Coi piedi per terra. 73



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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 73 del 9 febbraio 2008

In questo numero:
1. Il 14 febbraio a Viterbo
2. Il congresso nazionale del Movimento Nonviolento per la riduzione del
trasporto aereo
3. Per la salute dei cittadini e l'ambiente dell'Alto Lazio
4. "Associazione medici per l'ambiente (Isde-Italia)" di Viterbo: No agli
inceneritori
5. "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo: Hanno ragione i "Medici per
l'ambiente"
6. Associazione medici per l'ambiente: Sullo smaltimento dei rifiuti
7. Michele Boato, Maria G. Di Rienzo, Mao Valpiana: Crisi politica. Cosa
possiamo fare come donne e uomini ecologisti e amici della nonviolenza?
Discutiamone il 2 marzo a Bologna
8. Per contattare il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo

1. INCONTRI. IL 14 FEBBRAIO A VITERBO

Il 14 febbraio 2008 al Centro sociale autogestito "Valle Faul" si terra'
un'iniziativa intitolata "Aeroporto... no, grazie. Per San Valentino ama te
stesso e proteggi la Tuscia. Di' no all'aeroporto".
L'iniziativa e' a sostegno del movimento che si oppone al devastante
mega-aeroporto e s'impegna per la drastica e immediata riduzione del
trasporto aereo.
*
Programma:
Ore 20: cena sociale vegan-biologica.
Ore 22: Reggae dancehall night con: JD Rural Sound, Red Iguana (Roma), Small
Axe South (Molfetta).
Il Centro sociale "Valle Faul" si trova in strada Castel d'Asso snc, a
Viterbo.
*
Per informazioni e contatti:
- Centro sociale autogestito "Valle Faul": tel. 3315063980, e-mail:
csavallefaul at autistici.org, blog: csavallefaul.noblogs.org (nel blog c'e'
anche la carta stradale per arrivare al centro)
- Il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la
riduzione del trasporto aereo: e-mail: info at coipiediperterra.org, sito:
www.coipiediperterra.org, per contattare direttamente la portavoce del
comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail:
antonella.litta at libero.it

2. DOCUMENTI. IL CONGRESSO NAZIONALE DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO PER LA
RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO
[Riproponiamo ancora una volta la mozione presentata dal professor
Alessandro Pizzi per la riduzione del trasporto aereo approvata
all'unanimita' dal congresso nazionale del Movimento Nonviolento tenutosi a
Verona dal primo al 3 novembre 2007.
Alessandro Pizzi, gia' apprezzatissimo sindaco di Soriano nel Cimino (Vt),
citta' in cui il suo rigore morale e la sua competenza amministrativa sono
diventati proverbiali, e' fortemente impegnato in campo educativo e nel
volontariato, ha preso parte a molte iniziative di pace, di solidarieta',
ambientaliste, per i diritti umani e la nonviolenza, tra cui l'azione
diretta nonviolenta in Congo con i "Beati i costruttori di pace"; ha
promosso il corso di educazione alla pace presso il liceo scientifico di
Orte (istituto scolastico in cui ha lungamente insegnato); e' uno dei
principali animatori del comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e
s'impegna per la riduzione del trasporto aereo. Sul tema del trasporto
aereo, del suo impatto sugli ecosistemi locali e sull'ecosistema globale, e
sui modelli di mobilita' in relazione ai modelli di sviluppo e ai diritti
umani, ha tenuto rilevanti relazioni a vari convegni di studio]

Nella sessione conclusiva del congresso del Movimento Nonviolento, tenutosi
a Verona dal primo al 3 novembre 2007, e' stata approvata all'unanimita'
(con tre soli astenuti e nessun voto contrario) la mozione per la riduzione
del trasporto aereo presentata dal professor Alessandro Pizzi del comitato
che si oppone all'aeroporto di Viterbo.
Il Movimento Nonviolento, fondato da Aldo Capitini (1899-1968, l'illustre
filosofo ideatore della marcia Perugia-Assisi), e' la principale esperienza
organizzata della nonviolenza in Italia, e una struttura di grande rilevanza
culturale e civile e di immenso prestigio morale.
*
Il testo della mozione approvata recita:
"Il Congresso del Movimento Nonviolento
- impegnato nella difesa della biosfera fortemente minacciata dal
surriscaldamento del clima;
- consapevole del pesante contributo che al surriscaldamento del clima da'
il trasporto aereo;
- cosciente altresi' che il trasporto aereo costituisce una forma di
mobilita' altamente inquinante e devastante per l'ambiente e dannosa per la
salute e il benessere delle persone, fortemente energivora, interna ad un
modello di sviluppo ecologicamente insostenibile, assai costosa per l'intera
collettivita' locale e l'intera umanita' vivente che in larghissima parte
neppure ne fruisce;
esprime sostegno ai movimenti che si impegnano per la drastica riduzione del
trasporto aereo;
ed in tal ambito sostiene i movimenti e le iniziative che con la scelta
della nonviolenza e la forza della democrazia, in difesa della legalita' e
dei diritti umani di tutti gli esseri umani:
a) si oppongono alla realizzazione di nuovi aeroporti (e all'ampliamento
degli aeroporti esistenti) laddove non ve ne sia una vera necessita' ma essi
siano realizzati per promuovere forme di turismo "mordi e fuggi" legate a
una fruizione consumista, alienata, usurante e mercificata dei beni
ambientali e culturali, e ad un'esperienza del viaggiare che non sia
arricchimento di conoscenza ma asservimento agli imperativi delle agenzie
della narcosi pubblicitaria;
b) si impegnano per la riduzione drastica ed immediata del carico di voli
dei sedimi aeroportuali collocati a ridosso di centri abitati gia'
pesantemente gravati e fin soffocati dall'attivita' aeroportuale;
c) chiedono la cessazione dello sperpero di pubblico denaro per finanziare
le compagnie aeree;
d) chiedono che cessino le agevolazioni e le esenzioni fiscali alle
compagnie aeree;
e) si oppongono alle condotte gravemente antisindacali e violatrici dei
diritti dei lavoratori messe in atto da eminenti compagnie aeree;
f) difendono il diritto alla salute, i beni culturali e ambientali, gli
ecosistemi locali e l'ecosistema planetario, i diritti dell'umanita'
presente e delle generazioni future, minacciati dal dissennato incremento
del trasporto aereo;
g) si impegnano per il rigoroso rispetto della legislazione in materia di
difesa dell'ambiente, della salute, dei beni comuni;
h) chiedono che tutte le strutture aeroportuali realizzate e realizzande
siano sottoposte senza eccezioni alla dirimente verifica della
compatibilita' con quanto disposto dalla vigente legislazione italiana ed
europea in materia di Valutazione d'impatto ambientale (Via) e di
Valutazione ambientale strategica (Vas);
i) si oppongono alle attivita' militari che violano l'art. 11 della
Costituzione e ad ogni ampliamento delle basi aeronautiche militari, e
particolarmente alla presenza e all'ampliamento di basi aeronautiche
militari di stati stranieri e di coalizioni intese a, o impegnate in,
attivita' belliche che la Costituzione ripudia;
l) promuovono forme di mobilita' sostenibile, modelli di sviluppo
autocentrati con tecnologie appropriate, scelte economiche ecocompatibili,
eque e solidali;
m) promuovono una cultura della mobilita' e del viaggio sostenibile,
conviviale, solidale, aperta all'incontro e all'ascolto reciproco,
rispettosa delle persone e dell'ambiente;
n) si impegnano per la riduzione del surriscaldamento climatico e per la
difesa della biosfera".

3. INCONTRI. PER LA SALUTE DEI CITTADINI E L'AMBIENTE DELL'ALTO LAZIO
[Riportiamo il seguente comunicato del comitato dal titolo completo "La
dottoressa Antonella Litta nella sua relazione al convegno di Capranica del
primo febbraio conferma la necessita' e l'urgenza di un forte impegno per
difendere la salute dei cittadini e l'ambiente dell'Alto Lazio".
Antonella Litta e' la portavoce del Comitato che si oppone alla
realizzazione dell'aeroporto a Viterbo; svolge l'attivita' di medico di
medicina generale a Nepi (in provincia di Viterbo). E' specialista in
Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica
presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione
di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani
sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato
sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11,
pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per
l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia).
Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale
ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni
medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi
africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di
programmi di solidarieta' nazionale ed internazionale. Presidente del
Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla
pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente]

Intervenendo come relatrice al convegno svoltosi a Capranica (Viterbo) il
primo febbraio 2008 per iniziativa del "Comitato cittadino per la tutela
dell'ambiente e della salute pubblica" sul tema "Centrali a biomasse e
ricadute sulla salute", la dottoressa Antonella Litta, portavoce del
Comitato che si oppone alla realizzazione del devastante mega-aeroporto a
Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, e referente per la
provincia di Viterbo dell'Associazione italiana medici per l'ambiente
(International Society of Doctors for the Environment - Italia), ha
ricordato la gravita' delle emergenze ambientali e sanitarie nell'Alto Lazio
e ribadito la necessita' di un impegno rigoroso per difendere insieme la
salute delle persone e l'ambiente in cui le persone vivono.
*
Al convegno sono intervenuti tra gli altri anche il dottor Gianni Ghirga,
pediatra, e il dottor Mauro Mocci, medico di base, anch'essi
dell'associazione Medici per l'ambiente (Isde-Italia).
*
Il testo integrale della relazione della dottoressa Litta e' stato
pubblicato nel n. 71 del notiziario "Coi piedi per terra".

4. AMBIENTE. "ASSOCIAZIONE MEDICI PER L'AMBIENTE (ISDE-ITALIA)" DI VITERBO:
NO AGLI INCENERITORI
[Riportiamo il seguente comunicato diffuso il 4 febbraio 2008 dalla sezione
viterbese dell'"Associazione italiana medici per l'ambiente (International
Society of Doctors for the Environment - Italia)" (per contatti:
antonella.litta at libero.it)]

L'"Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of
Doctors for the Environment - Italia)", sezione di Viterbo e provincia,
esprime una netta opposizione all'attuale bozza di "Linee guida in materia
di produzione di energia elettrica in cogenerazione da biomasse" attualmente
in discussione presso il Consiglio Provinciale di Viterbo.
Tale bozza infatti si configura come un vero e proprio "via libera" alla
realizzazione nel territorio viterbese di strutture di incenerimento dei
rifiuti.
Non e' ammissibile che si compiano atti amministrativi che danno luogo a
pericoli gravissimi per la salute della popolazione e per la vivibilita'
dell'ambiente senza che neppure si sia svolta preliminarmente una
discussione adeguatamente informata che coinvolga la popolazione.
La salute e' un bene di tutti, cosi' come l'ambiente e la democrazia.
L'"Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of
Doctors for the Environment - Italia)", sezione di Viterbo e provincia,
chiede pertanto al Presidente dell'Amministrazione Provinciale - con il
quale ha avuto su questo tema un incontro in data 4 febbraio 2008 - di
ritirare il provvedimento dall'ordine del giorno della seduta di mercoledi'
6 febbraio 2008 del Consiglio Provinciale di Viterbo, e di aprire un
percorso di riflessione e confronto che coinvolga la popolazione, gli enti
locali, le varie espressioni qualificate della societa' civile.

5. AMBIENTE. "CENTRO DI RICERCA PER LA PACE" DI VITERBO: HANNO RAGIONE I
"MEDICI PER L'AMBIENTE"
[Riportiamo il seguente comunicato diffuso l'8 febbraio 2008 dal "Centro di
ricerca per la pace" di Viterbo (per contatti: nbawac at tin.it)]

E' giusto l'allarme lanciato dalla sezione viterbese della prestigiosa Isde
(Associazione italiana medici per l'ambiente, International Society of
Doctors for the Environment - Italia) sulla irragionevole disponibilita'
dell'Amministrazione Provinciale di Viterbo a lasciar realizzare nel
territorio viterbese centrali di produzione di energia elettrica in
cogenerazione da biomasse con un provvedimento di indirizzo che in realta'
apre la via a una nuova aggressione alla salute e all'ambiente con la
realizzazione nel viterbese di impianti di combustione ovvero incenerimento
inquinanti e patogeni, che potranno in seguito essere usati anche per
bruciare i rifiuti, con catastrofiche conseguenze per l'ambiente e la salute
delle persone.
*
Basta leggere il documento delle "Linee guida" predisposto dal servizio
energia dell'assessorato all'ambiente della Provincia di Viterbo per
rendersi conto che la preoccupazione dei "Medici per l'ambiente" e'
solidamente fondata, e che gli amministratori di Palazzo Gentili stanno, con
una sorta di cavallo di Troia di cui sono ad un tempo artefici e vittime,
dando il via libera agli inceneritori.
*
Ed e' sconfortante vedere come nel viterbese amministratori inadeguati (e
delle due l'una: o perche' ignoranti, o perche' in malafede) stiano facendo
un cumulo di errori disastrosi in materia di ambiente e salute.
La scelta dissennata del sostegno al devastante mega-aeroporto ha gia'
aperto gli occhi a tutti i cittadini sull'insipienza - e peggio - di
amministratori complici della devastazione della biosfera e dell'aggressione
piu' scellerata alla salute delle persone.
Il convegno svoltosi a Viterbo il 4 dicembre 2007 su "Le emergenze
ambientali e sanitarie nell'Alto Lazio" ha evidenziato quanto grave sia la
situazione del viterbese.
E la letteratura scientifica a livello internazionale evidenzia come sia
obsoleto e insensato continuare con impianti che bruciano e inquinano,
laddove in materia di produzione di energia e' possibile, e quindi
necessario oltre che doveroso, scegliere fonti pulite e tecnologie
sostenibili; e in materia di gestione dei rifuti e' possibile, e quindi
necessario oltre che doveroso, scegliere strategie e tecnologie che riducano
l'inquinamento ambientale al minimo.
*
Avevano dunque pienamente ragione i "Medici per l'ambiente" a chiedere,
prima di prendere decisioni che danneggeranno l'intera popolazione, "di
aprire un percorso di riflessione e confronto che coinvolga la popolazione,
gli enti locali, le varie espressioni qualificate della societa' civile".
L'ennesimo colpo di mano di amministratori tracotanti e insipienti conferma,
una volta di piu', la necessita' di un impegno corale dell'intera
popolazione dell'Alto Lazio in difesa del diritto alla salute, a un ambiente
salubre e vivibile, a uno sviluppo corretto e sostenibile, alla
partecipazione democratica e consapevole da parte di tutti i cittadini,
senza deleghe in bianco a chicchessia.

6. DOCUMENTI. ASSOCIAZIONE MEDICI PER L'AMBIENTE: SULLO SMALTIMENTO DEI
RIFIUTI
[Riproponiamo il seguente documento dell'Associazione medici per
l'ambiente - Isde Italia (www.isde.it) affiliato a International Society of
Doctors for the Environment, gia' apparso nelle "Notizie minime della
nonviolenza in cammino"]

L'Associazione dei medici per l'ambiente (Isde Italia) e' fortemente
preoccupata in merito all'incremento dello smaltimento dei rifiuti solidi
urbani (Rsu) tramite incenerimento, che si sta proponendo nel nostro paese,
sia con la costruzione di nuovi impianti, sia con l'ampliamento di quelli
esistenti.
Lo smaltimento dei rifiuti esige, innanzi tutto, una seria politica delle
"R" come  Razionalizzazione, Riduzione della produzione, Raccolta
differenziata, Riciclaggio, Riuso, Riparazione, Recupero.
Solo dopo aver attuato tutti i punti precedenti, si potra' eventualmente
valutare correttamente la migliore tecnica impiantistica per lo smaltimento
della frazione residua scelta tra i sistemi che garantiscono meglio salute
umana ed ambiente (pensare al trattamento con recupero energetico
dell'esigua frazione residua). Solo con questa politica, oltre a ridurre i
costi economici, si possono ottenere impatti ambientali e sanitari inferiori
a quelli prodotti dagli inceneritori e dalle discariche.
L'incenerimento degli Rsu e', fra tutte le tecnologie, la meno rispettosa
dell'ambiente e della salute. E' inevitabile la produzione di ceneri (che
rappresentano circa 1/3 in peso dei rifiuti in ingresso e devono essere
smaltite in discariche speciali) e l'immissione sistematica e continua
nell'atmosfera (di milioni di m3) di fumi, polveri grossolane (PM10) e fini
(PM2.5, ovvero con diametri inferiori a 2.5 micron) costituite da
nanoparticelle di sostanze chimiche (metalli pesanti, idrocarburi
policiclici, policlorobifenili, benzene, diossine e furani, ecc.)
estremamente pericolose, perche' persistenti ed accumulabili negli organismi
viventi.
La combustione trasforma infatti anche i rifiuti relativamente innocui quali
imballaggi e scarti di cibo in composti tossici e pericolosi sotto forma di
emissioni gassose, polveri fini, ceneri volatili e ceneri residue che
richiedono costosi sistemi per la neutralizzazione e lo stoccaggio.
Per noi, medici per l'ambiente, e' prioritario pensare agli effetti sugli
esseri umani piu' fragili, perche' gia' malati, o piu' suscettibili come
bambini, donne in gravidanza, anziani. Il rischio non e' solo riferibile ad
una maggiore incidenza di tumori (gia' segnalata), ma anche ad altre
problematiche quali: incremento dei ricoveri e della mortalita' per cause
respiratorie e cardiocircolatorie, alterazioni endocrine, immunitarie e
neurologiche.
Si ribadisce che in problematiche cosi' importanti e complesse devono sempre
essere privilegiate le scelte che si ispirano al principio di precauzione,
alla tutela e salvaguardia dell'ambiente, consci che la nostra salute e
quella delle future generazioni e' ad esso indissolubilmente legata (come le
drammatiche esperienze su amianto, benzene, piombo e polveri fini dovrebbero
averci insegnato).
L'Associazione medici per l'ambiente chiede che:
1. Venga istituita immediatamente una moratoria sui progetti di
termodistruzione (o termovalorizzazione) in corso;
2. Venga incentivata economicamente la politica delle ìRî;
3. A cura delle autorita' competenti, vi sia una efficiente ed efficace
azione di verifica e controllo, in continuo, dei possibili inquinanti (al
camino, aria, terra e falde acquifere) per gli impianti gia' in funzione, e
che questi controlli siano simultaneamente affiancati da rigorosi
monitoraggi sanitari delle popolazioni gia' potenzialmente esposte;
4. Siano istituzionalizzati i Garanti delle popolazioni che dovranno
conoscere in tempo reale i risultati delle campagne ambientali, sanitarie e
l'andamento delle misurazioni di tutte le possibili emissioni causate dal
sistema di smaltimento operante, al fine di proporre tempestive soluzioni.

7. APPELLI. MICHELE BOATO, MARIA G. DI RIENZO, MAO VALPIANA: CRISI POLITICA.
COSA POSSIAMO FARE COME DONNE E UOMINI ECOLOGISTI E AMICI DELLA NONVIOLENZA?
DISCUTIAMONE IL 2 MARZO A BOLOGNA
[Riproponiamo il seguente appello gia' apparso nelle "Notizie minime della
nonviolenza in cammino".
Michele Boato e' nato nel 1947, docente di economia, impegnato contro la
nocivita' dell'industria chimica dalla fine degli anni '60, e' impegnato da
sempre nei movimenti pacifisti, ecologisti, nonviolenti. Animatore di
numerose esperienze didattiche e di impegno civile, direttore della storica
rivista "Smog e dintorni", impegnato nell'Ecoistituto del Veneto "Alexander
Langer", animatore del bellissimo periodico "Gaia" e del foglio locale "Tera
e Aqua". Ha promosso la prima Universita' Verde in Italia. Parlamentare nel
1987 (e dimessosi per rotazione un anno dopo), ha promosso e fatto votare
importanti leggi contro l'inquinamento. Con significative campagne
nonviolente ottiene la pedonalizzazione del centro storico di Mestre,
contrasta i fanghi industriali di Marghera. E' impegnato nella campagna
"Meno rifiuti". E' stato anche presidente della FederConsumatori. E' una
delle figure piu' significative dell'impegno ecopacifista e nonviolento, che
ha saputo unire ampiezza di analisi e concretezza di risultati, ed un
costante atteggiamento di attenzione alle persone rispettandone e
valorizzandone dignita' e sensibilita'. Tra le opere di Michele Boato: ha
curato diverse pubblicazioni soprattutto in forma di strumenti di lavoro;
cfr. ad esempio: Conserva la carta, puoi salvare un albero (con Mario
Breda); Ecologia a scuola; Dopo Chernobyl (con Angelo Fodde); Adriatico, una
catastrofe annunciata; tutti nei "libri verdi", Mestre; nella collana "tam
tam libri" ha curato: Invece della tv rinverdire la scuola (con Marco
Scacchetti); Erre magica: riparare riusare riciclare (con Angelo Favalli);
In laguna (con Marina Stevenato); Verdi tra governo e opposizione (con
Giovanna Ricoveri).
Maria G. Di Rienzo e' una delle principali collaboratrici di questo foglio;
prestigiosa intellettuale femminista, saggista, giornalista, narratrice,
regista teatrale e commediografa, formatrice, ha svolto rilevanti ricerche
storiche sulle donne italiane per conto del Dipartimento di Storia Economica
dell'Universita' di Sydney (Australia); e' impegnata nel movimento delle
donne, nella Rete di Lilliput, in esperienze di solidarieta' e in difesa dei
diritti umani, per la pace e la nonviolenza. Tra le opere di Maria G. Di
Rienzo: con Monica Lanfranco (a cura di), Donne disarmanti, Edizioni Intra
Moenia, Napoli 2003; con Monica Lanfranco (a cura di), Senza velo. Donne
nell'islam contro l'integralismo, Edizioni Intra Moenia, Napoli 2005. Un
piu' ampio profilo di Maria G. Di Rienzo in forma di intervista e' in
"Notizie minime della nonviolenza" n. 81.
Mao (Massimo) Valpiana e' una delle figure piu' belle e autorevoli della
nonviolenza in Italia; e' nato nel 1955 a Verona dove vive ed opera come
assistente sociale e giornalista; fin da giovanissimo si e' impegnato nel
Movimento Nonviolento (si e' diplomato con una tesi su "La nonviolenza come
metodo innovativo di intervento nel sociale"), e' membro del comitato di
coordinamento nazionale del Movimento Nonviolento, responsabile della Casa
della nonviolenza di Verona e direttore della rivista mensile "Azione
Nonviolenta", fondata nel 1964 da Aldo Capitini. Obiettore di coscienza al
servizio e alle spese militari ha partecipato tra l'altro nel 1972 alla
campagna per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza e alla fondazione
della Lega obiettori di coscienza (Loc), di cui e' stato segretario
nazionale; durante la prima guerra del Golfo ha partecipato ad un'azione
diretta nonviolenta per fermare un treno carico di armi (processato per
"blocco ferroviario", e' stato assolto); e' inoltre membro del consiglio
direttivo della Fondazione Alexander Langer, ha fatto parte del Consiglio
della War Resisters International e del Beoc (Ufficio Europeo dell'Obiezione
di Coscienza); e' stato anche tra i promotori del "Verona Forum" (comitato
di sostegno alle forze ed iniziative di pace nei Balcani) e della marcia per
la pace da Trieste a Belgrado nel 1991; nel giugno 2005 ha promosso il
digiuno di solidarieta' con Clementina Cantoni, la volontaria italiana
rapita in Afghanistan e poi liberata. Un suo profilo autobiografico, scritto
con grande gentilezza e generosita' su nostra richiesta, e' nel n. 435 del 4
dicembre 2002 de "La nonviolenza e' in cammino"; una sua ampia intervista e'
nelle "Minime" n. 255 del 27 ottobre 2007]

Nessuno, o quasi, si aspettava cosi' presto la caduta del governo Prodi e le
elezioni politiche fissate al 13-14 aprile. Poco importa se la causa sia di
Veltroni ("Il Partito Democratico, comunque, andra' alle elezioni da solo"),
di Mastella, o Dini (Di Pietro, Turigliatto ecc.).
A noi, che pure abbiamo votato e apprezzato per talune scelte la coalizione
di Prodi, ci appare evidente che:
in Afghanistan il governo di centrosinistra ha confermato, proseguito,
finanziato, una missione militare che ha coinvolto il nostro paese in una
vera e propria guerra, in violazione della Costituzione.
A Venezia Prodi e' il padrino del Mose, assieme a Berlusconi, Galan e l'ex
sindaco prodiano P. Costa.
A Vicenza e' il sostenitore accanito della base Usa "Dal Molin" (con gli
stessi di sopra, piu' D'Alema e Rutelli).
A Viterbo il governo di centrosinistra ha sottoscritto un accordo di
programma con la Regione Lazio per la costruzione di un nuovo devastante
mega-aeroporto per voli low cost.
In Campania il centrosinistra e' la banda degli inceneritori; cosi' a
Brescia, Modena, in Toscana ecc.
E su questi, come su troppi altri esempi (la Tav di Mercedes Bresso, Di
Pietro e Chiamparino, il Ponte di Messina del solito Di Pietro e P. Costa, i
rigassificatori di Bersani e Realacci, gli Ogm e il nucleare di Veronesi,
Bersani, Letta ecc.), va a braccetto col peggior centrodestra.
Non si capisce piu' niente: "Cos'e' la destra, cos'e' la sinistra?" cantava
Gaber e nessuno sa piu' rispondergli.
*
A luglio 2007 abbiamo aperto un dibattito su "Come contare di piu' nelle
scelte politiche locali e nazionali, come ecologisti". Dopo una cinquantina
di interventi telematici, ci siamo incontrati il 6 ottobre a Firenze,
eravamo una quarantina di persone, con alle spalle molte esperienze
positive, ma anche pesanti delusioni.
Emergeva:
1. la necessita' di una svolta che renda piu' efficace l'ecologismo, a
partire da una rete che rafforzi le moltissime, spesso sconosciute,
esperienze locali;
2. l'estrema difficolta' a creare, in tempi brevi, qualcosa di piu' solido
negli obiettivi, nei metodi, nell'organizzazione;
3. pero', forse, una possibilita' di costruire un "programma comune" (alcuni
di noi si sono presi l'incarico di farne girare dei spezzoni, una bozza) e
un metodo condiviso per non ricadere nei meccanismi dei
partiti/carriere/verticismi ecc. (una prima proposta l'ha fatta girare Lino
Balza, finora senza "ritorni", ne' positivi ne' critici);
4. l'idea di avere un confronto diretto sia con gli "amici di Grillo" che
con i proponenti la "Lista civica nazionale" (ma questi incontri non si sono
piu' fatti);
5. comunque contribuire alla nascita, crescita, miglioramento di liste
civiche (anche) ecologiste nelle citta' dove quest'anno si andra' alle
elezioni amministrative. Sappiamo che sta succedendo in molte citta', ma le
notizie faticano a circolare.
*
Nel frattempo, nell'area nonviolenta e pacifista (Movimento Nonviolento,
Tavola della Pace) prosegue la riflessione sul tema "nonviolenza e
politica", mentre il giornale quotidiano telematico "Notizie minime della
nonviolenza in cammino" sostiene la necessita' che alle prossime elezioni
politiche vi sia una presenza di "liste elettorali della sinistra della
nonviolenza".
*
Ora ci sono le nuove elezioni, che si svolgeranno con una legge elettorale
pessima e una campagna peggiore: in molti ci chiediamo cosa
possiamo/dobbiamo fare.
La sensazione che finora abbiamo e' di una situazione compromessa e non
recuperabile nell'immediato, da un punto di vista di un serio movimento
ecologista e nonviolento, che voglia avere una sponda (se non addirittura
un'espressione) altrettanto seria in Parlamento. Bisogna verificare le reali
forze che abbiamo, e se non possiamo farlo subito, almeno avviare un serio
lavoro a partire dalle realta' locali (comuni, province, regioni) per
costruire in prospettiva un movimento politico nazionale indipendente,
autonomo, che cammini da solo sulle gambe della  nonviolenza, dell'ecologia
e del femminismo (l'assenza di rispetto e di  riconoscimento di valore e' il
terreno su cui la violenza e l'esclusione crescono).
Ma, per non stare a lamentarsi/piangere/imprecare/diventare
individualisti-qualunquisti, forse e' il caso di riaprire con urgenza la
discussione interrotta ad ottobre, e coinvolgere altre realta' del piu'
vasto movimento per la nonviolenza e l'ecologia, sia rispondendo a questa
mail, sia incontrandoci a Bologna domenica 2 marzo (nella sala sindacale dei
ferrovieri, appena usciti dalla porta principale della Stazione, lato
piazzale, a sinistra si vede il parcheggio delle biciclette, dove c'e'
un'entrata con una sbarra per andare alla mensa e alla sede dei carabinieri:
poco avanti, sulla destra, c'e' la sala con la scritta Cub), per verificare
se possiamo stringere i tempi della rete, fare proposte di un qualche peso
(anche) sul piano nazionale, o altro che qualcuno puo' suggerire a stretto
giro di mail.
A presto,
Michele Boato, Maria G. Di Rienzo, Mao Valpiana
*
Per informazioni, adesioni, contatti: micheleboato at tin.it
*
Per contattare individualmente i promotori:
Michele Boato: micheleboato at tin.it
Maria G. Di Rienzo: sheela59 at libero.it
Mao Valpiana: mao at nonviolenti.org

8. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE ALL'AEROPORTO DI
VITERBO

Per informazioni e contatti: Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la
riduzione del trasporto aereo: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito:
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Numero 73 del 9 febbraio 2008

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