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Minime. 404
- Subject: Minime. 404
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Mon, 24 Mar 2008 00:41:16 +0100
- Importance: Normal
NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO Numero 404 del 24 marzo 2008 Notizie minime della nonviolenza in cammino proposte dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Sommario di questo numero: 1. Maria G. Di Rienzo: Tibet. Il reato di cantare 2. Il 26 marzo a Casalbordino 3. Daniele Barbieri: Arthur C. Clarke 4. "Noi siamo chiesa": Auguri ad Hans Kung per l'ottantesimo compleanno 5. Il 5 per mille al Movimento Nonviolento 6. Letture: Francesca Balena Arista, Le Corbusier e il razionalismo 7. Riedizioni: Carson McCullers, Il cuore e' un cacciatore solitario 8. Riedizioni: George Orwell, Giorni in Birmania 9. Riedizioni: Pier Paolo Pasolini, Petrolio 10. La "Carta" del Movimento Nonviolento 11. Per saperne di piu' 1. EDITORIALE. MARIA G. DI RIENZO: TIBET. IL REATO DI CANTARE [Ringraziamo Maria G. Di Rienzo (per contatti: sheela59 at libero.it) per questo intervento. Maria G. Di Rienzo e' una delle principali collaboratrici di questo foglio; prestigiosa intellettuale femminista, saggista, giornalista, narratrice, regista teatrale e commediografa, formatrice, ha svolto rilevanti ricerche storiche sulle donne italiane per conto del Dipartimento di Storia Economica dell'Universita' di Sydney (Australia); e' impegnata nel movimento delle donne, nella Rete di Lilliput, in esperienze di solidarieta' e in difesa dei diritti umani, per la pace e la nonviolenza. Con Michele Boato e Mao Valpiana ha promosso l'appello "Crisi politica. Cosa possiamo fare come donne e uomini ecologisti e amici della nonviolenza?" da cui e' scaturita l'assemblea di Bologna del 2 marzo 2008 e quindi il manifesto "Una rete di donne e uomini per l'ecologia, il femminismo e la nonviolenza". Tra le opere di Maria G. Di Rienzo: con Monica Lanfranco (a cura di), Donne disarmanti, Edizioni Intra Moenia, Napoli 2003; con Monica Lanfranco (a cura di), Senza velo. Donne nell'islam contro l'integralismo, Edizioni Intra Moenia, Napoli 2005. Un piu' ampio profilo di Maria G. Di Rienzo in forma di intervista e' in "Notizie minime della nonviolenza" n. 81] Ci sono i numeri, le date. Il Tibet venne invaso nel 1950 per "liberare le masse" dagli "imperialisti stranieri". Rivolte scoppiarono nel 1956 nel Tibet dell'est, ed una molto particolare a Lhasa nel 1959. Le stime parlano di 87.000 morti nei sedici mesi che seguirono la seconda sollevazione. Centomila tibetani, fra cui il Dalai Lama, fuggirono dal paese. Nei successivi vent'anni circa 6.000 monasteri, templi e luoghi di culto vengono distrutti, e molto della cultura tibetana va perduto. Nel 1989 il governo cinese decreta la legge marziale per il Tibet. Le manifestazioni non si sono pero' mai fermate del tutto: subito represse, quasi mai viste dalla comunita' internazionale. Stampare un volantino, criticare il governo, sventolare bandiere sono tutti reati, in Tibet. Persino cantare e' vietato, e ne e' testimone la storia di Ngawang Kyizom, la donna tibetana che per aver cantato "Lunga vita al Dalai Lama" e "Tibet libero", per novanta secondi, ha passato tre anni di abusi e pestaggi in galera, senza processo. Numeri. Puoi avere 14 anni, o 75: nelle prigioni ci sono donne tibetane di entrambe queste eta'. Hanno cantato, o hanno festeggiato una ricorrenza tradizionale, o hanno pregato, o sono sospettate di fare tutte queste terribili cose. Date: era il 12 marzo 1959 quando le monache tibetane organizzarono la protesta di massa delle donne a Lhasa, una protesta assolutamente pacifica. I sacrifici che queste donne coraggiose hanno fatto, cio' che hanno sopportato, cio' che hanno perduto (parenti, amici, salute, e anche la vita), sono memorie palpabili in Tibet. Ma e' difficile sapere come stanno andando le cose ora: l'esercito si ammassa alle frontiere nel Sichuan, la stampa straniera e' tenuta distante dai luoghi delle sollevazioni, e la censura governativa e' forte su tutte le altre fonti di informazione. La stampa cinese parla di "tredici innocenti civili uccisi dai manifestanti", le organizzazioni tibetane in esilio stimano ad un centinaio i morti fra i dimostranti. Numeri e date. Poi arrivano le immagini. Il viso di un giovane monaco striato dal sangue che gli cola dalla testa. I suoi occhi sono fermi, e sembrano molto piu' vecchi del suo volto. La figuretta di una ragazza sorridente, e sotto di essa le note che dicono che andava bene a scuola, e di chi era figlia. Aveva 16 anni e non ne avra' mai di piu'. Non c'e' niente al mondo, per me, niente, che giustifichi la gioventu' rubata al primo, l'intera vita sottratta alla seconda. Niente al mondo che possa rendere reato il cantare. 2. INCONTRI. IL 26 MARZO A CASALBORDINO [Dal sito www.nonviolenti.org riprendiamo e diffondiamo. Tonino Bello e' nato ad Alessano nel 1935, vescovo di Molfetta, presidente nazionale di Pax Christi, e' scomparso nel 1993; costantemente impegnato dalla parte degli ultimi, promotore di iniziative di solidarieta' con gli immigrati, per il disarmo, per i diritti dei popoli e la dignita' umana, ideatore ed animatore di grandi iniziative nonviolente, e' stato un grande costruttore di pace e profeta di nonviolenza. Opere di Tonino Bello: segnaliamo particolarmente, tra le molte sue pubblicazioni, I sentieri di Isaia, La Meridiana, Molfetta 1989; Il vangelo del coraggio, San Paolo, Cinisello Balsamo (Mi) 1996; e' in corso la pubblicazione di tutte le opere in Scritti di mons. Antonio Bello, Mezzina, Molfetta 1993 sgg., volumi vari. Opere su Tonino Bello: cfr. per un avvio Luigi Bettazzi, Don Tonino Bello. Invito alla lettura, San Paolo, Cinisello Balsamo (Mi) 2001; la biografia di Claudio Ragaini, Don Tonino, fratello vescovo, Edizioni Paoline, Milano 1994; Alessandro D'Elia, E liberaci dalla rassegnazione. La teologia della pace in don Tonino Bello, La Meridiana, Molfetta (Ba) 2000. Nella rete telematica materiali utili di e su Tonino Bello sono nel sito di Pax Christi: www.peacelink.it/users/paxchristi, in quello de La Meridiana: www.lameridiana.it e in molti altri ancora] Pax Christi Abruzzo e Rete Radie' Resch, in collaborazione con la Rete Nonviolenta Abruzzo, la Rete Lilliput d Pescara e di Chieti, l'Emporio Primo Vere di Pescara, il Movimento Nonviolento di Verona, organizza il 26 marzo 2008 un convegno sulla figura di don Tonino Bello, vescovo pugliese per tanti anni presidente di Pax Christi Italia. Il prossimo 20 aprile ricorrera' il XV anniversario della sua scomparsa e nel dicembre scorso la sua diocesi di appartenenza(Molfetta-Ruvo-Giovinazza-Terlizzi) ha dato inizio al processo di beatificazione. Tra le due date abbiamo inserito il nostro convegno che non vuole essere solo cerimonia di commemorazione ma anche stimolo e pungolo ad essere costruttori di pace e sognatori di un mondo migliore, piu' giusto e piu' solidale, come il caro don Tonino faceva. La contemplattivita' del cristiano, la convivialita' delle differenze e l'alfabeto della pace (solo per citare alcune delle tante intuizioni profetiche di don Tonino) ci accompagneranno in un intenso percorso spirituale e umano. Vi proponiamo il programma del convegno. Cordiali saluti Carmine Miccoli, Alessio Di Florio * Programma del convegno "Don Tonino Bello, servo dei sogni", Casalbordino (Chieti), 26 marzo 2006. Ore 16, Chiesa SS. Salvatore: Messa in ricordo di don Tonino (deceduto il 20 aprile 1993). Presiede don Tonio Dell'Olio. Ore 17, Biblioteca comunale: svolgimento del convegno. - Introduzione e presentazione delle attivita' di Pax Christi e di "Mosaico di pace", a cura degli aderenti al Movimento; - Riflessione di Tonio Dell'Olio, gia' coordinatore di Pax Christi Italia; - Saluto delle autorita' e simbolica consegna delle donazioni alla Biblioteca dei libri forniti dalla Casa per la nonviolenza di Verona; - Conclusioni; - Rinfresco, con prodotti biologici e del commercio equo e solidale e di LiberaTerra, a cura dell'Emporio Primo Vere di Pescara. * Per ulteriori informazioni: tel. 3494254406, e-mail: retenonviolenta at altervista.org 3. LUTTI. DANIELE BARBIERI: ARTHUR C. CLARKE [Dal quotidiano "Il manifesto" del 20 marzo 2008, col titolo "Arthur Clarke, la sentinella della science fiction" e il sommario "La morte dello scrittore che ispiro' 2001 Odissea nello spazio. Un prolifico autore e polemista contro tutte le religioni". Daniele Barbieri, nato a Roma il 3 ottobre 1948, vive a Imola; pubblicista dal 1970 e giornalista professionista dal 1991, da sempre impegnato nei movimenti per la pace, di solidarieta' e per i diritti civili, ha lavorato all'interno dei quotidiani "Il manifesto" (per il quale e' stato a lungo corrispondente dall'Emilia Romagna), "L'unione sarda" e "Mattina" (supplemento bolognese de "L'unita'"); ha collaborato a numerose riviste, fra cui "Mondo nuovo", "Musica jazz", "Azione sociale", "Muzak", "Il discobolo", "Politica ed economia" (di cui e' stato redattore), "Meta", "Cyborg", "Alfazeta", "Mosaico di pace", "Hp - Acca parlante", "Zero in condotta", "Amici dei lebbrosi", "Redattore sociale", attualmente e' redattore del settimanale "Carta"; da tempo collabora con il mensile "Piazza grande" (con cui ha organizzato anche vari corsi di giornalismo sociale) e con alcune ong (in particolare il Cospe) nella formazione o in ricerche; ha lavorato all'agenzia on line "Migranews" (sostenuta dalla linea Equal dell'Unione europea): nel giugno 2005 la Emi di Bologna ha pubblicato il volume Migrante-mente, il popolo invisibile prende la parola, che raccoglie una selezione di venticinque autori e autrici fra quelli che hanno scritto per "Migranews". Come reporter (e come persona impegnata contro le guerre) e' stato nei Balcani, in America latina e in Africa; nell'aprile del 2002 si e' recato in Palestina con una delegazione del "Coordinamento degli enti locali per la pace". E' genitore di Jan. Inoltre e' autore o co-autore di alcuni testi per la scuola (due sulla fantascienza e uno sullo sport), di un book-game sul '68 e inoltre di Agenda nera: 30 anni di neofascismo in Italia, de I signori del gioco: storia, massificazione, interpretazioni dello sport (con lo pseudonimo di Gianni Boccardelli) e di testi inseriti in alcuni libri a piu' mani. Con Riccardo Mancini, da poco scomparso, ha pubblicato alcuni libri e moltissimi articoli di fantascienza (erano loro quell'"Erremme Dibbi'" che scriveva tanti anni sul quotidiano "Il manifesto" articoli non dimenticati). Su Arthur C. Clarke dalla Wikipedia (edizione italiana) riprendiamo per stralci la seguente scheda (decisamente incompleta nella bibliografia): "Sir Arthur Charles Clarke (Minehead, 16 dicembre 1917 - Colombo, 19 marzo 2008) e' stato un autore di fantascienza e inventore britannico. Clarke e' ai piu' noto per il suo romanzo 2001: Odissea nello spazio. Ispirato al racconto breve La sentinella (The Sentinel - 1948) dello stesso Clarke, il romanzo e' in realta' cresciuto assieme alla sceneggiatura del film 2001: Odissea nello spazio realizzato dal regista Stanley Kubrick. Clarke ha pero' al suo attivo una produzione letteraria assai estesa, tra cui la celebre serie di Rama, che alcuni considerano come una sorta di seguito di 2001. Esiste poi un asteroide (4923 Clarke) battezzato cosi' in suo onore. Sempre in suo onore e' stata chiamata "Fascia di Clarke" l'orbita geostazionaria della terra. Egli infatti fu il primo che ipotizzo', in un suo romanzo, l'utilizzo dell'orbita geostazionaria per i satelliti dedicati alle telecomunicazioni. Trovandosi sulla fascia di Clarke tutti i satelliti televisivi, una ditta tedesca di produzione di ricevitori satellitari ha pensato di prendere il nome di Clarke-Tech e dunque anch'essa deve il suo nome allo scrittore. E' considerato un autore di fantascienza "classica", dato che una caratteristica saliente dei suoi romanzi e' l'attenzione per la verosimiglianza scientifica. Arthur Charles Clarke nacque a Minehead, nel Somerset (Inghilterra), il 16 dicembre del 1917. Da ragazzo, Clarke si divertiva leggendo con trasporto ed entusiasmo vecchie riviste di fantascienza. Dopo le scuole superiori non riusci' ad entrare in nessun college e di conseguenza inizio' a lavorare. Il suo primo lavoro fu di revis ore dei conti per il governo. Durante la seconda guerra mondiale lavoro' per la Royal Air Force come esperto di radar e fu coinvolto nel successivo sviluppo del sistema di difesa radar che aveva consentito alla Raf di vincere la battaglia contro gli invasori nazisti. Dopo la guerra si laureo' al King's College di Londra. Il suo piu' importante contributo puo' essere considerato l'idea che i satelliti geostazionari potrebbero essere il sistema ideale per le telecomunicazioni: propose questo concetto in un articolo scientifico dal titolo "Can Rocket Stations Give Worldwide Radio Coverage?" ("Possono le stazioni orbitanti fornire una copertura radio mondiale?"), pubblicato su "Wireless World" nell'ottobre del 1945. Proprio grazie a questo contributo, l'orbita geostazionaria e' oggi nota anche come orbita Clarke o fascia di Clarke in suo onore. Nei primi anni Quaranta, mentre militava ancora nella Raf, inizio' a vendere le sue storie di fantascienza alle riviste del settore. Lavoro' anche, per breve tempo come viceredattore (Assistant Editor) a "Science Abstracts", prima di dedicarsi a tempo pieno al mestiere di scrittore (1951). E' stato anche presidente della British Interplanetary Society ("Societa' interplanetaria britannica") e membro dell'Underwater Explorers Club ("Club degli esploratori subacquei"). Dal 1956 ha vissuto nello Sri Lanka, a Colombo, dove e' scomparso il 19 marzo 2008 all'eta' di 90 anni per una crisi respiratoria. Il 26 Maggio del 2000 e' stato insignito della carica onorifica di "Knight Bachelor" in una cerimonia a Colombo per i suoi meriti nella letteratura. L'investitura veniva ritardata, su richiesta di Clarke, dal 1998 a causa di una accusa di pedofilia da parte del tabloid inglese "The sunday mirror", accusa che fu comunque considerata senza basi dalla polizia dello Sri Lanka e ritrattata dalla stampa poco dopo. A dicembre del 2007, in occasione del suo novantesimo compleanno (come dice Clarke "dopo aver completato 90 orbite intorno al sole") ha registrato un messaggio video rilasciato su YouTube. Tra le opere di Arthur C. Clarke: a) ciclo di Odissea nello Spazio: 2001: Odissea nello spazio (2001: A Space Odyssey, 1968), Editrice Nord; 2010: Odissea due (2010: Odyssey Two, 1982), Bur; 2061: Odissea tre (2061: Odyssey Three, 1987); 3001: Odissea finale (3001: The Final Odyssey, 1997); b) ciclo di Rama: Incontro con Rama (Rendez-Vous with Rama, 1973), Mondadori Urania n. 634; Rama II (Rama II, 1989) coautore con Gentry Lee; Il giardino di Rama (The Garden of Rama, 1991) coautore con Gentry Lee; Rama rivelato (Rama Revealed, 1993) coautore con Gentry Lee; c) altri romanzi: Le sabbie di Marte (The Sands of Mars, 1951), Mondadori Urania n. 1 e 402; Ombre sulla Luna (Earthlight, 1951), Mondadori Urania n. 145 e 522; Preludio allo spazio (Prelude to Space, 1951), Mondadori Urania n. 19; Isole cosmiche (Islands in the Sky, 1952), Mondadori Urania n. 54; Le guide del tramonto (Childhood's End, 1953), Mondadori Urania n. 467; La citta' e le stelle (The City and the Stars, 1956), Mondadori Urania n. 158 e 456; I guardiani del mare (The Deep Range, 1957), Mondadori Urania n. 278; Racconti dal pianeta Terra (Tales from the White Hart, 1957); Polvere di Luna (A Fall of Moondust, 1961), Mondadori Urania n. 281; Le porte dell'oceano (People of the Sea, 1963), Mondadori Urania n. 373; Terra Imperiale (Imperial Earth, 1975), Mondadori Urania n. 688; Le Fontane del Paradiso (The Fountains of Paradise, 1979), Mondadori Urania n. 796; Culla (Cradle, 1988) coautore con Gentry Lee, Rizzoli; Voci di Terra lontana (The Songs of Distant Earth, 1986), Rizzoli; Il fantasma del Titanic (The Ghost from the Grand Banks, 1990), Rizzoli; Oltre il buio della notte (Beyond the Fall of Night, 1990) coautore con Gregory Benford; La luce del passato (The Light of Other Days, 2000), Rizzoli, coautore con Stephen Baxter; L'occhio del tempo (Time's Eye, 2003), Editrice Nord, coautore con Stephen Baxter; L'occhio del sole (Sunstorm, 2005), Editrice Nord, coautore con Stephen Baxter; d) alcune antologie di racconti: All'insegna del Cervo Bianco (Tales from the White Hart, 1957), Mondadori Urania n. 367 e 884; Storie di Terra e Spazio (Tales of Ten Worlds, 1962), Mondadori Urania n. 1039; Vento solare (The Wind from the Sun, 1972); Spedizione di soccorso, Mondadori Urania Classici n. 17; La sentinella (The Sentinel, 1983), Mondadori Urania n. 514; Racconti dal pianeta Terra (Tales from Planet Earth, 1990); e) alcune antologie che contengono suoi racconti: Otto racconti, Mondadori Urania n. 321; Per tutti i diavoli dell'universo (1977) ; I grandi maestri della fantascienza 2 (The Sfwa Grand Masters: Vol. 2, 2002); f) alcuni altri racconti: Viaggiate via cavo (Travel by Wire!, 1937) - uscito come appendice ad Urania n. 844; I nove miliardi di nomi di Dio (The Nine Billion Names of God, 1967); La stella (noto anche come La cripta) (The Stars, 1955, Premio Hugo nel 1956)"] Un alieno fra gli alieni. Ma anche una delle piu' clamorose smentite alla tesi dominante secondo cui nel Novecento le "due culture", quella scientifica e quella umanistica, non saprebbero piu' dialogare. Lo scienziato e scrittore Arthur Charles Clarke se n'e' andato a 91 anni. Poteva essere l'uomo piu' ricco del mondo se avesse brevettato l'idea delle comunicazioni via satellite: l'intera comunita' scientifica gliene riconobbe la paternita' ma nessuno gli sborso' un centesimo. Ma lui seppe accontentarsi: dei tanti premi, letterari e scientifici; di avere ispirato il regista Stanley Kubrik per 2001, odissea nello spazio, uno dei film piu' belli del secolo scorso; di avere partecipato a tanti progetti fra cui quelli per "il grande incontro" con le intelligenze extra-terrestri. Era nato in Inghilterra nel 1917 ma dal '56 abitava nello Sri Lanka dove nel '98 lo raggiunse una curiosa (anche per l'eta') accusa di pedofilia. Una storia mai chiarita dietro la quale molti videro una congiura contro l'uomo che non perdeva un'occasione per attaccare il Vaticano e le grandi religioni. Il suo primo racconto e' del '46. Come il suo amico-rivale Isaac Asimov (morto nel '92) ha sempre coniugato la scrittura con l'attivita' di divulgatore e, per un periodo, conferenziere. Il suo razionalismo era mitigato - persino contraddetto - da una forma di "misticismo trascendentale" che emerge chiara in racconti e romanzi. Era presuntuoso. Ma qualche ragione l'aveva. Tant'e' che gli astronauti di Apollo 15 nel '71 chiamarono un cratere lunare Earthlight, titolo d'un suo celebre romanzo. Clarke accampava la pretesa (anche questa abbastanza fondata) di essere il profeta del "grande incontro", cioe' dei progetti per comunicare con gli alieni. Di fronte agli insuccessi invitava alla pazienza: prima o poi, sosteneva, li incontreremo. E sara' un gran giorno. Letterariamente criticabile, non sprizzava certo l'energia ipnotica di un Dick, di una Le Guin, di uno Sturgeon. Eppure alcuni suoi romanzi e racconti hanno fatto storia e soprattutto breccia nel cuore di chi ama leggere. Al di la' di 2001, i suoi romanzi piu' sorprendenti (ed entrambi ingiustamente sottovalutati almeno in Italia) sono Le guide del tramonto e Incontro con Rama. Nel primo, del 1953, c'e' l'incontro con i Superni, venuti a "incivilirci" ma che a lungo non potranno mostrarsi perche' hanno le fattezze del piu' antico nemico, il Diavolo, e dunque i bellicosi terrestri dovranno essere rieducati prima di godere della loro superscienza-filosofia. Altrettanto sconvolgente, per l'ego della nostra razza, quel che accade in Incontro con Rama, scritto 20 anni dopo, dove non solo gli alieni risultano incomprensibili ma neppure ci degnano di uno sguardo. Il pur invecchiato La citta' e le stelle resta comunque uno dei piu' inquietanti ma ragionevoli scenari su una civilta' che, per pigrizia, si inaridisce diventando schiava delle macchine che ha costruito e che nessuno comprende piu'. Come del resto indecifrabile resta anche il monolite nero de La sentinella, il racconto alla base di 2001, odissea nello spazio. Nonostante gli evidentissimi limiti letterari, molti suoi racconti e alcuni romanzi restano di piacevole lettura: Medusa, Terra imperiale, Le fontane de l paradiso, qualche pagina dei vari "seguiti" di 2001. Se pero' cercate lo choc del futuro dovete rivolgervi altrove: Clarke (al contrario di Philip Dick) fu autore di pochi, azzeccati libri. Fra tante previsioni scientifiche centrate, Clarke annovero' alcune clamorose disfatte intellettuali. Non intui' l'incredibile salto in avanti dei micro-chips, previde un dialogo umani-delfini che non si e' realizzato e anche i suoi scenari politici furono smentiti dagli eventi. Ma da vero uomo di scienza imparo' dagli errori. Fu uno dei piu' entusiasti sostenitori di Internet e cerco' di promuovere lo sviluppo di computer e telecomunicazioni nel Terzo mondo (se l'impresa falli' le ragioni furono, con ogni evidenza, tutte politiche). Come scienziato, scrittore, divulgatore e polemista fu coerente nel metterci in guardia sia contro l'irrazionalismo dilagante che contro la "religione della scienza" e i suoi santoni. Anche in questo fu un grande: giu' il cappello dunque o se preferite alzate lo sguardo alle stelle e oltre. 4. AMICIZIE. "NOI SIAMO CHIESA": AUGURI AD HANS KUNG PER L'OTTANTESIMO COMPLEANNO [Da Vittorio Bellavite (per contatti: vittorio.bellavite at fastwebnet.it) riceviamo e diffondiamo il seguente comunicato di "Noi Siamo Chiesa" (per contatti: via N. Benino 3, 00122 Roma e via Bagutta 12 20121 Milano, tel. 3331309765 e 022664753, e-mail: vi.bel at iol.it, sito: www.we-are-church.org/it) del 19 marzo 2008 di auguri ad Hans Kung per il suo ottantesimo compleanno. Segnaliamo che nel riprodurre il testo sul nostro notiziario - conformandolo alle peculiarita' grafiche richieste dalla trasmissione per posta elettronica a computer con sistemi operativi diversi - abbiamo usato la grafia Kueng anziche' Kung per segnalare/sciogliere l'umlaut sulla vocale u (ma nel titolo abbiamo preferito la grafia semplificata). Hans Kueng, teologo nato nel 1928 in Svizzera, sacerdote cattolico, nel '62 fu nominato da Giovanni XXIII consulente teologico del Concilio, docente a Tubinga. Tra le opere di Hans Kueng: Essere cristiani (1974); 20 tesi sull'essere cristiani - 16 tesi sulla donna nella Chiesa (1975-'76); Dio esiste? (1978); Teologia in cammino (1978); (con J. Ching), Cristianesimo e religiosita' cinese (1988); Conservare la speranza (1990); Progetto per un'etica mondiale (1990); Ebraismo (1991); (a cura di, con K. J. Kueschel), Per un'etica mondiale (1993); Islam (2005). Opere su Hans Kueng: cfr. il sintetico profilo in AA. VV., Etiche della mondialita', Cittadella, Assisi 1996. Si veda anche H. Haering, K. J. Kueschel (a cura di), Hans Kueng: itinerario e opera, Queriniana, Brescia 1978. Dalla Wikipedia riprendiamo la seguente scheda biografica "Il teologo svizzero Hans Kueng (Sursee, Cantone di Lucerna, 19 marzo 1928) dopo gli studi liceali compiuti a Lucerna, viene ammesso al Pontificium Collegium Germanicum et Hungaricum di Roma e studia filosofia e teologia presso la pontificia Universita' Gregoriana. Viene ordinato sacerdote a Roma nel 1954 e celebra la sua prima messa nella basilica di San Pietro, davanti a un gruppo di Guardie Svizzere. Prosegue gli studi a Parigi, dove consegue il Dottorato in teologia presso l'Institut Catholique difendendo una tesi sulla dottrina della Giustificazione del teologo riformato Karl Barth. A soli 32 anni, nel 1960, viene nominato professore presso la Facolta' di Teologia cattolica all'Universita' di Tubinga, in Germania, dove fondera' anche l'Istituto per la ricerca ecumenica. Tra il 1962 e il 1965 partecipa al Concilio Vaticano II in qualita' di esperto, nominato da papa Giovanni XXIII: in questa occasione conosce Joseph Ratzinger, che prende parte al Concilio come teologo consigliere del vescovo di Colonia. Tornato a Tubinga, invita l'universita' ad assumere Ratzinger come professore di teologia dogmatica: la cooperazione tra i due termina nel 1968 quando, a seguito delle manifestazioni studentesche, Ratzinger si sposta su posizioni piu' conservatrici. Nel 1970 pubblica il libro Infallibile? Una domanda: e' il primo teologo cattolico di spicco a mettere in dubbio la dottrina dell'infallibilita' papale dallo scisma dei Vecchi Cattolici del 1871. In conseguenza di cio', la Congregazione per la dottrina della fede (di cui intanto Joseph Ratzinger e' diventato Prefetto) il 18 dicembre 1979 gli ha revocato la missio canonica (l'autorizzazione all'insegnamento della teologia cattolica). Kueng conserva comunque la cattedra presso il suo Istituto (che viene pero' separato dalla facolta' cattolica). Ha lasciato l'insegnamento nel 1996 per raggiunti limiti di eta'. Rimane il principale contestatore dell'autorita' papale (che insiste nell'affermare essere un'invenzione umana) e del culto mariano; continua la sua lotta perche' la chiesa cattolica (sulla scia del Concilio Vaticano II) si apra al presente, ammetta le donne a ogni ministero, favorisca la partecipazione dei laici alla vita religiosa, incentivi il dialogo ecumenico e interreligioso e si apra al mondo, abbandonando l'eurocentrismo. Nel 1993 ha creato la fondazione Weltethos (Etica globale), impegnata a sviluppare e rafforzare la cooperazione tra le religioni mediante il riconoscimento dei valori comuni e a disegnare un codice di regole di comportamento universalmente accettabili. Weltethos ha preparato il documento 'Towards a Global Ethic: An Initial Declaration' (Verso un'etica globale: Una dichiarazione iniziale) che e' stato sottoscritto nel 1993 a Chicago dal Council for a Parliament of the World's Religions. Il 26 settembre 2005, Kueng e' stato ricevuto a Castel Gandolfo dal vecchio amico e collega Ratzinger ora papa Benedetto XVI, col quale ha avuto un cordiale colloquio di cui entrambi si sono detti soddisfatti". Tra le molte opere di Hans Kueng disponibili in italiano: Le strutture della Chiesa, Borla, 1965; Riforma della Chiesa e unita' dei cristiani, Borla, 1965; Veracita'. Per il futuro della Chiesa, Queriniana, 1969; Chiesa, Queriniana, 1972; Incarnazione di Dio. Introduzione al pensiero teologico di Hegel, prolegomeni ad una futura cristologia, Queriniana, 1972; Che cosa deve rimanere nella Chiesa, Queriniana, 1974; (con Yves Congar e Piet Schoonenberg), L'esperienza dello Spirito. In onore di Edward Schillebeeckx, Queriniana, 1974; Che cosa e' la confermazione?, Queriniana, 1976; L'infallibilita', Mondadori, 1977; Andare a messa. Perche'?, Queriniana, 1979; La giustificazione, Queriniana, 1979; (con Edward Schillebeeckx e J. Baptist Metz), Verso la Chiesa del terzo millennio, Queriniana, 1979; (con Pinchas Lapide), Gesu' segno di contraddizione. Un dialogo ebraico-cristiano, Queriniana, 1980; Dio esiste?, Mondadori, 1980; Ventiquattro tesi sul problema di Dio, Mondadori, 1980; Vita eterna?, Mondadori, 1983; Cristianesimo e religioni universali. Introduzione al dialogo con islamismo, induismo e buddhismo, Mondadori, 1986; Teologia in cammino. Un'autobiografia spirituale, Mondadori, 1987; (con Norbert Greinacher), Contro il tradimento del Concilio. Dove va la Chiesa cattolica, Claudiana, 1987; Perche' sono ancora cristiano, Marietti, 1988; Arte e problema del senso, Queriniana, 1988; (con Walter Jens), Poesia e religione, Marietti, 1989; Maestri di umanita', Rizzoli, 1989; (con Julia Ching), Cristianesimo e religiosita' cinese, Mondadori, 1989; Venti tesi sull'essere cristiani. Sedici tesi sulla donna nella Chiesa, Mondadori, 1990; Conservare la speranza, Rizzoli, 1990; Perche' sono ancora cristiano, Tea, 1991; Progetto per un'etica mondiale, Rizzoli, 1991; La Chiesa, Queriniana, 1992; Verso l'Europa. Considerazioni sul futuro della Svizzera, Casagrande-Fidia-Sapiens, 1992; Mozart. Tracce della trascendenza, Queriniana, 1992; Ebraismo. Passato, presente e futuro, Rizzoli, 1993; Credo. La fede, la Chiesa e l'uomo, Rizzoli, 1994; Credo. La fede, la Chiesa e l'uomo contemporaneo, Rizzoli, 1996; Della dignita' del morire. Una difesa della libera scelta, Rizzoli, 1996; Ebraismo. Passato, presente, futuro, Rizzoli, 1995; (con Karl-Josef Kuschel), Per un'etica mondiale. La dichiarazione del parlamento delle religioni mondiali, Rizzoli, 1995; (con Leonardo Boff e Norbert Greinacher), Il grido degli ultimi. La Chiesa dei poveri tra il nord e il sud del mondo, Datanews, 1997; Vita eterna?, Rizzoli, 1998; Grandi pensatori cristiani, Rizzoli, 1999; Cristianesimo, Rizzoli, 1999; Ebraismo, Rizzoli, 1999; La Chiesa cattolica. Una breve storia, Rizzoli, 2001; Etica mondiale per la politica e l'economia, Queriniana, 2002; Credo. La fede, la chiesa e l'uomo contemporaneo, Rizzoli, 2003; Ricerca delle tracce. Le religioni universali in cammino, Queriniana, 2003; Religioni mondiali, pace mondiale, etica mondiale, Queriniana, 2004; (con Juergen Hoeren), Perche' un'etica mondiale? Religione ed etica in tempi di globalizzazione. Intervista, Queriniana, 2004; Scontro di civilta' ed etica globale. Globalizzazione, religioni, valori universali, pace, Datanews, 2005; Islam. Passato, presente e futuro, Rizzoli, 2005; L'intellettuale nell'Islam, Diabasis, 2005; La donna nel cristianesimo, Queriniana, 2005] Oggi 19 marzo Hans Kueng compie ottanta anni. Auguri dal movimento internazionale "We Are Church - Noi Siamo Chiesa" e da tutti i cattolici che si ispirano al Concilio Vaticano II e che lo ringraziano per la sua opera. La perseveranza di Hans Kueng nell'azione per il rinnovamento della Chiesa cattolica romana e il suo impegno per l'ecumenismo e il dialogo tra le grandi religioni sono per il movimento internazionale We Are Church (di cui "Noi Siamo Chiesa" e' la sezione italiana) incoraggiamento, ispirazione e incitamento. Grande e' la riconoscenza che tutti i movimenti per la riforma della Chiesa cattolica gli devono esprimere in occasione del suo ottantesimo compleanno. Kueng e', in particolare, uno dei padri spirituali dell'"Appello al popolo di Dio" del 1995, da cui nacque il movimento internazionale We Are Church. Il teologo svizzero, noto in tutto il mondo, nominato perito ufficiale del Concilio Vaticano II (1962-1965) da papa Giovanni XXIII, nonostante il successivo isolamento ecclesiale, ha dato un contributo decisivo alla formazione di una teologia ecumenica e al dialogo interreligioso, e continua a lavorare in modo attivo e creativo ai progetti a cui ha dato vita. La sua tesi di dottorato, scritta nel 1957 e dedicata al problema della giustificazione nei lavori del teologo evangelico Karl Barth, fu lodata anche da Joseph Ratzinger, che insegno' a Tubinga insieme a Kueng fino al 1968. Con opere di grande significato (Die Kirche, 1967 [La Chiesa, tr. it., 1972]; Christ sein, 1974 [Essere cristiani, tr. it., 1976]; Existiert Gott?, 1978 [Dio esiste?, tr. it., 1979]), ben presto Kueng ha non solo diffuso tra l'opinione pubblica puntuali idee riformatrici, ma ha dato loro, scrivendo opere di rilievo, densi fondamenti di carattere biblico e sistematico. Con il suo impegno ecumenico, Kueng ha contribuito in modo determinante, nel 1999, alla nascita della dichiarazione congiunta tra cattolici e luterani sulla dottrina della giustificazione. L'Ospitalita' Eucaristica, a favore della quale si e' espresso anche l'Institut fuer Oekumenische Forschung ["Istituto per la ricerca ecumenica"] di Tubinga, da lui fondato nel 1963, in occasione dell'Oekumenischer Kirchentag [raduno ecumenico delle Chiese in Germania] del 2003, e' per Kueng un passo nella direzione giusta. Hans Kueng, come nessun altro nel nostro tempo, ha riaperto e tenuto desta la questione della verita' nel cristianesimo. Dopo il Concilio, e in misura piu' marcata in occasione dell'enciclica, pubblicata nel 1967, sul celibato e dell'enciclica Humanae vitae del 1968 sulla regolazione delle nascite, Kueng, nel suo libro apparso nel 1970, Unfehlbar? Eine Anfrage [Infallibile? Una domanda, tr. it., 1970], ha posto il problema dell'infallibilita' del magistero pontificio. Per questo, il 18 dicembre 1979, sotto il pontificato di papa Giovanni Paolo II, fu privato della licenza ecclesiale all'insegnamento universitario, la cosiddetta missio canonica. Ma Kueng non ha ritrattato le sue affermazioni, teologicamente fondate, sul discusso dogma dell'infallibilita' del 1870, mostrando cosi' che quando si tratta di opporsi alle arroganze di Roma virtu'' non e' solo l'obbedienza, ma anche la resistenza. Nel 1968 ha redatto la dichiarazione Fuer die Freiheit der Theologie ["Per la liberta' della teologia"], rielaborata da Yves Congar, Karl Rahner e Edward Schillebeeckx e infine sottoscritta da 1360 teologhe e teologi cattolici di tutto il mondo, tra cui anche Joseph Ratzinger. Nel 1989 Kueng era tra i firmatari della Koelner Erklaerung ["Dichiarazione di Colonia"], che si espresse a favore di una cattolicita' aperta e contro l'allargamento indiscriminato dell'autorita' pontificia. Hans Kueng e' uno dei padri spirituali della Initiative Kirche von unten (IKvu) ["Iniziativa per una Chiesa dal basso"] oltre che dell'"Appello al Popolo di Dio" del 1995. Il secondo volume della sua autobiografia, Umstrittene Wahrheit ["Una verita' controversa"] offre una fondazione storica e sistematica delle richieste di We Are Church (Noi Siamo Chiesa), che si sono delineate con chiarezza gia' a partire dal Concilio Vaticano II e per cui Kueng ha combattuto, facendole sue, gia' negli anni Sessanta e Settanta del Novecento. Il fatto che le richieste di Kueng al papato nella sua forma attuale non abbiano trovato alcuno sbocco e' comprensibile se si considerano da un lato i conflitti sempre piu' forti tra Roma e le Chiese locali e dall'altro la paralisi della collegialita' episcopale. Il celibato obbligatorio, l'ordinazione delle donne e il riconoscimento dell'Eucarestia ed altre riforme, malgrado tutti i divieti di Roma, restano all'ordine del giorno. Nel corso dell'inatteso incontro, nel settembre 2005, con papa Benedetto XVI, il suo precedente collega professore Ratzinger, vennero esclusi fin dall'inizio temi relativi alle riforme interne alla Chiesa. Ma anche dopo questo colloquio Hans Kueng ha continuato e continua, come sempre, a impegnarsi a favore dei desideri di riforma di We Are Church e di un rinnovamento della Chiesa dalla base. Oggi Kueng e' fortemente impegnato nel dialogo interreligioso, tema sul quale egli stesso ha pubblicato tre grandi opere, sull'ebraismo (1991), sul cristianesimo (1995) e sull'islam (2004). Dal 1990 si dedica al Progetto per un'etica mondiale, che dal 1995 porta avanti nella Stiftung Weltethos ["Fondazione per un'etica mondiale"]. E va considerata una pietra miliare la Dichiarazione per un'etica mondiale, approvata nel 1993 dal Parlamento delle religioni mondiali a Chicago, che ha portato alla creazione di una rete globale di relazioni interreligiose. Movimento internazionale "We Are Church - Noi Siamo Chiesa" Roma, Berlino, Parigi, Madrid, Londra, Lisbona, 19 marzo 2008 5. PROPOSTE. IL 5 PER MILLE AL MOVIMENTO NONVIOLENTO [Dal sito www.nonviolenti.org riprendiamo e diffondiamo] Anche con la prossima dichiarazione dei redditi sara' possibile sottoscrivere un versamento al Movimento Nonviolento (associazione di promozione sociale). Non si tratta di versare soldi in piu', ma solo di utilizzare diversamente soldi gia' destinati allo Stato. Destinare il 5 per mille delle proprie tasse al Movimento Nonviolento e' facile: basta apporre la propria firma nell'apposito spazio e scrivere il numero di codice fiscale dell'associazione. Il codice fiscale del Movimento Nonviolento da trascrivere e': 93100500235. Sono moltissime le associazioni cui e' possibile destinare il 5 mille. Per molti di questi soggetti qualche centinaio di euro in piu' o in meno non fara' nessuna differenza, mentre per il Movimento Nonviolento ogni piccola quota sara' determinante perche' ci basiamo esclusivamente sul volontariato, la gratuita', le donazioni. I contributi raccolti verranno utilizzati a sostegno della attivita' del Movimento Nonviolento ed in particolare per rendere operativa la "Casa per la pace" di Ghilarza (Sardegna), un immobile di cui abbiamo accettato la generosa donazione per farlo diventare un centro di iniziative per la promozione della cultura della nonviolenza (seminari, convegni, campi estivi, eccetera). Vi proponiamo di sostenere il Movimento Nonviolento che da oltre quarant'anni con coerenza lavora per la crescita e la diffusione della nonviolenza. Grazie. Il Movimento Nonviolento * P. S.: se non fai la dichiarazione in proprio, ma ti avvali del commercialista o di un Caf, consegna il numero di codice fiscale e di' chiaramente che vuoi destinare il 5 per mille al Movimento Nonviolento. Nel 2007 le opzioni a favore del Movimento Nonviolento sono state 261 (corrispondenti a circa 8.500 euro, non ancora versati dall'Agenzia delle Entrate) con un piccolo incremento rispetto all'anno precedente. Un grazie a tutti quelli che hanno fatto questa scelta, e che la confermeranno. * Per ulteriori informazioni e contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org 6. LETTURE. FRANCESCA BALENA ARISTA: LE CORBUSIER E IL RAZIONALISMO Francesca Balena Arista, Le Corbusier e il razionalismo, E-ducation - Il sole 24 ore, Firenze-Roma 2008, pp. 360, euro 14,90 (in supplemento al quotidiano "Il sole 24 ore"). In un volume di grande formato una bella monografia, ovviamente ricca di illustrazioni e schede. La raccomandiamo, massime a chi non ha ancora avuto modo di accostarsi alla grande teoria e prassi dell'architettura novecentesca. 7. RIEDIZIONI. CARSON McCULLERS: IL CUORE E' UN CACCIATORE SOLITARIO Carson McCullers, Il cuore e' un cacciatore solitario, Einaudi, Torino 2008, pp. X + 370, euro 11,80. Il primo romanzo di Carson McCullers nell'ormai classica traduzione di Irene Brin, con una prefazione di Goffredo Fofi. Einaudi con questo volume inizia la ripubblicazione dell'opera narrativa della scrittrice americana, un'opera che continua ad appassionarci. 8. RIEDIZIONI. GEORGE ORWELL: GIORNI IN BIRMANIA George Orwell, Giorni in Birmania, Longanesi, Milano 1948, Mondadori, Milano 2006, pp. XII + 332, euro 8,40. Un libro che resta una forte denuncia del colonialismo, del razzismo, dell'imperialismo, della repressione. Amo tutti i libri di Orwell, anche nelle loro parti frettolose e scucite, ovunque infatti vi ho sempre sentito risuonare un impegno politico ed esistenziale, un anelito e un appello alla verita' e alla giustizia, che Eric Arthur Blair sempre senti' con una sincerita' e un impegno che e' raro, assai raro trovare tanto nella letteratura come nella politica. E se continuo a pensare che Omaggio alla Catalogna sia uno dei libri fondamentali del Novecento, e che dopo di esso la Fattoria degli animali e soprattutto 1984 siano letture indispensabili, ogni altro libro di Orwell ho letto con passione, e come per le opere di Camus, di Boell, di Silone e di pochi altri ho sempre sentito essere questa la letteratura che vale, che chiama a riconoscere il dolore che tutti accomuna, che chiama alla lotta contro ogni oppressione. 9. RIEDIZIONI. PIER PAOLO PASOLINI: PETROLIO Pier Paolo Pasolini, Petrolio, Einaudi, Torino 1992, Mondadori, Milano 2005, 2007, pp. VIII + 664, euro 10,80. A cura di Silvia De Laude e con una nota filologica di Aurelio Roncaglia, le centinaia e centinaia di pagine di appunti per il libro cui Pasolini lungamente attese e che non scrisse. E' un testo illeggibile che lascia interdetti, vi soffia certo talvolta lo spirito piu' acuto e ispirato del Pasolini degli Scritti corsari e delle Lettere luterane (quegli interventi civili che a noi sembrano la cosa migliore dell'opera sua, la misura piu' adeguata del suo scrivere, piu' delle Ceneri di Gramsci e di Ragazzi di vita e Una vita violenta), ma anche quello mortifero e sconcertante di Salo' (che dei suoi film - molti dei quali di una poesia soave e struggente, di una bellezza dolorosa e abbagliante - ci pare l'unico totalmente orribile, non altro che orribile). E dal primo all'ultimo appunto vi senti come la premonizione e la notomia di una catastrofe, ad un tempo storica e biografica: il passo degli assassini che si avvicina... 10. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti. Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono: 1. l'opposizione integrale alla guerra; 2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione; 3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario; 4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo. Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica. Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli. 11. PER SAPERNE DI PIU' * Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it * Indichiamo il sito del MIR (Movimento Internazionale della Riconciliazione), l'altra maggior esperienza nonviolenta presente in Italia: www.miritalia.org; per contatti: mir at peacelink.it, luciano.benini at tin.it, sudest at iol.it, paolocand at libero.it * Indichiamo inoltre almeno il sito della rete telematica pacifista Peacelink, un punto di riferimento fondamentale per quanti sono impegnati per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: www.peacelink.it; per contatti: info at peacelink.it NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO Numero 404 del 24 marzo 2008 Notizie minime della nonviolenza in cammino proposte dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica alla pagina web: http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/ L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e': nbawac at tin.it
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