[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Voci e volti della nonviolenza. 23
- Subject: Voci e volti della nonviolenza. 23
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Tue, 23 May 2006 11:01:53 +0200
============================== VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA ============================== Supplemento settimanale del martedi' de "La nonviolenza e' in cammino" Numero 23 del 23 maggio 2006 In questo numero: 1. Borsellino 2. Carla Biavati: Con Rita Borsellino 3. Daniela Binello: Con Rita Borsellino 4. Adriana Bottini: Con Rita Borsellino 5. Giuseppe Burgio: Con Rita Borsellino 6. Maria Grazia Campari: Con Rita Borsellino 7. Andrea Canevaro: Con Rita Borsellino 8. Giovanna Capelli: Con Rita Borsellino 9. Chiara Cavallaro: Con Rita Borsellino 10. Nicoletta Crocella: Con Rita Borsellino 11. Anna Fazi: Con Rita Borsellino 12. Dario Fo e Franca Rame: Con Rita Borsellino 13. Monica Frassoni: Con Rita Borsellino 14. Alfredo Galasso: Con Rita Borsellino 15. Daniele Gallo: Con Rita Borsellino 16. Pupa Garribba: Con Rita Borsellino 17. Giorgio Giannini: Con Rita Borsellino 18. Giuliano Giuliani: Con Rita Borsellino 19. Sergio Labate: Con Rita Borsellino 20. Floriana Lipparini: Con Rita Borsellino 21. Lanfranco Mencaroni: Con Rita Borsellino 22. Pierangelo Monti: Con Rita Borsellino 23. Pierluigi Ontanetti: Con Rita Borsellino 24. Helene Paraskeva: Con Rita Borsellino 25. Paola Pavese: Con Rita Borsellino 26. Giovanna Providenti: Con Rita Borsellino 27. Edi Rabini: Con Rita Borsellino 28. Silvana Sacchi: Con Rita Borsellino 29. Brunetto Salvarani: Con Rita Borsellino 30. Maria Schiavo: Con Rita Borsellino 31. Amedeo Tosi: Con Rita Borsellino 32. Riccardo Troisi: Con Rita Borsellino 33. Marcello Vigli: Con Rita Borsellino 34. Francesco Vignarca: Con Rita Borsellino 35. Et coetera 1. BORSELLINO Quando sentono questo nome i mafiosi, i corrotti, gli oppressori tremano. Hanno ragione. * Quando sentono questo nome le oppresse e gli oppressi sanno che l'oppressione non durera' per sempre. E che e' l'ora di levarsi, mettersi in cammino, chiamare alla lotta. E che ovunque e' Sicilia, ovunque e' l'ora. Hanno ragione. 2. CARLA BIAVATI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Carla Biavati (per contatti: carlabiavati at interfree.it) per questo intervento] Come vicepresidente dell'associazione Berretti Bianchi che sostiene la necessita' dell'intervento civile nelle zone di conflitto sosteniamo e crediamo importante sostenere la candidatura di Rita Borsellino a presidente della Regione siciliana. Il suo impegno civile e la sua volonta' di partecipare ad una vera alternativa democratica nel governo della regione ne fanno un necessario soggetto di quel piu' grande disegno che e' la costruzione di una forte proposta di lotta alla corruzione e alla criminalita' in quella bellissima e martoriata regione italiana. 3. DANIELA BINELLO: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Daniela Binello (per contatti: blusole.db at flashnet.it) per questo intervento] Il mio sostegno a Rita Borsellino e' incondizionato. 4. ADRIANA BOTTINI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Adriana Bottini (per contatti: adrialis at iol.it) per questo intervento] Aggiungo volentieri il mio piccolo pensiero per Rita Borsellino. Mi ha colpito una sua frase, che secondo me compendia le qualita' che me la fanno sentire vicina: sentimento retto, volonta' anche caparbia, semplicita', senso di responsabilita'. Quando un compagno dell'esperienza della carovana antimafia, di fronte alla decisione di Rita di candidarsi alla presidenza della Sicilia, le ha rammentato incredulo: "Davvero ti vuoi candidare? Tu non sai che cosa significa, finisci in mezzo ai volponi...", Rita ha risposto: "Ma dobbiamo dargliela vinta?". * Post scriptum: e' in edicola la rivista "Diario (del mese)" dal sottotitolo "Forza Rita Borsellino!". E' appassionante e istruttiva, sulla Sicilia, e dunque l'Italia, e soprattutto su Rita. 5. GIUSEPPE BURGIO: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Giuseppe Burgio (per contatti: giuseppeburgio at libero.it) per questo intervento] Ai palermitani Palermo appare a volte il centro del mondo, a volte un girone infernale. Quasi tutti ne parliamo male, in molti l'abbandonano ma spesso ritornano: non e' una citta' facile, ma vivervi non e' un'esperienza indifferente e vacua. La violenza che vi si respira nell'aria, la cappa di disperazione che la opprime, segnano le vite degli abitanti, e fissare troppo qualcuno puo' causare una rissa. Eppure i palermitani pensano di essere una razza eletta e guardano con sufficienza (malcelata quanto ingiustificata) tutti gli altri. A volte, effettivamente, tra di essi si trovano persone semplicemente geniali, generose di se' senza misura, esempi di resilienza ed empowerment tanto piu' luminosi quanto piu' oscuro e' il contesto, campioni della speranza e dell'impegno, atleti di correttezza e professionalita' in una citta' allo sbando, in un popolo allo sbando. Questa citta' ho conosciuto, e per primi i quartieri devastati e devastanti delle periferie, quando, a cinque anni, mi ci sono trasferito da Agrigento, la citta' dove sono nato. Agrigento e' diversissima da Palermo, almeno trenta anni indietro, nel bene e nel male. Nell'ascensore a Palermo si fissa la pulsantiera, ad Agrigento si subisce dai vicini un terzo grado che comincia con "ma tu a chi appartieni?" e riesce dopo pochi piani ad individuare conoscenze in comune, forse una lontana parentela. Agrigento e' una citta' che ha ancora la passeggiata al corso, da via Atenea al Viale, perbenista e pettegola, di un familismo amorale forse ancora piu' diffuso che a Palermo, perche' addirittura inconsapevole. Ad Agrigento l'innocenza, presente gia' nella cantilena, copre un cuore nero che cova due mafie, a Palermo il dialetto piu' ostile, cacofonico e introverso di tutta l'isola non riesce a nascondere un piccolo, fragile cuore di purezza. Duplice e' la mia Sicilia, come i sentimenti di amore e di odio (entrambi profondissimi) che io provo per lei. Duplice e' la scelta per decidere chi sara' a governarla: io votero' per Rita Borsellino perche' la sua candidatura mi da' speranza, perche' e' una donna, perche' spero in una terra in cui le famiglie non servano a trovare raccomandazioni e posti di lavoro ma possano esprimere affetto e modelli nobili. 6. MARIA GRAZIA CAMPARI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Maria Grazia Campari (per contatti: mariagrazia.campari at tiscali.it ) per questo intervento] Sostengo fortemente la candidatura di Rita Borsellino alla presidenza della Regione Siciliana perche' mi sembra significativa di un impegno serio per l'allargamento democratico della rappresentanza, esigenza che riguarda tutta la politica italiana. 7. ANDREA CANEVARO: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Andrea Canevaro (per contatti: canevaro at economia.unibo.it) per questo intervento] Rita Borsellino e' stata ed e' testimone attiva di una resistenza all'illegalita' diffusa che e' tra le cause piu' profonde delle difficolta' economiche della Sicilia. E' l'espressione di quella Sicilia che non si arrende, e che sa rappresentare efficacemente la speranza e la capacita' di organizzare per un futuro che comincia adesso, che non puo' aspettare. La sua presenza in un ruolo di responsabile politico-amministrativa potra' avere un enorme valore simbolico, coerente con il valore pratico: di entrambe tante persone, giovani e no, hanno bisogno. 8. GIOVANNA CAPELLI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Giovanna Capelli (per contatti: preside.giovanna at tin.it) per questo intervento] La sfida che Rita Borsellino ha intrapreso per la guida del Consiglio Regionale di quella amatissima e bellissima terra rappresenta un momento alto della politica, quella intesa non come mera conquista del potere, ma come coraggiosa strada per il ripristino della legalita',la costruzione della solidarieta' sociale, della giustizia, del futuro concreto delle giovani generazioni. Non e' casuale che questa rottura con il passato sia agita da una donna, che immette nella politica la dolorosa sua storia privata, gia' elaborata da un decennale impegno civile nella lotta contro la mafia, una donna che e' stata capace di stringere intorno a se' le forze politiche e sociali del cambiamento e della speranza. La vittoria di Rita Borsellino in Sicilia ha un valore nazionale ed europeo, e' un passo contro la societa' della violenza, della sopraffazione, della guerra permanente. Auguri Rita. 9. CHIARA CAVALLARO: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Chiara Cavallaro (per contatti: chiara.cavallaro at issirfa.cnr.it) per questo intervento] Ho avuto recentemente il piacere di leggere un intervento del 2005 di Giuseppe Galasso sul "Mezzogiorno come risorsa e come problema italiano ed europeo". In questo testo la prima parte si chiude con questo interrogativo: "E qui avrei finito, ma quando ho finito di scrivere questa relazione mi sono accorto che non mi ero posto l'interrogativo principale, con il quale vorrei lasciarvi e, cioe', la domanda circa che cosa si possa dire che facciano i meridionali per il Mezzogiorno. E questa non e' affatto tutt'altra questione". Per me l'opera di Rita Borsellino, cosi' come anche di tutte e tutti coloro che agiscono attraverso l'associazione "Libera", e' una delle risposte a questo interrogativo, e la sua candidatura a presiedere la Regione Sicilia un passo coraggioso, giusto e importante. Ci chiama tutte e tutti, anche oltre i confini dell'isola, a stare, nei modi e nelle forme possibili, al suo fianco. 10. NICOLETTA CROCELLA: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Nicoletta Crocella (per contatti: stellecadenti at tiscali.it) per questo intervento] Quando le ombre si fanno scure, e la speranza rischia di morire, una donna continua a curarsi della vita. Escono di casa le madri di Plaza de Mayo, denunciano il lutto di un mondo di guerra le donne in nero, le quattro madri osservano e denunciano le violenze dei soldati. Rita raccoglie il testimone del bisogno di cure di ascolto, di speranza, cammina e parla, ascolta, sostiene e si mette in gioco. La Sicilia una terra ferita, scavata, derubata ha figli forti nel crogiolo di un sole bruciante Rita ha raccolto il loro grido, e si e' fatta il filo che lega la forza e la rende azione, si e' fatta la trama che tesse relazioni e speranze, si e' fatta luce che illumina gli angoli bui, si e' fatta parola che da' voce alla volonta' di molti, si e' fatta strada per il cammino possibile, si e' fatta la donna che e' che si presenta e si impegna. La forza del grido, la ricchezza del discorso, la volonta' di futuro, il coraggio quotidiano di vivere e costruire spazi alla liberta', al cambiamento determinato e gentile, ma senza compromessi, hanno bisogno di Rita Borsellino presidente della Regione Sicilia. * Spero che la terra di mio padre, e di mia nonna, donna determinata e schiva, piccola e forte, abbia la volonta' e la forza di usare questa donna, di cogliere la possibilita' e costruire con lei un futuro migliore. Un nuovo vespro siciliano, uscite tutte e tutti per le strade, andate a votare per Rita, e continuate nel vento a costruire un futuro di vita. 11. ANNA FAZI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Anna Fazi (per contatti: anna.fazi at fastwebnet.it ) per questo intervento] La candidatura di Rita Borsellino, cosi' come l'impegno da lei mantenuto in questi anni, propone un esempio della capacita' di trasformare la tragicita' dell'esperienza di un lutto personale, nella proposta di un'alternativa valida per tutta la collettivita'. In questi anni di imperante individualismo, di fronte ad un sistema globale che tramite la competizione e la precarizzazione crea solitudine per apparire invincibile, e un sistema mafioso che pretende di imporre l'accettazione impotente e l'asservimento come unica opzione possibile, la candidatura di Rita Borsellino rappresenta la sfida di chi crede che solo insieme si possa costruire un'alternativa; un atto di coraggio esemplare, che chiede altri atti di coraggio per raggiungere il suo compimento. 12. DARIO FO E FRANCA RAME: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Dario Fo e Franca Rame (per contatti: franca.rame at senato.it) per questo intervento] Toto' Cuffaro, candidato presidente per la Sicilia, ha realizzato il battage pubblicitario della sua campagna elettorale dispensando cariche, appalti, ingaggi e posti di lavoro a volonta'... tanto paga il contribuente. Rita Borsellino si avvale di un'unica arma: non dispensa ne' cariche, ne' prebende, ma una sacrale promessa di onesta' e coraggio civile per la Sicilia e la sua gente. Guai per la Sicilia e la dignita' del suo popolo, se i cittadini di questa isola stupenda dovessero scegliere la scaltrezza e la corruzione. Noi siamo sicuri che il treno, che partendo da Milano carichera' migliaia di studenti siciliani in altre quattro citta' della penisola perche' possano votare tutti per Rita, portera' in Sicilia un'aria nuova, assolutamente vincente. Vorremmo essere siciliani per poter votare Rita. 13. MONICA FRASSONI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Monica Frassoni (per contatti: monica.frassoni at europarl.europa.eu) per questo intervento] E' per me un onore poter esprimere, anche a nome del Gruppo dei Verdi - Ale, il sostegno affettuoso e convinto perche' Rita Borsellino possa essere la prossima Presidente della Regione Sicilia. La sua candidatura ha mobilitato le energie migliori dell'isola: la sua elezione sarebbe un grande segno di speranza per tutta l'Europa, contro le mafie di ogni tipo, per il ruolo attivo della societa' civile nel miglioramento della politica, la tutela dello straordinario patrimonio ambientale ed artistico siciliano e il protagonismo delle donne nella vita pubblica. Monica Frassoni, presidente del Gruppo Verdi - Ale al Parlamento Europeo 14. ALFREDO GALASSO: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Alfredo Galasso (per contatti: law.galasso at flashnet.it) per questo intervento] Votero' Rita Borsellino Presidente della Regione Sicilia perche' la conosco e mi fido. Nei tempi che corrono e con gli scenari incerti che si aprono, e' una ottima ed esauriente ragione, che mi sento di proporre agli elettori e alle elettrici della mia terra. Qualcos'altro si puo' aggiungere. E' grammaticamente vero che la Sicilia ha bisogno di un programma di sviluppo economico e sociale, di cui non c'e' traccia nei governi precedenti e che richiede energie, competenze, fatica quotidiana, e in chi dovrebbe realizzarlo intelligenza politica, mediazione equilibrata e grande determinazione. Ma per provarci occorre una guida libera e indipendente, quindi una persona - anzi un gruppo di persone - dalla storia libera e indipendente. Occorre, inoltre, ripristinare il senso e la condivisione di alcune regole di civile convivenza e di solidarieta' senza clientele. Puo' farlo, ancora una volta, chi non e' vincolato da trame di interessi illeciti ne' da pressioni di categorie privilegiate e prepotenti nei diversi settori pubblici e privati. E c'e' un'altra esigenza fondamentale da comprendere e soddisfare, che non e' definibile in un programma eppure e' altrettanto concretamente avvertita. Uno spirito nuovo, una voglia genuina di guardare al futuro, rinnovando la classe dirigente e parlando un linguaggio semplice e convincente alle giovani generazioni. Molti siciliani hanno dimostrato che la Sicilia puo' riscattarsi dal plumbeo e opprimente dominio del sistema di potere mafioso, che e' fatto di stragi e "pizzini", anche di complicita' interessate al livello economico e politico, talvolta pericolosamente della perfida suggestione del quieto vivere. La politica siciliana da troppo tempo non ha questo respiro, non riesce ad esprimere un progetto superiore e diverso dalle logiche di partiti e partitini, di camarille e false promesse. Per tutto cio' conviene votare Rita Borsellino Presidente della Regione Sicilia. Perche' di lei ci si puo' fidare. 15. DANIELE GALLO: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Daniele Gallo (per contatti: d.gallo at viator.it) per questo intervento] L'elezione di Rita Borsellino rappresenterebbe una linea di demarcazione tra un "prima", fatto di clientelismo e di equilibrismi piegati ai tanti volti del potere, e un "dopo", aperto ad un vero rinnovamento, ad un nuovo modo di fare politica, vicino ai bisogni della gente ed alla loro voglia di essere parte della cosa pubblica. Una politica trasparente, pulita, solidale. Mai come ora il futuro dei siciliani e' nelle loro stesse mani: basta scegliere Rita. 16. PUPA GARRIBBA: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Pupa Garribba (per contatti: garribba at tin.it) per questo intervento] Voglio stendere anch'io metaforicamente un lenzuolo bianco per appoggiare Rita Borsellino, donna dalla limpida vita che ai miei occhi rappresenta la parte migliore del paese. Auguri di cuore, Rita! 17. GIORGIO GIANNINI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Giorgio Giannini (per contatti: giannini2000 at libero.it) per questo intervento] Mi esprimo con gioia a sostegno della candidatura di Rita Borsellino a Pesidente della Regione Sicilia. Sono sicuro che Rita combattera' con tutte le sue forze contro la corruzione, il malgoverno ed in particolare contro la mafia. 18. GIULIANO GIULIANI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Giuliano Giuliani (per contatti: giuliani.giuliano at tiscalinet.it) per questo intervento] L'elezione di Rita Borsellino e' una speranza "da persone normali". Non e' certo una contrapposizione, ma preferisco il concetto di persone a quello di societa' civile. Ebbene, a che cosa aspirano le persone normali? Alla normalita', appunto. Che e' fatta di giustizia, di rispetto dei diritti, di pacifica convivenza, di accoglienza, di solidarieta', di generosita', di curiosita'. E anche di legalita', purche', almeno ogni tanto, cominci dall'alto. Quelle e quelli che pensano cosi' non sono un'infima minoranza. Ma allora, che cosa impedisce che tante persone normali partecipino insieme e trovino una rappresentanza politica adeguata? La degenerazione che ha progressivamente trasformato i gruppi dirigenti dei partiti in ceto politico autoreferenziale. Ecco allora la speranza. Senza nessun gesto clamoroso, senza dichiarazioni altisonanti, senza fare la faccia feroce, Rita Borsellino rompe con la consuetudine imperante usando la sua dolce fermezza, stimola la partecipazione, ne raccoglie le istanze essenziali e offre la garanzia di rappresentarle. Perche' coltiva la memoria e fa opera di verita'. 19. SERGIO LABATE: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Sergio Labate (per contatti: sergiolabate at virgilio.it) per questo intervento] Appoggio Rita Borsellino, per la stima umana e politica che si merita. E anche perche' la sua candidatura puo' essere un laboratorio per risolvere la crisi della democrazia rappresentativa. Ora, che lo scetticismo monta a causa di una rappresentanza sempre piu' lontana dalle istanze e i desideri di chi andrebbe rappresentato, la storia, le parole e l'impegno di Rita Borsellino ricordano che la politica nasce dalla concretezza del dolore e dall'indignazione che non ci fa restare sordi. Ecco perche' sto con Rita, perche' ora, che tutti noi viviamo con dolore e disagio l'eloquente manifestazione di un contagio del berlusconismo al di la' di Berlusconi, abbiamo bisogno di rappresentanti veri, non piu' di vuote rappresentazioni. 20. FLORIANA LIPPARINI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Floriana Lipparini (per contatti: effe.elle at tin.it) per questo intervento] Amo molto la Sicilia, un ramo della mia famiglia proviene da li', cosi' come amo molto tutto il Sud, di cui ho conosciuto le mille risorse, l'umanita', la capacita' di solidarieta', la cura affettuosa delle relazioni, la convivialita', un modo limpido di fare societa' nel rispetto delle persone e dei diritti. Non ho avuto la fortuna di conoscere Rita Borsellino, ma credo proprio che lei rappresenti questo Sud e questa Sicilia nel modo migliore. Il coraggio, la trasparenza, la passione civile di Rita danno speranza a tutte le donne e gli uomini che in quella meravigliosa isola vogliono vivere alla luce del sole, lavorando per un mondo diverso, in cui l'ombra nera della mafia finalmente si dissolva e non abbia piu' alcuno spazio ne' pubblico ne' privato. Io non solo lo spero, ma lo credo possibile. 21. LANFRANCO MENCARONI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Lanfranco Mencaroni (per contatti:l.mencaroni at libero.it) per questo intervento] Gli amici di Capitini e il "Cosinrete" sono lieti di rinnovare a Rita Borsellino la fiducia e gli auguri gia' espressi all'inizio del suo impegno coraggioso per trasportare la Sicilia nel campo della nonviolenza, dei paesi democratici e aperti al controllo dal basso di tutti cittadini, liberandola dai lacci della disonesta' e della omerta' con rappresentanti indegni della sua gloriosa civilta'. 22. PIERANGELO MONTI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Pierangelo Monti (per contatti: pierangelo.monti at fastwebnet.it) per questo intervento] Auguro vivamente a Rita Borsellino di essere eletta Presidente della Sicilia, una regione che mi piace pensare al centro del Mediterraneo, importante per tante persone e tante vicende positive, ma con la fama di essere terra di mafiosi. I siciliani che hanno candidato Rita Borsellino e che la voteranno proclamano la volonta' di chiudere con la politica rassegnata e passiva di convivenza con l'illegalita', l'ingiustizia e la prepotenza. La Sicilia ha bisogno di una amministrazione onesta e senza sprechi della cosa pubblica, che sia di stimolo per chi vuole lavorare per il bene comune, in spirito di solidarieta' con chi fa piu' fatica, nel rispetto dell'ambiente. Rita Borsellino, con la sua esperienza di sacrificio, e' la donna giusta che i siciliani spero voteranno per loro stessi e per tutti gli italiani. E' l'augurio che rivolgo anche a nome della onlus Good Samaritan e del "Centro documentazione pace" di Ivrea. 23. PIERLUIGI ONTANETTI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Pierluigi Ontanetti (per contatti: p.u at libero.it) per questo intervento] Arrivai in sicilia, nella valle del Belice, nell'estate del 1968 all'eta' di 12 anni insieme a mia madre che faceva parte del volontariato internazionale con mia sorella e i miei due fratelli. Noi giovanissimi non avevamo compiti specifici se non quello di lavare i bicchieri, asciugare le posate e stare li', in mezzo a persone che parlavano... un'altra lingua. Nel corso degli anni sono tornato in quella terra, tra quelle persone in mezzo alle baracche di cartone. Da subito compresi che non potevo parlare dei massimi sistemi a persone che vivevano l'esperienza della miseria, nonostante io venissi da un quartiere povero come quello dell'isolotto a Firenze. Quando tornavo a Gibellina, Salaparuta, Montevago... passavo le giornate a osservare e ascoltare, e compresi che nessuno al mondo poteva insegnare loro come uscire dalla tragedia del dopoterremoto. Quello che potevo fare in concreto era stare dalla loro parte, dalla parte di coloro che lottavano per riscattare la loro dignita' che i partiti, la chiesa ufficiale e i poteri costituiti avevano sepolto. Se fossi residente in Sicilia voterei senza reticenze per Rita Borsellino insieme ai cittadini e le cittadine che con lei stanno scommettendo per il futuro di quella bellissima terra. Forza e coraggio, siamo con voi. 24. HELENE PARASKEVA: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Helene Paraskeva (per contatti: helenep at tiscali.it) per questo intervento] Per un incontro del tipo "come ci vedono i mass media degli altri" presento ai miei studenti l'articolo del "Times" (edizione europea del 7 aprile 2006) su Rita Borsellino che "muove le acque" della Sicilia. In lingua originale. Il ciclone Rita fa colpo sui miei studenti giovani e "tosti". Perche'? Rita Borsellino e' una donna vera e concreta che sa condividere e comunicare ideali e speranze. E' una donna che sa sublimare il dolore e trasformarlo in impegno rigoroso e scientifico. Con sensibilita' e pragmatismo combatte la guerra che tutti vogliamo vincere. Con lei, Rita Borsellino, il ciclone. 25. PAOLA PAVESE: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Paola Pavese (per contatti: paolapavese at hotmail.com) per questo intervento] Rita Borsellino ha il carisma dell'onesta'. L'onesta' di un impegno preso con la sua terra e con la sua storia personale. Un impegno che l'ha portata a conoscere i problemi della Sicilia e a cercare, insieme ad altri siciliani, le soluzioni possibili. Un impegno di onesta' e' un impegno che chiede coraggio, in ogni situazione, ma ancor piu' in Sicilia dove per tutti, persone oneste e criminali, il governo di quella terra e' una cosa seria. Provenzano, boss potentissimo, era disposto a vivere una latitanza miserabile pur di restare in Sicilia e poter muovere i fili di quell'antistato che e' la mafia. Rita Borsellino, con la dolcezza che le e' propria, e' pronta a sfidare qualsiasi potere forte per ridare liberta' e giustizia alla Sicilia e ai siciliani. Vedere Rita Borsellino, il suo coraggio, il suo impegno e la sua onesta' alla guida della Sicilia sarebbe una speranza che si accende nel futuro di tutti noi. 26. GIOVANNA PROVIDENTI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Giovanna Providenti (per contatti: g.providenti at uniroma3.it) per questo intervento] Oggi piu' che mai e' necessario sostenere la candidatura a Presidente del governo siciliano di Rita Borsellino. E i motivi per farlo sono molti. Molti altri oltre al perseverare della promessa solenne (quella compiuta ai funerali del fratello nel 1992, insieme a Nino Caponnetto) di fare di tutto per favorire la rinascita morale della Sicilia e per combattere la criminalita' mafiosa. E oltre al fatto che e' evidente che l'obiettivo della politica di una donna come Rita Borsellino e' mettersi al servizio della societa', e non quello di fare affari. Provo ad elencare alcuni altri motivi da me rintracciati. Li elenco per punti, non per ordine di importanza, perche' tutti sono altrettanto importanti: 1) Perche' Rita ha dichiarato che cio' che le interessa non e' fare promesse politiche ma "ascoltare, camminare fra la gente e con la societa', capire i problemi e le loro origini per provare a trovare le soluzioni nella legalita' e nello sviluppo". 2) Perche' Rita non appartiene alla categoria degli "esperti" che "hanno dimostrato quanto la politica istituzionale e di governo si sia allontanata dalla gente, hanno dimostrato che molto spesso il loro essere 'esperti' serve solo a favorire interessi di parte o addirittura personali". 3) Perche' durante la sua campagna elettorale la soggettivita' femminile ha avuto un suo peso non indifferente, non solo per la presenza delle donne, ma perche' il loro protagonismo permette l'avanzamento di una "cultura che puo' affermarsi unicamente nella convivenza laica e nelle relazioni costruite fuori dalla sopraffazione mafiosa. La mafia e' fortemente strutturata in senso patriarcale, e da donne non possiamo che avere tutto da guadagnare nello sconfiggere le oppressioni occulte e manifeste, il comando immotivato" (come Rita Borsellino ha dichiarato intervistata da "Noidonne"). 4) Perche' e' necessaria questa svolta per la Sicilia. Uscire da decenni di oscurantismo ed entrare in una nuova era segnata dalla legalita' e dalla soluzione dei problemi reali della gente: dall'acqua corrente 24 ore su 24 e per 12 mesi l'anno; all'istruzione pubblica per tutti fin dall'asilo nido; alla presenza di strutture pubbliche rivolte alle esigenze di formazione professionale, e culturali, sportive, ludiche, etc. di tutte le cittadine e i cittadini siciliani; a una sanita' funzionante che non ci faccia piu' leggere nei giornali notizie di malasanita' e permetta la diminuzione del fenomeno dell'emigrazione dei malati... 5) Perche' c'e' da fidarsi di una persona che e' in grado di perdonare, in maniera consapevole come ha fatto lei: non per "dovere" cristiano, ma perche' si e' messa in un percorso esistenziale pieno di domande e di continue prese di coscienza. E perche' ha saputo ascoltare sia la testa che il cuore. Ha dichiarato: "Non puoi rispondere solo con la testa, non puoi sentire solo quello che ti dice il cuore, perche' altrimenti, quello che tu dici poi in quel momento, resta incompleto, mutilato. E' un percorso che io credo non finisca mai, perche' puoi dire un momento o pensare un momento una cosa e il momento dopo sentirti sopraffare dal dolore, dall'assenza della persona che ti era cara, dal risentimento davanti a qualcosa che vedi, che senti o che ti porta da tutt'altra parte. E' un percorso che credo non finisca mai, un percorso difficile e complicato, ma che ti fa prendere coscienza. Io ci ho ragionato sopra e mi sono resa conto che, se e' vero che io ho ricevuto il dono di non odiare, il dono di non cercare vendetta, e' un dono che ho ricevuto da Dio ed un dono che io devo condividere con qualcun altro. Non posso tenerlo stretto per me, e se c'e' qualcuno con cui devo condividerlo, e' proprio con chi mi ha fatto del male. Perche' altrimenti non e' vero, non e' sincero tutto questo. E' facile stare da una parte, isolandosi completamente da quell'altra. Tu devi metterti davvero davanti a chi ti ha fatto del male e rifare questo ragionamento, lo devi verificare in qualche modo, collaudare". E questo dono le ha permesso di riuscire a provare pena, a vedere "l'uomo dentro Toto' Riina", grazie anche all'aiuto dell'anziana madre: "Mamma con lo stesso sguardo di Paolo, aveva visto l'uomo dentro Toto' Riina e aveva visto un uomo che le faceva pena, ma perche' le faceva pena? Perche' si chiedeva come quell'uomo si era potuto ridurre cosi', come quell'uomo aveva spento, aveva rischiato di spegnere quella scintilla umana che aveva dentro, quella scintilla divina che aveva dentro. Come aveva fatto?" (da un suo scritto nel sito www.giovaniemissione.it). Secondo la femminista Genevieve Vaughan, che ha scritto un libro dal titolo Per-donare. Una critica femminista dello scambio (Meltemi, 2005), il gesto del perdono contiene un grande potenziale "per causare uno spostamento dei valori con cui gestiamo le nostre vite e le nostre politiche". Spostamento che vada da una modalita' in cui alla base di ogni rapporto umano ci sta lo "scambio" (di favori, di prestazioni, di denaro, etc), a modalita' impostate sul donare gratuito e necessario. Necessario significa: chi ha piu' bisogno viene prima di chi puo' pagare o ricambiare. Gratuito significa che il proprio desiderio e volonta' di condividere i propri doni, coincide perfettamente con quanto si sta offrendo. Cosi' mi aspetto che Rita Borsellino, aiutata dai suoi collaboratori e dalle sue collaboratrici, gestira' i suoi anni a capo del governo siciliano: donando tutta se stessa per cercare di affrontare, nei limiti delle possibilita' oggettive, i reali problemi della gente. E lo fara' in maniera gratuita, allo scopo di ottenere un arricchimento molto piu' valido di quello proveniente da scambi di favori: il miglioramento, e la rinascita morale, della sua regione. 27. EDI RABINI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Edi Rabini (per contatti: edorabin at fastwebnet.it) per questo intervento] Sognerei che l'elezione di Rita Borsellino possa rappresentare l'inizio di una riscossa delle molte periferie, e delle candidature civiche irregolari costruite dal basso, dopo una campagna elettorale nazionale mai cosi' disciplinante. Scrivero' ad alcuni amici siciliani che vivono da queste parti perche', come hanno fatto gli italiani dall'estero, conquistino a distanza qualche voto forse decisivo. 28. SILVANA SACCHI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Silvana Sacchi (per contatti: ssacchi at libero.it) per questo intervento] Non ho avuto occasione di conoscere personalmente Rita Borsellino ma, avendo sentito molto parlare di lei e del suo lungo impegno a favore della legalita' e della nonviolenza, la considero una candidata ideale alla Presidenza della Regione Sicilia, che necessita di forti esempi morali e politici. 29. BRUNETTO SALVARANI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Brunetto Salvarani (per contatti: brunetto at carpinet.biz) per questo intervento] La Sicilia e' una grande regione, con una storia straordinaria alle spalle e, potenzialmente, un futuro altrettanto importante di terra-ponte fra le culture, le genti, le religioni: anche per questo, credo, si merita una donna coraggiosa e coerente come Rita Borsellino quale presidente. 30. MARIA SCHIAVO: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Maria Schiavo (per contatti: maria.schiavo at libero.it) per questo intervento] Sono con Rita Borsellino nella lotta contro la mafia e mi auguro che sia eletta. 31. AMEDEO TOSI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Amedeo Tosi (per contatti: newsletter at grillonews.it) per questo intervento] "Nato nella terra dei vespri e degli aranci, tra Cinisi e Palermo parlava alla sua radio, negli occhi si leggeva la voglia di cambiare, la voglia di giustizia che lo porto' a lottare, aveva un cognome ingombrante e rispettato, di certo in quell'ambiente da lui poco onorato, si sa dove si nasce ma non come si muore e non se un'ideale ti portera' dolore": sono le parole di una canzone dei Modena City Ramblers, "I cento passi", che fa memoria di Giuseppe Impastato - "Peppino" nella sua Sicilia - assassinato nella notte tra l'8 e il 9 maggio del 1978, nel corso della campagna elettorale, con una carica di tritolo posta sotto il corpo adagiato sui binari della ferrovia. Parole che richiamano alla memoria i tanti volti di coloro che - ieri - si sono battuti, sacrificati, per spezzare la rete di relazioni autoritarie trasformate in interesse economico: la mafia. Parole che fanno da "colonna sonora" alla campagna elettorale regionale che - oggi - Rita Borsellino sta conducendo nell'isola per gli stessi ideali e obiettivi di ieri. Anch'io sostengo Rita e la sua voglia di dar forza ai piccoli gesti quotidiani, agli "1, 2, 3, 4, 5, 10, 100 passi!", che si ribellano agli amici-degli-amici, alle bustarelle e ai pizzi, all'emarginazione e alla disoccupazione, agli attentati e alle collusioni del potere. Sostengo Rita Borsellino Presidente perche' non voglio che i circoli di potere ed i "culi bagnati" - come li chiamano in Sicilia - restino al loro posto. Perche' con Rita Borsellino Presidente educazione alla legalita', cultura di giustizia e solidarieta', acquisizione della consapevolezza dei propri diritti sono obiettivi che si fondono e portano a far crescere, lievitare, quella coscienza critica e quella responsabilita' che Rita testimonia concretamente da tanti anni, con il suo impegno nella societa' civile. 32. RICCARDO TROISI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Riccardo Troisi (per contatti: riccardotroisi at tin.it) per questo intervento] Ho incontrato Rita Borsellino qualche anno fa, in un dibattito a Roma alla Casa della pace, per festeggiare i dieci anni di Libera. Si parlava di strategia del movimento per costruire la pace nella nostra societa'. Mi ha colpito la sua semplice e lucida lettura di quello che stava avvenendo in Italia e l'enfasi che dava alla necessita' di cambiamento sociale a partire dal basso, dagli emarginati, dagli esclusi insomma a partire dalle vittime prodotte nei diversi contesti sociali dalla mafia e oltre. La lotta contro la mafia e' per lei una lotta della societa' tutta, ognuno nel suo ruolo e' parte di trasformazione sociale... ed in questo pensiero espresso con pacatezza ma con la forza della nonviolenza ho sentito questa persona molto vicina alle cose in cui credo, ossia che l'azione politica e' compito di tutti con un impegno quotidiano attraverso pratiche e comportamenti coerenti al cambiamento che si vuole realizzare. Ora mi auguro che la candidatura alla presidenza della Regione Sicilia sia sostenuta da moltissimi siciliani perche' significherebbe davvero che le persone di quella terra sono ormai pronte a recepire un segnale di speranza e di autopromozione e cambiamento radicale che la Sicilia merita da tempo. Credo che Rita rappresenta questo segnale e sapra' incarnarlo facendo memoria del suo percorso personale, irrompendo in questa politica "oscura ed ingessata" delle istituzioni con un raggio di luce, che dovra' essere continuamente sostenuto dalle gente di Sicilia e da tutti noi. 33. MARCELLO VIGLI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Marcello Vigli (per contatti: marcvigl at tin.it) per questo intervento] Ci sono tre buoni motivi per cui le elezioni per l'assemblea regionale siciliana devono essere al centro dell'attenzione dei cittadini e in particolare dei cristiani in questa ultima settimana di campagna elettorale. Senza ovviamente sottovalutare i tanti altri, tra i quali non guasta rilevare il "valore aggiunto" della presenza del 50% di donne nella sua lista messo in evidenza nell'ultimo numero del "Paese delle donne", la vittoria di Rita Borsellino assume un grande valore simbolico. Se anche i simboli servono a creare l'immaginario collettivo il suo avvento al governo della Sicilia sara' un grosso contributo alla formazione della coscienza democratica e non solo in Sicilia. Significa in primo luogo una vittoria della legalita' istituzionale. La mafia non e' solo "criminalita' organizzata", come spesso si minimizza; costituisce un vero e proprio contropotere nei confronti delle istituzioni. Senza favoleggiare di "grandi vecchi" o di "terzo livello" tutte le mafie sono da annoverarsi tra quei poteri occulti, dai "servizi deviati" alla P2, la cui esistenza ha condizionato e condiziona pesantemente la vita democratica nel nostro paese. Rappresenta anche un segnale, insieme alla "rivolta" di Locri", per il ritorno alla legalita' quotidiana in quelle regioni nelle quali la societa' civile e la vita economica sono violentate dall'esosa tassa del pizzo, dal controllo dell'acqua, dall'inquinamento degli appalti, dagli intrallazzi nella riscossione delle imposte, per non parlare della corruzione dei giovani con l'offerta di una via alternativa alla ricchezza. Segnerebbe infine un forte impulso alla svolta nell'atteggiamento della Chiesa nei confronti della mafia. Molta strada e' stata fatta, molta ne resta da fare, dai tempi in cui il cardinale Ruffini arcivescovo di Palermo negava l'esistenza della mafia denunciando come denigratori della Sicilia coloro che ne parlavano. Il suo successore cardinale Pappalardo giungeva, gia' ad accusare il governo centrale di lasciar sola la Sicilia nella lotta contro la mafia, anche se avrebbe fatto meglio ad aggiungere l'elenco dei nomi e cognomi di coloro che a Roma avevano osteggiato il generale Dalla Chiesa alla retorica evocazione di Sagunto occupata. Mentre sopportava che a Monreale ci fosse un arcivescovo notoriamente in odore di connivenza con la mafia, lasciava solo don Puglisi alla merce' dei mafiosi della sua parrocchia. La sua morte contribuisce a riscattare la vergogna dell'inerzia della Chiesa iscrivendo il nome di un prete nel martirologio dei tanti "servitori dello Stato" e dei non pochi Peppino Impastato e Libero Grassi espressi dalla "societa' civile". Ormai l'incanto e' rotto anche dopo l'intervento di Giovanni Paolo II sulla piana di Agrigento. A riscattare, pero', definitivamente decenni di silenziosa complicita' sono scesi in campo i tanti cristiani non solo desiderosi di conquistare qualche poltrona in piu', come ai tempi della vecchia Dc e magari della stessa primavera di Orlando, ma impegnati ad aprire una via alternativa alla subalternita' alla logica mafiosa associandosi all'intelligente e costante azione di don Ciotti, e a rilanciare la scomunica di mons. Bregantini comminata dalla cattedrale di Locri per "risvegliare, come lui ha scritto, le nostre coscienze, perche' mai si lascino abituare al male, ma sempre possano attivare le necessarie forme di reazione". Questa svolta dovrebbe essere sostenuta da tutta la chiesa italiana. Certo se solo una minima parte dello scandalo del perbenismo cattolico e degli anatemi curiali contro il preteso uso improprio delle sacre scritture nel "Codice da Vinci" fosse esploso contro l'uso blasfemo della bibbia da parte di Provenzano o contro le messe sacrileghe celebrate da frati compiacenti nei covi mafiosi, anche il clamore levato contro quello che e' solo un romanzo e un film sarebbe apparso meno folkloristico e ridicolo. 34. FRANCESCO VIGNARCA: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Francesco Vignarca (per contatti: segreteria at disarmo.org) per questo intervento] La candidatura di Rita Borsellino e' un segnale importante per tutti quelli che credono in una rinascita dell'azione contro la mafia e contro tutte le criminalita'. Il suo forte impegno con Libera (organismo che e' anche membro della Rete Italiana per il Disarmo) testimonia la volonta' di costruire una societa' in cui siano base legalita' e solidarieta', non invece prevaricazione e sfruttamento delle persone per arricchimento (in particolare con i traffici di armi, droghe e persone). Cogliamo questi petali di speranza. Francesco Vignarca, Segreteria Rete Italiana per il Disarmo 35. ET COETERA Rita Borsellino, sorella del magistrato Paolo Borsellino assassinato dalla mafia, e' da molti anni insieme a don Luigi Ciotti la principale animatrice dell'associazione "Libera", la principale rete dei movimenti della societa' civile impegnati contro la mafia. Per coordinare e diffondere le informazioni sulla campagna a sostegno della candidatura di Rita Borsellino a presidente della Regione Sicilia e' attivo il sito: www.ritapresidente.it * Dal sito della Wikipedia (http://it.wikipedia.org) riprendiamo la seguente piu' ampia notizia biobibliografica: "Rita Borsellino (Palermo, 2 giugno 1945) e' una cittadina siciliana nota per il suo impegno in campo politico e sociale. Sorella del magistrato Paolo Borsellino, nel 1967 si laureo' in farmacia all'Universita' degli Studi di Palermo, esercitando la professione di farmacista nel capoluogo siciliano per vari anni. E' divenuta, in seguito all'assassinio del fratello, testimone della lotta alle criminalita' organizzate. Nel 1995 divenne vicepresidente di Libera, associazione antimafia fondata da don Luigi Ciotti, di cui e' stata nominata presidentessa onoraria nel 2005. Con Libera ha contribuito in maniera determinante allíapprovazione delle legge 109/96 sull'uso sociale dei beni immobili confiscati alle mafie e sostiene attivamente il progetto Libera Terra. Dal 1992 e' impegnata attivamente nella societa' civile nel campo dell'educazione alla legalita' democratica, nel diffondere una cultura di giustizia e solidarieta', non solo per tener vivo il ricordo del fratello e di tutte le vittime della mafia, ma soprattutto perche' in particolare le nuove generazioni attraverso la conoscenza dei fatti acquistino consapevolezza dei propri diritti, del valore della legalita' e della democrazia, una coscienza critica e responsabile che, una volta adulte, consenta loro di fare scelte giuste e coerenti per il bene loro e della collettivita' nella quale sono chiamate a vivere. Dal 1994 assieme all'Arci Sicilia e in seguito con la collaborazione di Libera contribuisce all'ideazione e alla crescita dell'iniziativa della Carovana Antimafie, un'esperienza ormai di carattere internazionale che mira a "portare per tutte le strade" l'esperienza di un'antimafia propositiva che vuole incidere positivamente sulla realta' economica, sociale, amministrativa dei luoghi che attraversa stringendo intrecci solidali ed etici tra i cittadini, le istituzioni e le diverse realta' della societa' civile organizzata presenti sui territori. Dal 1998 e' presidentessa della 'Associazione Piera Cutino - guarire dalla talassemia', associazione senza scopo di lucro che promuove la ricerca medica contro la talassemia. Numerose sono state le sue iniziative contro le attivita' mafiose ed in favore dell'emancipazione delle donne. Tra le sue opere, impregnate proprio di questi temi, si ricordano Nonostante Donna. Storie civili al femminile (1996); La fatica della legalita' (1999); I ragazzi di Paolo. Parole di resistenza civile (2002); Fare memoria. Per non dimenticare e per capire (2003); Rita Borsellino - Il sorriso di Paolo (2005). Alla fine del 2005 si e' intensificato il suo impegno politico accettando la proposta, veicolata dalla coalizione di centrosinistra, di candidarsi alla presidenza della Regione Sicilia nelle amministrative della primavera 2006. La sua candidatura e' stata sancita dallo svolgimento di elezioni primarie (il 4 dicembre), nelle qualiha ottenuto il 66,9% dei consensi... E' sposata dal 1969 e ha tre figli". * Tre siti particolarmente utili: - Rita Borsellino Presidente: www.ritapresidente.it - Comitati per Rita Borsellino Presidente: www.comitatixrita.it - Rita-express: www.ritaexpress.it ============================== VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA ============================== Supplemento settimanale del martedi' de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 23 del 23 maggio 2006 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica alla pagina web: http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/maillist.html L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e': nbawac at tin.it
- Prev by Date: La nonviolenza e' in cammino. 1304
- Next by Date: La nonviolenza e' in cammino. 1305
- Previous by thread: La nonviolenza e' in cammino. 1304
- Next by thread: La nonviolenza e' in cammino. 1305
- Indice: