Coi piedi per terra. 50



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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 50 del 16 novembre 2007

In questo numero:
1. Un messaggio di saluto al congresso regionale di Legambiente del Lazio
2. Un appello ai giovani dell'Alto Lazio
3. Il 4 dicembre un convegno a Viterbo
4. Per contattare il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo

1. RIFLESSIONE. UN MESSAGGIO DI SALUTO AL CONGRESSO REGIONALE DI LEGAMBIENTE
DEL LAZIO
[Riportiamo il messaggio di saluto del comitato che si oppone all'aeroporto
di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo al congresso
regionale di Legambiente del Lazio che si terra' il 17-18 novembre a Roma,
dal titolo "Difendere l'ambiente per difendere la salute e i diritti umani
di tutti gli esseri umani. Ridurre il trasporto aereo e' necessario e
urgente"]

Cari amici,
inviamo un affettuoso saluto al vostro congresso regionale che si tiene a
Roma il 17-18 novembre, al quale del resto interverra' personalmente la
portavoce del nostro comitato.
Come comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la
riduzione del trasporto aereo sentiamo una profonda affinita' con le
storiche lotte e le peculiari iniziative dell'ambientalismo scientifico e
dei movimenti ecologisti, ai quali peraltro molti di noi appartengono.
*
In questi giorni
In questi giorni nell'arcipelago ambientalista si e' ricordata la vittoria
referendaria di vent'anni fa contro il nucleare; nel nostro comitato sono
impegnate oggi molte persone che furono tra la meta' degli anni '70 e lungo
tutti gli anni '80 tra le principali animatrici del movimento antinucleare,
dato che Montalto di Castro fu il principale teatro di quel confronto tra
l'irresponsabilita' nuclearista e il movimento che si opponeva all'opzione
atomica.
In questi giorni, dopo la conferenza nazionale sui mutamenti climatici e
dopo l'attribuzione del Premio Nobel per la pace ad Al Gore e all'Ipcc in
ragione del loro impegno per contrastare il surriscaldamento del clima, vi
e' una rinnovata attenzione su questa che e' la principale emergenza
planetaria odierna; fin dall'inizio il nostro comitato ha posto al centro
delle ragioni del nostro impegno la questione del surriscaldamento climatico
come decisiva e dirimente, tale per cui il trasporto aereo, che contribuisce
in ingente misura all'effetto serra, va drasticamente ed immediatamente
ridotto e non incrementato.
In questi giorni si dicono sovente cose non meditate, strumentali e fin
inquietanti sul tema del diritto alla sicurezza; il nostro comitato crede
che per ottenere sicurezza occorrono responsabilita', legalita' e
solidarieta', e quindi scelte di giustizia e di condivisione, di rispetto
della biosfera e dei diritti umani di tutti gli esseri umani, ed anche per
questo si impegna con profonda convinzione per la riduzione drastica e
immediata del trasporto aereo, e quindi a maggior ragione contro nuove
devastazioni ambientali e nuovi enormi danni alla salute delle persone che
l'incremento del traffico aereo implica.
*
Liberare Ciampino, non devastare altre citta'
Come sapete ci opponiamo fermamente alla realizzazione di un terzo
mega-aeroporto per voli low cost nel Lazio.
Ci opponiamo a Viterbo: poiche' oltre al contributo all'inquinamento
atmosferico e all'effetto serra che ogni incremento del trasporto aereo
comporta, la realizzazione di un mega-aeroporto qui implicherebbe:
1. un ulteriore aggravamento dell'avvelenamento dell'aria che respiriamo, in
una provincia gia' gravata dalle emissioni del polo energetico
Civitavecchia-Montalto;
2. la devastazione dell'area termale del Bulicame: un bene naturalistico,
storico-culturale, sociale e terapeutico, di fondamentale importanza;
3. un pesantissimo inquinamento acustico in molto popolosi quartieri della
citta'.
Come abbiamo piu' volte affermato Viterbo ha bisogno di ben altro: del
potenziamento delle ferrovie, della difesa e valorizzazione dei beni
ambientali e culturali e delle vocazioni produttive del territorio.
Ma ci opponiamo in tutto il Lazio: perche' ovunque un mega-aeroporto sarebbe
una sciagura, in tutti i posti ipotizzati dalla lobby politico-affaristica
che propugna la dissennata opera l'impatto ambientale e sanitario sarebbe
disastroso.
Quello che occorre nel Lazio innanzitutto e' ridurre subito e drasticamente
i voli su Ciampino. Non spostarli altrove, bensi' ridurli e basta, abolirli
e basta. Ridurli drasticamente e cessare di favoreggiare e foraggiare
compagnie aeree che non rispettano le leggi italiane e che si arricchiscono
a danno della popolazione.
Nel Lazio, come ovunque, e' necessario sostenere un modello di mobilita'
sostenibile, a vantaggio della popolazione e del territorio e non a danno
dell'una e dell'altro. Nel Lazio occorre in primo luogo potenziare il
trasporto pubblico locale e la rete ferroviaria; e nelle aree urbane
incentivare l'uso della bicicletta e pedonalizzare i centri abitati quanto
piu' possibile. Un modello di mobilita' sostenibile che sia coerente con un
modello di sviluppo autocentrato con tecnologie appropriate. Un modello di
mobilita' che contribuisca a ridurre un inquinamento che sta portando al
collasso la biosfera.
*
Un impegno comune
Tutte le associazioni ambientaliste, e quindi anche Legambiente, in quanto
tali sono o dovrebbero essere impegnate per la riduzione dell'effetto serra,
per una mobilita' responsabile e sostenibile, in difesa degli ecosistemi
locali e di quello planetario; ne consegue che contiamo sull'aiuto di tutte
le associazioni ambientaliste, e quindi anche Legambiente, affinche' il
nocivo e devastante trasporto aereo sia non incrementato ma ridotto;
affinche' Ciampino sia liberata subito da una quota consistente del traffico
aereo che sta avvelenando la citta' e i cittadini; affinche' la sciagurata e
dissennata ipotesi di un terzo mega-aeroporto per voli low cost nel Lazio
sia definitivamente respinta da un impegno persuaso e corale delle
popolazioni e delle istituzioni in difesa del diritto alla salute, a un
ambiente vivibile, a una democrazia autentica, sollecita del pubblico bene,
sollecita dei beni comuni, inveratrice dei diritti di tutti.
Buon lavoro.
Il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la
riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della
democrazia, dei diritti di tutti
Viterbo, 15 novembre 2007
*
Alleghiamo la nostra lettera al Ministro dei Trasporti dell'8 settembre 2007
Egregio Ministro,
le scriviamo come cittadini residenti nel viterbese e come rappresentanti di
movimenti e strutture che si impegnano in difesa dell'ambiente, della
qualita' della vita, della civile convivenza, della legalita', dei diritti
umani di tutti gli esseri umani.
Siamo molto preoccupati della prospettiva che a Viterbo si realizzi un
aeroporto per voli low cost come terzo polo aeroportuale laziale e ci sembra
necessario informarla che l'eventuale realizzazione di questa grande opera
avrebbe conseguenze disastrose.
Ma procediamo per ordine.
*
1. Ridurre e non incrementare il trasporto aereo
Da tempo si sente parlare del progetto di incrementare anziche' ridurre il
trasporto aereo e le basi aeroportuali ad esso intese nel territorio
laziale.
Crediamo che sia un grave errore: il trasporto aereo deve essere ridotto e
non aumentato:
- deve essere ridotto perche' contribuisce notevolmente al surriscaldamento
del clima, la piu' grave emergenza ambientale planetaria che occorre
fronteggiare con urgenti ed energici provvedimenti;
- deve essere ridotto perche' fortemente inquinante e dannoso per la salute,
sia per l'inquinamento provocato dalle emissioni nocive, sia per
l'inquinamento acustico delle aree nelle vicinanze degli aeroporti;
- deve essere ridotto perche' insostenibilmente energivoro,
incomparabilmente piu' di altre forme di mobilita';
- deve essere ridotto perche' antieconomico, ed assai costoso per il
pubblico erario che lo sostiene fortemente sia con finanziamenti diretti sia
concedendo alle compagnie aeree agevolazioni e fin esenzioni fiscali
semplicemente scandalose.
Ricapitolando: deve essere ridotto perche' e' necessario limitare i danni
che provoca alla biosfera, agli ecosistemi locali, alle persone,
all'economia e alle finanze dello stato.
*
2. Un disastro ecologico, sanitario ed economico a Viterbo
La proposta di realizzare a Viterbo un aeroporto per voli low cost per il
turismo "mordi e  fuggi" per Roma e' semplicemente insensata:
- perche' anche se si realizzasse a Viterbo l'infrastruttura a tal fine, poi
da Viterbo per Roma sarebbe necessario un viaggio in treno di due ore - dato
che una classe politica ed amministrativa a dir poco evidentemente
inadeguata si e' nel corso degli anni disinteressata della rete ferroviaria,
col risultato che la linea Civitavecchia-Capranica-Orte e' chiusa, e tanto
quella Viterbo-Orte quanto quella Viterbo-Capranica-Roma hanno tempi di
percorrenza biblici;
- perche' devasterebbe col suo impatto un'area di grande pregio ambientale,
storico, culturale, sociale ed economico: l'area delle terme e del Bulicame
che costituisce per Viterbo un irrinunciabile elemento di identita'
storico-culturale e un fondamentale bene ambientale e socio-economico;
- perche' colpirebbe interi popolosi quartieri della citta' con un
inquinamento acustico gravissimo tale da rendere invivibile la quotidianita'
di decine di migliaia di residenti;
- perche' danneggerebbe irreversibilmente i beni culturali e ambientali e le
vocazioni produttive del viterbese e la qualita' della vita di molti
cittadini che vi abitano;
- perche' provocherebbe un ulteriore aggravamento dell'aggressione al
territorio altolaziale da parte di un devastante modello di sviluppo fondato
sulle servitu' e la speculazione: l'alto Lazio ha gia' subito e subisce le
nocive, pesanti conseguenze di servitu' energetiche e militari, di grandi
opere insensate, di speculazioni edilizie dissennate, di discariche
illegali, della penetrazione dei poteri criminali a questi "affari"
connessa.
*
3. Per Viterbo
Viterbo ha bisogno di ben altro:
- ha bisogno di un deciso potenziamento delle ferrovie per i pendolari e per
il commercio: affinche' sia finalmente garantito un adeguato collegamento
tra Viterbo e Civitavecchia, Viterbo e Orte, Viterbo e Roma;
- ha bisogno della difesa e valorizzazione dei beni ambientali e culturali;
- ha bisogno di sostegno alle sue reali vocazioni produttive: l'agricoltura
di qualita', il turismo di qualita', il termalismo sociale, l'alta
formazione e la ricerca in campo agrario, forestale, ambientale,
archeologico, storico e artistico.
*
4. Ma anche per Frosinone e per Latina
Ma non sono accettabili neanche le ipotesi di realizzare a Frosinone o a
Latina il cosiddetto "terzo polo aeroportuale del Lazio" per il turismo low
cost "mordi e fuggi" diretto a Roma.
In ambedue i siti indicati da proponenti avventati e' evidente infatti che
sussistono rilevanti elementi ostativi che naturalmente non e' questa la
sede per illustrare, sia pur riassuntivamente.
*
5. Per Ciampino
E' necessario e urgente dal nostro punto di vista ridurre il trasporto
aereo, anche ed in primo luogo per rendere meno invivibile la situazione di
gravissimo danno che tuttora subisce la popolazione di Ciampino e delle aree
limitrofe: una situazione inammissibile, ampiamente documentata sotto ogni
profilo; ed ai cittadini di Campino va naturalmente la nostra piena
solidarieta', e il nostro pieno sostegno alle loro legittime richieste.
*
6. Rinunciare al terzo polo aeroportuale laziale
Si tratta quindi, a nostro parere, di rinunciare ad inseguire il sogno di
una proliferazione di aeroporti; di rinunciare a incentivare un turismo
"mordi e fuggi" consumista, antieducativo e dagli effetti distruttivi; e di
promuovere invece una mobilita' adeguata, un turismo consapevole e
responsabile, accessibile a tutti, coerente con le finalita' di apprezzare i
beni culturali e ambientali e di fare esperienze umane significative.
*
7. Tutelare i lavoratori
Non solo: le segnaliamo anche che - come e' ampiamente documentato - le
compagnie low cost sovente hanno condotte antisindacali, e che quindi deve
essere preoccupazione dei pubblici poteri tutelare i diritti dei lavoratori
e garantire l'osservanza delle leggi.
La condotta antisindacale di talune compagnie low cost rivela anche come
esse non promuovano occupazione stabile e qualificata, ma forme di
precariato e di lavoro sottoposto a meccanismi di pressione ai limiti del
ricatto.
*
8. Rispettare la legge
Le chiediamo di impedire che si realizzi un mega-aeroporto in assenza del
pieno espletamento della Valutazione d'impatto ambientale cosi' come
previsto dalla legislazione vigente.
Non e' stata fin qui mai resa di pubblico dominio una progettualita'
adeguata, complessiva, ostensibile, sulla quale potesse esercitarsi quella
procedura che la normativa sulla Valutazione d'impatto ambientale
esplicitamente prevede.
Non vorremmo che in questa vicenda si procedesse a colpi di "fatti compiuti"
o col classico squallido metodo di eludere un esame complessivo fingendo che
si procede solo a parziali interventi che nell'insieme configurano una
grande opera ma che singola realizzazione per singola realizzazione possono
apparire come opere non rilevanti e quindi non rientranti nei vincoli
legislativi che alle grandi opere sono posti.
Le chiediamo di far rispettare le leggi a tutela dell'ambiente, dei beni
culturali, della salute e dei diritti dei cittadini; le procedure
amministrative e i vincoli urbanistici e territoriali; la normativa locale,
nazionale ed europea.
Le chiediamo di vigilare e di essere inflessibile nel far valere l'obbligo
del pieno rispetto della legge e nel contrastare ogni eventuale illecito
affarismo e ogni eventuale operazione speculativa che possa essersi data o
essere in divenire.
Le chiediamo altresi' una verifica sugli atti gia' compiuti dagli enti
locali, sui finanziamenti eventualmente gia' stanziati, o anche erogati, o
addirittura utilizzati per opere connesse alla realizzazione di un aeroporto
per voli low cost per il quale a tutt'oggi manca finanche un'adeguata
progettazione e un'adeguata verifica di compatibilita' con quanto dalle
leggi disposto.
*
9. Significative adesioni al nostro appello
Le segnaliamo infine che all'appello promosso dal Comitato che si oppone
all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo
sono gia' pervenute numerosissime dichiarazioni di attenzione, sostegno e
adesione, tra cui quelle graditissime del magistrato Ferdinando Imposimato;
di scienziati come Angelo Baracca, Virginio Bettini, Giorgio Cortellessa,
Marcello Cini, Giorgio Nebbia; di altri cattedratici universitari come Rocco
Altieri, Andrea Canevaro, Domenico Jervolino, Raffaele Mantegazza, Arnaldo
Nesti, Luigi Piccioni, Giuliano Pontara, Elena Pulcini, Silvia Vegetti
Finzi; di scrittrici e saggiste come Dacia Maraini e Lea Melandri; di
intellettuali come Giancarla Codrignani, Enrico Peyretti, Bruno Segre,
Renato Solmi; di personalita' della vita civile e dell'impegno sociale ed
educativo come Marinella Correggia, Pasquale Iannamorelli, Daniele Lugli,
Luigi Malabarba, Anna Puglisi, Umberto Santino, Mao Valpiana, e ancora di
vari parlamentari europei, senatori e deputati al parlamento italiano,
consiglieri regionali del Lazio.
*
10. Una richiesta di incontro
Siamo infine a chiederle un incontro per poterle meglio illustrare quanto
succintamente descritto nella presente lettera.
*
Restiamo a sua disposizione per ogni ulteriore chiarimento e confidiamo
nella possibilita' di incontrarla al piu' presto.
Ringraziandola per l'attenzione, voglia gradire cordiali saluti ed auguri di
buon lavoro.

2. APPELLI. UN APPELLO AI GIOVANI DELL'ALTO LAZIO
[Riportiamo il seguente appello diffuso il 14 novembre 2007 dal comitato che
si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del
trasporto aereo]

Vostro e' il futuro.
Vorremmo che questa terra, la nostra casa comune, vi venisse consegnata
dalle nostre generazioni ancora vivibile, ancora ricca di tutti i suoi
preziosi beni naturali ed artistici, ambientali e culturali, di tutte le sue
generose risorse, le sue grandi bellezze, affinche' possa la vostra essere
una vita serena e felice.
Per questo ci stiamo battendo contro la barbarie che devastando l'ambiente
distrugge la nostra casa comune.
Per questo stiamo lottando in difesa del diritto alla salute, alla
sicurezza, al benessere, per ogni persona nessuna esclusa.
Per questo ci stiamo impegnando contro lo sciagurato e dissennato progetto
di realizzare a Viterbo un mega-aeroporto che devasterebbe l'area del
Bulicame, aggredirebbe la salute dei cittadini con l'inquinamento
atmosferico ed acustico, provocherebbe un immenso sperpero di soldi pubblici
per fare un danno immenso a tutti i viterbesi.
Per questo stiamo contrastando i nuovi attila e gli speculatori di sempre.
Per questo chiediamo il vostro aiuto per difendere Viterbo, e non solo
Viterbo: per difendere la biosfera dal surriscaldamento climatico cui
l'incremento del trasporto aereo contribuisce in ingente misura; per
difendere tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.

3. INIZIATIVE. IL 4 DICEMBRE UN CONVEGNO A VITERBO
[Riportiamo il seguente comunicato del comitato dal titolo "Il 4 dicembre un
convegno a Viterbo sulle emergenze ambientali e sanitarie nell'Alto Lazio.
Scienziati, medici, giuristi, magistrati, pubblici amministratori, movimenti
della societa' civile in difesa del diritto alla salute e dell'ambiente. Il
programma di massima del convegno".
Giuseppe Nascetti e' professore ordinario di Ecologia all'Universita' della
Tuscia (Viterbo). Dal sito della Societa' italiana di ecologia (Site)
riprendiamo le seguenti notizie: "... con i suoi collaboratori da oltre 25
anni si occupa dello studio della struttura genetica di popolazioni
naturali. Gli argomenti affrontati spaziano dalla diversita' genetica inter-
e intrapopolazionale, alle relazioni genotipo-ambiente, dal ruolo evolutivo
del flusso genico, all'ibridazione in natura, ai meccanismi di speciazione,
alla coevoluzione parassita-ospite. Un importante filone di ricerca riguarda
la revisione tassonomica e lo studio della genetica della conservazione di
anfibi europei mediante marcatori biochimici e molecolari. Piu' in generale,
negli ultimi anni gli studi del prof. Nascetti si sono orientati sulle
relazioni tra eterogeneita' ambientale e diversita' genetica. Questi studi
hanno originato circa 200 lavori pubblicati anche su riviste internazionali
qualificate (Evolution, Can. J. of Zoology, Int. J. Parasitol., J.
Parasitol., Syst. Parasitol., J. Herpetol., J. Evol. Biol., Molecular
Ecology, etc.). Il prof. Nascetti e' Direttore del Dipartimento di Ecologia
e Sviluppo Economico Sostenibile (Decos) dell'Universita' della Tuscia. E'
stato ed e' tuttora coordinatore o partecipante di Progetti comunitari nel
settore della conservazione e della gestione della biodiversita'
(CFP-96-051; FAIR PL-97-3494; QLKCt1999-01438). E' coordinatore o
partecipante di progetti del V e VI Piano Triennale della Pesca ed
Acquacoltura del Ministero per le Politiche Agricole ed e' stato
Responsabile Scientifico di un'Unita' di Ricerca partecipante ai Programmi
di Cofinanziamento Murst 1997 'Conservazione della biodiversita' e gestione
sostenibile dei biotopi salmastri delle coste italiane' e Murst 1999
'Biodiversita' e disturbo ambientale nelle acque salmastre'. E' inoltre
Responsabile scientifico del progetto Life Natura 'Recupero ambientale della
Riserva Naturale delle Saline di Tarquinia' (LIFE 02NAT/IT/8523). Il prof.
Nascetti e' responsabile scientifico del progetto 'Azione I.1.7:
Sperimentazione Iczm (Integrated Coastal Zone Management) in aree pilota'
finanziato dalla Regione Lazio. Il prof. Giuseppe Nascetti fa parte del
Consiglio Direttivo del Consorzio Nazionale Interuniversitario per le
Scienze del Mare (Conisma). E' direttore del Dottorato in 'Ecologia e
Gestione delle Risorse Biologiche' dell'Universita' della Tuscia di Viterbo,
con l'Universita' 'La Sapienza' di Roma come sede consorziata". Dalla stessa
fonte riportiamo anche le seguenti riflessioni e proposte del professor
Nascetti: "Ci sono alcune questioni che sento particolarmente
significative...: a) il ruolo dell'ecologia. Tutti noi ci siamo scontrati
ripetutamente con la scarsa considerazione in cui la nostra disciplina e'
tenuta a livello di ricerca nazionale. L'assenza dell'ecologia come parola
chiave nei Cofin e le passate assegnazioni degli stessi parlano da sole.
Penso che una simile situazione possa essere migliorata solo grazie ad
un'azione politica decisa, diretta e indiretta, a livello di Direzione
Generale del Miur per la quale intendo impegnarmi fortemente. b) il ruolo
degli ecologi. La presenza degli ecologi sui temi della gestione sostenibile
dell'ambiente ad oggi non e' assolutamente rappresentativa, e le nostre
competenze sono in gran parte coperte da altre categorie piu' forti a
livello corporativo ma decisamente meno preparate. Inoltre, le nostre
indicazioni sono molto spesso eluse dagli amministratori, nonostante la loro
base scientifica... e' possibile coordinarsi per rivendicare in maniera
massiccia e coesa il nostro ruolo ai vari livelli (Ministeri, Agenzie,
Regioni, Province, Enti Locali etc). c) il ruolo dellÌecologia nei corsi di
laurea. Ho fatto parte della Commissione Nazionale dei Presidenti di Corsi
di Laurea in Scienze Ambientali, che ha operato il passaggio dal vecchio al
nuovo ordinamento. In tale sede, pur avendo difeso strenuamente insieme al
Professor Moroni il ruolo centrale dell'ecologia nel Corso di Laurea in
Scienze Ambientali, ho dovuto purtroppo constatare un assottigliamento delle
discipline ecologiche negli attuali corsi di studi sia di primo sia di
secondo livello, e soprattutto nelle Scienze Ambientali, anche se non solo.
E' quindi necessaria un'opera di sensibilizzazione, anche all'interno degli
ecologi stessi, per restituire all'ecologia il ruolo fondamentale che le e'
proprio nell'ambito delle Scienze Ambientali, ed anche nelle Scienze
Naturali e Biologiche".
Mauro Mocci, medico, epidemiologo, esperto di patologie derivanti da
inquinamento, e' impegnato nel movimento "no coke" dell'Alto Lazio.
Gennaro Francione, magistrato, e' Consigliere di Corte di Cassazione,
giudice presso la sezione penale del Tribunale penale di Roma e membro del
comitato scientifico del Centro Studi Informatica Giuridica di Firenze; ed
e' anche scrittore, saggista, drammaturgo, artista, ricercatore. Dalla
Wikipedia, edizione italiana, riprendiamo per stralci la seguente voce:
"Gennaro Francione (Torre del Greco, 1 aprile 1950) e' uno scrittore
italiano. Personaggio poliedrico, ha svolto anche attivita' di attore e
regista teatrale, saggista, pittore. Dal punto di vista artistico e'
influenzato dalla Hacker art, dall'arte neogotica e dalla cosiddetta
cyber-cultura. E' inoltre Consigliere di Corte di Cassazione, giudice presso
la sezione penale del Tribunale penale di Roma e membro del comitato
scientifico del Centro Studi Informatica Giuridica di Firenze. E' stato
autore di diverse sentenze che hanno fatto molto discutere. Nel febbraio
2001 ha assolto quattro venditori di cd contraffatti per "stato di
necessita'" dato da "bisogno alimentare non altrimenti soddisfatto",
decisione che e' stata poi definita dallo stesso Francione "sentenza
anticopyright"; in merito ad essa e' stata presentata un'interrogazione
parlamentare, ma il Consiglio Superiore della Magistratura ha assolto il
giudice nell'inchiesta che ne e' scaturita. Francione e' fondatore e
presidente dell'Unione Europea dei Giudici Scrittori ed ha promosso il
Movimento Utopista-Antiarte 2000. E' consulente artistico del Museo del
Cinema di Roma. Gli e' stato assegnato il Premio della Cultura della
Presidenza del Consiglio dei Ministri negli anni 1995, 1997, 2003, 2005".
Tra le opere di Gennaro Francione: oltre a vari romanzi, testi teatrali e
saggi di vario argomento segnaliamo almeno i seguenti lavori di argomento
giuridico: La pirateria informatica, Edizioni D'Agostino, Roma 1995;
L'usura. Diritto e Rovescio, Edizioni D'Agostino, Roma 1995; Il
patteggiamento, Edizioni D'Agostino, Roma 1995; Tutela dell'intelligenza
informatica, Edizioni D'Agostino, Roma; Violenza alle donne, Gee, Roma 2000;
Pedofilia, analisi di un problema irrisolto, Edizioni D'Agostino, Roma;
Delinquenza giovanile (con F. Scala, G. Scala), Gee, Roma 1992; L'errore del
giudice, contro il processo indiziario (con interventi di Enzo Albano,
Giuseppe Dante, Ferdinando Imposimato e Angelo Macri), Editrice Ianua, Roma
2002; Processo agli animali (Il bestiario del giudice), Gangemi, Roma 1996;
I diritti degli animali, la responsabilita' penale con gli animali, la
responsabilita' civile con gli animali (in tre volumetti), Edizioni
D'Agostino, Roma 1995; Vademecum del consumatore : contro la pubblicita'
ingannevole (con David Gregor De Bono), Lupetti, Milano 1995.
Marinella Correggia e' nata a Rocca d'Arazzo in provincia di Asti;
scrittrice e giornalista free lance particolarmente attenta ai temi
dell'ambiente, della pace, dei diritti umani, della solidarieta', della
nonviolenza; e' stata in Iraq, Afghanistan, Pakistan, Serbia, Bosnia,
Bangladesh, Nepal, India, Vietnam, Sri Lanka e Burundi; si e' occupata di
campagne animaliste e vegetariane, di assistenza a prigionieri politici e
condannati a morte, di commercio equo e di azioni contro la guerra; si e'
dedicata allo studio delle disuguaglianze e del "sottosviluppo"; ha scritto
molto articoli e dossier sui modelli agroalimentari nel mondo e sull'uso
delle risorse; ha fatto parte del comitato progetti di Ctm (Commercio Equo e
Solidale); e' stata il focal point per l'Italia delle rete "Global Unger
Alliance"; collabora con diverse testate tra cui "il manifesto", e' autrice
di numerosi libri, e' attivista della campagna europea contro l'impatto
climatico e ambientale dell'aviazione. Tra le opere di Marinella Correggia:
Ago e scalpello: artigiani e materie del mondo, Ctm, 1997; Altroartigianato
in Centroamerica, Sonda, 1997; Altroartigianato in Asia, Sonda, 1998;
Manuale pratico di ecologia quotidiana, Mondadori, 2000; Addio alle carni,
Lav, 2001; Cucina vegetariana dal Sud del mondo, Sonda, 2002; Si ferma una
bomba in volo? L'utopia pacifista a Baghdad, Terre di mezzo, 2003; Diventare
come balsami. Per ridurre la sofferenza del mondo: azioni etiche ed
ecologiche nella vita quotidiana, Sonda, 2004; Vita sobria. Scritti
tolstoiani e consigli pratici, Qualevita, 2004; Il balcone
dell'indipendenza. Un infinito minimo, Nuovi Equilibri, 2006; (a cura di),
Cambieresti? La sfida di mille famiglie alla societa' dei consumi, Altra
Economia, 2006; Week Ender 2. Alla scoperta dell'Italia in un fine settimana
di turismo responsabile, Terre di Mezzo, 2007. La rivoluzione dei dettagli,
Feltrinelli, Milano 2007]

Si terra' presso la sala delle conferenze della Provincia di Viterbo
martedi' 4 dicembre 2007 un convegno su "Le emergenze ambientali e sanitarie
nell'Alto Lazio. La situazione attuale, le azioni da proseguire, le
iniziative da intraprendere", terzo dei convegni di approfondimento
scientifico promossi dal Comitato che si oppone al terzo polo aeroportuale
del Lazio e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo (i due precedenti
convegni si sono svolti il 21 settembre e il 18 ottobre).
*
Il programma dettagliato e' in via di definizione, il programma di massima
e' il seguente:
1. Apertura
- presidenza di Osvaldo Ercoli;
- intervento di apertura di Antonella Litta a nome dei movimenti
organizzatori del convegno;
- interventi di saluto di rappresentanti istituzionali;
- introduzione di Peppe Sini: "Modello di sviluppo di servitu', intreccio
politico-affaristico, penetrazione dei poteri criminali, devastazione
ambientale nell'Alto Lazio: una ricostruzione storica, un modello di
analisi, alcune proposte di intervento".
2. Relazioni
- relazione di Giuseppe Nascetti, docente di ecologia all'Universita' della
Tuscia: "Alto Lazio in emergenza. Gli aspetti ambientali";
- relazione di Mauro Mocci, medico, epidemiologo: "Alto Lazio in emergenza.
Gli aspetti sanitari";
- relazione di Gennaro Francione, magistrato: "Alto Lazio in emergenza. Gli
aspetti giuridici. Natur e Kultur nell'Alto Lazio per la difesa
costituzionale del territorio".
3. Esperienze e riflessioni
- interventi dei comitati, i movimenti, le associazioni impegnate per il
diritto alla salute e la difesa dell'ambiente e dei beni comuni, la lotta
contro l'economia illegale, la corruzione politico-amministrativa e la
penetrazione dei poteri criminali nell'Alto Lazio;
- relazione di sintesi di Marinella Correggia: "Dall'Alto Lazio, all'Italia,
al mondo: emergenze ambientali, azioni possibili. Esperienze e riflessioni".
4. Dibattito e conclusioni.
*
Il convegno ha finalita' di studio, ovvero di socializzazione di conoscenze
ed esperienze; alla finalita' di studio si affianca naturalmente anche
quella della conoscenza reciproca, dell'incontro tra esperienze diverse ma
affini (fatta salva la piena autonomia di ogni movimento),
dell'individuazione di punti di vista e di obiettivi comuni, della messa a
disposizione di tutti degli strumenti e delle risorse socializzabili, del
rilancio delle mobilitazioni in difesa dell'ambiente, del diritto alla
salute, della legalita', dei beni comuni.

4. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE ALL'AEROPORTO DI
VITERBO

Per informazioni e contatti: Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la
riduzione del trasporto aereo: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito:
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Numero 50 del 16 novembre 2007

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