[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Nonviolenza e Costituzione
- Subject: Nonviolenza e Costituzione
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Wed, 21 Jun 2006 11:11:15 +0200
=========================== NONVIOLENZA E COSTITUZIONE =========================== Supplemento al n. 1333 del 21 giugno 2006 de "La nonviolenza e' in cammino" In questo supplemento: 1. Benito D'Ippolito: Una scelta 2. Severino Vardacampi: No 3. L'appello del comitato scientifico del Comitato promotore del referendum sulla modifica della seconda parte della Costituzione: Le ragioni di un "no" 4. Piero Calamandrei: Il monumento a Kesselring 1. EDITORIALE. BENITO D'IPPOLITO: UNA SCELTA Vi e' una lingua che affila il pugnale che e' protesa alla furia del male impastata di fiele e di sale che devasta ogni cosa che vale. E vi e' una parola che sana che guarisce la febbre terzana che di pace e' splendente fontana che la morte ed il male allontana. Sappi dirla tu quella parola che l'afflitto soccorre e consola. Sappi scegliere la carita'. Tutto il resto nessuno lo sa. 2. RIFLESSIONE. SEVERINO VARDACAMPI: NO Al colpo di stato noi diciamo no. Diciamo no al progetto dei razzisti di sbranare questo paese per poter cosi' meglio negare l'eguaglianza di ogni essere umano, per poter cosi' meglio sopraffare la differenza di ogni essere umano, per poter cosi' meglio violare la dignita' di ogni essere umano. Diciamo no al progetto dei fascisti di asservire il parlamento al capo del governo, di sostituire il plebiscitarismo alla democrazia rappresentativa, di sostituire il totalitarismo al pluralismo e alla separazione dei poteri, di sostituire il culto del capo alle regole dello stato di diritto. Diciamo no al progetto dei mafiosi di imporre il dominio della forza al posto della forza delle leggi, di garantire impunita' ai potenti criminali, di mettere in ceppi il potere giudiziario, di sostituire la barbarie al diritto. Al referendum del 25-26 giugno 2006 noi votiamo "no" al colpo di stato. 3. DOCUMENTI. L'APPELLO DEL COMITATO SCIENTIFICO DEL COMITATO PROMOTORE DEL REFERENDUM SULLA MODIFICA DELLA SECONDA PARTE DELLA COSTITUZIONE: LE RAGIONI DI UN "NO" [Dal sito del Comitato nazionale "Salviamo la Costituzione" (www.referendumcostituzionale.org) riprendiamo il seguente appello sottoscritto da 17 presidenti e vicepresidenti emeriti della Corte costituzionale, 183 professori universitari di diritto costituzionale, diritto pubblico e diritto amministrativo, 102 altri professori universitari di materie giuridiche, 184 professori universitari di altre discipline] Il referendum del 25-26 giugno e' una decisiva occasione per azzerare una riforma che investe parti essenziali della Costituzione repubblicana. Il nostro proposito, dichiarato due anni fa, e' stato: aggiornare, non demolire la nostra Carta costituzionale: ma le riforme coerenti con i principi fondamentali della Costituzione possono realizzarsi solo se viene cancellata questa pessima controriforma. Il testo sottoposto a referendum, indicato con l'improprio nome di "devolution": a) ferisce l'unita' nazionale attribuendo alle Regioni la competenza esclusiva in materie che riguardano i livelli essenziali delle prestazioni per i diritti alla salute ed alla istruzione. Oltre ai costi mai precisati di questa operazione, che sarebbero comunque molto alti, e' chiaro che soluzioni dissociative di questa natura si risolverebbero in un ulteriore depotenziamento delle Regioni finanziariamente piu' deboli, rendendo vano ogni sforzo di perequazione nell'ambito del federalismo fiscale. In piu', il sistema sanitario tenderebbe a differenziarsi per il diverso rapporto tra sanita' pubblica e sanita' privata. Bisogna poi tener conto dei pesanti effetti di differenziazione derivanti dalla attribuzione del carattere esclusivo alle competenze regionali nelle altre materie non espressamente riservate alla legislazione dello Stato (agricoltura, industria e turismo, tra le altre): in queste materie potrebbe diventare impossibile la determinazione di principi generali unitari e di qualunque politica nazionale; b) concentra nel Primo ministro poteri che rendono del tutto squilibrata in senso autoritario la forma di governo dell'Italia, isolandola dagli Stati liberal-democratici. La blindatura del vertice del governo e' praticamente assoluta, perche' la sua sostituzione con un altro Primo ministro appartenente alla stessa maggioranza (che eviterebbe lo scioglimento della Camera), e' resa impossibile dall'altissimo quorum richiesto. Il Presidente della Repubblica perde il potere di scioglimento della Camera, che passa integralmente al Primo ministro: la Camera dei deputati e' degradata ad una condizione di mortificante inferiorita': o si conforma alla richiesta di approvazione di un testo legislativo su cui il Premier ha posto la questione di fiducia o, se dissente, provoca lo scioglimento dell'Assemblea e il ritorno di fronte agli elettori. La finalita' "antiribaltone" non giustifica queste scelte estreme, perche' la stabilita' del governo dipende soprattutto dal "fatto maggioritario", realizzabile anche con l'attribuzione di un premio di maggioranza, come e' gia' avvenuto nelle XIV e XV legislature; c) Il superamento del bicameralismo paritario (escludendo il Senato dal rapporto di fiducia) non e' giustificato dalla creazione di un vero Senato federale rappresentativo degli enti e delle comunita' territoriali. La riduzione del numero dei parlamentari e' un espediente puramente demagogico perche' essa e' operativa solo dal 2016 quando i capi e capetti di oggi saranno sperabilmente in pensione; d) La distribuzione delle attribuzioni legislative tra Camera e Senato in base alle diversita' delle materie (quelle di competenza esclusive dello Stato, le altre di competenza concorrente con le Regioni) rende del tutto incerto l'esercizio del potere di legiferare, anche perche' il Primo ministro puo' spostare dal Senato alla Camera la deliberazione in via definitiva sui testi ritenuti fondamentali per l'attuazione del programma di governo; e) da ultimo, ma non per ultimo, il testo sottoposto a referendum viola l'art. 138 della Costituzione, che non prefigura "riforme totali" della Carta, e viola i diritti degli elettori, radicati negli artt. 1 e 48 Cost., elettori che con un solo "si'" o "no" vengono costretti a prendere contemporaneamente posizione sulle modifiche delle funzioni del Presidente del Consiglio, delle funzioni del Presidente della Repubblica, del procedimento legislativo, della composizione e delle funzioni di Camera e Senato, delle competenze legislative regionali, della composizione della Corte costituzionale, del giudizio di legittimita' costituzionale in via diretta e del procedimento di revisione costituzionale. Se vincesse il si' diventerebbe impossibile per molto tempo cambiare un testo approvato dal popolo; mentre se vince il no, c'e' solo il rifiuto di "quella" riforma (votata nella passata legislatura) restando aperta la strada per emendamenti migliorativi puntuali coerenti con i principi ed equilibri fondamentali dell'impianto costituzionale: emendamenti da approvare a maggioranza qualificata, in forza della auspicata riforma dell'art. 138 della Costituzione, volta a mettere fine una volta per tutte all'epoca delle riforme costituzionali imposte a colpi di maggioranza. * Firmato da: Presidenti o vicepresidenti emeriti della Corte costituzionale: Leopoldo Elia Antonio Baldassarre Enzo Cheli Riccardo Chieppa Piero Alberto Capotosti Francesco Paolo Casavola Giovanni B. Conso Fernanda Contri Mauro Ferri Francesco Guizzi Renato Granata Carlo Mezzanotte Guido Neppi Modona Valerio Onida Gabriele Pescatore Giuliano Vassalli Gustavo Zagrebelsky * Professori universitari di diritto costituzionale, diritto pubblico e diritto amministrativo: Franco Bassanini Alessandro Pizzorusso Lorenza Carlassare Alessandro Pace Federico Sorrentino Gaetano Azzariti Gianni Ferrara Sergio Stammati Massimo Luciani Paolo Caretti Salvatore Prisco Antonino Spadaro Mario Dogliani Maurizio Fioravanti Giorgio Pastori Roberto Bin Paolo Ridola Giancandido De Martin Adriana Vigneri Roberto Zaccaria Pietro Ciarlo Luisa Torchia Renato Balduzzi Vincenzo Cerulli Irelli Domenico Sorace Carlo Amirante Giuseppe Ugo Rescigno Antonio Ruggeri Augusto Cerri Mauro Volpi Angelo Mattioni Michele Scudiero Adele Anzon Umberto Allegretti Fulco Lanchester Massimo Villone Gregorio Arena Paolo Carrozza Massimo Carli Maurizio Oliviero Alfonso Di Giovine Bernardo G. Mattarella Alessandro Torre Angelo Antonio Cervati Annamaria Poggi Ernesto Bettinelli Giulio Vesperini Vittorio Angiolini Tania Groppi Gianfranco D'Alessio Silvio Gambino Alfonso Celotto Stefano Grassi Enzo Balboni Alberto Massera Cesare Pinelli Giovanni Serges Giuseppe Di Gaspare Enrico Grosso Gladio Gemma Roberto Pinardi Agatino Cariola Andrea Pugiotto Massimo Siclari Anna Chimenti Eduardo Gianfrancesco Angela Musumeci Francesco Rimoli Nicola Colaianni Gianluca Gardini Stefano Sicardi Auretta Benedetti Carla Barbati Paolo Carnevale Gianni Sacco Andrea Gratteri Roberto Oliva Francesco Vella Mauro Renna Ernesto Sticchi Damiani Bruno Dente Emanuele Conte Marco Bombardelli Alberto Lucarelli Maria Paola Guerra Nicola Lupo Maria Alessandra Sandulli Maria Cristina Grisolia Lorenzo Chieffi Giovanni Cocco Giorgio Grasso Antonio D'Aloia Riccardo Guastini Joerg Luther Filippo Pizzolato Emanuele Rossi Camilla Buzzacchi Anna Marzanati Aldo Sandulli Gianmario De Muro Fernando Puzzo Barbara Marchetti Francesco Bilancia Paolo Giangaspero Leopoldo Coen Daria De Pretis Giovanni Di Cosimo Giuditta Brunelli Antonio Cantaro Rosanna Tosi Claudio De Fiores Saulle Panizza Giuseppe Campanelli Pietro Pinna Omar Chessa Elena Malfatti Sandro Staiano Francesco Rigano Matteo Cosulich Filippo Donati Maria Stella Righettini Valeria Piergigli Luisa Azzena Nicola Vizioli Giampaolo Gerbasi Luca Baccelli Paola Marsocci Laura Ronchetti Roberta Calvano Sergio Congiu Renato Pescara Giovanni Saracino Diego Corapi Giulia Tiberi Giulio Enea Vigevani Pio G. Rinaldi Alessandra Valastro Luigi Cozzolino Luca Castelli Aldo Loiodice Vincenzo Tondi della Mura Roberto Romboli Pasquale Costanzo Barbara Pezzini Carlo Colapietro Raffaele Bifulco Filippo Satta Roberto Cavallo Perin Guido C. di San Luca Fabio Francario Antonio Romano Tassone Giorgio Cugurra Luigi Volpe Paolo Veronesi Marco Olivetti Roberto Toniatti Marina Calamo Specchia Giovanni Duni Alessandro Mazzitelli Gianluca Bascherini Giovanna Endrici Walter Nocito Paolo Sabbioni Sergio Gerotto Maurilio Gobbo Enrico Caterini Guerino D'Ignazio Laura Rainaldi Marco Ruotolo Andrea Piraino Andrea Giorgis Edoardo Chiti Rodolfo Lewanski Nicoletta Rangone Felice Besostri Mario Ganino Caterina Cittadino Elisabetta Lamarque Giancarlo Montedoro Francesco Cerrone Fabio Corvaja Marco Giampieretti Giovanni Tarli * Professori universitari di materie giuridiche: Pietro Rescigno Stefano Rodota' Nicolo' Lipari Luigi Ferrajoli Paolo Zatti Enrico Di Nicola Gabrio Forti Arianna Fusaro Leopoldo Tullio Anna Maria Pagliei Mario Losano Eligio Resta Francesco Trimarchi Maria Vittoria Cozzi Clemente Santillo Mario Fiorillo Federico Carrai Alberto Oliverio Luigi Berlinguer Lucia Serena Rossi Anna Lazzaro Valentina Prudente Alessandro Dal Piaz Francesco Domenico Pietro Mancini Sergio Caruso Domenico Gallo Fausta Guarriello Carlo Cester Giuseppe Pera Giancarlo Guarino Marco De Cristofaro Gilberto Lozzi Antonio Mantello Giuliano Crifo' Mauro Catenacci Oronzo Mazzotta Massimo Coccia Maria Luisa Alaimo Piero Antonio Bonnet Maria Grazia Campari Fausto Granelli Pia Acconci Antonio Marchesi Carlo Renoldi Mauro Meucci Francesco Maisto Riccardo Fuzio Antonella Salomoni Claudio Di Turi Francesco Sbordone Severino Nappi Giorgio Giraudi Roberto De Luca Renate Siebert Massimo Fragola Sabina Licursi Fabrizio Amato Silvia Albano Emilio Siriani Alessandra Facchi Thomas Casadei Silvia Bozzelli Franco Batistoni Ferrara Giuliano Lemme Lucio Lanfranchi Antonio Carratta Maria Donata Panforti Gustavo Gozzi F. Zanchini Castiglionchio Ermanno Vitale Angela Del Vecchio Lia Biscottini Anna Cardiota Alessandra D'amico Nadia Del Frate Giovanna Fava Fabrizio Frasnedi Samuela Frigeri Fausto Gardini Giuseppe Giampaolo Maria Elena Guarini Raffaella Lamberti Claudia Landi Irene Mazzone Rosa Mazzone Elena Merlini Elena Passanti Patrizia Ravellini Carlo Ronconi Maria Grazia Scacchetti Maria Teresa Semeraro Elena Tasca Stefania Tonini Pierangela Venturini Maria Virgilio Vincenzo Ferrari Sergio Mattone Luca Lo Schiavo Massimo Basilavecchia Fabio Botta Giovanna Mancini * Professori universitari di altre discipline: Pietro Scoppola Giuseppe Alberigo Pippo Ranci Salvatore Settis Alessandro Pizzorno Augusto Graziani Guido Formigoni Massimo Bordignon Arnaldo Bagnasco Marcello Messori Mario Sarcinelli Riccardo Mussari Gianluigi Beccaria Francesca Zajczyk Silvia Giannini Claudio Nunziata Lorenzo Caselli Valerio Speziale Luciano Benadusi Adriana Topo Paola Tornaghi Giuseppe Marotta Gian Antonio Mian Marcello Piazza Luciano Corradini Franco Russo Giovanbattista Zorzoli Umberto Mazzone Michele Emmer Mariuccia Salvati Michele Lalla Adele Maiello Luciano Hinna Stefano Tortorella Maria Giulia Amatasi Marina Torelli Joan FitzGerald Silvia Carandini Eugenia Equini Schneider Ferruccio Marotti Elena Pierro Francesco Romeo M. Teresa Spagnoletti Zeuli Fulvio Rino Valentina D'Urso Stefano Trinchese Mario Vietri Giovanna Bianchi Livio Triolo Marco Rossi Silvana Saiello Paolo Bosi Alberto Burgio Francesca Bettio Maria Cecilia Guerra Corinna Papetti Ennio Bertolucci Achille Flora Carlangelo Liverani Vincenza Orlandi Federico Albano Leoni Geminello Preterossi Carmine Ampolo Anna Oppo Paolo Ramat Gaetano Arfe' Marcello Cini Giovanna Grignaffini Wilma Labate Raniero La Valle Simona Pergolesi Aurelio Picchiocchi Stefania Pastore Enrico Pugliese Gabriella Turnaturi Antonella Tabacchini Giorgio Vecchio Claudio Pavone Anna Rossi-Doria Antonello Sotgiu Antonio Bertacca Carlo Cerotto Cristiana Peroni Enrico Giusti Ernesto Lamanna Fernando Ferroni Giuseppe Marchesini Marta Cucciolini Maurizio Benfatto Pier Maria Gaffarini Pier Raimondo Crippa Renzo Vaccarone Roberto Bartolino Roberto Bellotti Roberto Cirio Sergio Ratti Giuseppe Catalano Mario Regini Tazio Pinelli Wanda M. Alberico Patrizia Mentrasti Maria G. Lo Duca Bruno Anatra Maria Barbara Ponti Leonida Pandimiglio Danilo Giulietti Leopoldo Milano Maria Itala Ferrero Barbara Caccia Amedeo De Dominicis Fabrizio Bertinetto Cristina Burani Arnaldo Stefanini Michele Livan Sofia Casula Davide Caramella Ubaldo Bottigli Marco Salis Paola Beninca' Tommaso Pizzorusso Anna Laura Zanatta Carla Varese Giuliana Giusti Roberto Antonelli Sandra Di Majo Anna Antonini Marco Budinich Paolo Bufera Giunio Luzzatto Giovanni Bachelet Mario Calvetti Laura Sannita Carlo Bernardini Giorgio Parisi Giorgio Gallo Emanuele Menegatti Andrea Zanella Claudio Natoli Francesco Di Matteo Amalia Signorelli Giancarlo Monina Paola Crucci Alberto Melloni Marzolini Bartolini Bussi Ferdinando Arzarello Iaia Masullo Alessandro Lenci Mauro Belli Arnaldo Vecli Ennio Gozzi Luca Fanfani Daniele Zedda Michelangelo Bovero Filippo Zerilli Giancarlo Gialanella Lucia Re Mirella Enriotti Giuliana Chiaretti Carla Bazzanella Maria Concetta Dentoni Federico Butera Luigi Mazza Paolo Rossi Gabriele Pasqui Daniela Lepore Enrico Rebeggiani Luciano Vettoretto Gian Paolo Caselli Giorgio Prodi Giorgio Zanetti Giulio Conticelli Giuseppe Dell'Agata Francesco Fidaleo Donatella Barazzetti Carlo Donolo Laura Di Nicola Lucia Sagui' Luciano Mariti M. Luisa Cerron Puga Paolo Gramolino Franco Benigno Maurizio Donato Franco Eugeni Giorgio Caravale 4. MEMORIA. PIERO CALAMANDREI: IL MONUMENTO A KESSELRING [Riproduciamo il testo della lapide dettata da Piero Calamandrei e murata nel Palazzo Comunale di Cuneo il 21 dicembre 1952] LO AVRAI CAMERATA KESSELRING IL MONUMENTO CHE PRETENDI DA NOI ITALIANI MA CON CHE PIETRA SI COSTRUIRA' A DECIDERLO TOCCA A NOI NON COI SASSI AFFUMICATI DEI BORGHI INERMI STRAZIATI DAL TUO STERMINIO NON COLLA TERRA DEI CIMITERI DOVE I NOSTRI COMPAGNI GIOVINETTI RIPOSANO IN SERENITA' NON COLLA NEVE INVIOLATA DELLE MONTAGNE CHE PER DUE INVERNI TI SFIDARONO NON COLLA PRIMAVERA DI QUESTE VALLI CHE TI VIDE FUGGIRE MA SOLTANTO COL SILENZIO DEI TORTURATI PIU' DURO D'OGNI MACIGNO SOLTANTO CON LA ROCCIA DI QUESTO PATTO GIURATO FRA UOMINI LIBERI CHE VOLONTARI SI ADUNARONO PER DIGNITA' NON PER ODIO DECISI A RISCATTARE LA VERGOGNA E IL TERRORE DEL MONDO SU QUESTE STRADE SE VORRAI TORNARE AI NOSTRI POSTI CI RITROVERAI MORTI E VIVI COLLO STESSO IMPEGNO CHE SI CHIAMA ORA E SEMPRE RESISTENZA =========================== NONVIOLENZA E COSTITUZIONE =========================== Supplemento al n. 1333 del 21 giugno 2006 de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica alla pagina web: http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/maillist.html L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e': nbawac at tin.it
- Prev by Date: La nonviolenza e' in cammino. 1333
- Next by Date: La nonviolenza e' in cammino. 1334
- Previous by thread: La nonviolenza e' in cammino. 1333
- Next by thread: La nonviolenza e' in cammino. 1334
- Indice: