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Coi piedi per terra. 54
- Subject: Coi piedi per terra. 54
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Sat, 24 Nov 2007 13:50:30 +0100
- Importance: Normal
=================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Numero 54 del 24 novembre 2007 In questo numero: 1. Un comunicato del Ministero dei trasporti 2. Peppe Sini: A una vecchia conoscenza 3. Monica Lanfranco: Il cielo non e' un'autostrada 4. I viterbesi onesti e informati ringraziano il professor Mercalli 5. Marinella Correggia: Chi troppo vola... (2004) 6. Marinella Correggia: Innovazione frugale (2006) 7. Per contattare il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo 1. NOTIZIE. UN COMUNICATO DEL MINISTERO DEI TRASPORTI [Dall'ufficio stampa del Ministero dei Trasporti riceviamo e diffondiamo. Non c'e' bisogno di dire che il fatto stesso di parlare di "ampliamento del sistema aeroportuale del Lazio" e' sintomatico di una scelta profondamente e scandalosamente errata, la scelta di incrementare il trasporto aereo invece di ridurlo come sarebbe necessario ed urgente] A completamento dei lavori istruttori della Commissione e delle successive valutazioni di merito, il Ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi ha convocato per lunedi 26 novembre alle ore 9,30 il Presidente della Giunta regionale del Lazio, dott. Piero Marrazzo, per la presentazione delle conclusioni cui e' giunto circa la individuazione del sito per l'ampliamento del sistema aeroportuale del Lazio. Successivamente all'incontro si terra' una conferenza stampa sullo stesso argomento presso la Sala Auditorium del Ministero dei Trasporti in Piazza della Croce Rossa 1. 2. CARTEGGI. PEPPE SINI: A UNA VECCHIA CONOSCENZA [Riportiamo la seguente lettera aperta del 23 novembre 2007 dal titolo completo "A una vecchia conoscenza e a certi altri pubblici amministratori malaccorti o peggio, in occasione di talune loro parole non meditate"] Caro amico, ho letto con enorme sorpresa una tua recente esternazione con la quale propalavi delle sciocchezze e delle mistificazioni cosi' grossolane e grottesche che mi sono chiesto se non si trattasse di un falso, di una parodia, di una carnevalata. Ed a rendere il tutto ancor piu' surreale era che tu scrivessi quel testo in forma di lettera di replica, e pretendendo di far valere sciocchezze e mistificazioni in cui neppure tu puoi credere, di contro alla verita' che era stata autorevolmente affermata. E la verita' e' che il mega-aeroporto per voli low cost a Viterbo devasterebbe irrimediabilmente l'area termale del Bulicame, oltre a provocare altri giganteschi danni alla salute dei cittadini e al territorio. E le mille mistificazioni della congrega degli attila, degli speculatori e degli interessanti o insipienti loro propagandisti non possono mutare di un ette questa drammatica verita'. Forse quel testo a tua firma era solo uno scherzo, di cui tu sei la prima vittima; voglio pensare che sia cosi'. * I nudi fatti Tu sai bene, o dovresti sapere, che: a) La realizzazione del devastante mega-aeroporto implichera' sia un consistente ampliamento dell'attuale sedime aeroportuale militare, sia soprattutto un incremento enorme delle dimensioni degli aerei e del volume di traffico, del tutto incommensurabile con la ridottissima attivita' attuale. b) A Viterbo la realizzazione di un mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma sarebbe un disastro ambientale e sanitario, sociale ed economico. c) La realizzazione del mega-aeroporto avra' un impatto catastrofico sull'area termale del Bulicame, che e' un bene naturalistico, storico, culturale, sociale, terapeutico ed economico fondamentale e irrinunciabile. Solo i nuovi attila della lobby politico-affaristica speculativa possono pensare di poter impunemente compiere un simile infame scempio. d) I danni alla salute della popolazione saranno ingentissimi, sia in termini di inquinamento atmosferico (in un territorio gia' gravato dalle emissioni inquinanti della gigantesca servitu' del polo energetico Civitavecchia-Montalto), sia in termini di inquinamento acustico (e senza dimenticare l'inquinamento elettromagnetico prodotto da talune indispensabili infrastrutture di servizio al volo). e) A questo si aggiunga il danno alla biosfera che l'incremento del trasporto aereo comporta, quando e' ormai coscienza comune la necessita' di ridurre l'attivita' aeronautica dal momento che i voli contribuiscono in rilevante misura al surriscaldamento del clima, che e' oggi a prima emergenza ambientale globale. f) Infine, realizzare questa nuova gigantesca nociva opera implichera' uno sperpero colossale di soldi pubblici, soldi pubblici che verrebbero distratti da un uso corretto a vantaggio di tutti i cittadini per essere invece spesi a beneficio di una ristretta cerchia di imprenditoria speculatrice, inquinante, distruttiva. * Democrazia e cittadinanza Tu sai anche bene, o dovresti sapere, che la cittadinanza di Viterbo e della provincia non ha avuto fin qui alcuna occasione di pronunciarsi, ed anzi e' soltanto per merito del comitato che si oppone al devastante mega-aeroporto se essa da pochi mesi a questa parte ha avuto la possibilita' di accedere ad un'informazione rigorosa e onesta (il comitato che si oppone al mega-aeroporto ha realizzato due partecipatissimi e qualificatissimi convegni di studi a Viterbo, ha realizzato e diffuso un opuscolo che ha raggiunto migliaia di cittadini, e attraverso un notiziario telematico e un sito raggiunge quotidianamente migliaia di persone). E sai anche bene, o dovresti sapere, che tanti consiglieri comunali dei comuni del viterbese per loro stessa ammissione hanno votato a comando mozioni "fotocopia" predisposte e trasmesse da dirigenti di partito provinciali, senza sapere cosa precisamente votavano perche' tenuti del tutto all'oscuro delle dimensioni reali e delle reali conseguenze della realizzazione di un devastante mega-aeroporto a Viterbo. E' significativo che da quando e' sorto il comitato che si oppone all'opera alcuni assessori, alcuni consiglieri, alcuni partiti politici abbiano mutato posizione ed espresso una esplicita opposizione al devastante mega-aeroporto, ammettendo candidamente che in passato non erano minimamente informati delle reali conseguenze dell'opera. E sai anche bene, o dovresti sapere, che da quando il comitato che si oppone al devastante mega-aeroporto ha iniziato una capillare opera di informazione, sensibilizzazione e mobilitazione della cittadinanza a Viterbo e' crescente il numero delle persone che si oppongono al devastante e nocivo mega-aeroporto. Prova ne e' che quando taluni propagandisti del devastante mega-aeroporto hanno tentato la prova di forza di raccogliere adesioni in piazza hanno avuto un risultato semplicemente meschino e ridicolo. Tutti sanno che e' il comitato che si oppone al devastante mega-aeroporto a promuovere quell'informazione onesta e adeguata che e' alla base del processo decisionale democratico; e' il comitato che si oppone al devastante mega-aeroporto ad impegnarsi perche' la cittadinanza possa conoscere, riflettere, discutere, esprimersi. Certi fautori dell'aeroporto hanno invece fatto una propaganda consapevolmente reticente e mistificante, e quindi palesemente e radicalmente ingannevole e antidemocratica. * Per Ciampino e per il Lazio Dovresti poi anche sapere che il comitato che si oppone al mega-aeroporto a Viterbo e' in contatto e collabora con i comitati di Ciampino; cosi' come e' in contatto e collabora con gli altri comitati e cittadini che a Frosinone, a Guidonia, a Latina si oppongono al devastante disegno di realizzare il terzo polo aeroportuale regionale. E dovresti sapere che cio' che occorre a Ciampino e' la riduzione drastica e immediata del trasporto aereo, non un suo ulteriore incremento, "ciampinizzando" un'altra citta' oggi per trovarsi di fronte alla stessa situazione non in una, ma in due citta' domani: la scelta da compiere non e' spostare, ma abolire i voli che superano una ragionevole soglia di tollerabilita' ambientale e sanitaria (attualmente a Ciampino superata di gran lunga). * Straordinarie, estese solidarieta' con il nostro impegno Cosi' come sai bene, o dovresti sapere, che a sostenere le ragioni del comitato che si oppone al mega-aeroporto ci sono alcuni dei piu' illustri scienziati italiani di prestigio internazionale, come Angelo Baracca, Virginio Bettini, Marcello Cini, Giorgio Cortellessa, Giuseppe Nascetti, Giorgio Nebbia. Ci sono autorevoli rappresentanti delle istituzioni, come il magistrato Ferdinando Imposimato, come la vicepresidente del Parlamento Europeo Luisa Morgantini, come altri dieci parlamentari europei: Vittorio Agnoletto, Vincenzo Aita, Giovanni Berlinguer, Giusto Catania, Giulietto Chiesa, Claudio Fava, Monica Frassoni, Sepp Kusstatscher, Roberto Musacchio, Pasqualina Napoletano, che hanno scritto al Ministro dei Trasporti affinche' il devastante mega-aeroporto non sia realizzato. Ci sono poi numerosi senatori e deputati al parlamento italiano, come Maurizio Acerbo, Angelo Bonelli, Salvatore Bonadonna, Paolo Cacciari, Salvatore Cannavo', Giovanna Capelli, Anna Donati, Rina Gagliardi, Haidi Giuliani, Salvatore Iacomino, Vladimir Luxuria, Francesco Martone, Lidia Menapace, Maria Cristina Perugia, Paolo Russo, Gianpaolo Silvestri, Massimiliano Smeriglio, Gino Sperandio, Tiziana Valpiana; molti dei quali hanno presentato interrogazioni parlamentari contro il devastante mega-aeroporto. Ci sono illustri scrittrici e saggiste come Dacia Maraini, Lea Melandri; altri cattedratici universitari come Rocco Altieri, Anna Bravo, Andrea Canevaro, Andrea Cozzo, Giovanna Fiume, Nella Ginatempo, Domenico Jervolino, Fulvio Cesare Manara, Raffaele Mantegazza, Arnaldo Nesti, Luigi Piccioni, Giuliano Pontara, Lorenzo Porta, Elena Pulcini, Claudio Riolo, Annamaria Rivera, Antonella Sapio, Giovanni Scotto, Sergio Tanzarella, Silvia Vegetti Finzi; fior di intellettuali come Maria D'Asaro, Franco Barbero, Valeria Borgia, Patrizia Caporossi, Augusto Cavadi, Chiara Cavallaro, Giancarla Codrignani, Paola Del Zoppo, Francesco De Notaris, Maria G. Di Rienzo, Daniele Gallo, Pupa Garribba, Giorgio Giannini, Federica Giardini, Angela Giuffrida, Letizia Lanza, Elena Liotta, Paola Mancinelli, Attilio Mangano, Arianna Marullo, Enzo Mazzi, Sara Michieletto, Elena Monguzzi, Daniela Musumeci, Diana Napoli, Nadia Neri, Helene Paraskeva', Sergio Paronetto, Francesco Pistolato, Rosangela Pesenti, Enrico Peyretti, Tiziana Plebani, Giovanna Providenti, Elio Rindone, Brunetto Salvarani, Bruno Segre, Paola Sessa, Renato Solmi, Giuseppe Tacconi. E ancora, prestigiosissime figure dell'impegno civile, sociale, educativo, umanitario come padre Alex Zanotelli, e come Normanna Albertini, Giacomo Alessandroni, Alessandro Ambrosin, Luciano Benini, Norma Bertullacelli, Carla Biavati, Liliana Boranga, Adriana Bottini, Elena Buccoliero, Paolo Buffoni, Giuseppe Burgio, Elisabetta Caravati, Tiziano Cardosi, Giovanni Colombo, Marinella Correggia, Leila Lisa D'Angelo, Riccardo Dello Sbarba, Emilio De Paolis, Gabriele De Veris, Giuliano Falco, Carlo Ferraris, Agnese Ginocchio, Dario Giocondi, Carlo Gubitosa, Pasquale Iannamorelli, Floriana Lipparini, Francesco Lo Cascio, Daniele Lugli, Luigi Malabarba, Maria Antonietta Malleo, Giovanni Mandorino, Nello Margiotta, Carla Mariani, Gian Marco Martignoni, Luca Martinelli, Raffaella Mendolia, Michele Meomartino, Carmine Miccoli, Maddalena Micotti, Luisa Mondo, Adriano Moratto, Beppe Pavan, Paola Pavese, Strato Petrucci, Enzo Piffer, Luciano Polverari, Anna Puglisi, Piercarlo Racca, Fabio Ragaini, Elio Romano, Carlo Ruta, Silvana Sacchi, Raffaello Saffioti, Luca Salvi, Antonia Sani, Umberto Santino, Giovanni Sarubbi, Eugenio Scardaccione, Anna Schgraffer, Silvano Tartarini, Tiziano Tissino, Amedeo Tosi, Mao Valpiana, Claudio Vedovelli, Marcello Vigli. E movimenti come il presidio permanente "No Dal Molin" di Vicenza, il congresso nazionale del Movimento Nonviolento. E questo elenco e' ovviamente parziale e provvisorio. * Una laida insolenza E sai anche bene, o dovresti sapere, che quel prestigioso parlamentare europeo ed illustre giornalista e saggista che proditoriamente insulti (in questo accodandoti a certi personaggi dell'estrema destra viterbese ripetutamente smascherati come mistificatori) e' conoscitore attento della situazione viterbese, ed e' stato tra l'altro autorevole relatore al convegno di studi promosso dal comitato che si oppone al devastante mega-aeroporto svoltosi a Viterbo il 18 ottobre scorso, con la partecipazione - tra gli altri relatori - del professor Giuseppe Nascetti, docente di Ecologia all'Universita' della Tuscia, e del presidente della Commissione trasporti della Regione Lazio, l'on. Enrico Luciani. * La mistificazione piu' penosa Infine, sai anche bene, ed e' veramente squallido che tu finga di non saperlo, che a promuovere la sensibilizzazione e la mobilitazione dei viterbesi onesti e solleciti del pubblico bene, come di tante autorevoli personalita' a livello nazionale, e' un comitato tra i cui animatori ci sono alcune delle persone piu' stimate tra i pubblici amministratori viterbesi emeriti come il professor Osvaldo Ercoli e il professor Alessandro Pizzi. E' evidente che tu hai finto di non saperlo. E' penoso che si scrivano parole menzognere sapendo di mentire. L'ignoranza sarebbe un'attenuante; mentire sapendo di mentire non ha attenuanti. * Un buon consiglio Caro amico, confido che riflettendo su queste cose tu voglia ripensare a quanto hai scritto, riconoscere di aver scritto parole non meditate, e prender di nuovo in mano la penna per fare pubblica ammenda. Un cordiale saluto dal tuo... 3. RASSEGNA STAMPA: MONICA LANFRANCO: IL CIELO NON E' UN'AUTOSTRADA [Dal quotidiano "Liberazione" del 16 settembre 2007, col titolo "Basta aeroporti il cielo non e' un'autostrada", l'occhiello "La protesta del comitato 'Coi piedi per terra' contro la costruzione di un nuovo scalo aereo a Viterbo" e il sommario "Il viaggio e' un'esperienza di conoscenza, e quindi riteniamo nocivi i ritmi di trasporto che idolatrano la massima velocita', ritmi e modalita' alienanti che si contrappongono alla costruzione di relazioni umane con i luoghi, le culture, le comunita', le persone: un viaggio lento e' meno inquinante e si impara di piu'". Monica Lanfranco, giornalista professionista, nata a Genova il 19 marzo 1959, vive a Genova; collabora con le testate delle donne "DWpress" e "Il paese delle donne"; ha fondato il trimestrale "Marea"; dirige il semestrale di formazione e cultura "IT - Interpretazioni tendenziose"; dal 1988 al 1994 ha curato l'Agendaottomarzo, libro/agenda che veniva accluso in edicola con il quotidiano "l'Unita'"; collabora con il quotidiano "Liberazione", i mensili "Il Gambero Rosso" e "Cucina e Salute"; e' socia fondatrice della societa' di formazione Chance. Nel 1988 ha scritto per l'editore PromoA Donne di sport; nel 1994 ha scritto per l'editore Solfanelli Parole per giovani donne - 18 femministe parlano alle ragazze d'oggi, ristampato in due edizioni. Per Solfanelli cura una collana di autrici di fantasy e fantascienza. Ha curato dal 1990 al 1996 l'ufficio stampa per il network europeo di donne "Women in decision making". Nel 1995 ha curato il libro Valvarenna: nonne madri figlie: un matriarcato imperfetto nelle foto di fine secolo (Microarts). Nel 1996 ha scritto con Silvia Neonato, Lotte da orbi: 1970 una rivolta (Erga): si tratta del primo testo di storia sociale e politica scritto anche in braille e disponibile in floppy disk utilizzabile anche dai non vedenti e rintracciabile anche in Internet. Nel 1996 ha scritto Storie di nascita: il segreto della partoriente (La Clessidra). Recentemente ha pubblicato due importanti volumi curati in collaborazione con Maria G. Di Rienzo: Donne disarmanti, Edizioni Intra Moenia, Napoli 2003; Senza velo. Donne nell'islam contro l'integralismo, Edizioni Intra Moenia, Napoli 2005. Cura e conduce corsi di formazione per gruppi di donne strutturati (politici, sindacali, scolastici) sulla storia del movimento delle donne e sulla comunicazione. Antonella Litta e' la portavoce del Comitato che si oppone alla realizzazione dell'aeroporto a Viterbo; svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi (in provincia di Viterbo). E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' nazionale ed internazionale. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente] Da Icaro in poi volare e' sempre stato un sogno, una aspirazione legata alla liberta', alla lotta contro la zavorra terrestre che inchioda il corpo, alla rivincita del potere della specie dominante umana sulla menomazione causata dall'essere, inesorabilmente, bipedi terrestri. Il fascino del volo si e' concretizzato nella forma di spostamento piu' potente, anche temibile, dell'aereo: veicolo in grado di abbattere in poco tempo le distanze, il mezzo aereo e' anche l'unico che promette l'estensione, per ora solo fantascientifica, della colonizzazione umana nell'universo; in passato volare e' stato un lusso riservato a pochi, qui sulla terra, ed oggi e' ventilato come una forma di democrazia grazie all'arrivo dei viaggi a basso costo, con il fiorire delle compagnie low cost che premono per la costruzione di nuovi scali per espandere il mercato. Il fenomeno allarmante della proliferazione di proposte di nuovi aeroporti e' supportato dalla filosofia "democratica" del tutto alla portata di tutti: vacanze, case, beni di un certo valore un tempo destinati a ceti piu' affluenti. E tutto cio' grazie al nuovo modello di business creato dalla societa' low cost e basato su un'offerta semplice ed economica, standardizzata ma anche personalizzata, e sull'eliminazione di tutti i costi e di tutti gli intermediari inutili fra imprese e consumatori. C'e' poi da aggiungere che il modello low cost e' all'insegna della fretta, del mordi e fuggi, ma in molti cominciano a obiettare. L'ultima protesta in ordine di tempo contro l'espansione degli scali aeroportuali e' quella inglese: nei giorni scorsi sei persone sono state ferite e 14 arrestate durante la protesta nelle vicinanze dell'aeroporto Heathrow di Londra di circa 1.400 attivisti che si opponevano all'allargamento dello scalo. Ma anche in Italia c'e' chi, tenacemente, i piedi li vuole tenere per terra, considerando che gli aerei sono gia' troppi nei nostri e negli altrui cieli, troppo vicini alle case, troppo invasivi, inquinanti e rumorosi, troppo insidiosi specie se proposti come soluzione economica e facile per abbreviare distanze e tempi. Siamo a Viterbo, e loro sono le donne e gli uomini del Comitato di opposizione all'aeroporto e per la riduzione del traffico aereo, che si e' dato come nome "Coi piedi per terra". Un ricchissimo sito pieno di materiali, www.coipiediperterra.org, rilanciato in internet anche dall'attivissima newsletter "La nonviolenza in cammino" fortemente voluta dal pacifista Peppe Sini, una continua ricerca di consensi che il Comitato chiede al mondo della societa' civile, dei movimenti, del mondo intellettuale e da parte di chiunque se la senta di condividere la loro lotta. Una lotta davvero difficile perche', come nel caso dell'alta velocita', non e' per nulla scontato che le persone capiscano i motivi dell'opposizione: come e perche' fermare il progresso, per quale motivo rinunciare all'accorciamento dei tempi, alla comodita' della rapidita' che abbatte i tempi e le distanze? Antonella Litta, portavoce del Comitato che si oppone alla realizzazione dell'aeroporto a Viterbo e' medica specialista in reumatologia ed ha condotto uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi. Lei non ha dubbi sull'urgenza del problema. "Il mio impegno e' connaturato alla scelta di essere medico: in quanto medico ti devi occupare dell'ambiente, se vuoi operare per la loro salute; gli esseri umani vivono nell'ambiente e la maggior parte delle malattie hanno origine dall'ambiente, quindi occuparsene e' un modo di fare medicina preventiva, di difendere il diritto alla salute, quel diritto di ogni persona che e' riconosciuto e sancito dall'art. 32 della Costituzione. L'Alto Lazio e' stato sottoposto ad aggressioni molto gravi dal punto di vista ambientale, basti pensare alle discariche abusive, sono molto preoccupata delle conseguenze di scelte nocive che vengono realizzate tenendo la popolazione al di fuori dei processi decisionali e all'oscuro delle conseguenze". Il tratto molto interessante della lotta del Comitato "Coi piedi per terra" e' che la sua ricerca di sostegno e consenso attraverso una analisi non solo economico/politica, ma anche etica e strettamente legata al senso del limite e del rispetto delle risorse ha attratto reazioni e dichiarazioni che solo in parte sono proclami politici, o teorici (per carita' importanti ma poco personali ed emotivamente coinvolgenti), e la maggior parte sono di taglio estremamente poetico e personale. Cosi' nel sito scrive la storica femminista Tiziana Plebani: "Ridateci il cielo trapunto di sole stelle. Vi sembra una richiesta troppo semplice o ridicola da opporre alla costruzione di un nuovo aeroporto? Le sere scorse, in montagna, la' dove l'inquinamento luminoso concede una tregua al buio, cercavamo l'orsa maggiore e le altre costellazioni sperando di essere sorpresi dallo spettacolo delle stelle comete. Ma quante emozioni venivano stroncate sul nascere perche' il punto del cielo che si illuminava improvvisamente si rivelava la scia di un aereo e poi ancora di un altro e un altro. Guardate il cielo in queste notti d'estate, guardate cosa ne hanno fatto, cosa ne abbiamo fatto: un'autostrada. Il cielo stellato e' un limite e un bisogno. Impariamo nuovamente, come un bambino dalla madre, a camminare lentamente e a lasciare il cielo alle stelle". Oppure Silvia Vegetti Finzi, psicoterapeuta e saggista: "Avete tutta la mia solidarieta', non in astratto ma come nonna di un nipotino di cinque anni che l'inverno scorso e' stato colpito da ben sei broncopolmoniti da inquinamento. Malattie che hanno richiesto due ricoveri ospedalieri, esperienze difficili da affrontare alla sua eta'. Vediamo (nonni e genitori) avvicinarsi l'inverno con angoscia. Abitiamo a Milano dove quasi tutti i giorni le centraline hanno segnato indici di smog, comprese le famigerate polveri sottili, quattro volte superiori al livello di guardia. A questo punto credo che ogni iniziativa inquinante - e un aeroporto e' tra le peggiori - sia da condannare come attentato all'umanita'. Spero che la vostra coraggiosa battaglia abbia successo. Piu' tempo alla vita e meno agli affari!". Qualcuno nel sito ha voluto ricordare anche una riflessione di Brecht: "Generale, l'uomo fa di tutto. Puo' volare e puo' uccidere. Ma ha un difetto: puo' pensare". Antonella Litta e' convinta che accanto alla lotta contro nuovi scali si debba affiancare un profondo lavoro sugli stili di vita: "Ci interessa condividere la riflessione sul viaggiare come esperienza di conoscenza, e quindi riteniamo nocivi i ritmi di trasporto che idolatrano la massima velocita' (la cui pericolosita' e' sotto gli occhi di tutti), ritmi e modalita' alienanti che si contrappongono alla conoscenza e quindi alla costruzione di relazioni umane con i luoghi, le culture, le comunita', le persone: un viaggio lento e' meno inquinante e si impara di piu'; viaggiare non e' solo spostare un corpo fisico nello spazio". 4. RIFLESSIONE. I VITERBESI ONESTI E INFORMATI RINGRAZIANO IL PROFESSOR MERCALLI [Riproponiamo il seguente comunicato del comitato dal titolo "I viterbesi onesti e informati ringraziano il professor Mercalli per aver rivelato nella trasmissione televisiva 'Che tempo che fa' la verita' sul mega-aeroporto per voli low cost a Viterbo che devasterebbe l'area termale del Bulicame", gia' apparso nelle "Notizie minime della nonviolenza in cammino"] Il comitato che si oppone alla realizzazione a Viterbo di un mega-aeroporto e che s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, ringrazia il professor Luca Mercalli, autorevole climatologo e presidente della Societa' Meteorologica Italiana (la maggiore associazione nazionale del settore delle scienze dell'atmosfera), e la trasmissione televisiva "Che tempo che fa", per aver fatto sapere a tanti telespettatori la verita' sul progetto di realizzare a Viterbo un mega-aeroporto per voli low cost che devasterebbe rilevanti beni ambientali e culturali, come l'area termale del Bulicame, fondamentale ricchezza naturalistica, storico-culturale, sociale e terapeutica della citta', ricordata gia' da Dante nella Divina commedia. Finalmente anche attraverso la televisione pubblica viene rivelato quello che tutti i viterbesi coscienti sanno, e che invece una lobby politico-affaristica e i suoi interessati o insipienti e ignari propagandisti cercano di tener nascosto cosi' ingannando i cittadini; e precisamente che la realizzazione della distruttiva e dissennata opera aeroportuale costituirebbe un danno immenso: un danno per la salute dei cittadini, un danno per le ricchezze ambientali e culturali, un danno per le autentiche vocazioni produttive del territorio, un danno per il pubblico erario e per la comunita' italiana tutta a causa della distrazione di ingenti fondi pubblici per un'opera speculativa e nociva quando invece occorrerebbe utilizzare il pubblico denaro per potenziare le ferrovie e i servizi a beneficio di tutti i cittadini. * Che la tracotante lobby politico-affaristica che propugna il mega-aeroporto per proprio tornaconto e i suoi propagandisti insipienti o interessati perdano la testa e passino ancora una volta agli insulti e ad ulteriori ridicole e grottesche mistificazioni e' sintomatico del loro modo di condursi e conferma come si siano sentiti ancora una volta smascherati. Noi, come tutti i viterbesi onesti e informati, solleciti del pubblico bene, impegnati per il diritto alla salute, per l'ambiente, per la legalita' e la democrazia, per la difesa della biosfera, siamo grati al professor Mercalli, ed invitiamo ancora una volta tutte le istituzioni e tutti i cittadini al massimo impegno affinche' il mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" non sia realizzato, ne' a Viterbo ne' altrove, e che anzi si proceda all'immediata e drastica riduzione dei voli, nel Lazio come ovunque. 5. RASSEGNA STAMPA. MARINELLA CORREGGIA: CHI TROPPO VOLA... (2004) [Dal quotidiano "Il manifesto" del 14 ottobre 2004, col titolo "Chi troppo vola... non si ambienta". Marinella Correggia e' nata a Rocca d'Arazzo in provincia di Asti; scrittrice e giornalista free lance particolarmente attenta ai temi dell'ambiente, della pace, dei diritti umani, della solidarieta', della nonviolenza; e' stata in Iraq, Afghanistan, Pakistan, Serbia, Bosnia, Bangladesh, Nepal, India, Vietnam, Sri Lanka e Burundi; si e' occupata di campagne animaliste e vegetariane, di assistenza a prigionieri politici e condannati a morte, di commercio equo e di azioni contro la guerra; si e' dedicata allo studio delle disuguaglianze e del "sottosviluppo"; ha scritto molto articoli e dossier sui modelli agroalimentari nel mondo e sull'uso delle risorse; ha fatto parte del comitato progetti di Ctm (Commercio Equo e Solidale); e' stata il focal point per l'Italia delle rete "Global Unger Alliance"; collabora con diverse testate tra cui "il manifesto", e' autrice di numerosi libri, e' attivista della campagna europea contro l'impatto climatico e ambientale dell'aviazione. Tra le opere di Marinella Correggia: Ago e scalpello: artigiani e materie del mondo, Ctm, 1997; Altroartigianato in Centroamerica, Sonda, 1997; Altroartigianato in Asia, Sonda, 1998; Manuale pratico di ecologia quotidiana, Mondadori, 2000; Addio alle carni, Lav, 2001; Cucina vegetariana dal Sud del mondo, Sonda, 2002; Si ferma una bomba in volo? L'utopia pacifista a Baghdad, Terre di mezzo, 2003; Diventare come balsami. Per ridurre la sofferenza del mondo: azioni etiche ed ecologiche nella vita quotidiana, Sonda, 2004; Vita sobria. Scritti tolstoiani e consigli pratici, Qualevita, 2004; Il balcone dell'indipendenza. Un infinito minimo, Nuovi Equilibri, 2006; (a cura di), Cambieresti? La sfida di mille famiglie alla societa' dei consumi, Altra Economia, 2006; Week Ender 2. Alla scoperta dell'Italia in un fine settimana di turismo responsabile, Terre di Mezzo, 2007. La rivoluzione dei dettagli, Feltrinelli, Milano 2007] Voli aerei e aeroporti si espandono e gli ambientalisti britannici se ne preoccupano assai. L'8 ottobre scorso e' partita a Londra la campagna contro il dilagare di questo mezzo di trasporto, causa da solo del 6% dell'effetto serra totale (e si prevede di arrivare all'8-10% nel 2025) nonche' di un pesante inquinamento atmosferico e acustico. L'iniziativa vede schierati Friends of the Earth, Greenpeace, People and the Planet, Rising Tide, Transport 2000 e gruppi di protesta locale come Hacan Clearskies e l'Airport No-Expansion di Swansea. Queste organizzazioni, leggiamo su www.transport2000.org, hanno annunciato una protesta in tutto il paese, se il governo continuera' a sostenere il traffico aereo e l'apertura o l'ampliamento degli aeroporti esistenti. La sensibilizzazione intende coinvolgere gruppi e cittadini in tutto il paese, proponendo campagne locali e azioni dirette nonviolente. La riflessione sul troppo volare non e' nemmeno iniziata in Italia, mentre va avanti da anni in Gran Bretagna e altri paesi nordici. Nel 2000 partiva la campagna di Friends of the Earth "Giusto prezzo per il trasporto aereo" che sottolineava l'ingiusto privilegio goduto dagli aerei grazie all'assenza di qualsivoglia tassa sul kerosene. Da allora in sede internazionale non e' stato preso alcun provvedimento, malgrado gli allarmi degli esperti dell'Ipcc (Intergovernmental Panel on Climate Change) dell'Onu e i tentativi della Commissione europea di applicare forme di tassazione. Nel dicembre scorso il governo Blair ha pubblicato l'Aviation White Paper, Libro bianco sull'aviazione (civile). Fra le sue previsioni, una quasi triplicazione dei passeggeri volanti nei prossimi trent'anni, dunque la messa in cantiere di nuove piste e nuovi scali. Gli ambientalisti sfidano il primo ministro a rispettare le sue promesse di lotta contro il riscaldamento globale del pianeta. Spiega Stephen Joseph, direttore di Transport 2000: "Un sistema sostenibile di trasporti non puo' prevedere un aumento degli aeroporti e dei voli. Il governo dovrebbe concentrare i propri sforzi nel fornire al paese un sistema di ottimi treni e bus e promuovere la sostituzione dei voli su brevi e medie distanze con treni veloci. Non si puo' continuare a foraggiare pubblicamente l'aviazione civile con gli enormi sgravi fiscali di cui gode oggi". Gli organizzatori della campagna prevedono un numero elevato di adesioni, soprattutto da parte delle ormai molte comunita' afflitte dal traffico aereo. La situazione internazionale dei voli aerei e' di quelle a circolo vizioso. Infatti, in assenza di accordi europei o mondiali per una carbon tax (tassa ambientale, applicata finora solo in Norvegia sui voli interni) o per altre forme disincentivanti, e' ovvio che i bassi prezzi fanno lievitare la domanda e quest'ultima reca con se' piu' voli e piu' aeroporti. Anche perche' non sono pochi a fare come quella deputata verde tedesca che, dopo un veemente intervento sull'insostenibilita' del volare, fu pizzicata in aeroporto a imbarcarsi sul volo per una vicina citta' (l'alternativa erano tre ore e mezza di treno). Anche gli affollati incontri planetari ambientalisti e altermondialisti hanno come ricaduta da tutti trascurata i voli, tanti voli; forse l'argomento verra' fuori al prossimo European Social Forum, proprio a Londra. Qualcuno se ne accorse anche a Johannesburg (vertice mondiale sull'ambiente, estate 2002) e provo' a calcolare l'inquinamento climatico provocato dalle decine di migliaia di partecipanti. Chi vuole misurare l'impatto pro capite in termini di Co2 di un determinato tragitto aereo puo' andare sul sito www.chooseclimate.org. Per scoprire che con un viaggio Roma-Jakarta e ritorno, ad esempio, si esaurirebbe la quota sostenibile totale di emissioni annue (compreso il cibo, gli altri trasporti e l'energia domestica) a cui ciascun umano del pianeta avrebbe diritto se il mondo fosse "socialmente ed ecologicamente giusto". Ovviamente, i poveri non volano mai, lasciando il posto ai privilegiati. 6. RASSEGNA STAMPA. MARINELLA CORREGGIA: INNOVAZIONE FRUGALE (2006) [Dal quotidiano "il manifesto" del 23 novembre 2006, col titolo "I vantaggi dell'innovazione frugale"] "Non si tratta di vivere tutti allo stesso modo, in questo mondo, ma che il contributo di ogni essere umano all'inquinamento sia equamente distribuito, e il minore possibile. E' anormale che certe parti del mondo consumino e inquinino venti volte piu' di altre". Dunque queste parti devono passare a un sistema economico decrescente, ancora da inventare. E qui entra il concetto di "innovazione frugale", elaborato in un dossier per il mensile francese "Silente", scritto dallo studioso e praticante della decrescita Francois Schneider. Gran parte della corsa sfrenata ai consumi che ci fa rimanere nell'ottica della crescita viene dal fatto che l'industria continua a innovare giusto per vendere di piu'. Occorre invece pensare a modelli di innovazione che vadano verso un minor consumo: appunto, l'innovazione frugale. Siamo a una tale situazione di pericolo che dovrebbe apparire liberatorio porre limiti a quelle tecnologie che riducono il nostro vero benessere e quello del pianeta. L'innovazione frugale puo' declinarsi a tutti i livelli: personale, locale, regionale, nazionale e globale. E a tutti i livelli implica la ricerca di informazioni e dati e la loro divulgazione al maggior numero possibile di persone. L'autore propone quattro piste per l'innovazione frugale. La prima e' rifiutare quelle tecnologie che non possono essere riformate per il loro vizio intrinseco: energia nucleare, armamenti, ogm, nanotecnologie, clonazione. La seconda innovazione frugale e' ridurre altre tecnologie: in primo luogo il trio auto-aereo-tv, generatore di grandi ricadute e implicazioni. Se si riesce a uscirne, in massa, cio' apre inaudite frontiere verso la frugalita'. Mettere in discussione la devastante automobile, ad esempio, "destabilizza" i centri commerciali, gli spostamenti superflui, lo spezzettamento delle attivita'. E del resto, "se si e' per l'ecologia e l'equita', l'auto individuale non e' possibile"; serve per i casi di urgenza, medici, per gli incendi, non certo per la quotidianita'. Quanto all'aereo, cosi' pesante per il clima e in tale crescita, esso fa percorrere migliaia di chilometri per viaggi meteora, non certo di vera conoscenza; ridurre, ridurre. E la tv individuale? Responsabile com'e' della diffusione della pubblicita' e della passivita', si tratta di allontanarla dal nucleo delle nostre vite, e - politicamente - di ristabilire un controllo civico sui suoi contenuti. E poi le case: in Francia, cinque milioni sono vuote, mentre tanti dormono per strada; si dovra' un giorno osar toccare la proprieta' privata (requisizioni, affitti obbligatori) e come in Galles mettersi a discutere sulle seconde case (sostituibili dallo scambio). Nell'alimentazione, molte buone ragioni inducono a ridurre al massimo i prodotti animali, procedendo verso l'abolizione degli allevamenti intensivi. E i gadget da ridurre, quanti sono? Non basta un solo telefono anziche' uno al lavoro, uno a casa e diversi cellulari? Poi, i forni a microonde, gli ascensori bloccamuscoli, e perfino i frigoriferi in inverno... La terza innovazione frugale e' mettere dei limiti a certe tecnologie. Limiti alla velocita' (e ai consumi di carburante e di vite); limiti alla capacita' di carico delle strade; limiti alle necessita' di spostamenti trasformando i quartieri urbani e perfino le campagne in centri polifunzionali. Occorre una nuova localizzazione; l'Organizzazione mondiale del commercio (Omc) va sostituita dall'Organizzazione mondiale della localizzazione (Oml). Sfavorire le tecnologie piu' pesanti imponendo delle ecotasse. Porre dei limiti alle estrazioni di materie prime, riducendole di anno in anno (una misura che si puo' applicare a livello personale come locale, regionale, mondiale). La quarta innovazione frugale e' sviluppare alternative. Per lo sviluppo... della decrescita. Il futuro dovrebbe prevedere un maggiore uso dell'energia umana la' dove - come in Occidente - se ne usa sempre meno: la bicicletta, ecologica e salutare, ma anche certi manodomestici. E la tv? A livello locale e' conviviale avere tv di quartiere o di villaggio, cosi' come cinema di quartiere o di villaggio. In effetti la condivisione dei beni (anche delle lavatrici, e ovviamente dei mezzi di trasporto) e' da favorire, perche' permette di ridurre la produzione a parita' di servizio e fa comunita'. I sistemi frugali pero' devono essere gradevoli e richiedere meno sforzo degli altri. Per dire: anche la toilette che fa il compost (e dunque produce fertilita' anziche' inquinare, una antica geniale invenzione da recuperare) deve essere piu' confortevole e bella del noto e tristo wc. E cosi' le piste ciclabili, o il vuoto a rendere. Ovviamente, consumando meno e dunque producendo meno, si dovra' ridurre e ridistribuire il tempo di lavoro remunerato. 7. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE ALL'AEROPORTO DI VITERBO Per informazioni e contatti: Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la riduzione del trasporto aereo: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it =================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 54 del 24 novembre 2007 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). 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