri
ospedalieri, della mortalita', delle malattie respiratorie,delle malattie
cronico-degenerative (Alzheimer, Sclerosi Laterale Amiotrofica, Sclerosi
Multipla), delle malattie endocrine, delle malattie neoplastiche e del
sistema cardiovascolare.
L'inalazione delle polveri sottili e ultrasottili provoca riduzione della
funzionalita' polmonare nei bambini, riduzione della speranza di vita,
aumento delle malattie neoplastiche e basso peso alla nascita per
esposizioni avvenute nel periodo di gravidanza e precedentemente.
*
L'inquinamento acustico ed elettromagnetico
Si deve considerare inoltre che la zona circostante l'aeroporto ed interi
quartieri di Viterbo  interessati dalle rotte di decollo e atterraggio,
sarebbero sottoposti ad un grave impatto acustico, e le persone che vi
risiedono al rischio di contrarre patologie cardiovascolari, insonnia,
irritabilita', astenia, disturbi dell'udito.
I sistemi radar della torre di controllo e quelli a bordo degli aerei
insieme alle antenne di radiotrasmissione ed ai sistemi elettromagnetici
utilizzati per i controlli di sicurezza produrrebbero inoltre inquinamento
elettromagnetico.
*
L'esperienza delle citta' gia' sede di scali aeroportuali
Si e' rilevato che l'area intorno ad un aeroporto con un traffico aereo
lieve/moderato che risente maggiormente dell'inquinamento ha un raggio di
circa 20 km, con una maggior sofferenza in quelle zone situate lungo la
direzione dei venti prevalenti e lungo le linee di decollo e di atterraggio.
Un  solo aereo 747 che atterra e decolla produce una quantita' di smog
simile a quella causata da un'auto guidata per oltre 9.000 km, ed una
quantita' di ossidi di azoto pari a quella emessa da un'auto che ha
viaggiato per oltre 42.000 km.
All'inquinamento causato dagli aerei bisogna poi aggiungere quello che
sarebbe provocato dall'intenso traffico di automobili e dei veicoli a
supporto delle attivita' aeroportuali.
Per quanto riguarda questo aspetto la situazione per Viterbo e provincia e'
gia' fortemente problematica in quanto da sempre manca di una adeguata ed
efficiente rete ferroviaria.
I dati riportati sono frutto una obiettiva documentazione e di quanto
vissuto e testimoniato ogni giorno dalle popolazioni di Ciampino, Malpensa,
Linate, Bolzano, Orio al Serio, e di tante altre citta' sede di aeroporti in
Italia come in Europa ed America.
*
Il territorio di Viterbo e provincia
Gentili colleghi,
come ben sappiamo il territorio viterbese ha gia' subito e subisce
aggressioni ambientali: alla naturale radioattivita' dovuta al radon si
aggiungono infatti la presenza di discariche abusive non ancora messe in
sicurezza, la presenza di metalli pesanti nelle acque e in particolare
dell'arsenico, i processi di eutrofizzazione dei laghi, la presenza del piu'
grande polo energetico d'Europa (le centrali di Civitavecchia e Montalto di
Castro, con il progetto di riconversione a carbone della centrale di
Torvaldaliga Nord a Civitavecchia e i conseguenti ulteriori enormi danni per
ambiente e salute).
Nello specifico aree di particolare bellezza, fascino e storia come quella
del Bullicame, dell'orto botanico e delle terme sarebbero stravolte per
sempre a causa della cementificazione, e il loro ecosistema e biodiversita'
profondamente danneggiati dagli inquinanti generati e diffusi dal traffico
aereo.
La scelta di realizzare un aeroporto a Viterbo aggiungerebbe quindi un
ulteriore e gravissimo fattore d'inquinamento e quindi di rischio per
l'ambiente e per la salute, in particolare per quella dei bambini.
Se, e giustamente, ci preoccupano i danni prodotti alla salute
dall'inquinamento da traffico automobilistico, a maggior ragione ci devono
preoccupare i danni che puo' determinare il traffico aereo e un aeroporto
che sorgerebbe a ridosso della citta'. Siamo convinti che la mobilita' su
gomma e quella aerea debbano essere ridotte a vantaggio di una mobilita' che
privilegi quella su rotaia.
In Francia e in Germania i governi hanno inserito il blocco della
costruzione di nuovi aeroporti tra le misure per combattere l'inquinamento
ambientale e le emissioni di anidride carbonica.
*
La responsabilita' dei medici
L'articolo 5 del nostro nuovo codice di deontologia afferma: "I medici
debbono considerare l'ambiente nel quale l'uomo vive e lavora come elemento
determinante e fondamentale per la  salute dei cittadini".
Come medici siamo  dunque investiti di una maggiore responsabilita' che
diventa ancora piu' forte quando si e' amministratori e si e' chiamati a
decidere in merito ad opere, impianti ed infrastrutture che possono arrecare
danno alla salute e all'ambiente.
Non si puo' piu' continuare a ripetere l'errore di esporre persone e intere
comunita' a rischi per la salute, salvo poi, a distanza di anni, e purtroppo
dopo morti e malati, riconoscere quanto gia' l'evidenza scientifica aveva
mostrato.
Riteniamo importante in ogni fase decisionale l'acquisizione della
necessaria documentazione scientifica, l'adozione del principio di
precauzione e la valutazione dell'impatto sanitario (VIS) come raccomandato
dalle recenti direttive dell'Unione Europea, insieme alla valutazione di
impatto ambientale (VIA) e alla valutazione ambientale strategica (VAS).
Valutazioni che mancano totalmente per il progetto dell'aeroporto di
Viterbo. Un progetto che preannuncia soltanto una nuova servitu' per il
territorio viterbese sconvolgendo e snaturando per sempre quelle che sono le
naturali vocazioni e caratteristiche di una provincia che avrebbe sicure
possibilita' di sviluppo anche dal punto di vista occupazionale se ci fosse
veramente la volonta' e la capacita' di valorizzare quanto gia' esistente.
*
Cari colleghi,
noi tutti sappiamo quanto sia importante informarsi, formarsi e aggiornarsi
continuamente, sia per la dignita' della nostra professione che per la piena
tutela della salute dei nostri pazienti.
Chiediamo a voi tutti e in particolare a quelli che tra voi ricoprono
incarichi istituzionali di impegnarvi per una riconsiderazione della
decisione che individua in Viterbo un nuovo scalo aeroportuale, ben
consapevoli che prima di tutto dobbiamo tutelare la salute dei nostri
pazienti, delle giovani e future generazioni e la salubrit· dell'ambiente.
Cordialmente,
dottor Gianni Ghirga
dottoressa Antonella Litta
dottor Mauro Mocci
per il coordinamento dell'Alto Lazio dell'Isde - Associazione italiana
medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the
Environment - Italia)
Viterbo, 18 marzo 2008
*
Post scriptum
Condividono con noi questa preoccupazione tantissimi cittadini di Viterbo e
dell'Alto Lazio ed anche scienziati, ambientalisti, parlamentari italiani ed
europei, scrittori, cattedratici universitari, intellettuali, saggisti; tra
i tanti nomi illustri: i professori Angelo Baracca, Virginio Bettini,
Marcello Cini, Giorgio Cortellessa, Giuseppe Nascetti, Giorgio Nebbia,
Gianni Tamino; la vicepresidente del Parlamento Europeo Luisa Morgantini; il
magistrato Ferdinando Imposimato. Hanno aderito  e sottoscritto il nostro
appello anche numerosissimi operatori sociali, religiosi e laici, persone
impegnate per i diritti umani, personalita' della vita civile e della
riflessione morale, tra cui padre Alex Zanotelli e numerose associazioni e
movimenti impegnati in difesa della biosfera, dei beni comuni, della pace.
Numerose sono state le interrogazioni presentate al Parlamento e al
Consiglio regionale del Lazio.
*
Una bibliografia e sitografia per approfondire
a) Alcuni articoli e volumi
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in relation to aircraft noise in the vicinity of the Frankfurt airport. Clin
Res Cardiol. 2007 Jun; 96(6): 347-58. Epub 2007 Apr 10.
- Apat (Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici).
Ottomila decessi l'anno in 13 citta' italiane per gli effetti a lungo
termine dell'inquinamento atmosferico da particolato. Comunicato stampa 15
giugno 2006, Roma.
- Bharathi, Ravid R., Rao K.S., Role of metals in neuronal apoptosis:
challenges associated with neurodegeneration. Curr Alzheimer Res. 2006 Sep;
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- www.chooseclimate.org
- www.coipiediperterra.org
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- www.eco-way.it
- www.ewg.org/reports/generations
- www.isde.it
- www.ipcc.ch
- http://ospiti.comune.siena.it/filoerba/aeroporto/index02.html
- www.noaereibz.it
- www.planestupid.com
- www.royalsoc.ac.uk

3. RASSEGNA STAMPA. STEFANO MILANI: LA CARICA DEI 101
[Dal quotidiano "Il manifesto" del 22 marzo 2008, col titolo "Aeroporti
d'Italia, la carica dei 101" e il sommario "Mentre Alitalia si avviava al
declino, il nostro Paese continuava imperterrito a progettare e costruire
nuovi aeroporti. Per soddisfare business locali e compagnie low cost.
Risultato: un fallimento da entrambi i lati. Da Taranto sono decollati in un
anno 16 passeggeri. A Biella si alza in volo un aereo al mese. E nonostante
cio' fioccano i nuovi scali". Naturalmente i dati riportati vanno presi con
beneficio d'inventario. Con beneficio d'inventario.
Stefano Milani scrive sul quotidiano "Il manifesto"]

Aeroporti che passione. In Italia quasi ogni provincia ne puo' contare
almeno uno. E chi non ce l'ha freme ardentemente per averlo. Costi quel che
costi, tanto paga lo Stato. E che importa se si alza appena un volo al mese,
vuoi mettere il prestigio di avere uno scalo sotto casa? Prestigio certo, ma
soprattutto tanto business.
C'e' una legge italiana, vecchia di quindici anni, che parla chiaro: sotto i
600.000 passeggeri l'anno lo Stato puo' mettere mano al portafogli e aiutare
alla costruzione o alla riqualificazione di una struttura aeroportuale.
Cosi', dal 1993 ad oggi, gli investimenti si sono moltiplicati: oltre 2,5
miliardi di euro, divisi tra fondi dello Stato (550 milioni), fondi Ue (500
milioni) e fondi delle singole regioni (200 milioni).
Per giustificare la nascita di un nuovo aeroporto, dicono gli esperti, c'e'
bisogno almeno di un traffico di un milione di passeggeri annui. E in Italia
solo 21 (il 20% del totale) rispondono a questa esigenza. Il traffico aereo
nazionale si concentra infatti esclusivamente su cinque grandi poli. Il piu'
grande e' quello di Milano (Malpensa, Linate e Orio al Serio) che solo lo
scorso anno ha fatto viaggiare 36,5 milioni di persone. Segue Roma
(Fiumicino e Ciampino) con 34,6. Piu' distanti il sistema dei due scali di
Venezia-Treviso (7,6 milioni), Catania (con 5,3) e Napoli (5,2).
Gli altri 80, dunque, potrebbero tranquillamente chiudere e nessuno se ne
accorgerebbe. Come l'aeroporto di Taranto-Grottaglia che nel 2007 ha visto
salire a bordo appena 16 passeggeri. Uno scalo civile costato oltre 100
milioni di euro, tra finanziamenti della Regione e dell'Unione Europea, ma
che di civile ha ben poco, visto che la destinazione unica e' Seattle e a
viaggiare, oltre i pochi tecnici, sono le fusoliere del nuovo Boeing
costruito dall'Alenia e destinate al mercato statunitense. Sempre in Puglia,
a Foggia, c'e' un altro areoporto che gli esperti dell'Enac (l'ente
nazionale aviazione civile) definiscono "assolutamente inutile" per via
degli appena 6.714 biglietti strappati al check-in in un anno e che non
giustificano i 3,1 milioni di euro spesi per il suo ammodernamento.
La regione a detenere il record di aerostazioni e' la Sicilia, ben sei. Ma
il numero e' destinato ad aumentare. Perche' nell'isola della rete
ferroviaria ad un unico binario non sono sufficienti gli scali gia'
esistenti di Palermo (91,5 milioni di euro stanziati fino al 2013 per
interventi di ammodernamento), Trapani (scalo militare che da poco si e'
aperto al turismo di massa grazie ai 20 milioni di euro stanziati da qui a
fine anno), Catania (prediletta dai viaggiatori low-cost con un investimento
di 140 milioni), Comiso (l'ex base dei missili Cruise che a giugno aprira' i
battenti, costo 40 milioni per una previsione di 3.000 passeggeri annui),
Lampedusa e Pantelleria. Ne serve un settimo, Agrigento dice di averne
"assoluto bisogno" e Toto' Cuffaro si e' dato subito da fare riuscendo a
mettere sul tavolo 35 milioni di euro. Ne mancherebbero altrettanti per
completare l'intera opera, ma intanto i lavori sono partiti. Ed Enna e
Messina? Anche loro hanno chiesto uno scalo cittadino e la Regione si e'
detta disponibile.
Salendo per lo stivale la situazione cambia poco. Nel Lazio, ad esempio,
dove si e' da poco conclusa una gara fratricida tra Viterbo e Frosinone per
la realizzazione di uno nuovo scalo che dia un po' d'ossigeno a Ciampino,
sempre piu' congestionato dai voli low-cost. Le due citta' sono risultate
idonee e cosi', salomonicamente, si e' dato l'ok ad entrambe. Si sale ancora
e arriviamo ad Ampugnano, 15 km da Siena, dove, tra le proteste dei comitati
cittadini, sta per essere rispolverato un vecchio areoporto militare degli
anni '30. L'obiettivo e' trasformarlo in uno scalo faraonico, multi-pista e
molto hi-tech, che punta, nel 2020, a far viaggiare oltre 500.000 persone.
"Utopia", dicono gli esperti, ma intanto Monte dei Paschi e Comune hanno
gia' trovato i 70 milioni necessari per posare il primo mattone. Dalla
Toscana all'Emilia Romagna, dove si pensa seriamente ad ampliare
l'aerostazione di Parma (nel 2007 appena 120.000 passeggeri), decisione che
ha fatto andare su tutte le furie gli altri due scali della regione, quelli
di Forli' e Rimini (citta' che distano appena una cinquantina di chilometri)
che vorrebbero piu' soldi per l'ampliamento delle loro piste.
Anche nel profondo nord la concorrenza e' spietata. Tra Milano e Venezia
c'e' un aeroporto ogni 40 chilometri: Biella, Cuneo, Malpensa-Linate,
Brescia, Bergamo, Belluno, Verona, Vicenza, Trento, Padova, Treviso, Trieste
e Venezia. Con "chicche" da Guinness dei primati come lo scalo di Vicenza in
cui decollano appena sei aerei la settimana, meno di uno al giorno. O peggio
a Biella dove si alzano in volo dodici apparecchi l'anno. Tutto questo
mentre - paradosso tutto italiano - l'Alitalia e' in piena agonia.

4. DOCUMENTI. UNA RETE DI DONNE E UOMINI PER L'ECOLOGIA, IL FEMMINISMO E LA
NONVIOLENZA
[Riproponiamo ancora una volta il documento conclusivo dell'assemblea di
Bologna del 2 marzo 2008, che e' al contempo il documento di convocazione
dell'assemblea di Bologna del prossimo 19 aprile (per contatti coi
promotori: Michele Boato: micheleboato at tin.it, Maria G. Di Rienzo:
sheela59 at libero.it, Mao Valpiana: mao at nonviolenti.org)]

Dall'assemblea di Bologna del 2 marzo 2008 nasce una rete di donne e uomini
per l'ecologia, il femminismo e la nonviolenza.
*
Ci siamo incontrati in molti, da tutta Italia, per dare assieme una risposta
all'abisso che divide il Palazzo dalla popolazione, per uscire dalla
subalternita' e dal fatalismo del "non si puo' fare nulla" contro le
continue guerre, le devastazioni ambientali, il maschilismo e i
fondamentalismi che negano la dignita' di tutti gli esseri umani, le mafie e
il razzismo, le sopraffazioni e le ingiustizie.
Ci siamo detti che, sulle questioni piu' importanti, come la partecipazione
anticostituzionale dell'Italia alla guerra in Afghanistan, lo scandalo della
Tav, del Mose, dei rigassificatori e degli inceneritori, dell'incremento
dissennato del trasporto aereo e delle autostrade, la provocazione della
nuova base militare Usa a Vicenza e delle testate nucleari a Ghedi ed
Aviano, il razzismo, l'informazione negata, la corruzione e le complicita'
con i poteri criminali, i governi di destra e di centrosinistra non hanno
mostrato grandi differenze.
*
Percio' noi, che facciamo parte dell'arcipelago di comitati, associazioni,
movimenti e  persone che non si sono stancate di lottare contro le
ingiustizie, le guerre e le violenze (anche contro gli amici animali), il
razzismo e le mafie, il maschilismo e la devastazione delle relazioni umane
e della biosfera,  e ci sforziamo di realizzare una societa' e una vita piu'
amichevole e piu' sana, fuori dall'ossessione consumistica e dall'invasione
dei rifiuti, in armonia con la natura e nella difesa dei beni comuni, come
nostra sorella acqua, abbiamo deciso di riprendere il cammino iniziato con
la nonviolenza di Aldo Capitini e Maria Montessori, il socialismo libertario
di Rosa Luxemburg e Lelio Basso, l'anti-autoritarismo del '68, il femminismo
che dagli anni '70 illumina le nostre vite, l'ecologismo di Laura Conti e
Alex Langer e del primo arcipelago verde.
*
Per costruire, con un metodo basato su comunicazione, concretezza,
inclusione, democrazia dal basso e rispetto reciproco:
- una rete che colleghi e rafforzi le moltissime esperienze locali, e,
partendo da esse, prepari anche una presenza diretta del movimento nella
politica anche istituzionale, attraverso la costruzione di liste
pulitissime, fatte da uomini e donne coraggiose, disinteressate, nonviolente
e competenti;
- un programma che, uscendo dal "pensiero unico" di sviluppo e crescita, si
basi su:
1. decrescita e ricerca del benessere nella sobrieta';
2. energia solare, risparmio e bioarchitettura per diventare indipendenti
dai combustibili fossili, dal ricatto nucleare e dalle emissioni di gas
serra e di polveri cancerogene;
3. difesa della democrazia e suo ampliamento verso i referendum locali e il
potere dal basso;
4. smilitarizzazione del territorio, con riduzione delle spese militari,
abbandono di armamenti offensivi e basi Usa - nucleari e non -, creazione di
un corpo civile di pace europeo;
5. societa' accogliente, solidale e aperta alle diversita', nel rispetto
delle regole di convivenza e solidarieta', con un forte impegno per i
diritti delle donne e contro la violenza su di esse; con un particolare
impegno all'educazione al genere ed al rispetto tra i generi; un impegno
alla lotta contro la violenza di genere e all'analisi di genere di ogni
progetto; apertura alle varie culture, ma ne' tradizioni ne' ideologie
possono essere usate per negare alle donne i loro diritti umani.
*
Con regole di comportamento comuni che:
1. impediscano la politica come professione e come strumento di
arricchimento;
2. instaurino un confronto diretto sistematico tra elettori ed eletti;
3. pratichino il principio del 50% di presenza femminile in ogni sede
istituzionale;
4. applichino la scelta della nonviolenza anche nel linguaggio.
*
Constatando che la precipitazione della crisi di governo impedisce
materialmente la presentazione di queste liste alle prossime elezioni (con
la conseguenza di diverse scelte, dal voto per il "meno peggio" di quello
che i partiti di centro e di sinistra propongono, alla disponibilita' di
candidarsi nella lista civica "Per il bene comune", fino all'astensionismo
attivo) l'assemblea ha deciso di mettere le basi per la rete utilizzando
anche a questo scopo il quotidiano telematico "La nonviolenza e' in
cammino"; aprendo la lista di discussione "Donne e uomini per l'ecologia, il
femminismo e la nonviolenza" con l'aiuto tecnico della rete di Lilliput;
riconvocandosi subito dopo le elezioni, sabato 19 aprile dalle ore 10 alle
17, ancora a Bologna, nella stessa sala sindacale della stazione
ferroviaria, per decidere un programma, iniziative e ulteriori strumenti di
lavoro comuni.
*
Per informazioni, adesioni, contatti: Michele Boato: micheleboato at tin.it,
Maria G. Di Rienzo: sheela59 at libero.it, Mao Valpiana: mao at nonviolenti.org

5. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE ALL'AEROPORTO DI
VITERBO

Per informazioni e contatti: Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la
riduzione del trasporto aereo: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito:
www.coipiediperterra.org
Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa
Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it
Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it

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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 87 del 9 aprile 2008

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