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Coi piedi per terra. 60
- Subject: Coi piedi per terra. 60
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Wed, 5 Dec 2007 08:54:47 +0100
- Importance: Normal
=================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Numero 60 del 5 dicembre 2007 In questo numero: 1. Si e' svolto a Viterbo il 4 dicembre 2007 il convegno su "Le emergenze ambientali e sanitarie nell'Alto Lazio" 2. Antonella Litta: Introduzione al convegno del 4 dicembre 2007 3. Pierluigi Sullo: Cieli bianchi 4. Per contattare il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo 1. INIZIATIVE. SI E' SVOLTO A VITERBO IL 4 DICEMBRE 2007 IL CONVEGNO SU "LE EMERGENZE AMBIENTALI E SANITARIE NELL'ALTO LAZIO" [Riportiamo il seguente comunicato diffuso oggi dal comitato col titolo "Si e' svolto il 4 dicembre 2007 a Viterbo il convegno su 'Le emergenze ambientali e sanitarie nell'Alto Lazio'. Una grande partecipazione dei comitati dei cittadini in difesa dell'ambiente, della salute, della democrazia. Prosegue e si rafforza l'iniziativa per impedire la realizzazione del nocivo e devastante mega-aeroporto a Viterbo e per la riduzione drastica e immediata del trasporto aereo". Osvaldo Ercoli, gia' professore amatissimo da generazioni di allievi, gia' consigliere comunale e provinciale, impegnato nel volontariato, nella difesa dell'ambiente, per la pace e i diritti di tutti, e' per unanime consenso nel viterbese una delle piu' prestigiose autorita' morali. Il suo rigore etico e la sua limpida generosita' a Viterbo sono proverbiali. E' tra gli animatori del comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per una riduzione del trasporto aereo. Antonella Litta e' la portavoce del Comitato che si oppone alla realizzazione dell'aeroporto a Viterbo; svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi (in provincia di Viterbo). E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' nazionale ed internazionale. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente. Peppe Sini, gia' consigliere comunale e provinciale, e' stato tra gli anni '70 e '90 uno dei principali animatori del movimento che si opponeva alle servitu' energetiche e militari nell'Alto Lazio, e il principale animatore del movimento che si oppose al devastante progetto autostradale della cosiddetta "Supercassia"; nel 1979 ha fondato il Comitato democratico contro l'emarginazione che ha condotto rilevanti campagne di solidarieta'; nel 1987 ha coordinato per l'Italia la campagna di solidarieta' con Nelson Mandela allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano; nel 1999 ha ideato, promosso e realizzato l'esperienza delle "mongolfiere della pace" con cui ostacolare i decolli dei bombardieri che dalla base di Aviano recavano strage in Jugoslavia; nel 2001 e' stato l'animatore dell'iniziativa che - dopo la tragedia di Genova - ha portato alla presentazione in parlamento di una proposta di legge per la formazione delle forze dell'ordine alla nonviolenza; e' stato dagli anni '80 il principale animatore dell'attivita' di denuncia e opposizione alla penetrazione dei poteri criminali nell'Alto Lazio - e negli anni '90 ha presieduto la Commissione d'inchiesta ad hoc istituita dal Consiglio Provinciale di Viterbo -; dal 2000 e' direttore del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Giuseppe Nascetti e' professore ordinario di Ecologia all'Universita' della Tuscia (Viterbo). Dal sito della Societa' italiana di ecologia (Site) riprendiamo le seguenti notizie: "... con i suoi collaboratori da oltre 25 anni si occupa dello studio della struttura genetica di popolazioni naturali. Gli argomenti affrontati spaziano dalla diversita' genetica inter- e intrapopolazionale, alle relazioni genotipo-ambiente, dal ruolo evolutivo del flusso genico, all'ibridazione in natura, ai meccanismi di speciazione, alla coevoluzione parassita-ospite. Un importante filone di ricerca riguarda la revisione tassonomica e lo studio della genetica della conservazione di anfibi europei mediante marcatori biochimici e molecolari. Piu' in generale, negli ultimi anni gli studi del prof. Nascetti si sono orientati sulle relazioni tra eterogeneita' ambientale e diversita' genetica. Questi studi hanno originato circa 200 lavori pubblicati anche su riviste internazionali qualificate (Evolution, Can. J. of Zoology, Int. J. Parasitol., J. Parasitol., Syst. Parasitol., J. Herpetol., J. Evol. Biol., Molecular Ecology, etc.). Il prof. Nascetti e' Direttore del Dipartimento di Ecologia e Sviluppo Economico Sostenibile (Decos) dell'Universita' della Tuscia. E' stato ed e' tuttora coordinatore o partecipante di Progetti comunitari nel settore della conservazione e della gestione della biodiversita' (CFP-96-051; FAIR PL-97-3494; QLKCt1999-01438). E' coordinatore o partecipante di progetti del V e VI Piano Triennale della Pesca ed Acquacoltura del Ministero per le Politiche Agricole ed e' stato Responsabile Scientifico di un'Unita' di Ricerca partecipante ai Programmi di Cofinanziamento Murst 1997 'Conservazione della biodiversita' e gestione sostenibile dei biotopi salmastri delle coste italiane' e Murst 1999 'Biodiversita' e disturbo ambientale nelle acque salmastre'. E' inoltre Responsabile scientifico del progetto Life Natura 'Recupero ambientale della Riserva Naturale delle Saline di Tarquinia' (LIFE 02NAT/IT/8523). Il prof. Nascetti e' responsabile scientifico del progetto 'Azione I.1.7: Sperimentazione Iczm (Integrated Coastal Zone Management) in aree pilota' finanziato dalla Regione Lazio. Il prof. Giuseppe Nascetti fa parte del Consiglio Direttivo del Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare (Conisma). E' direttore del Dottorato in 'Ecologia e Gestione delle Risorse Biologiche' dell'Universita' della Tuscia di Viterbo, con l'Universita' 'La Sapienza' di Roma come sede consorziata". Dalla stessa fonte riportiamo anche le seguenti riflessioni e proposte del professor Nascetti: "Ci sono alcune questioni che sento particolarmente significative...: a) il ruolo dell'ecologia. Tutti noi ci siamo scontrati ripetutamente con la scarsa considerazione in cui la nostra disciplina e' tenuta a livello di ricerca nazionale. L'assenza dell'ecologia come parola chiave nei Cofin e le passate assegnazioni degli stessi parlano da sole. Penso che una simile situazione possa essere migliorata solo grazie ad un'azione politica decisa, diretta e indiretta, a livello di Direzione Generale del Miur per la quale intendo impegnarmi fortemente. b) il ruolo degli ecologi. La presenza degli ecologi sui temi della gestione sostenibile dell'ambiente ad oggi non e' assolutamente rappresentativa, e le nostre competenze sono in gran parte coperte da altre categorie piu' forti a livello corporativo ma decisamente meno preparate. Inoltre, le nostre indicazioni sono molto spesso eluse dagli amministratori, nonostante la loro base scientifica... e' possibile coordinarsi per rivendicare in maniera massiccia e coesa il nostro ruolo ai vari livelli (Ministeri, Agenzie, Regioni, Province, Enti Locali etc). c) il ruolo dellvecologia nei corsi di laurea. Ho fatto parte della Commissione Nazionale dei Presidenti di Corsi di Laurea in Scienze Ambientali, che ha operato il passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento. In tale sede, pur avendo difeso strenuamente insieme al Professor Moroni il ruolo centrale dell'ecologia nel Corso di Laurea in Scienze Ambientali, ho dovuto purtroppo constatare un assottigliamento delle discipline ecologiche negli attuali corsi di studi sia di primo sia di secondo livello, e soprattutto nelle Scienze Ambientali, anche se non solo. E' quindi necessaria un'opera di sensibilizzazione, anche all'interno degli ecologi stessi, per restituire all'ecologia il ruolo fondamentale che le e' proprio nell'ambito delle Scienze Ambientali, ed anche nelle Scienze Naturali e Biologiche". Mauro Mocci, medico, epidemiologo, esperto di patologie derivanti da inquinamento, e' impegnato nel movimento "no coke" dell'Alto Lazio. Impegnato nell'esperienza dei "Medici per l'ambiente", e' stato relatore a molti convegni. Gennaro Francione, magistrato, e' Consigliere di Corte di Cassazione, giudice presso la sezione penale del Tribunale penale di Roma e membro del comitato scientifico del Centro Studi Informatica Giuridica di Firenze; ed e' anche scrittore, saggista, drammaturgo, artista, ricercatore. Dalla Wikipedia, edizione italiana, riprendiamo per stralci la seguente voce: "Gennaro Francione (Torre del Greco, 1 aprile 1950) e' uno scrittore italiano. Personaggio poliedrico, ha svolto anche attivita' di attore e regista teatrale, saggista, pittore. Dal punto di vista artistico e' influenzato dalla Hacker art, dall'arte neogotica e dalla cosiddetta cyber-cultura. E' inoltre Consigliere di Corte di Cassazione, giudice presso la sezione penale del Tribunale penale di Roma e membro del comitato scientifico del Centro Studi Informatica Giuridica di Firenze. E' stato autore di diverse sentenze che hanno fatto molto discutere. Nel febbraio 2001 ha assolto quattro venditori di cd contraffatti per "stato di necessita'" dato da "bisogno alimentare non altrimenti soddisfatto", decisione che e' stata poi definita dallo stesso Francione "sentenza anticopyright"; in merito ad essa e' stata presentata un'interrogazione parlamentare, ma il Consiglio Superiore della Magistratura ha assolto il giudice nell'inchiesta che ne e' scaturita. Francione e' fondatore e presidente dell'Unione Europea dei Giudici Scrittori ed ha promosso il Movimento Utopista - Antiarte 2000. E' consulente artistico del Museo del Cinema di Roma. Gli e' stato assegnato il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri negli anni 1995, 1997, 2003, 2005". Tra le opere di Gennaro Francione: oltre a vari romanzi, testi teatrali e saggi di vario argomento segnaliamo almeno i seguenti lavori di argomento giuridico: La pirateria informatica, Edizioni D'Agostino, Roma 1995; L'usura. Diritto e Rovescio, Edizioni D'Agostino, Roma 1995; Il patteggiamento, Edizioni D'Agostino, Roma 1995; Tutela dell'intelligenza informatica, Edizioni D'Agostino, Roma; Violenza alle donne, Gee, Roma 2000; Pedofilia, analisi di un problema irrisolto, Edizioni D'Agostino, Roma; Delinquenza giovanile (con F. Scala, G. Scala), Gee, Roma 1992; L'errore del giudice, contro il processo indiziario (con interventi di Enzo Albano, Giuseppe Dante, Ferdinando Imposimato e Angelo Macri), Editrice Ianua, Roma 2002; Processo agli animali (Il bestiario del giudice), Gangemi, Roma 1996; I diritti degli animali, la responsabilita' penale con gli animali, la responsabilita' civile con gli animali (in tre volumetti), Edizioni D'Agostino, Roma 1995; Vademecum del consumatore: contro la pubblicita' ingannevole (con David Gregor De Bono), Lupetti, Milano 1995. Alessandro Pizzi, gia' apprezzatissimo sindaco di Soriano nel Cimino (Vt), citta' in cui il suo rigore morale e la sua competenza amministrativa sono diventati proverbiali, e' fortemente impegnato in campo educativo e nel volontariato, ha preso parte a molte iniziative di pace, di solidarieta', ambientaliste, per i diritti umani e la nonviolenza, tra cui l'azione diretta nonviolenta in Congo con i "Beati i costruttori di pace"; ha promosso il corso di educazione alla pace presso il liceo scientifico di Orte (istituto scolastico in cui ha lungamente insegnato); e' uno dei principali animatori del comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo. Sul tema del trasporto aereo, del suo impatto sugli ecosistemi locali e sull'ecosistema globale, e sui modelli di mobilita' in relazione ai modelli di sviluppo e ai diritti umani, ha tenuto rilevanti relazioni a vari convegni di studio] Martedi' 4 dicembre 2007 si e' svolto a Viterbo presso la sala delle conferenze della Provincia, il convegno su "Le emergenze ambientali e sanitarie nell'Alto Lazio. La situazione attuale, le azioni da proseguire, le iniziative da intraprendere", terzo dei convegni di approfondimento scientifico promossi dal Comitato che si oppone al terzo polo aeroportuale del Lazio e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo (i due precedenti convegni si sono svolti il 21 settembre e il 18 ottobre). * Sotto la presidenza del professor Osvaldo Ercoli, il convegno si e' aperto con l'intervento della portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta, che ha illustrato le forti ragioni dell'opposizione al devastante mega-aeroporto e dell'impegno per la riduzione del trasporto aereo; e' poi seguita l'introduzione di Peppe Sini sul tema "Modello di sviluppo di servitu', intreccio politico-affaristico, penetrazione dei poteri criminali, devastazione ambientale nell'Alto Lazio: una ricostruzione storica, un modello di analisi, alcune proposte di intervento". * Subito dopo ci sono state le tre autorevoli relazioni scientifiche. La relazione del professor Giuseppe Nascetti, docente di ecologia all'Universita' della Tuscia, sul tema "Alto Lazio in emergenza. Gli aspetti ambientali"; la relazione del dottor Mauro Mocci, medico, epidemiologo, sul tema "Alto Lazio in emergenza. Gli aspetti sanitari"; la relazione del dottor Gennaro Francione, magistrato, sul tema "Alto Lazio in emergenza. Gli aspetti giuridici. Natur e Kultur nell'Alto Lazio per la difesa costituzionale del territorio". Tre relazioni di profondo rigore intellettuale, di grande potenza ermeneutica e di forte impegno civile. * Alle relazioni hanno fatto seguito gli interventi dei rappresentanti dei comitati locali impegnati per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente e dei beni comuni, nella lotta contro l'economia illegale, la corruzione politico-amministrativa e la penetrazione dei poteri criminali nell'Alto Lazio. Interventi di testimonianza e di proposta che hanno ricostruito un quadro accurato delle principali emergenze ambientali e sanitarie nell'Alto Lazio, ed insieme formulato precise ed urgenti proposte d'azione in difesa dei diritti di tutti. Sono intervenuti rappresentanti del comitato di Barbarano Romano impegnato contro la centrale a biomassa (che hanno anche chiesto una particolare mobilitazione per l'8 dicembre), del comitato di Blera e del Forum Etruria impegnati contro la mega-antenna di RaiWay e l'elettrosmog, del comitato di Capranica contro le discariche illegali, del comitato di Nepi contro l'inquinamento da arsenico delle acque, dell'Osservatorio su ambiente e legalita' di Viterbo, del comitato di Vetralla contro le discariche illegali, del comitato di Vejano, del movimento in difesa dell'acqua come bene pubblico di Viterbo; ed ancora: consiglieri comunali, rappresentanti di associazioni ambientaliste, attivisti politici e sindacali, figure storiche dei movimenti di impegno civile. * La partecipazione al convegno e' stata ampia e vivacissima, gli interventi susseguitisi sono stati allo stesso tempo approfonditi ed appassionati, testimonianza di un impegno che coniuga la piu' rigorosa conoscenza scientifica con la passione civile per la partecipazione democratica e l'appello - e per cosi' dire la vocazione fin pedagogica - a promuovere il sapere come diritto e bene di tutti, a promuovere il diritto di tutte le persone ad essere parte delle decisioni pubbliche, a mettere a disposizione di tutti i cittadini tutti gli strumenti di conoscenza per poter esercitare pienamente i diritti che ad ogni essere umano ineriscono. Il convegno si e' protratto fino a tarda ora, ed e' mancato il tempo per alcuni degli interventi previsti e per le stesse conclusioni affidate al professor Alessandro Pizzi; interventi e conclusioni che verranno diffusi in forma scritta. Presenti e fortemente partecipi anche il comitato "no coke" dell'Alto Lazio che si oppone alla riconversione a carbone della centrale Enel di Tor Valdaliga Nord di Civitavecchia, il Centro sociale autogestito "Valle Faul" di Viterbo, rappresentanti di comitati e movimenti di altri centri della provincia di Viterbo. Il convegno ha costituito non solo un'occasione di approfondimento scientifico in campo ambientale, sanitario e giuridico; non solo un'occasione di socializzazione di esperienze e riflessioni e di conoscenza reciproca tra i cittadini e i movimenti impegnati in difesa dei beni comuni e dei diritti di tutti; ma anche un vero e proprio momento di coordinamento tra varie esperienze di mobilitazione democratica e di messa a disposizione di tutti di risorse informative e formative. * Il comitato che si oppone al devastante mega-aeroporto a Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo ha annunciato prossime iniziative sia di informazione, sensibilizzazione e mobilitazione dei cittadini, sia di richiesta di intervento delle competenti istituzioni e magistrature per impedire la realizzazione di un'opera scandalosamente nociva e distruttiva. 2. RIFLESSIONE. ANTONELLA LITTA: INTRODUZIONE AL CONVEGNO DEL 4 DICEMBRE 2007 [Antonella Litta e' la portavoce del Comitato che si oppone alla realizzazione dell'aeroporto a Viterbo; svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi (in provincia di Viterbo). E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia). Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' nazionale ed internazionale. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente] Il nostro comitato che si oppone alla realizzazione dell'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del traffico aereo ha promosso - in collaborazione con vari altri comitati e movimenti impegnati per l'ambiente e il diritto alla salute - questo terzo convegno di studi, dopo quelli del 21 settembre e del 18 ottobre, perche' vogliamo riaffermare ancora una volta che il diritto alla salute e ad un ambiente sano e vivibile sono tra i diritti fondamentali delle persone, come e' scritto nella Costituzione della Repubblica Italiana. * Questa sera faremo il punto sulle emergenze ambientali e sanitarie nell'Alto Lazio, che sono molte e gravi. Lo faremo insieme ai nostri tre relatori che ringrazio per la consueta disponibilita' e gentilezza. Relatori che non hanno bisogno di presentazione, data la loro autorevolezza e competenza; e che sono, in ordine di intervento: Giuseppe Nascetti, docente di ecologia all'Universita' della Tuscia; Mauro Mocci, medico, epidemiologo; e il magistrato e scrittore Gennaro Francione. Analizzeremo la situazione ambientale anche attraverso le testimonianze dei comitati dei cittadini che si sono battuti e si battono per la difesa dell'ambiente e della salute nell'Alto Lazio. Questo convegno vuole essere infatti anche una occasione di incontro, di socializzazione di esperienze e riflessioni, di impegno comune. * Il nostro e' un territorio martoriato, umiliato, sottoposto da troppo tempo ad ogni genere di servitu' e devastazioni, a causa principalmente di interessi speculativi favoriti da una classe politica spesso inetta e distratta, quando non collusa o complice. La presenza delle discariche abusive, l'inquinamento da metalli pesanti delle acque, i progetti di mega-antenne e quelli di costruzione di mega-centrali a biomasse o quello disgraziatissimo della riconversione a carbone della centrale di Torvaldaliga nord a Civitavecchia, insieme con la crescente cementificazione di vaste aree, specie le piu' prossime a Roma, rendono il nostro territorio fragile, debole, malato, bisognoso di cure e soprattutto di amore. Si', proprio amore ed attenzione. * Sappiamo bene che chi vive in ambienti contaminati purtroppo si ammala. Il recente convegno dell'Isde - Associazione medici per l'ambiente, svoltosi ad Arezzo la scorsa settimana e al quale ho partecipato insieme al dottor Mauro Mocci, ha ribadito, in termini scientifici, che ormai la quasi totalita' delle malattie deriva da fattori di inquinamento. E' la comunita' scientifica che lo afferma e dimostra. Cosa dobbiamo fare? rimanere sordi come fanno i nostri politici, gli stessi che giurano sulla Costituzione, quella Costituzione che garantisce ad ogni persona il diritto alla salute, e che poi col loro operato quel diritto ledono o negano; o dobbiamo impegnarci e trovare gli strumenti civili, nonviolenti, di informazione e partecipazione dei cittadini, per far valere questo diritto in modo concreto, facendo valere la democrazia e la legalita'? Noi crediamo di doverci impegnare per questo. * E' etico che non si tenga conto del principio di precauzione? Noi crediamo che esso debba valere sempre: se ci sono fattori d'inquinamento, sostanze che avvelenano l'aria, l'acqua e i cibi, non si deve aspettare di contare i morti e i malati per agire; occorre con la massima tempestivita' prevenire, denunciare, evitare ed eliminare i fattori d'inquinamento, bonificare l'ambiente da questi elementi. * Ma a Viterbo talvolta accadono cose per cui sembra di essere fuori dal mondo. Proporre, come ha fatto il Ministro dei Trasporti, di permettere e favorire un enorme incremento del traffico aereo, e quindi di realizzare a tal fine un aeroporto a Viterbo per i voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma, recando cosi' le sofferenze dei cittadini di Ciampino anche a quelli di Viterbo, e' una proposta priva di logica, fuori dal mondo, un grossolano errore e una scelta sciagurata. Il trasporto aereo e' un sistema di mobilita' fortemente inquinante che contribuisce in maniera pesante all'aumento delle emissioni di gas serra: tutto il mondo scientifico, le piu' prestigiose istituzioni internazionali, e ormai anche molti statisti non sciocchi e asserviti, sostengono la necessita' e l'urgenza di ridurre il traffico aereo e fermare la costruzione di nuovi aeroporti. In verita' a Viterbo la realizzazione del devastante mega-aeroporto e' nei fatti solo "in mente dei", poiche' manca la Valutazione d'impatto ambientale, la Valutazione ambientale strategica e la valutazione d'impatto sanitario. Se e quandi si effettueranno le verifiche previste dalla vigente legislazione in difesa dell'ambiente e della salute emergera' con chiarezza che l'opera non e' realizzabile, che essa e' del tutto inammissibile. * Sappiamo bene, che gli aeroporti inquinano e distruggono ambiente e salute dei cittadini. A Viterbo verrebbe distrutta per sempre anche nelle sue possibilita' di crescita e sviluppo turistico, termale ed occupazionale: l'area termale del Bullicame. Inquinamento acustico, da polveri sottili ed elettromagnetico verrebbe regalato ai viterbesi, anzi: non regalato, ma fatto pagare a caro prezzo anche con un ingente sperpero di denaro pubblico. Quel denaro che mai in sessant'anni e' stato trovato per fare una rete ferroviaria decente. E ora quegli stessi amministratori incapaci che nella loro azione politica non sono mai riusciti a dotare il viterbese della necessaria rete ferroviaria ci vengono a raccontare che l'aeroporto sara' la soluzione a tutti i problemi del viterbese. Verrebbe da ridere se non si trattasse di una truffa, di un inganno ai danni di tutti i viterbesi. Viterbesi cui si vuole imporre il ricatto di rinunciare al proprio diritto alla salute in cambio della promessa di pochi e precari posti di lavoro. Infatti, se mai l'aeroporto si dovesse fare, i posti di lavoro sarebbero pochi e precari, cosi' ormai succede ovunque. * Per queste ragioni e in ossequio al principio di precauzione non permetteremo la costruzione dell'aeroporto, non permetteremo che il nostro territorio gia' gravemente vulnerato e compromesso sia "ucciso", insieme alla salute dei suoi cittadini, da un gruppo di personaggi ignoranti ed egoisti che pur di realizzare i loro obiettivi, affari ed interessi non esitano a svendere la salute di tutti, a devastare l'ambiente in cui si svolge la nostra vita. * Insieme cercheremo validi strumenti per riappropriarci dei nostri diritti: dal diritto alla salute a quello di poter decidere in modo democratico e partecipato del nostro presente e del nostro futuro. Con la forza della verita', con la forza della democrazia, con la forza della legalita' ci impegneremo per impedire la realizzazione del terzo polo aeroportuale nel Lazio, ci impegneremo per la riduzione drastica e immediata del trasporto aereo, ci impegneremo per una mobilita' ecocompatibile e al servizio dei cittadini, ci impegneremo per un modello di sviluppo che difenda e valorizzi i beni ambientali e culturali e le autentiche vocazioni produttive dell'Alto Lazio, che rispetti i beni comuni e i diritti di tutti. 3. RASSEGNA STAMPA. PIERLUIGI SULLO: CIELI BIANCHI [Dal sito della rivista "Carta" (www.carta.org) riprendiamo il seguente articolo del 28 novembre 2007. Pierluigi Sullo, giornalista, e' direttore della rivista "Carta"] Va bene che Piero Marrazzo, il presidente della Regione Lazio, e' del Partito democratico, e quindi e' ñ come prescrive Veltroni ñ un "ambientalista del si'". Si' a qualunque cosa, purche' possa essere spacciata come "sviluppo" e faccia felici palazzinari, costruttori, asfaltatori, carbonai, nuclearisti, ecc. Ma il ministro dei trasporti, Bianchi, invece e' "in quota" Comunisti italiani. Percio' e' sorprendente che decida d'un botto che il terzo aeroporto del Lazio si fara' certamente, e si fara' a Viterbo. Non erano i Comunisti italiani dubbiosi su grandi opere dotate di cingoli per schiacciare le popolazioni locali, come nel caso della Val di Susa? La vicenda e' molto interessante. Intanto, perche' somiglia come una goccia d'acqua, per fare un esempio, all'aeroporto che il centrosinistra toscano e il Monte dei Paschi vogliono a tutti i costi costruire a due passi da Siena, in una localita' chiamata Ampugnano. Prima di tutto, gli annunci precedono ogni consultazione dei cittadini e qualunque valutazione d'impatto ambientale. Vicino Siena, una falda acquifera giace subito sotto le future piste, a Viterbo la zona da aggredire comprende fonti termali storiche (c'e' sempre di mezzo l'acqua, ragione in piu' per manifestare sabato primo dicembre con il movimento italiano per l'acqua). In tutti e due i casi, esistono comitati di cittadini, ben sostenuti da ricercatori, che oppongono efficaci argomenti alla presunta necessita' di accogliere, per via aerea, milioni di viaggiatori, i quali poi dovrebbero viaggiare anche su strade e autostrade, visto che sia Viterbo che Siena sono pressoche' orfane di ferrovie decenti. Infatti Trenitalia, come racconta il prossimo settimanale di "Carta" (in uscita sabato), e' ormai una emergenza nazionale, come e piu' di Alitalia, visto che il suo amministratore delegato, Moretti, crede di fare il manager tagliando le linee meno remunerative, ostacolando in modo isterico i treni speciali per le manifestazioni (Roma, Genova, prossimamente Vicenza), licenziando migliaia di lavoratori e chiedendo sempre piu' soldi allo Stato, il quale peraltro ne ha gia' spesi vagoni, e' il caso di dire, per la mitica Tav. Tutto si tiene, nel mondo dei trasporti. Se ogni giorno 13 milioni di italiani si tramutano in pendolari (e stanno crescendo a ritmo accelerato, dice il Censis), e non gli si forniscono ferrovie abbondanti, pulite e in orario, il 70% di loro dovra' usare l'auto, e dunque succedera', come a Roma, che ogni mattina tutte le strade consolari sono un unico ingorgo. In compenso, arrivano Marrazzo e Bianchi, che, sorridenti e soddisfatti, annunciano il terzo aeroporto del Lazio, dopo che il secondo (Ciampino) e' esploso grazie al dilagare dei voli "low cost", ai quali una politica di Alitalia del tutto simile a quella che sta seguendo Trenitalia nelle ferrovie ha spalancato il mercato italiano. Ma soprattutto sono esplosi i cittadini di Campino, ai quali ora si dice: tranquilli, potrete ripartire il rumore, l'inquinamento e l'intasamento con i viterbesi. Ma siccome il traffico aereo, come ogni mercato, deve inesorabilmente crescere, nel giro di qualche altro anno, bisognera' farne un quarto, di aeroporto del Lazio, e magari un quinto. I piu' lungimiranti, nella faccenda, sono quindi gli amministratori di Frosinone e di Latina (di destra e di sinistra), che sono insorti contro la scelta che ha fatto felici gli amministratori di Viterbo (di destra e di sinistra). La crescita e' una religione, l'effetto serra e la saturazione dello spazio (aereo) sono bestemmie. 4. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE ALL'AEROPORTO DI VITERBO Per informazioni e contatti: Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la riduzione del trasporto aereo: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it =================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 60 del 5 dicembre 2007 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). 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