Coi piedi per terra. 49



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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 49 del 14 novembre 2007

In questo numero:
1. Una giornata di informazione
2. Marinella Correggia: Comitati italiani "con i piedi per terra"
3. Marinella Correggia: Trasporto aereo, sovvenzionato come un benefattore
dell'umanita'
4. Peppe Sini. Dopo quattro mesi. Ancora una lettera aperta
5. Anche da Roma un forte impegno per la riduzione drastica e immediata del
trasporto aereo
6. Un appello ai pendolari viterbesi
7. Per contattare il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo

1. INIZIATIVE. UNA GIORNATA DI INFORMAZIONE
[Riportiamo il seguente comunicato del comitato del 13 novembre 2007 dal
titolo "Ancora una giornata di informazione dei cittadini di Viterbo da
parte del comitato che si oppone all'aeroporto e s'impegna per la riduzione
del trasporto aereo in difesa della salute delle persone, dell'ambiente, dei
preziosi beni del viterbese. Difendiamo il Bulicame, difendiamo Viterbo,
difendiamo la biosfera. Un devastante mega-aeroporto? No, grazie, Ne' a
Viterbo, ne' altrove"]

Si e' svolta oggi, 13 novembre 2007, durante la mattinata, per le vie della
citta', recuperando quell'antica civile usanza di rivolgersi alle persone
raggiungendole via per via e piazza per piazza, una "giornata di
informazione dei cittadini di Viterbo" da parte del Comitato che si oppone
all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo,
in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di
tutti.
Incontrare, informare, ascoltare, responsabilizzare i cittadini: questo il
senso dell'iniziativa itinerante del comitato: per l'intera mattinata il
comitato ha organizzato dei veri e propri "punti di informazione" mobili in
citta', distribuendo migliaia di opuscoli e interloquendo con tutte le
persone che hanno voluto fermarsi per sapere, per capire, per riflettere
insieme, per esprimere un'opinione.
Pressoche' tutte le persone raggiunte dall'iniziativa hanno concordato con
il comitato sulla necessita' di difendere il diritto alla salute, di
difendere l'ambiente, di difendere irrinunciabili beni naturalistici,
culturali, sociali ed economici come l'area termale del Bulicame. E quindi
sulla necessita' di opporsi al nocivo, devastante e dissennato progetto del
mega-aeroporto per voli low cost che una lobby politico-affaristica vorrebbe
imporre a Viterbo a vantaggio di pochi speculatori e ai danni dell'intera
comunita', delle generazioni future, della nostra terra.
*
Ancora una volta il comitato che si oppone alla devastazione ha realizzato
una iniziativa che promuove conoscenza e coscienza, diritto a sapere e
diritto a decidere: democrazia.
Ancora una volta la cittadinanza ha espresso un crescente consenso
all'impegno e alle proposte del comitato che si oppone al mega-aeroporto
distruttivo, e che contropropone invece il potenziamento della ferrovia, il
rispetto e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali, il sostegno
alle autentiche vocazioni produttive dell'Alto Lazio, la difesa e la
promozione dei diritti dei cittadini, in primo luogo il diritto alla salute.
Ancora una volta la citta' reale, la citta' dei cittadini, ha espresso un
verificato sostegno alla lotta del comitato che si oppone ai nuovi attila; e
che chiama tutte le persone di retto sentire e di volonta' buona all'impegno
in difesa della salute, della sicurezza e del benessere di tutti, in difesa
della legalita', in difesa della democrazia, in difesa del territorio e
della storia di Viterbo.
*
Occorre fermare i nuovi attila.
Occorre impedire un immenso sperpero di denaro pubblico a vantaggio di pochi
speculatori e a danno di tutti i cittadini.
Difendiamo Viterbo, i suoi monumenti, la sua natura, la sua storia, il
nostro presente e il nostro futuro.
E cosi' facendo contribuiamo anche a difendere il pianeta e l'umanita'
dall'effetto serra (cui il trasporto aereo contribuisce in ingente misura).
Diciamo no al terzo polo aeroportuale regionale per voli low cost.
Non lo vogliamo ne' a Viterbo ne' altrove.
Chiediamo invece la riduzione drastica e immediata del trasporto aereo.
Cominciando da Ciampino, l'avvelenamento della cui popolazione deve cessare
subito.

2. REPORTAGE. MARINELLA CORREGGIA: COMITATI ITALIANI "CON I PIEDI PER TERRA"
[Ringraziamo Marinella Correggia (per contatti: mari.cor at libero.it) per
averci messo a disposizione il seguente articolo apparso nella rivista
"Altreconomia" n. 88 del novembre 2007 col titolo "Benvenuti a terra".
Marinella Correggia e' nata a Rocca d'Arazzo in provincia di Asti;
scrittrice e giornalista free lance particolarmente attenta ai temi
dell'ambiente, della pace, dei diritti umani, della solidarieta', della
nonviolenza; e' stata in Iraq, Afghanistan, Pakistan, Serbia, Bosnia,
Bangladesh, Nepal, India, Vietnam, Sri Lanka e Burundi; si e' occupata di
campagne animaliste e vegetariane, di assistenza a prigionieri politici e
condannati a morte, di commercio equo e di azioni contro la guerra; si e'
dedicata allo studio delle disuguaglianze e del "sottosviluppo"; ha scritto
molto articoli e dossier sui modelli agroalimentari nel mondo e sull'uso
delle risorse; ha fatto parte del comitato progetti di Ctm (Commercio Equo e
Solidale); e' stata il focal point per l'Italia delle rete "Global Unger
Alliance"; collabora con diverse testate tra cui "il manifesto", e' autrice
di numerosi libri, e' attivista della campagna europea contro l'impatto
climatico e ambientale dell'aviazione. Tra le opere di Marinella Correggia:
Ago e scalpello: artigiani e materie del mondo, Ctm, 1997; Altroartigianato
in Centroamerica, Sonda, 1997; Altroartigianato in Asia, Sonda, 1998;
Manuale pratico di ecologia quotidiana, Mondadori, 2000; Addio alle carni,
Lav, 2001; Cucina vegetariana dal Sud del mondo, Sonda, 2002; Si ferma una
bomba in volo? L'utopia pacifista a Baghdad, Terre di mezzo, 2003; Diventare
come balsami. Per ridurre la sofferenza del mondo: azioni etiche ed
ecologiche nella vita quotidiana, Sonda, 2004; Vita sobria. Scritti
tolstoiani e consigli pratici, Qualevita, 2004; Il balcone
dell'indipendenza. Un infinito minimo, Nuovi Equilibri, 2006; (a cura di),
Cambieresti? La sfida di mille famiglie alla societa' dei consumi, Altra
Economia, 2006; Week Ender 2. Alla scoperta dell'Italia in un fine settimana
di turismo responsabile, Terre di Mezzo, 2007. La rivoluzione dei dettagli,
Feltrinelli, Milano 2007]

Comitati italiani "con i piedi per terra"
Piu' aeroporti uguale piu' voli, piu' effetto serra, piu' cementificazione,
piu' inquinamento atmosferico. Per fortuna - benvenuti a terra! - anche
nell'Italia cosparsa di aeroporti sovvenzionati sta crescendo l'ultima
frontiera dei movimenti: contro l'eccesso di spostamenti aerei e i suoi
danni planetari, locali, sociali, a fronte di vantaggi che riguardano solo
le compagnie aeree e i costruttori. In attesa, chissa', di una campagna
italiana "a terra, per la Terra".
*
No-fly e senza sindromi Nimby: Viterbo e tutti gli altri
"Vicenza come Viterbo: due aeroporti, uno militare e uno civile; due casi di
distruzione del territorio; un unico movente: il profitto. Noi cittadini del
presidio permanente contro il Dal Molin di Vicenza esprimiamo la nostra
massima solidarieta' ai comitati che, a Viterbo, si battono contro la
costruzione di un nuovo aeroporto": e' uno dei tanti messaggi di
solidarieta' da parte di movimenti, esperti, intellettuali, politici,
ambientalisti che sostengono il "Comitato che si oppone all'aeroporto a
Viterbo e che si impegna per la riduzione del trasporto aereo", dotato di un
ricco sito che si chiama, manco a dirlo, www.coipiediperterra.org. Di un
terzo aeroporto nel Lazio, accanto a Fiumicino e Ciampino, si parla da
tempo, e sono tre le province che se lo "contendono": Viterbo, Frosinone,
Latina. Nel viterbese gli enti locali sono quasi tutti a favore, salvo poche
eccezioni. Il Comitato contro e' nato in luglio. La sua "portacroce" e'
Antonella Litta, medico di base, animatrice del gruppo "Nepi per la pace",
volontaria periodica in Africa: "Portacroce, si', visto quante ce ne dicono
sulla stampa locale; noi saremmo contro il progresso, contro questa manna
che cadrebbe dal cielo sulla Tuscia, una panacea, il decollo economico...
Invece, noi pensiamo che la nostra sia 'la madre di tutte le battaglie', un
compendio: per la democrazia (i cittadini vanno coinvolti nelle scelte e
cosi' non e'), per la salute (ben conosciamo l'impatto acustico e in termini
di polveri sottili di una simile struttura), per l'ambiente (visti i danni
che provoca alla biosfera, agli ecosistemi locali), per l'economia e le
finanze dello stato (il pubblico erario sostiene fortemente il settore con
un mare di denaro che andrebbe speso in opere sociali e ambientali). Il
viterbese paga gia' un tributo pesante, con servitu' militari, impianti a
carbone e via dicendo... L'abbiamo scritto a Ministri e Parlamento: occorre
ridurre e non incrementare il trasporto aereo".  Viterbo ha bisogno di ben
altro, dicono Antonella e gli altri fondatori del Comitato: Peppe Sini,
pacifista storico; Osvaldo Ercoli, gia' consigliere comunale e provinciale,
noto ambientalista; Alessandro Pizzi, docente, gia' sindaco di Soriano nel
Cimino: "Viterbo ha bisogno che si potenzino le ferrovie per i pendolari e
per le merci, ha bisogno della difesa e valorizzazione dei beni ambientali e
culturali; ha bisogno di sostegno alle sue reali vocazioni produttive:
l'agricoltura di qualita', il turismo di qualita', il termalismo sociale,
l'alta formazione e la ricerca in campo agrario, forestale, ambientale,
archeologico, storico e artistico". Alessandro Pizzi precisa: "Un aeroporto
per i voli low cost non avrebbe alcun impatto positivo sull'economia della
zona, salvo nella fase di costruzione ñ e con lavori precari; sarebbe anzi
un disastro ecologico, sanitario ed economico. I turisti low cost si
fionderebbero a Roma, senza lasciare nulla qui. Invece, le nostre bellezze
storiche, paesaggistiche, archeologiche potrebbero attirare milioni di
romani, in un sostenibile turismo di vicinato".
*
Diversificate strategie di lotta
Il Comitato non ha una goccia di sindrome Nimby ("non nel mio giardino")
nelle sue vene: pone il problema di un modello di mobilita' generale, chiede
alle autorita' di rinunciare al progetto di terzo polo aeroportuale nella
regione e ha subito offerto sostegno e alleanze con altri comitati laziali
contro il danno da aeroporti, futuri o attuali come e' il caso del Comitato
per la riduzione dell'impatto ambientale dell'aeroporto di Ciampino
(www.comitatoaeroportociampino.it). Che da anni lotta contro l'incremento
esponenziale dei voli low cost nel vetusto aeroporto "Pastine" di questa
citta' alle porte di Roma. Piste a ridosso delle case, livelli record di
inquinamento acustico e da polveri sottili. Le istituzioni locali
interessate - Comune di Ciampino, Comune di Marino, X circoscrizione di
Roma - cosi' come Legambiente e Codacons - sono impegnate con i cittadini in
lotta. Di recente l'Enac (Ente nazionale per l'aviazione civile), dopo anni
di inazione, ha ridotto - quantomeno - il numero massimo di voli dal e verso
il "Pastine". Il reuccio dei low cost, Ryan Air, si e' opposto ma il Tar del
Lazio ha respinto il suo ricorso. Due ora le vie possibili: meno concessioni
di volo ai low cost, oppure un altro aeroporto nelle vicinanze di Roma.
La candidata che contende a Viterbo il dubbio privilegio del terzo scalo
laziale e' la provincia di Frosinone. Il locale Comitato di coordinamento,
appoggiato da alcuni (pochi) partiti e dalle associazioni ambientaliste,
dice no partendo dai problemi e dalle sfide territoriali: "la nostra e' una
zona gia' inquinata, la valle del Sacco in particolare e' avvelenata e un
aeroporto ne impedirebbe il recupero, come la valorizzazione delle risorse
naturali provinciali"; insomma la stessa battaglia di Viterbo. Anche loro
insisteranno su una vera valutazione di impatto ambientale, necessaria alle
grandi opere ma spesso "truccata".
Se la lotta nel Lazio e' per un nuovo aeroporto, altrove i comitati lavorano
contro l'espansione di strutture esistenti o il ripristino di piste
"abortite". Interessanti i metodi di lotta scelti.
Bolzano: il Comitato contro l'ampliamento dell'esistente aeroporto
(www.noaereibz.it) ha scelto la strada del referendum popolare rispetto al
finanziamento pubblico del traffico aereo; sono state raccolte oltre 28.000
firme e la consultazione si terra' nel 2009: "E' anche un tentativo di
partecipazione attiva della popolazione, che come contribuenti ha finora
sovvenzionato una gestione scriteriata ricavandone in cambio rumore e
inquinamento; che lo vogliano anche ampliare e' il massimo" dicono quelli
del Comitato.
A Malpensa gli abitanti di 89 comuni combattono da dieci anni contro
l'ampliamento del mostro aeroportuale che sorge in una zona molto abitata.
Una piccola vittoria e' stata ottenuta dai Comitati contro la tangenziale,
una delle opere accessorie per l'accessibilita' all'aeroporto. Nel 2003
hanno fatto ricorso all'Unione Europea che ha dato loro ragione:
assolutamente insufficiente la Valutazione di impatto ambientale.
Anche il Comitato contro l'ampliamento dell'aeroporto di Ampugnano (Siena),
punta sul fatto che le Linee guida del piano di indirizzo territoriale
toscano escludono allungamenti di piste, in quell'area di pregio
paesaggistico che e' fra le venti aree piu' rappresentative per la tutela
della biodiversita' nell'intera ecoregione mediterranea. E insiste presso i
cittadini sul fatto che lo stesso mantenimento in servizio dell'aeroporto
esistente e' uno spreco di denaro pubblico: "un pozzo in cui sono caduti
tanti milioni di euro forniti dalla Spa con partecipazione di vari enti
locali ma che non e' mai decollato".
E infine ma non ultimo, a Fano c'e' un Comitato "per il campo di
aviazione"... che lavora perche' una vecchia pista in disuso di 120 ettari,
polmone verde e luogo di aggregazione, non sia asfaltata per renderla adatta
all'arrivo di aerei: "Combattiamo un'idea di sviluppo e di citta' che vede
nella costruzione di nuove case, nuove strade, nella circolazione di piu'
veicoli e piu' aerei la fonte di benessere", dice l'attivista Lucio
Polverari; "La battaglia per la pista-non pista verde e' una 'linea del
Piave' per il futuro di Fano, contro gli interessi di una ristretta cerchia
di potenti imprenditori".

3. RIFLESSIONE. MARINELLA CORREGGIA: TRASPORTO AEREO, SOVVENZIONATO COME UN
BENEFATTORE DELL'UMANITA'
[Ringraziamo Marinella Correggia (per contatti: mari.cor at libero.it) per
averci messo a disposizione il seguente articolo apparso nella rivista
"Altreconomia" n. 88 del novembre 2007]

Il trasporto aereo e' il settore il cui contributo all'effetto serra cresce
piu' di ogni altro (e' oggi intorno al 10% del totale) eppure gode di
benefici incredibili. Senza la loro rimozione l'impennata dei voli
continuera'.
*
Tassare il kerosene
I carburante dei velivoli gode di un'esenzione fiscale totale
internazionale. Un aiuto agli inquinatori che costa alle casse pubbliche dei
paesi europei oltre 35 miliardi di euro all'anno. Una tassa sul kerosene di
0,65 euro al litro, analoga a quella sugli altri carburanti, non solo
procurerebbe enormi introiti - utilizzabili per scopi sociali e ambientali -
ma indurrebbe il settore a una maggiore efficienza; gia' una tassa pari a
0,125 euro al litro potrebbe indurre una riduzione delle emissioni del 10%.
Perche' l'Europa o l'Italia non danno il buon esempio tassando il kerosene?
Finora l'hanno fatto solo, e molto parzialmente, tre nazioni: Paesi Bassi,
Norvegia, Svizzera.
*
Kyoto, poco ma Kyoto, almeno
Finora il trasporto aereo era esentato dall'imperativo di ridurre le
emissioni a norma del protocollo di Kyoto. Finalmente a livello di Europa
"c'e' qualche piccolo passo promettente", dice Roberto Lopriore, assistente
tecnico del gruppo Gue al Parlamento europeo. Nel mese di novembre il
Parlamento europeo inizia a votare in plenaria una direttiva che applica il
modesto Kyoto anche a questo ultimo baluardo di privilegiati: "Intanto la
Commissione ambiente ha votato un testo che include tutti i voli commerciali
effettuati dalle compagnie aeree da e per l'Unine Europea in uno schema di
scambio di emissioni di CO2 per creare un incentivo a diminuirle e a
migliorare nel contempo motori, consumi e modalita' energivore e inquinanti
di decollo ed atterraggio. Il voto dei deputati ha migliorato la proposta
della Commissione che limitava la quantita' di diritti di emissione
attribuibile all'asta a ciascun paese solo al 10% innalzando questa soglia
al 50%, il resto verra' ridistribuito gratuitamente. Dal 2010 il
provvedimento riguardera' tutte le compagnie che intendano partire o
atterrare nel territorio dell'Unione Europea. Esse dovranno rispettare
l'impegno a diminuire pro quota del 75% l'ammontare totale delle emissioni
registrate nel periodo 2004-2006. L'impegno dovra' essere rispettato da
tutti. Questa direttiva comunque avra' esiti molto limitati quanto a
riduzione dell'impatto climatico dell'aviazione, perche' comprare le
emissioni di CO2 costa ridicolmente poco: 20 euro alla tonnellata.
*
Basta con i sussidi
Tutti i segmenti dell'industria dell'aviazione - compagnie aeree, aeroporti,
costruzione di apparecchi - godono non solo di esenzioni fiscali ma di
sussidi. L'Unione Europea ha legalizzato le elargizioni al volo nel 2005 con
le Community guidelines on financing of airports and start-up aid to
airlines departing from regional airports: aiuti di stato fino al 50% a
titolo di aiuto al... decollo, per gli aeroporti regionali e per chi li usa.
In Italia ogni legge finanziaria e ogni ente locale si sente in dovere di
sborsare. La Banca europea degli investimenti fa il resto. Regalie non si
contano anche per la costruzione degli aerei.

4. MATERIALI. PEPPE SINI: DOPO QUATTRO MESI. ANCORA UNA LETTERA APERTA
[Riportiamo la seguente lettera aperta diffusa ai mezzi d'informazione
locali]

Rileggo oggi la lettera aperta che diffusi quattro mesi fa e da cui scaturi'
quel procedere di eventi che ha portato alla nascita a Viterbo del comitato
che si oppone all'aeroporto e s'impegna per la riduzione del trasporto
aereo, ed all'iniziativa da esso condotta, che ha reso chiaro - a  chiunque
avesse occhi per vedere e orecchie per sentire - che la realizzazione di un
mega-aeroporto per voli low cost sarebbe una sciagura per la salute delle
persone, una sciagura per l'ambiente, una sciagura per i beni culturali e i
diritti sociali, una sciagura per il benessere della popolazione e per lo
sviluppo adeguato e non distruttivo del territorio, territorio che ha
bisogno di ben altro che di un'ennesima devastante e inquinante servitu'.
*
Mi sembra che da allora ad oggi a Viterbo si sia aperta una riflessione
vera, mentre prima vi era solo una propaganda reticente e mistificante della
lobby politico-affaristica favorevole all'aeroporto (per gli interessi
speculativi di pochi e ai danni della salute, dei diritti e del benessere
dell'intera popolazione), propaganda che eludeva sistematicamente le
questioni decisive ed effettualmente ingannava la cittadinanza.
Credo che nessuno possa negare che sia stato un merito grande del comitato
che si oppone all'aeroporto e s'impegna per la riduzione del trasporto
aereo, aver posto all'attenzione dei cittadini i veri problemi di impatto
dell'opera sulla salute e sull'ambiente, aver rivelato la mancanza di
fondamentali requisiti di legge (la Valutazione d'impatto ambientale), aver
chiarito quale scandaloso sperpero di denaro pubblico il trasporto aereo
implichi (e a vantaggio di quali soggetti imprenditoriali: come le compagnie
low cost che violano sistematicamente i diritti dei lavoratori e calpestano
le leggi italiane), aver evidenziato quanto energivoro e inquinante sia il
trasporto aereo e in quale enorme misura esso contribuisca al
surriscaldamento del clima - che e' la principale emergenza ambientale
planetaria; e aver espresso con chiarezza una contrarieta' nitida e
solidamente argomentata alla nociva, distruttiva e dissennata ipotesi del
terzo polo aeroportuale laziale.
La realizzazione di due convegni scientifici di alto profilo (e un terzo e'
in preparazione per il 4 dicembre prossimo venturo); l'aver ottenuto
l'attenzione e il sostegno di personalita' autorevolissime della scienza,
della cultura, delle istituzioni e della vita civile; l'aver promosso
rilevanti interventi istituzionali di parlamentari europei, di senatori e
deputati; l'aver contribuito alla promozione e al collegamento di un
movimento di dimensioni regionali, da Ciampino a Frosinone; l'aver collegato
a livello nazionale comitati, movimenti e persone; infine la raccolta,
l'elaborazione e la messa a disposizione di tutti di una cospicua mole di
materiali documentari (con la pubblicazione del notiziario on line "Coi
piedi per terra" e con il sito www.coipiediperterra.org), sono meriti che al
comitato che ha la dottoressa Antonella Litta come portavoce vanno
riconosciuti, e che hanno guadagnato ed esso la gratitudine di ogni persona
di retto sentire e di volonta' buona.
*
Rileggendo oggi quella lettera di quattro mesi fa mi e' parso che forse
potrebbe non essere disutile riproporla all'attenzione della pubblica
opinione.
La allego in calce a queste poche righe.
Ancora un cordiale saluto,
Peppe Sini
Viterbo, 12 novembre 2007
*
Allegato: la lettera aperta ai mezzi d'informazione locali del 3 luglio 2007
Contro l'aeroporto
Vorrei esprimere la mia contrarieta' al progetto dell'aeroporto a Viterbo.
Occorrerebbe ridurre il trasporto aereo, non incrementarlo.
Occorrerebbe diminuire i voli e rendere piu' sicuri gli aeroporti, non
aumentarli.
L'umanita' ha bisogno di piu' lentezza, non di piu' velocita'; di maggior
sicurezza, non di maggior rischio.
Il pianeta ha bisogno di rispetto e risanamento dell'ambiente, non di
ulteriore inquinamento.
*
Porre la questione in termini di concorrenza campanilistica tra tre citta'
(naturalmente ho letto l'interessante studio del Comitato per l'aeroporto di
Viterbo, che presuppone la positivita' della scelta di incrementare il
trasporto aereo e si concentra sull'argomentare in favore della
localizzazione del terzo polo aeroportuale laziale a Viterbo rispetto a
Frosinone e Latina) e' un modo per non porre il vero problema: servono
davvero nuovi aeroporti? Non servirebbe invece piu' sicurezza, piu' qualita'
dell'ambiente, un'economia piu' rispettosa della natura e delle persone?
Il territorio viterbese ha bisogno di migliore mobilita' ferroviaria, di
maggiori e migliori servizi sanitari e sociali, di una edilizia non
speculativa e non devastante che garantisca una casa a tutti, della difesa
dell'ambiente e dei beni naturali e culturali, del sostegno alle reali
vocazioni produttive centrate sull'agricoltura, sull'artigianato, sui beni
ambientali e culturali e quindi anche sull'ospitalita' che sono peculiari
dell'Alto Lazio.
Vale per il viterbese quello che vale ovunque: occorre un modello di
sviluppo autocentrato con tecnologie appropriate.
E vale per il mondo intero l'esigenza gia' segnalata da anni sia dagli
studiosi che dalle conferenze istituzionali internazionali e dai protocolli
in quelle sedi elaborati: l'esigenza di passare a un modello di mobilita'
sostenibile, l'esigenza di ridurre le emissioni inquinanti, l'esigenza di
una mobilita' che privilegi la sicurezza degli esseri umani e la difesa
della biosfera. Il trasporto aereo, come quello automobilistico privato, va
drasticamente ridotto, e non incentivato.
Continuo a trovare assai persuasive le analisi di Ivan Illich e di Murray
Bookchin, di Mohandas Gandhi e di Vandana Shiva, di Alexander Langer e di
Guido Viale; ed alcune idee che in forma forse un po' semplificata propone
da anni Serge Latouche (e con lui la scuola di pensiero del Movimento
antiutilitarista nelle scienze sociali e della "teoria della decrescita" -
che su questioni cruciali non e' poi cosi' lontana da alcune intuizioni
formulate alcuni decenni fa anche dagli studi promossi dal Club di Roma di
Aurelio Peccei).
In anni che sembrano assai lontani solo perche' rapidamente dimenticati,
molte persone di questa provincia si opposero a devastanti progetti e a
umilianti servitu'. Di quelle esperienze di cui ebbi l'onore di essere uno
degli animatori e' erede oggi ad esempio la lotta contro le centrali a
carbone e quelle sui rifiuti in difesa del diritto alla salute e della
legalita', quelle per difendere l'acqua come bene comune, ed altre
esperienze ancora di limpido impegno civile.
All'epoca argomentai in un'infinita' di articoli, relazioni, opuscoli,
bibliografie ragionate le ragioni forti dell'opposizione alla devastazione
dell'ambiente e come esse si intrecciassero all'impegno per la legalita' e
contro i poteri criminali, e come esse si fondassero su un'analisi non
campanilistica ma globale e solidale, fondata su quel "principio
responsabilita'" acutamente tematizzato da Hans Jonas.
*
Last, but not least: da dieci anni non ho piu' incarichi pubblici e ho
concentrato il mio impegno civile sulla questione che mi sembra decisiva nel
tempo presente: l'opposizione alla guerra e la proposizione di una politica
di pace con mezzi di pace, ovvero attraverso la scelta della nonviolenza. Se
oggi torno ad occuparmi di una questione che potrebbe sembrare "locale" e'
perche' in essa invece vedo implicate questioni generali, e mi sembra - ma
posso sbagliarmi, da anni non seguo con adeguata attenzione le vicende
locali - che non si siano levate fin qui altre voci a dichiarare con
chiarezza una decisa opposizione esplicita ed argomentata alla proposta
dell'aeroporto a Viterbo.
Grazie per l'attenzione, cordialmente
Peppe Sini
Viterbo, 3 luglio 2007

5. INIZIATIVE. ANCHE DA ROMA UN FORTE IMPEGNO PER LA RIDUZIONE DRASTICA E
IMMEDIATA DEL TRASPORTO AEREO
[Riproponiamo il seguente comunicato del comitato, dal titolo completo
"Anche da Roma un chiaro e secco no al terzo mega-aeroporto nocivo e
distruttivo nel Lazio. Anche da Roma un forte impegno per la riduzione
drastica e immediata del trasporto aereo", gia' apparso nelle "Notizie
minime della nonviolenza in cammino"]

Venerdi 9 novembre, presso la sala convegni dell'Arci, in via Monti di
Pietralata a Roma, si e' svolto un rilevante incontro di studi per la
riduzione del trasporto aereo e contro la realizzazione di un terzo polo
aeroportuale nel Lazio; al convegno, organizzato dal Prc regionale, hanno
preso parte rappresentanti delle istituzioni, dei comitati locali, pubblici
amministratori e dirigenti di organizzazioni politiche della sinistra,
sindacati, associazioni, movimenti, studiosi.
*
I messaggi di saluto e l'introduzione
Al convegno sono pervenuti messaggi di saluto sia istituzionali (ad esempio
dal Presidente della Provincia di Viterbo, Alessandro Mazzoli) che di
responsabili di movimenti e associazioni (ad esempio Peppe Sini,
responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo che nel suo
messaggio di saluto ha ricordato che "Un aeroporto provoca gravi danni alla
salute della popolazione che vive nei dintorni: sia attraverso
l'inquinamento dell'aria, che causa gravi malattie; sia attraverso
l'inquinamento acustico; il trasporto aereo contribuisce fortemente al
surriscaldamento del clima; il trasporto aereo danneggia gravemente
l'ambiente; il trasporto aereo e' antieconomico: consuma piu' energia di
ogni altro mezzo di trasporto; danneggia gravemente la biosfera; costa molto
alla comunita' poiche' e' fortemente sovvenzionato sia da finanziamenti
pubblici sia da esenzioni ed agevolazioni fiscali (mentre si effettuano
sciagurati tagli di bilancio per sanita', istruzione ed assistenza):
paradossalmente la maggior parte dei costi del trasporto aereo li pagano i
cittadini che non lo usano; danneggiando l'ambiente e sottraendo risorse
pubbliche non aiuta le economie locali ma le impoverisce; l'occupazione nel
settore e' limitata, spesso precaria, e le compagnie aeree hanno spesso
condotte gravemente antisindacali; il trasporto aereo e' iniquo:
statisticamente e' dimostrato che e' soprattutto un privilegio dei ricchi,
ma i costi li pagano soprattutto i bilanci pubblici, e le conseguenze nocive
le pagano innanzitutto i poveri)".
L'introduzione e' stata tenuta dal dottor Elio Romano, medico, principale
organizzatore dell'incontro, che ha evidenziato come nel Lazio non ci siano
le condizioni per il terzo aeroporto, ha criticato il sistema del low cost,
e ha parlato di necessita' di superare il modello di sviluppo dominante,
socialmente iniquo e devastante per la biosfera.
*
Le relazioni di Antonella Litta, Marinella Correggia, Alessandro Pizzi
Le relazioni fondamentali sono state svolte dalla dottoressa Antonella
Litta, portavoce del comitato di Viterbo che si oppone al terzo polo
aeroportuale e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo;
dall'autorevole saggista ambientalista Marinella Correggia, autrice di
fondamentali volumi sull'ambiente; dal professor Alessandro Pizzi, anch'egli
autorevole rappresentante del comitato di Viterbo.
Antonella Litta ha tenuto una relazione centrata prevalentemente
sull'analisi dei concreti aspetti locali della questione, non solo viterbesi
ma laziali, anche con specifico riferimento agli aspetti sanitari,
ambientali, sociali, al modello di mobilita' e di sviluppo.
Marinella Correggia ha svolto una relazione di notevole spessore ed ha
proposto una campagna articolata in quattro punti: contro la costruzione di
nuovi aeroporti; per la riduzione delle concessioni di voli low cost; per la
fine delle esenzioni fiscali e dei sovvenzionamenti pubblici alle compagnie
aeree; un impegno a ridurre il trasporto aereo.
Alessandro Pizzi ha tenuto una relazione di grande pregnanza concettuale,
precisione documentaria e rigore scientifico sui decisivi aspetti globali
del tema, anche con specifico riferimento al surriscaldamento del clima.
*
Gli interventi nel dibattito di comitati, rappresentanti istituzionali e
politici
Nel dibattito sono intervenuti vari comitati impegnati nel Lazio per la
riduzione del trasporto aereo, per liberare Ciampino dall'eccessivo traffico
aereo che soffoca la citta', contro l'ipotesi di un nuovo sedime
aeroportuale nel Lazio.
In particolare il sindaco e i rappresentanti dei due comitati di Ciampino
hanno denunciato l'emergenza sanitaria dovuta alle attivita' aeroportuali e
hanno parlato della necessita' di ridurre drasticamente il numero di voli
nella loro cittadina.
I rappresentanti del coordinamento "No aeroporto" di Frosinone hanno
denunciato la grave situazione di inquinamento, da polveri sottili e altro,
di Frosinone e in particolare della Valle del Sacco, che verrebbe
definitivamente compromessa con l'eventuale realizzazione dell'aeroporto.
I rappresentanti del comitato di Viterbo avevano gia' messo in evidenza
l'effetto devastante dell'aeroporto sulla zona termale e su un luogo simbolo
della Tuscia: l'area del Bulicame; inoltre hanno ribadito la necessita'
della riduzione del trasporto aereo per il rilevante impatto sui cambiamenti
climatici, per l'inquinamento acustico e da polveri sottili per i cittadini
che verrebbero a trovarsi nei pressi dell'eventuale aeroporto (e in una
zona, l'Alto Lazio, gia' gravata dalle emissioni inquinanti del polo
energetico Civitavecchia-Montalto); ed esposto con nettezza la necessita' di
opporsi decisamente al terzo polo aeroportuale regionale indipendentemente
dal sito individuato; e chiarito che la soluzione per il terribile carico di
voli che grava su Ciampino e' nella riduzione drastica e immediata dei voli,
non nella "ciampinizzazione" di un'altra citta' (poiche' se non si inverte
la dissennata e devastante tendenza all'incremento del trasporto aereo - di
cui il business low cost e' punta di lancia - il risultato sarebbe che in
breve il traffico su Ciampino tornerebbe a crescere, e ben presto anche
l'eventuale terzo polo regionale sarebbe a sua volta invaso).
Gli interventi dei dirigenti, degli amministratori e degli esperti del Prc -
il partito promotore dell'incontro -, dall'intervento introduttivo di Elio
Romano fino a quello conclusivo di Ugo Boghetta, hanno confermato il
consenso con le posizioni espresse dai movimenti: opposizione al terzo
aeroporto regionale, liberare Ciampino con una riduzione drastica e
immediata dei voli, impegno per la riduzione del trasporto aereo tout court
e per un modello di mobilita' regionale sostenibile centrato sul trasporto
ferroviario.
*
L'appassionato intervento di Enrico Luciani
Di particolare rilevanza l'appassionato intervento di Enrico Luciani,
presidente della Commissione Trasporti della Regione Lazio, che gia' aveva
svolto una intensa relazione al convegno del 18 ottobre a Viterbo (promosso
dal locale comitato) sul tema "Un devastante mega-aeroporto a Viterbo? No,
grazie. Ne' a Viterbo, ne' altrove".
*
Un contributo di grande rilevanza
Al convegno erano invitate tutte le istituzioni, le principali associazioni
ambientaliste, rappresentanze di tutte le forze politiche della sinistra,
studiosi (presente tra gli altri il professor Giuseppe Nascetti, docente di
Ecologia all'Universita' della Tuscia, anch'egli gia' relatore al convegno
di Viterbo del 18 ottobre).
E' intervenuto anche l'ingegnere Bruno Placidi, capo della segreteria del
Ministro dei Trasporti, che ha svolto un ampio, qualificato e approfondito
intervento, vivamente apprezzato da tutti i partecipanti per la chiarezza
dell'esposizione, la precisione della documntazione, la qualita' dei
contenuti tecnici, scientifici, giuridici ed amministrativi.
*
Un movimento in forte sviluppo in tutto il Lazio
Cresce nel Lazio il movimento che si oppone alla realizzazione di nuovi
nocivi e distruttivi mega-aeroporti per voli low cost, cresce il movimento
che si batte per l'immediata drastica riduzione del trasporto aereo, cresce
il movimento che vuole liberare Ciampino subito dall'insostenibile
avvelenamento.
Alla crescita di questo movimento il comitato di Viterbo ha dato un forte
contributo mobilitando in questi mesi con la sua iniziativa autorevolissime
personalita' istituzionali come il magistrato Ferdinando Imposimato, la
vicepresidente del Parlamento Europeo Luisa Morgantini, dieci
europarlamentari - Vittorio Agnoletto, Vincenzo Aita, Giovanni Berlinguer,
Giusto Catania, Giulietto Chiesa, Claudio Fava, Monica Frassoni, Sepp
Kusstatscher, Roberto Musacchio, Pasqualina Napoletano - che hanno scritto
al Ministro per sostenere le ragioni dell'opposizione a un'opera devastante;
i deputati Angelo Bonelli, Paolo Cacciari, Salvatore Cannavo', Massimiliano
Smeriglio, Paolo Russo, Maria Cristina Perugia, Vladimir Luxuria, Salvatore
Iacomino e i senatori Francesco Martone, Haidi Giuliani, Salvatore
Bonadonna, che hanno presentato interrogazioni parlamentari in aiuto al
nostro impegno; e numerosi altri parlamentari, consiglieri regionali,
pubblici amministratori provinciali e comunali. Ed ancora, scienziati di
prestigio internazionale come Angelo Baracca, Virginio Bettini, Marcello
Cini, Giorgio Cortellessa, Giuseppe Nascetti, Giorgio Nebbia; illustri
personalita' della cultura (Dacia Maraini, Silvia Vegetti Finzi, Lea
Melandri ed innumerevoli altre) come dell'impegno umanitario e della
riflessione morale (un nome per tutti, quello di padre Alex Zanotelli), e
costruendo reti di solidarieta' che hanno raggiunto tutta Italia (di
particolare valore la solidarieta' del presidio permanente "No Dal Molin" di
Vicenza).
*
Verso il convegno del 4 dicembre a Viterbo
Nelle prossime settimane sono previste varie iniziative del movimento che si
batte per la drastica riduzione del trasporto aereo; la piu' rilevante di
essa, che si preannuncia fin d'ora come particolarmente qualifcata ed
aggettante, sara' il convegno del 4 dicembre a Viterbo su "Le emergenze
ambientali e sanitarie nell'Alto Lazio. La situazione attuale, le azioni da
proseguire, le iniziative da intraprendere", terzo dei convegni di
approfondimento scientifico promossi dal Comitato che si oppone al terzo
polo aeroportuale del Lazio e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo
(i due precedenti convegni si sono svolti il 21 settembre e il 18 ottobre).
Il programma dettagliato e' in via di definizione, il programma di massima
prevede una introduzione di Peppe Sini: "Modello di sviluppo di servitu',
intreccio politico-affaristico, penetrazione dei poteri criminali,
devastazione ambientale nell'Alto Lazio: una ricostruzione storica, un
modello di analisi, alcune proposte di intervento"; una relazione di
Giuseppe Nascetti, docente di ecologia all'Universita' della Tuscia: "Alto
Lazio in emergenza. Gli aspetti ambientali"; una relazione di Mauro Mocci,
medico, epidemiologo: "Alto Lazio in emergenza. Gli aspetti sanitari"; una
relazione di Gennaro Francione, magistrato: "Alto Lazio in emergenza. Gli
aspetti giuridici. Natur e Kultur nell'Alto Lazio per la difesa
costituzionale del territorio"; interventi dei comitati, i movimenti, le
associazioni impegnate per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente
e dei beni comuni, la lotta contro l'economia illegale, la corruzione
politico-amministrativa e la penetrazione dei poteri criminali nell'Alto
Lazio; una relazione di sintesi di Marinella Correggia: "Dall'Alto Lazio,
all'Italia, al mondo: emergenze ambientali, azioni possibili. Esperienze e
riflessioni".

6. APPELLI. UN APPELLO AI PENDOLARI VITERBESI
[Riproponiamo il seguente comunicato diffuso dal comitato il 12 novembre
2007, col titolo "Appello ai pendolari viterbesi. Finanziare e rafforzare il
trasporto pubblico locale, innanzitutto ferroviario. Non realizzare un'opera
speculativa, nociva, devastante come il mega-aeroporto", gia' apparso nelle
"Notizie minime della nonviolenza in cammino"]

Il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la
riduzione del trasporto aereo rivolge un appello ai pendolari viterbesi.
Una lobby politico-affaristica sostenuta dai responsabili di decenni di
malgoverno nel viterbese vorrebbe far sperperare immense quantita' di denaro
pubblico per realizzare un mega-aeroporto per voli low cost, un'opera nociva
per la salute dei cittadini, distruttiva dell'ambiente e di rilevanti beni
culturali e sociali, che sarebbe di enorme danno per l'intera popolazione
dell'Alto Lazio e a vantaggio soltanto di una ristretta oligarchia di
soggetti speculativi (come quelle compagnie aeree low cost che violano i
diritti dei lavoratori e rifiutano di rispettare le leggi italiana).
Ai viterbesi non serve un'ennesima devastazione, un'ennesima servitu', un
ennesimo spreco di fondi pubblici per favorire ristretti interessi privati.
Ai viterbesi serve una mobilita' pubblica a vantaggio di tutti i cittadini,
ed in primo luogo il potenziamento dei trasporti ferroviari: con la
riapertura della linea Civitavecchia-Capranica-Orte e con il consistente
miglioramento della Viterbo-Orte e della Viterbo-Roma.
E' evidente che, al contrario di quanto sostengono certi interessati ed
incalliti mistificatori, se si sperpereranno ingentissimi finanziamenti
pubblici per un aeroporto a Viterbo che non serve affatto ai pendolari
viterbesi, non sara' affatto ragionevole supporre che dal bilancio statale e
regionale possano venire in misura adeguata altri finanziamenti per le altre
forme di mobilita', quelle che veramente occorre sostenere.
Per un ovvio principio di ripartizione anche territoriale delle risorse
pubbliche, e data la limitatezza dei fondi a disposizione, delle due l'una:
o si finanzia il disastroso mega-aeroporto dei piccoli attila; o si finanzia
il trasporto pubblico locale, ed in primis la ferrovia, al servizio di
tutti.
Cosicche', se prevalessero i nuovi barbari e gli arraffatori e sperperatori
di sempre, la nostra terra e la nostra popolazione avrebbero il danno e la
beffa: con la realizzazione del mega-aeroporto per voli low cost sarebbe
finanziata un'opera che tutti ci danneggia, e sarebbero invece negati
finanziamenti necessari ed utili per tutti, quelli in favore della mobilita'
pubblica locale adeguata e sostenibile, in particolare ferroviaria.
Lottiamo quindi insieme in difesa dei diritti di tutti. Affinche' lo stato,
la Regione e gli enti locali finanzino il trasporto pubblico locale,
sostengano il trasporto ferroviario, e non sperperino fondi pubblici per
un'opera dannosa per la salute e il benessere della popolazione, e
distruttiva per l'ambiente e i beni culturali e sociali e le vocazioni
produttive del nostro territorio.

7. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE ALL'AEROPORTO DI
VITERBO

Per informazioni e contatti: Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la
riduzione del trasporto aereo: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito:
www.coipiediperterra.org
Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa
Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it
Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it

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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 49 del 14 novembre 2007

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