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Coi piedi per terra. 26
- Subject: Coi piedi per terra. 26
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Wed, 19 Sep 2007 12:32:37 +0200
- Importance: Normal
=================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Numero 26 del 19 settembre 2007 In questo numero: 1. Venerdi' 2. Peppe Sini. Una risposta a un vecchio amico, ovvero del mondo coi piedi per terra e del mondo rovesciato 3. Giulietto Chiesa: Per la salvaguardia del territorio e dei cittadini 4. Giovanni Colombo: Semplicemente uomini 5. Due modi di comunicare 6. Gian Marco Martignoni: Le parole profetiche di Dario 7. Enzo Mazzi: Aderisco all'appello 8. Claudio Riolo: Bisogna avere il coraggio di opporsi 9. Silvano Tartarini: Dobbiamo smetterla di costruire inquinamento 10. Per contattare il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo 1. INCONTRI. VENERDI' Per informare e sensibilizzare la cittadinanza il comitato che si oppone all'aeroporto e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo ha organizzato un convegno di studi il giorno venerdi' 21 settembre a Viterbo, presso la sala conferenze della Provincia, Palazzo Gentili, in via Saffi, con inizio alle ore 17. Partecipano al convegno in qualita' di relatori: il magistrato Ferdinando Imposimato, una delle personalita' piu' illustri delle istituzioni italiane; il dottor Mauro Mocci, medico, esperto di patologie derivanti da inquinamento; la dottoressa Marinella Correggia, saggista, autrice di molti libri, esperta di temi ambientali. Presiede il convegno la dottoressa Antonella Litta, portavoce del comitato; svolgera' l'intervento introduttivo il professor Alessandro Pizzi, gia' sindaco di Soriano nel Cimino. 2. EPISTOLARI. PEPPE SINI: UNA RISPOSTA A UN VECCHIO AMICO, OVVERO DEL MONDO COI PIEDI PER TERRA E DEL MONDO ROVESCIATO Un vecchio e caro amico mi scrive - chiamandomi personalmente a colloquio attraverso una testata locale - che, denunciando la catastrofe che provocherebbe a Viterbo il mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma, io farei del catastrofismo. Ahime', e' il mega-aeroporto che fa una catastrofe. Io solo denuncio il disastro che ci attende. E come altre persone ragionevoli chiamo i cittadini tutti ad opporsi ad essa per la salvezza di questa citta' da una servitu' devastante che provochera' danni immensi per tutti, recando vantaggi solo a una ristretta cerchia di affaristi senza scrupoli favoreggiati da pubblici amministratori forse ignari, forse distratti, forse collusi. * E valga il vero: 1. L'area termale del Bulicame, una delle massime ricchezze ambientali, storiche, culturali, terapeutiche, sociali ed economiche di Viterbo, verrebbe devastata dall'inquinamento atmosferico e dall'inquinamento acustico: il continuo rombo dei giganteschi aerei in partenza e in arrivo, e le polveri sottili emesse, renderanno quel luogo inquinato e invivibile. E chi si recherebbe a ricevere cure termali in un luogo cosi' gravemente inquinato, sovrastato da un rumore cosi' insopportabile? Sarebbe la fine del termalismo a Viterbo, sarebbe il disastro di una vocazione sociale, di una risorsa economica, di un bene naturale e culturale della citta'. Qualcuno e' cosi' stolto da volere tutto cio'? * 2. Interi quartieri di Viterbo saranno gravemente colpiti dall'inquinamento acustico: quando passeranno a bassa quota i giganteschi aerei in manovra non ci sara' piu' ne' riposo, ne' possibilita' di parlare normalmente per via ed in casa. I viterbesi ancora non lo immaginano che disastro sara': perche' pensano che sara' la stessa cosa degli attuali scarsi voli di aeroplani da esercitazione o da diporto: No, saranno aerei di ben altre dimensioni e con ben altra frequenza; sara' un'aggressione durissima e costante alla nostra salute, al nostro benessere. La qualita' della vita di tutti i viterbesi ne sarebbe danneggiata irreversibilmente. Qualcuno e' cosi' stolto da volere tutto cio'? * 3. Lo stesso valore dei beni (gli immobili, gli esercizi) nei quartieri del maggior inquinamento acustico verra' gravemente colpito e decurtato. Questi beni subiranno un forte deprezzamento. Vi sara' quindi un danno enorme per l'economia locale, un'enorme svalutazione dei beni dei cittadini - spesso cittadini che hanno investito ogni loro disponibilita' di denaro per una casa o un'attivita' commerciale o artigianale -, un danno enorme per la Viterbo dei residenti e di chi lavora. Qualcuno e' cosi' stolto da volere tutto cio'? * E per ricordare anche alcune questioni di fondo: 4. Il trasporto aereo e' fortemente corresponsabile del surriscaldamento del clima: e' la principale emergenza planetaria. L'intera comunita' scientifica e gli statisti piu' avvertiti sostengono con decisione la necessita' di ridurre, e non incrementare, il trasporto aereo. 5. Il trasporto aereo e' fortemente energivoro ed antieconomico: i cittadini non se ne avvedono perche' esso e' fortemente finanziato dagli stati, ovvero: dal bilancio pubblico vengono sottratte ingenti somme per regalarle alle compagnie aeree, mentre si tagliano le risorse per la sanita', l'assistenza, i diritti di tutti i cittadini. E' un paradosso scandaloso: gli stati regalano denaro di tutti i cittadini a imprese che provocano gravi danni all'ambiente e alla salute della popolazione, e contemporaneamente tagliano i servizi assistenziali e sanitari e negano cosi' il pieno diritto alla salute previsto dalla Costituzione. 6. alcune compagnie aeree low cost hanno spesso condotte antisindacali, impongono al personale condizioni di precariato, rifiutano di riconoscere le leggi italiane a tutela dei lavoratori. Una di esse e' proprio quella Ryan Air che si vorrebbe far atterrare a Viterbo. * Naturalmente per il viterbese occorrono ben altre scelte, e naturalmente vi sono alternative; e quanto a questo sara' sufficiente elencarle per titoli: 7. potenziamento della ferrovia; 8. difesa e valorizzazione dei beni ambientali e culturali; 9. sviluppo e sostegno alle reali vocazioni produttive del territorio (agricoltura di qualita'; turismo in loco e di qualita'; termalismo; alta formazione connessa ai beni ambientali e culturali; servizi, commercio e artigianato connessi a quanto precede). * 10. Ed infine, la questione piu' inquietante: l'aspetto affaristico del progetto mega-aeroportuale. Come e' possibile che non si veda l'inquietante aspetto affaristico della martellante campagna in favore dell'ennesima opera devastante, in favore di un'ennesima servitu', in favore di un'iniziativa che reca un danno gravissimo per tutti i viterbesi? Come e' possibile che non si veda l'azione di una lobby, sostenuta dell'estrema destra (l'Alleanza Nazionale ormai alleata organica del pregresso sistema di potere; il partito-azienda berlusconiano...), che sottovalutando e nascondendo i disastri che il mega-aeroporto comportera' conduce una propaganda ingannevole a effettuale danno della citta' e dei cittadini? Come e' possibile dar credito a personaggi che sostengono addirittura che la Valutazione d'impatto ambientale, procedura prevista dalla legislazione in vigore, e' cosa di scarsa o nessuna importanza (alcuni si sono spinti fino al delirio di sostenere che di essa non c'e' neppure bisogno...). Come e' possibile essere tanto ciechi? * Occorre difendere Viterbo dall'aggressione dei nuovi barbari, dell'affarismo rampante e senza scrupoli, da scelte dissennate che avrenno conseguenze assai nocive e tragicamente irreversibili. * E per finire: se si vuol sapere cosa sull'aeroporto di Viterbo il sottoscritto sostiene con dovizia di argomentazioni; cosa sostengono scienziati illustri come Angelo Baracca, Virginio Bettini, Giorgio Cortellessa, Giorgio Nebbia; cosa sostengono illustri personalita' della cultura e della vita civile italiana; cosa sostiene il comitato che si oppone al devastante mega-aeroporto, ebbene, basta visitare il sito www.coipiediperterra.org o anche partecipare al convegno che si terra' a Viterbo il 21 settembre 2007 presso la sala conferenze della Provincia, in via Saffi, con inizio alle ore 17, con la partecipazione del magistrato Ferdinando Imposimato, del dottor Mauro Mocci, della dottoressa Marinella Correggia. 3. EDITORIALE. GIULIETTO CHIESA: PER LA SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO E DEI CITTADINI [Ringraziamo Giulietto Chiesa (per contatti: giulietto.chiesa at europarl.europa.eu) per questo intervento. Giulietto Chiesa (Acqui Terme, 1940) e' giornalista, saggista, storico, parlamentare europeo. Dal sito www.giuliettochiesa.it riprendiamo la seguente scheda "Giulietto Chiesa e' nato ad Acqui Terme (Al) il 4 settembre 1940. Giornalista dal 1979, quando entro' a L'Unita' come redattore ordinario. In precedenza aveva compiuto una lunga esperienza politica, prima come dirigente studentesco universitario, a Genova e in campo nazionale (vicepresidente dell'Unione Goliardica Italiana), poi come dirigente nazionale della Federazione Giovanile Comunista Italiana (Fcgi), infine come dirigente della Federazione genovese del Pci negli anni 1970-1979. Capogruppo per il Pci nel Consiglio Provinciale di Genova dal 1975 al 1979, quando lascia il funzionariato di partito e viene assunto da L'Unita', a Roma. Dal primo ottobre 1980 al primo settembre 1990 corrispondente da Mosca per l'Unita'. Nel 1989-1990 e' "fellow" del Wilson Center, Kennan Institute for Advanced Russian Studies, di Washington. Conferenze in quindici universita' e istituti di ricerca americani, Dipartimento di Stato, Rand Corporation etc. Nel 1990 entra alla Stampa, ancora come corrispondente da Mosca, e rimane in Russia fino alla fine del 2000. Attualmente e' editorialista e commentatore politico dello stesso giornale e anche notista e commentatore del Manifesto e di Avvenimenti, oltre che di diverse riviste italiane. Collabora con numerose riviste e giornali italiani, europei, russi e americani. Ha lavorato per il Tg5, Tg1 e Tg3. Collabora saltuariamente con Radio Svizzera Internazionale, con Radio Vaticana, con la Bbc in lingua russa, con Radio Liberty, con Ntv (Russia) e con Deutsche Welle. Collabora regolarmente con Rai News 24 e con diversi programmi Rai, tra cui Primo Piano della Rete 3. Piu' recentemente tiene rubriche fisse mensili su Photo e Galatea. In Russia ha da diversi anni una rubrica fissa sul settimanale dei circoli imprenditoriali Kompania. Ha scritto diversi libri, molti in tema di storia, cronaca e reportage sull'Unione Sovietica e sulla Russia. Il suo primo libro fu pero' dedicato al fallito tentativo di recupero degli ostaggi americani nell'ambasciata di Teheran, Operazione Teheran (De Donato, Bari 1980). Successivamente scrisse L'Urss che cambia (Editori Riuniti, Roma 1987) con lo storico allora dissidente russo Roy Medvedev. Questo libro venne tradotto in lingua portoghese nel 1988. Ancora in forma di dialogo con Medvedev usci' nel 1990, per i tipi di Garzanti, La rivoluzione di Gorbaciov, che venne pubblicata prima negli Stati Uniti, con il titolo Time of Change (Pantheon Books, 1990) e poi in Giappone. Quasi contemporaneamente usci' in Italia Transizione alla democrazia, per i tipi di Lucarini Editore. Una nuova edizione, largamente riveduta e aggiornata insieme a Douglas Northrop, con il titolo Transition to Democracy, usci' nel 1991 negli Stati Uniti (University Press of New England) e successivamente in Russia, con il titolo Perekhod k Democratij (Mezhdunarodnye Otnoshenija). Seguirono altri due libri, il primo fu Cronaca del Golpe Rosso (Baldini & Castoldi, Milano 1991) e Da Mosca. Cronaca di un colpo di stato annunciato (Laterza, Bari 1995). Gli ultimi due libri sulle vicende russe sono stati Russia Addio (Editori Riuniti, Roma 1997), tradotto in russo con il titolo Proschaj Rossija (Editrice Geja) con enorme successo di pubblico, superando le 80.000 copie, e successivamente tradotto in cinese (Editrice Nuova Cina, Pechino 1999) e in greco (Kastaniotis, Atene 2000). E Roulette russa (Guerini & Associati, Milano 1999), che, con lo stesso titolo, Russkaja Ruletka, e' uscito in Russia a luglio 2000 per i tipi della casa editrice Prava Cheloveka. Negli ultimi cinque anni si e' occupato di studio della globalizzazione e, in particolare, degli effetti sul sistema mediatico mondiale. Ha pubblicato numerosi saggi in materia per riviste italiane ed estere. Sono stati pubblicati in Russia due suoi saggi ricavati da relazioni all'Accademia delle Scienze e all'Istituto di Economia e relazioni internazionali (Imemo). Attualmente collabora stabilmente o saltuariamente anche con altri giornali russi: Literaturnaja Gazeta, Delovoi Vtornik, Moskovskie Novosti. Sono usciti recentemente altri suoi lavori. Per i tipi di Einaudi e' stato pubblicato G8-Genova, la cronaca degli avvenimenti del luglio 2001. Per i tipi della Guerini e associati e' uscito il libro Afghanistan anno zero, scritto con il giornalista e disegnatore satirico Vauro, con prefazione di Gino Strada, il chirurgo italiano fondatore di Emergency. Quest'ultima opera e' rimasta per un anno in vetta alle classifiche, avendo superato 115.000 copie vendute. E' uscita una edizione in lingua greca. Nella primavera del 2002 e' uscito, per i tipi di Feltrinelli, La guerra Infinita, che ha gia' superato le 60.000 copie ed e' rimasto a lungo in vetta alle classifiche della saggistica. Il volume ha un'edizione tedesca: Das Zeitalter des Imperiums, Europaische Verlagsanstalt, Hamburg 2003. Sempre per Feltrinelli nel marzo 2003 e' uscito Superclan, scritto con Marcello Villari; a Mosca, sempre nel 2003, e' stato pubblicato, per le edizioni Neizvestnaja Voina, il volume Beskonechnaja Voina: una raccolta di saggi che include parti di Afghanistan anno zero, de La Guerra infinita e di Superclan. Nei primi mesi del 2004 e' uscito, per i tipi della casa editrice Nottetempo, La guerra come menzogna. Di esso esiste gia' una traduzione in francese, per la Timeli edizioni di Ginevra. Della Guerra infinita esiste gia' una edizione in inglese, presto acquistabile via Internet, e una in spagnolo. Recentemete Nottetempo ha pubblicato il saggio Invece di questa sinistra, ultima fatica di Giulietto Chiesa, che contiene il suo programma politico per le elezioni europee. A ottobre 2004 ha pubblicato per le edizioni Piemme, insieme al vignettista Vauro, I peggiori crimini del comunismo, una denuncia satirica che svela il passato 'rosso' di alcuni degli uomini piu' vicini all'allora presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi. Ultime opere pubblicate: Cronache Marxiane, Editore Fazi, 2005; Le carceri segrete della Cia in Europa, Piemme, 2007". Dalla Wikipedia, edizione italiana, riportiamo per stralci alcune informazioni che integrano quelle sopra riportate: "Dal 2001 in poi Giulietto Chiesa scrive e opera soprattutto sui temi della globalizzazione economica, politica e militare, con un'attenzione particolare sui suoi effetti sul sistema dei mass media. Ha pubblicato molti saggi su questo tema per riviste italiane ed estere... Gli ultimi saggi si concentrano tutti sui temi della guerra e della globalizzazione... Nel 2005 pubblica Cronache Marxziane, Fazi, Roma. Guidato dalle domande di Massimiliano Panarari, Chiesa si scaglia contro il nuovo imperialismo e il 'superclan' dei padroni del mondo - dalle banche d'affari anglosassoni ai soci di Bin Laden, da Berlusconi a George W. Bush - nonche' contro quella che definisce la 'macchina dei sogni', l'onnipervasivo sistema contemporaneo dei media che esercita un'influenza sempre piu' forte sulle menti. Il libro incita all'impegno diretto e all'assunzione di responsabilita' di fronte a un sistema economico, mediatico e politico che nella visione di Giulietto Chiesa e' una minaccia per il pianeta e rischia di condannare tutti alla catastrofe ecologica e all'estinzione. Sugli stessi temi scrive Prima della tempesta, Nottetempo, 2006. Diventa presidente dell'associazione MegaChip e membro della presidenza nazionale dell'associazione Gruppo del cantiere per il bene comune insieme ad Achille Occhetto, che ne e' il presidente nazionale, Elio Veltri, Antonello Falomi e Diego Novelli. Del gruppo faceva parte anche l'economista Paolo Sylos Labini, poi scomparso. Nel 2003 aderisce, da indipendente, all'alleanza politica fra Antonio Di Pietro e Achille Occhetto in occasione delle imminenti elezioni europee del 2004. E' stato eletto deputato del Parlamento europeo nel 2004... In seno al Parlamento europeo e' stato nominato vicepresidente della Commissione per il commercio internazionale, membro della Commissione per la cultura e l'istruzione, della Sottocommissione per la sicurezza e la difesa, della Delegazione alla commissione di cooperazione parlamentare UE-Russia, della Delegazione alle commissioni di cooperazione parlamentare UE-Kazakistan, UE-Kirghizistan e UE-Uzbekistan e per le relazioni con il Tagikistan, il Turkmenistan e la Mongolia. Nel corso del 2006, assieme a Megachip, ha promosso un gruppo di lavoro che indaga sulle vicende dell'11 settembre 2001, fortemente critico nei confronti delle inchieste ufficiali e delle interpretazioni correnti dei mass media. All'interno di questo gruppo di lavoro, Giulietto Chiesa e' autore, insieme a Franco Fracassi, di Zero - Inchiesta sull'11 settembre, un film documentario attualmente in fase di lavorazione. Nel maggio 2007 ha aderito a Sinistra Democratica. E' editorialista per diverse testate e riviste (La Stampa, Galatea, Megachip, Micromega, Il manifesto, Latinoamerica)...". Tra le opere di Giulietto Chiesa: Obiettivo Teheran, De Donato, 1980; (con Roy Medvedev), L'Urss che cambia, Editori Riuniti, 1987; (con Roy Medvedev), La rivoluzione di Gorbaciov, Garzanti, 1990; Transizione alla democrazia, Lucarini, 1990; Cronaca del Golpe Rosso, Baldini & Castoldi, 1991; Da Mosca. Cronaca di un colpo di stato annunciato, Laterza, 1995; Russia Addio, Editori Riuniti, 1997; Roulette russa, Guerini & Associati, 1999; G8-Genova, Einaudi, 2001; Afghanistan anno zero, Guerini & Associati, 2001; La guerra infinita, Feltrinelli, 2002; (con Marcello Villari), Superclan, Feltrinelli, 2003; La guerra come menzogna, Nottetempo, 2004; Invece di questa sinistra, Nottetempo, 2004; "La virtualizzazione del reale e la fucina delle illusioni", in AA. VV., Brandelli d'Italia, Chimienti, 2005; I peggiori crimini del comunismo, Piemme, 2005; Cronache Marxziane, Fazi, 2005; Giulietto Chiesa. Prima della tempesta, Nottetempo, 2006; Le carceri segrete della Cia in Europa, Piemme, 2007. I dieci europarlamentari che hanno scritto al Ministro dei Trasporti per esprimere la loro opposizione all'aeroporto e chiedere la Valutazione d'impatto ambientale sono Vittorio Agnoletto, Vincenzo Aita, Giovanni Berlinguer, Giusto Catania, Giulietto Chiesa, Claudio Fava, Monica Frassoni, Sepp Kusstatscher, Roberto Musacchio, Pasqualina Napoletano] La lettera con la quale giovedi' scorso otto europarlamentari (che sono diventati dieci) hanno espresso al ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi la loro contrarieta' alla decisione di ampliare l'aeroporto di Viterbo ha avuto un'enorme eco sulla stampa, locale e nazionale, e tra le forze politiche, che hanno tentato di strumentalizzare la nostra posizione, che resta di principio e concerne la salvaguardia del territorio e dei cittadini. Noi non abbiamo nulla a che vedere con la rissa tra i comitati di affari che si e' scatenata, con in testa i gruppi legati alla destra, e che hanno preso ad azzannarsi sulla pelle degli abitanti del Lazio. Il problema non e' scegliere tra Viterbo, Latina e Frosinone. Chiunque abbia a cuore la vita dell'ecosistema in cui viviamo tutti non puo' che chiedere il contenimento del trasporto aereo, tra i principali responsabili - giova ripeterlo - dei danni all'equilibrio della biosfera. Di qui l'invito al Ministro dei Trasporti a procedere a una decisione meditata, che valuti l'impatto sull'ambiente e soprattutto coinvolga in prima persona le popolazioni locali che ne subiranno direttamente le conseguenze. 4. EDITORIALE. GIOVANNI COLOMBO: SEMPLICEMENTE UOMINI [Ringraziamo Giovanni Colombo [gcolombo at autorita.energia.it] per questo intervento. Giovanni Colombo e' consigliere comunale di Milano e presidente nazionale della "Rosa Bianca", l'associazione che si richiama ai martiri della Resistenza antinazista e all'insegnamento di Lazzati] Gli aeroporti sono all'ordine del giorno anche a Milano. Tra poco inizia una seduta straordinaria del Consiglio comunale dedicata al futuro di Malpensa: le scelte di Alitalia favoriscono Fumicino e costringono noi lombardi a correre ai ripari. Ma al di la' del braccio di ferro che ci sara' nei prossimi mesi, la situazione dei nostri aeroporti e' comunque destinata ad andare fuori controllo se non si ha il coraggio di affrontare la questione alla radice. Ma perche' dobbiamo continuare a volare in questa maniera bulimica? Otto volte su dieci non e' necassario, e' solo uno sfizio altamente costoso. Siamo in preda ad una agitazione che provoca solo alienazione. La vostra battaglia e' importante soprattutto perche' ha il coraggio di dire a voce alta che il troppo stroppia. Lasciamo il volo agli uccelli, il cielo alle stelle... Noi siamo semplicemente uomini. 5. DOCUMENTAZIONE. DUE MODI DI COMUNICARE [Riportiamo il seguente comunicato del Centro di ricerca per la pace di Viterbo, dal titolo "Due modi di comunicare. Da un lato la televisione della destra berlusconiana. Dall'altro i volantinaggi, camlminando nei quartieri, del comitato viterbese sostenuto da dieci europarlamentari rappresentativi di tutta la sinistra. Che invita al convegno del 21 settembre] Due modi di comunicare si sono confrontati in questi giorni a Viterbo. Quello della societa' dello spettacolo; e quello della citta' dei cittadini. Quello degli studi televisivi, del cerone sulle faccie, dei "consigli per gli acquisti"; e quello del dialogo, dell'incontro tra pari, della societa' civile che vive nella civitas di tutti. Quello del Grande fratello; e quello della democrazia come consapevolezza, condivisione, responsabilita' e partecipazione. * Da una parte il modo di comunicare della lobby del mega-aeroporto devastante, della destra berlusconiana: con la televisione del padrone, con il "collegamento in studio", con la benedizione degli amici di Dell'Utri, dei politici-dipendenti di Berlusconi, dei propagandisti del signore delle antenne e degli spot (e del conflitto di interessi); e il sostegno degli urlatori che nei giorni scorsi hanno riempito la citta' del turpiloquio piu' volgare, meschino, xenofobo, intollerante, menzognero e fin delirante. * E dall'altra parte il modo di comunicare del comitato che si oppone al mega-aeroporto: con il pasaparola e il volantinaggio camminando per i quartieri, incontrando le persone, conversando senza l'invadenza di telecamere e microfoni, ma alla buona, familiarmente, tra persone civili, come si fa nella citta' dei cittadini e non negli studi televisivi della societa' dello spettacolo. * Si allega il volantino che in questi giorni il comitato che si oppone all'aeroporto sta diffondendo nei quartieri della citta', ottenendo un crescente interesse e sostegno, una crescente sensibilizzazione e partecipazione della cittadinanza. * Basta con i silenzi e le bugie. Diciamo la verita' sull'aeroporto. * Gli effetti gravemente nocivi Quali saranno gli effetti di un mega-aeroporto per voli low cost a Viterbo? - inquinamento da CO2 e da polveri sottili che danneggera' la salute dei residenti - inquinamento acustico che rendera' invivibili interi quartieri - grave danno per l'area termale del Bulicame - grave deprezzamento del valore degli immobili e degli esercizi in ampie zone della citta' * Lo sapevate che... - Lo sapevate che manca la Valutazione d'impatto ambientale, obbligatoria per legge? - Lo sapevate che tra i propagandisti dell'aeroporto vi e' chi ha degli interessi economici personali collegati all'aeroporto? - Lo sapevate che le compagnie aeree godono di enormi agevolazioni e addirittura di esenzioni fiscali? - Lo sapevate che gli enti pubblici finanziano le compagne aeree con fiumi di denaro mentre tagliano i servizi sociali e sanitari sostenendo che non ci sono i soldi per garantire l'assistenza ai cittadini? - Lo sapevate che la compagnia aerea low cost "Ryan Air" tiene il suo personale in condizioni di precariato e si rifiuta di applicare le leggi italiane a tutela dei lavoratori? - Lo sapevate che il trasporto aereo contribuisce per il 10% al surriscaldamento del clima, la piu' grave emergenza globale che l'umanita' deve urgentemente affrontare per evitare una catastrofe planetaria? - Lo sapevate che la quasi totalita' dei turisti "mordi e fuggi" che atterrerebbero a Viterbo coi voli low cost non si fermeranno affatto a Viterbo ma andranno direttamente a Roma, cosicche' per Viterbo ci sara' pressoche' solo danno e nessun vantaggio? - Lo sapevate che mentre si parla di sperperare cifre folli per fare un mega-aeroporto, ancora non e' stata riaperta la ferrovia Civitavecchia-Capranica-Orte, per andare in treno da Viterbo a Orte ci vuole un'ora, e per andare da Viterbo a Roma ce ne vogliono addirittura due? * Non sarebbe meglio... Non sarebbe meglio difendere la salute dei cittadini invece di danneggiarla? Non sarebbe meglio difendere e valorizzare il termalismo invece di aggredirlo? Non sarebbe meglio difendere i beni ambientali e culturali invece di devastarli? Non sarebbe meglio difendere e promuovere le vocazioni produttive del viterbese invece di subire una nuova nociva servitu'? Non sarebbe meglio potenziare le ferrovie a vantaggio dei pendolari viterbesi invece di lasciarle nell'abbandono? Non sarebbe meglio scegliere il bene invece del male? * Il 21 settembre un convegno a Viterbo Per informare la cittadinanza il Comitato che si oppone all'aeroporto ha organizzato un convegno di studi il giorno venerdi' 21 settembre a Viterbo, con inizio alle ore 16,30, presso la sala conferenze della Provincia (Palazzo Gentili, in via Saffi). Partecipano al convegno: - il magistrato Ferdinando Imposimato, una delle personalita' piu' illustri delle istituzioni italiane; - il dottor Mauro Mocci, medico, esperto di patologie derivanti da inquinamento; - la dottoressa Marinella Correggia, saggista, autrice di molti libri, esperta di temi ambientali. Invitiamo i cittadini a partecipare. * Un mega-aeroporto a Viterbo? No, grazie Difendiamo la salute dei cittadini, l'ambiente e i beni culturali e sociali di Viterbo, l'economia locale e il diritto a un lavoro valido e sicuro. Difendiamo la biosfera e i diritti di tutti. Difendiamo la democrazia. Impediamo una speculazione scandalosa e gravemente nociva. Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo Per contatti: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org 6. RIFLESSIONE. GIAN MARCO MARTIGNONI: LE PAROLE PROFETICHE DI DARIO [Riproponiamo questo intervento di Gian Marco Martignoni (per contatti: Flavia.Grassi at cgil.lombardia.it) gia' apparso nelle "Notizie minime della nonviolenza in cammino". Gian Marco Martignoni, impegnato nel movimento dei lavoratori e nella sinistra piu' nitida e critica, con l'attivita' pratica nel sindacato e con la promozione di numerose iniziative di informazione, discussione e documentazione e' impegnato nella difesa della storia, dei valori e dell'identita' della tradizione migliore della sinistra italiana ed internazionale e nella lotta contro le nuove e piu' selvagge forme di oppressione economica, politica e ideologica. Dario Paccino, intellettuale e militante del movimento operaio, nato ad Albenga nel 1918, ha preso parte alla Resistenza ed ha continuato per l'intera vita in uno strenuo impegno antifascista, di liberazione degli oppressi, di difesa della biosfera; studioso ed educatore, ha praticato un giornalismo e un saggismo di documentazione e di denuncia intervenendo efficacemente per smascherare le ideologie dominanti e la violenza del potere; generosamente costantemente presente nelle lotte sociali, nella riflessione teorica, nella solidarieta' concreta; e' deceduto il 4 giugno 2005. Tra le opere di Dario Paccino: Arrivano i nostri, Edizioni Avanti!, Milano 1956; Domani il diluvio, Calderini, Bologna 1970; L'imbroglio ecologico, Einaudi, Torino 1972; L'ombra di Confucio, Einaudi, Torino 1976; Il diario di un provocatore, I libri del no, Roma 1977; La teppa all'assalto del cielo, I libri del no, Roma 1978; La trappola della scienza, La Salamandra, Milano 1979; I colonnelli verdi e la fine della storia, Pellicani, Roma 1990; La guerra chiamata pace, Pellicani, Roma 1992; Gli invendibili, Datanews, Roma 1994; Manuale di autodifesa linguistica, Arterigere - Il lavoratore oltre, Varese 1996; (con Luigi Josi e Gian Marco Martignoni), Il libero schiavo di Maastricht, Arterigere - Il lavoratore oltre, Varese 1997; (a cura di), L'ultima volta, Arterigere - Il lavoratore oltre, Varese 1997; Euro kaputt, Odradek, Roma 2000; Il padrone. L'apocalisse, Notiziario Cdp, Pistoia 2003; I senzapatria. Resistenza ieri e oggi, Biblioteca Franco Serantini, Pisa 2006. Un ricordo di Dario Paccino e' ne "La nonviolenza e' in cammino" n. 1445] "Ma quest'epoca e' difficile e frenetica. Si deve andare veloci... Il filosofo Kant trascorse tutta la sua vita a Konigsberg eppure nei suoi libri parlo' dell'universo intero. Aveva molto tempo a disposizione e gli sono venute delle idee. Ha viaggiato con la mente" (Peter Bichsel, da "Questo mondo di plastica") Leggo dal Rapporto sullo Stato dell'Ambiente in Lombardia 2006 l'estratto riguardante la provincia di Varese alla voce "trasporti": "La presenza dell'aeroporto intercontinentale incide sul clima acustico circostante; ha introdotto inoltre rilevanti modifiche nelle infrastrutture viarie afferenti all'area di Malpensa 2000, con l'aggravamento dei flussi di traffico stradale e conseguentemente delle emissioni in atmosfera di inquinanti, in particolare di precursori dell'ozono troposferico (NOx e COV)". Per inciso la superstrada 336 che collega l'autostrada dei laghi (A8) con l'aeroporto e' considerata al quinto posto tra le strade piu' pericolose a livello nazionale. Alla voce "rifiuti" testualmente emerge che: "Malpensa 2000, centro di consumi, produce mediamente un quantita' di rifiuti urbani al pari di una citta' come Castellanza (14.600 abitanti)". Alla voce "aria" non vi e' nulla di specifico riferito a Malpensa 2000, ma se si considera che la provincia di Varese ha il tasso di motorizzazione piu' elevato della Lombardia e che i parametri critici per il 2005 risultano essere l'ozono e il particolato, per i quali si registrano ricorrenti superamenti dei limiti, e' lecito lasciare spazio all'immaginazione sul contributo di un aeroporto situato dentro al Parco del Ticino (che, come Virginio Bettini sa, non ha avuto alcuna autonomia rispetto alle decisioni assunte a suo tempo dalla Regione Lombardia). Se queste sono le ricadute misurate istituzionalmente di un insediamento aeroportuale su un territorio estremamente antropizzato, siamo altresi' coscienti dei tanti mali invisibili generati dal modo di produzione capitalistico, dalla necessita' dell'accumulazione e della rappresentazione dei falsi bisogni che colonizzano la mente. * Pertanto, nel comunicarvi la mia solidarieta' con la vostra lungimirante battaglia come non concordare con le parole profetiche di Dario Paccino, tratte da L'imbroglio ecologico, consapevoli, come lo siamo, che il capitalismo e' una teologia di morte. "Quindi, proprio per contrapporsi a questa teologia di morte, e' tutt'altro che insensato, unitamente alle giuste mobilitazioni territoriali, attenersi ognuno con le sue forze e la necessaria plasticita' mentale, ad un coerente 'dover essere', per demistificare la superiorita' dei mezzi rispetto ai fini dell'uomo". 7. SOLIDARIETA'. ENZO MAZZI: ADERISCO ALL'APPELLO [Riproponiamo questo intervento di Enzo Mazzi (per contatti: emazzi at videosoft.it) gia' apparso nelle "Notizie minime della nonviolenza in cammino". Enzo Mazzi, animatore dell'esperienza della comunita' dell'Isolotto a Firenze, e' una delle figure piu' vive dell'esperienza delle comunita' cristiane di base, e della riflessione e delle prassi di pace, solidarieta', liberazione, nonviolenza. Tra le opere di Enzo Mazzi e della Comunita' dell’ Isolotto segnaliamo almeno: Isolotto 1954/1969, Laterza, Bari 1969; Ernesto Balducci e il dissenso creativo, Manifestolibri, Roma 2002] Aderisco all'appello per la riduzione del trasporto aereo e vi ringrazio dell'iniziativa. 8. RIFLESSIONE. CLAUDIO RIOLO: BISOGNA AVERE IL CORAGGIO DI OPPORSI [Riproponiamo questo intervento di Claudio Riolo (per contatti: clriolo at tin.it) gia' apparso nelle "Notizie minime della nonviolenza in cammino". Claudio Riolo, nato ad Agrigento nel 1951, autorevole militante e dirigente politico ed acuto studioso, gia' direttore del Cepes (Centro studi di politica economica in Sicilia), insegna Scienza politica all'Universita' di Palermo; collabora a vari periodici. Tra le opere di Claudio Riolo: L'identita' debole, La Zisa, Palermo 1989; Istituzioni e politica: il consociativismo siciliano nella vicenda del Pci e del Pds (1993); Chi decide a Palermo? Il processo decisionale per il risanamento della costa orientale (1994); Politiche di industrializzazione e gruppi di pressione negli anni cinquanta (1995); (a cura di) Dossier sulle riforme istituzionali in Italia (1998); (a cura di), Liberta' di informazione, di critica e di ricerca nella transizione italiana, La Zisa, Palermo 2004] Caro Peppe, ogni qual volta una mobilitazione locale si oppone a dei progetti, come quello dell'aeroporto di Viterbo, che subordinano l'interesse generale alla logica del profitto di pochi, nel nostro paese si grida allo scandalo. Cosi' anche voi sarete accusati di opporvi alla "modernizzazione" e allo "sviluppo". Ho sempre diffidato di questi due termini privi di qualificazione: quale modernizzazione e quale sviluppo? Se la modernizzazione e lo sviluppo comportano danni all'ambiente, alla salute, allo sviluppo equilibrato del territorio bisogna avere il coraggio di opporsi. E, naturalmente, bisogna dimostrare, ad un tempo, che vi sono altre vie per realizzare uno sviluppo e una modernizzazione compatibili con la qualita' della vita. Mi sembra che il vostro comitato si muova con questa ispirazione, non si limiti a dire no, ma avanzi delle proposte alternative. Le vaste e qualificate adesioni che avete gia' ricevuto vi incoraggiano ad andare avanti, a coniugare le forme di democrazia partecipata con le competenze tecniche necessarie ad elaborare un progetto di sviluppo credibile e alternativo per il vostro territorio. Un abbraccio e un augurio. Claudio Riolo 9. RIFLESSIONE. SILVANO TARTARINI: DOBBIAMO SMETTERLA DI COSTRUIRE INQUINAMENTO [Riproponiamo questo intervento di Silvano Tartarini (per contatti: berrettibianchi at virgilio.it) gia' apparso nelle "Notizie minime della nonviolenza in cammino". "Silvano Tartarini e' poeta e costruttore di pace; nato a Forte dei Marmi nel 1947, ha pubblicato Primi versi e Furto a nessuno, rispettivamente nel 1966 e 1967 (Giardini, Pisa), Poeti, nel 1992 (Pananti, Firenze) e L'uno e il contrario, nel 1995 (Manni, Lecce). Con l'inedito L'uno e il contrario e' stato finalista al Carducci nel 1994; sue poesie sono uscite su "Paragone", "Erba d'Arno", "Pegaso", " La Contraddizione", "Sinopia" e altri periodici; e' stato tra i fondatori della rivista "Nativa"; e' stato curatore delle pagine di poesia della rivista "Sinopia" ed e' redattore - molto assente - del mensile "Guerre & Pace". Ha scritto tre saggi critici su Carlo Cassola: uno di questi e' stato pubblicato negli atti del convegno "Carlo Cassola. Letteratura e disarmo", Firenze, 4 aprile 1987, un altro e' stato pubblicato dal Comune di Volterra a seguito del convegno "Volterra per Cassola" del 10 maggio 1996, mentre un altro servi' per un corso di aggiornamento per insegnanti delle scuole medie organizzato su questo tema dalla Fondazione Bianciardi di Grosseto. Di lui hanno scritto Romano Luperini, Gianfranco Ciabatti, Giovanni Commare e Carlo Cassola; si sono altresi' occupati di lui Cesare Garboli e Manlio Cancogni. E' stato segretario della Lega per Il disarmo unilaterale dal 1984 al 2000; come segretario della L. D. U., ha lanciato con altri nel 1990 l'iniziativa "Volontari di pace in Medio Oriente", a cui hanno subito aderito Alberto L'Abate e Francesco Tullio; sull'esperienza e' poi uscito un "Quaderno della Difesa popolare nonviolenta": Volontari di pace in Medio Oriente, a cura di Alberto L'Abate e Silvano Tartarini, La Meridiana, Molfetta (Ba) 1993. Ha partecipato all'iniziativa di Mir Sada e nel maggio del 1999 era a Belgrado bombardata anche dal governo italiano; e' stato in Iraq nel 1990, 1991, 1993 e nel 1998 con l'iniziativa "scudi umani". Ha promosso nel 1999 la fondazione dell'associazione Berretti Bianchi onlus, di cui e' segretario. Da alcuni anni coordina il lavoro organizzativo che, recentemente, ha visto la nascita della Rete italiana dei Corpi civili di pace"] Quando mi capita di veder in alto uno di quegli aerei supersonici militari che sembrano voler bucare la volta del cielo. mi vengono in mente alcune riflessioni: quanto aiuta la nostra sicurezza il volo di quell'aereo? quanto inquina? quanto ci costa? E finisco per pensare che sarebbe meglio che la smettesse di volare. * Quando, invece, vedo un aereo civile sarei portato a pensare che il mondo e' diventato piccolo e che questa tecnologia ingombrante e rumorosa ci e' necessaria perche' ci permette di arrivare in poco tempo in posti lontani e, quindi, in definitiva sarei portato a pensare che ci migliora la vita. Sarei portato a pensare questo se non sapessi che non e' cosi'. L'aereo e gli aereoporti ci riguardano tutti ma solo per i danni arrecati all'ambiente e alla salute e non certo per i vantaggi che non abbiamo o che sono ancora di pochi. Inoltre, il nostro pianeta e' messo cosi' male che prima o poi di vantaggi - se di vantaggi si tratta - non ce ne saranno piu' per nessuno. * Che fare, dunque? Continuare a costruire inquinamento in nome di un malinteso sviluppo o fermarci una buona volta su questa strada e inboccarne finalmente un'altra? Mi pare, che, ad oggi, le amministrazioni vadano dritto e contro le preoccupazioni di tutti. Purtroppo, da troppo tempo sul nostro pianeta e' cosi': si sotterra la pace e l'ambiente e si spera che da li', da quelle enormi fosse comuni, fermenti la nostra felicita'. Si', sono contro la costruzione di un nuovo aereoporto a Viterbo e, per quel che vale una persona, ma per me vale, mi oppongo in nome della vita prima e della democrazia dopo. 10. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE ALL'AEROPORTO DI VITERBO Per informazioni e contatti: Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la riduzione del trasporto aereo: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it =================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 26 del 19 settembre 2007 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). 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