Coi piedi per terra. 8



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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 8 del 18 agosto 2007

In questo numero:
1. Silvia Vegetti Finzi: A questo punto
2. Claudio Vedovelli: Da Bolzano a Viterbo
3. Andrea Canevaro: A sostegno dell'iniziativa del comitato
4. Emilio De Paolis: Per la riduzione dei voli
5. Claudio Omero Faussone: Non incrementare ma ridurre il trasporto aereo
6. Carlo Ferraris: Cattedrali nel deserto
7. Strato Petrucci: Solidale con l'iniziativa del comitato contro
l'aeroporto
8. Luciano Polverari: Non cementificazione, ma parchi pubblici
9. Marco Prestininzi: Aumenteranno le emissioni di CO2
10. Paola Sessa: Solidale col comitato
11. Severino Vardacampi: Meno e piu'
12. Guenther Anders: Se la parola "democrazia" ha un senso
13. Aldo Capitini: Un'intima unita'
14. Laura Conti: Per ricostruire
15. Carla Ravaioli: Molto piu' che minacciose ipotesi
16. Per contattare il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo

1. EDITORIALE. SILVIA VEGETTI FINZI: A QUESTO PUNTO
[Ringraziamo Silvia Vegetti Finzi (per contatti:
silviavegettifinzi at virgilio.It) per questo intervento.
Silvia Vegetti Finzi (Brescia 1938), psicologa, pedagogista, psicoterapeuta,
docente universitaria, saggista, e' una prestigiosa intellettuale
femminista. Su Silvia Vegetti Finzi dal sito dell'Enciclopedia multimediale
delle scienze filosofiche (www.emsf.rai.it) riprendiamo la seguente notizia
biografica: "Silvia Vegetti Finzi e' nata a Brescia il 5 ottobre 1938.
Laureatasi in pedagogia, si e' specializzata in psicologia clinica presso
l'Istituto di psicologia dell'Universita' cattolica di Milano. All'inizio
degli anni '70 ha partecipato a una vasta ricerca internazionale, progettata
dalle Associazioni Iard e Van Leer, sulle cause del disadattamento
scolastico. Inoltre ha lavorato come psicoterapeuta dell'infanzia e della
famiglia nelle istituzioni pubbliche. Dal 1975 e' entrata a far parte del
Dipartimento di Filosofia dell'Universita' di Pavia ove attualmente insegna
psicologia dinamica. Dagli anni '80 partecipa al movimento femminista,
collaborando con l'Universita' delle donne 'Virginia Woolf' di Roma e con il
Centro documentazione donne di Firenze. Nel 1990 e' tra i fondatori della
Consulta (laica) di bioetica. Dal 1986 e' pubblicista del 'Corriere della
Sera' e successivamente anche di 'Io donna' e di 'Insieme"' Fa parte del
comitato scientifico delle riviste: 'Bio-logica', 'Adultita'', 'Imago
ricercae', nonche' dell'Istituto Gramsci di Roma, della 'Casa della cultura'
di Milano, della 'Libera universita' dell'autobiografia' di Anghiari.
Collabora inoltre con le riviste filosofiche 'Aut Aut' e 'Iride'. Molti suoi
scritti sono stati tradotti in francese, inglese, tedesco e spagnolo. E'
membro dell'Osservatorio nazionale per l'infanzia e l'adolescenza, della
Societa' italiana di psicologia; della Societe' internationale d'histoire de
la psychoanalyse. Nel 1998 ha ricevuto, per i suoi scritti di psicoanalisi,
il premio nazionale 'Cesare Musatti', e per quelli di bioetica il premio
nazionale 'Giuseppina Teodori'. Sposata con lo storico della filosofia
antica Mario Vegetti, ha due figli adulti, Valentina e Matteo. Gli interessi
di Silvia Vegetti Finzi seguono quattro filoni: il primo e' volto a
ricostruire una genealogia della psicoanalisi da Freud ai giorni nostri,
intesa non solo come storia del movimento psicoanalitico ma anche come
storia della cultura; il secondo, una archelogia dell'immaginario femminile,
intende recuperare nell'inconscio individuale e nella storia delle
espressioni culturali, elementi di identita' femminile e materna cancellati
dal prevalere delle forme simboliche maschili: a questo scopo ha analizzato
i sogni e i sintomi delle bambine, i miti delle origini, i riti di
iniziazione femminile nella Grecia classica, le metafore della scienza,
l'iconografia delle Grandi Madri; il terzo delinea uno sviluppo psicologico,
dall'infanzia all'adolescenza, che tenga conto anche degli apporti
psicoanalitici. Si propone inoltre di mettere a disposizione, tramite una
corretta divulgazione, la sensibilita' e il sapere delle discipline
psicologiche ai genitori e agli insegnanti; il quarto, infine, si interroga
sulla maternita' e sugli effetti delle biotecnologie, cercando di dar voce
all'esperienza e alla sapienza delle donne in ordine al generare". Tra le
opere di Silvia Vegetti Finzi: (a cura di), Il bambino nella psicoanalisi,
Zanichelli, Bologna 1976; (con L. Bellomo), Bambini a tempo pieno, Il
Mulino, Bologna 1978; (con altri), Verso il luogo delle origini, La
Tartaruga, Milano 1982; Storia della psicoanalisi, Mondadori, Milano 1986;
La ricerca delle donne (1987); Bioetica, 1989; Il bambino della notte.
Divenire donna, divenire madre, Mondadori, Milano 1990; (a cura di),
Psicoanalisi al femminile, Laterza, Roma-Bari 1992; Il romanzo della
famiglia. Passioni e ragioni del vivere insieme, Mondadori, Milano 1992;
(con altri), Questioni di Bioetica, Laterza, Roma-Bari 1993; (con Anna Maria
Battistin), A piccoli passi. La psicologia dei bambini dall'attesa ai cinque
anni, Mondadori, Milano 1994; Freud e la nascita della psicoanalisi, 1994;
(con Marina Catenazzi), Psicoanalisi ed educazione sessuale, Laterza,
Roma-Bari 1995; (con altri), Psicoanalisi ed identita' di genere, Laterza,
Roma-Bari 1995; (con Anna Maria Battistin), I bambini sono cambiati. La
psicologia dei bambini dai cinque ai dieci anni, Mondadori, Milano 1996;
(con Silvia Lagorio, Lella Ravasi), Se noi siamo la terra. Identita'
femminile e negazione della maternita', Il Saggiatore, Milano 1996; (con
altri), Il respiro delle donne, Il Saggiatore, Milano 1996; Volere un
figlio. La nuova maternita' fra natura e scienza, Mondadori, Milano 1997;
(con altri), Storia delle passioni, Laterza, Roma-Bari 1997; Il fantasma del
patriarcato, Alma Edizioni, 1997; (con altri), Fedi e violenze, Rosenberg &
Sellier, 1997; (con Anna Maria Battistin), L'eta' incerta. I nuovi
adolescenti, Mondadori, Milano, 2000; Parlar d'amore, Rizzoli, Milano 2003;
Silvia Vegetti Finzi dialoga con le mamme, Fabbri, Milano 2004; Quando i
genitori si dividono, Mondadori, Milano 2005]

Cari amici,
avete tutta la  mia solidarieta', non in astratto ma come nonna di un
nipotino di cinque anni che l'inverno scorso e' stato colpito da ben sei
broncopolmoniti da inquinamento. Malattie che hanno richiesto due ricoveri
ospedalieri, esperienze difficili da affrontare alla sua eta'.
Vediamo (nonni e genitori) avvicinarsi l'inverno con angoscia.
Abitiamo a Milano dove quasi tutti i giorni le centraline hanno segnato
indici di smog, comprese le famigerate polveri sottili, quattro volte
superiori al livello di guardia.
A questo punto credo che ogni iniziativa inquinante - e un aereoporto e' tra
le peggiori - sia da condannare come attentato all'umanita'.
Spero che la vostra coraggiosa battaglia abbia successo.
"Piu' tempo alla vita e meno agli affari!"
Silvia Vegetti Finzi

2. INIZIATIVE. CLAUDIO VEDOVELLI: DA BOLZANO A VITERBO
[Ringraziamo Claudio Vedovelli (per contatti: caioteresa at fastwebnet.it) per
questo intervento.
Claudio Vedovelli, medico, e' impegnato nell'associazione "Ambiente e
salute" di Bolzano (sito: www.ambientesalute.org)]

Certamente sosteniamo le vostre iniziative, anzi le vostre iniziative sono
anche le nostre in quanto a Bolzano abbiamo gia' un aeroporto, fortemente
avversato dalla popolazione, un aeroporto che oltre a causare tutti i danni
ambientali e alla salute dei cittadini che gia' voi sottolineate nei vostri
comunicati, risulta totalmente sovvenzionato dall'amministrazione pubblica
che copre i buchi enormi di una gestione scriteriata. Un aeroporto in
pratica pagato dai cittadini, che in cambio ne ricavano rumore, CO2,
vibrazioni e altre sostanze tossiche, ma che i cittadini stessi nemmeno
usano per i costi esosi dello stesso, che in pratica funge da aeroporto
personale per politici e amici sudtirolesi-romani.
Ebbene per giustificare buchi economici e sprechi di denaro pubblico ora si
dice che l'aeroporto e' troppo piccolo e si vuole ampliarlo e renderlo
fruibile per aerei piu' grossi e voli piu' frequenti, e per far cio' si prop
one di ampliarlo e di allungare la pista.
I cittadini si sono ribellati e abbiamo raccolto ben 28.000 firme per un
referendum contro l'ampliamento dell'aeroporto, referendum che si terra' nel
prossimo 2009.
Mi sembrava importante raccontarvi la nostra storia perche' oltre ai fattori
ambientali, anche la scelta di fare un aeroporto, cosi' come tutte le grandi
opere, dovrebbe comunque seguire un percorso di partecipazione attiva da
parte dei cittadini, che andrebbero informati adeguatamente e poi coinvolti
nelle decisioni, mentre spesso l'amministrazione pubblica prende le
decisioni e solo sulla spinta delle eventuali proteste  popolari si
premunisce di dare qualche spiegazione, spesso anche scocciata.
Vi indico due siti altoatesini dove le nostre vicende sono descritte e dove
troverete anche materiale sui problemi legati all'inquinamento da aerei.
www.ambientesalute.org
www.noaereibz.it
Rimango a disposizione per ulteriori collaborazioni.

3. SOLIDARIETA'. ANDREA CANEVARO: A SOSTEGNO DELL'INIZIATIVA DEL COMITATO
[Ringraziamo Andrea Canevaro (per contatti: andrea.canevaro at unibo.it) per
questa dichiarazione di solidarieta' che estraiamo da una piu' ampia lettera
personale.
Andrea Canevaro, nato nel 1939, docente di pedagogia speciale
all'universita' di Bologna, e' uno dei piu' illustri pedagogisti italiani.
Dal sito www.mediamente.rai.it riprendiamo la seguente scheda: "Andrea
Canevaro (1939) ha svolto studi umanistici (laurea in lettere e filosofia),
con alcuni anni di borsa di studio presso l'Universita' Lyon 2, e in
particolare ha seguito gli studi in pedagogia speciale del professor Claude
Kohler. Ha lavorato come educatore nel settore della devianza giovanile. Ha
avuto un incarico di insegnamento di Pedagogia Speciale nel 1975 presso il
corso di laurea in Pedagogia della Facolta' di Magistero dell'Universita'
degli Studi di Bologna; presso la stessa sede dal 1973 era assistente
incaricato; e, sempre nella stessa sede, come vincitore di concorso di
professore di prima fascia, e' stato chiamato nel novembre 1980 a ricoprire
la cattedra di Pedagogia Speciale come professore straordinario dal 1980 al
1983, e successivamente come professore ordinario. Dal 1983 e' stato eletto
presidente del corso di laurea in Pedagogia; e dal 1987, per due mandati
triennali, e' stato Direttore del Dipartimento di Scienze dell'Educazione,
presso lo stesso Ateneo. Nel novembre 1996 e' stato nominato nuovamente
direttore del Dipartimento di Scienze dell'Educazione. Ha all'attivo una
vasta attivita' di ricerca, che ha prodotto un elevato numero di
pubblicazioni. E' membro di associazioni scientifiche internazionali e
nazionali, direttore di collane editoriali, e nel comitato scientifico di
alcune riviste nazionali ed internazionali". Dal 1966 al 2000 ha fatto parte
del gruppo tecnico dell'Osservatorio del Ministero della Pubblica Istruzione
per l'integrazione scolastica degli studenti e studentesse in situazione di
handicap; ha fatto parte della Commissione insediata dal Ministero della
Sanita' (1997 - 1998) per la definizione di un protocollo per le
riabilitazioni di soggetti in situazione di handicap; relatore in numerosi
Congressi ed in particolare al Congresso Unesco di Salamanca (1988) dove e'
nata la "Carta di Salamanca" per i disabili; e' membro di numerose
associazioni scientifiche nazionali ed internazionali e in particolare del
Collectif de Recherches sur le Handicap et l'Education Specialisee; e' stato
ed e' collaboratore/consulente di Progetti in Cambogia (1997/1998), Bosnia
(1995/2000), Rwanda (1999/2000), Bielorussia (1999 ad oggi) in stretto
rapporto con il Ministero degli Affari Esteri; ha svolto attivita'
seminariali in diverse Universita' (Montreal, Minsk, Tuzla, Buenos Aires);
ha collaborato e collabora alla valutazione di progetti nel settore della
Pedagogia Speciale per l'Universite' du Quebec a Montreal. E' autore di
numerosi volumi pubblicati su: educazione ed handicappati, manuale per
'íintegrazione scolastica, la formazione dell'educatore professionale,
scuola dell'infanzia - handicap - integrazione, pedagogia speciale
dell'integrazione, potenziali individuali di apprendimento, la relazione di
aiuto, ecc. Tra le principali pubblicazioni di Andrea Canevaro: L'illusione
pedagogica, Armando, Roma 1974; Il bambino che non sara' padrone, Emme,
Milano 1975; I bambini che si perdono nel bosco. Identita' e linguaggi
nell'infanzia, La Nuova Italia, Firenze 1976, 1997; I ragazzi scomodi, Edb,
Bologna 1977; Il banco dell'asino e del poeta, Emme, Milano 1978; Educazione
e handicappati, La Nuova Italia, Firenze 1979; (con Raffaella Bassi Neri),
Programmazione e difficolta' scolastiche, Bruno Mondadori, Milano 1979;
Handicap e scuola. Manuale per l'integrazione scolastica, Nuova Italia
Scientifica (Nis), Roma 1983; (con Maria Angiolini, Franco Frabboni), Mi
hanno preso a scuola. Nell'handicappato c'e' un bambino e uno scolaro: sono
tre, Franco Angeli, Milano 1985; Handicap e identita', Cappelli, Bologna
1986; (con A. Rubinelli), Per l'handicap. Un modello pedagogico complesso,
Pellegrini, Cosenza 1986; (con Jean Gaudreau), L'educazione degli
handicappati. Dai primi tentativi alla pedagogia moderna, Nis, Roma 1988,
poi Carocci, Roma 2002; (a cura di, con Maria Angiolini, Maria Saragoni),
Handicap, ricerca e sperimentazione. La realizzazione di un progetto
educativo per l'integrazione, Nis, Roma 1988; Handicap e luoghi
dell'educazione, Eit, Teramo 1989; La formazione dell'educatore
professionale, Nis, Roma 1991; Quel bambino la'... Scuola dell'infanzia,
handicap e integrazione, La Nuova Italia, Firenze 1996; (con Cristina
Balzaretti, Giancarlo Rigon), Pedagogia speciale dell'integrazione.
Handicap: conoscere e accompagnare, La Nuova Italia, Firenze 1996;
Potenziali individuali di apprendimento, La Nuova Italia, Firenze, 1996;
Pedagogia speciale. La riduzione dell'handicap, Bruno Mondadori, Milano
1999; (con Emanuela Cocever, Petra Weis), Le ragioni dell'integrazione.
Inserimento scolastico di alunni con handicap. Una ricerca in tre aree
dell'Unione Europea, Utet, Torino 1996; (con Arrigo Chieregatti), La
relazione di aiuto. L'incontro con l'altro nelle professioni educative,
Carocci, Roma 1999; (con Giacomo Cives , Franco Frabboni), Fondamenti di
pedagogia e di didattica, Laterza, Roma-Bari 1999; La seconda vita delle
cose. Percorsi di educazione ambientale. Volume per l'alunno, Centro Studi
Erickson, 1999; (con Andrea Gamberini), Esploro il mio corpo e l'ambiente.
Giochi e attivita' per bambini dai due ai sette anni, Centro Studi Erickson,
2002; (con Augusto Battaglia, Michelangelo Chiurchiu'), Figli per sempre. La
cura continua del disabile mentale, Carocci, 2002, 2005; (con Dario Ianes),
Diversabilita'. Storie e dialoghi nell'anno europeo delle persone disabili,
Centro Studi Erickson, 2003; (con Marianna Mandato), L'integrazione e la
prospettiva inclusiva, Monolite, 2004; Le logiche del confine e del
sentiero. Una pedagogia dell'inclusione (per tutti, disabili inclusi),
Centro Studi Erickson, 2006]

... Sono in un periodo di impegni complicati e lontani. Non saprei come
scrivere un intervento specifico. Ma vorrei sostenere la tua e vostra
iniziativa...
Un abbraccio e coraggio: andiamo avanti!

4. RIFLESSIONE. EMILIO DE PAOLIS: PER LA RIDUZIONE DEI VOLI
[Ringraziamo Emilio De Paolis (per contatti: emilio.depaolis at gmail.com) per
questo intervento.
Emilio De Paolis e' impegnato nel movimento che a Ciampino si batte per la
riduzione dell'impatto ambientale dell'aeroporto]

Faccio parte del comitato "No Fly" di Ciampino, credo sarebbe opportuno
sviluppare forme di cooordinamento tra le varie realta' di base come le
nostre (noi siamo contro lo spostamento dei voli in altri siti, siamo per la
diminuzione tout court!).

5. RIFLESSIONE. CLAUDIO OMERO FAUSSONE: NON INCREMENTARE MA RIDURRE IL
TRASPORTO AEREO
[Ringraziamo l'amico Claudio Omero Faussone, collaboratore del "Centro di
ricerca per la pace" di Viterbo, per questo intervento]

Non incrementare, ma ridurre il trasporto aereo, questo occorre.
Non aggredire, ma tutelare l'ambiente in cui tutti si vive, questo occorre.
Non danneggiare, ma difendere la salute di tutti, questo occorre.
Non derubare i poveri per regalare ai ricchi, ma con giustizia e in
solidarieta' condividere le risorse tra tutti gli esseri umani (comprese le
generazioni future), questo occorre.
Non fare cose che privino altri dei loro diritti, ma fare cose che i diritti
di tutti rispettino, promuovano, inverino, questo occorre.
Non incrementare, ma ridurre il trasporto aereo, questo occorre.

6. RIFLESSIONE. CARLO FERRARIS: CATTEDRALI NEL DESERTO
[Ringraziamo Carlo Ferraris (per contatti: cmpferraris at fastwebnet.it) per
questo intervento.
Carlo Ferraris e' impegnato in varie iniziative di solidarieta' e per i
diritti umani e nelle attivita' del Sae (Segretariato attivita' ecumeniche)
a Genova]

Credo di trovarmi d'accordo sul giudizio negativo circa la costruzione di un
aeroporto a Viterbo.
Questo come altri progetti mi fanno ricordare la corsa alle acciaierie e ad
altre "cattedrali nel deserto", che hanno percorso il nostro paese e piu'
ancora i paesi del terzo mondo: sono il frutto spesso di politiche
demagogiche o succubi di interessi economici particolari.
Credo pero' che l'iniziativa vada condotta piu' con motivazioni locali,
specifiche e ragionate che con una campagna generale contro il trasporto
aereo.
Lo scorso anno io e mia moglie siamo andati in Zambia a trovare nostro
figlio che lavora in quel paese con una ong: non solo il nostro viaggio, ma
tutta l'attivita' di coloro che operano in paesi del terzo mondo non
potrebbe essere svolta senza il  trasporto aereo.
Sarebbe l'ora di iniziative politiche e di movimento che affrontassero il
problema di regolare attivita' come il trasporto aereo e su gomma, che
accanto a indubbia utilita' comportano anche sprechi e lussi.

7. SOLIDARIETA'. STRATO PETRUCCI: SOLIDALE CON L'INIZIATIVA DEL COMITATO
CONTRO L'AEROPORTO
[Ringraziamo Strato Petrucci (per contatti: s.petrucci at ausl.mo.it) per
questa dichiarazione di solidarieta'.
Strato Petrucci, terapista presso l'Asl Modena-Carpi, impegnato nella
solidarieta', e' direttore della redazione di www.fktnet.org "sito della
fisioterapia, della riabilitazione, dei fisioterapisti  e di quanti sono
interessati all'argomento"]

Invio la presente per sostenere l'inutilita' del terzo polo aereoportuale
del Lazio.

8. RIFLESSIONE. LUCIANO POLVERARI: NON CEMENTIFICAZIONE, MA PARCHI PUBBLICI
[Ringraziamo Luciano Polverari (per contatti:
luciano.polverari at fastwebnet.it) per questo intervento.
Luciano Polverari e' presidente dell'associazione "Bartolagi" di Fano]

Sono il presidente di un'associazione onlus denominata "Bartolagi" che ha
preso il nome di uno storico personaggio fanese che mosse, alla guida di
tremila fanti, alla volta di Aquileia per contrastare Attila. Simbolicamente
abbiamo raccolto il testimone di questo illustre antenato per combattere la
moderna barbarie che consiste, fra l'altro, nel consumo dissennato del
territorio in nome di un'assurda concezione del progresso.
Da anni siamo impegnati per contrastare formidabili appetiti speculativi che
mirano al massimo sfrutttamento del campo di aviazione di Fano, una
vastisssima area (120 ettari) in gran parte (90 ettari) occupata da un
aeroporto per piccoli aerei con la pista in erba.Il resto e' ancora verde
anche se prevalentemente incolto, essendo l'area demaniale.
Stiamo lottando su due fronti: da un lato forze economiche consistenti
spingono per cementificare la pista consentendo cosi' l'arrivo di "piccoli"
jet in un'area che per scelte edilizie operate negli anni Settanta e' ora
densamente popolata. Recentissimamente, in base alla dismisssione dei beni
demaniali, anche gli oltre trenta ettari al di fuori della recizione
aeroportuale sono entrati in gioco.
*
Mercoledi' primo agosto "Bartolagi", insieme ad altre associazioni
naturalistiche, ai partiti del'Unione ed alla lista civica Bene Comune, ha
organizzato una fiaccolata nel centro storico di Fano a cui hanno aderito
centinaia di persone: bambini, giovani, donne e uomini di ogni
eta'.L'obiettivo, centrato dopo una durissima lotta di cui la manifestazione
e' stata la parte conclusiva, e' stato quello di fare accettare alla giunta
comunale ed alla maggioranza che la sostiene una modificazione del
Protocollo di Intesa fra il demanio e il Comune di Fano che prevedeva, per
l'area, la "valorizzazione urbanistico edilizia". Ora si parla, con una
delibera integrativa del protocollo, di parco urbano.
E' stato un grande successo, ma si tratta solo del successo iniziale di una
lotta ancora tutta da condurrre: il Prg prevede nei trenta ettari una strada
di grande scorrimento larga dieci metri con tre grandi rotatorie; la pista
in asfalto con tutto quello che ne consegue, e' sempre incombente (e temo
che non tutte le forze politiche che ci hanno sostenuto per il Parco saranno
altrettanto solidali nella lotta contro il potenziamento dell'aeroporto).
*
Chi fosse interessato a darci una mano, e ne abbiamo tanto bisogno, puo'
chiedermi ulteriori notizie e andare sul meetup di Fano degli "amici di
Beppe Grillo" di cui siamo ospiti molto seguiti.

9. DOCUMENTAZIONE. MARCO PRESTININZI: AUMENTERANNO LE EMISSIONI DI CO2
[Riportiamo per stralci un intervento diffuso alla stampa locale da Marco
Prestininzi (per contatti: marcoprestin at alice.it), insegnante, impegnato nei
Cobas della scuola, consigliere comunale di Viterbo del Prc]

Tra i principali argomenti che trovano ampio spazio nelle pagine dei
giornali e nei dibattiti pubblici in questa calda estate viterbese vi e'
sicuramente quello dell'ipotetica realizzazione del terzo aeroporto di Roma
nel territorio della Tuscia.
I sostenitori dell'aeroporto adducono numerose motivazioni a sostegno della
scelta di Viterbo come sede del terzo scalo civile del lazio; nessuna pero'
mette in discussione l'attuale prevalente modello di sviluppo mondiale
nell'ambito del quale si moltiplicano tutte le attivita' economiche, come
quelle esercitate dalle compagnie aeree low cost, che contribuiscono
pesantemente all'incremento delle emissioni di diverse sostanze inquinanti e
di CO2 (anidride carbonica), principale responsabile, ad elevate
concentrazioni, del riscaldamento globale del nostro pianeta.
In ordine alla CO2, la Commissione Europea ha approvato una direttiva che
prevede anche per l'aviazione civile il sistema europeo di scambio delle
quote di emissioni di gas a effetto serra. La direttiva entrera' in vigore
dal 2011 per i voli all'interno dell'Unione e successivamente riguardera'
tutte le rotte con partenza o arrivo sul territorio Ue.
Tale normativa punta a limitare l'incremento del numero dei voli in modo da
contribuire alla lotta alle cause dei cambiamenti climatici e dei disastri
ambientali.
*
Invero i capofila dei sostenitori dell'aeroporto a Viterbo tengono
apparentemente in considerazione le indicazioni teste' menzionate...
Purtroppo le cose non stanno cosi': non esiste una volonta' di istituzioni
nazionali o locali, di studiare, pianificare e razionalizzare il carico di
voli tossicologicamente ed ecologicamente sostenibili dall'ambiente laziale.
Cio' avviene perche', progressivamente e inesorabilmente, la politica con la
"p" maiuscola perde il primato e cede il passo ai diktat del liberismo
economico e delle sue oligarchie.
Risulta davvero difficile negare che il modello di sviluppo basato sulla
crescita economica, sulle guerre per l'accaparramento delle risorse
strategiche e sul continuo incremento del Pil stia generando, a livello
planetario, un progressivo depauperamento delle risorse, un preoccupante
degrado ambientale e un insopportabile stato di sofferenza per miliardi di
donne, uomini e  bambini.
*
Il presidente della Provincia, il sindaco di Viterbo, i rappresentanti e i
quadri del mondo imprenditoriale, nell'entusiastica adesione e promozione
dell'aeroporto omettono di dirci che a fronte di una probabile riduzione di
circa il 25% degli attuali insostenibili 140 voli giornalieri con 5 milioni
di passeggeri all'anno che decollano e atterrano a Ciampino, e' previsto e
gia' finanziato, con i primi 25 milioni di euro erogati dall'Enac, un
ampliamento dell'aeroscalo di Fiumicino per portare il traffico dagli
attuali 32 milioni di viaggiatori a circa 45 milioni nel 2011.
Dunque l'eventuale realizzazione di una terza aerostazione nel Lazio,
ovunque si faccia, comporterebbe comunque un complessivo incremento e non un
abbattimento delle emissioni di CO2.
Evitino quindi le nostre autorita' locali di dispensare rassicurazioni in
ordine alla compatibilita' dell'opera con la salute dei cittadini e con la
sostenibilita' ambientale.

10. SOLIDARIETA'. PAOLA SESSA: SOLIDALE COL COMITATO
[Ringraziamo Paola Sessa (per contatti: paola.sessa at tin.it) per questa
dichiarazione di solidarieta'.
Paola Sessa svolge attivita' di ricerca presso il Dipartimento di psicologia
dello sviluppo e della socializzazione dell'Universita' di Padova; si occupa
in particolare di effetti di carichi attentivi e limiti cognitivi
nell'elaborazione dell'informazione; effetto di Attentional Blink (Ab) in
diverse modalita' sensoriali; rilevazione del potenziale elettrocorticale
(Erp) in condizioni di presentazione seriale rapida di stimoli; analisi
distribuzionali dei tempi di reazione. Ha preso parte a numerosi convegni
epublicato diversi contributi. Pubblicazioni di Paola Sessa: Dell'Acqua, R.,
Pascali, A., Jolicoeur, P., Sessa, P. (2003). Four-dot masking produces the
attentional blink. Vision Research, 43; Sessa, P. (2005). Analisi
distribuzionali dei tempi di reazione: Uno strumento avanzato per la
valutazione dei modelli cognitivi. Giornale Italiano di Psicologia, XXXII
(3); Dell'Acqua, R., Jolicoeur, P., Sessa, P., Turatto, M. (2005).
Attentional blink and selection in the tactile domain. European Journal of
Cognitive Psychology, 18; Jolicoeur, P., Sessa, P., Dell'Acqua, R.,
Robitaille, N. (2005). Attentional control and capture in the attentional
blink paradigm: Evidence from human electrophysiology. European Journal of
Cognitive Psychology, 18; Jolicoeur, P., Sessa, P., Dell'Acqua, R.,
Robitaille, N. (2005). On the control of visual spatial attention: Evidence
from human electrophysiology. Psychological Research, 70; Dell'Acqua, R.,
Sessa, P., Pashler, H. (2005). A neuropsychological assessment of dual-task
costs in closed-head injury patients using Cohenís effect size estimation
method. Psychological Research, 70; Dell'Acqua, R., Sessa, P., Jolicoeur,
P., Robitaille, N. (2006). Spatial attention freezes during the attentional
blink. Psychophysiology, 43: Sessa, P., Dell'Acqua, R. (in press). Il
fenomeno Psicologico "Attentional Blink". Giornale Italiano di Psicologia;
Sessa, P., Luria, R., Verleger, R., Dell'Acqua, R. (submitted). P3 latency
shifts in the attentional blink: Further evidence for second target
processing postponement. Brain Research; Luria, R., Sessa, P., Dell'Acqua,
R. (2006). Control demand is responsible for serial processing. Manuscript]

Appoggio la vostra iniziativa e sono d'accordo con quanto fate.

11. RIFLESSIONE. SEVERINO VARDACAMPI: MENO E PIU'
[Severino Vardacampi e' uno dei principali collaboratori del "Centro di
ricerca per la pace" di Viterbo]

Meno aerei e piu' biciclette.
Meno automobili e piu' ferrovie.
Meno oggetti e piu' informazioni.
Meno pacchi  e piu' internet.
Meno cemento e piu' alberi.
Meno imballi e piu' spazio.
Meno merci e piu' comunicazione.
Meno fretta e piu' pazienza.
Meno stress e piu' benessere.
Meno soperchierie e piu' sicurezza.
Meno ingordigia e piu' salute.
Meno stoltezze e piu' responsabilita'.
Meno profitto e piu' umanita'.
Meno sfruttamento e piu' misericordia.
Meno prepotenza e piu' saggezza.
Meno privilegi e piu' solidarieta'.
Meno sprechi e piu' sobrieta'.
Meno pubblicita' e piu' respiro.
Meno frastuono e piu' silenzio.
Meno consumismo e piu' integrita'.
Meno feticci e piu' relazioni umane.
Meno narcisismo e piu' condivisione.
*
Breve e' la vita, e preziosa: la coscienza la espande e fa bene alla salute,
la propria e l'altrui.
Breve e' la vita, e preziosa: non la si sprechi, non la si devasti, non la
si uccida.
Breve e' la vita, e preziosa: la tua, quella di ciascuno e di tutti.

12. MAESTRI. GUENTHER ANDERS: SE LA PAROLA "DEMOCRAZIA" HA UN SENSO
[Da Guenther Anders, "Tesi sull'eta' atomica", in Idem, Essere o non essere.
Diario di Hiroshima e Nagasaki, Einaudi, Torino 1961, pp. 205-206. Il testo
integrale delle Tesi e' stato piu' volte riprodotto ne "La nonviolenza e in
cammino" ed e' disponibile nella rete telematica.
Guenther Anders (pseudonimo di Guenther Stern, "anders" significa "altro" e
fu lo pseudonimo assunto quando le riviste su cui scriveva gli chiesero di
non comparire col suo vero cognome) e' nato a Breslavia nel 1902, figlio
dell'illustre psicologo Wilhelm Stern, fu allievo di Husserl e si laureo' in
filosofia nel 1925. Costretto all'esilio dall'avvento del nazismo,
trasferitosi negli Stati Uniti d'America, visse di disparati mestieri.
Tornato in Europa nel 1950, si stabili' a Vienna. E' scomparso nel 1992.
Strenuamente impegnato contro la violenza del potere e particolarmente
contro il riarmo atomico, e' uno dei maggiori filosofi contemporanei; e'
stato il pensatore che con piu' rigore e concentrazione e tenacia ha pensato
la condizione dell'umanita' nell'epoca delle armi che mettono in pericolo la
sopravvivenza stessa della civilta' umana; insieme a Hannah Arendt (di cui
fu coniuge), ad Hans Jonas (e ad altre e altri, certo) e' tra gli
ineludibili punti di riferimento del nostro riflettere e del nostro agire.
Opere di Guenther Anders: Essere o non essere, Einaudi, Torino 1961; La
coscienza al bando. Il carteggio del pilota di Hiroshima Claude Eatherly e
di Guenther Anders, Einaudi, Torino 1962, poi Linea d'ombra, Milano 1992
(col titolo: Il pilota di Hiroshima ovvero: la coscienza al bando); L'uomo
e' antiquato, vol. I (sottotitolo: Considerazioni sull'anima nell'era della
seconda rivoluzione industriale), Il Saggiatore, Milano 1963, poi Bollati
Boringhieri, Torino 2003; L'uomo e' antiquato, vol. II (sottotitolo: Sulla
distruzione della vita nell'epoca della terza rivoluzione industriale),
Bollati Boringhieri, Torino 1992, 2003; Discorso sulle tre guerre mondiali,
Linea d'ombra, Milano 1990; Opinioni di un eretico, Theoria, Roma-Napoli
1991; Noi figli di Eichmann, Giuntina, Firenze 1995; Stato di necessita' e
legittima difesa, Edizioni Cultura della Pace, San Domenico di Fiesole (Fi)
1997. Si vedano inoltre: Kafka. Pro e contro, Corbo, Ferrara 1989; Uomo
senza mondo, Spazio Libri, Ferrara 1991; Patologia della liberta', Palomar,
Bari 1993; Amare, ieri, Bollati Boringhieri, Torino 2004; L'odio e'
antiquato, Bollati Boringhieri, Torino 2006. In rivista testi di Anders sono
stati pubblicati negli ultimi anni su "Comunita'", "Linea d'ombra",
"Micromega". Opere su Guenther Anders: cfr. ora la bella monografia di Pier
Paolo Portinaro, Il principio disperazione. Tre studi su Guenther Anders,
Bollati Boringhieri, Torino 2003; singoli saggi su Anders hanno scritto, tra
altri, Norberto Bobbio, Goffredo Fofi, Umberto Galimberti; tra gli
intellettuali italiani che sono stati in corrispondenza con lui ricordiamo
Cesare Cases e Renato Solmi]

Richiamarsi alla competenza e' prova d'incompetenza morale. Sarebbe una
leggerezza pensare (...) che i "signori dell'apocalissi", quelli che sono
responsabili delle decisioni, grazie a posizioni di potere politico o
militare comunque acquisite, siano piu' di noi all'altezza di queste
esigenze schiaccianti, o che sappiano immaginare l'inaudito meglio di noi,
semplici "morituri"; o anche solo che siano consapevoli di doverlo fare.
Assai piu' legittimo e' il sospetto: che ne siano affatto inconsapevoli. Ed
essi lo provano dicendo che noi siamo incompetenti nel "campo dei problemi
atomici e del riarmo", e invitandoci a non "immischiarci". L'uso di questi
termini e' addirittura la prova della loro incompetenza morale: poiche' in
tal modo essi mostrano di credere che la loro posizione dia loro il
monopolio e la competenza per decidere del "to be or not to be"
dell'umanita'; e di considerare l’apocalissi come un "ramo specifico". E'
vero che molti di loro si appellano alla "competenza" solo per mascherare il
carattere antidemocratico del loro monopolio. Se la parola "democrazia" ha
un senso, e' proprio quello che abbiamo il diritto e il dovere di
partecipare alle decisioni che concernono la "res publica", che vanno,
cioe', al di la' della nostra competenza professionale e non ci riguardano
come professionisti, ma come cittadini o come uomini. E non si puo' dire che
cosi' facendo ci "immischiamo" di nulla, poiche' come cittadini e come
uomini siamo "immischiati" da sempre, perche' anche noi siamo la "res
publica". E un problema piu' "pubblico" dell'attuale decisione sulla nostra
sopravvivenza non c'e' mai stato e non ci sara' mai. Rinunciando a
"immischiarci", mancheremmo anche al nostro dovere democratico.

13. MAESTRI. ALDO CAPITINI: UN'INTIMA UNITA'
[Da Aldo Capitini, Elementi di un'esperienza religiosa, ora in Idem, Scritti
filosofici e religiosi, Fondazione centro studi Aldo Capitini, Perugia 1994,
1998, p. 32.
Aldo Capitini e' nato a Perugia nel 1899, antifascista e perseguitato,
docente universitario, infaticabile promotore di iniziative per la
nonviolenza e la pace. E' morto a Perugia nel 1968. E' stato il piu' grande
pensatore ed operatore della nonviolenza in Italia. Opere di Aldo Capitini:
la miglior antologia degli scritti e' (a cura di Giovanni Cacioppo e vari
collaboratori), Il messaggio di Aldo Capitini, Lacaita, Manduria 1977 (che
contiene anche una raccolta di testimonianze ed una pressoche' integrale -
ovviamente allo stato delle conoscenze e delle ricerche dell'epoca -
bibliografia degli scritti di Capitini); recentemente e' stato ripubblicato
il saggio Le tecniche della nonviolenza, Linea d'ombra, Milano 1989; una
raccolta di scritti autobiografici, Opposizione e liberazione, Linea
d'ombra, Milano 1991, nuova edizione presso L'ancora del Mediterraneo,
Napoli 2003; e gli scritti sul Liberalsocialismo, Edizioni e/o, Roma 1996;
segnaliamo anche Nonviolenza dopo la tempesta. Carteggio con Sara Melauri,
Edizioni Associate, Roma 1991; e la recentissima antologia degli scritti (a
cura di Mario Martini, benemerito degli studi capitiniani) Le ragioni della
nonviolenza, Edizioni Ets, Pisa 2004. Presso la redazione di "Azione
nonviolenta" (e-mail: azionenonviolenta at sis.it, sito: www.nonviolenti.org)
sono disponibili e possono essere richiesti vari volumi ed opuscoli di
Capitini non piu' reperibili in libreria (tra cui i fondamentali Elementi di
un'esperienza religiosa, 1937, e Il potere di tutti, 1969). Negli anni '90
e' iniziata la pubblicazione di una edizione di opere scelte: sono fin qui
apparsi un volume di Scritti sulla nonviolenza, Protagon, Perugia 1992, e un
volume di Scritti filosofici e religiosi, Perugia 1994, seconda edizione
ampliata, Fondazione centro studi Aldo Capitini, Perugia 1998. Opere su Aldo
Capitini: oltre alle introduzioni alle singole sezioni del sopra citato Il
messaggio di Aldo Capitini, tra le pubblicazioni recenti si veda almeno:
Giacomo Zanga, Aldo Capitini, Bresci, Torino 1988; Clara Cutini (a cura di),
Uno schedato politico: Aldo Capitini, Editoriale Umbra, Perugia 1988;
Fabrizio Truini, Aldo Capitini, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di
Fiesole (Fi) 1989; Tiziana Pironi, La pedagogia del nuovo di Aldo Capitini.
Tra religione ed etica laica, Clueb, Bologna 1991; Fondazione "Centro studi
Aldo Capitini", Elementi dell'esperienza religiosa contemporanea, La Nuova
Italia, Scandicci (Fi) 1991; Rocco Altieri, La rivoluzione nonviolenta. Per
una biografia intellettuale di Aldo Capitini, Biblioteca Franco Serantini,
Pisa 1998, 2003; AA. VV., Aldo Capitini, persuasione e nonviolenza, volume
monografico de "Il ponte", anno LIV, n. 10, ottobre 1998; Antonio Vigilante,
La realta' liberata. Escatologia e nonviolenza in Capitini, Edizioni del
Rosone, Foggia 1999; Pietro Polito, L'eresia di Aldo Capitini, Stylos, Aosta
2001; Federica Curzi, Vivere la nonviolenza. La filosofia di Aldo Capitini,
Cittadella, Assisi 2004; Massimo Pomi, Al servizio dell'impossibile. Un
profilo pedagogico di Aldo Capitini, Rcs - La Nuova Italia, Milano-Firenze
2005; Andrea Tortoreto, La filosofia di Aldo Capitini, Clinamen, Firenze
2005; cfr. anche il capitolo dedicato a Capitini in Angelo d'Orsi,
Intellettuali nel Novecento italiano, Einaudi, Torino 2001; per una
bibliografia della critica cfr. per un avvio il libro di Pietro Polito
citato; numerosi utilissimi materiali di e su Aldo Capitini sono nel sito
dell'Associazione nazionale amici di Aldo Capitini: www.aldocapitini.it,
altri materiali nel sito www.cosinrete.it; una assai utile mostra e un
altrettanto utile dvd su Aldo Capitini possono essere richiesti scrivendo a
Luciano Capitini: capitps at libero.it, o anche a Lanfranco Mencaroni:
l.mencaroni at libero.it, o anche al Movimento Nonviolento: tel. 0458009803,
fax: 0458009212, e-mail: azionenonviolenta at sis.it o anche
redazione@nonviolenti:org, sito: www.nonviolenti.org]

Io non sono solo, non sono il solo individuo, altri furono prima di me,
altri vi sono ed altri verranno: individui esistenti concretamente, pensanti
e viventi con una incomparabile somiglianza a me. Se un'unita' intima mi
lega al libro, all'opera d'arte del tale o del tal altro, un'unita' mi lega
con l'altro essere umano. Egli non e' tanto altro che non vi sia un'unita'
profonda, un atto che ci leghi.

14. MAESTRE. LAURA CONTI: PER RICOSTRUIRE
[Da Laura Conti, Che cos'e' l'ecologia, Mazzotta, Milano 1977, 1981, p. 10.
Laura Conti, nata a Udine nel 1921, partigiana, deportata e sopravvissuta al
lager. Medico, parlamentare, rappresentante autorevole dell'ambientalismo
scientifico e del movimento ecologista. E' scomparsa nel 1993. Opere di
Laura Conti: Assistenza e previdenza sociale, Feltrinelli, Milano 1958;
Cecilia e le streghe, Einaudi, Torino 1963; La condizione sperimentale,
Mondadori, Milano 1965; Sesso e educazione, Editori Riuniti, Roma 1975;
Visto da Seveso, Feltrinelli, Milano 1978; Una lepre con la faccia di
bambina, Editori Riuniti, Roma 1978; Che cos'e' l'ecologia, Mazzotta, Milano
1977, 1981; Il tormento e lo scudo, Mazzotta, Milano 1981; Ambiente terra,
Mondadori, Milano 1988. Opere su Laura Conti: un breve profilo e' nel libro
di Andrea Poggio, Ambientalismo, Bibliografica, Milano 1996. Indirizzi
utili: presso l'Ecoistituto del Veneto e' istituito un Premio ecologia
"Laura Conti" a persone autrici di tesi di laurea impegnate concretamente
per un futuro sostenibile: viale Venezia 7, 30171 Mestre (Ve), e-mail:
info at ecoistituto.veneto.it]

Per degradare l'ambiente (...) e' bastato un cieco meccanismo. Per
ricostruire l'ambiente occorre una volonta'. Una volonta' basata sulle
conoscenze scientifiche, e capace di esprimersi in atti politici ben
coordinati.

15. HIC ET NUNC. CARLA RAVAIOLI: MOLTO PIU' CHE MINACCIOSE IPOTESI
[Da Carla Ravaioli, Il pianeta degli economisti ovvero l'economia contro il
pianeta, Isedi, Torino 1992, pp. 4-5.
Carla Ravaioli e' un'autorevole giornalista e saggista, si e' occupata
principalmente di movimenti sociali, dell'oppressione sulle donne, di
economia e di ambiente. Tra le opere di Carla Ravaioli: La donna contro se
stessa, Laterza 1969; Maschio per obbligo, Bompiani 1973; La questione
femminile, 1976; Il quanto e il quale. La cultura del mutamento, Laterza
1982; Tempo da vendere, tempo da usare, Angeli 1986; (con Enzo Tiezzi),
Bugie, silenzi, grida. La disinformazione ecologica in un'annata di cinque
quotidiani, Garzanti 1989; Il pianeta degli economisti, ovvero l'economia
contro il pianeta, Isedi 1992; Un mondo diverso e' necessario, Editori
Riuniti, Roma 2003]

Oggi ci troviamo di fronte a qualcosa che non ha precedenti nella storia, e
che e' sotto gli occhi di tutti, nella molteplice fenomenologia di un
degrado esteso a tutte le latitudini, nella terrificante complessita' di un
rischio temuto o gia' in atto. Inquinamento sempre piu' pesante delle acque
e dell'atmosfera, deforestazione e desertificazione crescenti, riduzione
della fascia di ozono, surriscaldamento progressivo del pianeta, sono gia'
molto piu' che minacciose ipotesi.

16. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE ALL'AEROPORTO DI
VITERBO

Per informazioni e contatti: Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la
riduzione del trasporto aereo: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito:
www.coipiediperterra.org
Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa
Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it

===================
COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 8 del 18 agosto 2007

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