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Coi piedi per terra. 49
- Subject: Coi piedi per terra. 49
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Wed, 14 Nov 2007 09:45:16 +0100
- Importance: Normal
=================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Numero 49 del 14 novembre 2007 In questo numero: 1. Una giornata di informazione 2. Marinella Correggia: Comitati italiani "con i piedi per terra" 3. Marinella Correggia: Trasporto aereo, sovvenzionato come un benefattore dell'umanita' 4. Peppe Sini. Dopo quattro mesi. Ancora una lettera aperta 5. Anche da Roma un forte impegno per la riduzione drastica e immediata del trasporto aereo 6. Un appello ai pendolari viterbesi 7. Per contattare il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo 1. INIZIATIVE. UNA GIORNATA DI INFORMAZIONE [Riportiamo il seguente comunicato del comitato del 13 novembre 2007 dal titolo "Ancora una giornata di informazione dei cittadini di Viterbo da parte del comitato che si oppone all'aeroporto e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo in difesa della salute delle persone, dell'ambiente, dei preziosi beni del viterbese. Difendiamo il Bulicame, difendiamo Viterbo, difendiamo la biosfera. Un devastante mega-aeroporto? No, grazie, Ne' a Viterbo, ne' altrove"] Si e' svolta oggi, 13 novembre 2007, durante la mattinata, per le vie della citta', recuperando quell'antica civile usanza di rivolgersi alle persone raggiungendole via per via e piazza per piazza, una "giornata di informazione dei cittadini di Viterbo" da parte del Comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti. Incontrare, informare, ascoltare, responsabilizzare i cittadini: questo il senso dell'iniziativa itinerante del comitato: per l'intera mattinata il comitato ha organizzato dei veri e propri "punti di informazione" mobili in citta', distribuendo migliaia di opuscoli e interloquendo con tutte le persone che hanno voluto fermarsi per sapere, per capire, per riflettere insieme, per esprimere un'opinione. Pressoche' tutte le persone raggiunte dall'iniziativa hanno concordato con il comitato sulla necessita' di difendere il diritto alla salute, di difendere l'ambiente, di difendere irrinunciabili beni naturalistici, culturali, sociali ed economici come l'area termale del Bulicame. E quindi sulla necessita' di opporsi al nocivo, devastante e dissennato progetto del mega-aeroporto per voli low cost che una lobby politico-affaristica vorrebbe imporre a Viterbo a vantaggio di pochi speculatori e ai danni dell'intera comunita', delle generazioni future, della nostra terra. * Ancora una volta il comitato che si oppone alla devastazione ha realizzato una iniziativa che promuove conoscenza e coscienza, diritto a sapere e diritto a decidere: democrazia. Ancora una volta la cittadinanza ha espresso un crescente consenso all'impegno e alle proposte del comitato che si oppone al mega-aeroporto distruttivo, e che contropropone invece il potenziamento della ferrovia, il rispetto e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali, il sostegno alle autentiche vocazioni produttive dell'Alto Lazio, la difesa e la promozione dei diritti dei cittadini, in primo luogo il diritto alla salute. Ancora una volta la citta' reale, la citta' dei cittadini, ha espresso un verificato sostegno alla lotta del comitato che si oppone ai nuovi attila; e che chiama tutte le persone di retto sentire e di volonta' buona all'impegno in difesa della salute, della sicurezza e del benessere di tutti, in difesa della legalita', in difesa della democrazia, in difesa del territorio e della storia di Viterbo. * Occorre fermare i nuovi attila. Occorre impedire un immenso sperpero di denaro pubblico a vantaggio di pochi speculatori e a danno di tutti i cittadini. Difendiamo Viterbo, i suoi monumenti, la sua natura, la sua storia, il nostro presente e il nostro futuro. E cosi' facendo contribuiamo anche a difendere il pianeta e l'umanita' dall'effetto serra (cui il trasporto aereo contribuisce in ingente misura). Diciamo no al terzo polo aeroportuale regionale per voli low cost. Non lo vogliamo ne' a Viterbo ne' altrove. Chiediamo invece la riduzione drastica e immediata del trasporto aereo. Cominciando da Ciampino, l'avvelenamento della cui popolazione deve cessare subito. 2. REPORTAGE. MARINELLA CORREGGIA: COMITATI ITALIANI "CON I PIEDI PER TERRA" [Ringraziamo Marinella Correggia (per contatti: mari.cor at libero.it) per averci messo a disposizione il seguente articolo apparso nella rivista "Altreconomia" n. 88 del novembre 2007 col titolo "Benvenuti a terra". Marinella Correggia e' nata a Rocca d'Arazzo in provincia di Asti; scrittrice e giornalista free lance particolarmente attenta ai temi dell'ambiente, della pace, dei diritti umani, della solidarieta', della nonviolenza; e' stata in Iraq, Afghanistan, Pakistan, Serbia, Bosnia, Bangladesh, Nepal, India, Vietnam, Sri Lanka e Burundi; si e' occupata di campagne animaliste e vegetariane, di assistenza a prigionieri politici e condannati a morte, di commercio equo e di azioni contro la guerra; si e' dedicata allo studio delle disuguaglianze e del "sottosviluppo"; ha scritto molto articoli e dossier sui modelli agroalimentari nel mondo e sull'uso delle risorse; ha fatto parte del comitato progetti di Ctm (Commercio Equo e Solidale); e' stata il focal point per l'Italia delle rete "Global Unger Alliance"; collabora con diverse testate tra cui "il manifesto", e' autrice di numerosi libri, e' attivista della campagna europea contro l'impatto climatico e ambientale dell'aviazione. Tra le opere di Marinella Correggia: Ago e scalpello: artigiani e materie del mondo, Ctm, 1997; Altroartigianato in Centroamerica, Sonda, 1997; Altroartigianato in Asia, Sonda, 1998; Manuale pratico di ecologia quotidiana, Mondadori, 2000; Addio alle carni, Lav, 2001; Cucina vegetariana dal Sud del mondo, Sonda, 2002; Si ferma una bomba in volo? L'utopia pacifista a Baghdad, Terre di mezzo, 2003; Diventare come balsami. Per ridurre la sofferenza del mondo: azioni etiche ed ecologiche nella vita quotidiana, Sonda, 2004; Vita sobria. Scritti tolstoiani e consigli pratici, Qualevita, 2004; Il balcone dell'indipendenza. Un infinito minimo, Nuovi Equilibri, 2006; (a cura di), Cambieresti? La sfida di mille famiglie alla societa' dei consumi, Altra Economia, 2006; Week Ender 2. Alla scoperta dell'Italia in un fine settimana di turismo responsabile, Terre di Mezzo, 2007. La rivoluzione dei dettagli, Feltrinelli, Milano 2007] Comitati italiani "con i piedi per terra" Piu' aeroporti uguale piu' voli, piu' effetto serra, piu' cementificazione, piu' inquinamento atmosferico. Per fortuna - benvenuti a terra! - anche nell'Italia cosparsa di aeroporti sovvenzionati sta crescendo l'ultima frontiera dei movimenti: contro l'eccesso di spostamenti aerei e i suoi danni planetari, locali, sociali, a fronte di vantaggi che riguardano solo le compagnie aeree e i costruttori. In attesa, chissa', di una campagna italiana "a terra, per la Terra". * No-fly e senza sindromi Nimby: Viterbo e tutti gli altri "Vicenza come Viterbo: due aeroporti, uno militare e uno civile; due casi di distruzione del territorio; un unico movente: il profitto. Noi cittadini del presidio permanente contro il Dal Molin di Vicenza esprimiamo la nostra massima solidarieta' ai comitati che, a Viterbo, si battono contro la costruzione di un nuovo aeroporto": e' uno dei tanti messaggi di solidarieta' da parte di movimenti, esperti, intellettuali, politici, ambientalisti che sostengono il "Comitato che si oppone all'aeroporto a Viterbo e che si impegna per la riduzione del trasporto aereo", dotato di un ricco sito che si chiama, manco a dirlo, www.coipiediperterra.org. Di un terzo aeroporto nel Lazio, accanto a Fiumicino e Ciampino, si parla da tempo, e sono tre le province che se lo "contendono": Viterbo, Frosinone, Latina. Nel viterbese gli enti locali sono quasi tutti a favore, salvo poche eccezioni. Il Comitato contro e' nato in luglio. La sua "portacroce" e' Antonella Litta, medico di base, animatrice del gruppo "Nepi per la pace", volontaria periodica in Africa: "Portacroce, si', visto quante ce ne dicono sulla stampa locale; noi saremmo contro il progresso, contro questa manna che cadrebbe dal cielo sulla Tuscia, una panacea, il decollo economico... Invece, noi pensiamo che la nostra sia 'la madre di tutte le battaglie', un compendio: per la democrazia (i cittadini vanno coinvolti nelle scelte e cosi' non e'), per la salute (ben conosciamo l'impatto acustico e in termini di polveri sottili di una simile struttura), per l'ambiente (visti i danni che provoca alla biosfera, agli ecosistemi locali), per l'economia e le finanze dello stato (il pubblico erario sostiene fortemente il settore con un mare di denaro che andrebbe speso in opere sociali e ambientali). Il viterbese paga gia' un tributo pesante, con servitu' militari, impianti a carbone e via dicendo... L'abbiamo scritto a Ministri e Parlamento: occorre ridurre e non incrementare il trasporto aereo". Viterbo ha bisogno di ben altro, dicono Antonella e gli altri fondatori del Comitato: Peppe Sini, pacifista storico; Osvaldo Ercoli, gia' consigliere comunale e provinciale, noto ambientalista; Alessandro Pizzi, docente, gia' sindaco di Soriano nel Cimino: "Viterbo ha bisogno che si potenzino le ferrovie per i pendolari e per le merci, ha bisogno della difesa e valorizzazione dei beni ambientali e culturali; ha bisogno di sostegno alle sue reali vocazioni produttive: l'agricoltura di qualita', il turismo di qualita', il termalismo sociale, l'alta formazione e la ricerca in campo agrario, forestale, ambientale, archeologico, storico e artistico". Alessandro Pizzi precisa: "Un aeroporto per i voli low cost non avrebbe alcun impatto positivo sull'economia della zona, salvo nella fase di costruzione ñ e con lavori precari; sarebbe anzi un disastro ecologico, sanitario ed economico. I turisti low cost si fionderebbero a Roma, senza lasciare nulla qui. Invece, le nostre bellezze storiche, paesaggistiche, archeologiche potrebbero attirare milioni di romani, in un sostenibile turismo di vicinato". * Diversificate strategie di lotta Il Comitato non ha una goccia di sindrome Nimby ("non nel mio giardino") nelle sue vene: pone il problema di un modello di mobilita' generale, chiede alle autorita' di rinunciare al progetto di terzo polo aeroportuale nella regione e ha subito offerto sostegno e alleanze con altri comitati laziali contro il danno da aeroporti, futuri o attuali come e' il caso del Comitato per la riduzione dell'impatto ambientale dell'aeroporto di Ciampino (www.comitatoaeroportociampino.it). Che da anni lotta contro l'incremento esponenziale dei voli low cost nel vetusto aeroporto "Pastine" di questa citta' alle porte di Roma. Piste a ridosso delle case, livelli record di inquinamento acustico e da polveri sottili. Le istituzioni locali interessate - Comune di Ciampino, Comune di Marino, X circoscrizione di Roma - cosi' come Legambiente e Codacons - sono impegnate con i cittadini in lotta. Di recente l'Enac (Ente nazionale per l'aviazione civile), dopo anni di inazione, ha ridotto - quantomeno - il numero massimo di voli dal e verso il "Pastine". Il reuccio dei low cost, Ryan Air, si e' opposto ma il Tar del Lazio ha respinto il suo ricorso. Due ora le vie possibili: meno concessioni di volo ai low cost, oppure un altro aeroporto nelle vicinanze di Roma. La candidata che contende a Viterbo il dubbio privilegio del terzo scalo laziale e' la provincia di Frosinone. Il locale Comitato di coordinamento, appoggiato da alcuni (pochi) partiti e dalle associazioni ambientaliste, dice no partendo dai problemi e dalle sfide territoriali: "la nostra e' una zona gia' inquinata, la valle del Sacco in particolare e' avvelenata e un aeroporto ne impedirebbe il recupero, come la valorizzazione delle risorse naturali provinciali"; insomma la stessa battaglia di Viterbo. Anche loro insisteranno su una vera valutazione di impatto ambientale, necessaria alle grandi opere ma spesso "truccata". Se la lotta nel Lazio e' per un nuovo aeroporto, altrove i comitati lavorano contro l'espansione di strutture esistenti o il ripristino di piste "abortite". Interessanti i metodi di lotta scelti. Bolzano: il Comitato contro l'ampliamento dell'esistente aeroporto (www.noaereibz.it) ha scelto la strada del referendum popolare rispetto al finanziamento pubblico del traffico aereo; sono state raccolte oltre 28.000 firme e la consultazione si terra' nel 2009: "E' anche un tentativo di partecipazione attiva della popolazione, che come contribuenti ha finora sovvenzionato una gestione scriteriata ricavandone in cambio rumore e inquinamento; che lo vogliano anche ampliare e' il massimo" dicono quelli del Comitato. A Malpensa gli abitanti di 89 comuni combattono da dieci anni contro l'ampliamento del mostro aeroportuale che sorge in una zona molto abitata. Una piccola vittoria e' stata ottenuta dai Comitati contro la tangenziale, una delle opere accessorie per l'accessibilita' all'aeroporto. Nel 2003 hanno fatto ricorso all'Unione Europea che ha dato loro ragione: assolutamente insufficiente la Valutazione di impatto ambientale. Anche il Comitato contro l'ampliamento dell'aeroporto di Ampugnano (Siena), punta sul fatto che le Linee guida del piano di indirizzo territoriale toscano escludono allungamenti di piste, in quell'area di pregio paesaggistico che e' fra le venti aree piu' rappresentative per la tutela della biodiversita' nell'intera ecoregione mediterranea. E insiste presso i cittadini sul fatto che lo stesso mantenimento in servizio dell'aeroporto esistente e' uno spreco di denaro pubblico: "un pozzo in cui sono caduti tanti milioni di euro forniti dalla Spa con partecipazione di vari enti locali ma che non e' mai decollato". E infine ma non ultimo, a Fano c'e' un Comitato "per il campo di aviazione"... che lavora perche' una vecchia pista in disuso di 120 ettari, polmone verde e luogo di aggregazione, non sia asfaltata per renderla adatta all'arrivo di aerei: "Combattiamo un'idea di sviluppo e di citta' che vede nella costruzione di nuove case, nuove strade, nella circolazione di piu' veicoli e piu' aerei la fonte di benessere", dice l'attivista Lucio Polverari; "La battaglia per la pista-non pista verde e' una 'linea del Piave' per il futuro di Fano, contro gli interessi di una ristretta cerchia di potenti imprenditori". 3. RIFLESSIONE. MARINELLA CORREGGIA: TRASPORTO AEREO, SOVVENZIONATO COME UN BENEFATTORE DELL'UMANITA' [Ringraziamo Marinella Correggia (per contatti: mari.cor at libero.it) per averci messo a disposizione il seguente articolo apparso nella rivista "Altreconomia" n. 88 del novembre 2007] Il trasporto aereo e' il settore il cui contributo all'effetto serra cresce piu' di ogni altro (e' oggi intorno al 10% del totale) eppure gode di benefici incredibili. Senza la loro rimozione l'impennata dei voli continuera'. * Tassare il kerosene I carburante dei velivoli gode di un'esenzione fiscale totale internazionale. Un aiuto agli inquinatori che costa alle casse pubbliche dei paesi europei oltre 35 miliardi di euro all'anno. Una tassa sul kerosene di 0,65 euro al litro, analoga a quella sugli altri carburanti, non solo procurerebbe enormi introiti - utilizzabili per scopi sociali e ambientali - ma indurrebbe il settore a una maggiore efficienza; gia' una tassa pari a 0,125 euro al litro potrebbe indurre una riduzione delle emissioni del 10%. Perche' l'Europa o l'Italia non danno il buon esempio tassando il kerosene? Finora l'hanno fatto solo, e molto parzialmente, tre nazioni: Paesi Bassi, Norvegia, Svizzera. * Kyoto, poco ma Kyoto, almeno Finora il trasporto aereo era esentato dall'imperativo di ridurre le emissioni a norma del protocollo di Kyoto. Finalmente a livello di Europa "c'e' qualche piccolo passo promettente", dice Roberto Lopriore, assistente tecnico del gruppo Gue al Parlamento europeo. Nel mese di novembre il Parlamento europeo inizia a votare in plenaria una direttiva che applica il modesto Kyoto anche a questo ultimo baluardo di privilegiati: "Intanto la Commissione ambiente ha votato un testo che include tutti i voli commerciali effettuati dalle compagnie aeree da e per l'Unine Europea in uno schema di scambio di emissioni di CO2 per creare un incentivo a diminuirle e a migliorare nel contempo motori, consumi e modalita' energivore e inquinanti di decollo ed atterraggio. Il voto dei deputati ha migliorato la proposta della Commissione che limitava la quantita' di diritti di emissione attribuibile all'asta a ciascun paese solo al 10% innalzando questa soglia al 50%, il resto verra' ridistribuito gratuitamente. Dal 2010 il provvedimento riguardera' tutte le compagnie che intendano partire o atterrare nel territorio dell'Unione Europea. Esse dovranno rispettare l'impegno a diminuire pro quota del 75% l'ammontare totale delle emissioni registrate nel periodo 2004-2006. L'impegno dovra' essere rispettato da tutti. Questa direttiva comunque avra' esiti molto limitati quanto a riduzione dell'impatto climatico dell'aviazione, perche' comprare le emissioni di CO2 costa ridicolmente poco: 20 euro alla tonnellata. * Basta con i sussidi Tutti i segmenti dell'industria dell'aviazione - compagnie aeree, aeroporti, costruzione di apparecchi - godono non solo di esenzioni fiscali ma di sussidi. L'Unione Europea ha legalizzato le elargizioni al volo nel 2005 con le Community guidelines on financing of airports and start-up aid to airlines departing from regional airports: aiuti di stato fino al 50% a titolo di aiuto al... decollo, per gli aeroporti regionali e per chi li usa. In Italia ogni legge finanziaria e ogni ente locale si sente in dovere di sborsare. La Banca europea degli investimenti fa il resto. Regalie non si contano anche per la costruzione degli aerei. 4. MATERIALI. PEPPE SINI: DOPO QUATTRO MESI. ANCORA UNA LETTERA APERTA [Riportiamo la seguente lettera aperta diffusa ai mezzi d'informazione locali] Rileggo oggi la lettera aperta che diffusi quattro mesi fa e da cui scaturi' quel procedere di eventi che ha portato alla nascita a Viterbo del comitato che si oppone all'aeroporto e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, ed all'iniziativa da esso condotta, che ha reso chiaro - a chiunque avesse occhi per vedere e orecchie per sentire - che la realizzazione di un mega-aeroporto per voli low cost sarebbe una sciagura per la salute delle persone, una sciagura per l'ambiente, una sciagura per i beni culturali e i diritti sociali, una sciagura per il benessere della popolazione e per lo sviluppo adeguato e non distruttivo del territorio, territorio che ha bisogno di ben altro che di un'ennesima devastante e inquinante servitu'. * Mi sembra che da allora ad oggi a Viterbo si sia aperta una riflessione vera, mentre prima vi era solo una propaganda reticente e mistificante della lobby politico-affaristica favorevole all'aeroporto (per gli interessi speculativi di pochi e ai danni della salute, dei diritti e del benessere dell'intera popolazione), propaganda che eludeva sistematicamente le questioni decisive ed effettualmente ingannava la cittadinanza. Credo che nessuno possa negare che sia stato un merito grande del comitato che si oppone all'aeroporto e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, aver posto all'attenzione dei cittadini i veri problemi di impatto dell'opera sulla salute e sull'ambiente, aver rivelato la mancanza di fondamentali requisiti di legge (la Valutazione d'impatto ambientale), aver chiarito quale scandaloso sperpero di denaro pubblico il trasporto aereo implichi (e a vantaggio di quali soggetti imprenditoriali: come le compagnie low cost che violano sistematicamente i diritti dei lavoratori e calpestano le leggi italiane), aver evidenziato quanto energivoro e inquinante sia il trasporto aereo e in quale enorme misura esso contribuisca al surriscaldamento del clima - che e' la principale emergenza ambientale planetaria; e aver espresso con chiarezza una contrarieta' nitida e solidamente argomentata alla nociva, distruttiva e dissennata ipotesi del terzo polo aeroportuale laziale. La realizzazione di due convegni scientifici di alto profilo (e un terzo e' in preparazione per il 4 dicembre prossimo venturo); l'aver ottenuto l'attenzione e il sostegno di personalita' autorevolissime della scienza, della cultura, delle istituzioni e della vita civile; l'aver promosso rilevanti interventi istituzionali di parlamentari europei, di senatori e deputati; l'aver contribuito alla promozione e al collegamento di un movimento di dimensioni regionali, da Ciampino a Frosinone; l'aver collegato a livello nazionale comitati, movimenti e persone; infine la raccolta, l'elaborazione e la messa a disposizione di tutti di una cospicua mole di materiali documentari (con la pubblicazione del notiziario on line "Coi piedi per terra" e con il sito www.coipiediperterra.org), sono meriti che al comitato che ha la dottoressa Antonella Litta come portavoce vanno riconosciuti, e che hanno guadagnato ed esso la gratitudine di ogni persona di retto sentire e di volonta' buona. * Rileggendo oggi quella lettera di quattro mesi fa mi e' parso che forse potrebbe non essere disutile riproporla all'attenzione della pubblica opinione. La allego in calce a queste poche righe. Ancora un cordiale saluto, Peppe Sini Viterbo, 12 novembre 2007 * Allegato: la lettera aperta ai mezzi d'informazione locali del 3 luglio 2007 Contro l'aeroporto Vorrei esprimere la mia contrarieta' al progetto dell'aeroporto a Viterbo. Occorrerebbe ridurre il trasporto aereo, non incrementarlo. Occorrerebbe diminuire i voli e rendere piu' sicuri gli aeroporti, non aumentarli. L'umanita' ha bisogno di piu' lentezza, non di piu' velocita'; di maggior sicurezza, non di maggior rischio. Il pianeta ha bisogno di rispetto e risanamento dell'ambiente, non di ulteriore inquinamento. * Porre la questione in termini di concorrenza campanilistica tra tre citta' (naturalmente ho letto l'interessante studio del Comitato per l'aeroporto di Viterbo, che presuppone la positivita' della scelta di incrementare il trasporto aereo e si concentra sull'argomentare in favore della localizzazione del terzo polo aeroportuale laziale a Viterbo rispetto a Frosinone e Latina) e' un modo per non porre il vero problema: servono davvero nuovi aeroporti? Non servirebbe invece piu' sicurezza, piu' qualita' dell'ambiente, un'economia piu' rispettosa della natura e delle persone? Il territorio viterbese ha bisogno di migliore mobilita' ferroviaria, di maggiori e migliori servizi sanitari e sociali, di una edilizia non speculativa e non devastante che garantisca una casa a tutti, della difesa dell'ambiente e dei beni naturali e culturali, del sostegno alle reali vocazioni produttive centrate sull'agricoltura, sull'artigianato, sui beni ambientali e culturali e quindi anche sull'ospitalita' che sono peculiari dell'Alto Lazio. Vale per il viterbese quello che vale ovunque: occorre un modello di sviluppo autocentrato con tecnologie appropriate. E vale per il mondo intero l'esigenza gia' segnalata da anni sia dagli studiosi che dalle conferenze istituzionali internazionali e dai protocolli in quelle sedi elaborati: l'esigenza di passare a un modello di mobilita' sostenibile, l'esigenza di ridurre le emissioni inquinanti, l'esigenza di una mobilita' che privilegi la sicurezza degli esseri umani e la difesa della biosfera. Il trasporto aereo, come quello automobilistico privato, va drasticamente ridotto, e non incentivato. Continuo a trovare assai persuasive le analisi di Ivan Illich e di Murray Bookchin, di Mohandas Gandhi e di Vandana Shiva, di Alexander Langer e di Guido Viale; ed alcune idee che in forma forse un po' semplificata propone da anni Serge Latouche (e con lui la scuola di pensiero del Movimento antiutilitarista nelle scienze sociali e della "teoria della decrescita" - che su questioni cruciali non e' poi cosi' lontana da alcune intuizioni formulate alcuni decenni fa anche dagli studi promossi dal Club di Roma di Aurelio Peccei). In anni che sembrano assai lontani solo perche' rapidamente dimenticati, molte persone di questa provincia si opposero a devastanti progetti e a umilianti servitu'. Di quelle esperienze di cui ebbi l'onore di essere uno degli animatori e' erede oggi ad esempio la lotta contro le centrali a carbone e quelle sui rifiuti in difesa del diritto alla salute e della legalita', quelle per difendere l'acqua come bene comune, ed altre esperienze ancora di limpido impegno civile. All'epoca argomentai in un'infinita' di articoli, relazioni, opuscoli, bibliografie ragionate le ragioni forti dell'opposizione alla devastazione dell'ambiente e come esse si intrecciassero all'impegno per la legalita' e contro i poteri criminali, e come esse si fondassero su un'analisi non campanilistica ma globale e solidale, fondata su quel "principio responsabilita'" acutamente tematizzato da Hans Jonas. * Last, but not least: da dieci anni non ho piu' incarichi pubblici e ho concentrato il mio impegno civile sulla questione che mi sembra decisiva nel tempo presente: l'opposizione alla guerra e la proposizione di una politica di pace con mezzi di pace, ovvero attraverso la scelta della nonviolenza. Se oggi torno ad occuparmi di una questione che potrebbe sembrare "locale" e' perche' in essa invece vedo implicate questioni generali, e mi sembra - ma posso sbagliarmi, da anni non seguo con adeguata attenzione le vicende locali - che non si siano levate fin qui altre voci a dichiarare con chiarezza una decisa opposizione esplicita ed argomentata alla proposta dell'aeroporto a Viterbo. Grazie per l'attenzione, cordialmente Peppe Sini Viterbo, 3 luglio 2007 5. INIZIATIVE. ANCHE DA ROMA UN FORTE IMPEGNO PER LA RIDUZIONE DRASTICA E IMMEDIATA DEL TRASPORTO AEREO [Riproponiamo il seguente comunicato del comitato, dal titolo completo "Anche da Roma un chiaro e secco no al terzo mega-aeroporto nocivo e distruttivo nel Lazio. Anche da Roma un forte impegno per la riduzione drastica e immediata del trasporto aereo", gia' apparso nelle "Notizie minime della nonviolenza in cammino"] Venerdi 9 novembre, presso la sala convegni dell'Arci, in via Monti di Pietralata a Roma, si e' svolto un rilevante incontro di studi per la riduzione del trasporto aereo e contro la realizzazione di un terzo polo aeroportuale nel Lazio; al convegno, organizzato dal Prc regionale, hanno preso parte rappresentanti delle istituzioni, dei comitati locali, pubblici amministratori e dirigenti di organizzazioni politiche della sinistra, sindacati, associazioni, movimenti, studiosi. * I messaggi di saluto e l'introduzione Al convegno sono pervenuti messaggi di saluto sia istituzionali (ad esempio dal Presidente della Provincia di Viterbo, Alessandro Mazzoli) che di responsabili di movimenti e associazioni (ad esempio Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo che nel suo messaggio di saluto ha ricordato che "Un aeroporto provoca gravi danni alla salute della popolazione che vive nei dintorni: sia attraverso l'inquinamento dell'aria, che causa gravi malattie; sia attraverso l'inquinamento acustico; il trasporto aereo contribuisce fortemente al surriscaldamento del clima; il trasporto aereo danneggia gravemente l'ambiente; il trasporto aereo e' antieconomico: consuma piu' energia di ogni altro mezzo di trasporto; danneggia gravemente la biosfera; costa molto alla comunita' poiche' e' fortemente sovvenzionato sia da finanziamenti pubblici sia da esenzioni ed agevolazioni fiscali (mentre si effettuano sciagurati tagli di bilancio per sanita', istruzione ed assistenza): paradossalmente la maggior parte dei costi del trasporto aereo li pagano i cittadini che non lo usano; danneggiando l'ambiente e sottraendo risorse pubbliche non aiuta le economie locali ma le impoverisce; l'occupazione nel settore e' limitata, spesso precaria, e le compagnie aeree hanno spesso condotte gravemente antisindacali; il trasporto aereo e' iniquo: statisticamente e' dimostrato che e' soprattutto un privilegio dei ricchi, ma i costi li pagano soprattutto i bilanci pubblici, e le conseguenze nocive le pagano innanzitutto i poveri)". L'introduzione e' stata tenuta dal dottor Elio Romano, medico, principale organizzatore dell'incontro, che ha evidenziato come nel Lazio non ci siano le condizioni per il terzo aeroporto, ha criticato il sistema del low cost, e ha parlato di necessita' di superare il modello di sviluppo dominante, socialmente iniquo e devastante per la biosfera. * Le relazioni di Antonella Litta, Marinella Correggia, Alessandro Pizzi Le relazioni fondamentali sono state svolte dalla dottoressa Antonella Litta, portavoce del comitato di Viterbo che si oppone al terzo polo aeroportuale e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo; dall'autorevole saggista ambientalista Marinella Correggia, autrice di fondamentali volumi sull'ambiente; dal professor Alessandro Pizzi, anch'egli autorevole rappresentante del comitato di Viterbo. Antonella Litta ha tenuto una relazione centrata prevalentemente sull'analisi dei concreti aspetti locali della questione, non solo viterbesi ma laziali, anche con specifico riferimento agli aspetti sanitari, ambientali, sociali, al modello di mobilita' e di sviluppo. Marinella Correggia ha svolto una relazione di notevole spessore ed ha proposto una campagna articolata in quattro punti: contro la costruzione di nuovi aeroporti; per la riduzione delle concessioni di voli low cost; per la fine delle esenzioni fiscali e dei sovvenzionamenti pubblici alle compagnie aeree; un impegno a ridurre il trasporto aereo. Alessandro Pizzi ha tenuto una relazione di grande pregnanza concettuale, precisione documentaria e rigore scientifico sui decisivi aspetti globali del tema, anche con specifico riferimento al surriscaldamento del clima. * Gli interventi nel dibattito di comitati, rappresentanti istituzionali e politici Nel dibattito sono intervenuti vari comitati impegnati nel Lazio per la riduzione del trasporto aereo, per liberare Ciampino dall'eccessivo traffico aereo che soffoca la citta', contro l'ipotesi di un nuovo sedime aeroportuale nel Lazio. In particolare il sindaco e i rappresentanti dei due comitati di Ciampino hanno denunciato l'emergenza sanitaria dovuta alle attivita' aeroportuali e hanno parlato della necessita' di ridurre drasticamente il numero di voli nella loro cittadina. I rappresentanti del coordinamento "No aeroporto" di Frosinone hanno denunciato la grave situazione di inquinamento, da polveri sottili e altro, di Frosinone e in particolare della Valle del Sacco, che verrebbe definitivamente compromessa con l'eventuale realizzazione dell'aeroporto. I rappresentanti del comitato di Viterbo avevano gia' messo in evidenza l'effetto devastante dell'aeroporto sulla zona termale e su un luogo simbolo della Tuscia: l'area del Bulicame; inoltre hanno ribadito la necessita' della riduzione del trasporto aereo per il rilevante impatto sui cambiamenti climatici, per l'inquinamento acustico e da polveri sottili per i cittadini che verrebbero a trovarsi nei pressi dell'eventuale aeroporto (e in una zona, l'Alto Lazio, gia' gravata dalle emissioni inquinanti del polo energetico Civitavecchia-Montalto); ed esposto con nettezza la necessita' di opporsi decisamente al terzo polo aeroportuale regionale indipendentemente dal sito individuato; e chiarito che la soluzione per il terribile carico di voli che grava su Ciampino e' nella riduzione drastica e immediata dei voli, non nella "ciampinizzazione" di un'altra citta' (poiche' se non si inverte la dissennata e devastante tendenza all'incremento del trasporto aereo - di cui il business low cost e' punta di lancia - il risultato sarebbe che in breve il traffico su Ciampino tornerebbe a crescere, e ben presto anche l'eventuale terzo polo regionale sarebbe a sua volta invaso). Gli interventi dei dirigenti, degli amministratori e degli esperti del Prc - il partito promotore dell'incontro -, dall'intervento introduttivo di Elio Romano fino a quello conclusivo di Ugo Boghetta, hanno confermato il consenso con le posizioni espresse dai movimenti: opposizione al terzo aeroporto regionale, liberare Ciampino con una riduzione drastica e immediata dei voli, impegno per la riduzione del trasporto aereo tout court e per un modello di mobilita' regionale sostenibile centrato sul trasporto ferroviario. * L'appassionato intervento di Enrico Luciani Di particolare rilevanza l'appassionato intervento di Enrico Luciani, presidente della Commissione Trasporti della Regione Lazio, che gia' aveva svolto una intensa relazione al convegno del 18 ottobre a Viterbo (promosso dal locale comitato) sul tema "Un devastante mega-aeroporto a Viterbo? No, grazie. Ne' a Viterbo, ne' altrove". * Un contributo di grande rilevanza Al convegno erano invitate tutte le istituzioni, le principali associazioni ambientaliste, rappresentanze di tutte le forze politiche della sinistra, studiosi (presente tra gli altri il professor Giuseppe Nascetti, docente di Ecologia all'Universita' della Tuscia, anch'egli gia' relatore al convegno di Viterbo del 18 ottobre). E' intervenuto anche l'ingegnere Bruno Placidi, capo della segreteria del Ministro dei Trasporti, che ha svolto un ampio, qualificato e approfondito intervento, vivamente apprezzato da tutti i partecipanti per la chiarezza dell'esposizione, la precisione della documntazione, la qualita' dei contenuti tecnici, scientifici, giuridici ed amministrativi. * Un movimento in forte sviluppo in tutto il Lazio Cresce nel Lazio il movimento che si oppone alla realizzazione di nuovi nocivi e distruttivi mega-aeroporti per voli low cost, cresce il movimento che si batte per l'immediata drastica riduzione del trasporto aereo, cresce il movimento che vuole liberare Ciampino subito dall'insostenibile avvelenamento. Alla crescita di questo movimento il comitato di Viterbo ha dato un forte contributo mobilitando in questi mesi con la sua iniziativa autorevolissime personalita' istituzionali come il magistrato Ferdinando Imposimato, la vicepresidente del Parlamento Europeo Luisa Morgantini, dieci europarlamentari - Vittorio Agnoletto, Vincenzo Aita, Giovanni Berlinguer, Giusto Catania, Giulietto Chiesa, Claudio Fava, Monica Frassoni, Sepp Kusstatscher, Roberto Musacchio, Pasqualina Napoletano - che hanno scritto al Ministro per sostenere le ragioni dell'opposizione a un'opera devastante; i deputati Angelo Bonelli, Paolo Cacciari, Salvatore Cannavo', Massimiliano Smeriglio, Paolo Russo, Maria Cristina Perugia, Vladimir Luxuria, Salvatore Iacomino e i senatori Francesco Martone, Haidi Giuliani, Salvatore Bonadonna, che hanno presentato interrogazioni parlamentari in aiuto al nostro impegno; e numerosi altri parlamentari, consiglieri regionali, pubblici amministratori provinciali e comunali. Ed ancora, scienziati di prestigio internazionale come Angelo Baracca, Virginio Bettini, Marcello Cini, Giorgio Cortellessa, Giuseppe Nascetti, Giorgio Nebbia; illustri personalita' della cultura (Dacia Maraini, Silvia Vegetti Finzi, Lea Melandri ed innumerevoli altre) come dell'impegno umanitario e della riflessione morale (un nome per tutti, quello di padre Alex Zanotelli), e costruendo reti di solidarieta' che hanno raggiunto tutta Italia (di particolare valore la solidarieta' del presidio permanente "No Dal Molin" di Vicenza). * Verso il convegno del 4 dicembre a Viterbo Nelle prossime settimane sono previste varie iniziative del movimento che si batte per la drastica riduzione del trasporto aereo; la piu' rilevante di essa, che si preannuncia fin d'ora come particolarmente qualifcata ed aggettante, sara' il convegno del 4 dicembre a Viterbo su "Le emergenze ambientali e sanitarie nell'Alto Lazio. La situazione attuale, le azioni da proseguire, le iniziative da intraprendere", terzo dei convegni di approfondimento scientifico promossi dal Comitato che si oppone al terzo polo aeroportuale del Lazio e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo (i due precedenti convegni si sono svolti il 21 settembre e il 18 ottobre). Il programma dettagliato e' in via di definizione, il programma di massima prevede una introduzione di Peppe Sini: "Modello di sviluppo di servitu', intreccio politico-affaristico, penetrazione dei poteri criminali, devastazione ambientale nell'Alto Lazio: una ricostruzione storica, un modello di analisi, alcune proposte di intervento"; una relazione di Giuseppe Nascetti, docente di ecologia all'Universita' della Tuscia: "Alto Lazio in emergenza. Gli aspetti ambientali"; una relazione di Mauro Mocci, medico, epidemiologo: "Alto Lazio in emergenza. Gli aspetti sanitari"; una relazione di Gennaro Francione, magistrato: "Alto Lazio in emergenza. Gli aspetti giuridici. Natur e Kultur nell'Alto Lazio per la difesa costituzionale del territorio"; interventi dei comitati, i movimenti, le associazioni impegnate per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente e dei beni comuni, la lotta contro l'economia illegale, la corruzione politico-amministrativa e la penetrazione dei poteri criminali nell'Alto Lazio; una relazione di sintesi di Marinella Correggia: "Dall'Alto Lazio, all'Italia, al mondo: emergenze ambientali, azioni possibili. Esperienze e riflessioni". 6. APPELLI. UN APPELLO AI PENDOLARI VITERBESI [Riproponiamo il seguente comunicato diffuso dal comitato il 12 novembre 2007, col titolo "Appello ai pendolari viterbesi. Finanziare e rafforzare il trasporto pubblico locale, innanzitutto ferroviario. Non realizzare un'opera speculativa, nociva, devastante come il mega-aeroporto", gia' apparso nelle "Notizie minime della nonviolenza in cammino"] Il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo rivolge un appello ai pendolari viterbesi. Una lobby politico-affaristica sostenuta dai responsabili di decenni di malgoverno nel viterbese vorrebbe far sperperare immense quantita' di denaro pubblico per realizzare un mega-aeroporto per voli low cost, un'opera nociva per la salute dei cittadini, distruttiva dell'ambiente e di rilevanti beni culturali e sociali, che sarebbe di enorme danno per l'intera popolazione dell'Alto Lazio e a vantaggio soltanto di una ristretta oligarchia di soggetti speculativi (come quelle compagnie aeree low cost che violano i diritti dei lavoratori e rifiutano di rispettare le leggi italiana). Ai viterbesi non serve un'ennesima devastazione, un'ennesima servitu', un ennesimo spreco di fondi pubblici per favorire ristretti interessi privati. Ai viterbesi serve una mobilita' pubblica a vantaggio di tutti i cittadini, ed in primo luogo il potenziamento dei trasporti ferroviari: con la riapertura della linea Civitavecchia-Capranica-Orte e con il consistente miglioramento della Viterbo-Orte e della Viterbo-Roma. E' evidente che, al contrario di quanto sostengono certi interessati ed incalliti mistificatori, se si sperpereranno ingentissimi finanziamenti pubblici per un aeroporto a Viterbo che non serve affatto ai pendolari viterbesi, non sara' affatto ragionevole supporre che dal bilancio statale e regionale possano venire in misura adeguata altri finanziamenti per le altre forme di mobilita', quelle che veramente occorre sostenere. Per un ovvio principio di ripartizione anche territoriale delle risorse pubbliche, e data la limitatezza dei fondi a disposizione, delle due l'una: o si finanzia il disastroso mega-aeroporto dei piccoli attila; o si finanzia il trasporto pubblico locale, ed in primis la ferrovia, al servizio di tutti. Cosicche', se prevalessero i nuovi barbari e gli arraffatori e sperperatori di sempre, la nostra terra e la nostra popolazione avrebbero il danno e la beffa: con la realizzazione del mega-aeroporto per voli low cost sarebbe finanziata un'opera che tutti ci danneggia, e sarebbero invece negati finanziamenti necessari ed utili per tutti, quelli in favore della mobilita' pubblica locale adeguata e sostenibile, in particolare ferroviaria. Lottiamo quindi insieme in difesa dei diritti di tutti. Affinche' lo stato, la Regione e gli enti locali finanzino il trasporto pubblico locale, sostengano il trasporto ferroviario, e non sperperino fondi pubblici per un'opera dannosa per la salute e il benessere della popolazione, e distruttiva per l'ambiente e i beni culturali e sociali e le vocazioni produttive del nostro territorio. 7. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE ALL'AEROPORTO DI VITERBO Per informazioni e contatti: Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la riduzione del trasporto aereo: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it =================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 49 del 14 novembre 2007 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). 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