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Coi piedi per terra. 69
- Subject: Coi piedi per terra. 69
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Fri, 25 Jan 2008 15:46:44 +0100
- Importance: Normal
=================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Numero 69 del 25 gennaio 2008 In questo numero: 1. Si e' svolta a Viterbo il 21 gennaio 2008 una partecipata assemblea del comitato che si oppone all'aeroporto 2. La solidarieta' dell'illustre scienziato americano Paul Connett con la lotta del comitato che si oppone al devastante mega-aeroporto a Viterbo 3. L'appello del comitato 4. Un appello in difesa del Bulicame 5. Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri e Isde-Italia: Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un ambiente salubre 6. Per contattare il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo 1. INCONTRI. SI E' SVOLTA A VITERBO IL 21 GENNAIO 2008 UNA PARTECIPATA ASSEMBLEA DEL COMITATO CHE SI OPPONE ALL'AEROPORTO [Riportiamo il seguente comunicato del comitato del 24 gennaio 2008] Si e' svolta lunedi' 21 gennaio 2008 a Viterbo, presso la sede dell'Arci provinciale (che ringraziamo per l'ospitalita'), l'assemblea del comitato che si oppone alla realizzazione di un devastante mega-aeroporto e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo. L'assemblea e' stata cosi' partecipata che la sala predisposta si e' rivelata insufficiente e ci si e' dovuti trasferire in altra piu' ampia, anch'essa tutta gremendola. * L'assemblea e' stata occasione per riassumere le attivita' svolte, per analizzare la situazione attuale, per programmare le iniziative future. Tutti i partecipanti hanno ribadito la netta opposizione a un'opera distruttiva che danneggia la salute dei cittadini; che devasta l'ambiente; che distrugge rilevanti beni naturalistici, storici, culturali, sociali e terapeutici; che provoca uno sperpero scandaloso di soldi pubblici; che ancora una volta impone all'Alto Lazio una gravosa servitu', ne impedisce uno sviluppo adeguato, sostenibile ed autocentrato, ne aggredisce le risorse e ne lede le autentiche vocazioni produttive; un'opera disastrosa che serve eminentemente agli interessi di una ristretta lobby speculativa; un'opera devastante priva delle verifiche e quindi dei requisiti previsti dalla vigente legislazione in materia di Valutazione d'impatto ambientale, di Valutazione ambientale strategica, di Valutazione d'impatto sulla salute; un'opera interna a un modello di mobilita' (e quindi a un modello di sviluppo) catastrofico: il trasporto aereo e' infatti tra i principali fattori che stanno provocando il surriscaldamento del clima, la piu' drammatica emergenza ambientale globale che l'umanita' oggi deve affrontare per impedire il collasso della biosfera. * Molti interventi hanno contestualizzato l'iniziativa sia all'interno del piu' ampio impegno che nell'Alto Lazio e in Italia tante persone di volonta' buona, comitati di cittadini, associazioni ambientaliste e per i diritti umani, sostenuti da illustri scienziati, stanno conducendo in difesa dell'ambiente e della democrazia; sia all'interno del movimento che in tutta Italia - come a livello internazionale - si sta sviluppando per la riduzione drastica e immediata del trasporto aereo. * Dalla riunione del 21 gennaio e' emersa la convinzione comune che occorre intensificare l'impegno particolarmente in alcune direzioni: - la prima: informare la popolazione affinche' essa, una volta adeguatamente informata, possa esprimere una opinione consapevole sulla questione e facendo valere la democrazia far si' che i decisori politici siano costretti a rispettare i diritti dei cittadini, a rispettare la legislazione vigente in materia di difesa del diritto alla salute e di difesa dell'ambiente. E' convinzione del comitato che la realizzazione del devastante mega-aeroporto e' anche una scellerata violazione della democrazia, poiche' i cittadini non sono stati informati e non hanno potuto esprimersi, ma sono stati ingannati da una propaganda mistificante e scandalosa, sono stati esclusi dal processo decisionale, e per essi hanno preteso di decidere politicanti irresponsabili, sovente ignoranti, quando non corrotti, e talora finanche cointeressati ad aspetti affaristici e fin speculativi dell'opera e dell'operazione. - La seconda: far rispettare la legislazione vigente a tutela del diritto alla salute, dei beni ambientali e culturali, della democrazia. Ed a tal fine il comitato ha predisposto una serie di richieste di intervento a specifiche istituzioni e particolarmente alle competenti magistrature in ordine a rilevanti profili amministrativi, penali e civili che la questione presenta. - La terza: un rapporto ad un tempo propositivo e di controllo nei confronti di tutte le istituzioni variamente competenti. - La quarta, continuare nel lavoro di costruzione di un movimento a livello nazionale che si impegni per la riduzione drastica e immediata del trasporto aereo, per la difesa del diritto alla salute, per la tutela dell'ambiente, per i diritti umani anche delle generazioni future. * Molte e variegate le proposte di iniziativa emerse dalla riunione: il comitato sta quindi elaborando sulla base dei molti suggerimenti e delle molte indicazioni che l'assemblea ha espresso un calendario di impegni. Tra le prossime iniziative vi sara' una rilevante manifestazione pubblica nel mese di febbraio. E molte iniziative di informazione capillare dei cittadini quartiere per quartiere a Viterbo e paese per paese in tutta la provincia. * La sensazione sempre piu' diffusa a Viterbo, e di cui l'incontro del 21 gennaio e' stata una conferma, e' che stia crescendo il movimento che si oppone al devastante mega-aeroporto, un movimento forte di argomenti scientifici inconfutabili, un movimento che difende il diritto alla salute e l'ambiente, che difende preziosi beni di tutti, un movimento per il diritto di tutti a un lavoro sicuro e dignitoso, un movimento che difende i diritti di tutti i cittadini e le leggi che quei diritti riconoscono. 2. LA SOLIDARIETA' DELL'ILLUSTRE SCIENZIATO AMERICANO PAUL CONNETT CON LA LOTTA DEL COMITATO CHE SI OPPONE AL DEVASTANTE MEGA-AEROPORTO A VITERBO [Riportiamo il seguente comunicato del comitato. Paul Connett, scienziato americano, e' docente di chimica ambientale e tossicologica alla Saint Lawrence University di Canton, New York. Negli ultimi due decenni ha studiato le problematiche della gestione dei rifiuti, con un'attenzione particolare ai pericoli derivanti dall'incenerimento ed alle alternative di non combustione piu' sicure e piu' sostenibili; ha partecipato a numerosi congressi internazionali, e realizzato molti documenti e pubblicazioni (anche video); da quindici anni cura la pubblicazione del bollettino "Waste not" (Rifiuti zero); e' considerato uno dei massimi esperti internazionali sulla questione della gestione dei rifiuti. Antonella Litta e' la portavoce del Comitato che si oppone alla realizzazione dell'aeroporto a Viterbo; svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi (in provincia di Viterbo). E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia). Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' nazionale ed internazionale. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente] Si e' svolta il 19 gennaio a Gualdo Cattaneo, in provincia di Perugia, una conferenza sulla gestione dei rifiuti che ha avuto come principale relatore l'illustre scienziato americano Paul Connett, professore di Chimica ambientale presso la St. Lawrence University di Canton (New York), e fondatore della rete internazionale "Rifiuti zero". * Il professor Connett ha illustrato alternative ecologicamente sostenibili ed economicamente vantaggiose alla disastrosa scelta di incenerimento dei rifiuti. L'incenerimento infatti e' una pratica vecchia e dannosa che fa solo sparire dalla vista i rifiuti trasformandoli in fumi impregnati di polveri sottili: queste polveri proprio perche' cosi' sottili sfuggono a qualsiasi filtro degli inceneritori e provocano danni all'ambiente e alla salute come ormai ampiamente dimostrato. Esse sono responsabili di moltissime patologie come linfomi, sarcomi e le cosiddette "nanopatologie". * Di grande interesse anche la relazione del dottor Giovanni Vantaggi, referente regionale per l'Umbria di Isde-Italia (International Society of Doctors for the Environment - Medici per l'Ambiente), centrata su dati epidemiologici relativi alle malattie da polveri sottili. * Nel corso del dibattito e' stato piu' volte evidenziato come la scelta degli inceneritori sia errata sotto tutti i punti di vista; e che vi siano rilevanti esperienze (come quelle della citta' di San Francisco in America, circa 850.000 abitanti) che dimostrano che intervenendo con politiche di buon senso industriale, con l'educazione dei cittadini e con la raccolta differenziata si puo' arrivare ad una situazione di "rifiuti zero". Senza megadiscariche, senza inceneritori, con vantaggi anche dal punto di vista economico ed occupazionale. * All'incontro e' intervenuta anche la dottoressa Antonella Litta, referente per la provincia di Viterbo di Isde-Italia (International Society of Doctors for the Environment - Medici per l'Ambiente) e portavoce del comitato che si oppone allíaeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo. La dottoressa Litta, dopo aver portato il saluto del comitato e illustrato la situazione di grave emergenza ambientale e sanitaria del viterbese, ad aggravare la quale va ad aggiungersi lo sciagurato progetto di riconversione a carbone della centrale Enel di Tor Valdaliga Nord a Civitavecchia (e, sciagura nella sciagura, l'ancor piu' scandalosa proposta del governatore della Regione Lazio di usarla per bruciarvi rifiuti), ha interloquito col professor Connett chiedendogli un parere circa il danno all'ambiente e alla salute derivante dal trasporto aereo e dalle strutture aeroportuali prossimali alle citta'. * Il professor Connett si e' dichiarato estremamente preoccupato sia perche' il traffico aereo determina un aumento del surriscaldamento climatico, sia perche' le polveri sottili che vengono prodotte dalla combustione del cherosene degli aerei sono come quelle emesse dagli inceneritori e quindi producono gli stessi gravi danni per la salute. Il professor Connett si e' dichiarato favorevole alla riduzione del trasporto aereo, a favore di un modello di mobilita' sostenibile, centrato sul trasporto ferroviario, un modello di mobilita' coerente con un modello di sviluppo che sia rispettoso della natura come della salute e del benessere delle persone. * L'autorevole sostegno dell'illustre scienziato americano alle posizioni e all'impegno del comitato viterbese che si oppone al devastante mega-aeroporto e che s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, conferma ancora una volta come le voci piu' qualificate della comunita' scientifica internazionale condividano l'iniziativa per difendere la salute dei cittadini e l'ambiente dell'Alto lazio (ed insieme l'ecosistema planetario) dall'ennesima grave aggressione costituita dal dissennato e devastante incremento del trasporto aereo e dalla realizzazione di nuovi disastrosi mega-aeroporti. 3. REPETITA IUVANT. L'APPELLO DEL COMITATO [Riproponiamo ancora una volta l'appello promosso mesi fa dal comitato] Un aeroporto a Viterbo? No, grazie. Ne' a Viterbo, ne' altrove E' necessario invece ridurre il trasporto aereo * Diciamo alcune semplici verita' fin qui sottovalutate o tenute nascoste: 1. Un aeroporto provoca gravi danni alla salute della popolazione che vive nei dintorni - sia attraverso l'inquinamento dell'aria, che causa gravi patologie; - sia attraverso l'inquinamento acustico. * 2. Il trasporto aereo provoca gravissimi danni al clima - contribuisce enormemente al surriscaldamento del clima del pianeta. * 3. Il trasporto aereo danneggia gravemente l'ambiente - sia a livello globale; - sia a livello locale. * 4. Il trasporto aereo e' antieconomico - consuma piu' energia di ogni altro mezzo di trasporto; - danneggia gravemente la biosfera; - costa molto alla comunita' poiche' e' fortemente sovvenzionato sia da da finanziamenti pubblici sia da esenzioni ed agevolazioni fiscali (mentre si effettuano sciagurati tagli di bilancio per sanita', istruzione ed assistenza): paradossalmente la maggior parte dei costi del trasporto aereo li pagano i cittadini che non lo usano; - danneggiando l'ambiente e sottraendo risorse pubbliche non aiuta le economie locali ma le impoverisce; - l'occupazione nel settore e' limitata, spesso precaria, e le compagnie hanno spesso condotte gravemente antisindacali. * 5. Il trasporto aereo e' iniquo - statisticamente e' dimostrato che e' soprattutto un privilegio dei ricchi; - ma i costi li pagano soprattutto i bilanci pubblici, usando i fondi della fiscalita' generale ricavati cioe' dalla tassazione di tutti i cittadini: chi paga le tasse e' costretto, a sua insaputa e contro la sua volonta', a finanziare le compagnie aeree (le quali invece le tasse le pagano ben poco, godendo di agevolazioni e addirittura di esenzioni incredibili); - le nocive conseguenze del trasporto aereo le pagano innanzitutto i poveri. * 6. Il trasporto aereo non e' sicuro - di tutte le modalita' di trasporto e' la piu' pericolosa, per i viaggiatori e per chi vive nelle aree sorvolate. * 7. Nel caso specifico dell'aeroporto a Viterbo manca completamente la Valutazione d'impatto ambientale - Come si puo' decidere di realizzare un'opera pubblica di tali dimensioni ed impatto senza rispettare quanto previsto dalla legislazione vigente? - Come si puo' decidere di realizzare un'opera pubblica di tali dimensioni ed impatto senza neppure uno straccio di studio sulle conseguenze ambientali, sanitarie, sociali e sul modello di sviluppo del territorio? * 8. Non solo non e' affatto certo che l'aeroporto avra' un benefico effetto sull'economia viterbese, ma anzi e' piu' che lecito dubitarne - il turismo low cost (cui l'aeroporto sarebbe destinato) e' un turismo "mordi e fuggi" che in grandissima parte atterrerebbe a Viterbo solo per arrivare al piu' presto a Roma (come gia' accade a Ciampino e a Fiumicino); - se si investiranno ingenti risorse statali e regionali nell'Alto Lazio per realizzarvi un aeroporto, e' evidente che - per un ovvio ragionamento di ripartizione delle risorse tra le diverse realta' territoriali - non potranno essere assegnate alla stessa zona ulteriori risorse statali e regionali per altre strutture ed attivita', ovvero per opportunita' di sviluppo esse si' utili e coerenti con la valorizzazione dei beni ambientali e culturali e con le vocazioni produttive della nostra terra (beni e vocazioni che l'impatto dell'aeroporto puo' pesantemente danneggiare, rivelandosi per quello che e': un'ennesima gravosa servitu'); - Viterbo nell'ambito della mobilita' ha bisogno innanzitutto di migliorare la rete ferroviaria ed i collegamenti con Roma, con Orte e con Civitavecchia. * 9. La popolazione viterbese non e' stata fin qui informata sui danni certi e sui pericoli probabili - gli enti locali hanno fatto molta pessima propaganda (sperperando a tal fine tempo e risorse che potevano e dovevano essere diversamente utilizzati) ed hanno scandalosamente taciuto su tutte le questioni sopra indicate; - le cittadine e i cittadini sono stai ingannati da una propaganda da parte di pubblici amministratori poco cauti e poco scrupolosi fatta di false alternative, di esasperato campanilismo con punte di xenofobia, di grottesche baruffe, di ultimatum costantemente smentiti dai fatti. * E' ora che tutte le cittadine e tutti i cittadini siano onestamente informati, perche' una decisione cosi' grave e dagli effetti cosi' irreversibili non puo' essere presa da pochi rappresentanti di enti ed imprese che peraltro avendo degli interessi economici direttamente implicati sono parte in causa e non super partes. * Chiediamo che tutte le persone che vivono nell'Alto Lazio conoscano la verita', che tutte le persone possano esprimere la loro opinione, che l'intera popolazione sia coinvolta in un processo decisionale onesto, partecipato, informato su basi rigorosamente scientifiche, in un autentico esercizio di sovranita' popolare e di democrazia. * Chiediamo che sia rispettato il diritto alla salute. Chiediamo che sia rispettato il diritto alla sicurezza. Chiediamo che sia rispettato il diritto a un ambiente vivibile. Chiediamo che sia rispettato il diritto a un lavoro dignitoso e sicuro. Chiediamo che sia rispettato il diritto alla mobilita' per tutti e non solo per pochi privilegiati. Chiediamo che decisioni che riguardano tutti siano discusse da tutti e prese in modo democratico. Chiediamo che prevalga la responsabilita', la solidarieta', la democrazia. * Siamo solidali con i cittadini di Ciampino, vittime dell'estrema nocivita' dell'aeroporto. Siamo solidali con tutti gli esseri umani che subiscono le conseguenze dell'effetto serra cui il trasporto aereo contribuisce in misura cosi' rilevante. 4. REPETITA IUVANT. UN APPELLO IN DIFESA DEL BULICAME [Riproponiamo ancora una volta il seguente appello. Osvaldo Ercoli, gia' professore amatissimo da generazioni di allievi, gia' consigliere comunale e provinciale, impegnato nel volontariato, nella difesa dell'ambiente, per la pace e i diritti di tutti, e' per unanime consenso nel viterbese una delle piu' prestigiose autorita' morali. Il suo rigore etico e la sua limpida generosita' a Viterbo sono proverbiali. E' tra gli animatori del comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per una riduzione del trasporto aereo. Peppe Sini, gia' consigliere comunale e provinciale, e' stato tra gli anni '70 e '90 uno dei principali animatori del movimento che si opponeva alle servitu' energetiche e militari nell'Alto Lazio, e il principale animatore del movimento che si oppose al devastante progetto autostradale della cosiddetta "Supercassia"; nel 1979 ha fondato il Comitato democratico contro l'emarginazione che ha condotto rilevanti campagne di solidarieta'; nel 1987 ha coordinato per l'Italia la campagna di solidarieta' con Nelson Mandela allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano; nel 1999 ha ideato, promosso e realizzato l'esperienza delle "mongolfiere della pace" con cui ostacolare i decolli dei bombardieri che dalla base di Aviano recavano strage in Jugoslavia; nel 2001 e' stato l'animatore dell'iniziativa che - dopo la tragedia di Genova - ha portato alla presentazione in parlamento di una proposta di legge per la formazione delle forze dell'ordine alla nonviolenza; e' stato dagli anni '80 il principale animatore dell'attivita' di denuncia e opposizione alla penetrazione dei poteri criminali nell'Alto Lazio - e negli anni '90 ha presieduto la Commissione d'inchiesta ad hoc istituita dal Consiglio Provinciale di Viterbo -; dal 2000 e' direttore del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino"] "Quale del Bulicame esce ruscello" (Dante, Inferno, canto XIV, v. 79) L'area termale di Viterbo, l'area del Bulicame, un bene ambientale, storico, culturale, terapeutico, sociale ed economico di straordinario pregio, e' in pericolo. L'intenzione di realizzare in quell'area un mega-aeroporto per voli low-cost avrebbe un impatto devastante su di essa: sulla tutela, sulla valorizzazione e sulla fruizione di essa. Difendiamo l'area del Bulicame. Difendiamo la natura, la storia e la cultura di Viterbo. Difendiamo i diritti di tutti dall'assalto degli speculatori. Si' alla difesa del Bulicame. No al mega-aeroporto distruttivo, inquinante, nocivo. Facciamo appello a tutte le persone che amano Viterbo, la sua natura, la sua storia, i suoi monumenti, affinche' sia fermato lo scempio voluto dai nuovi barbari. Osvaldo Ercoli, viterbese Peppe Sini, viterbese Viterbo, 8 novembre 2007 5. DOCUMENTI. FEDERAZIONE NAZIONALE DEGLI ORDINI DEI MEDICI CHIRURGHI E ODONTOIATRI E ISDE-ITALIA: TUTELA DEL DIRITTO INDIVIDUALE E COLLETTIVO ALLA SALUTE E AD UN AMBIENTE SALUBRE [Dalla dottoressa Antonella Litta, referente dell'Isde per Viterbo, oltre che portavoce del nostro comitato (per contatti: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it), riceviamo e diffondiamo il seguente documento sottoscritto congiuntamente dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri e dall'associazione Isde-Italia (International Society of Doctors for the Environment - Medici per líAmbiente)] Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un ambiente salubre. Inquinamento atmosferico urbano, stili di vita e salute. "Per l'ambiente gli uomini sono responsabili, i medici due volte" * Dal momento che i rischi per la salute sono largamente legati al degrado ambientale e ai modelli di vita, i medici devono orientare il loro ruolo professionale e civile per promuovere la salute anche attraverso scelte di tutela ambientale. La dimostrazione che molti processi patologici trovano una loro eziopatogenesi in cause ambientali, quali l'accumulo di inquinanti nell'aria, nell'acqua, nel suolo e nel cibo, e l'esistenza su scala mondiale di gravi e irreversibili dissesti ambientali, hanno sollecitato una crescente attenzione verso questi temi. Ambiente degradato, esposizioni occupazionali a sostanze nocive e modelli di vita scorretti sono responsabili del 75% delle patologie e delle cause di morte. Da decenni nei convegni medici si discute di salute, rischi da lavoro, ambiente e inquinamento e i ricercatori si impegnano per evidenziarne le correlazioni. Queste attivita' che non vanno certamente sottovalutate, non ci sono comunque sembrate espressione della intera potenzialita' dei medici e degli altri professionisti della salute nei confronti della popolazione e dei politici. Agli specialisti che tutti i giorni verificano, per le loro specifiche competenze, i danni che l'ambiente inquinato determina nella popolazione devono affiancarsi i medici del territorio che possono rappresentare la reale congiunzione tra sistema sanitario, popolazione e mondo scientifico. Per far cio' e' necessario superare le barriere corporative all'interno della categoria, collaborare con le altre figure di tecnici della salute e dell'ambiente, raccordarsi con quei settori professionali che piu' possono influenzare gli amministratori e la popolazione - in particolare i media, la scuola, il mondo giuridico e quello economico. E' opportuno sostenere e consigliare le altre categorie professionali e le amministrazioni affinche' promuovano politiche di prevenzione e quindi di salvaguardia ambientale, creando consenso intorno a scelte talvolta scomode e impopolari. E' altresi' necessario intervenire nei confronti di soggetti che perseguono iniziative non rispettose della salute e dell'ambiente di vita e di lavoro. La nozione di responsabilita' personale su cui la nostra cultura si e' basata per millenni sembra ormai inadeguata. Sorge la necessita' di elaborare concezioni nuove che ampliano tale nozione ad una dimensione collettiva. Questo allargamento di prospettiva coinvolge il medico nella sua funzione sociale: il medico nella attuale societa' non ha piu' soltanto una veste nel rapporto individualizzato con il paziente ma un piu' ampio mandato nei confronti della collettivita' e della organizzazione sanitaria per gli aspetti di assistenza e di tutela della salute umana inserita nell'ecosistema. * Danno ambientale, ricadute sulla salute ed evidenze L'inquinamento atmosferico rappresenta un grave problema di sanita' pubblica dal momento che l'aria dei nostri centri urbani e' resa sempre piu' irrespirabile dalla presenza di molteplici inquinanti. Anche le emissioni di gas serra, di origine antropica, sono cresciute e l'effetto serra e' certamente una delle cause del cambiamento climatico che ha portato anche nel nostro Paese ad un aumento della temperatura media e a eventi climatici estremi, con la prospettiva di un profondo dissesto dell'ecosistema terrestre e di un avvenire incerto per le future generazioni. Per la riduzione delle emissioni di gas serra in atmosfera - responsabili dei cambiamenti climatici - l'Italia si e' impegnata (insieme ad altri 158 paesi nel mondo) a ridurre entro il 2010 l'anidride carbonica in atmosfera del 6.5% mentre in realta' dal 1990 al 2004 si e' registrato un aumento dell'11,6%. Nell'ultimo secolo la temperatura media mondiale e' salita di 0,6 gradi centigradi e l'aumento previsto entro la fine di questo secolo potrebbe essere fra 1,4 gradi centigradi e 5,8. In Italia l'aumento di temperatura negli ultimi decenni e' stato leggermente superiore alla media mondiale. Nell'estate 2003, caratterizzata da una forte afa, nel nostro Paese si e' osservato rispetto al 2002 un aumento di 2.222 decessi (da 17.493 a 19.715) e nel periodo compreso tra il 16 luglio e il 15 agosto l'incremento e' stato del 36% nella popolazione in generale e del 40% tra le persone di 65 anni e oltre (Iss, 2005). Complessivamente l'inquinamento ambientale urbano e' responsabile di effetti nocivi sull'apparato respiratorio e cardiovascolare, di effetti oncogeni e dell'aumento della mortalita' generale. I principali studi condotti in Europa ed Usa sulla correlazione fra inquinamento atmosferico e cancro al polmone sono concordi nel valutare che per ogni 10 µg/m3 di PM 2.5 si registra un incremento tra l'8% ed il 14% di neoplasie polmonari. Si ricorda che l'Oms ha stimato la quota di decessi attribuibili a valori di PM10 oltre 20µg/m3 in 13 citta' italiane con oltre 200.000 abitanti sulla base dei valori di PM10 registrati negli anni 2002-2004. La stima e' di 8220 morti/anno di cui 742 morti/anno per cancro del polmone. Da studi recenti emerge, altresi', che i decessi che si misurano o si stimano come effetto dell'inquinamento atmosferico non sono una semplice anticipazione di eventi che sarebbero comunque accaduti ma rappresentano un effetto netto di una mortalita' che sarebbe stata evitata se i livelli di inquinamento fossero stati inferiori. E' noto che i principali determinanti della qualita' dell'aria sono la mobilita' motorizzata, i sistemi di riscaldamento e le immissioni in atmosfera di sostanze chimiche da insediamenti produttivi e dagli inceneritori. E' dunque su tutti questi elementi che si deve agire se si vuole migliorare la qualita' dell'aria. Pertanto e' solo una scelta contingente quella che come medici abbiamo fatto di richiamare l'attenzione del mondo scientifico in generale e di quello politico su uno di questi determinanti: il traffico veicolare. Il trasporto motorizzato, come sostiene autorevolmente anche l'Oms, e' indubbiamente una delle fonti piu' importanti di agenti inquinanti pericolosi quali gli ossidi di azoto, il benzene, l'ozono e soprattutto il particolato fine (PM10 e PM 2,5) e ultrafine, ossia di dimensioni submicroniche, che producono situazioni di rischio per la salute umana e in particolare per quella dei bambini. Il traffico motorizzato e' in aumento in tutte le citta' e oltre all'inquinamento atmosferico causa anche un aumento degli incidenti stradali (complessivamente in Italia causano circa 8.000 morti all'anno), inquinamento acustico e, indirettamente, sedentarieta' ed effetti psicosociali che incidono fortemente sui costi della societa' (Terza Conferenza Ministeriale dell'Oms, Londra 1999 - "Carta europea trasporti, salute e ambiente"). * Possibili iniziative Ormai esistono, sia a livello internazionale che nazionale, indirizzi e strumenti di riferimento per la definizione di efficaci strategie di riduzione dell'inquinamento atmosferico da traffico e da altre fonti di inquinamento. Appaiono tuttavia ancora carenti, almeno con riferimento all'ambito nazionale e regionale, significative esperienze di elaborazione e attuazione di strategie integrate, accompagnate da estese campagne di comunicazione sul significato delle strategie stesse e da sistematiche attivita' di monitoraggio e valutazione dei risultati conseguiti. Un approccio efficace dovrebbe infatti comprendere: 1. Interventi mirati a garantire la piena integrazione delle considerazioni sulla prevenzione e riduzione dell'inquinamento atmosferico nelle politiche: Valutazione Ambientale Strategica (Vas) di piani e programmi, Valutazione di Impatto Ambientale (Via), Valutazione di Impatto Sanitario (Vis). 2. Interventi mirati a ridurre la mobilita' motorizzata, soprattutto privata: pianificazione territoriale integrata con la pianificazione dei trasporti (aree urbane ad alta densita', a destinazione mista e compatte; rivitalizzazione dei centri urbani), politiche dei tempi delle citta' (Legge n. 53/2000), teleservizi/e-government, telelavoro, commercio elettronico, e-banking e servizi on-line. 3. Interventi mirati a modificare la distribuzione modale della mobilita': promozione della mobilita' ciclabile e pedonale, potenziamento e miglioramento dei servizi di trasporto pubblico, potenziamento dell'offerta di trasporto ferroviario e dell'intermodalita', valorizzazione del trasporto marittimo e fluviale, sviluppo di servizi innovativi e complementari al trasporto pubblico (mobility managment, servizi a chiamata e di taxi collettivo, car pooling e car sharing), tariffazione dell'uso delle infrastrutture, fiscalita' dei carburanti, revisione in senso ambientale del bollo auto, interventi di road e area-pricing, istituzione di Zone a Traffico Limitato (Ztl) e di aree pedonali, regolamentazione e riorganizzazione della sosta, tecnologie telematiche per la gestione del traffico, moderazione del traffico. 4. Interventi mirati a ridurre le emissioni in atmosfera: regimi di incentivazione alla sostituzione di determinati veicoli, sostituzione del parco autobus o rinnovo delle flotte veicolari degli enti pubblici, sistemi periodici di controllo tipo "bollino blu", carburanti alternativi (es. idrogeno, biocombustibili). 5. Interventi mirati a modificare i modelli di vita: campagne informative, campagne promozionali sull'uso di trasporti sostenibili, organizzazione/partecipazione a concorsi e eventi (es. domeniche ecologiche etc.), educazione ambientale, siti internet o uffici, sportelli, punti informativi dedicati. Andrebbe, inoltre, prevista una partecipazione allargata ai processi decisionali e all'attuazione degli interventi; la condivisione delle decisioni e' infatti indispensabile per il successo di qualsiasi strategia ed e' quindi fondamentale la qualita' dell'informazione, la comunicazione piu' ampia e trasparente possibile e l'adeguata considerazione della percezione dei rischi nella cittadinanza. Risultano ancora poco valorizzate, in tal senso, le potenzialita' offerte da alcuni strumenti innovativi di costruzione partecipata delle strategie, quali Agenda 21 locale o Citta' Sana. Nelle nostre citta' si stanno gia' attuando strategie quali il rinnovo del parco veicolare, l'introduzione di filtri per i motori piu' inquinanti etc., tutti provvedimenti utili ma che non vanno nella direzione di una progressiva riduzione del numero di autoveicoli e dei Km percorsi, perpetuando comunque il fenomeno del traffico. L'opzione corrente fondamentale per poter migliorare la salute pubblica nelle citta' resta quella di limitare il traffico motorizzato stradale nelle nostre citta' e nelle aree limitrofe attraverso: l'adozione di piani di "Moderazione del traffico" e la creazione di una rete realmente percorribile in sicurezza pedonale e ciclabile, con particolare riferimento ai percorsi casa-scuola, casa-ambulatorio, casa-lavoro. * Proposte operative Il nuovo codice di deontologia medica ha dedicato un articolo, il numero 5, alla "Educazione alla salute e rapporti con l'ambiente" che recita "Il medico e' tenuto a considerare l'ambiente nel quale l'uomo vive e lavora quale fondamentale determinante della salute dei cittadini. A tal fine il medico e' tenuto a promuovere una cultura civile tesa all'utilizzo appropriato delle risorse naturali, anche allo scopo di garantire alle future generazioni la fruizione di un ambiente vivibile. Il medico favorisce e partecipa alle iniziative di prevenzione, di tutela della salute nei luoghi di lavoro e di promozione della salute individuale e collettiva". Noi medici siamo i primi osservatori di questi fenomeni in tutte le nostre professionalita': - Come operatori delle Aziende Sanitarie dei Dipartimenti di prevenzione contribuiamo a rilevare la frequenza e distribuzione delle malattie ed osserviamo il progressivo consolidamento dei dati che indicano un aumento delle patologie e della mortalita' da inquinamento atmosferico. - Come medici di medicina generale constatiamo direttamente nei nostri ambulatori la diffusione sempre maggiore di patologie tumorali e soprattutto l'abbassamento dell'eta' di incidenza (K mammari, Linfomi ecc.). - Come pediatri vediamo aggravarsi nei bambini residenti in zone piu' inquinate o piu' trafficate patologie come l'asma, il raffreddore primaverile, le bronchiti, le broncopolmoniti e soprattutto i tumori (in Europa negli ultimi 30 anni si e' registrato un incremento dell'1,2% annuo dei tumori fra 0 e 14 anni e dell'1,4% tra i 14-19 anni). - Come medici specialisti in tutte le branche vediamo il costante aumento delle patologie cronico-degenerative tra cui quelle cardiocircolatorie e respiratorie che rappresentano le cause principali di mortalita' e di ricovero o di disturbi nello sviluppo del sistema nervoso centrale legati all'esposizione a un vasto spettro di inquinanti chimici ambientali. - Come dirigenti del Servizio Sanitario Nazionale vediamo le risorse indirizzarsi prevalentemente verso la cura, la riabilitazione e la diagnosi precoce piuttosto che verso la prevenzione primaria. - Come medici universitari e ricercatori studiamo le correlazioni tra patologie ed ambiente insalubre e le portiamo a conoscenza degli studenti. Tutto questo comporta: a) che i medici siano fortemente impegnati nella programmazione e nella messa in opera di programmi per la comunicazione del rischio, nella promozione di progetti integrati di prevenzione primaria, nella formazione, nella valutazione d'impatto ambientale e sanitario di piani, programmi e degli strumenti di pianificazione urbanistici, nella verifica di efficacia dei provvedimenti adottati. A questi fini i medici si propongono per il supporto tecnico-sanitario ai vari livelli di governo (nazionale, regionale e locale) che esercitano competenze politico-amministrative, normative e regolamentari, nei vari processi di pianificazione che incidono sulla salute collettiva. Per l'esercizio di queste funzioni, cui si aggiungono quelle prettamente sanitarie di "sorveglianza epidemiologica" e "comunicazione del rischio", i medici intendono instaurare costanti relazioni funzionali con le Agenzie Regionali per l'Ambiente, al fine di assicurare l'integrazione tra politiche sanitarie, ambientali ed energetiche prevista dall'art. 7-quinquies del D. Lgs. n. 502/1992. b) la predisposizione di un piano d'azione condiviso da portare avanti in maniera sistematica su tutto il territorio nazionale che comprenda attivita' di formazione e informazione (distribuzione di materiali informativi negli studi e nei presidi medici sui rischi derivanti dall'inquinamento atmosferico, interventi nelle scuole per sensibilizzare insegnanti e genitori), attivita' di coordinamento di tutte le figure mediche del territorio (medici di medicina generale, pediatri di famiglia, medici che lavorano nei dipartimenti di prevenzione o comunque nei settori della sanita' pubblica, epidemiologi, ospedalieri ecc.), pressione nei confronti delle istituzioni locali per una valutazione dell'impatto sulla salute delle scelte di tipo urbanistico in senso lato. 6. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE ALL'AEROPORTO DI VITERBO Per informazioni e contatti: Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la riduzione del trasporto aereo: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it =================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 69 del 25 gennaio 2008 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica alla pagina web: http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/ L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e': nbawac at tin.it
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