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Coi piedi per terra. 24
- Subject: Coi piedi per terra. 24
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Sat, 15 Sep 2007 10:59:24 +0200
- Importance: Normal
=================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Numero 24 del 15 settembre 2007 In questo numero: 1. Carmine Miccoli: Buon cammino! 2. Francesco De Notaris: Dignita' umana e cieli puliti 3. Il 21 settembre a Viterbo "Basta con i silenzi e le bugie, diciamo la verita' sull'aeroporto" 4. Dieci parlamentari europei si oppongono al mega-aeroporto per voli low cost a Viterbo 5. Roberto Musacchio, Giusto Catania, Vincenzo Aita: La nostra adesione all'appello contro l'aeroporto di Viterbo 6. Federica Cutigni intervista Antonella Litta 7. Chiara Cavallaro: Costruire la democrazia 8. Dario Giocondi: In un mondo sempre piu' deteriorato 9. Angela Giuffrida: L'oblio della vita e dei suoi bisogni 10. Nello Margiotta: Una cultura della lentezza contro la follia dell'aumento della velocita' 11. Sergio Tanzarella: Aderisco con convinzione 12. Per contattare il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo 1. EDITORIALE. CARMINE MICCOLI: BUON CAMMINO! [Ringraziamo Carmine Miccoli (per contatti: e-mail: carmine.miccoli at gmail.com, sito: sito: www.carminemiccoli.altervista.org) per questo intervento. Carmine Miccoli (1975), prete, membro di Pax Christi e collaboratore della Rete Nonviolenta Abruzzo, e' impegnato per la sua Chiesa locale nell'animazione sociale e nel sostegno alle situazioni di disagio e poverta', nella formazione alla giustizia, alla pace, alla nonviolenza, agli stili di vita solidali] Mi capita quotidianamente, come credente, di pregare i salmi; un versetto recita: "... i cieli sono i cieli del Signore, ma ha dato la terra ai figli dell'uomo..." (Sal 113-114, 16). Non e' certo una lottizzazione di ambiti di vita e di influenza, ne' una sorta di "ritiro" inaccessibile in cui Dio si nasconde indifferente o dispettoso, ma e' la testimonianza dell'ammirazione e della riconoscenza per l'ordine delle cose, e nello stesso tempo l'assunzione consapevole del ruolo che gli esseri umani hanno verso questo mondo, questa unica e meravigliosa terra affidata alla loro cura. Spesso mi chiedo se tutte le "conquiste" della scienza e della tecnica siano capaci di rispettare il limite che garantisce la conservazione di questo mondo per le generazioni a venire, o non siano, ad immagine di altre "conquiste" di cui ci parla la storia umana, frutto di quell'idolatria che pone il profitto - che il Vangelo chiama "Mammona" - al posto della vita piena per tutte e tutti, sola gioia che anche Dio vuole per tutte le sue creature. I solchi lasciati in cielo dagli aerei che volano sono le ferite che mi ricordano di come ci voglia cosi' poco per rompere questo limite, e per cedere all'idolatria della velocita' e dell'efficienza ad ogni costo. Benintenso, anch'io ho usato nella necessita' questo mezzo di trasporto; ma ogni volta mi rendo conto di quanto esso abbia reso la nostra condizione di "camminatori" una condanna alla corsa perenne e insensata, e il nostro ambiente un luogo da consumare per il nostro godimento e per la speculazione di pochi, barattate con la fretta di fare troppe cose, quando ne servirebbero ben poche. Offro cosi' questo mio contributo agli amici e alle amiche che lottano contro il terzo aeroporto nel Lazio, a Viterbo, e invito tutti a praticare, di mano in mano, una decrescita responsabile dei nostri trasporti quotidiani di lavoro o di svago, soprattutto di quelli dettati dalla smania di riempire il tempo e di occupare anche i cieli, dopo aver depredato tutto di questa nostra terra. Buona resistenza e, soprattutto, buon cammino! 2. EDITORIALE. FRANCESCO DE NOTARIS: DIGNITA' UMANA E CIELI PULITI [Ringraziamo Francesco De Notaris (per contatti: francesco.denotaris at virgilio.it) per questo intervento. Francesco de Notaris, gia' senatore della Repubblica, e' impegnato nell'esperienza del "gruppo del Cantiere", giornalista e saggista, e' stato protagonista di molte iniziative di pace, di solidarieta', per i diritti umani, contro i poteri criminali e la violenza. Opere di Francesco de Notaris: Realizzare la speranza. Voci della citta', Edizioni Dehoniane, Napoli] Da qualche tempo in questo nostro Paese grandi multinazionali, grandi interessi economici, un'economia che non ha al centro l'uomo, ma che considera il profitto come obiettivo unico, indicano a politici e amministratori, che non sanno piu' che cosa sia la politica, strade da percorrere in ordine a sviluppo, programmazione economica, progetti, che, il piu' delle volte, utilizzano il territorio (ed anche il cielo!) e non lo proteggono, ne' lo valorizzano. Se noi crediamo che lo sviluppo debba favorire il progresso della identita' di ogni uomo e delle comunita' e' naturale che, in scelte le cui conseguenze ricadono sulla vita quotidiana degli uomini di un dato territorio e sulle future generazioni, il consenso e l'approvazione dei cittadini interessati su progettati processi presentati come di positiva trasformazione debbano essere elementi fondamentali nella costruzione e realizzazione di quel progetto. La qualita' dell'ambiente, i diritti, non possono essere sacrificati al profitto. Il profitto di alcuni riduce le risorse di un territorio, se l'ambiente ne soffre. La riflessione elementare che tento di fare dovrebbe essere articolata ed il concetto stesso di sviluppo o di "utilita'", se parliamo ad esempio della costruzione di un aeroporto, dovrebbe farci ragionare su diversi indicatori e poi sul fatto stesso che un eventuale sviluppo economico dovrebbe essere accompagnato da un'equa successiva distribuzione delle risorse. * Invece, e lo dico anche perche' impegnato in Campania in un lavoro con le Assise di Palazzo Marigliano (www.napoliassise.it) che affrontano una serie di temi caldi, ho l'impressione che gruppi monopolistici, nel vuoto della programmazione politica, tentano di "togliere la pelle finanche alle pulci" (che siamo noi!) e corrompono pur di ottenere risultati a loro favorevoli. E allora, chiunque si oppone alle ingiustizie appartiene al gruppo di chi e' contro, a "quelli del no", come dicono questi personaggi; e chi e' dalla parte della ragione, dell'uomo, della giustizia, deve quasi quasi giustificarsi perche' accusato di non essere "uomo del fare". E quindi, chi e' propositivo rispetto alla vita, al futuro, chi e' responsabile e guarda lontano viene additato come chi si oppone allo sviluppo, al progresso, all'aumento del Pil. * Dovremmo poi pensare che non sempre progetti giuridicamente possibili sono moralmente buoni in quel luogo, in quel momento storico. E poi non dovrebbe mancare un riferimento alto al bene comune, alla pace che si ottiene rispettando ogni uomo senza prevaricazioni di qualsiasi tipo. Ed ancora dovremmo restituire alla democrazia tutto il suo spessore. Non di rado amministratori eletti o addirittura non eletti (vedi i cosiddetti assessori esterni) immaginano di poter agire e decidere come se su ogni problema avessero avuto una delega popolare. Numerose iniziative non previste nei programmi delle amministrazioni e degli enti locali vengono poste sul tappeto e si tenta di imporle alle popolazioni in nome di una democrazia a senso unico e l'opposizione viene vista come un momento di "lesa maesta'". Le donne e gli uomini che a Viterbo dicono "no" all'aeroporto, dicono "si'" alla politica, dicono "si'" allo sviluppo giusto, dicono "si'" alla partecipazione e la esaltano, sono vicini alla politica, fanno quella politica che e' una dimensione propria dell'uomo, espressione di partecipazione. Ma, guarda un po'! Si chiede la partecipazione e la si vuole ossequiosa e festante, prona e acritica. Il dissenso diventa condannabile! E cio' non accade mai su questioni astratte o di principio e sempre quando ci sono gli affari di mezzo: affari per pochi che tentano di incassare il bottino per poi andare a proporre altri affari... A Viterbo lasciamo gli aerei a terra e facciamo volare idee e ragioni che possano togliere le "nuvole" (Aristofane diceva che le nuvole sono quelli che oscurano i cieli...) e guardare a cieli puliti. 3. INCONTRI. IL 21 SETTEMBRE A VITERBO "BASTA CON I SILENZI E LE BUGIE, DICIAMO LA VERITA' SULL'AEROPORTO" [Riproduciamo il testo del volantino che il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo sta diffondendo in questi giorni per invitare la cittadinanza al convegno del 21 settembre] Basta con i silenzi e le bugie. Diciamo la verita' sull'aeroporto. * Gli effetti gravemente nocivi Quali saranno gli effetti di un mega-aeroporto per voli low cost a Viterbo? - inquinamento da CO2 e da polveri sottili che danneggera' la salute dei residenti - inquinamento acustico che rendera' invivibili interi quartieri - grave danno per l'area termale del Bulicame - grave deprezzamento del valore degli immobili e degli esercizi in ampie zone della citta' * Lo sapevate che... - Lo sapevate che manca la Valutazione d'impatto ambientale, obbligatoria per legge? - Lo sapevate che tra i propagandisti dell'aeroporto vi e' chi ha degli interessi economici personali collegati all'aeroporto? - Lo sapevate che le compagnie aeree godono di enormi agevolazioni e addirittura di esenzioni fiscali? - Lo sapevate che gli enti pubblici finanziano le compagne aeree con fiumi di denaro mentre tagliano i servizi sociali e sanitari sostenendo che non ci sono i soldi per garantire l'assistenza ai cittadini? - Lo sapevate che la compagnia aerea low cost "Ryan Air" tiene il suo personale in condizioni di precariato e si rifiuta di applicare le leggi italiane a tutela dei lavoratori? - Lo sapevate che il trasporto aereo contribuisce per il 10% al surriscaldamento del clima, la piu' grave emergenza globale che l'umanita' deve urgentemente affrontare per evitare una catastrofe planetaria? - Lo sapevate che la quasi totalita' dei turisti "mordi e fuggi" che atterrerebbero a Viterbo coi voli low cost non si fermeranno affatto a Viterbo ma andranno direttamente a Roma, cosicche' per Viterbo ci sara' pressoche' solo danno e nessun vantaggio? - Lo sapevate che mentre si parla di sperperare cifre folli per fare un mega-aeroporto, ancora non e' stata riaperta la ferrovia Civitavecchia-Capranica-Orte, per andare in treno da Viterbo a Orte ci vuole un'ora, e per andare da Viterbo a Roma ce ne vogliono addirittura due? * Non sarebbe meglio... Non sarebbe meglio difendere la salute dei cittadini invece di danneggiarla? Non sarebbe meglio difendere e valorizzare il termalismo invece di aggredirlo? Non sarebbe meglio difendere i beni ambientali e culturali invece di devastarli? Non sarebbe meglio difendere e promuovere le vocazioni produttive del viterbese invece di subire una nuova nociva servitu'? Non sarebbe meglio potenziare le ferrovie a vantaggio dei pendolari viterbesi invece di lasciarle nell'abbandono? Non sarebbe meglio scegliere il bene invece del male? * Il 21 settembre un convegno a Viterbo Per informare la cittadinanza il Comitato che si oppone all'aeroporto ha organizzato un convegno di studi il giorno venerdi' 21 settembre a Viterbo, con inizio alle ore 16,30, presso la sala conferenze della Provincia (Palazzo Gentili, in via Saffi). Partecipano al convegno: - il magistrato Ferdinando Imposimato, una delle personalita' piu' illustri delle istituzioni italiane; - il dottor Mauro Mocci, medico, esperto di patologie derivanti da inquinamento; - la dottoressa Marinella Correggia, saggista, autrice di molti libri, esperta di temi ambientali. Invitiamo i cittadini a partecipare. * Un mega-aeroporto a Viterbo? No, grazie Difendiamo la salute dei cittadini, l'ambiente e i beni culturali e sociali di Viterbo, l'economia locale e il diritto a un lavoro valido e sicuro. Difendiamo la biosfera e i diritti di tutti. Difendiamo la democrazia. Impediamo una speculazione scandalosa e gravemente nociva. Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo Per contatti: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org 4. INIZIATIVE. DIECI PARLAMENTARI EUROPEI SI OPPONGONO AL MEGA-AEROPORTO PER VOLI LOW COST A VITERBO Sono gia' dieci gli europarlamentari italiani che si oppongono al mega-aeroporto a Viterbo e hanno chiesto al Ministro dei Trasporti di non avallare un'iniziativa affaristica che se realizzata avrebbe esiti assolutamente devastanti, pesantemente inquinanti e nocivi sotto ogni punto di vista, e che ovviamente e' del tutto priva della Valutazione d'impatto ambientale. Hanno gia' sottoscritto la lettera al Ministro degli Esteri con la quale si esprime netta contrarieta' alla disastrosa opera (lettera che abbiamo pubblicato nel notiziario di ieri) i parlamentari europei Vittorio Agnoletto, Vincenzo Aita, Giovanni Berlinguer, Giusto Catania, Giulietto Chiesa, Claudio Fava, Monica Frassoni, Sepp Kusstatscher, Roberto Musacchio, Pasqualina Napoletano. 5. RIFLESSIONE. ROBERTO MUSACCHIO, GIUSTO CATANIA, VINCENZO AITA: LA NOSTRA ADESIONE ALL'APPELLO CONTRO L'AEROPORTO DI VITERBO [Roberto Musacchio e' capodelegazione del Prc al Parlamento europeo. Giusto Catania e' parlamentare europeo del Prc. Vincenzo Aita e' parlamentare europeo del Prc] Bruxelles, 14 settembre 2007 Abbiamo sottoscritto insieme ad altri nostri colleghi europarlamentari la lettera al Ministro Bianchi. Con questa nota vogliamo comunicare la nostra adesione all'appello contro la costruzione dell'aeroporto di Viterbo. I motivi sono noti e gia' espressi da autorevoli personalita' del mondo dell'ambientalismo, vogliamo ribadirne alcuni, in particolare due. La difesa del clima dagli sconvolgimenti attuali e' innanzitutto difesa della nostra specie. E' risaputo che il traffico aereo e' di gran lunga la fonte di emissioni di gas serra che cresce piu' in fretta. Le previsioni Ocse ci informano che a causa dell'incremento del traffico aereo entro il 2020 verra' utilizzato il 250% in piu' di combustibili fossili. C'e' l'obbligo di rispettare il protocollo di Kyoto e I relativi piani delle emissioni. Cosa che l'Italia fin qui non e' riuscita a fare. Sono peraltro in via di applicazione nuove norme di inserimento delle emissioni aeree nel computo. Occorre fare il punto su cosa cio' comporti. In secondo luogo la partecipazione democratica e' anche l'obbligo di rispettare normative europee che prevedono passaggi come la Valutazione d'impatto ambientale, e l'Italia ha accumulato fin qui troppo infrazioni. Due buone ragioni per una firma e per chiedere una discussione approfondita. Roberto Musacchio (Capodelegazione Prc al Parlamento Europeo) Giusto Catania (parlamentare europeo Prc) Vincenzo Aita (parlamentare europeo Prc) 6. RIFLESSIONE. FEDERICA CUTIGNI INTERVISTA ANTONELLA LITTA [Riportiamo il testo integrale dell'Intervista di Federica Cutigni alla dottoressa Antonella Litta, portavoce del comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e si impegna per la riduzione del trasporto aereo; una sintesi di essa e' apparsa sul periodico viterbese "Melting pot". Federica Cutigni e' una giovane giornalista viterbese. Antonella Litta e' la portavoce del Comitato che si oppone alla realizzazione dell'aeroporto a Viterbo; svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi (in provincia di Viterbo). E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' nazionale ed internazionale. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto ambientale] - Federica Cutigni: Perche' pro o contro l'aeroporto? - Antonella Litta: Contro l'aeroporto, perche' e' un'opera estremamente dannosa: danneggia la salute della popolazione viterbese che sara' vittima di un grave inquinamento dell'aria e di un grave inquinamento acustico (interi quartieri della citta' e migliaia di persone saranno sottoposti all'enorme frastuono degli aerei in manovra in aria nella fase che precede l'atterraggio e che segue il decollo); danneggia rilevanti beni ambientali e culturali e le prospettive di sviluppo e di occupazione per Viterbo ad essi connesse (l'aeroporto impatta sull'area delle terme, che ne verrebbe irreversibilmente devastata); sperpera ingenti risorse pubbliche che potrebbero essere invece utilizzate per il bene di tutti i cittadini viterbesi, in primo luogo per potenziare i collegamenti ferroviari di Viterbo con Civitavecchia, con Orte, con Roma; non solo non favorira' il turismo a Viterbo ma lo danneggera', poiche' i voli low cost cui si pensa serviranno al turismo "mordi e fuggi" per Roma, e Viterbo ne avra' solo danni, gravi danni per la salute, l'ambiente, i diritti di tutti. Ma non solo Viterbo ne riceve un grave danno: il trasporto aereo contribuisce in misura consistente a provocare il surriscaldamento del clima, cioe' la piu' grave emergenza ambientale planetaria: e' quindi assolutamente necessario per l'umanita' ridurre e non incrementare il trasporto aereo. * - Federica Cutigni: Credi che riusciresti a convincere qualcuno che si e' schierato dall'altra parte? Prova a farlo con uno slogan. - Antonella Litta: Non mi piacciono gli slogan, noi vogliamo che le persone ragionino ciascuna con la propria testa: vogliamo mettere a disposizione la conoscenza dei dati scientifici, l'informazione sui fatti reali, poi ciascuno si faccia la propria opinione. Io credo che anche le persone che in precedenza si sono impegnate per l'aeroporto se ci rifletteranno attentamente si convinceranno che esso porta solo gravi danni alla qualita' della vita, all'economia, all'ambiente, soprattutto alla salute delle persone. Che senso ha farsi del male? * - Federica Cutigni: Quante volte hai viaggiato in aereo? - Antonella Litta: Le volte che sono stata in Africa per prestare la mia opera di medico volontario presso un centro sanitario gestito da missionarie. * - Federica Cutigni: Credi che i temi ambientali siano strumentalizzati dalla politica? - Antonella Litta: E' accaduto spesso. Per questo il nostro comitato e' di cittadini che vogliono rivolgersi a tutti i cittadini, a tutte le istituzioni, a tutte le rappresentanze politiche, proprio per evitare strumentalizzazioni. L'ambiente e' la casa comune di tutti gli esseri umani, comprese le generazioni future; occorre quindi che tutti gli esseri umani si impegnino a difenderlo e preservarlo. * - Federica Cutigni: Cosa puo' portare in termini di vantaggi o svantaggi economici? - Antonella Litta: L'aeroporto puo' portare solo danni, come ho gia' spiegato sopra: danneggera' l'economia, danneggera' l'ambiente, danneggera' la salute della popolazione, sottrarra' risorse pubbliche ad altri servizi ed altre opere esse si' necessarie ed urgenti. Viterbo infatti ha bisogno di altro: di valorizzare i beni ambientali e culturali, di valorizzare l'agricoltura e il turismo di qualita', di valorizzare il termalismo, di valorizzare l'alta formazione. Tutte cose che la presenza di un aeroporto di voli low cost per il turismo "mordi e fuggi" per Roma danneggia irreversibilmente. * - Federica Cutigni: Cosa farai se sara' dato il si' allo scalo? - Antonella Litta: Noi crediamo che prevarra' la ragione e quindi che un'opera cosi' nociva, cosi' distruttiva, cosi' insensata, non verra' realizzata. * - Federica Cutigni: Cosa farai se sara' dato il no? - Antonella Litta: Ne saro' felice, come ogni persona ragionevole. * - Federica Cutigni: Qual e' l'insulto peggiore che hai ricevuto per la questione dell'aeroporto? - Antonella Litta: Gli insulti non sono argomenti, noi vogliamo ragionare con le persone. Chi insulta non ha nulla da dire, quindi gli insulti non meritano ascolto. * - Federica Cutigni: Perche' le battaglie del no trovano sempre sponde nella sinistra radicale e ambientalista? - Antonella Litta: L'opposizione ad opere devastanti e le iniziative in difesa della natura sono condotte dai movimenti ambientalisti e dalle persone che hanno una consapevolezza ecologica: non da una parte politica. Poi e' vero che nella cultura della sinistra (cosi' come definita da Norberto Bobbio: ovvero come il punto di vista di chi ritiene che tutti gli esseri umani hanno diritto ad eguale rispetto, eguali diritti ed eguale dignita') la sensibilita' ambientale e' piu' sviluppata che nella tradizione della destra, piu' legata agli interessi di chi privilegia la massimizzazione del profitto e l'appropriazione privata dei beni a fini di lucro a scapito del bene comune e dei diritti di tutti. Tuttavia e' anche vero che non tutta la sinistra italiana ha dato prova di un impegno ambientale adeguato, anzi, ancor oggi una parte importante di essa continua ad essere legata a una cultura cosiddetta "industrialista" profondamente antiecologica. Cosi' come e' vero che vi sono culture tradizionali non riducibili alle categorie europee contemporanee di destra e sinistra, che hanno invece una grandissima sapienza ecologica: quasi tutte le culture cosiddette arcaiche e sapienziali, e le piu' luminose esperienze di pensiero dei popoli del sud del mondo. E vi sono fecondi intrecci fra tradizione e modernita', tra sapienza e scienza, cultura popolare e tecnologie avanzatissime: si pensi ad esempio alla riflessione e all'opera di una scienziata e filosofa indiana come Vandana Shiva, a un economista bengalese come Muhammad Yunus, a una statista africana come Wangari Maathai, alla portavoce del popolo indio guatemalteco Rigoberta Menchu', tutte figure insignite dei massimi riconoscimenti scientifici e umanistici internazionali. * - Federica Cutigni: Ipotizziamo: e se Viterbo facesse la fine di Ciampino? - Antonella Litta: E' cio' contro cui ci stiamo battendo, insieme ai nostri amici del comitato di Ciampino con cui collaboriamo attivamente per la riduzione del trasporto aereo. * - Federica Cutigni: Oppure: e se Viterbo perdesse anche questa occasione di sviluppo? - Antonella Litta: Non e' affatto un'occasione di sviluppo, ma un vero disastro per salute, ambiente, economia. * - Federica Cutigni: Facciamo i cattivi: il comitato del si' sta portando avanti questa battaglia perche' nutre interessi economici. Che risponde? - Antonella Litta: A questa domanda deve rispondere il rappresentante del comitato per il si'. * - Federica Cutigni: Facciamo ancora i cattivi: il comitato del no sono quelli che paralizzano lo sviluppo dell'Italia. Che risponde? - Antonella Litta: Impedire che si distruggano i beni culturali e ambientali, promuovere un modello di sviluppo appropriato e un'occupazione di qualita', difendere la salute delle persone e la civile convivenza non e' affatto paralizzare lo sviluppo. Lo sviluppo - un sviluppo adeguato, utile, che crea benessere per tutti - lo paralizzano e lo devastano proprio le tante oscene "grandi opere" che hanno gia' massacrato territori e comunita' in tante parti d'Italia; e' accaduto anche nella nostra provincia purtroppo, e per fortuna che comitati di cittadini come il nostro sono, siamo riusciti ad impedire altre devastazioni che lorsignori speculatori volevano compiere. * - Federica Cutigni: Quanto influira' la politica nella scelta finale? - Antonella Litta: La scelta finale deve essere un atto di responsabilita' per il bene comune, quindi una decisione politica, ma politica non nel senso di affidarla al ceto politico (che spesso ha dato pessima prova) ma nel senso che deve essere frutto di partecipazione popolare, processi democratici, ed ovviamente rigoroso rispetto delle leggi (innanzitutto quella sulla valutazione d'impatto ambientale e quelle in difesa della salute dei cittadini). Noi confidiamo nel rispetto delle leggi. Non non siamo per la cosiddetta "antipolitica", noi vogliamo la buona politica, e per essa ci impegnamo direttamente come cittadini. * - Federica Cutigni: Come finira'? - Antonella Litta: Speriamo nel modo migliore: che il terzo polo aeroportuale del Lazio per i voli low cost non si faccia affatto, ne' a Viterbo ne' altrove; e che anzi si riduca consistentemente il trasporto aereo, che e' assai nocivo, che e' assai energivoro, che e' assai antieconomico (la gente non lo sa, ma le compagnie aeree hanno ingentissimi finanziamenti pubblici e scandalose agevolazioni e fin esenzioni fiscali: lo stato coi soldi di tutti finanzia pochi speculatori, mentre taglia i fondi per salute ed assistenza...). * - Federica Cutigni: In caso di si' le istituzioni viterbesi riusciranno a gestire un processo del genere o si faranno fagocitare? - Antonella Litta: Noi lavoriamo perche' la popolazione viterbese sconfigga la minaccia di un'ennesima opera disastrosa per l'ambiente, la salute, l'economia, i cittadini tutti; e speriamo che le istituzioni abbiano la saggezza di impedire la realizzazione di un'ennesima opera che asserve, oltraggia e danneggia l'alto Lazio: la nostra terra ha gia' pagato prezzi elevatissimi alla speculazione e alla devastazione ambientale. * - Federica Cutigni: In caso di no lei lo sa che il centrodestra ci fara' campagna elettorale sopra per una vita? - Antonella Litta: Al contrario, anche gli attuali sostenitori avranno la possibilita' di capire che abbiamo evitato un grave danno per il nostro territorio, e tra qualche anno ci ringrazieranno. 7. RIFLESSIONE. CHIARA CAVALLARO: COSTRUIRE LA DEMOCRAZIA [Ringraziamo Chiara Cavallaro (per contatti: chiara.cavallaro at issirfa.cnr.it) per questo intervento. Chiara Cavallaro, economista, ricercatrice Cnr e sulle tematiche della nonviolenza, partecipa al Comitato scienziate e scienziati contro la guerra] Aderisco in modo convinto alla richiesta di esplicitare la mia posizione di contrarieta' alla costruzione del nuovo aereoporto di Viterbo. Ho letto i messaggi che mi hanno preceduto e non so quanto possa aggiungere di nuovo, sul piano scientifico, economico, di pensiero. Mi sono ritrovata su molte cose, a partire dalla concezione del tempo e del viaggio: "lentamente, dolcemente, profondamente" diceva Langer a proposito di quel viaggio che e' la vita. Posso aggiungere che ho letto con disperazione il comunicato ultimo della Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) che prendeva atto dell'assenza del tema della mobilita' sostenibile tra i temi trattati e tra le proposte presentate nella conferenza sul clima che si e' appena conclusa. * Mentre la scienza prende atto della interdisciplinarieta' dell'evolversi dei saperi, della complessita' dei sistemi, e con la scienza ognuno di noi sperimenta tutto cio' nella sua vita quotidiana, ci sono dei luoghi dove tutto sembra ancora svolgersi a compartimenti (o dicasteri) stagni, dove a una domanda complessa si danno risposte parziali, incongruenti, inadeguate, intempestive. Mentre si consumano le polemiche inevitabili tra ministri su alcune conclusioni della stessa conferenza (ancora su un nucleare o un carbone che dovremmo semplicemente cessare di prendere in considerazione), mentre la scienza invita a ragionare in termini di limiti e nuove possibilita', veniamo invece invitati ogni giorno, dai modelli "vincenti" che ci vengono presentati, ad aderire ad un delirio di onnipotenza di pochi che ci vorrebbe onnipresenti, onnicomunicanti ma non partecipanti... partecipanti no. Turisti del mondo destinati/e a essere voyeur permanenti, in virtuale o dal vivo, ma mai partecipanti, mai accompagnati a qualcuna/o che supporta le nostre carenze con sincero desiderio di verificare, interrogarsi, mettersi in gioco anche pericolosamente... mai in grado di risolvere il mistero o il delitto, al contrario dei film di Hitchcock... condannandoci cosi' a quel sentimento di impotenza che in molte e molti sta diventando disagio non eludibile, ma senza sbocco... * Qualcuna qui ha scritto del nostro essere cittadini, non sudditi. Ebbene, ormai da tempo io credo che invece noi si sia considerati sudditi. Che da tempo l'evoluzione di coloro che operano nelle nostre istituzioni sia stata una pericolosa involuzione conservatrice, che ci riporta a quelle posizioni ottocentesche per cui gli eletti (e solo gli eletti - nel senso di designati attraverso le elezioni e/o nel senso illuministico di coloro che sanno) incarnano lo stato e per esso operano per il bene di tutti... almeno fino a che mantengono il loro ruolo istituzionale. Ma la nostra Costituzione e' diversa. "La sovranita' appartiene al popolo che la esercita nei modi e nelle forme previste dalla Costituzione". E i modi e le forme non sono solo la votazione elettorale. Non sono solo partiti senza partecipazione, non sono solo ubbidienza a leggi a tempi alterni immodificabili, non sono una delega a tempo del potere di decidere per tutte e tutti: perche' questo ucciderebbe lo spirito della Resistenza che ha costruito questa Costituzione e voleva costruire un nuovo Paese. E soprattutto, l'invocare la societa' della conoscenza (ma molti si riferiscono solo all'economia) e poi quando la conoscenza si fa fatto sociale e diffuso affrontarla solo come un fastidioso ostacolo e' evidente che contribuisce a costruire questa situazione di disagio crescente. Non mi credevo, lo dico cosi', alla buona, che l'idea di progresso venisse ridotta in Italia, a questa banalita': la soluzione dei problemi isolandoli dal contesto e percorrendo le strade piu' immediatamente accessibili. Non mi credevo che alla complessita' si rispondesse solo cercando di eluderla, non mi credevo di dover ancora ragionare sul rapporto tra violenza e potere... no, "proprio non me lo sarei mai creso"... e percio' chiudo con un grazie profondo a coloro che danno vita al Comitato e mantengono viva la presenza di un modo diverso di costruire la democrazia. 8. RIFLESSIONE. DARIO GIOCONDI: IN UN MONDO SEMPRE PIU' DETERIORATO [Ringraziamo Dario Giocondi (per contatti: Dario.Giocondi at agenziaentrate.it) per questo intervento. Dario Giocondi e' impegnato da sempre in difesa dei diritti dei lavoratori, nei movimenti di pace e di solidarieta', nell'opposizione ad ogni sopraffazione, per i diritti umani di tutti gli esseri umani e la difesa della biosfera] In un mondo sempre piu' deteriorato sotto tutti i punti di vista, invece di interessarsi della sorte dei ceti piu' in difficolta', i politici (al servizio dei potentati economici), pensano solo ad aumentare il consumismo piu' inutile e deteriore per l'ecosistema con spreco criminale di risorse pubbliche, come nel vostro caso, in cui e' lampante che un altro polo aeroportuale sarebbe enormemente dannoso alla gran parte dei cittadini viterbesi Mi unisco quindi al coro di voci di dissenso verso la costruzione di un altro aeroporto di voli low cost, che servono solo ad aumentare un odioso consumismo che avvelena la vita e l'aria. Basta con queste opere pubbliche, miglioriamo i servizi sociali necessari, liberiamo l'Italia dalle basi Nato e dalle bombe nucleari, usciamo dalle sanguinose ed ipocrite "guerre al terrorismo", ribelliamoci a chi decide delle nostre vite (soprattutto agli ipocriti "di sinistra" che governano adesso) sacrificandole sull'altare del profitto delle classi dominanti, ricostruiamo un vero movimento per la pace e la difesa seria dell'ambiente e per un nuovo modello economico e di relazioni sociali liberate dal dio Mercato e dai suoi sempre piu' numerosi sacerdoti. Appoggio la vostra lotta e vi auguro di vincere questa partita come primo atto di una vittoria a piu' largo raggio. 9. RIFLESSIONE. ANGELA GIUFFRIDA: L'OBLIO DELLA VITA E DEI SUOI BISOGNI [Ringraziamo Angela Giuffrida (per contatti: frida43 at inwind.it) per questo intervento. Angela Giuffrida e' docente di filosofia ed acuta saggista; tra le sue pubblicazioni: Il corpo pensa, Prospettiva edizioni, Roma 2002] Sottoscrivo con convinzione l'appello del comitato che si oppone alla creazione di un aeroporto a Viterbo. La veridicita' delle ragioni addotte si afferma per forza propria, cosi' come l'ottusita' di chi continua ad inseguire come fine unico il potere personale, disprezzando e deprezzando la vita che, invece, e' l'obiettivo primario di qualsiasi vivente. In fin dei conti si puo' desiderare e perseguire il potere solo se si e' vivi e fino a questo momento non si conoscono altri pianeti capaci di ospitare la vita come il nostro. Sicuramente l'universo ne conterra' tanti ma le possibilita' che la vita si sia evoluta come sulla terra sono piuttosto scarse. Dal momento in cui determinati processi hanno creato organismi viventi, questi si sono affaticati per milioni di anni, connettendosi fra loro e cooptando la natura inorganica nella loro evoluzione, allo scopo di rendere il pianeta adatto alla vita. Il nostro pianeta e' quindi prezioso e il fine principale di una specie che si vanta di possedere, unica nella natura, la ragione con la erre maiuscola, dovrebbe essere conservarlo in buona salute. L'oblio della vita e dei suoi bisogni e', invece, la caratteristica essenziale su cui riposano le comunita' umane androcentriche. Secondo me la dimenticanza della vita da parte di viventi quali gli uomini sono, inficia alla radice lo sviluppo di una razionalita' degna di questo nome, percio', se non si riflette sull'inadeguatezza della mente che governa il mondo e sulla possibilita' che un altro tipo di ragione funzionale alla vita possa affermarsi, si continuera' a girare a vuoto e gli sforzi piu' sinceri non approderanno a nulla, com'e' nella comune esperienza. 10. RIFLESSIONE. NELLO MARGIOTTA: UNA CULTURA DELLA LENTEZZA CONTRO LA FOLLIA DELL'AUMENTO DELLA VELOCITA' [Ringraziamo Nello Margiotta (per contatti: nellomargiotta55 at virgilio.it) per questo intervento. Nello Margiotta e' uno degli storici animatori dell'esperienza di Peacelink, ma e' anche impegnato in molte altre esperienze di pace e di solidarieta', per i diritti dei popoli oppressi e per il commercio equo e solidale, in difesa dell'ambiente a livello locale e globale, per i diritti umani di tutti gli esseri umani] Carissimo Peppe, certamente sono lieto di appoggiare il comitato che si oppone alla costruzione di un aeroporto a Viterbo ed in generale s'impegna per la riduzione del trasporto aereo; trovo estremamente condivisibili i punti elaborati nella lettera inviata al Ministro, e poiche' mi chiedi una riflessione al riguardo passo ad analizzare alcuni punti. Le compagnie low cost hanno fatto della deregulation il loro elemento di successo: volare risulta sempre piu' costoso, ma loro riescono ad offrire prezzi sempre piu' bassi operando sullo sfruttamento selvaggio dei lavoratori ed ottenendo finanziamenti molto generosi dagli enti locali, che ritengono vantaggioso foraggiare queste compagnie in cambio dell'aumento del numero di passeggeri nei piccoli aereoporti con vantaggi per l'economia locale tutta da verificare. Ora costruirne uno nuovo in una zona molto bella come quella di Viterbo, non credo che risulti di vantaggio ai cittadini a fronte degli innumerevoli svantaggi che la presenza di un'aereoporto determina; a Napoli abbiamo il problema di Capodichino, la cui delocalizzazione prevista gia' dagli anni '80 e' stata ormai abbandonata; cio' sta comportando problemi enormi di sicurezza ed inquinamento acustico a tutta l'area metropolitana e un' eventuale alleggeriemento con la trasformazione in aereoporto civile della struttura Grazzanise e' stata per ora bloccata proprio dall'eventualita' della costruzione di un terzo aereoporto nel Lazio. Oltre a problemi energetici e ambientali ci sono anche aspetti culturali che invitano a ridurre il trasporto aereo ed incentivare quello su ferro o comunque con mezzi piu' lenti: credo che sia necessario sviluppare una cultura della lentezza contro la follia dell'aumento della velocita' dei trasporti come segno di "progresso", sia per gli uomini che per le merci, per elevare i livelli della qualita' della vita. Sono con voi. Un abbraccio Nello 11. SOLIDARIETA'. SERGIO TANZARELLA: ADERISCO CON CONVINZIONE [Ringraziamo Sergio Tanzarella (per contatti: sergiotanzarella at virgilio.it) per questa dichiarazione di solidarieta' che estraiamo da una piu' ampia lettera personale e cui fara' presto seguito un intervento di riflessione. Sergio Tanzarella, amico e studioso della nonviolenza, e' un illustre storico della Chiesa, docente e saggista; dalla rivista "Quaderni satyagraha" riprendiamo la seguente scheda: "Sergio Tanzarella insegna Storia della Chiesa presso la Facolta' Teologica dell'Italia Meridionale di Napoli (sez. San Luigi). Ha curato tra l'altro: il volume"Costruire la pace sulla terra. A trent'anni dalla Pacem in terris (La meridiana, Molfetta 1993); e le voci: "Pace" nel Dizionario delle idee politiche (AVE, Roma 1993); "La Chiesa nei primi secoli. Nonviolenza e pace nella Chiesa antica" nel Dizionario di Teologia della Pace (Edb, Bologna 1997); "Pace e nonviolenza nel cristianesimo antico (I-III secolo)" in Mai piu' la guerra. Per una teologia della pace (La meridiana, Molfetta 1998); tra le sue piu' recenti pubblicazioni: La purificazione della memoria (Edb, Bologna 2001). Socio dell'"Associazione italiana dei professori di Storia della Chiesa", e' membro del consiglio di redazione della rivista "Rassegna di Teologia". Attualmente sta curando con Donatella Abignente il volume Tra Cristo e Gandhi. L'insegnamento di Lanza del Vasto, per le edizioni San Paolo. E' stato parlamentare nella XII legislatura. E' vicepresidente della Fondazione "don Peppino Diana" contro l'usura e per la legalita'"] Aderisco senz'altro con molta convinzione (anche in provincia di Caserta stanno pensando ad un nuovo aereoporto). 12. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE ALL'AEROPORTO DI VITERBO Per informazioni e contatti: Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la riduzione del trasporto aereo: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it =================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 24 del 15 settembre 2007 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica alla pagina web: http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/ L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e': nbawac at tin.it
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