Coi piedi per terra. 3



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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 3 del 10 agosto 2007

In questo numero:
1. On line il sito del comitato: www:coipiediperterra.org
2. Un percorso di riflessione
3. Legambiente Lazio e Comitato per la riduzione dell'impatto ambientale
dell'aeroporto di Ciampino: L'aeroporto di Roma-Ciampino avvelena l'aria di
Roma, Ciampino e Marino
4. I Verdi di Anagni: No all'aeroporto a Frosinone
5. "La provincia di Viterbo": La portavoce del comitato contro l'aeroporto
si racconta
6. Maria G. Di Rienzo: "Beati i miti". Una lettera di solidarieta'
7. "Nepi per la pace": Un documento del 6 luglio 2007
8. Alexander Langer: Il cuore della traversata
9. Per contattare il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo

1. BUONE NUOVE. ON LINE IL SITO DEL COMITATO: WWW.COIPIEDIPERTERRA.ORG

E' on line il sito del comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e
s'impegna per la riduzione del trasporto aereo.
L'indirizzo e' www.coipiediperterra.org
Il sito contiene gia' varia utile documentazione che sara' consistentemente
ampliata nei prossimi giorni.
Il comitato sara' grato a quanti lo visiteranno e invieranno osservazioni,
suggerimenti e proposte per arricchirlo.
La nuova e definitiva e-mail del comitato e' la seguente:
info at coipiediperterra.org
Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa
Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it

2. MATERIALI DI LAVORO. UN PERCORSO DI RIFLESSIONE

Un aeroporto a Viterbo? No, grazie.
E' necessario invece ridurre il trasporto aereo.
*
Diciamo alcune semplici verita' fin qui sottovalutate o tenute nascoste:
1. Un aeroporto provoca gravi danni alla salute della popolazione che vive
nei dintorni
- sia attraverso l'inquinamento dell'aria, che causa gravi patologie;
- sia attraverso l'inquinamento acustico.
*
2. Il trasporto aereo provoca gravissimi danni al clima
- contribuisce enormemente al surriscaldamento del clima del pianeta.
*
3. Il trasporto aereo danneggia gravemente l'ambiente
- sia a livello globale;
- sia a livello locale.
*
4. Il trasporto aereo e' antieconomico
- consuma piu' energia di ogni altro mezzo di trasporto;
- danneggia gravemente la biosfera;
- costa molto alla comunita' poiche' e' fortemente sovvenzionato sia da da
finanziamenti pubblici sia da esenzioni ed agevolazioni fiscali (mente si
effettuano sciagurati tagli di bilancio per sanita' ed assistenza):
paradossalmente la maggior parte dei costi del trasporto aereo li pagano i
cittadini che non lo usano;
- danneggiando l'ambiente e sottraendo risorse pubbliche non aiuta le
economie locali ma le impoverisce;
- l'occupazione nel settore e' limitata, spesso precaria, e le compagnie
hanno spesso condotte gravemente antisindacali.
*
5. Il trasporto aereo e' iniquo
- statisticamente e' dimostrato che e' soprattutto un privilegio dei ricchi;
- ma i costi li pagano soprattutto i bilanci pubblici, usando i fondi della
fiscalita' generale ricavati cioe' dalla tassazione di tutti i cittadini:
chi paga le tasse e' costretto, a sua insaputa e contro la sua volonta', a
finanziare le compagnie aeree (le quali invece le tasse le pagano ben poco,
godendo di agevolazioni e addirittura di esenzioni incredibili);
- le nocive conseguenze del trasporto aereo le pagano innanzitutto i poveri.
*
6. Il trasporto aereo non e' sicuro
- di tutte le modalita' di trasporto e' la piu' pericolosa, per i
viaggiatori e per chi vive nelle aree sorvolate.
*
7. Nel caso specifico dell'aeroporto a Viterbo manca completamente la
Valutazione d'impatto ambientale
- Come si puo' decidere di realizzare un'opera pubblica di tali dimensioni
ed impatto senza rispettare quanto previsto dalla legislazione vigente?
- Come si puo' decidere di realizzare un'opera pubblica di tali dimensioni
ed impatto senza neppure uno straccio di studio sulle conseguenze
ambientali, sanitarie, sociali e sul modello di sviluppo del territorio?
*
8. Non solo non e' affatto certo che l'aeroporto avra' un benefico effetto
sull'economia viterbese, ma anzi e' piu' che lecito dubitarne
- il turismo low cost (cui l'aeroporto sarebbe destinato) e' un turismo
"mordi e fuggi" che in grandissima parte atterrerebbe a Viterbo solo per
arrivare al piu' presto a Roma (come gia' accade a Ciampino e a Fiumicino);
- se si investiranno ingenti risorse statali e regionali nell'Alto Lazio per
realizzarvi un aeroporto, e' evidente che - per un ovvio ragionamento di
ripartizione delle risorse tra le diverse realta' territoriali - non
potranno essere assegnate alla stessa zona ulteriori risorse statali e
regionali per altre strutture ed attivita', ovvero per opportunita' di
sviluppo esse si' utili e coerenti con la valorizzazione dei beni ambientali
e culturali e con le vocazioni produttive della nostra terra (beni e
vocazioni che l'impatto dell'aeroporto puo' pesantemente danneggiare,
rivelandosi per quello che e': un'ennesima gravosa servitu');
- Viterbo nell'ambito della mobilita' ha bisogno innanzitutto di migliorare
la rete ferroviaria ed i collegamenti con Roma, con Orte e con
Civitavecchia.
*
9. La popolazione viterbese non e' stata fin qui informata sui danni certi e
sui pericoli probabili
- gli enti locali hanno fatto molta pessima propaganda (sperperando a tal
fine tempo e risorse che potevano e dovevano essere diversamente utilizzati)
ed hanno scandalosamente taciuto su tutte le questioni sopra indicate;
- le cittadine e i cittadini sono stai ingannati da una propaganda da parte
di pubblici amministratori poco cauti e poco scrupolosi fatta di false
alternative, di esasperato campanilismo con punte di xenofobia, di
grottesche baruffe, di ultimatum costantemente smentiti dai fatti.
*
E' ora che tutte le cittadine e tutti i cittadini siano onestamente
informati, perche' una decisione cosi' grave e dagli effetti cosi'
irreversibili non puo' essere presa da pochi rappresentanti di enti ed
imprese che peraltro avendo degli interessi economici direttamente implicati
sono parte in causa e non super partes.
*
Chiediamo che tutte le persone che vivono nell'Alto Lazio conoscano la
verita', che tutte le persone possano esprimere la loro opinione, che
l'intera popolazione sia coinvolta in un processo decisionale onesto,
partecipato, informato su basi rigorosamente scientifiche, in un autentico
esercizio di sovranita' popolare e di democrazia.
*
Chiediamo che sia rispettato il diritto alla salute.
Chiediamo che sia rispettato il diritto alla sicurezza.
Chiediamo che sia rispettato il diritto a un ambiente vivibile.
Chiediamo che sia rispettato il diritto a un lavoro dignitoso e sicuro.
Chiediamo che sia rispettato il diritto alla mobilita' per tutti e non solo
per pochi privilegiati.
Chiediamo che decisioni che riguardano tutti siano discusse da tutti e prese
in modo democratico.
Chiediamo che prevalga la responsabilita', la solidarieta', la democrazia.
*
Siamo solidali con i cittadini di Ciampino, vittime dell'estrema nocivita'
dell'aeroporto.
Siamo solidali con tutti gli esseri umani che subiscono le conseguenze
dell'effetto serra cui il trasporto aereo contribuisce in misura cosi'
rilevante.

3. DOCUMENTAZIONE. LEGAMBIENTE LAZIO E COMITATO PER LA RIDUZIONE
DELL'IMPATTO AMBIENTALE DELL'AEROPORTO DI CIAMPINO: L'AEROPORTO DI
ROMA-CIAMPINO AVVELENA L'ARIA DI ROMA, CIAMPINO E MARINO
[Dal sito del Comitato per la riduzione dell'impatto ambientale
dell'aeroporto di Ciampino (www.comitatoaeroportociampino.it) riprendiamo il
seguente documento del 3 agosto 2006]

Polveri sottili anche dai cieli di Roma, Ciampino e Marino: gli aerei
diretti a Roma-Ciampino lasciano una scia di smog lungo le aree della rotta
di atterraggio e decollo.
301,83 microgrammi al metro cubo, sotto la rotta di atterraggio, nel cuore
del Parco degli Acquedotti nel Comune di Roma, il piu' elevato valore
registrato per le polveri sottili PM10.
Altri picchi: 235,69 microgrammi/metro cubo a Santa Maria delle Mole; 193,87
microgrammi/metro cubo a Cava dei Selci, nel Comune di Marino, sotto la
rotta di decollo.
Dati allarmanti anche per i valori medi per le PM10: 9 rilevamenti su 10
sono al di sopra del limite di legge.
Misurate anche le polveri PM2,5, le ultrasottili, piu' pericolose per la
salute: 47,40 microgrammi/metro cubo a Largo Europa Unita a Ciampino, 40,26
microgrammi/metro cubo a Santa Maria delle Mole nel Comune di Marino.
*
Duemilacento valori misurati per le polveri sottili, in ventiquattro luoghi:
e' la prima vera campagna di misurazioni dell'impatto dell'aeroporto
"Pastine" di Roma-Ciampino, realizzata da Legambiente Lazio e dal Comitato
per la riduzione dell'impatto ambientale dell'aeroporto di Ciampino.
All'aeroporto di Roma-Ciampino: + 338% di voli commerciali negli ultimi
cinque anni, ecco il problema. Legambiente Lazio e Comitato denunciano:
"Dati allarmanti per lo smog dai cieli a Roma, Ciampino e Marino: urgente e
necessaria una diminuzione dell'impatto dell'aeroporto di Roma-Ciampino. Il
dossier al nuovo Ministro dei Trasporti, per chiedere un rapido intervento".
*
301,83 microgrammi al metro cubo nel cuore del Parco degli Acquedotti nel
Comune di Roma: e' questo in assoluto il piu' elevato valore registrato per
le polveri sottili PM10, durante il monitoraggio realizzato dai tecnici di
Legambiente Lazio, con la collaborazione del Comitato per la riduzione
dell'impatto ambientale dell'aeroporto di Ciampino, i cui risultati sono
stati presentati questa mattina durante la conferenza stampa tenutasi presso
la sede di Legambiente Lazio a Roma.
Duemilacento valori misurati per le polveri sottili, in ventiquattro luoghi
complessivamente monitorati per tre giorni dal 17 al 19 luglio, nei Comuni
di Roma (4 luoghi), Marino (6 luoghi) e Ciampino (14 luoghi) costituiscono
la prima vera campagna di misurazioni effettuata per misurare l'impatto
dell'aeroporto "Pastine" di Roma-Ciampino, dopo mesi e mesi di denunce da
parte dei cittadini e di annunci da parte delle istituzioni.
Per i valori massimi registrati per le PM10, le altre peggiori situazioni
monitorate si trovano in due frazioni nel Comune di Marino, stavolta in aree
sotto la rotta di decollo degli aerei in partenza dall'aeroporto di
Roma-Ciampino: a Santa Maria delle Mole, dove lo strumento ha segnato 235,69
microgrammi/metro cubo, ed a Cava dei Selci, che, con 193,87
microgrammi/metro cubo, completa la parte alta di questa triste classifica
dello smog.
Dati allarmanti, anche per i valori medi registrati per le PM10: ventisette
su ventinove sono fuorilegge (il 93%), al di sopra del limite per la
concentrazione media giornaliera stabilita dalla normativa in 50
microgrammi/metro cubo.
Con 178,97 microgrammi/metro cubo e' Via Niccolo' Tommaseo, nella frazione
di Santa Maria delle Mole nel Comune di Marino, a guadagnarsi il peggior
valore per le polveri sottili PM10, piu' del triplo del limite di legge.
Entra nella top five dei valori piu' alti per le Pm10, anche quello di 85,63
microgrammi/metro cubo monitorato nel Parco degli Acquedotti, nel Comune di
Roma.
E' interessante evidenziare che nelle giornate, leggermente ventose, in cui
sono stati effettuati i rilevamenti le concentrazioni medie rilevate dalla
centraline di monitoraggio nel Comune di Roma erano sempre nei limiti di
legge, con valori piuttosto bassi, compresi tra i 25 microgrammi/metro cubo
ed i 48 microgrammi/metro cubo (quest'ultimo, registrato nella sola
centralina Arenula).
Per líoccasione i tecnici hanno anche monitorato, con lo strumento Model
GT-331 Met One Aerosol Mass Monitor, le polveri totali sospese (TSP), le cui
situazioni peggiori complessivamente si registrano, per i valori medi,
ancora nelle aree lungo la rotta di decollo degli aerei: per le polveri
sottili TSP e' ancora la frazione di Santa Maria delle Mole nel Comune di
Marino, con 261,55 microgrammi/metro cubo nel punto a Via Niccolo' Tommaseo,
a guadagnare il peggior valore medio, ben al di sopra della soglia di
attenzione stabilita dalla legge (150 microgrammi/metro cubo); seguono Via
Bassini nella frazione di Cava dei Selci a Marino, con 195,90
microgrammi/metro cubo e Largo Europa Unita a Ciampino con 151,31
microgrammi/metro cubo. Per quanto riguarda i valori massimi, i cosiddetti
"picchi", anche per le TSP rimane quello del Parco degli Acquedotti a Roma
il valore peggiore, con 360,35 microgrammi/metro cubo, dato che supera
abbondantemente il valore di allarme stabilito dalla normativa (360
microgrammi/metro cubo).
Di grande interesse anche le misurazioni che riguardano le polveri PM2,5, le
piu' pericolose per la salute umana perche' ultrasottili, capaci cioe' di
superare la barriera alveolo-polmonare entrando direttamente in circolo nel
sangue: i valori medi piu' elevati, per i quali non esiste ancora una soglia
di legge ma solo una raccomandazione dell'Unione Europea ad avviare i
monitoraggi, si registrano nelle aree lungo le rotte di decollo con 47,40
microgrammi/metro cubo a Largo Europa Unita a Ciampino, 40,26
microgrammi/metro cubo a Santa Maria delle Mole nel Comune di Marino e 39,67
microgrammi/metro cubo ancora a Largo Europa Unita a Ciampino. I "picchi"
dei valori massimi per le PM2,5 si registrano ancora a Largo Europa Unita a
Ciampino con 255,14 microgrammi/metro cubo, un valore davvero elevato, molto
preoccupante per le conseguenze sulla salute dei cittadini; a Via Campo
Farnia nel Comune di Roma con 92,41 microgrammi/metro cubo e ancora Largo
Europa Unita a Ciampino con 80,84 microgrammi/metro cubo.
*
"Lo smog viene anche dai cieli, i dati che abbiamo rilevato sono allarmanti
e confermano la necessita' di una diminuzione dell'impatto dell'aeroporto di
Roma-Ciampino, troppo sovraccarico di voli e passeggeri, collocato in un
luogo che porta gli aerei a sorvolare aree molto urbanizzate, sia nella fase
di decollo che in quella di atterraggio. Questi dati oggi ci dicono che il
problema non e' solo a Ciampino, ma anche a Marino e soprattutto a Roma, che
viene inutilmente attraversata da centinaia di aerei ogni giorno, che
lasciano una pesante scia di inquinanti nel nostro cielo, che ricadono sui
cittadini ma anche sui monumenti", dichiara Lorenzo Parlati, presidente di
Legambiente Lazio.
"Dopo mesi e mesi di proteste, di manifestazioni e di annunci, questa
campagna che Legambiente Lazio con il comitato dei cittadini ha progettato e
realizzato e' uno tra i pochi fatti concreti per comprendere meglio la
situazione, verificando per la prima volta che l'impatto dell'aeroporto e'
davvero pesante in termini di inquinamento atmosferico, forse piu' di quanto
non lo fosse nelle impressioni di ciascuno di noi.
"L'aeroporto di Roma-Ciampino non puo' continuare ad andare avanti in questo
modo, senza alcuna programmazione, senza valutare gli impatti delle
iniziative che si attuano, ma solo rincorrendo l'incremento del numero dei
passeggeri e ritrovandosi poi ovvii problemi di smog e di rumore. La
richiesta non e' ovviamente quella di ridurre la mobilita' delle persone,
dei turisti, ma certo va definita presto una soluzione che preveda un deciso
alleggerimento per questo aeroporto, per tutelare anche i cittadini romani
che vivono nelle aree della rotta di avvicinamento che attraversa tutta
Roma, ma pure le popolazioni di Santa Maria delle Mole nel comune di Marino
che invece sono sotto la rotta di decollo. La prima strada da valutare e'
quella dello spostamento di voli su Fiumicino, verificandone la possibilita'
senza sovraccaricare quello scalo. Se questa ipotesi non dovesse essere
praticabile, allora bisognerebbe valutare l'ipotesi di spostare voli in
altri aereoporti, verificando con grande attenzione la situazione dello
scalo Latina, valutando gli impatti e coinvolgendo le popolazioni, al
contrario di quanto e' stato fatto a Ciampino, per non trovarsi nella stessa
situazione.
"Allo stesso tempo vanno resi noti i risultati dell'indagine sul rumore che
l'Arpa ha affermato di aver iniziato, anche realizzando subito un piano per
utilizzare i soldi dell'imposta regionale sul rumore fissata cinque anni fa
che non sono ancora mai arrivati a destinazione. Da subito, credo che Enac e
Ryan Air che sono i principali attori in questa partita, sarebbe davvero
utile che facessero un passo avanti, mostrando maggiore disponibilita'.
Oggi, intanto, invieremo questo dossier al nuovo Ministro dei Trasporti, che
speriamo possa rispondere presto a questi problemi con tutte le azioni che
riterra' piu' utili", conclude Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente
Lazio.
*
Per capire bene il problema, basta leggere i dati relativi al traffico aereo
nell'aeroporto di Roma-Ciampino: 29 voli commerciali al giorno del 2001 sono
diventati 32 nel 2002, 108 nel 2005 e 127 nel 2006, secondo i dati e le
proiezioni tratte dal sito di Assaeroporti, l'Associazione Italiana Gestori
Aeroporti. Un incremento di numero di voli commerciali del 338% negli ultimi
cinque anni, del 17,6% nell'ultimo anno, a cui e' corrisposto un incremento
in termini di passeggeri del 645% in cinque anni e del 26,4% nel solo ultimo
anno. Questo in certi orari significa un volo ogni quattro cinque minuti,
praticamente in continuo.
*
Tabella 1. Incremento passeggeri/voli giornalieri dell'aeroporto
Roma-Ciampino 2001/2006.
Anno
a) passeggeri totali
b) voli al giorno totali (commerciali + aerotaxi)
c) voli al giorno di linea (solo commerciali)
*
2001
a) 718.562
b) 72
c) 29
*
2002
a) 960.263
b) 80
c) 32
*
2005
a) 4.234.999
b) 161
c) 108
*
2006 (proiezione sulla base dei dati gennaio-giugno 2006)
a) 5.353.257
b) 190
c) 127
(Fonte: www.assaeroporti.it)
*
Proprio per sottolineare questi problemi, ma anche una gestione fuori dalle
norme dell'aeroporto di Roma-Ciampino, nei giorni scorsi Legambiente Lazio
ed il Comitato per la riduzione dell'impatto ambientale dell'aeroporto hanno
anche inviato un esposto all'Unione Europea, chiedendo l'attivazione di una
procedura di infrazione a carico della Repubblica Italiana per diverse
violazioni delle direttive comunitarie, nella gestione dell'aeroporto di
Roma-Ciampino.
Sono sei le principali inadempienze segnalate: l'assenza di sistemi di
monitoraggio del rumore (previsti dall'art. 2 del Dpr 496/97, non e' mai
invece stata installata da AdR alcuna centralina di monitoraggio del rumore,
pregiudicando, di fatto, ogni possibile azione di controllo e di risanamento
acustico); l'assenza di controllo sui sistemi di monitoraggio del rumore (a
carico dell'Arpa Lazio, che ai sensi del Dpr 496/97 avrebbe dovuto
presentare al Ministero dell'Ambiente relazioni semestrali sullo stato dei
sistemi di monitoraggio del rumore aeroportuale a Ciampino, relazioni che
non risultano essere state mai presentate, e che avrebbero evidenziato
l'assenza dei sistemi di monitoraggio, costringendo AdR a rispettare la
legge); l'assenza della valutazione di impatto ambientale (non e' mai stata
effettuata, anche se gli aeroporti rientrano tra le opere inserite nel primo
decreto di recepimento della direttiva europea sulle procedure di VIA, il
Dpcm 377 del 10 agosto 1988); la mancanza della zonizzazione acustica
dell'intorno aeroportuale e l'assenza di piani di risanamento e piani di
abbattimento e contenimento del rumore (previsti dall'art. 3 comma 1 del Dpr
496, a carico di AdR, con i Comuni e la Regione); il mancato rispetto del
divieto del volo notturno dalle 23 alle 6.

4. DOCUMENTAZIONE. I VERDI DI ANAGNI: NO ALL'AEROPORTO A FROSINONE
[Dal sito www.dedalonews.it riprendiamo l'articolo del 4 luglio 2007 a firma
di P. Varriale che (introducendola con l'incipit "Il circolo dei verdi di
Anagni interviene con una nota sulle vicende della scelta di Frosinone quale
terzo scalo aeroportuale del Lazio affermando che") riporta testualmente -
ed integralmente virgolettata - la posizione dei Verdi di Anagni
sull'ipotesi di realizzazione del terzo polo aeroportuale del Lazio a
Frosinone]

Il differimento del tavolo tecnico del 30 giugno al mese di settembre segna
a nostro avviso il crepuscolo dell'esiziale ipotesi di un aeroporto nella
Valle del Sacco.
Ci siamo sempre augurati che nella scelta del terzo scalo avrebbero prevalso
le ragioni tecniche. Queste ragioni emergono in forma ufficiale con il
rapporto consegnato una settimana fa dall'Enac e dall'Enav al Ministero dei
Trasporti, che assegna a Frosinone un punteggio molto piu' basso rispetto
allo scalo viterbese. Abbiamo piu' volte sostenuto che l'insensatezza di
fare un aeroporto in una valle contornata da montagne come la nostra
dovrebbe essere immediatamente evidente, e che seri studi non prezzolati non
avrebbero potuto che confermarne l'inadeguatezza per motivi di logistica, di
sicurezza, di inquinamento ambientale, di tutela della salute pubblica, di
inquinamento acustico.
Tali considerazioni, che larga parte della cittadinanza condivide per mero
buon senso, sono infatti confermate dai parametri considerati nel rapporto
in questione.
"Di fronte alla pervicacia delle lobbies politico-economiche trasversali del
frusinate - prosegue la nota - che vantano superabili vantaggi nei
collegamenti via terra e soprattutto un cospicuo patrimonio di promesse
elettorali, siamo fiduciosi che questa procrastinazione sia stata ritenuta
utile per far emergere con argomenti ancor piu' schiaccianti una scelta che
non potra' accontentare i loro appetiti e non, al contrario, per cercare di
saziarli.
Del resto, per iniziativa dei Verdi e del Prc, il Consiglio regionale
straordinario del 23 novembre 2006 ha gia' bocciato, nel corso della
ridefinizione del Piano dei trasporti regionale, il progetto di un aeroporto
a Frosinone, riconoscendone solo la vocazione elicotteristica. All'epoca
furono soprattutto questi due partiti, a nord della Ciociaria, che presero
una netta posizione contro l'aeroporto. E oltre a Ferentino, in primis
grazie all'infaticabile opera di Marco Maddalena, Anagni si segnalo' per la
presa di posizione non solo di Verdi e Prc, ma anche del Pdci, del Circolo
'Il Ponte', e per i dubbi avanzati dagli stessi Ds.
Sollecitiamo queste e le altre forze locali sensibili ai principi dello
sviluppo sostenibile, della tutela ambientale e della salute a proseguire
quest'ultimo tratto di strada che ci separa dalla conclusione della vicenda
sostenendo le nostre ragioni a livello di opinione pubblica e presso i
rispettivi referenti regionali e nazionali.

5. RASSEGNA STAMPA. "LA PROVINCIA DI VITERBO": LA PORTAVOCE DEL COMITATO
CONTRO L'AEROPORTO SI RACCONTA
[Dal sito www.laprovinciadiviterbo.it riprendiamo per stralci la seguente
intervista.
Antonella Litta (per contatti: antonella.litta at libero.it) e' la portavoce
del Comitato che si oppone alla realizzazione dell'aeroporto a Viterbo;
svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi (in provincia di
Viterbo). E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa
attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza"
e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi
scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi
viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental
Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. Gia' responsabile dell'associazione
Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata
organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di
medico volontario nei paesi africani. E' partecipe e sostenitrice di
programmi di solidarieta' nazionale ed internazionale. Presidente del
Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla
pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto ambientale]

Viterbo, 6 agosto 2007 - Se Viterbo volera' o meno sta solo al Ministro
Alessandro Bianchi deciderlo... Al di sotto delle nuvole del potere e'
emersa anche nella Tuscia una voce fuori dal coro. E' la voce di chi
prospetta un diverso modello di sviluppo. Una voce che dice a Bianchi non
solo di non indicare Viterbo come sede di un nuovo aeroporto ma di dire no
alla logica del proliferare degli scali aerei per i low cost. Fuori dal
tempo e dal mondo o profeti di un mondo ancora troppo lontano per essere
visto dai piu'? Ognuno pensi cio' che vuole.
Noi de "La Provincia" abbiamo deciso di mantenere fede al nostro lavoro di
raccontare e informare il territorio. Per questo "zoomiamo" su un
personaggio recentemente emerso alle cronache del Viterbese: Antonella
Litta, portavoce del Comitato contro l'aeroporto.
*
"Sono medico di base a Nepi da piu' di 13 anni e ho scelto questa
professione veramente per passione e con la consapevolezza che il contatto e
l'ascolto delle persone e' alla base di ogni cura. Anche se questo costa
tempo e fatica e' una fatica ripagata dal rispetto e dall'affetto. Questo e'
molto gratificante. Da 15 anni vivo nel viterbese. Amo questo territorio, le
sue affascinanti citta' e i viterbesi, che all'inizio sono sempre un po'
diffidenti verso chi viene da fuori ma poi aprono il proprio generoso cuore
e danno vita a solide amicizie.
"Prima di intraprendere l'attivita' di medico di medicina generale e mentre
seguivo i corsi di specializzazione ho svolto attivita' di ricerca,
collaborando con il prof. Guido Valesini, immunologo di chiara fama
internazionale e attuale direttore della scuola di Reumatologia
dell'Universita' 'La Sapienza di Roma'. La ricerca da me condotta, alla
quale tengo moltissimo, e' uno dei primi e piu' importanti studi scientifici
italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi. In
un piccolissimo paese alle porte di Roma avevamo rilevato un numero elevato
di pazienti affetti da sclerodermia, una malattia grave e rarissima. Abbiamo
studiato per piu' di un anno questa situazione e tra i fattori di rischio
presi in considerazione vi era l'elevato numero di ripetitori televisivi e
di telefonia situati al centro del paese.
"Fu uno studio veramente entusiasmante che ha meritato la pubblicazione
sulla rivista 'Clinical and Esperimental Rheumatology' (rivista di grande
valore scientifico, come sanno gli esperti di questo settore).
"Quindi il mio interesse per la salvaguardia dell'ambiente anche in funzione
della tutela della salute viene da molto lontano. Ho sempre pensato che
essere medico significhi farsi carico dell'essere umano in tutti i suoi
aspetti e per questo sento coerente il mio impegno per le politiche di pace,
legalita' e salvaguardia ambientale.
"Nella mia vita c'e' anche l'Africa. Il mio impegno in Africa nasce dalla
collaborazione con l'istituto delle Suore Missionarie della Consolata.
"Un mese fa ero ancora in Etiopia, nella citta' di Modjo, unico medico in un
ospedale pediatrico che serve una popolazione di trentamila persone. Il
ricordo di quella esperienza e delle sofferenze che ogni giorno quelle
persone vivono, e soprattutto il ricordo dei bambini, e' ancora vivo e ogni
volta molto difficile da affrontare. Quelle persone non saliranno mai su un
aereo, e chiedere un modello di sviluppo piu' giusto per tutti, piu'
rispettoso dell' ambiente, e che tenga conto anche della vita di queste
persone, mi sembra molto coerente con le ragioni che il Comitato contro
l'aeroporto sta diffondendo".

6. RIFLESSIONE. MARIA G. DI RIENZO: "BEATI I MITI". UNA LETTERA DI
SOLIDARIETA'
[Riproponiamo il seguente intervento di Maria G. Di Rienzo (per contatti:
sheela59 at libero.it) gia' apparso nelle "Notizie minime della nonviolenza".
Maria G. Di Rienzo e' una delle principali collaboratrici di questo foglio;
prestigiosa intellettuale femminista, saggista, giornalista, narratrice,
regista teatrale e commediografa, formatrice, ha svolto rilevanti ricerche
storiche sulle donne italiane per conto del Dipartimento di Storia Economica
dell'Universita' di Sydney (Australia); e' impegnata nel movimento delle
donne, nella Rete di Lilliput, in esperienze di solidarieta' e in difesa dei
diritti umani, per la pace e la nonviolenza. Tra le opere di Maria G. Di
Rienzo: con Monica Lanfranco (a cura di), Donne disarmanti, Edizioni Intra
Moenia, Napoli 2003; con Monica Lanfranco (a cura di), Senza velo. Donne
nell'islam contro l'integralismo, Edizioni Intra Moenia, Napoli 2005. Un
piu' ampio profilo di Maria G. Di Rienzo in forma di intervista e' in
"Notizie minime della nonviolenza" n. 81]

Le emissioni degli aeroplani, in rapporto all'effetto serra, sono tra le
piu' devastanti e la tecnologia da essi impiegata viene definita tra le piu'
"sporche" di quelle relative alla mobilita'. Raramente pensiamo all'aria che
respiriamo (anche se si tratta di migliaia e migliaia di litri al giorno,
per ciascun individuo), ma la sua contaminazione interessa tutte le forme di
vita sulla Terra ed e' strettamente legata all'inquinamento di acqua e
suolo.
Un aereo che voli per mille chilometri con un centinaio di passeggeri a
bordo contribuisce per 87 tonnellate di gas all'effetto serra. Il che
significa che un altro pezzetto della sfera di ozono se ne va, e che un bel
po' di radiazioni in piu' raggiungono la superficie del pianeta distruggendo
sementi e la vita negli oceani.
Ripensare alle scelte che facciamo, come produttori e consumatori di energia
e beni, e considerare che le nostre azioni hanno impatto sulla salute di
tutto il pianeta non e' piu' un'opzione che si possa scegliere o meno,
magari sentendosi piu' "buoni" di altri: si tratta di una drammatica,
urgentissima necessita'. Sempre che noi si voglia sopravvivere, beninteso.
Se ci accontentiamo di registrare l'aumento di tumori fra amici e parenti
(avete notato che le persone afflitte dal male sono sempre piu' giovani?)
incrociando le dita, e di scuotere la testa perche' "sono sparite le mezze
stagioni", non andremo molto lontano.
*
So che i politici e gli amministratori vi parleranno di "bisogni": il
territorio ha bisogno di questo e quello, l'industria ha bisogno, e il
commercio ha bisogno. Si tratta di necessita' espresse in modo un po'
etereo, e dipingono di solito un orizzonte in cui gli esseri umani tendono a
svanire a favore di concetti astratti. Voi parlategli del vostro bisogno di
veder rispettati i basilari diritti umani nella vostra comunita'. La salute
e' uno di quelli. Usare la cartina di tornasole del rispetto dei diritti
umani consente di individuare con maggior chiarezza le necessita' delle
persone, favorisce la partecipazione e la trasparenza nei processi politici,
fa avanzare eguaglianza e benessere: fornisce parametri, che sanno dirci se
un'azione, una legge, un progetto siano accettabili o no.
Percio', che opzioni alternative ci sono ad un altro aeroporto di cui magari
le locali "realta' produttive" invocherebbero la presenza? Bene, se si
tratta di discutere affari che ne dite di una videoconferenza? E il treno e'
una scelta meno inquinante, per il trasporto di persone e merci. In piu',
passatemi una battuta, rispetto al velocissimo e spersonalizzato viaggio in
aereo, offre ancora la possibilita' di deliziose disavventure: ricordate il
film "A qualcuno piace caldo"?
*
Un'ultima cosa. Come gia' sapete (o avete intuito) io apprezzo sinceramente
ogni esortazione agli esseri umani ad essere davvero umani, e quindi per
esempio a ricordare che l'appartenenza alla Terra consiste di diritti e
doveri, di bilanciamento ed equilibrio e rispetto.
Un incoraggiamento di questo tipo viene secondo me dalle Beatitudini
(Matteo, 5, 5): "Beati i miti, poiche' essi erediteranno la Terra.". E'
ovvio che qui "ereditare" non significa il passaggio di possesso materiale
da una persona defunta ai suoi parenti o legatari. E trattandosi di
un'eredita' che riguarda la condizione dell'anima dell'umanita' in rapporto
al luogo in cui essa vive, non e' neppure una ricompensa ai "miti" per aver
sopportato tanto ed essersi presi tutti i calci dei prepotenti stando zitti
(qualcuno di voi l'ha pensato, questo, non e' vero?).
La ragione per cui saranno i miti ad ereditare la Terra e' che l'umilta' e'
un prerequisito per capirla, la Terra. Una creatura piena di arroganza e di
avidita' non e' in grado di farlo: non cerca conoscenza, perche' presume di
sapere gia' tutto. La persona mite e' invece abbastanza aperta per
percorrere la Terra in uno stato di ricettivita' e ricerca, per osservarne i
flussi di energia ed i cicli, e divenire conscia dell'interconnessione fra
tutte le forme di vita. L'ecologia, che studia tale interdipendenza, e' una
scienza che rimane costantemente permeabile ad una comprensione ulteriore e
piu' profonda delle relazioni fra viventi, ecosistemi, eccetera.
Io credo che troppo spesso pensiamo a "paradisi" dislocati a grandi distanze
spaziali o temporali senza curarci della Terra, e cioe' del Giardino che
abbiamo gia': che sia stato un atto della creazione divina a donarcelo o
semplicemente il disvelarsi dell'universo a se stesso, e' di dove viviamo e
di chi vive con noi che dovremmo aver cura.

7. RIFLESSIONE. "NEPI PER LA PACE": UN DOCUMENTO DEL 6 LUGLIO 2007
[Riportiamo il seguente documento  approvato all'unanimita' dal direttivo
del Comitato "Nepi per la pace" il 6 luglio 2007, di cui Antonella Litta e'
presidente; documento che e' stato tra gli atti che hanno dato avvio alla
nascita del comitato che si oppone all'aeroporto]

Siamo convinti sostenitori  che le politiche del rispetto e della tutela
dell'ambiente siano fondamentali e centrali ad ogni politica di pace e per
la pace, sia a livello locale che mondiale.
Le guerre, al di la' del camuffamento ideologico o religioso, si combattono
soprattutto per lo sfruttamento ed il controllo di risorse naturali, come
l'acqua, l'aria, il gas, i diamanti, il petrolio, etc.
E' per questo motivo che siamo sempre  particolarmente attenti ad ogni
progetto che anche nel nostro territorio puo' riprodurre fenomeni di
sfruttamento e degrado ambientale.
*
La  recente lettera di Peppe Sini, che esprime contrarieta' alla
realizzazione dell'aereoporto a Viterbo, contiene a nostro avviso molti
quesiti giusti, primo fra tutti  quello concernente  la reale necessita' di
realizzare questo aereoporto.
La nostra provincia ha sicuramente altre priorita', prima fra tutte
l'adeguamento e il rafforzamento della rete ferroviaria. Si discute di
aereoporto, quando per arrivare da Viterbo a Roma, in treno,  si impiegano
ancora tempi biblici.
Quindi, appare quasi surreale la discussione e l'azione per ottenere un
aereoporto che con certezza produrra' inquinamento e stravolgimento
dell'ambiente, inteso anche come qualita' dell'aria e dell'acustica, uno
sviluppo industriale al momento con incerte caratteristiche e  probabilmente
pochi  posti di lavoro, visto il tipo di organizzazione  delle compagnie
aeree low cost che si servirebbero dello scalo viterbese.
Quindi, sempre prendendo spunto dalle valide argomentazioni esposte da Peppe
Sini vogliamo lanciare un appello a tutta la societa' civile viterbese, alle
istituzioni e alla societa' civile, al mondo della scuola e
dell'Universita', alle organizzazioni sindacali, ai partiti, alle
associazioni, perche' si apra un confronto, un tavolo di discussione per
valutare l'impatto che una simile realizzazione puo' avere non solo
sull'ambiente e le nostre persone ma anche sul futuro delle generazioni che
verranno. Vogliamo capire bene il tipo di progetto, gli interessi, i
vantaggi  e gli svantaggi.
*
Pensiamo, crediamo e pratichiamo la partecipazione e la democrazia come
fondamentale  binomio per la politica e per la pace, e pertanto auspichiamo
che questa richiesta venga  accolta e fatta propria da tutti coloro che
sostengono i valori della  trasparenza, della partecipazione e della
democrazia in ogni scelta, soprattutto  in quelle che coinvolgono
direttamente le comunita' locali.

8. MAESTRI. ALEXANDER LANGER: IL CUORE DELLA TRAVERSATA
[Da Alexander Langer, Il viaggiatore leggero, Sellerio, Palermo 1996, p. 330
(e' un frammento di "Caro San Cristoforo", uno dei suoi scritti piu'
luminosi e piu' commoventi).
Alexander Langer e' nato a Sterzing (Vipiteno, Bolzano) nel 1946, e si e'
tolto la vita nella campagna fiorentina nel 1995. Promotore di infinite
iniziative per la pace, la convivenza, i diritti, l'ambiente. Per una
sommaria descrizione della vita cosi' intensa e delle scelte cosi generose
di Langer rimandiamo ad una sua presentazione autobiografica che e' stata
pubblicata col titolo Minima personalia sulla rivista "Belfagor" nel 1986
(poi ripresa in La scelta della convivenza). Opere di Alexander Langer: Vie
di pace. Rapporto dall'Europa, Arcobaleno, Bolzano 1992 esaurito). Dopo la
sua scomparsa sono state pubblicate alcune belle raccolte di interventi: La
scelta della convivenza, Edizioni e/o, Roma 1995; Il viaggiatore
leggero.Scritti 1961-1995, Sellerio, Palermo 1996; Scritti sul Sudtirolo,
Alpha&Beta, Bolzano 1996; Die Mehrheit der Minderheiten, Wagenbach, Berlin
1996; Piu' lenti, piu' dolci, piu' profondi, suppl. a "Notizie Verdi", Roma
1998; The Importance of Mediators, Bridge Builders, Wall Vaulters and
Frontier Crossers, Fondazione Alexander Langer Stiftung - Una Citta',
Bolzano-Forli' 2005; Fare la pace. Scritti su "Azione nonviolenta"
1984-1995, Cierre - Movimento Nonviolento, Verona, 2005; Lettere
dall'Italia, Editoriale Diario, Milano 2005; Alexander Langer, Was gut war
Ein Alexander-Langer-ABC; inoltre la Fondazione Langer ha terminato la
catalogazione di una prima raccolta degli scritti e degli interventi (Langer
non fu scrittore da tavolino, ma generoso suscitatore di iniziative e quindi
la grandissima parte dei suoi interventi e' assai variamente dispersa), i
materiali raccolti e ordinati sono consultabili su appuntamento presso la
Fondazione. Opere su Alexander Langer: Roberto Dall'Olio, Entro il limite.
La resistenza mite di Alex Langer, La Meridiana, Molfetta 2000; AA. VV. Una
vita piu' semplice, Biografia e parole di Alexander Langer, Terre di mezzo -
Altreconomia, Milano 2005; Fabio Levi, In viaggio con Alex, la vita e gli
incontri di Alexander Langer (1946-1996), Feltrinelli, Milano 2007. Si
vedano inoltre almeno i fascicoli monografici di "Azione nonviolenta" di
luglio-agosto 1996, e di giugno 2005; l'opuscolo di presentazione della
Fondazione Alexander Langer Stiftung, 2000, 2004; il volume monografico di
"Testimonianze" n. 442 dedicato al decennale della morte di Alex. Inoltre la
Casa per la nonviolenza di Verona ha pubblicato un cd-rom su Alex Langer
(esaurito). Videografia su Alexander Langer: Alexander Langer: 1947-1995:
"Macht weiter was gut war", Rai Sender Bozen, 1997; Alexander Langer.
Impronte di un viaggiatore, Rai Regionale Bolzano, 2000; Dietmar Hoess, Uno
di noi, Blue Star Film, 2007. Un indirizzo utile: Fondazione Alexander
Langer Stiftung, via Latemar 3, 9100 Bolzano-Bozen, tel. e fax: 0471977691;
e-mail: info at alexanderlanger.org, sito: www.alexanderlanger.org]

Il cuore della traversata che ci sta davanti e' probabilmente il passaggio
da una civilta' del "di piu'" ad una del "puo' bastare" o del "forse e' gia'
troppo".

9. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE ALL'AEROPORTO DI
VITERBO

Per informazioni e contatti: Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la
riduzione del trasporto aereo: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito:
www.coipiediperterra.org
Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa
Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it

===================
COI PIEDI PER TERRA
===================
Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 3 del 10 agosto 2007

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