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La nonviolenza contro la mafia. 3
- Subject: La nonviolenza contro la mafia. 3
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Wed, 24 May 2006 12:08:21 +0200
============================== LA NONVIOLENZA CONTRO LA MAFIA ============================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Numero 3 del 24 maggio 2006 In questo numero: 1. L'alternativa 2. Fabio Alberti: Con Rita Borsellino 3. Marco Baleani: Con Rita Borsellino 4. Vittorio Bellavite: Con Rita Borsellino 5. Giovanni Benzoni: Con Rita Borsellino 6. Paolo Candelari: Con Rita Borsellino 7. Arnaldo Casali: Con Rita Borsellino 8. Augusto Cavadi: Con Rita Borsellino 9. Giovanni Colombo: Con Rita Borsellino 10. Titti De Simone: Con Rita Borsellino 11. Anna Donati: Con Rita Borsellino 12. Carlo Ferraris: Con Rita Borsellino 13. Giovanna Fiume: Con Rita Borsellino 14. Angelo Gandolfi: Con Rita Borsellino 15. Jole Garuti: Con Rita Borsellino 16. Lorenzo Guadagnucci: Con Rita Borsellino 17. Anna Maffei: Con Rita Borsellino 18. Fulvio Cesare Manara: Con Rita Borsellino 19. Gisella Modica: Con Rita Borsellino 20. Isidoro D. Mortellaro: Con Rita Borsellino 21. Beppe Pavan: Con Rita Borsellino 22. Piercarlo Racca: Con Rita Borsellino 23. Claudio Riolo: Con Rita Borsellino 24. Annamaria Rivera: Con Rita Borsellino 25. Nanni Salio: Con Rita Borsellino 26. Antonia Sani: Con Rita Borsellino 27. Mirella Sartori: Con Rita Borsellino 28. Evelina Savini: Con Rita Borsellino 29. Carlo Schenone: Con Rita Borsellino 30. Silvano Tartarini: Con Rita Borsellino 31. Roberto Tecchio: Con Rita Borsellino 32. Un profilo di Rita Borsellino 1. L'ALTERNATIVA Non siamo noi che sosteniamo Rita e' Rita che sostiene la speranza nostra e di tutti di farla finita con le catene, il raffio e la mattanza. Non e' per la Sicilia bella e ardita ne' solo per l'Italia o piu' gran stanza che la mafia dev'essere abolita: e' per l'umanita', che muore o avanza. Non e' ora questa in cui ci si trastulla non e' ora di lazzi o luminarie: la lotta e' fra il diritto e la barbarie, la lotta e' tra resistere o schiantarsi, la lotta e' tra restare umani o farsi ancora cuoio, sassi, ombre, nulla. 2. FABIO ALBERTI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Fabio Alberti (per contatti: fabio.alberti at tiscali.it) per questo intervento] La Sicilia e' al centro del Mediterraneo, un mare dove nei prossimi decenni puo' essere combattutto lo "scontro di civilta'" o dove puo' nascere invece una nuova storia di convivenza e sviluppo, a beneficio dei diritti e della sicurezza di tutti. Molti sono i legami della Sicilia con le altre sponde del mare: economici, culturali, criminali. Questi ultimi vanno recisi perche' la cooperazione economica e culturale possa essere un orizzonte di nuove opportunita'. Rita Borsellino e' la speranza che questo possa avvenire. 3. MARCO BALEANI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Marco Baleani (per contatti: m.baleani at perigeosondaggi.it) per questo intervento] Sono sicuro che i siciliani sapranno ribellarsi alla mafia e che non perderanno l'occasione di eleggere alla presidenza della Regione una donna come Rita Borsellino. Se fossi siciliano non avrei alcun dubbio in merito. Quindi il mio sostegno incondizionato va a Rita Borsellino e sono al suo fianco. Forza Rita! 4. VITTORIO BELLAVITE: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Vittorio Bellavite (per contatti: vittorio.bellavite at fastwebnet.it) per questo intervento] Sono con la massima partecipazione a fianco di Rita e di tutte le aree democratiche che ritengono questo un momento fondamentale per la Sicilia e per il Sud e quasi una condizione perche' il nuovo corso politico in Italia non si insabbi. Le notizie che ho della Sicilia sono da una parte preoccupanti per i tanti fatti che appaiono scandalosi anche nella Milano dei Berlusconi e dei Bossi (e dintorni). Ma anche siamo un po' entusiasti di altre notizie, per esempio dei cento commercianti che rifiutano il pizzo a Palermo o dei giovani che, da tutta Italia, arriveranno sabato in Sicilia in appoggio a Rita. Aggiungo qualcosa di personale: a Milano vive Salvatore, un fratello di Paolo, ingegnere informatico, da tempo lontano dalla Sicilia, dal tempo degli studi universitari. Dopo l'assassinio del fratello si e' fatto coinvolgere fino in fondo nella lotta antimafia, con analisi ed interventi di grande acume e passione politica e culturale. E' venuto due volte nella scuola dove insegnavo (ed in altre scuole), una volta con Antonino Caponnetto. Sono stati momenti di grande educazione per i giovani, di annullamento della vecchia mentalita', alimentata dalla Lega, sempre presente a Milano contro il Sud. In bocca al lupo Rita, e crepi il lupo. Domenica sera ci aspettiamo buone notizie da Palermo. Sono ancora piu' importanti di quelle relative al comune di Milano, dove pure c'e' una scontro importantissimo. 5. GIOVANNI BENZONI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Giovanni Benzoni (per contatti: giovannibenzoni at fastwebnet.it) per questo intervento] Ho avuto occasione di sentire ed apprezzare Rita Borsellino quasi due anni fa a Camaldoli, quando ha portato una limpida e misurata testimonianza al terzo colloquio del gruppo "Oggi la parola" intitolato "Secondo giustizia" (il testo puo' essere letto nel libro dallo stesso titolo pubblicato dalla casa editrice Servitium, Troina 2005). Ora spero venga votata da una valanga di elettori siciliani perche' con la scelta di eleggere Presidente della Regione Sicilia Rita Borsellino farebbero un duplice sicuro "investimento": per tutta la Sicilia, per il suo governo ordinario, per una percorso capace di liberare energie fresche, e in grado di mettere alle corde la mafia; e per tutti noi perche' la sua elezione sarebbe un nuovo poderoso segnale che siamo capaci di liberarci non solo da Berlusconi, ma anche dalle troppe miserevoli "gelosie" che soffocano l'area del centrosinistra. 6. PAOLO CANDELARI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Paolo Candelari (per contatti: paolocand at libero.it) per questo intervento] Aderisco volentieri all'impegno a sostegno della candidatura di Rita Borsellino alla presidenza della regione Sicilia. Anche se non voto in Sicilia, invito tutti i ricercatori della nonviolenza e gli amanti della pace e della giustizia, tra cui molti amici siciliani, a votare per la Borsellino. La sua vittoria in queste elezioni regionali, per quel che il suo nome e la sua storia personale rappresentano, per le forze che la sostengono, sarebbe un fatto storico per la Sicilia. Non capita sempre che un movimento nonviolento come il nostro si prodighi in appelli elettorali, ma questa occasione e' troppo importante per rimanere tiepidi o in silenzio. La lotta per la liberazione della Sicilia dalla mafia ne riceverebbe un grande impulso ed incoraggiamento. Pace forza gioia. 7. ARNALDO CASALI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Arnaldo Casali (per contatti: adesso at reteblu.org) per questo intervento] Una Sicilia diversa e' possibile. Una politica diversa e' possibile. Non si tratta solo di elezioni regionali. L'elezione di Rita Borsellino a presidente sarebbe un segnale fondamentale per la coscienza civile della Sicilia e dell'Italia intera. A pochi giorni dall'anniversario della morte di Giovanni Falcone, l'elezione alla guida della regione che ancora oggi nel mondo e' simbolo di mafia, di una donna che porta nel suo nome la lotta alla mafia sarebbe un segnale fondamentale: per un paese che negli ultimi quattordici anni, la mafia, ha tentato di dimenticarla; per una classe politica che ha ritenuto opportuna una "pacifica convivenza" dimenticando chi ha perso la vita ed e' diventato un eroe nazionale, perche', quella pacifica convivenza, l'ha rifiutata con tutte le forze. Ma noi non vogliamo dimenticare. Non dimentichiamo il ministro che disse che con la mafia bisognava imparare a convivere; non dimentichiamo che il presidente attuale della Regione pretese dalla Rai un "risarcimento editoriale" dopo che una puntata di "Report" sulla mafia, aveva - a suo avviso - rovinato l'immagine della Sicilia. E non dimentichiamo nemmeno "l'improvvida idiozia" della Rai che e' arrivata a negare la messa in onda di una fiction su Falcone perche' - dicono - violerebbe la par condicio, visto che la sorella di uno di quegli eroi e' candidata. E non dimentichiamo le parole di certi leader di partito durante la campagna per le primarie... Siciliana, sorella di un eroe della lotta alla mafia, presidente della piu' importante associazione che si batte contro tutte le mafie, per alcuni leader di partito sarebbe stata "un candidato debole". Perche'? Perche' era stata scelta dalla gente, e non dai vertici dei partiti. Allora non ci sono solo destra e sinistra che si fronteggiano alle elezioni siciliane; ci sono due idee di Sicilia, due idee di etica, due idee di politica. Io penso che chi sta con la gente, con la societa' civile, e contro la mafia, contro la politica dell'arraffare e del compromesso ad ogni costo, non puo' che stare con Rita Borsellino. 8. AUGUSTO CAVADI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Augusto Cavadi (per contatti: acavadi at lycos.com) per questo intervento] Ci sono occasioni in cui votare per un presidente di regione significa esprimere, piu' che una preferenza amministrativa, un'opzione etica. Cosi' sara' il 28 maggio, per i siciliani, chiamati a scegliere fra Salvatore Cuffaro e Rita Borsellino. Fra un candidato maschio, abile traghettatore da uno schieramento all'altro, in rapporti documentati di confidenza con mafiosi di calibro, da una parte; un candidato donna, esterna agli apparati di partito, da piu' di un decennio simbolo vivente della resistenza al sistema di dominio mafioso, dall'altra. Anche quelli che ci siamo spesi nella campagna elettorale come mai prima, siamo pessimisti sull'esito: la maggioranza effettiva dei siciliani si rispecchia nello stile-Cuffaro proprio come la maggioranza effettiva degli italiani si riconosce nel modello-Berlusconi. Perche', allora, lottare sino all'ultimo, come Rita e con Rita? Le alchimie dei sistemi elettorali possono riservare sorprese piacevoli smentendo le previsioni piu' nere. E soprattutto: per chi crede in uno straccio di principi la differenza decisiva non e' fra battaglie facili e battaglie difficili, ma fra battaglie che e' giusto ingaggiare e battaglie insensate. 9. GIOVANNI COLOMBO: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Giovanni Colombo (per contatti: giovanni.colombo at fastwebnet.it) per questo intervento] Oggi e' Santa Rita, la Santa degli impossibili. E allora questo e' il giorno migliore per inviare un messaggio di stima e di incoraggiamento per Rita che in Sicilia si appresta ad un "impresa impossibile". Carissima Rita, tieni sempre con te una rosa bianca (simbolo di purezza) e una rosa rossa (simbolo di coraggio). Tuo affezionato Giovanni 10. TITTI DE SIMONE: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Titti De Simone (per contatti: info at tittidesimone.it) per questo intervento] Considero la Sicilia parte di me, sono nata a Palermo e la amo. C'e' una Sicilia che non e' stata ascoltata, ma al contrario e' stata mortificata, appiattita e conquistata dalla mediocrita' e dall'arroganza. C'e' una Sicilia ricca di sole e di colori, di contrasti assordanti e di qualita' meravigliose. Questa Sicilia oggi ha la possibilita' straordinaria di essere rappresentata, nella piu' alte caricha istituzionale regionale, da una donna coraggiosa e capace, da una persona che ha tutti i requisiti morali per dimostrare che la legalita' non e' una parola astratta. Ecco perche' spero venga eletta Rita Borsellino alla presidenza della Regione Sicilia. 11. ANNA DONATI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Anna Donati (per contatti: anna.donati at senato.it) per questo intervento] Una donna in viaggio fra la gente e per la gente. Capace di ascoltarne i bisogni e tenace nel condurre la sua battaglia, senza sconti e senza paura, per il rispetto della legalita' nel nostro Paese. Dalla preziosa esperienza della Carovana, Rita Borsellino mette a disposizione la sua storia, le sue competenze ed il suo impegno limpido, come il suo sguardo e le sue parole. Alle Primarie, gli elettori di centrosinistra hanno candidato alla presidenza della Regione proprio Rita: un'esponente della societa' civile in grado di raccogliere la sfida per una risposta nuova e concreta a quel bisogno di riscatto, lungamente promesso ed invano atteso dalla Sicilia. La Sicilia, terra di saperi millenari; incrocio operoso e sublime di culture e di popoli; isola meravigliosa, capace di togliere il fiato, ogni volta, per le sue bellezze. Ma anche terra tenuta in scacco dalla mafia, con le sue capillari ed efferate ramificazioni criminali; vittima, troppo spesso ancora, della voracita' del malaffare organizzato e dell'abusivismo diffuso. Rita Borsellino conosce la sua isola fin negli angoli piu' remoti. Ne sa interpretare le istanze e le voci che chiedono piu' equita' e giustizia. E' capace di unire le molteplici potenzialita', fino ad ora soffocate, per dare una nuova centralita' strategica e sostenibile alla sua regione. Per questo, e' anche lei convinta che il Ponte sullo Stretto non sia affatto prioritario, perche' sono ben altre le infrastrutture di cui la Sicilia ha quotidianamente bisogno. Perche' Rita Borsellino e' una donna che non accettera' mai di condannare la sua Sicilia a "dover convivere con la mafia". Anna Donati, senatrice e responsabile Mobilita' e infrastrutture dei Verdi 12. CARLO FERRARIS: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Carlo Ferraris (per contatti: cmpferraris at fastwebnet.it) per questo intervento] Ricordando l'incontro con Rita Borsellino a Camaldoli nel novembre 2004, occasione per apprezzarne lo spirito e l'intelligenza, mi auguro e le auguro che sia eletta Presidente della Regione Sicilia, dando cosi' l'avvio ad una stagione di legalita' e crescita politica e sociale della regione. 13. GIOVANNA FIUME: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Giovanna Fiume (per contatti: giovannafiume at gmail.com) per averci messo a disposizione questo suo testo del 26 aprile 2006 che compare nella home page del suo sito www.giovannafiume.it] Care amiche e cari amici, appena un paio di giorni fa mi e' giunta, del tutto inattesa, la proposta di candidarmi nella lista Borsellino, una lista che raccoglie uomini e donne che fanno parte del mondo dell'associazionismo, del volontariato, della cultura. In altre occasioni mi erano state avanzate dai partiti della sinistra richieste simili, che ho sempre rifiutato avendo scelto da molto tempo di militare piuttosto nei movimenti, nel mondo dell'associazionismo femminile e nel mio luogo di lavoro, l'Universita'. Ma Rita Borsellino pone oggi una sfida all'establishment, alla politica e agli stessi partiti che e' difficile non condividere. Credo che la sua vittoria elettorale possa coincidere con un cambiamento radicale della classe dirigente, con una riforma dello stile e dei contenuti della politica. E che valga la pena per noi siciliani, cosi' diffidenti e sfiduciati, impegnarci per realizzare questo cambiamento. Insomma, proviamoci. Da parte mia, io provo a continuare il mio impegno civile fatto di studio e di scrittura, di appoggio della intelligenza dei giovani e del desiderio di liberta' delle donne, in nome della laicita' come principio della convivenza. Dunque mi candido e vi chiedo di votare per Rita presidente... Lavoriamo insieme, per provare a scrivere pagine nuove della nostra storia civile. 14. ANGELO GANDOLFI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Angelo Gandolfi (per contatti: angelo.gandolfi at fastwebnet.it) per questo intervento che estraiamo da una piu' ampia lettera] ... mi piace qui ricordare che la candidatura di Rita Borsellino e' stata promossa anche da Gigi Ciotti, amico di vecchia data, al quale mi lega la partecipazione alla fondazione del Coordinamento nazionale delle comunita' d'accoglienza a fianco di persone indimenticabil, uomini e donne che hanno disegnato tanti anni fa l'intervento sociale per combattere il disagio giovanile... Ebbene, rispetto a fondamentali bisogni e diritti mi pare doveroso da parte della societa' civile incominciare a fare sentire la propria voce investendo uomini e soprattutto donne dell'incarico di portare le istanze che nascono da questa complessa rete di confronti e di relazioni, anche conflittuali, ai piu' alti livelli decisionali, quali possono essere le presidenze di organi istituzionali. Questo mi pare uno dei significati piu' importanti di una candidatura come quella di Rita Borsellino. Da molto tempo sentivo questa esigenza, che la societa' civile, il "territorio", esprimesse dei suoi candidati da affiancare a quelli presentati dagli altri soggetti del campo della politica. E mentre mi e' sembrata piuttosto fallimentare l'esperienza del "prestito" di persone per quanto significative dei movimenti attraverso l'inserimento nelle liste di partito, magari come indipendenti, o in quelle spesso ancora piu' equivoche, definite "civiche", quest'altra strada mi pare piu' convincente, perche' mi sembra piu' adeguata al mantenimento dell'autonomia della societa' civile nei processi di partecipazione alla presa di decisioni... Un'altra ragione per sostenere questa candidatura, mi pare che sia il fatto che finalmente si presenta una donna... Forse una candidatura di una donna puo' essere un atto che va a rafforzare l'idea di coesione sociale, laddove vi e' una secolare rottura portata da un modo di gestire il territorio quale e' l'agire mafioso. E mi pare una cosa molto bella che la funzione di unione da parte delle donne viene anche questa volta puntualmente svolta da una donna legata a persone che, inserite nella gestione di quello che la Costituzione definisce come uno dei tre poteri dello Stato, quello giudiziario, si sono fatte portatrici delle istanze della societa' civile, fino al sacrificio estremo della vita... * Inoltre, se non ricordo male, Rita Borsellino e' farmacista, ovvero una persona la cui opera dovrebbe consistere nel procurare rimedi a persone che soffrono, per lenire i loro dolori e possibilmente eliminarne le cause... 15. JOLE GARUTI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Jole Garuti (per contatti: jolgar at fastwebnet.it) per averci messo a disposizione questo suo articolo (di cui riproduciamo un ampio stralcio) apparso nello scorso dicembre su "Web Magazine" col titolo "Una donna contro la mafia"] E cosi' adesso c'e' una donna candidata alla presidenza della Regione Sicilia, la prima volta di una donna a quella carica. Una donna col viso da madonna di porcellana e gli occhi azzurri, come ha scritto Claudio Fava. Una donna tranquilla, che non ha nulla dei metodi politico-partitici ma che proprio per questo appare tanto temibile. Sotto l'innata gentilezza d'animo Rita ha infatti - e non la nasconde - una forte determinazione che nasce dalla convinzione che il primo problema della Sicilia e' la mafia, che pero' per quanto potente puo' essere sconfitta. Basta questo per farla diventare, nella Sicilia di Toto' Cuffaro ma anche nell'Italia berlusconiana, il simbolo e il segnale di un programma politico che e' speranza per i cittadini onesti e timore per gli altri. Un programma che puo' cambiare l'Italia alla radice. Conosco Rita da molti anni, da prima ancora che nel 1995 nascesse "Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie". L'ho incontrata a Sariano, un piccolo paese in provincia di Rovigo, dove don Giuliano Zatterin organizzava al sabato dibattiti sui mali d'Italia (primi fra tutti mafia e corruzione) e sulle proposte per eliminarli. I partecipanti erano tanti, magistrati di Mani Pulite, politici e giornalisti, attori di teatro civile, semplici cittadini provenienti da tutta Italia. Al sabato sera ci si ritrovava al teatro di Trecenta, a pochi chilometri da Sariano, per dibattiti o spettacoli di impegno civile. C'era sempre anche Rita Borsellino, che ha forse incominciato proprio la' a raccontare la sua storia, cosi' intimamente legata al fratello Paolo, e a dire della sua educazione sentimentale all'antimafia e della sua presa di coscienza che la mafia e' un fenomeno che contamina la vita di tutti e che per sradicarla bisogna essere uniti e porre al primo posto l'etica dei comportamenti, la trasparenza della politica, la democrazia vera. La domenica si ascoltava tutti insieme, credenti e non credenti, la messa celebrata da don Giuliano e don Ciotti nella parrocchia di Sariano, ed era bello vedere in prima fila Gherardo Colombo, Antonino Caponnetto e Giancarlo Caselli che arrivavano tutte le domeniche da Milano, da Firenze e da Palermo con i familiari. I non credenti si distinguevano solo perche' rimanevano in piedi tutto il tempo della messa, in silenzioso rispetto. In quella chiesa e' avvenuta la "prima" della Cantata per la festa dei bambini morti di mafia, scritta da Luciano Violante nel 1994, recitata da quattro attori nella commozione generale. Dopo alcuni anni don Giuliano e' stato mandato a Pezzoli, un paesino piu' piccolo, vicino al quale non c'era nessun teatro che potesse ospitare dibattiti e spettacoli impegnati, e gli incontri di quella che io chiamavo "l'Universita' dell'antimafia" sono divenuti praticamente impossibili. Ora don Giuliano ha scelto di andare a fare il missionario in una delle zone piu' povere del Brasile. Nel frattempo e' nata l'associazione Libera, di cui Rita e' stata vicepresidente fino al giugno 2005, quando e' stata eletta presidente onoraria. * In tutti questi anni non ho mai visto Rita irritata per qualche motivo personale. Mai un pettegolezzo, mai una critica, mai una lamentela o una protesta. Sempre discreta e riservata ma sempre presente e determinante, nonostante gli inevitabili problemi che le trasferte da Palermo le imponevano, sempre pronta a correre nelle scuole di tutta Italia a parlare con gli studenti di tutte le eta'. A loro racconta le sue emozioni, la trasformazione avvenuta in lei dopo la morte di Paolo, il passaggio dalla tranquilla vita da farmacista prima del 19 luglio 1992 alla volonta' di impegnarsi pubblicamente contro la mafia per l'educazione alla legalita'. Legalita' che e' soprattutto rispetto dei diritti di tutti e consapevolezza dei propri doveri, e' capacita' di rivendicare i propri diritti invece di mendicarli come favori. Parla quasi con un senso di colpa per non essersi impegnata prima, per avere in certo qual modo delegato il fratello. Lucida e precisa, crea un coinvolgimento emotivo totale. Abbiamo imparato ad ascoltarla con il cuore, abbiamo anche cercato di imitarla nel parlare di mafia ai piu' giovani. I suoi occhi da azzurri diventano grigi, freddi e scintillanti quando qualcuno cerca di usare la memoria di Paolo a proprio vantaggio o dice o semplicemente lascia capire che con la mafia bisogna convivere. La sua reazione e' netta e senza sconti. Nella ricorrenza della strage di via d'Amelio, al momento delle commemorazioni pubbliche, quando uomini politici indagati o condannati per favoreggiamento o collusione con la mafia si sentono autorizzati dalla loro carica a pronunciare discorsi "in memoriam" di Paolo, e poi e' previsto che parli Rita, il suo rifiuto per il compromesso diventa fisicamente evidente. Va sul palco all'ultimo momento, e poi subito se ne allontana, per evitare ogni contatto e le fotografie accanto ai parolai dell'antimafia o peggio. * Una donna cosi' a capo di una Regione? Gli avversari dicono che non e' adatta a quel ruolo perche' non ha esperienza amministrativa. Ma lo stesso si potrebbe dire di un rettore universitario... con questo criterio c'e' il rischio che non siano ritenuti adatti tutti coloro che non sono gia' stati in precedenza Presidenti della Regione Siciliana o almeno presidenti di una Provincia... e allora il cambiamento non ci sara' mai. In realta' se i partiti dell'Unione la sosterranno come devono e le creeranno intorno una squadra di persone competenti ed efficienti, coerenti con il suo programma, con Rita diventera' concretamente possibile cambiare la storia della Sicilia e cominciare da li' una nuova storia d'Italia. Il suo primo obbiettivo e' "camminare insieme alla societa' per capire quali sono i bisogni e risolverli nella legalita'". Traduzione: no alle collusioni con i mafiosi, si' alle istanze dei siciliani non mafiosi. E' la priorita' assoluta per il rilancio dell'economia siciliana (e non solo siciliana)... 16. LORENZO GUADAGNUCCI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Lorenzo Guadagnucci (per contatti: guadagnucci at libero.it) per questo intervento] L'Italia, come insegnava Gobetti e come si vede in questi anni, e' un paese fortemente immorale. Nel Sud Italia alcune ragioni, da molto tempo, sono in buona parte controllare dalle organizzazioni mafiose. In questo contesto abbiamo una classe politica sempre piu' oligarchica e autoreferenziale, sinistre comprese. La vittoria di Rita Borsellino in Sicilia avrebbe il significato di un avvio di riscossa per quella parte della societa' italiana che non si rassegna allo strapotere di pochi spesso insulsi oligarchi. 17. ANNA MAFFEI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Anna Maffei (per contatti: anna.maffei at ucebi.it) per questo intervento] Rita Borsellino, candidata alla presidenza della Regione Sicilia, rappresenta una speranza nuova per gli elettori siciliani e per tutti quei cittadini e quelle cittadine che guardano con fiducia a una svolta nella politica locale e nazionale. Sostenuta da tutti i partiti della sinistra, perche' vincitrice delle primarie, in Rita Borsellino c'e' il simbolo della lotta alla mafia che arreca danni incalcolabili non solo alla Sicilia ma all'intero paese. Questa lotta e' nel cuore dei cittadini e delle cittadine che vedono il territorio siciliano marchiato dalla pratica perversa dell'imposizione delle tangenti, dall'immorale spartizione e determinazione degli appalti pubblici, dall'inquinamento della vita pubblica quasi in ogni aspetto condizionata dal fenomeno criminale. Non basta l'arresto di qualche capomafia o di qualche killer di professione. Oggi e' necessario recidere ogni legame con la cultura mafiosa, fatto di omerta', di tacite connivenze e di collateralismo. Rita Borsellino, per dolorose esperienze familiari e per dichiarato intento morale e politico rappresenta un pilastro in questa battaglia. Ma c'e' dell'altro nella figura di Rita Borsellino. Rita e' una donna che puo' portare nella pratica politica una ventata nuova, uno stile nuovo partecipativo e attento alle istanze della societa'. Non piu' lobbismo clientelare, ma attenzione ai centri culturali e produttivi capaci di animare e motivare culturalmente i giovani e le giovani, l'imprenditoria giovanile, le iniziative per la difesa del territorio, la valorizzazione delle sue ricchezze naturali, paesaggistiche e produttive. Rita Borsellino si e' dichiarata cattolica, ma rispettosa della liberta' di coscienza di tutti e in difesa della 194. Guarderemo a questa futura presidente della Regione Sicilia con sincera simpatia, nel vederla lavorare per una sanita' al servizio dei cittadini, per metter fine ai clientelismi e agli sprechi, che non si presti per potenziare gli ambulatori e le cliniche private lasciando scadere il servizio pubblico a realta' obsoleta, improduttiva e inutilmente costosa. Sosteniamo con forza Rita Borsellino non solo contro Cuffaro e la sua giunta, la sua politica di destra e le sue clientele. Rita dovra' dare avvio ad una cultura nuova, in cui i cittadini smettano di essere sudditi e clienti. Proprio in quanto cittadini sosterremo Rita e la sua giunta, e vigileremo perche' non si ingeneri ancora una volta la politica delle delega, delle porte chiuse, dei privilegi elargiti agli amici o, peggio, agli amici degli amici. 18. FULVIO CESARE MANARA: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Fulvio Cesare Manara (per contatti: philosophe0 at tin.it) per questo intervento] Con Rita Borsellino. Perche' c'e' voglia di partecipazione, e la partecipazione e' la radice ultima su cui rifondare la democrazia, contro ogni deriva demagogica, populistica e cesaristica. Perche', a fronte della crisi cui assistiamo, "ci sono tanti fatti nuovi e, soprattutto, c'e' la speranza di tanti siciliani che non si sentono rappresentati da chi oggi li governa. E' questa speranza che dobbiamo incentivare". E perche' non e' vero che la speranza non basta, se essa e' la decisione militante di tentare anche l'impossibile, sapendo che non si sono esplorati tutti i possibili se non si gioca, appunto, anche cio' che sembra impossibile. Perche' la pratica di ascoltare, camminare fra la gente e con la societa' e' buona politica, e ci da' fiducia, cosi' come l'attenzione volta prima di tutto a capire i problemi e le loro origini per provare a trovare le soluzioni nella legalita' e nella disponibilita' al cambiamento. Con Rita Borsellino, infine, perche', come lei stessa ci suggerisce, "la prima parte di un programma credibile e' e deve essere fatta con la storia dei candidati". Cari concittadini siciliani, mettete quindi sui due piatti della bilancia la storia degli ultimi 13 anni della vita di Rita, da una parte, e dall'altra la storia degli ultimi tredici anni dell'impegno politico di Cuffaro. Dove pende la bilancia della trasparenza, dell'impegno etico, del servizio alla gente ed alla leadership partecipativa? Siamo tutti siciliani! 19. GISELLA MODICA: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Gisella Modica (per contatti: gisellamodica at alice.it) per questo intervento] Quello che mi piace di piu' in Rita e' il suo stile nel comunicare. Non fa discorsi, racconta di se' e della sua esperienza. In uno dei primi incontri con le donne di Mezzocielo che si teneva in un luogo vicino a quello della sua infanzia, racconto' del suo impegno molti anni prima nel quartiere Albergheria, uno dei piu' antichi ma anche piu' poveri di Palermo. Parlo' delle condizioni di vita durissime che le donne conducevano, delle loro case che erano tuguri privi di luce ma che "avevano sempre al centro del tavolo un vaso coi fiori". E parlo' a lungo del significato di quel gesto. Un'attenzione ai particolari, una capacita' di saper leggere nei gesti, modalita' che normalmente rimangono fuori dalla politica; una politica, quella che conosciamo, "dai piedi freddi". Non e' il caso di Rita che, qualunque sara' l'esito finale, avra' il pregio di avere scompaginato il discorso. 20. ISIDORO D. MORTELLARO: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Isidoro D. Mortellaro (per contatti: isidoro.mortellaro at tin.it) per questo intervento] La Sicilia fluttua oggi come non mai in un mare incandescente. La' si sfregano popoli e civilta', provando ad incontrarsi e mescolarsi nonostante muri e armate, guerre e terrore. Con il prossimo voto si decide anche se quelle terre e quei mari si rassegnano o meno a divenire avanposto di un'Europa che mostra al Mediterraneo il viso delle armi, dei traffici piu' loschi e sanguinari, di trame ordite alle spalle di popoli e parlamenti. Un voto a Rita Borsellino e' anche un voto per trasformare la Sicilia e il Mezzogiorno in portali d'accoglienza, amicizia e convivenza. 21. BEPPE PAVAN: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Beppe Pavan (per contatti: carlaebeppe at libero.it) per questo intervento] Con la Sicilia ho una relazione affettuosa che dura da alcuni anni: grazie ad un'amica insegnante mi incontro una volta all'anno, a Palermo, con alcuni gruppi di alunni e di docenti per riflettere insieme sulla cultura patriarcale e sulla convenienza di cambiare le modalita' maschili di stare al mondo, imparando la nonviolenza quotidiana, il rispetto reciproco, la convivialita' di tutte le differenze. Parliamo di relazioni tra uomini e donne, che siano colorate di amore, di ascolto, di scambio: togliendoci, noi maschi, dal centro e vivendo tutti e tutte in cerchio. Nella mia vita personale tutto questo l'ho imparato ascoltando le donne: mia moglie prima di tutte e poi le donne dell'arcipelago femminista... Di Rita Borsellino leggo, non ho il piacere di conoscerla personalmente, ma mi appare come una piccola grande luce di speranza, per la Sicilia e per il mondo, insieme a quei siciliani e a quelle siciliane che si sono messe e messi decisamente in cammino per l'altro mondo possibile. Aiutiamo questa macchia d'olio ad allargarsi; conosco un solo modo efficace: entrare nel "mucchio", mettere il proprio corpo e la propria voglia di vivere accanto ai corpi di quegli uomini e di quelle donne... E parlarne agli amici: qualcun altro fara' altrettanto, certamente. Auguri affettuosi alla Sicilia, ai suoi uomini e alle sue donne. 22. PIERCARLO RACCA: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Piercarlo Racca (per contatti: piercarlo.racca at fastwebnet.it) per questo intervento] Non conosco personalmente Rita Borsellino, ma il fatto che sia intervenuta a moltissime iniziative di Libera - che ha contribuito a fondare e di cui e' stata presidente - e abbia condiviso le scelte di un percorso di legalita' e lotta alla mafia, che sia stata scelta come candidata alla presidenza della Regione Sicilia attraverso le primarie, il fatto che sia donna e quindi rappresenti l'altra meta' del cielo, ci fa sperare e credere nella possibilita' di offrire all'elettorato siciliano l'opportunita' di iniziare un percorso di speranza nella giustizia e nella legalita'. Scegliere e' anche lottare. 23. CLAUDIO RIOLO: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Claudio Riolo (per contatti: clriolo at tin.it) per questo intervento] Oggi il centrosinistra in Sicilia ha due possibilita': puo' competere con il "cuffarismo" sul suo stesso terreno, puntando ad una mera alternanza di ceto politico nel quadro dell'ennesima operazione trasformistica di una parte dell'attuale sistema di potere; oppure puo' cercare di costruire una reale alternativa che si misuri con l'annoso ed irrisolto problema di un diverso modello di sviluppo locale, che non riproduca disoccupazione e precariato, assistenza clientelare, degrado ambientale e controllo mafioso. Questa seconda strada e' certamente piu' difficile, poiche' la formazione di nuove elites politico-burocratiche, economiche e culturali non puo' che essere il risultato di lunghi e complessi processi di trasformazione della societa', dell'economia e delle istituzioni. L'elezione di Rita alla presidenza della Regione rappresenterebbe un primo, decisivo, passo in questa direzione. 24. ANNAMARIA RIVERA: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Annamaria Rivera (per contatti: annamariarivera at libero.it) per questo intervento] Una donna, e una come Rita Borsellino, presidente della Regione siciliana: questo si' che sarebbe un bel segnale di cambiamento, non solo politico, ma anche di costume e di cultura. Una presidente in Sicilia sarebbe gia' di per se' un rinnovamento straordinario poiche' smentirebbe il messaggio che si ostinano a reiterare, ancora oggi, ancora con la formazione del nuovo governo: le donne sono irrilevanti per la politica. Se poi fosse una donna che ha dato prova di opporsi con coraggio al sistema e alla cultura mafiosi, sarebbe l'aurora della primavera siciliana. Se fosse una donna come Rita, che sa ascoltare ed apprendere, che afferma di voler costruire il suo programma cogliendo problemi e bisogni ed accettando suggerimenti e proposte, potrebbe essere una svolta rispetto alla separatezza della politica. 25. NANNI SALIO: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Nanni Salio (per contatti: giovanni.salio at cssr-pas.org) per questo intervento] In tutte le lotte nonviolente, i gruppi sociali non sono mai monolitici. Al loro interno contengono sottogruppi, divisi da interessi e motivazioni differenti. Questo vale anche per la vasta area che possiamo genericamente indicare con il nome di mafia. Da anni, grazie all'impegno di molti, assistiamo in Sicilia e piu' in generale in altre aree dell'Italia, dalla Campania alla Calabria, al formarsi di gruppi di ispirazione nonviolenta che intendono trasformare le loro societa' ed estirpare i fenomeni malavitosi e mafiosi. Tra le tante iniziative spicca il lavoro continuativo, pionieristico, di Umberto Santino e dei gruppi di lotta nonviolenti sorti a Palermo, animati da attivisti del Movimento internazionale della riconciliazione. E' tuttavia necessario affinare le nostre capacita' di lavoro, per dialogare con tutte le parti in gioco, anche con chi a prima vista sembra totalmente refrattario al cambiamento. L'occasione delle prossime elezioni, con la candidatura di Rita Borsellino, costituisce una ulteriore possibilita' per la rinascita della societa' siciliana, ricca di possibilita' spesso poco conosciute. Perche' queste potenzialita' possano dare i loro frutti, i vari gruppi e le molteplici iniziative in corso dovranno radicarsi e collegarsi tra loro. Il lavoro dal basso, nella quotidianita', con i diversi strati della societa', non puo' essere solo qualcosa di estemporaneo, ma richiede continuita', impegno, chiarezza di intenti, deteminazione, disponibilita' al servizio e al sacrificio. Il successo di Rita Borsellino, che tutti noi auspichiamo, potrebbe innescare un ciclo virtuoso di cambiamenti, purche' l'azione dei gruppi nonviolenti resti sempre vigile e pungente. 26. ANTONIA SANI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Antonia Sani (per contatti: massimosani at alice.it) per questo intervento] Sono sempre stata contraria all'elezione diretta di qualsiasi figura istituzionale preposta al funzionamento di organi collegiali come sono Regione, Provincia, Comune, Municipi etc. La nostra Costituzione - che ora ci accingiamo a difendere dopo averne permesso anche a sinistra non poche manomissioni - non prevedeva l'elezione diretta dei presidenti delle Regioni. Nel caso di queste elezioni, che vedono candidata una personalita' come Rita Borsellino, il mio sdegno aumenta. Penso che non dovrebbe essere possibile non votare una donna come lei. Eppure con la logica vigente la sua figura integerrima verra' sottoposta a un voto di schieramento. Non importa che Rita Borsellino sia la donna che e' e rappresenti valori in cui sono certa che ancora molti siciliani si riconoscono. Essa rischia di non venire votata da persone che pur stimandola fanno parte di altri schieramenti. Questa e' la logica aberrante dell'elezione diretta del presidente della Regione. Stando cosi' le cose, non ci resta che richiamare una volta di piu' la forza d'animo di questa grande donna che toccata nei suoi affetti piu' cari ha saputo scegliere, come altri che hanno condiviso la sua stessa tragedia, di contribuire con un impegno diretto al rispetto dei valori piu' alti espressi nella nostra Costituzione, mettendosi dalla parte di chi di questi valori fa la propria bandiera. A tutti e a tutte gli elettori e le elettrici di Sicilia che condividono l'onesta', il senso dello Stato, l'impegno personale al di fuori di ogni interesse contingente rivolgiamo l'invito a non obbedire a logiche di schieramento e a dare decisamente il proprio voto a Rita Borsellino. 27. MIRELLA SARTORI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Mirella Sartori (per contatti: m.sartori1 at tin.it) per questo intervento] Vorrei essere una donna di Sicilia. Ho conosciuto le forti, appassionate donne di Sicilia. Le ho ammirate le ho invidiate, mi sono riscaldata del loro ardore e addolcita della loro scontrosa tenerezza. Vorrei essere donna di Sicilia e votare per lei: Rita Borsellino. 28. EVELINA SAVINI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Evelina Savini (per contatti: evelina.savini at tiscali.it) per questo intervento] Rita Borsellino e' impegnata, sin dai primi anni '90, a sostenere e organizzare la societa' contro la mafia e a trasmettere una cultura di legalita', giustizia e pace. L'impegno di Rita, volto a tener vivo il ricordo del fratello e di tutte le vittime della mafia, e'soprattutto diretto ai giovani perche', attraverso la conoscenza dei fatti, acquisiscano coscienza dei propri diritti e del valore della legalita' democratica; una consapevolezza critica e responsabile che consenta loro di maturare, facendo scelte giuste e coerenti per il bene loro e della collettivita'. L'argomentazione migliore del perche' si' a Rita Borsellino presidente sta forse in una dichiarazione di Rita risalente all'inizio della campagna elettorale: "non voglio fare un programma di tanti buoni propositi e facili promesse. Sarebbe molto facile buttare gia' qualche riga di un programma ideale, scritto da qualche tecnico dentro le stanze di una segreteria politica... I cosiddetti 'esperti' in questi anni hanno dimostrato quanto la politica istituzionale e di governo si sia allontanata dalla gente, hanno dimostrato che molto spesso il loro essere 'esperti' serve solo a favorire interessi di parte o addirittura personali... Credo che la prima parte di un programma credibile sia e debba essere fatta con la storia dei candidati: prendete la storia degli ultimi 13 anni della mia vita e prendete la storia degli ultimi tredici anni dell'impegno politico di Cuffaro: fate voi il paragone". A tutti i siciliani che hanno voglia di legalita', giustizia, nonviolenza, partecipazione, sviluppo: fate voi il paragone! 29. CARLO SCHENONE: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Carlo Schenone (per contatti: schenone at email.it) per questo intervento che estraiamo da una piu' ampia lettera] Penso che l'elezione di Rita Borsellino in Sicilia sia una lotta che potra' avere successo. Se spesso le nostre iniziative assomigliano piu' a partite perse in partenza che ci troviamo a giocare piu' per senso del dovere che per convinzione, questa volta penso che la possibilita' di eleggere la Borsellino dia una concreta possibilita' di riscatto e di recupero di dignita' da parte della parte piu' sana della Sicilia che non ha smesso di sognare di vivere senza dare per scontato che la mafia e' una realta' con cui bisogna convivere. Ma c'e' un ulteriore motivo per cui auspico la vittoria della Borsellino. Ritengo che la Sicilia sia il terreno sui cui si potrebbe giocare la credibilita' di sistemi di difesa alternativi alla difesa armata. Penso che la Difesa popolare nonviolenta e la Difesa civile non armata e nonviolenta dovrebbero prendersi carico della difesa della Sicilia, e di tutte le altre regioni in generale, dalle minacce della criminalita' organizzata. Se le difese alternative sono cosa valida e concreta dovrebbero dimostrarlo proprio dove lo Stato fa fatica a far rispettare la convivenza civile con le armi, siano esse della polizia, dei carabinieri o dell'esercito. Quello che negli anni passato gruppi di cittadini volenterosi hanno provato a fare cercando di rioccupare il territorio che lo Stato lasciava in mano alle mafie potrebbe diventare, per il governo Borsellino, un compito istituzionale in cui investire sostenendo l'organizzazione di servizi di difesa civile, con la collaborazione della popolazione, che scardinino l'omerta' e contrastino la minaccia subdola. Si tratta di "inventare" servizi di presenza fisica strutturata e organizzata, prima di tutto a salvaguardia delle proprieta' confiscate alla mafia e sempre sotto minaccia di ritorsione, servizi di raccolta e strutturazione delle testimonianze che permettano non solo di punire i colpevoli di azioni criminali, ma cerchino anche di prevenirle, servizi di animazione culturale e sociale che scardinino la cultura mafiosa, come la stessa Borselino ha fatto in questi anni girando per le scuole, con una presenza costante ed istituzionale, per esempio prevedendo la realizzazione regolare e organizzata di iniziative istituzionali nelle scuole... 30. SILVANO TARTARINI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Silvano Tartarini (per contatti: berrettibianchi at virgilio.it) per questo intervento] Sostengo la candidatura di Rita Borsellino alla presidenza della Regione Sicilia perche' sono un cittadino italiano e sono stanco di una illegalita' "intoccabile" e "diffusa" e perche' la mafia e' anche da sempre un mio problema e non solo degli amici siciliani. Rita Borsellino non porta solo un nome a cui dobbiamo molto, ma si e' impegnata da tempo in prima persona per ridare speranza e fiducia a noi tutti. Io non potro' votare per lei, ma spero che lo facciano i siciliani. Voteranno cosi' anche per me, per la mia speranza che non ne vuol sapere di arrendersi e che crede fermamente che alla fine gli onesti trionferanno. 31. ROBERTO TECCHIO: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Roberto Tecchio (per contatti: nuvolaleggera at lillinet.org) per questo intervento] La seria candidatura di Rita Borsellino a presidente della Regione Sicilia rappresenta a mio parere gia' un fatto straordinariamente positivo. Se riuscira' ad ottenere piu' del 40 % dei voti sara' gia' un grandissimo risultato, e se dovesse superare il 50% credo che si potrebbe parlare di una nuova stagione della politica, e non solo per quella regione. Non mi faccio illusioni, ma conviene senza dubbio investire tutte le energie per ottenere il risultato migliore. Sosteniamo Rita e soprattutto continuamo a sostenerla dopo il risultato elettorale. 32. UN PROFILO DI RITA BORSELLINO Rita Borsellino, sorella del magistrato Paolo Borsellino assassinato dalla mafia, e' da molti anni insieme a don Luigi Ciotti la principale animatrice dell'associazione "Libera", la principale rete dei movimenti della societa' civile impegnati contro la mafia. Per coordinare e diffondere le informazioni sulla campagna a sostegno della candidatura di Rita Borsellino a presidente della Regione Sicilia e' attivo il sito: www.ritapresidente.it * Dal sito della Wikipedia (http://it.wikipedia.org) riprendiamo la seguente piu' ampia notizia biobibliografica: "Rita Borsellino (Palermo, 2 giugno 1945) e' una cittadina siciliana nota per il suo impegno in campo politico e sociale. Sorella del magistrato Paolo Borsellino, nel 1967 si laureo' in farmacia all'Universita' degli Studi di Palermo, esercitando la professione di farmacista nel capoluogo siciliano per vari anni. E' divenuta, in seguito all'assassinio del fratello, testimone della lotta alle criminalita' organizzate. Nel 1995 divenne vicepresidente di Libera, associazione antimafia fondata da don Luigi Ciotti, di cui e' stata nominata presidentessa onoraria nel 2005. Con Libera ha contribuito in maniera determinante allíapprovazione delle legge 109/96 sull'uso sociale dei beni immobili confiscati alle mafie e sostiene attivamente il progetto Libera Terra. Dal 1992 e' impegnata attivamente nella societa' civile nel campo dell'educazione alla legalita' democratica, nel diffondere una cultura di giustizia e solidarieta', non solo per tener vivo il ricordo del fratello e di tutte le vittime della mafia, ma soprattutto perche' in particolare le nuove generazioni attraverso la conoscenza dei fatti acquistino consapevolezza dei propri diritti, del valore della legalita' e della democrazia, una coscienza critica e responsabile che, una volta adulte, consenta loro di fare scelte giuste e coerenti per il bene loro e della collettivita' nella quale sono chiamate a vivere. Dal 1994 assieme all'Arci Sicilia e in seguito con la collaborazione di Libera contribuisce all'ideazione e alla crescita dell'iniziativa della Carovana Antimafie, un'esperienza ormai di carattere internazionale che mira a "portare per tutte le strade" l'esperienza di un'antimafia propositiva che vuole incidere positivamente sulla realta' economica, sociale, amministrativa dei luoghi che attraversa stringendo intrecci solidali ed etici tra i cittadini, le istituzioni e le diverse realta' della societa' civile organizzata presenti sui territori. Dal 1998 e' presidentessa della 'Associazione Piera Cutino - guarire dalla talassemia', associazione senza scopo di lucro che promuove la ricerca medica contro la talassemia. Numerose sono state le sue iniziative contro le attivita' mafiose ed in favore dell'emancipazione delle donne. Tra le sue opere, impregnate proprio di questi temi, si ricordano Nonostante Donna. Storie civili al femminile (1996); La fatica della legalita' (1999); I ragazzi di Paolo. Parole di resistenza civile (2002); Fare memoria. Per non dimenticare e per capire (2003); Rita Borsellino - Il sorriso di Paolo (2005). Alla fine del 2005 si e' intensificato il suo impegno politico accettando la proposta, veicolata dalla coalizione di centrosinistra, di candidarsi alla presidenza della Regione Sicilia nelle amministrative della primavera 2006. La sua candidatura e' stata sancita dallo svolgimento di elezioni primarie (il 4 dicembre), nelle qualiha ottenuto il 66,9% dei consensi... E' sposata dal 1969 e ha tre figli". * Tre siti particolarmente utili: - Rita Borsellino Presidente: www.ritapresidente.it - Comitati per Rita Borsellino Presidente: www.comitatixrita.it - Rita-express: www.ritaexpress.it ============================== LA NONVIOLENZA CONTRO LA MAFIA ============================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 3 del 24 maggio 2006 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). 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