Voci e volti della nonviolenza. 66



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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 66 del 13 giugno 2007, edizione straordinaria

In questo numero:
1. Mao Valpiana: In viaggio con Alex
2. Et coetera

1. MAO VALPIANA: IN VIAGGIO CON ALEX
[Ringraziamo Mao Valpiana (per contatti: mao at sis.it) per questo intervento
che racconta un incontro svoltosi a Verona alcune settimane fa, e
un'amicizia luminosa e indimenticabile]

Abbiamo invitato Fabio Levi alla Casa per la nonviolenza di Verona, per
presentare il suo libro In viaggio con Alex. La vita e gli incontri di
Alexander Langer (1946-1995), Feltrinelli, Milano 2007, pp. 240, euro 14.
Veniva spesso, Alex, in via Spagna 8 a Verona, per partecipare a qualche
riunione, o per una semplice visita fra un cambio di treno e l'altro.
Non se ne andava mai senza aver lasciato un contributo, rinnovato un
abbonamento, o aver acquistato qualche libro. Qualche rara volta siamo anche
riusciti a "costringerlo" a concedersi una pausa pranzo. Era felice come un
bambino per quegli spaghetti al pomodoro con vino buono gustati in compagnia
di amici nel piccolo cortiletto all'ombra della vite americana. Poi, come
sempre, via di corsa per prendere il treno successivo che lo portava
altrove...
E' per questo che ci e' piaciuto organizzare proprio qui, in questo luogo
che gli era familiare, la presentazione di questo libro che e' la biografia
intellettuale e politica di un amico della nonviolenza.
*
Nella piacevole conversazione con Fabio Levi (che mescola il distacco della
storico con l'affetto dell'amico) ci siamo soffermati (con curiosita' e
rispetto) specialmente sugli anni giovanili di Alex, per capire gli elementi
centrali della sua formazione (familiare, religiosa, culturale) che tanto
sembrano aver influito sullo sviluppo di una personalita' cosi' particolare
e influente da sentirla ancor oggi come viva e presente ("compresente"
direbbe Capitini).
Ripercorrere l'esperienza di Alexander Langer ci permette di seguire un
itinerario di vita piena di incontri e di avventure; trent'anni di storia
attraverso i luoghi cruciali d'Italia e d'Europa.
La sua formazione giovanile (a scuola dai francescani di Bolzano), e la sua
scelta di aderire alla religione cattolica, riemerge in ogni passaggio
cruciale della sua vita (e anche della sua morte); le citazioni bibliche ed
evangeliche sono le uniche citazioni che si concede; per il resto il suo e'
un pensiero originale, che certamente assorbe molto dalla sua vasta cultura,
ma che riesce sempre a fare sintesi e rielaborare pensieri e intuizioni
nuove. Alex e' un fine intellettuale che usa idee e parole non per creare
nuove idee e nuove parole, ma per modificare la realta', per spingere
all'azione, per cambiare la politica, per mettere in contatto le persone,
per realizzare progetti concreti. Cosi' che anche i suoi scritti migliori,
persino quelli della tensione poetica, sono stati partoriti sempre per una
finalita' ben precisa, indirizzati ad uno scopo sociale. I suoi scritti,
anche se hanno un valore assoluto, che li rende attualissimi ancor oggi,
sono in realta' sempre riferiti al momento storico in cui sono stati
scritti, quasi sempre su richiesta esplicita di chi ne aveva bisogno per
un'iniziativa contingente.
Il libro di Fabio Levi ci accompagna anche attraverso le campagne politiche
nelle quali Alex si era impegnato, soprattutto quelle condotte nella sua
veste di parlamentare europeo che voleva vedere l'Europa dell'allargamento
svolgere il ruolo di potenza di pace.
Il libro non e' di quelli a lieto fine,  perche' si interrompe all'inizio di
luglio del 1995, senza dare risposta ai perche'. Ma la lettura di questo
testo riesce certamente a stimolare una riflessione critica in chi vuole
capire il fallimento della politica di oggi cercando di comprendere il
contesto nel quale e' nato. Langer gia' allora viveva la fragilita' della
politica, e pur soffrendone cercava di trovare altre modalita' per uscirne.
I suoi ultimi scritti sono quasi escatologici.
*
L'incontro con Fabio Levi si e' concluso con la visione del film "Uno di
noi" (un film su Alexander Langer e la resistenza, Muenchen 2007, di Dietmar
Hoess Blue Star Film, 70 minuti) che fra testimonianze e interviste, cerca
di esplorare per quali vie sotterranee stiano procedendo le idee di Alex.
Poi, come si conviene, per concludere bene una serata che ci ha regalato
anche nostalgia, non sono mancati ne' vino ne' birra.

2. ET COETERA

Mao (Massimo) Valpiana e' una delle figure piu' belle e autorevoli della
nonviolenza in Italia; e' nato nel 1955 a Verona dove vive ed opera come
assistente sociale e giornalista; fin da giovanissimo si e' impegnato nel
Movimento Nonviolento (si e' diplomato con una tesi su "La nonviolenza come
metodo innovativo di intervento nel sociale"), e' membro del comitato di
coordinamento nazionale del Movimento Nonviolento, responsabile della Casa
della nonviolenza di Verona e direttore della rivista mensile "Azione
Nonviolenta", fondata nel 1964 da Aldo Capitini. Obiettore di coscienza al
servizio e alle spese militari ha partecipato tra l'altro nel 1972 alla
campagna per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza e alla fondazione
della Lega obiettori di coscienza (Loc), di cui e' stato segretario
nazionale; durante la prima guerra del Golfo ha partecipato ad un'azione
diretta nonviolenta per fermare un treno carico di armi (processato per
"blocco ferroviario", e' stato assolto); e' inoltre membro del consiglio
direttivo della Fondazione Alexander Langer, ha fatto parte del Consiglio
della War Resisters International e del Beoc (Ufficio Europeo dell'Obiezione
di Coscienza); e' stato anche tra i promotori del "Verona Forum" (comitato
di sostegno alle forze ed iniziative di pace nei Balcani) e della marcia per
la pace da Trieste a Belgrado nel 1991; nel giugno 2005 ha promosso il
digiuno di solidarieta' con Clementina Cantoni, la volontaria italiana
rapita in Afghanistan e poi liberata. Un suo profilo autobiografico, scritto
con grande gentilezza e generosita' su nostra richiesta, e' nel n. 435 del 4
dicembre 2002 di questo notiziario.
Alexander Langer e' nato a Sterzing (Vipiteno, Bolzano) nel 1946, e si e'
tolto la vita nella campagna fiorentina nel 1995. Promotore di infinite
iniziative per la pace, la convivenza, i diritti, l'ambiente. Per una
sommaria descrizione della vita cosi' intensa e delle scelte cosi generose
di Langer rimandiamo ad una sua presentazione autobiografica che e' stata
pubblicata col titolo Minima personalia sulla rivista "Belfagor" nel 1986
(poi ripresa in La scelta della convivenza). Opere di Alexander Langer: Vie
di pace. Rapporto dall'Europa, Arcobaleno, Bolzano 1992 esaurito). Dopo la
sua scomparsa sono state pubblicate alcune belle raccolte di interventi: La
scelta della convivenza, Edizioni e/o, Roma 1995; Il viaggiatore
leggero.Scritti 1961-1995, Sellerio, Palermo 1996; Scritti sul Sudtirolo,
Alpha&Beta, Bolzano 1996; Die Mehrheit der Minderheiten, Wagenbach, Berlin
1996; Piu' lenti, piu' dolci, piu' profondi, suppl. a "Notizie Verdi", Roma
1998; The Importance of Mediators, Bridge Builders, Wall Vaulters and
Frontier Crossers, Fondazione Alexander Langer Stiftung - Una Citta',
Bolzano-Forli' 2005; Fare la pace. Scritti su "Azione nonviolenta"
1984-1995, Cierre - Movimento Nonviolento, Verona, 2005; Lettere
dall'Italia, Editoriale Diario, Milano 2005; Alexander Langer, Was gut war
Ein Alexander-Langer-ABC; inoltre la Fondazione Langer ha terminato la
catalogazione di una prima raccolta degli scritti e degli interventi (Langer
non fu scrittore da tavolino, ma generoso suscitatore di iniziative e quindi
la grandissima parte dei suoi interventi e' assai variamente dispersa), i
materiali raccolti e ordinati sono consultabili su appuntamento presso la
Fondazione. Opere su Alexander Langer: Roberto Dall'Olio, Entro il limite.
La resistenza mite di Alex Langer, La Meridiana, Molfetta 2000; AA. VV. Una
vita piu' semplice, Biografia e parole di Alexander Langer, Terre di mezzo -
Altreconomia, Milano 2005; Fabio Levi, In viaggio con Alex, la vita e gli
incontri di Alexander Langer (1946-1996), Feltrinelli, Milano 2007. Si
vedano inoltre almeno i fascicoli monografici di "Azione nonviolenta" di
luglio-agosto 1996, e di giugno 2005; l'opuscolo di presentazione della
Fondazione Alexander Langer Stiftung, 2000, 2004; il volume monografico di
"Testimonianze" n. 442 dedicato al decennale della morte di Alex. Inoltre la
Casa per la nonviolenza di Verona ha pubblicato un cd-rom su Alex Langer
(esaurito). Videografia su Alexander Langer: Alexander Langer: 1947-1995:
"Macht weiter was gut war", Rai Sender Bozen, 1997; Alexander Langer.
Impronte di un viaggiatore, Rai Regionale Bolzano, 2000; Dietmar Hoess, Uno
di noi, Blue Star Film, 2007. Un indirizzo utile: Fondazione Alexander
Langer Stiftung, via Latemar 3, 9100 Bolzano-Bozen, tel. e fax: 0471977691;
e-mail: info at alexanderlanger.org, sito: www.alexanderlanger.org
Fabio Levi, storico, insegna storia contemporanea all'Universita' di Torino;
ha lavorato a lungo sulla storia degli ebrei dall'emancipazione fino allo
sterminio e piu' in generale sulle vicende della societa' italiana nel
Novecento. Il suo interesse per i risvolti sociopsicologici delle differenze
fra gli individui lo ha anche portato a occuparsi della storia della
condizione dei ciechi e lo ha reso particolarmente sensibile ai temi della
convivenza e delle relazioni fra gruppi e culture diverse. Tra le opere di
Fabio Levi: (con Paride Rugafiori e Salvatore Vento), Il triangolo
industriale tra ricostruzione e lotta di classe (1945-'48), Feltrinel1i,
Milano 1974; (con Bruno Bongiovanni), L'Universita' di Torino sotto il
fascismo, Giappichelli, Torino 1976; L'idea del buon padre. Il lento declino
di un'industria familiare, Rosemberg & Sellier, Torino 1984; Un mondo a
parte. Cecita' e conoscenza in un istituto di educazione, Il Mulino, Bologna
1990; L'ebreo in oggetto. L'applicazione della normativa antiebraica a
Torino (1938-1943), Zamorani, Torino 1991; L'identita' imposta. Un padre
ebreo di fronte alle leggi razziali di Mussolini, Zamorani, Torino 1996;
"Gli ebrei nella vita economica italiana dell'Ottocento", in C. Vivanti (a
cura di), Gli ebrei in Italia, Annali XI, tomo II, Storia d'Italia, Einaudi,
Torino 1997; Le case e le cose. La persecuzione degli ebrei torinesi nelle
carte dell'Egeli (1938-1945), Archivio storico della Compagnia di San Paolo,
Torino 1998; 'Torino: da capitale restaurata a capitale spodestata
(1814-1864). L'economia', in U. Levra (a cura di), La citta' nel
Risorgimento, VoI VI della Storia di Torino, Einaudi, Torino 2000; "Da un
vecchio a un nuovo modello di sviluppo economico", in U. Levra (a cura di),
Da capitale politica a capitale industriale (1864-1914), Vol. VII della
Storia di Torino, Einaudi, Torino; (a cura di, con Bruno Maida), La citta' e
lo sviluppo. Crescita e disordine a Torino (1945-1970), Franco Angeli,
Milano 2002; (a cura di, con Sonia Brunetti), C'era una volta la guerra,
Zamorani, Torino 2002; (con Maria Bacchi), Auschwitz, il presente e il
possibile, Giuntina, Firenze 2004; In viaggio con Alex, Feltrinelli, Milano
2007.
Dietmar Hoess e' nato nel 1959 a Monaco di Baviera ha studiato architettura
a Rosenheim e poi scienze politiche a Monaco. Dal 1996 lavora come autore,
regista, produttore. Tra il 1996 e il 1999 ha studiato alla Scuola di cinema
e documentario Zelig a Bolzano. Dal 2000 fa parte dei soci fondatori della
Blue Star Filmproduktion che dirige dal 2005. Nel 2003 fonda la casa
discografica Salon Rot. Filmografia: Max und Moritz, 1995; Fisch, 1997;
Cianci Gatti, 2000; Heimat, 2003; 2007 Uno di noi, 2007.

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Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 66 del 13 giugno 2007, edizione straordinaria

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