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La nonviolenza contro la mafia. 2
- Subject: La nonviolenza contro la mafia. 2
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Mon, 22 May 2006 11:29:41 +0200
============================== LA NONVIOLENZA CONTRO LA MAFIA ============================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Numero 2 del 22 maggio 2006 In questo numero: 1. Lidia Menapace: Con Rita Borsellino 2. Valeria Ando': Con Rita Borsellino 3. Luciano Benini: Con Rita Borsellino 4. Anna Bravo: Con Rita Borsellino 5. Giancarla Codrignani: Con Rita Borsellino 6. Francesco Comina: Con Rita Borsellino 7. Federica Curzi: Con Rita Borsellino 8. Giuliano Falco: Con Rita Borsellino 9. Gaetano Farinelli: Con Rita Borsellino 10. Vito La Fata: Con Rita Borsellino 11. Monica Lanfranco: Con Rita Borsellino 12. Raffaele Mantegazza: Con Rita Borsellino 13. Wanda Montanelli: Con Rita Borsellino 14. Nadia Neri: Con Rita Borsellino 15. Rosangela Pesenti: Con Rita Borsellino 16. Enzo Piffer e Anna Stecca: Con Rita Borsellino 17. Anna Maria Piussi: Con Rita Borsellino 18. Carlo Ruta: Con Rita Borsellino 19. Bruno Segre: Con Rita Borsellino 20. Clara Sereni: Con Rita Borsellino 21. Emanuele Villa: Con Rita Borsellino 22. Un profilo di Rita Borsellino 1. LIDIA MENAPACE: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Lidia Menapace (per contatti: lidiamenapace at aliceposta.it) per questo intervento. Lidia Menapace e' nata a Novara nel 1924, partecipa alla Resistenza, e' poi impegnata nel movimento cattolico, pubblica amministratrice, docente universitaria, fondatrice del "Manifesto"; e' tra le voci piu' alte e significative della cultura delle donne, dei movimenti della societa' civile, della nonviolenza in cammino. Nelle elezioni politiche del 9-10 aprile 2006 e' stata eletta senatrice. La maggior parte degli scritti e degli interventi di Lidia Menapace e' dispersa in quotidiani e riviste, atti di convegni, volumi di autori vari; tra i suoi libri cfr. Il futurismo. Ideologia e linguaggio, Celuc, Milano 1968; L'ermetismo. Ideologia e linguaggio, Celuc, Milano 1968; (a cura di), Per un movimento politico di liberazione della donna, Bertani, Verona 1973; La Democrazia Cristiana, Mazzotta, Milano 1974; Economia politica della differenza sessuale, Felina, Roma 1987; (a cura di, ed in collaborazione con Chiara Ingrao), Ne' indifesa ne' in divisa, Sinistra indipendente, Roma 1988; Il papa chiede perdono: le donne glielo accorderanno?, Il dito e la luna, Milano 2000; Resiste', Il dito e la luna, Milano 2001; (con Fausto Bertinotti e Marco Revelli), Nonviolenza, Fazi, Roma 2004] Mi capito' di incontrare Rita anni fa, quando - dopo l'uccisione del fratello - aveva cominciato a girare per convegni dedicati alla giustizia, alla pace, a un vivere ordinato: a Bolzano venne per una iniziativa della Fondazione "Alex Langer". Mi fece molta impressione per la calma, la dolcezza, il decoro, la semplicita'. E' una persona che non si dimentica forse proprio perche' non fa nulla di minimamente ostentato, nulla per farsi notare, nulla di gridato. Tuttavia si capisce la sua forza d'animo, il suo profondo sentimento della giustizia, la considerazione della dignita' delle persone. Pensai che era una donna alla quale sarebbe stato giusto chiedere qualcosa, gia' dava tanto, ma mi sembrava che sarebbe stato meglio che il tanto che dava fosse finalizzato a costruire qualcosa di stabile. Probabilmente era la mia caratteristica piemontese e sudtirolese di scegliere per un fine raggiungibile, di avere una organizzazione. In lei coglievo una piu' matura sapienza meridionale, un rapporto col tempo meno in tensione. Mi colpi' molto e seguii da lontano la sua vicenda: adesso dopo la sua candidatura alla presidenza della regione Sicilia faccio il tifo per lei, penso che la sua terra ha davvero bisogno della sua tranquilla forza, della sua sagacia e anche astuzia candida. E ne abbiamo bisogno tutti e tutte: nel nostro paese si desidera infine respirare aria buona. Che riesca e' una cosa possibile e insieme straordinaria: speriamo che ce la faccia, sarebbe un segno di grande portata, di grande importanza e speranza; avrebbe un raggio di influenza ben oltre l'isola, darebbe un segnale di possibilita': davvero un altro mondo e' possibile, come e' possibile un'altra Sicilia. 2. VALERIA ANDO': CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Valeria Ando' (per contatti: andov at tele2.it) per questo intervento. Valeria Ando', docente di Cultura greca all'Universita' di Palermo, e' tra le promotrici ed animatrici presso quell'ateneo di un gruppo di riflessione e di pratica di nonviolenza di genere; direttrice del Cisap (Centro interdipartimentale di ricerche sulle forme di produzione e di trasmissione del sapere nelle societa' antiche e moderne), tutor del laboratorio su "Pensiero femminile e nonviolenza di genere", autrice di molti saggi, ha tra l'altro curato l'edizione di Ippocrate, Natura della donna, Rizzoli, Milano 2000. Opere di Valeria Ando': (a cura di), Saperi bocciati. Riforma dell'istruzione, discipline e senso degli studi, Carocci, Roma 2002; con Andrea Cozzo (a cura di), Pensare all'antica. A chi servono i filosofi?, Carocci, Roma 2002; L'ape che tesse. Saperi femminili nella Grecia antica, Carocci, Roma 2005] Un'altra Sicilia prefigura la candidatura di Rita Borsellino alla Presidenza della Regione Siciliana. Una Sicilia capace finalmente di esprimere tutte le sue potenzialita', ricca com'e' di talenti, di risorse, di laboriosita' onesta. Potenzialita' soffocate nei molti anni in cui il sistema criminale mafioso ha dominato, inquinando l'attivita' economica, le dinamiche politiche, la normalita' quotidiana. Lei, Rita, di questo sistema e' stata vittima: il fratello Paolo, giudice impegnato in prima linea contro la mafia, e' stato barbaramente assassinato nella strage del 1992, due mesi dopo il giudice Falcone. Questo dolore familiare, questo lutto privato ha costituito per Rita Borsellino l'elemento che ha dato inizio alla sua azione politica: come altre donne della storia (penso alle Madres di Plaza de Mayo), Rita ha trasformato il suo dolore personale in asse portante del suo impegno pubblico. Da quel momento infatti e' stata costantemente presente in tutti i luoghi in cui la sua esperienza poteva rendere manifesta la necessita' di una lotta sociale e politica, e nella sua azione ha introdotto uno stile nuovo, fatto di scambi autentici, di incontri reali. Il suo impegno ha privilegiato l'ambito scolastico, nella consapevolezza del ruolo centrale dell'educazione nella costruzione di una societa' libera dalla mafia: ha incontrato in questi anni centinaia di studenti, portando la sua testimonianza, le sue parole pacate ma al contempo piene di fermezza e di forza. Questa e' infatti la caratteristica di Rita: il suo linguaggio, semplice e diretto, del tutto libero dagli slogan della politica, un linguaggio capace di nominare le cose e i problemi, e per cio' stesso di parlare al cuore, grazie anche al bel sorriso che accompagna le sue parole, allo sguardo trasparente dei suoi occhi chiari. Questo stile nuovo Rita ha espresso in questi mesi di campagna elettorale, gestita in modo esemplare: dopo avere superato le primarie come candidata per il centrosinistra, ha costruito il suo programma nei "cantieri", cioe' ampi contenitori tematici, gestiti "dal basso", con la partecipazione di tutti i soggetti interessati, e aperti al pubblico. Sicche' i grossi temi della politica, quali il lavoro, la sanita', la scuola, sono stati affrontati e dibattuti per mesi, fino ad arrivare alla definizione di una progettualita' di interventi e di un programma di governo. Non e' mancato, tra i "cantieri", un interesse specifico al tema della pace e della nonviolenza, tanto piu' importante in una terra come la Sicilia, punto di incrocio del Mediterraneo, potenziale fucina di dialogo interculturale e laboratorio per la nonviolenza, e invece ancora sede di una base militare, di incivili Centri di permanenza temporanea, oltre che di oppressione mafiosa. Questi mesi hanno dato a noi siciliani che vogliamo cambiare una grande speranza: che con Rita Borsellino Presidente la politica possa riacquistare il suo senso piu' vero e autentico di partecipazione alla vita comunitaria, nel senso che tra noi cittadini e lei che ci governera' non ci sara' piu' frattura ma comune modo di intendere il "potere" come "potere e volere fare". Da qui, giorno dopo giorno, costruire tutti insieme, ciascuno nel posto che occupa e nel quale puo' agire, "un'altra Sicilia", secondo la formula che sintetizza efficacemente la candidatura di Rita. 3. LUCIANO BENINI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Luciano Benini (per contatti: luciano.benini at tin.it) per questo intervento. Luciano Benini, gia' presidente del Movimento Internazionale della Riconciliazione (Mir-Ifor), da sempre impegnato in molte attivita' e iniziative di pace e di solidarieta', e' una delle persone piu' prestigiose dei movimenti nonviolenti in Italia] "Dobbiamo abituarci a convivere con la mafia": a questa terribile ed infame affermazione occorre reagire con forza, dicendo che e' possibile scalzare il potere mafioso se a tutti i livelli, governanti, cittadini, forze sociali, chiese, si sapra' sostituire il potere dei violenti con una gestione della cosa pubblica serena e condivisa. Cosi' come Gandhi diceva che nessun popolo puo' essere a lungo dominato con le armi se e' capace di reagire con la forza della nonviolenza, cosi' dobbiamo dire della Sicilia e della mafia. Con Rita Borsellino questa rivoluzione nonviolenta e' possibile. 4. ANNA BRAVO: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Anna Bravo (per contatti: anna.bravo at iol.it) per questo intervento. Anna Bravo, storica e docente universitaria, vive e lavora a Torino, dove ha insegnato Storia sociale. Si occupa di storia delle donne, di deportazione e genocidio, resistenza armata e resistenza civile, cultura dei gruppi non omogenei, storia orale; su questi temi ha anche partecipato a convegni nazionali e internazionali. Ha fatto parte del comitato scientifico che ha diretto la raccolta delle storie di vita promossa dall'Aned (Associazione nazionale ex-deportati) del Piemonte; fa parte della Societa' italiana delle storiche, e dei comitati scientifici dell'Istituto storico della Resistenza in Piemonte, della Fondazione Alexander Langer e di altre istituzioni culturali. Opere di Anna Bravo: (con Daniele Jalla), La vita offesa, Angeli, Milano 1986; Donne e uomini nelle guerre mondiali, Laterza, Roma-Bari 1991; (con Daniele Jalla), Una misura onesta. Gli scritti di memoria della deportazione dall'Italia, Angeli, Milano 1994; (con Anna Maria Bruzzone), In guerra senza armi. Storie di donne 1940-1945, Laterza, Roma-Bari 1995, 2000; (con Lucetta Scaraffia), Donne del novecento, Liberal Libri, 1999; (con Anna Foa e Lucetta Scaraffia), I fili della memoria. Uomini e donne nella storia, Laterza, Roma-Bari 2000; (con Margherita Pelaja, Alessandra Pescarolo, Lucetta Scaraffia), Storia sociale delle donne nell'Italia contemporanea, Laterza, Roma-Bari 2001; Il fotoromanzo, Il Mulino, Bologna 2003] Cara Rita Borsellino, le auguro di tutto cuore il miglior successo alle prossime elezioni siciliane. Le auguro un'esperienza politica che apra piu' spazi di quella nazionale per un confronto di idee davvero libero da ipoteche di qualsiasi natura, per il cambiamento delle persone, per il riconoscimento di risorse poco visibili, per la tutela delle cose piccole e fragili. Le auguro di non dover subire troppa inimicizia dagli avversari, e di poter mantenere e costruire relazioni fiduciose e affettuose con i suoi affini, di poter agire ed esistere in autonomia anziche' essere costretta a "resistere" (spero di non essere fraintesa) a situazioni e iniziative altrui. Infine, immaginando quanta fatica le sia costata la campagna elettorale, le auguro anche di trovare un po' di tempo per il riposo e lo svago. Con fiducia e speranza, Anna Bravo 5. GIANCARLA CODRIGNANI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Giancarla Codrignani (per contatti: giancodri at libero.it) per questo intervento. Giancarla Codrignani, presidente della Loc (Lega degli obiettori di coscienza al servizio militare), gia' parlamentare, saggista, impegnata nei movimenti di liberazione, di solidarieta' e per la pace, e' tra le figure piu' rappresentative della cultura e dell'impegno per la pace e la nonviolenza. Tra le opere di Giancarla Codrignani: L'odissea intorno ai telai, Thema, Bologna 1989; Amerindiana, Terra Nuova, Roma 1992; Ecuba e le altre, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di Fiesole (Fi) 1994; L'amore ordinato, Edizioni Com nuovi tempi, Roma 2005] Rita Borsellino signifca tante cose, ad avviso di chi la conosce e la stima anche personalmente. ma occorre parlare prima di Palermo e della Sicilia. Le cose da dire sono tante: la mafia, certo, e la sua invadenza nei meandri degli interessi forti che non sono rimasti localizzati - come molti credono - nel sud del paese. La mafia, anzi le mafie hanno centri di potere in quel nord che si sente superiore e che dovrebbe pensare bene alla propria vulnerabilita' dopo il fango di "mani pulite" e, oggi, il calcio di "piedi puliti". Ma al primo posto c'e' il costume, perche' la corruzione, il cedimento alle intimidazioni, l'indifferenza che porta a ritenere che tutti sono uguali, che la ragione e' del piu' forte, stanno crescendo ovunque, anche tra i giovani, per l'indifferenza con cui gli adulti trattano gli ideali, per la passivita' indotta dal verticismo delle scelte politiche, per la violenza che trabocca nella vita dalle playstations e dai realities televisivi, per non parlare del malcostume comportamentale della sedicente "casa delle liberta'" che insegna l'insolenza, l'insulto e la volgarita' come normali modi di relazionarsi. Tra il piduista Berlusconi e la contiguita' ad ambienti e vicende segnate da mafiosita' (confermata dai processi) di Toto' "vasa-vasa" c'e' un filo conduttore che non contrappone nord a sud, destra a sinista, ma conferma l'intento di legittimare l'illegalita'. E' questa la premessa per parlare di Rita Borsellino ed appoggiare la sua candidatura. Continuino in questa settimana - ma anche dopo - ad andare a Palermo i politici autorevoli, vadano i giovani con i treni a dare una mano morale ai palermitani, aiuti la stampa a fare capire che non si puo' essere sudditi - e complici - del malaffare. E tu, Rita, continua con la tua presenza pulita a fare campagna: abbi cura di te e preparati alla grandi fatiche del governo. Conquistare Palermo all'alternativa serve al paese intero. Ricordiamocene perche' continuare a dare una mano a Palermo e' una campagna nonviolenta che aiuta tutti. 6. FRANCESCO COMINA: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Francesco Comina (per contatti: f.comina at ladige.it) per questo intervento. Francesco Comina, giornalista e saggista, amico della nonviolenza, impegnato nel movimento di Pax Christi, coordinatore del Centro per la pace del Comune di Bolzano, e' stato nel 2005 uno dei principali punti di riferimento in Italia della campagna di sostegno al si' al referendum brasiliano per proibire il commercio delle armi; nato a Bolzano nel 1967, laureato in filosofia con una tesi su Raimon (Raimundo) Panikkar, giornalista professionista e redattore del quotidiano "L'Adige", collabora con i periodici "Mosaico di pace", "Segno nel mondo", "Il Margine" e "Notiziario della Rete Radie' Resch" dove cura la rubrica "Nonviolenza attiva". Opere di Francesco Comina: (con Pedro Casaldaliga, Marcelo Barros e Alex Zanotelli), Giubileo purificato, Emi, Bologna 1999; Non giuro a Hitler, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (Milano) 2000; (con M. Lintner e C. Finka), Luis Lintner: Mystiker, Kaempfer, Maertyrer, Bolzano 2004, traduzione italiana: Due mondi una vita, Bologna 2004; (con Marcelo Barros), Il sapore della liberta', La meridiana, Molfetta (Bari) 2005; (con Arturo Paoli), Qui la meta e' partire, La meridiana, Molfetta (Bari) 2005; Il monaco che amava il jazz, Il margine, Trento 2006; ha contribuito anche al volume di AA. VV., Le periferie della memoria, Anppia - Movimento Nonviolento, Torino-Verona] Cari amici, unisco anche la mia voce al coro che auspica l'elezione di Rita Borsellino alla presidenza della Regione Sicilia. Ora che la politica si e' rimessa in moto, ora che una brezza fresca ha iniziato a spirare nel nostro Paese, ora che la democrazia sta lentamente ripulendosi dalle incrostazioni del passato, ora e' piu' facile avere fiducia che il sorriso di Rita possa far palpitare il cuore della Sicilia. Non solo il ricordo di Paolo martirizzato, non solo l'angoscia per l'uccisione di Giovanni Falcone, e delle donne e degli uomini uccisi con loro; non solo le lacrime di Caponnetto... Non solo la vittoria di Rita riporterebbe in superficie quella straordinaria passione per la legalita' e la giustizia, ma la sua elezione darebbe un segnale forte a tutta l'Italia, all'Europa e al mondo che una transizione alla pace, alla verita', alla solidarieta' si e' innescata nel nostro Paese. Renderebbe piu' profumata la primavera siciliana, il desiderio di tanti giovani, di tante donne, di tante famiglie di poter vivere senza dover rendere conto a nessuno, senza dover subire vessazioni, imposizioni, senza dover sottostare alla legge del terrore. E' il momento opportuno per prendere il volo. Una donna puo' sciogliere i legacci e muovere l'isola accorciando le distanza fra sud e nord. Rita non e' sola. Ha dietro di se' il popolo della pace, i movimenti di solidarieta' internazionale, il movimento delle donne. E questa brezza che soffia leggera come la speranza. Come disse Tonino Bello: "In piedi, costruttori di pace!" 7. FEDERICA CURZI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Federica Curzi (per contatti: federica_curzi at libero.it) per questo intervento. Federica Curzi, nata a Jesi (Ancona), si e' laureata in filosofia nel 2002 presso l'universita' di Macerata ove attualmente svolge un dottorato di ricerca; alla sua tesi e' stato attribuito il premio dell'Associazione nazionale Amici di Aldo Capitini; collabora alla rivista on line www.peacereporter.net Opere di Federica Curzi: Vivere la nonviolenza. La filosofia di Aldo Capitini, Cittadella, Assisi 2004. Scritti su Federica Curzi: cfr. l'ampio saggio dedicato al suo libro da Enrico Peyretti ne "La domenica della nonviolenza" n. 23] C'e' un valore importantissimo per una cultura della nonviolenza, per una cultura intesa come coltivazione del bene in senso lato: quello della fraternita' e della sororita'. In nome di questi agiscono in gran parte del mondo tutti quanti decidono di giocare la propria vita per la difesa della dignita' umana, dei nostri fratelli e sorelle che ne subiscono violazioni e misconoscimenti. In nome di questi agisco anch'io quando vedo con i miei occhi il dolore in quelli dell'altro, di mio fratello e di mia sorella. L'energia per la lotta alle mafie si trova in quel punto in cui il dolore e l'indignazione si incontrano, in quel punto in cui l'ingiustizia incontra la forza e il desiderio di non darle l'ultima parola. Questo - con tutto quello che ne consegue - rappresenta Rita Borsellino per la sua regione e per la societa' civile che in Italia rivendica quei valori di sororita' e fraternita' con ogni vittima. La sua vita politica, inoltre, dona forza e potere a quella societa' che dal basso tesse modelli di vita legale e giusta, modelli di apertura e partecipazione che accendono un faro sulle contraddizioni e sui metodi per sanarle. Di questo la Sicilia ha bisogno. Percio' appoggio questa candidatura e sposo la campagna per moltiplicare i suoi voti, chiedendolo proprio oggi, giorno di Santa Rita, donna moglie e madre che per la pace e contro la morte vissuta sui suoi figli ha trovato la forza di sanare, in se' e nella sua terra, ogni violenza. 8. GIULIANO FALCO: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Giuliano Falco (per contatti: giulianofalco at libero.it) per questo intervento. Giuliano Falco, nato nel 1958, impegnato per i dritti, la solidarieta', la convivenza, la pace, e' insegnante di sostegno per scelta e promuove iniziative volte a migliorare l'inserimento e l'integrazione delle persone diversamente abili e degli alunni stranieri; opera altresi' nell'ambito dell'intercultura, favorendo processi di convivenza con le comunita' straniere nella zona di Albenga dove vive e lavora; ha fondato e dirigo un centro a questi fini; cultore di archeologia, ha realizzato un percorso per non vedenti all'interno del Civico Museo Storico Archeologico di Savona; collabora con diversi siti e fa parte della redazione del Didaweb (www.didaweb.net), un portale che lavora per una "scuola come territorio di incontro tra le culture, per la condivisione dei diritti e la valorizzazione delle differenze"] Potrebbe essere una gran bella cosa, tra un'elezione vinta per un pelo e un referendum (quello contro la devolution) che deve essere vinto a tutti i costi, per sconfiggere il berlusconismo, il leghismo e per dare una scossa a tutta la societa' civile. Ovviamente non conosco Rita, ma da quello che ho letto di lei mi sembra la persona giusta. Non so se vinceremo questa "battaglia'": ma quello che conta e' dimostrare che c'e' sempre (e sempre ci sara') chi si oppone alla logica mafiosa, alla logica della violenza, in tutte le sue manifestazioni. Io scrivo dalla Liguria, ma nessun luogo e' lontano: se Rita vincesse in Sicilia, anche qui si respirerebbe meglio. Naturalmente temo che non essendo una persona dell'"apparato", del mondo degli affari, degli intrighi politici economici eccetera, il risultato sia assai incerto. Ma ho anche fiducia nell'intelligenza di chi andra a votare: magari qualche volta i sogni si avverano... Mi dispiace molto per i nipoti di Rita, ma spero, per i siciliani e per noi tutti, che debbano aspettare ancora qualche anno... anche per il loro bene. 9. GAETANO FARINELLI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Gaetano Farinelli (per contatti: farinelli at macondo.it) per questo intervento. Gaetano Farinelli, prete operaio, educatore, e' uno dei principali animatori dell'esperienza di "Macondo", associazione per l'incontro e la comunicazione tra i popoli (per contatti: via Romanelle 123, 36020 Pove del Grappa (Vi), tel. 0424808407, e-mail: posta at macondo.it, sito: www.macondo.it). Tra le opere di Gaetano Farinelli: Attraversare il deserto, Macondo Libri - Citta' Aperta, Troina (En) - Pove del Grappa (Vi) 2001] 1992. Giovanni Falcone, poi Paolo Borsellino, sono morti per la giustizia, per la loro terra e per la difesa dei deboli, nomi che non si possono dimenticare, anche se altri avvenimenti luttuosi si sono susseguiti, anche se voci e azioni hanno tentato di soffocare la loro memoria, appoggiando comportamenti mafiosi o ricostruendo le fila del malaffare. Rita Borsellino non ha il solo compito di tener viva la memoria del fratello e di quanti come lui sono caduti perche' sia rispettata la legge e sia tutelato la vita dei cittadini, ma di riprendere e continuare un cammino di giustizia e di solidarieta' sociale che parte dalla Sicilia, e che tutti coinvolge; non si da' giustizia per uno solo o per un solo territorio; come non si da' pace o tregua per un solo uomo o un solo territorio, ma tutti insieme possiamo costruire la pace e la giustizia. Per questo tutti siamo coinvolti nella stessa opera di Rita Borsellino. Per questo anche io sto con Rita perche' lei non e' solo simbolo di resistenza alla barbarie, alla mafia, ma e' pure una donna di speranza, che crede nel suo popolo, combatte la giusta battaglia assieme al suo popolo e richiama i giusti sentimenti di quanti amano la pace e la giustizia, cittadini comuni e cittadini delle istituzioni. 10. VITO LA FATA: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Vito La Fata (per contatti: vitofata at inwind.it) per questo intervento. Vito La Fata, animatore di iniziative nonviolente in Sicilia ed in attivita' di cooperazione e solidarieta' internazionale, e' uno dei continuatori dell'opera dell'indimenticabile Danilo Dolci; e' impegnato nel Cesie (Centro Studi ed Iniziative Europeo, sito: www.cesie.it)] Penso che sia molto importante che ciascuno di noi si impegni affinche' Rita possa essere conosciuta, ma anche affinche' chi vota Cuffaro possa vergognarsi. E' chiaro ormai a tutti chi e' Cuffaro e cosa ha fatto in questi cinque anni di malgoverno. La scelta del 28 maggio non e' solo la scelta tra due candidati di schieramenti contrapposti, si tratta di scegliere se restare nella precarieta', nella non legalita', nel sottosviluppo, oppure provare un'altra storia, un'altra prospettiva. Rita e' il cambiamento assoluto, Cuffaro rappresenta invece continuare con i favoritismi, con l'alimentare il bisogno sociale, anzi farlo crescere per poi continuare con l'elargizione sotto forma di benefici personali di quelli che dovrebbero essere i diritti di tutti. Occorre legalita', occorre che qualcuno ci riconosca i nostri diritti piu' elementari amministrandoci attraverso la legge. Sono sicuro che chi legge questo notiziario non voterebbe mai Cuffaro, ma non basta parlare di questo tra di noi, per cui usciamo di casa, alziamo la cornetta, contattiamo tutti i nostri colleghi, amici, conoscenti, facciamo vergognare i cuffariani, diciamolo, gridiamolo cos'e' Cuffaro, e sosteniamo Rita Borsellino. 11. MONICA LANFRANCO: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Monica Lanfranco (per contatti: mochena at tn.village.it) per questo intervento. Monica Lanfranco, giornalista professionista, nata a Genova il 19 marzo 1959, vive a Genova; collabora con le testate delle donne "DWpress" e "Il paese delle donne"; ha fondato il trimestrale "Marea"; dirige il semestrale di formazione e cultura "IT - Interpretazioni tendenziose"; dal 1988 al 1994 ha curato l'Agendaottomarzo, libro/agenda che veniva accluso in edicola con il quotidiano "l'Unita'"; collabora con il quotidiano "Liberazione", i mensili "Il Gambero Rosso" e "Cucina e Salute"; e'' socia fondatrice della societa' di formazione Chance. Nel 1988 ha scritto per l'editore PromoA Donne di sport; nel 1994 ha scritto per l'editore Solfanelli Parole per giovani donne - 18 femministe parlano alle ragazze d'oggi, ristampato in due edizioni. Per Solfanelli cura una collana di autrici di fantasy e fantascienza. Ha curato dal 1990 al 1996 l'ufficio stampa per il network europeo di donne "Women in decision making". Nel 1995 ha curato il libro Valvarenna: nonne madri figlie: un matriarcato imperfetto nelle foto di fine secolo (Microarts). Nel 1996 ha scritto con Silvia Neonato, Lotte da orbi: 1970 una rivolta (Erga): si tratta del primo testo di storia sociale e politica scritto anche in braille e disponibile in floppy disk utilizzabile anche dai non vedenti e rintracciabile anche in Internet. Nel 1996 ha scritto Storie di nascita: il segreto della partoriente (La Clessidra). Recentemente ha pubblicato due importanti volumi curati in collaborazione con Maria G. Di Rienzo: Donne disarmanti, Edizioni Intra Moenia, Napoli 2003; Senza velo. Donne nell'islam contro l'integralismo, Edizioni Intra Moenia, Napoli 2005. Cura e conduce corsi di formazione per gruppi di donne strutturati (politici, sindacali, scolastici) sulla storia del movimento delle donne e sulla comunicazione] Ho conosciuto la fecondissima realta' delle donne impegnate nei movimenti per il cambiamento della Sicilia, e in particolare la rete tessuta con pazienza dalle attiviste della rivista "Mezzocielo", nella quale e' impegnata tra le altre la coraggiosa e bellissima Simona Mafai. Questa, come altre, rete di donne sostiene la candidatura di Rita Borsellina, una delle piu' luminose figlie della martoriata terra sicula, e con tutto l'affetto e il vigore del quale sono capace spero nella sua elezione e nel suo lavoro per voltare pagina nell'isola e in Italia, contro ogni mafia e ogni violenza. 12. RAFFAELE MANTEGAZZA: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Raffaele Mantegazza (per contatti: raffaele.mantegazza at unimib.it) per questo intervento. Raffaele Mantegazza, pedagogista, docente all'Universita' di Milano Bicocca; con Andrea Canevaro, Luciano Casali, Fausto Ciuffi, Enzo Collotti, Paolo De Benedetti, Daniele Novara, Liliana Picciotto e Frediano Sessi fa parte del comitato scientifico del Centro Studi "Primo Levi" presso la Fondazione Fossoli. Tra le opere di Raffaele Mantegazza: Teoria critica della formazione. Espropriazione dell'individuo e pedagogia della resistenza, Unicopli, 1995; Filosofia dell'educazione, Bruno Mondadori, 1998; (con Brunetto Salvarani), Le strisce dei lager. La Shoah e i fumetti, Unicopli, 2000; L'odore del fumo. Auschwitz e la pedagogia dell'annientamento, Citta' Aperta, 2001; Pedagogia della resistenza. Tracce utopiche, Citta' Aperta, 2003; Pedagogia della morte. L'esperienza della morte, Citta' Aperta, 2004] Dice... dice che la mafia non ci risulta. Dice... dice che non e' che si puo' legare la mafia a un solo schieramento politico perche' la mafia e' trasversale. Dice... dice che accusare i politici dopo ogni omicidio di mafia e' sciacallaggio. Dice... dice che Falcone e Borsellino... adesso non facciamone degli eroi. Dice... dice che ricordiamoci l'Addaura che l'aveva organizzata lui. Dice... dice che alla fine magari anche Capaci l'ha organizzato lui. Dice... dice che (dopo) la fine magari anche via D'Amelio l'aveva organizzata lui. Dice... dice che dire che la politica non e' presente a Palermo e' sciacallaggio. Dice... dice che la Atria aveva turbe psichiche. Dice... dice che se ne suicidano tanti ogni anno senza che si dia un significato politico. Dice... dice che speculare su un suicidio e' sciacallaggio. Dice... dice che c'erano state delle intercettazioni prima di Capaci ma vuoi stare a dar retta alle intercettazioni. Dice... dice c'erano state delle dichiarazioni di pentiti prima di via d'Amelio ma vuoi stare a dar retta ai pentiti. Dice... dice che dire che si sarebbero potuti salvare e' sciacallaggio. Dice... dice che "concorso esterno" non e' reato. Dice... dice che "concorso esterno" in Sicilia e' quasi normale. Dice... dice che dire "concorso esterno" e' sciacallaggio. Dice... dice che se Orlando non l'hanno ancora ammazzato forse e' perche' e' colluso con la mafia visto che quelli onesti li ammazzano tutti. Dice... dice che allora magari Salvo Lima era onesto. Dice... dice che ci mancherebbe altro che bastasse essere ammazzati per essere onesti. Dice... dice che allora magari Peppino Impastato non era onesto. Dice... dice che andare a vedere se i morti sono onesti o meno e' sciacallaggio. Dice... dice che non c'e' niente da fare, a noi proprio non ci risulta. * Diciamo qualcosa. Diciamo che a noi risulta tutto. E da anni. Diciamo ci risultano quasi piu' sciacalli che mafiosi. Diciamo che vogliamo risulti una Sicilia differente. Diciamo che vogliamo risulti Rita Borsellino presidente della Regione Sicilia. 13. WANDA MONTANELLI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Wanda Montanelli (per contatti: wmontanelli at libero.it) per questo intervento. Wanda Montanelli e' responsabile nazionale del dipartimento delle pari opportunita' e della Consulta delle donne dell'"Italia dei valori"] Anch'io esprimo il mio sostegno a Rita Borsellino presidente. 14. NADIA NERI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Nadia Neri (per contatti: nadianeri at hotmail.com) per questo intervento. Nadia Neri e' una psicoanalista junghiana, membro didatta dell'Associazione Italiana e Internazionale di Psicologia Analitica, vive e lavora a Roma; ha esplorato in articoli e saggi alcuni aspetti della dimensione psichica femminile; ha pubblicato, tra l'altro, numerosi studi su Etty Hillesum (il primo, del 1988, e' tradotto in olandese). Opere di Nadia Neri: Oltre l'Ombra. Donne intorno a Jung, Borla, Roma 1995; Un'estrema compassione: Etty Hillesum testimone e vittima del Lager, Bruno Mondadori, Milano 1999] La candidatura di Rita Borsellino alla presidenza della Regione Sicilia e' preziosa per vari motivi, ci ammonisce e ci insegna con forza che la societa' civile puo' sconfiggere le logiche di partito - molto spesso lontanissime dalle persone -, il malaffare, il do ut des che condiziona il voto di tanti; e ci da' una speranza di cui abbiamo tutti bisogno, che si puo' osare, anche se si e' una piccola minoranza. Rita Borsellino rappresenta questo con un volto pulito ed una calma e forza esemplare, va quindi fortemente sostenuta, non solo perche' donna e sorella di Paolo. Come ha vinto le primarie, crediamo che possa vincere le elezioni regionali. 15. ROSANGELA PESENTI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Rosangela Pesenti (per contatti: rosangela_pesenti at libero.it) per questo intervento. Rosangela Pesenti e' una delle figure piu' autorevoli e prestigiose del movimento delle donne in Italia, acuta maieuta e sottile educatrice, insegnante, psicologa, scrittrice, e' stata responsabile della sede nazionale dell'Unione Donne Italiane. Opere di Rosangela Pesenti: Trasloco, Supernova, Venezia 1998] Seguo Rita Borsellino dal tempo della tragedia che l'ha investita, che ci ha investiti tutti; la penso come il volto profondo autentico emotivo intelligente e forte delle donne del sud, quella parte migliore che ognuno di noi puo' scegliere di praticare giorno dopo giorno con una laica fede nella fatica del vivere, perche' conosce in ogni piega la fatica del vivere. Vorrei che una voce di donna simile alla sua potesse alzarsi anche nel profondo nord, una voce che possa salire come la sua perche' conosce i meandri e le complicita' che stanno al fondo di una tragedia civile. Una voce anche per il profondo nord, dove non si consumano tragedie eclatanti in cui ognuno misura il proprio tasso di complicita', ma la tragedia talvolta e' il vivere, il consumarsi della parte migliore di ognuno nella meschinita' assunta a valore, nella piccola delinquenza diffusa nel cuore delle persone e delle cose, dall'evasione fiscale alla litigiosita' sociale, nell'ottusa crescita dell'indifferenza, nei giardinetti recintati e puliti dove crescono prigionieri i bambini e tengono lontani gli stranieri che suonano alla porta, ai quali poi si regala una carita' pelosa fatta di avanzi, lavoro senza tutele e case in condizioni pietose. Vorrei per il nord una donna come Rita Borsellino, che come lei conosca fino in fondo la tragedia, anche quella del vivere meschino, che anche da noi sappia far ritrovare a ognuno quella parte migliore che allarga gli orizzonti e consente la mattina di respirare a fondo aria pulita. Con lei in Sicilia posso sperare anche per la Lombardia nel futuro. 16. ENZO PIFFER E ANNA STECCA: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Enzo Piffer e Anna Stecca (per contatti: lisistrata_70 at virgilio.it) per questo intervento che estraiamo d auna piu' ampia lettera. Enzo Piffer, consigliere comunale a Besenello (Trento), partecipe di molte iniziative di solidarieta', per i diritti e la nonviolenza, e' uno straordinario costruttore di pace e testimone della dignita' umana. Anna Stecca condivide con Enzo Piffer esperienze, ideali ed impegni di pace, giustizia, solidarieta'] Esprimiamo il nostro sostegno a Rita Borsellino e le auguriamo un successo clamoroso che sicuramente merita per quanto ha dimostrato con le sue azioni. 17. ANNA MARIA PIUSSI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Anna Maria Piussi (per contatti: annamaria.piussi at fastwebnet.it) per questo intervento. Anna Maria Piussi e' docente ordinaria di Pedagogia generale all'Universita' di Verona; laureata in filosofia all'Universita' di Padova con una tesi sul neopositivismo logico, continua a coltivare interessi filosofici "traendo molte energie dal lavoro con Diotima", comunita' filosofica femminile che con altre ha contribuito a creare nel 1984 all'Universita' di Verona; ha collaborato per anni con l'Istituto Gramsci Veneto, con pubblicazioni e convegni; come progettista-coordinatrice e come docente ha promosso e insegnato in corsi di formazione per insegnanti di scuola dell'infanzia e educatrici di nido; si e' occupata anche di educazione degli adulti e di pedagogia interculturale; nel 1988 ha costituito e coordinato presso l'Universita' di Verona il Gruppo di Pedagogia della differenza sessuale, con lo scopo di elaborare un pensiero femminile sull'educare anche attraverso la messa a punto e la sperimentazione di percorsi didattici in tutti gli ordini di scuola e nella formazione delle adulte, ed in questo ambito ho organizzato diversi gruppi di ricerca, incontri di studio, corsi di aggiornamento, seminari, convegni, e curato diverse pubblicazioni (tra cui: Educare nella differenza, Rosenberg & Sellier ,Torino 1989 e successive edizioni; Sapere di sapere. Donne in educazione, Rosenberg & Sellier, Torino 1995, tr. spagnola Saber que se sabe, Icaria, Barcelona 1996; e la collana da lei diretta "La prima ghinea. Quaderni per l'educazione" presso Rosenberg & Sellier, Torino, di cui sono finora usciti sette volumi, alcuni con traduzione spagnola); coordina il gruppo di ricerca "Voci maestre", mirante ad individuare le connessioni tra saperi pratici, saperi teorici e saperi dell'esperienza in professioni educative e di cura di cui sono protagoniste donne, per far emergere gli elementi strutturali della loro maestria; collabora con riviste italiane e straniere, e e' membro del comitato scientifico di vari periodici come "Bambini", "Adultita'", "Cooperazione educativa". E' autrice e curatrice di molti volumi] Ho conosciuto di recente Rita Borsellino a una tavola rotonda tenuta a Palermo sui problemi della scuola e della formazione, e ho potuto apprezzare di persona le sue qualita' umane e politiche, la sua capacita' di ascolto e l'attenzione per la concretezza dei problemi unita a una prospettiva ideale di grande respiro. Sostengo con convinzione la sua candidatura alla Presidenza della Regione Siciliana e auspico la sua vittoria, importante non solo per la Sicilia, una terra che amo molto, ma per tutte e tutti noi italiani. 18. CARLO RUTA: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Carlo Ruta (per contatti: carlo.ruta at tin.it) per questo intervento. Carlo Ruta, 52 anni, ragusano, opera da vari decenni nei campi della storiografia e dell'informazione civile. Fino ai primi anni Novanta e' stato direttore di una rivista bibliografica. Ha pubblicato libri di investigazione storica e sociale come: Gulag Sicilia (Rubbettino 1993), Appunti di fine regime (Rubbettino 1994), Il processo come tarlo della Repubblica (Era Nuova, Perugia 1994), Il binomio Giuliano Scelba (Rubbettino 1995), Cono d'ombra. La mafia a Ragusa (La Zisa, Palermo 1997), Politica e mafia negli Iblei (La Zisa, Palermo 1998), Giuliano e lo Stato (Edibisi, Ragusa 2003), Segreti di banca. L'Antonveneta dai miracoli del nord-est agli intrighi siciliani (Edizioni Le Pietre, 2004). Dirige alcune collane editoriali. Ha curato il sito www.accadeinsicilia.net, oscurato nel dicembre 2004. Dal febbraio 2005 cura il sito www.leinchieste.com] La candidatura di Rita Borsellino a presidente della Regione Siciliana, attorno a cui va coagulandosi una partecipazione democratica sempre piu' vasta, significa naturalmente tante cose. Segna comunque una svolta perche', estranea alle logiche delle fazioni e dei potentati che stringono l'isola, raccoglie, coagula e interpreta un'aspirazione profonda insita in tutte le istanze del paese civile. In Sicilia fino a oggi hanno valso altre regole. Se Rita riuscira' a insediarsi a palazzo d'Orleans, e tutti coloro che abbiamo a cuore i destini di questa terra lo auspichiamo, sara' di certo una presidente di altissimo profilo, in senso morale e non solo, per diversi motivi: e' una donna che conosce per cognizione diretta l'offesa dell'incivilta' e il dolore; e' una donna che, assumendo in pieno la responsabilita' della parola e della testimonianza, e' divenuta lungo gli anni un simbolo della resistenza alle mafie e ai poteri illegali; e' una donna che, per la storia che reca con se', puo' ben garantire l'osservanza di un contratto civile che la Sicilia non ha mai pienamente conosciuto, all'insegna della legalita' e della dignita'. 19. BRUNO SEGRE: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Bruno Segre (per contatti: bsegre at yahoo.it) per questo intervento. Bruno Segre, storico e saggista, e' nato a Lucerna nel 1930, ha studiato filosofia alla scuola di Antonio Banfi. Si e' occupato di sociologia della cooperazione e di educazione degli adulti nell'ambito del movimento Comunita' fondato da Adriano Olivetti. Ha insegnato in Svizzera dal 1964 al 1969 e per oltre dieci anni ha fatto parte del Consiglio del "Centro di documentazione ebraica contemporanea" di Milano. Dal 1991 presiede l'associazione "Amici di Neve Shalom Wahat as-Salam", in Italia. Nel quadro di un'intensa attivita' pubblicistica, ha dedicato contributi a vari aspetti e momenti della cultura e della storia degli ebrei, inoltre dirige la prestigiosa rivista di vita e cultura ebraica "Keshet" (e-mail: segreteria at keshet.it, sito: www.keshet.it). Tra le opere di Bruno Segre: Gli ebrei in Italia, Giuntina, Firenze 2001; Shoah, Il Saggiatore, Milano 1998, 2003] Con tutto il cuore auspico che gli elettori siciliani offrano a Rita Borsellino un netto, massiccio voto che le assicuri il governo della Regione. Qualora cio' avvenisse, l'intera Italia e la sua classe politica si troverebbero di fronte a un segnale inequivocabile della volonta' della maggioranza dei siciliani di voltare definitivamente pagina nei rapporti con la criminalita' organizzata che, infiltrata nei piu' svariati settori della vita economica e del tessuto sociale, continua a esercitare il suo dominio sull'isola e su vaste plaghe del territorio nazionale. 20. CLARA SERENI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Clara Sereni (per contatti: serenic at tin.it) per questo intervento. Clara Sereni, nata a Roma nel 1946, scrittrice tra le maggiori degli ultimi decenni ed intellettuale di forte impegno civile. Tra le opere di Clara Sereni: Sigma Epsilon, Marsilio 1974; Casalinghitudine, Einaudi 1987; Manicomio primavera, Giunti 1989; Il gioco dei regni, Giunti 1993; Eppure, Feltrinelli 1995; Taccuino di un'ultimista, Feltrinelli 1998] La ricostruzione dell'Italia non puo' che partire dal Sud, e in Sicilia piu' che mai - per ripartire - c'e' bisogno della creativita', dell'intelligenza, dei saperi, dell'onesta' intellettuale e concreta delle donne: donne come Rita Borsellino, capaci di interpretare con dolcezza i compiti duri del governare. Rita Borsellino: una di noi e non, come tante volte e' accaduto, una "dei loro". 21. EMANUELE VILLA: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Emanuele Villa (per contatti: emanuelvilla at libero.it) per questo intervento. Emanuele Villa, nato a Palermo nel 1954, sociologo, dirigente della Regione siciliana, e' impegnato nell'associazionismo antimafia, prima con il cartello di associazioni "Palermo Anno Uno - dalla rabbia alla proposta", oggi con Libera, di cui e' referente territoriale per la provincia di Palermo] Ho un sogno: Rita Presidente. E' la prima volta che mi impegno in una campagna elettorale vera e propria in vita mia. Faccio politica nell'associazionismo da tanti anni, ma non ho mai avuto tessere di partito, mi piace definirmi appartenente al popolo di sinistra. Ma in quest'occasione, per sostenere Rita Borsellino alla Presidenza della Regione, non potevo non partecipare in prima persona. Perche'? Perche' forse solo Rita oggi puo' diventare Presidente della Regione siciliana, al posto di Cuffaro. Sono la passione, l'impegno civile, la gentilezza accompagnata da una forte determinazione, la chiarezza del compito sovrumano che l'aspetta, l'entusiasmo che la anima nonostante la fatica di un impegno mai previsto, sono questi i fattori che possono fare la differenza, nonostante il centrodestra sia una macchina da guerra che utilizza qualunque mezzo, piu' o meno lecito, per vincere le elezioni. Ma io sono ottimista: credo che quel sorriso vero, un po' timido come di chi non comprende il perche' di tanto entusiasmo intorno alla sua persona, possa entrare nel cuore della gente. Come si puo' preferire Cuffaro a Rita Borsellino? 22. UN PROFILO DI RITA BORSELLINO Rita Borsellino, sorella del magistrato Paolo Borsellino assassinato dalla mafia, e' da molti anni insieme a don Luigi Ciotti la principale animatrice dell'associazione "Libera", la principale rete dei movimenti della societa' civile impegnati contro la mafia. Per coordinare e diffondere le informazioni sulla campagna a sostegno della candidatura di Rita Borsellino a presidente della Regione Sicilia e' attivo il sito: www.ritapresidente.it * Dal sito della Wikipedia (http://it.wikipedia.org) riprendiamo la seguente piu' ampia notizia biobibliografica: "Rita Borsellino (Palermo, 2 giugno 1945) e' una cittadina siciliana nota per il suo impegno in campo politico e sociale. Sorella del magistrato Paolo Borsellino, nel 1967 si laureo' in farmacia all'Universita' degli Studi di Palermo, esercitando la professione di farmacista nel capoluogo siciliano per vari anni. E' divenuta, in seguito all'assassinio del fratello, testimone della lotta alle criminalita' organizzate. Nel 1995 divenne vicepresidente di Libera, associazione antimafia fondata da don Luigi Ciotti, di cui e' stata nominata presidentessa onoraria nel 2005. Con Libera ha contribuito in maniera determinante allíapprovazione delle legge 109/96 sull'uso sociale dei beni immobili confiscati alle mafie e sostiene attivamente il progetto Libera Terra. Dal 1992 e' impegnata attivamente nella societa' civile nel campo dell'educazione alla legalita' democratica, nel diffondere una cultura di giustizia e solidarieta', non solo per tener vivo il ricordo del fratello e di tutte le vittime della mafia, ma soprattutto perche' in particolare le nuove generazioni attraverso la conoscenza dei fatti acquistino consapevolezza dei propri diritti, del valore della legalita' e della democrazia, una coscienza critica e responsabile che, una volta adulte, consenta loro di fare scelte giuste e coerenti per il bene loro e della collettivita' nella quale sono chiamate a vivere. Dal 1994 assieme all'Arci Sicilia e in seguito con la collaborazione di Libera contribuisce all'ideazione e alla crescita dell'iniziativa della Carovana Antimafie, un'esperienza ormai di carattere internazionale che mira a "portare per tutte le strade" l'esperienza di un'antimafia propositiva che vuole incidere positivamente sulla realta' economica, sociale, amministrativa dei luoghi che attraversa stringendo intrecci solidali ed etici tra i cittadini, le istituzioni e le diverse realta' della societa' civile organizzata presenti sui territori. Dal 1998 e' presidentessa della 'Associazione Piera Cutino - guarire dalla talassemia', associazione senza scopo di lucro che promuove la ricerca medica contro la talassemia. Numerose sono state le sue iniziative contro le attivita' mafiose ed in favore dell'emancipazione delle donne. Tra le sue opere, impregnate proprio di questi temi, si ricordano Nonostante Donna. Storie civili al femminile (1996); La fatica della legalita' (1999); I ragazzi di Paolo. Parole di resistenza civile (2002); Fare memoria. Per non dimenticare e per capire (2003); Rita Borsellino - Il sorriso di Paolo (2005). Alla fine del 2005 si e' intensificato il suo impegno politico accettando la proposta, veicolata dalla coalizione di centrosinistra, di candidarsi alla presidenza della Regione Sicilia nelle amministrative della primavera 2006. La sua candidatura e' stata sancita dallo svolgimento di elezioni primarie (il 4 dicembre), nelle qualiha ottenuto il 66,9% dei consensi... E' sposata dal 1969 e ha tre figli". * Tre siti particolarmente utili: - Rita Borsellino Presidente: www.ritapresidente.it - Comitati per Rita Borsellino Presidente: www.comitatixrita.it - Rita-express: www.ritaexpress.it ============================== LA NONVIOLENZA CONTRO LA MAFIA ============================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 2 del 22 maggio 2006 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). 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